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Disertace Brož - Theses

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sua conoscneza del Padre, la parola sulla espropriazione della propria vita da<br />

parte di Gesù suggerisce che l’atteggiamento del Figlio nel corso della sua<br />

missione deriva da questa stessa conoscenza» 280 . Ciò che Gesù fa per le<br />

pecore, vale a dire l’offerta dell’intima conoscenza reciproca e la consegna<br />

della vita per esse, scaturisce dal suo rapporto col Padre; deriva infatti<br />

dall’evntolh, del Padre e coincide con l’amore del Padre per Gesù (vv. 17.18).<br />

La conoscenza tra il Padre e il Figlio è dunque il mistero e la fonte di<br />

quella tra Gesù e i suoi. La conoscenza mutua tra il Padre e il Figlio è nello<br />

stesso tempo la loro unione personale. Conoscersi a vicenda ed essere l’uno<br />

per l’altro, presso l’altro e nell’altro è la stessa cosa. «Il Padre conosce Gesù<br />

e Gesù conosce il Padre (…) Tutto ciò che l’uno è e può è rivolto all’altro. Il<br />

Padre è se stesso in quanto Padre del Figlio, è per lui Padre; e il Figlio è se<br />

stesso in quanto figlio del Padre» 281 . Se poi tra Gesù e i suoi ricorre un<br />

rapporto di conoscenza a modo di quella tra il Padre e Gesù, questo riguarda<br />

ugualmente l’unione personale dei discepoli con Gesù e, mediante lui, col<br />

Padre. In questo senso scrive Ignace de la Potterie: 282<br />

La conoscenza reciproca tra Gesù e i suoi non è unicamente né innanzi tutto<br />

un’esperienza psicologica e neppure una conoscenza intellettuale tra un maestro<br />

e i suoi discepoli; trova ad un tempo il suo modello e la sua fonte nella<br />

conoscenza reciproca di Cristo e del Padre. Questo è possibile solo se queste<br />

due reciprocità sono fondamentalmente dello stesso ordine, e se la prima in<br />

definitiva è solo una partecipazione alla seconda: la comunione tra i discepoli e<br />

Gesù è una partecipazione alla comunione tra Gesù e il Padre; vivendo in<br />

comunione con Gesù, con quello che c’è di più profondo in lui, i credenti sono<br />

in comunione vitale che unisce il Figlio e il Padre, diventano anche essi figli di<br />

Dio.<br />

3.9 Sintesi<br />

La terza affermazione di Gesù di conoscere il Padre in Gv si trova<br />

all’interno del discorso del Buon Pastore, in 10,15. La specificità di<br />

quest’affermazione consiste nel fatto che alla conoscenza del Padre da parte<br />

di Gesù corrisponde, solo qui, la conoscenza di Gesù da parte del Padre. Per<br />

la prima volta in Gv il rapporto reciproco e intimo tra Gesù e il Padre,<br />

280 X. LÉON-DUFOUR, Lettura dell’Evangelo secondo Giovanni, 657.<br />

281 U. WILCKENS, Das Evangelium nach Johannes, Göttingen 17 1998, 167: «Der Vater<br />

“erkennt” Jesus und Jesus den Vater (…) Alles, was sie sind und vermögen, ist einander<br />

zugewandt. Der Vater ist er selbst als der Vater seines Sohnes, er ist Vater für ihn. Und<br />

der Sohn ist er selbst als der Sohn des Vaters» (trad. it. Il Vangelo secondo Giovanni,<br />

216-217).<br />

282 I. DE LA POTTERIE, «Il Buon Pastore», 103.<br />

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