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Disertace Brož - Theses

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4.3.3 La volontà di Gesù: qe,lw<br />

In Gv 17,24 Gesù, parlando al Padre del suo desiderio riguardo all’unione<br />

definitiva con i suoi, usa il verbo qe,lw. È l’unica volta, all’interno della<br />

preghiera di Gesù, che egli esprime la sua volontà in questo modo.<br />

Il verbo qe,lw significa volere. Quando nei LXX si riferisce a Dio allora<br />

esprime il suo sovrano dominio sulla creazione e sulla storia. Nel NT lo<br />

stesso verbo riferito a Dio ha un carattere di sicurezza assoluta e di efficacia<br />

infallibile e significa sempre la volontà divina nella creazione e la sua<br />

sovranità nell’opera di salvezza 323 .<br />

Giovanni usa qe,lw 22 volte (e il sostantivo qe,lhma 11 volte),<br />

maggiormente con Gesù come soggetto (7 volte) 324 . In alcuni casi il verbo,<br />

con Gesù come soggetto, esprime un suo semplice proposito: voleva<br />

andarsene nella Galilea (1,43) o non voleva camminare per la Giudea (7,1).<br />

Altrove invece il suo volere ha un senso salvifico: il Figlio vivifica chi vuole<br />

(5,21) e, nella pericope in questione, vuole che i suoi siano con lui e vedano<br />

la sua gloria eterna (17,24). Quest’ultima ricorrenza, dato il contesto<br />

dell’ultima preghiera di Gesù in vigilia della sua morte, non ha il senso di un<br />

semplice desiderio, ma piuttosto «possiamo parlare dell’ultima volontà di<br />

Gesù, purché riconosciamo che non si tratta della volontà di un uomo che<br />

muore ma della volontà permanente del Gesù vivente che è col Padre» 325 .<br />

Gesù ora non prega più, ma esprime la sua sovrana volontà, però non in<br />

opposizione riguardo alla suprema volontà del Padre. Gesù infatti identifica<br />

sempre la sua volontà con quella del Padre 326 .<br />

323 Cf. G. SCHRENK, «qe,lw, qe,lhma, qe,lhsij», in ThWNT, III, 43-52.<br />

324 Per paragone: i Giudei 5 volte, i dicepoli 4 volte, Pietro 2 volte e una volta<br />

rispettivamente lo pneu/ma (3,8), il paralitico (5,6), i Galilei (6,11), i pellegrini greci<br />

(12,21) e un indeterminato tij (7,17). Da notare è che mai il Padre è soggetto di qe,lw in<br />

Gv! Invece il sostantivo qe,lhma viene riferito nella maggioranza dei casi proprio al Padre<br />

(7 volte), mentre a Gesù solo 2 volte (5,30; 6,38), sempre per esprimere la sua<br />

sottomissione al qe,lhma del Padre, e una volta rispettivamente a sa,rx e avnh,r (1,13).<br />

325 R.E. BROWN, The Gospel according to John XIII-XXI, 779: «We may speak of the<br />

Last Will of Jesus, provided that we recognize that it is not the will of a dead man but the<br />

continuing will of the living Jesus who is with the Father» (trad. it. Giovanni, 951).<br />

326 Il suo cibo è compiere la volontà del Padre (4,34). Egli non cerca la propria<br />

volontà, ma proprio quella del Padre (5,30), per questo è venuto nel mondo (6,38). E la<br />

volontà del Padre è che nessuno di quanti Lui ha dato a Gesù perisca, ma abbia la vita<br />

eterna (6,39-40); è proprio questo che vuole anche Gesù in 5,21 e 17,24!<br />

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