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Disertace Brož - Theses

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già nel giudaismo, esprimeva sia «la grazia, accordata a chi si manteneva<br />

fedele all’alleanza», che «la condanna del trasgressore» 300 . Barrett trova il<br />

titolo «giusto», riferito al Padre, molto significativo nel presente contesto<br />

«perché è per il giudizio giusto di Dio che il mondo è mostrato come cattivo,<br />

mentre Gesù e i discepoli come giusti, nella loro conoscenza di Dio» 301 .<br />

2) to. o;noma: Nella preghiera Gesù dice riguardo ai suoi: evgnw,risa auvtoi/j<br />

to. o;noma, sou. Cosa significa per lui il «nome» del Padre? Il vocabolo greco<br />

o;noma come tale significa il nome di persona o di cosa, ma anche la fama e<br />

nome in senso grammaticale e sostantivo. Nei LXX o;noma rende quasi<br />

sempre la parola ebraica ~ve che originariamente designa una caratteristica<br />

esterna che distingue una persona o una cosa da altre e nel linguaggio<br />

biblico significa prima di tutto nome, ma anche stima, fama, reputazione.<br />

Per quanto riguarda il nome di Dio nell’AT, ci sono due tipi di testi. Da una<br />

parte l’uomo desidera di conoscere il nome di Dio il quale però rifiuta di<br />

svelarlo (Gen 32,30; Gdc 13,17-18). Dall’altra parte Dio si fa conoscere<br />

rivelando il suo nome: ad Abramo (Gen 17,1), a Mosè (Es 3,14; 6,2). Se Dio<br />

rivela all’uomo il suo nome, questo non significa che a questi è permesso di<br />

abusarlo per degli scopi magici; questo è esplicitamente vietato dal<br />

Decalogo (Ex 20,7; Dt 5,11). Il nome di JHWH non è un mezzo magico, ma<br />

il dono libero di Dio: la sua autorivelazione. Il nome di Dio infatti<br />

rappresenta JHWH stesso in quanto si comunica a Israele, il suo nome è la<br />

sua rivelazione. Il rapporto tra Dio stesso e il suo nome conosce uno<br />

sviluppo all’interno dell’AT 302 .<br />

300 A. POPPI, Sinossi dei Quattro vangeli, 518.<br />

301 C.K. BARRETT, Gospel according to St John, 514: «John applies the adjective<br />

di,kaioj to no other than God, and the whole group of words is of infrequent occurrence.<br />

It is significant here because it is by God’s righteous judgement that the world is shown<br />

to be wrong, and Jesus and the disciples right, in their knowledge of God».<br />

302 Il Deuteronomio distingue chiaramente tra Dio stesso che abita nel cielo (Dt 4,36;<br />

26,11) e il suo ~ve che si stabilisce nel suo «luogo», nel santuario (Dt 12,5; 14,24). Non<br />

JHWH in persona, ma il suo nome abita nel tempio, il quale perciò non si può né<br />

sopravvalutare (Dio lo trascende), né sottovalutare (Dio garantisce la sua presenza in<br />

questo luogo mediante il suo nome). Dall’esilio in poi sempre più hwhy ~ve sostituisce<br />

JHWH stesso. Il nome e la persona si identificano, non c’è più distinzione tra JHWH in<br />

cielo e il suo ~ve nel tempio sulla terra. JHWH in persona si rivela nel suo nome, questo è<br />

la parte di Lui conosciuta dagli uomini, il lato rivolto al mondo. Da questa identificazione<br />

si passa alla fine ad un’ipostatizzazione del nome di Dio. ~ve diventa un’entità<br />

trascendente quasi autonoma, distinta da JHWH stesso, uno strumento efficace di Dio che<br />

agisce con potenza nel mondo. Questo sviluppo è pienamente in sintonia con la tendenza<br />

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