Disertace Brož - Theses

Giovanni che ha un concetto del ko,smoj molto sviluppato. Il mondo come
creatura di Dio appare nelle affermazioni della preesistenza di Gesù: questi
aveva la gloria presso il Padre pro. tou/ to.n ko,smon ei=nai (17,5); il Padre
gliel’ha data perché lo aveva amato pro. katabolh/j ko,smou (17,24).
Quest’ultima costruzione, presente nel brano in questione, «non è
espressione dei LXX, sebbene ricorra nell’apocrifo Assunzione di Mosè
(1,13-14), un’opera degli inizi del I secolo d.C. Evidentemente era ben nota
nel periodo del NT» 340 . La parola katabo,lh deriva dal verbo kataba,llw,
mettere giù, fondare, e significa dunque fondazione. In Gv si trova solo qui,
ma si trova altrove nel NT, quasi sempre facendo parte delle costruzioni pro.
katabolh/j ko,smou o avpo. katabolh/j ko,smou 341 .
Per Giovanni però il mondo non è solo la creatura di Dio, ma soprattutto
lo spazio abitato dagli uomini. L’uomo nascendo viene nel mondo (1,9;
16,21) e vive sempre in rapporto a questo mondo e, a sua volta, dà la sua
impronta al mondo. Il mondo diventa suo. «Dall’uomo esso riceve la sua
orientazione: o dà lode a Dio attraverso di lui, oppure si volge al male a
causa del suo peccato (…) Oltre a indicare l’universo sotto la direzione
dell’uomo, il mondo può indicare più direttamente la società degli uomini.
Ciò che chiamiamo genere umano o uomini può essere chiamato il
mondo» 342 . Questo mondo umano non dà origine a Gesù, il quale non è evk
tou/ ko,smou tou,tou (8,23; 17,14.16), e la sua esistenza terrena si può
comprendere solo come un’arco tra la sua venuta, in base all’invio da parte
di Dio, eivj to.n ko,smon e la partenza da questo ko,smoj 343 . Gesù dunque viene
nel mondo con una missione per il mondo 344 , ma il mondo non lo
accoglie 345 . Il mondo che si chiude alla verità rivelata da Gesù diventa ostile
340 R.E. BROWN, The Gospel according to John XIII-XXI, 772: «This is not LXX
phrasing, although it occurs in the apocryphal Assumption of Moses (1,13-14), a work of
the early 1 st century A.D. Evidently it was well known in the NT period, for it occurs nine
times in the NT» (trad. it. Giovanni, 942).
341 Cf. Mt 13,35; 25,34; Lc 11,50; Ef 1,4; Eb 4,3; 9,26; 1Pt 1,20; Ap 13,8; 17,8.
342 R.E. BROWN, The Gospel according to John I-XII, 509: «It receives its orientation
from man – either through him it praises God, or through his sin it is directed to evil (…)
Besides referring to the universe under man’s direction, “the world” can refer even more
directly to the society of men (…) What we call “mankind” or “man” may be called “the
world”» (trad. it. Giovanni, 1451).
343 Cf. 3,17; 9,39; 10,36; 11,27; 12,46; 13,1; 16,28; 17,18; 18,37.
344 Egli è to. fw/j tou/ ko,smou (8,12; 9,5; 11,9; cf. 12,46), compie la sua funzione di luce
parlando al mondo (8,26; 18,20) e rendendo testimonianza alla verità (18,37), è il pane
che dà la vita al mondo, che dà la propria carne per la vita del mondo (6,33.51).
345 Il mondo non ha conosciuto la luce del Lo,goj presente nel mondo (1,10). La luce è
venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre esponendo se stessi alla
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