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Disertace Brož - Theses

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anche il contenuto. Questa missione di Gesù si sta per compiere nell’Ora<br />

della croce che sarà l’Ora della gloria, un dono ultimo della rivelazione che<br />

darà l’occasione di un’ulteriore conoscenza. Gesù farà ancora conoscere il<br />

nome del Padre ai discepoli. La sua missione, pur compiuta, eserciterà<br />

ancora la sua efficacia. L’ultimo compimento della sua missione sarà<br />

raggiunto quando i suoi saranno con lui dove egli è, cioè dove arriva proprio<br />

mediante l’Ora, e vedranno la sua gloria eterna che il Padre gli ha dato, la<br />

stessa eterna gloria di Dio.<br />

4.9 Sintesi<br />

L’ultimo detto di Gesù sulla sua conoscenza del Padre nel Quarto<br />

Vangelo si trova alla fine della preghiera che Gesù ha rivolto al Padre prima<br />

della passione e che appartiene alle espressioni più pregnanti e profonde del<br />

Vangelo secondo Giovanni. Giustamente Barret commenta 17,25 (kai. o`<br />

ko,smoj se ouvk e;gnw( evgw. de, e;gnwn( kai. ou-toi e;gnwsan o[ti su, me avpe,steilaj):<br />

«Queste parole, insieme a quelle del versetto seguente, riassumono (…) la<br />

sostanza del Vangelo» 368 .<br />

Gesù, prima di consumare la sua opera con la passione, esprime il<br />

desiderio che «i suoi» siano eternamente uniti a lui e possano contemplare la<br />

sua gloria. Gesù stesso ha questa gloria perché l’ha ricevuta come dono<br />

dell’eterno amore del Padre prima della fondazione del mondo. Essa<br />

consiste nella rivelazione del Padre in quanto Padre, cioè Donatore di vita<br />

eterna. Questa gloria, la devono vedere anche i suoi. Questi sono definiti<br />

mediante la conoscenza di Gesù in quanto mandato dal Padre. Così<br />

dimostrano di stare dalla parte di Gesù stesso che conosce il Padre, mentre il<br />

mondo lo ignora. La conoscenza della missione di Gesù e della sua identità<br />

coincide con la rivelazione del nome del Padre. Essa è già stata data ai<br />

discepoli (proprio tramite la missione di Gesù svolta durante la sua vita<br />

terrena) e sarà data ancora di più (con la risurrezione e mediante l’opera<br />

dello Spirito santo), sempre ancora durante la loro vita terrena. Questa nuova<br />

conoscenza sarà accompagnata dal dono dell’inabitazione in loro dell’amore<br />

di Dio e di Gesù stesso. Sostanzialmente i discepoli hanno tutto da Dio già<br />

in questa vita, eppure possono aspettare ancora qualcosa di nuovo, finora<br />

non sperimentato, per la vita dopo la morte. Questa tensione tra l’escaton<br />

presente e quello ancora futuro è caratteristica per Giovanni.<br />

368 C.K. BARRETT, Gospel according to St John, 514: «These words, with those of the<br />

next verse, summarize, and were no doubt intended to summarize, the substance of the<br />

Gospel».<br />

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