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Disertace Brož - Theses

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Padre; la conoscenza del Padre da parte loro era, nel discorso del Buon<br />

Pastore, solo implicita. Qui in 17,25 Gesù dice che i suoi hanno conosciuto il<br />

Padre. Non dice qui invece che loro conoscono lui, Gesù, ma promette loro<br />

per il futuro escatologico una comunione con sé mai sperimantata prima:<br />

saranno con lui dove egli è e vedranno la sua gloria. Questo però sarà in<br />

futuro. Ma già adesso conoscono, anzi, hanno già conosciuto il Padre,<br />

sicuramente in dipendenza dalla conoscenza di Gesù. «Chi vede me, vede il<br />

Padre» (14,9), dice Gesù, e perché sta in mezzo ai discepoli, può dirgli: «fin<br />

d’ora lo conoscete e lo avete visto» (14,7). Questa conoscenza del Padre da<br />

parte dei discepoli, mediata da Gesù, è però diversa da quella che Gesù<br />

stesso ha del Padre. Esiste solo un’unica conoscenza reciproca immediata tra<br />

Dio e qualcuno, ed è quella tra il Padre e Gesù. In questo senso Barrett<br />

osserva:<br />

Solo il Figlio, il quale era sin dall’eternità nel seno del Padre, lo conosce come<br />

Dio conosce tutti gli uomini. I discepoli non accedono al luogo del Cristo e non<br />

conoscono Dio come il Cristo lo conosce; ma loro sanno che Dio ha mandato il<br />

Cristo e che dunque il Cristo è un agente e rivelatore autorizzato di Dio. La loro<br />

conoscenza è mediata dal Cristo; e questa è, per quanto Giovanni sappia,<br />

l’unica conoscenza salvifica di Dio accessibile agli uomini 367 .<br />

Anche in questa pericope c’è una stretta connessione tra la conoscenza e<br />

la missione di Gesù. Egli sta alla fine della sua missione terrena, prima del<br />

suo compimento ultimo nella passione e morte. Sta in mezzo al mondo che<br />

non ha conosciuto il Padre, malgrado l’opera rivelatoria di Gesù. La sua è<br />

una missione fallita, si potrebbe dire. Eppure Gesù può costatare con<br />

soddisfazione riguardo ai suoi: «Loro hanno conosciuto». Il traguardo della<br />

sua missione si è dunque raggiunto, almeno in una forma incoativa. Il fatto<br />

che loro hanno conosciuto è dovuto alla sua missione, che supponeva la<br />

conoscenza del Padre da parte sua, una conoscenza che sta tra l’ignoranza<br />

del mondo e la conoscenza dei discepoli. L’oggetto della loro conoscenza è<br />

il fatto «che mi hai mandato», il che è parallelo a «gli ho fatto conoscere il<br />

tuo nome». Gesù, mandato dal Padre rivela il nome del Padre, la sua<br />

missione si identifica in qualche modo col nome del Padre. La missione di<br />

Gesù dunque non solo è in funzione della conoscenza dei discepoli, ma ne è<br />

367 C.K. BARRETT, Gospel according to St John, 514-515: «The Son only, who from<br />

eternity has been in the bosom of the Father, knows him, as God knows all men. The<br />

disciples do not step into the place of Christ and know God as Christ knows him; but they<br />

know that God has sent Christ, and that accordingly Christ is the authorized agent and<br />

revealer of God. Their knowledge of God is mediated through Christ; and this, so far as<br />

John knows, is the only saving knowledge of God accessible to men».<br />

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