Disertace Brož - Theses

Il greco prebiblico usa tre verbi per indicare l’amore: evra/n (l’amore
passionale, il desiderio di possedere l’altro), filei/n (l’inclinazione, l’affetto
premuroso), avgapa/n (la stima, l’amicizia e la simpatia reciproca,
preferenza, predilezione). Nell’AT ebraico la parola principale per indicare
l’amore è bha; esprime sia la passione tra uomo e donna, sia la fedeltà
disinteressata di un amico, sia l’osservanza della giustizia. L’unico termine
ebraico racchiude dunque i significati di tutti e tre termini greci. I LXX
hanno tradotto quasi sempre il verbo ebraico bha con avgapa/n e il sostantivo
hb'h]a; con avga,ph, mentre gli altri termini greci, e;rwj e fili,a, sono usati
molto poco. Il verbo scelto, avgapa/n, è infatti il più idoneo a esprimere il
concetto dell’amore dell’AT: scelta libera, dedizione, impegno attivo a
profitto dell’amato 317 .
Giovanni usa il verbo avgapa/n con predilezione ed evidentemente
preferisce il verbo al sostantivo avga,ph (37/7); del resto la preferenza
giovannea dei verbi ai sostantivi è ben nota. Quando Dio è soggetto di
avgapa,w (10 volte), allora l’oggetto più frequnte ne è suo Figlio, Gesù (6
volte). Dio però ama anche gli uomini e persino il mondo – una cosa
inammissibile nell’antichità greca (3,16). Dodici volte avgapa,w ha per
soggetto Gesù. Un’unica volta Gesù dice esplicitamente di amare il Padre,
mettendo tale suo amore in parallelo con la sua obbedienza al Padre (14,31),
mentre nelle altre 11 ricorrenze Gesù ama gli uomini 318 . 12 volte avgapa,w ha
come soggetto i discepoli. Sorprende che il loro amore non ha mai per
oggetto il Padre (in contrasto col primo comandamento sinottico), invece
Gesù ne è oggetto 8 volte, le altre volte si tratta dell’amore vicendevole,
comandato da Gesù (13,34; 15,12.17). Tre volte Giovanni parla, usando
avgapa,w, di un amore falso o mancante 319 .
Il concetto di amore serve da analogia tra il rapporto Padre-Gesù e Gesùdiscepoli.
Come il Padre ama Gesù così questi ama i suoi (15,9). E come
Gesù dà una prova del suo amore per il Padre osservando la sua parola e
(manca nelle lettere di Gv, 2 volte in Ap; totale giovanneo 15 volte), nei sinottici 8 volte
e nel NT 25 volte. Il sostantivo avga,ph ricorre 7 volte in Gv (21 nelle lettere di Gv, 2 volte
in Ap; totale giovanneo 30 volte), nei sinottici 2 e nel NT 116 volte.
317 Cf. G. QUELL – E. STAUFFER, «avgapa,w, avga,ph», in ThWNT, I, 20-44.
318 Gesù amava Marta, sua sorella e Lazzaro (11,5), «i suoi» (13,1 – bis), «voi»
(13,34; 15,9.12), chi ama lui (14,21) e soprattutto il Dicepolo amato (13,23; 19,26;
21,7.20).
319 Venuta la luce, gli uomini hanno amato più le tenebre (3,19). Se i Giudei avessero
Dio per padre dovrebbero amare Gesù (8,42). I capi rimangono credenti clandestini per
timore dei farisei, avendo amato la gloria degli uomini più di quella di Dio (12,43).
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