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questione ricorre 2 volte (in tutto il capitolo 6 volte), il verbo di,dwmi 2 volte<br />
(17 volte nel c. 17), il sostantivo ko,smoj 2 volte (18 in tutto il capitolo), il<br />
verbo avposte,llw solo una volta (7 volte in tutto il capitolo), il verbo<br />
ginw,skw 3 volte (7 volte nel c. 17), il termine do,xa una sola volta (3 volte nel<br />
c. 17) e il sostantivo o;noma pure una sola volta (in tutto il capitolo 4 volte). Il<br />
verbo avgapa,w appare 2 volte e il sontantivo avga,ph una volta nei vv. 24-26,<br />
mentre non ricorrono altrove nel c. 17. Il termine katabolh, non si trova<br />
altrove in tutto il Quarto Vangelo.<br />
4.2.2 Categorie e forme grammaticali e il loro concatenameto<br />
Le 15 forme verbali danno fondamento a delle proposizioni che si<br />
collegano in 3 grandi periodi che corrispondono ai tre versetti della pericope.<br />
La struttura di questi periodi non è semplice, perché l’autore usa volentieri<br />
delle inserzioni. I verbi hanno per soggetto: 5 volte il Padre, 5 volte Gesù, 3<br />
volte «loro», cioè quelli per cui Gesù prega, una volta o` ko,smoj e una volta h`<br />
avga,ph. Per quanto riguarda i tempi verbali, prevale il passato: 7 volte aoristo,<br />
2 perfetto. Nelle frasi con Dio come soggetto sono usati esclusivamente<br />
questi tempi. Il perfetto – due volte de,dwka,j – è applicato, in questo brano,<br />
solo a Dio. Esprime un’azione compiuta nel passato, le cui conseguenze<br />
continuano fino al presente: il dono dato a Gesù dal Padre è duraturo,<br />
irrevocabile. In altri casi, Dio ha come predicato il verbo in aoristo (due<br />
volte hvga,phsa,j, una volta avpe,steilaj); si tratta dell’azione compiuta che nel<br />
caso di amore designa un’azione «completa in se stessa e senza tempo» 284 . Il<br />
verbo di missione invece esprime l’unicità di questa missione. Il verbo<br />
ginw,skw è usato tutte e tre le volte in aoristo, con tre diversi soggetti: «il<br />
mondo», «Io» di Gesù e «loro» dei discepoli; si tratta sempre di «aoristo<br />
complessivo che può abbracciare anche un tempo molto lungo, purché tale<br />
periodo venga considerato un tutt’uno, un unico blocco. Questi tre aoristi<br />
sono uno sguardo retrospettivo e riassuntivo di una situazione» 285 .<br />
4.2.3 Proprietà stilistiche<br />
Per tutta la preghiera di Gesù in Gv 17 è caratteristico un tono solenne, le<br />
frasi più lunghe, con una struttura molto elaborata e meditata. La ripetizione<br />
di alcuni termini e concetti che ritornano sempre come a spirale può fare<br />
un’impressione monotona, ma con una lettura più attenta ci si accorge di uno<br />
sviluppo interno nel testo.<br />
284 J. NOLLI, Evangelo secondo Giovanni, 634.<br />
285 J. NOLLI, Evangelo secondo Giovanni, 635.<br />
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