Disertace Brož - Theses

L’ultima variante significativa si trova nel v. 18. Nella frase ouvdei.j ai;rei
auvth.n avpV evmou/ alcuni manoscritti non irrilevanti (P 45 , a, B e la versione
siriaca) invece del presente ai;rei leggono l’aoristo h=ren che secondo Brown
«è la lezione più difficile e, quasi certamente, la più originale. Il riferimento
al passato può essere agli attentati alla sua vita in 5,18; 7,25; 8,59. Però, c’è
anche la possibilità che questo sia un altro caso in cui Giovanni raffigura
Gesù che durante il ministero parla in tempo passato della sua morte e
risurrezione» 187 . A mio avviso è da preferire il presente a causa di maggior
appoggio dei manoscritti; la frase col verbo al presente è anche più logica,
dato che i due membri corrispondono meglio uno all’altro, anche se proprio
questa corrispondenza potrebbe essere il motivo per ritenere il presente
come una correzione.
3.2 Analisi linguistico-sintattica
3.2.1 Lessico
Nella pericope in questione alcune espressioni caratterische si ripetono
più volte. I verbi più frequenti sono eivmi, (6 volte), ti,qhmi (5 volte), ginw,skw
(4 volte), tutti usati per esprimere le caratteristiche fondamentali di Gesù
Buon Pastore: la consegna della sua vita e la mutua conoscenza tra lui e le
pecore e tra lui e il Padre. Anche l’uso dei sostantivi (28 in tutto), soprattutto
di quelli ripetuti, stabilisce il tema fondamentale della pericope: il rapporto
pastorale tra il pastore/Gesù e le pecore e il rapporto tra Gesù e il Padre;
nella pericope infatti ricorre 6 volte il sostantivo pro,bata, 5 volte o` poimh.n
(3 volte con l’aggettivo kalo,j), 4 volte o` path,r, 3 volte h` yuch,, sempre
come oggetto del dono da parte del Buon Pastore, 2 volte si ripetono o`
misqwto.j, o` lu,koj e h` evxousi,a.
3.2.2 Categorie e forme grammaticali e il loro concatenamento
Il soggetto più frequente dei verbi nella pericope è Gesù: 12 volte (per
paragone: 4 volte o` misqwto.j, 3 volte ta. pro,bata, 2 volte o` lu,koj e 2 volte o`
187 R.E. BROWN, The Gospel according to John I-XII, 387: «But the aorist is the more
difficult and, almost certainly, the more original reading. The past reference may be to
the attempts on his life in 5,18, 7,25, 8,59. However, there is also the possibility that this
is another instance where John pictures Jesus during the ministry speaking in the past
tense of his death and resurrection» (trad. it. Giovanni, 505). Per l’originalità dell’aoristo
è pure C.K. BARRETT, The Gospel according to St John, 377, solo che secondo lui esso
non si riferisce agli attentati alla vita di Gesù, menzionati prima di questa pericope, bensì
solo alla crocifissione vista già come un evento passato, cioè dal punto di vista
dell’autore.
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