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Disertace Brož - Theses

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che però possiede una grande ampiezza di significato. Si tratta del concetto<br />

ko,smoj.<br />

4.3.1 Designazione del Padre: di,kaioj, to. o;noma<br />

1) di,kaioj: Quando Gesù nella sua preghiera in Gv 17 per l’ultima volta<br />

invoca Dio, lo chiama pa,ter di,kaie (v. 25). L’aggettivo di,kaioj, che ricorre<br />

nel NT 79 volte e in Gv solo 3 volte, rende spesso l’ebraico qyDIc;, il quale è<br />

riferito sempre (con eccezione di Dt 4,8 dove si parla dei «precetti giusti») a<br />

persone, uomini o Dio. Anche nel NT viene usato prevalentemente per<br />

caratterizzare uomini o Dio. Alcune volte però si riferisce anche alle realtà<br />

impersonali, in Gv a kri,sij (5,30; 7,24). Riferito a uomini, di,kaioj indica<br />

una persona che agisce con lealtà nei rapporti interpersonali, riguardo al<br />

diritto e alle norme morali e in sintonia con la volontà di Dio. Per quanto<br />

riguarda Dio, il termine si riferisce specialmente al suo agire da giudice.<br />

Nell’AT, nel giudaismo e anche nei testi pagani Dio è spesso caratterizzato<br />

come «giusto», il che avviene nel NT piuttosto raramente 296 . Mai «giusto» si<br />

riferisce a Dio nei vangeli sinottici e altrove nel NT, all’infuori di Gv 17,25,<br />

lo si trova solo in Rom 3,26; 1Gv 1,9; Ap 16,5 297 . Il luogo giovanneo è<br />

l’unico perché in tutto il NT solo qui qualcuno, cioè Gesù, si rivolge a Dio,<br />

chiamandolo «giusto». Cosa vuole dire questo attributo? Si tratta della<br />

giustizia con cui Dio giudicherà il mondo incredulo? Alcuni autori<br />

appoggiano quest’idea 298 . Oppure si tratta piuttosto dell’inclinarsi nella<br />

grazia verso i fedeli di Gesù, come preferisce Schnackenburg, «prima per<br />

analogia con l’appellativo nel v. 11 (pa,ter a[gie), poi a causa della<br />

continuazione nel v. 26 dove si parla dell’amore di Dio nei discepoli»? 299 .<br />

Forse possiamo accettare il doppio significato della giustizia del Padre che,<br />

296 Cf. G. SCHNEIDER, «di,kaioj dikaios gerecht», in EWNT, I, 783.<br />

297 Invece Gesù viene chiamato «giusto» più volte: Mt 29,19; Lc 23,47; At 3,14; 7,52;<br />

22,14; 2Tm 4,8; 1Pt 3,18; 1Gv 2,1.29; 3,7.<br />

298 Secondo Poppi si tratta di un’invocazione parallela a pa,ter a[gie del v. 11, «ma<br />

adattata al contesto giudiziario del presente versetto». Cf. A. POPPI, Sinossi dei Quattro<br />

vangeli, 518. Lo stesso afferma R.E. BROWN, The Gospel according to John XIII-XXI,<br />

773: «In our opinion “holy” and “just” are not significant variants, but “just” was thought<br />

more appropriate in 25 because the rest of the verse describes a judgment».<br />

299 R. SCHNACKENBURG, Das Johannesevangelium, III, 224: «Soll es Gottes<br />

„gerechtes“ Walten, das die ungläubige Welt dem Gericht anheimgibt (vgl. 16,10f)<br />

andeuten oder seine „gnädige“, gütige Zuwendung zu den an Jesus glaubenden (vgl. 1Joh<br />

1,9) ansprechen? Das letzte ist vorzuziehen, einmal wegen der Analogie zu der<br />

attributiven Anrede in V 11 (pa,ter a[gie), dann wegen der Fortsetzung in V 26, wo von<br />

der Liebe Gottes in den Jüngern die Rede ist».<br />

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