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tutta la pericope. «Gesù, come aveva già l’ultima parola, così con il suo<br />
gesto conclude anche la scena e pone fine a questa spinosa discussione» 175 .<br />
2.5 Analisi pragmatica<br />
Conoscendo lo scopo generale del Vangelo, quello di suscitare e<br />
rafforzare la fede dei lettori (cf. 20,31), ci chiediamo in che modo anche la<br />
pericope in questione serva a questo fine. Essa è soprattutto un grande invito<br />
a osservare la parola di Gesù assieme a una promessa d’immortalità.<br />
Invitando a tale atteggiamento, Gesù offre se stesso come modello: richiede<br />
ai suoi discepoli, nei confronti della sua parola, lo stesso atteggiamento che<br />
lui ha nei confronti della parola del Padre. Il discepolo che osserva la parola<br />
di Gesù sa di aver parte al suo atteggiamento fondamentale e alla sua vita,<br />
vita eterna che consiste nella conoscenza di Dio (cf. 17,3).<br />
L’osservanza della parola di Dio è, d’altra parte, il criterio per giudicare la<br />
vera religione, la vera conoscenza di Dio. Per Gesù stesso l’osservanza della<br />
parola del Padre è la conferma di conoscerlo. I Giudei invece non lo<br />
conoscono, pur chiamandolo «il nostro Dio». Per i lettori servono da<br />
ammonimento. Anche i cristiani possono correre il rischio di formalismo<br />
religioso, perciò devono essere ammoniti per essere consapevoli che «non<br />
sono le formule di fede che mettono in comunione con Dio. Queste possono<br />
essere false quando sono contraddette dai fatti» 176 . I veri discepoli di Gesù<br />
sono infatti solo quanti osservano la sua parola e i suoi comandamenti<br />
(14,15.21.23.24; 15,10.20) concentrati nel comandamento nuovo, quello di<br />
amare. Chi non osserva questo comandamento, «chi non ama, non ha<br />
conosciuto Dio» (1Gv 4,8).<br />
Per i lettori del Vangelo può sembrare difficile accettare la pretesa divina<br />
di Gesù, come lo era per i Giudei. L’evangelista li aiuta a compiere l’atto di<br />
fede mettendogli davanti agli occhi il padre nella fede, il patriarca Abramo.<br />
Lui stesso, secondo Gv, ha salutato con gioia il giorno di Gesù come<br />
compimento delle promesse che aveva accolto con la sua fede esemplare. I<br />
veri figli di Abramo sono perciò quelli che accettano con fede la pretesa di<br />
Gesù. I Giudei che non l’accettano finiscono nello scoppiare in violenza<br />
omicida contro Gesù. Il lettore crisitano difficilmente vorrebbe condividere<br />
il loro posto.<br />
175 K. WENGST, Das Johannesevangelium, I, 348: «Hatte er schon das letzte Wort, so<br />
beschließt er die Szene auch durch seine Tat. Damit ist diese quälende Diskussion<br />
beendet» (trad. it. Il Vangelo di Giovanni, 378).<br />
176 R. FABRIS, Giovanni, 407.<br />
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