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80,2) 198 . I pastori umani sono strumenti della sua cura pastorale. Ma non tutti<br />
i capi del popolo sono stati buoni pastori. I profeti del declino del regno di<br />
Giuda accusavano della catastrofe i pastori cattivi: «Guai ai pastori che<br />
fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo!» (Ger 23,1); «Guai ai<br />
pastori d’Israele, che pascono se stessi!» (Ez 34,2). In questo momento<br />
critico, quando i pastori del popolo sono venuti meno, il Signore li destituirà<br />
dal loro ufficio ed Egli stesso in persona assumerà di nuovo il ruolo di<br />
pastore del popolo: radunerà le pecore disperse, le nutrirà in ottime pasture,<br />
gli darà riposo e salute 199 . Darà nuovi pastori «secondo il mio cuore» (Ger<br />
3,15) e soprattutto susciterà un pastore che chiama «Davide mio servo» (Ez<br />
34,23s.). Sotto la guida di «Davide» Israele e Giuda diventeranno un solo<br />
popolo sotto la guida di un solo pastore (Ez 37,22.24). Così l’AT lascia in<br />
eredità al NT un’attesa messianica, formulata in termini pastorali. Il pastore<br />
messianico secondo il Deutero-Zaccaria «sarà ucciso e la sua morte porterà<br />
una svolta (13,7-9); è chiaramente da identificare con il misterioso “trafitto”<br />
su cui il popolo piange (12,10)» 200 .<br />
Nel NT poimh,n ricorre 18 volte, per lo più nei vangeli. In Gv appare 5<br />
volte, sempre nel c. 10 (vv. 2.11.14.16) 201 . Sorprendentemente nel NT, a<br />
differenza dell’AT, Dio non viene mai designato come pastore. Il suo posto,<br />
lo prende Gesù 202 . I sinottici esprimono con tante immagini di pastore la<br />
messianicità di Gesù e la sua opera salvifica 203 . «Ma queste immagini sono<br />
198 È vero che vi sono soltanto quattro luoghi nell’AT in cui JHWH è chiamato<br />
«pastore» (Gen 48,15; 49,24; Sal 23,1; 80,2). Vi sono però tante descrizioni dell’attività<br />
«pastorale» del Signore a favore del suo popolo: guida il suo gregge, lo conduce ai<br />
pascoli, lo protegge, chiama le pecore disperse e le raduna. Quest’attività pastorale di Dio<br />
si riferisce soprattutto all’Esodo. Dio viene descritto come pastore in molti salmi, in<br />
particolare in riferimento all’Esodo (Sal 23,1-4; 28,9; 68,8; 74,1; 77,21; 78,52s.; 79,13;<br />
80,2; 95,7; 100,3; 121,4).<br />
199 Cf. Ez 34,10- 16; cf. Ger 31,10; 50,19; Is 40,10s.; 49,9s.; Mi 4,6-8; 5,3; 7,14.<br />
200 R. SCHNACKENBURG, Das Johannesevangelium, II, 371: «Deutero-Sacharja<br />
prophezeit auch von einem Hirten Gottes, der getötet wird und dessen Tod eine Wende<br />
bringt (13,7-9); er ist offenbar identisch mit dem geheimnisvollen „Durchbohrten“, um<br />
den das Volk trauert (12,10)».<br />
201 Accanto al sostantivo c’è anche il verbo poimai,nw che nel NT ricorre 11 volte, di<br />
cui solo 3 volte nel vangeli e solo una volta in Gv, nell’ordine di Gesù dato a Pietro:<br />
poi,maine ta. pro,bata, mou (21,16).<br />
202 Egli viene chiamato «il grande pastore delle pecore» (Eb 13,20), «il pastore e<br />
guardiano delle anime vostre» (1Pt 2,25), «il supremo pastore» (1Pt 5,4).<br />
203 Gesù rivela un cuore da pastore, provando compassione per la folla, «perché erano<br />
come pecore senza pastore» (Mc 6,34; Mt 9,36). Con la parabola del pastore in cerca<br />
della pecora smarrita rivela non solo l’amore del «Padre vostro» (Mt 18,12-14), ma pure<br />
il suo proprio andar incontro ai perduti, i pubblicani e peccatori (Lc 15,1-7). Nell’ultimo<br />
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