Caso Gargallo, il trionfo dei barbari - I fatti della domenica
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Domenica 17 febbraio 2013<br />
Le confessioni di un consigliere<br />
Faccio finta di fare la campagna per le Nazionali perchè ci sono due<br />
candidati che mi perseguitano. Berlusconi e Gr<strong>il</strong>lo, gemelli alla nascita<br />
Caro consigliere<br />
come va<br />
Si tira avanti<br />
E la città?<br />
Sempre peggio.<br />
Non c’è<br />
lavoro, non c’è<br />
prospettiva,<br />
mancano le<br />
idee.<br />
Sei anche tu<br />
in campagna<br />
elettorale?<br />
Faccio finta.<br />
Ho sulle palle<br />
due candidati<br />
diversi e debbo mostrare un minimo di interessamento..<br />
Nei <strong>fatti</strong>?<br />
Non me ne frega nulla, uno <strong>dei</strong> due non lo<br />
voto nemmeno.<br />
Perché non glielo dici?<br />
Non si sa mai, se diventa deputato non voglio<br />
averlo per nemico, è una persona poco<br />
intelligente e quindi molto vendicativa.<br />
Hai parlato con <strong>il</strong> Commissario che è<br />
stato nominato per gestire <strong>il</strong> comune di<br />
Siracusa?<br />
L’ho visto una volta sola.<br />
L’impressione?<br />
Non so dire, ma lo sanno tutti che i commissari<br />
non fanno nulla, debbono solo traghettarci<br />
verso <strong>il</strong> voto amministrativo.<br />
Ti stai preparando per essere rieletto?<br />
Guarda non so nemmeno se mi candido.<br />
Mi è finita la passione, ho capito che <strong>il</strong><br />
consigliere comunale può fare poco, insomma<br />
non siamo noi che possiamo fare<br />
l’inversione di tendenza..<br />
Perché?<br />
Perché non decidiamo nulla, facciamo quello<br />
che decidono gli altri, qui funziona così.<br />
Ma la nuova politica?<br />
Minchiate! Non cambierà mai nulla. Magari<br />
cambieranno i capi ma la liturgia resterà<br />
sempre la stessa.<br />
I gr<strong>il</strong>lini?<br />
Ci ho parlato e ci parlo. Alcuni sono volenterosi<br />
ed hanno molto entusiasmo, ma anche<br />
loro fanno quello che decidono i capi. Sono<br />
capi diversi, nuovi ma sempre capi con la<br />
testa <strong>dei</strong> capi. E poi pur di accumulare voti<br />
si stanno prendendo tanti nuovi adepti e a<br />
molti stanno facendo promesse, come successe<br />
con Forza Italia nel 1994. Berlusconi e<br />
Gr<strong>il</strong>lo sono uguali.<br />
Ma a te chi piace di più?<br />
Io voto a sinistra e su questo non si discute.<br />
Poi fra Berlusconi e Gr<strong>il</strong>lo preferisco <strong>il</strong> primo,<br />
<strong>il</strong> secondo è un fascista vecchio stampo,<br />
chi non è<br />
d’accordo con<br />
me è contro di<br />
me e quindi lo<br />
caccio.<br />
Ma i candidati<br />
del Pdl alle Nazionali<br />
non si<br />
possono vedere,<br />
c’è anche la<br />
Muti..<br />
La Muti paga<br />
pegno, le hanno<br />
fatto fare<br />
l’assessore e<br />
quindi si doveva<br />
candidare per fare numero, lei sul serio non<br />
ha un voto e te lo dico io che la campagna<br />
elettorale la faccio porta a porta.<br />
Le liste civiche?<br />
Una grande presa per i fondelli. Non è che<br />
questi signori amano la città più di noi, cercano<br />
solo un posto al sole, vogliono diventare<br />
capi anche loro anche se piccoli capi.<br />
Il Pd fa le primarie per <strong>il</strong> candidato sindaco<br />
Una buffonata, come quelle delle nazionali,<br />
con la maggioranza del Pd che si prende<br />
tutto.<br />
Tutti gli altri?<br />
Non ci sono altri, Bufardeci e Granata<br />
sono agli sgoccioli, Centaro non esiste come<br />
non esistono Gennuso e altri vecchi<br />
politici.<br />
Ultima domanda. Chi sarà <strong>il</strong> nuovo sindaco?<br />
Non lo so, è presto per dirlo. Può anche<br />
essere peggio di Visentin se questo è ancora<br />
possib<strong>il</strong>e.<br />
Il nuovo tiranno è sempre peggiore<br />
La città è amministrata con le solite, identiche modalità di 20/30/40 anni fa, con<br />
alcune eccezioni. Cambiano i nomi, ed in alcuni casi neanche quelli, ma <strong>il</strong><br />
sangue che scorre nelle vene di chi ha avuto in mano Siracusa, non è diverso<br />
dal nostro: un poco bizantino, un poco arabo, un pizzico normanno, un poco<br />
spagnolo e francese, e molto poco greco. Un aneddoto sul cattivo Dionisio<br />
Noi siamo <strong>fatti</strong> così, siamo – nella migliore delle ipotesi –<br />
abitudinari, se non addirittura conservatori. Parlando con<br />
un siracusano d‟una settantina di anni d‟età, per esempio,<br />
sarà fac<strong>il</strong>e apprendere che “… ieri sono stato in città<br />
(Ortigia) all’Upim (Zara) per comprare un maglione. Ho<br />
preso l‟autobus alla Madonnina vecchia (Piazza Euripide) e<br />
sul rettif<strong>il</strong>o (Corso Umberto) sono sceso per andare al fosso<br />
(Piazza delle poste) per comprare un poco di pesce”. E' così,<br />
se siete siracusani con la scorcia chiamerete la Standa di<br />
corso Gelone ciò che in effetti si chiama Oviesse ormai da<br />
anni, darete appuntamento all‟angolo di Sciolto, vicino al<br />
bar Mondial in quella fetta di marciapiede proprio dall‟altra<br />
parte delle strada. Per non parlare <strong>della</strong> Tomba di Archimede<br />
(anche se è assodato che di Archimede non è sepolto neanche<br />
un capello in Viale Teracati, a„cchianata ambra) e di<br />
Largo G<strong>il</strong>ippo che resterà per sempre „u punticeddu (anche<br />
se ce l‟hanno tolto), <strong>il</strong> piazzale Marconi è „u puzzu „ngigneri,<br />
e la via Piave si chiama in effetti a via Bonriposo per motivi<br />
legati all'estremo accompagnamento.<br />
Empas, Inam, Asl, Saub, Asp, potete mettere tutti i nomi che<br />
volete, per noi resterà sempre a Cassa mutua. Se vi mandano<br />
a Facci rispirata non vi stanno indicando un uomo dal volto<br />
senza speranze ma <strong>il</strong> lungomare di levante; non raggiungerete<br />
mai la zona di Targia se non sapete che si chiama<br />
Funnucu novu, ed infine la traversa di Costa bianca resterà<br />
per sempre „a strada d‟e v<strong>il</strong>letti di Pippubbaudu. Per non<br />
parlare <strong>dei</strong> cinema: <strong>il</strong> Centrale è rimasto tale anche se i<br />
vari gestori ci hanno perso <strong>il</strong> sonno per trovare nomi quali<br />
Ariston, Cine 2000 e Salamandra (adesso è ridotto ad un<br />
vergognoso e polveroso portone all‟ingresso di Piazza<br />
Duomo: un altro segnale <strong>della</strong> decadenza <strong>della</strong> nostra città),<br />
l‟Ambra è rimasto Olimpia per anni, ed <strong>il</strong> Vasquez („u<br />
Vaschs) non verrà mai chiamato Planet da nessuno di noi.<br />
Mai! Lo stesso principio è applicab<strong>il</strong>e, pari pari, alla politica.<br />
La città è amministrata con le solite, identiche modalità<br />
di 20/30/40 anni fa, con alcune eccezioni. Cambiano i nomi,<br />
ed in alcuni casi neanche quelli, ma <strong>il</strong> sangue che scorre<br />
nelle vene di chi ha/avuto in mano Siracusa, non è diverso<br />
dal nostro: un poco bizantino, un poco arabo, un pizzico<br />
normanno, un poco spagnolo e francese, e molto poco greco.<br />
Come se i geni delle dominazioni successive avessero<br />
soppiantato ciò che di buono i greci ci hanno lasciato nel<br />
DNA. Siamo bravissimi a criticare, siamo degli oratori formidab<strong>il</strong>i,<br />
a sentirci parlare abbiamo in tasca la ricetta magica<br />
per ripristinare le sorti <strong>della</strong> città che amiamo, ma –<br />
chissà perché – al momento di trasformare le parole in azione<br />
(nel segreto <strong>della</strong> cabina elettorale, per esempio) <strong>il</strong><br />
cervello ci si annebbia, va dritto f<strong>il</strong>ato alle vane promesse<br />
ricevute <strong>il</strong> giorno prima: un posto di lavoro (c‟è ancora chi<br />
ci crede), un contributo, una strada asfaltata, un piccolo<br />
ritocco al Piano regolatore e così via. I siracusani non siamo<br />
tutti così, lo sappiamo bene, vale <strong>il</strong> principio di “cu‟ s‟a<br />
sente s‟a sona”. Mi viene in mente un aneddoto, del tutto<br />
arbitrario naturalmente, che <strong>il</strong> buon Gaetano Gallitto ed<br />
io decidemmo di inserire in un libretto che scrivemmo tempo<br />
fa.<br />
Oggi alle 10<br />
protesta<br />
alla Stazione<br />
Oggi, sabato 16 febbraio, alle 10 presso la<br />
Stazione centrale di Siracusa, la sezione<br />
di Italia Nostra invita la cittadinanza a<br />
partecipare all’iniziativa nazionale “ Riprendiamoci<br />
<strong>il</strong> treno” promossa dal CIU-<br />
FER e condivisa da Italia Nostra Nazionale<br />
per <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ancio del trasporto ferroviario<br />
e la tutela del diritto alla mob<strong>il</strong>ità di<br />
tutti i cittadini. L’Associazione sottolinea<br />
l’esclusione di tutta l’area <strong>della</strong> Sic<strong>il</strong>ia<br />
Sud-Orientale, che si fregia del riconoscimento<br />
UNESCO, da ogni programma di<br />
sv<strong>il</strong>uppo in materia di trasporto ferroviario<br />
da parte di TRENITALIA. In<strong>fatti</strong> <strong>il</strong><br />
sistema ferroviario nazionale sta subendo<br />
una trasformazione che si sta traducendo<br />
in un generale squ<strong>il</strong>ibrio nel diritto alla<br />
mob<strong>il</strong>ità <strong>dei</strong> cittadini.<br />
Si è scelto di priv<strong>il</strong>egiare l’Alta Velocità<br />
concentrando ingentissime risorse su nuove<br />
linee (<strong>il</strong> cui costo unitario è risultato<br />
straordinariamente più elevato rispetto a<br />
quello di linee analoghe in altre nazioni<br />
europee) e su servizi destinati ad una<br />
componente di utenza limitata, piuttosto<br />
che investire sul potenziamento delle tratte<br />
esistenti di una rete ferroviaria diffusa<br />
e cap<strong>il</strong>lare che è stata l’orgoglio dell’Italia<br />
in Europa. Italia Nostra auspica<br />
un’inversione di tendenza a favore di un<br />
trasporto ferroviario veramente rispondente<br />
alle esigenze <strong>della</strong> mob<strong>il</strong>ità sostenib<strong>il</strong>e.<br />
“Durante uno <strong>dei</strong> suoi giri, in un caldo giorno di piena estate,<br />
<strong>il</strong> Tiranno Dionisio <strong>il</strong> grande entrò nella riposante<br />
penombra del tempio consacrato ad Atena. Una vecchina,<br />
proprio all‟ingresso, stava facendo ad Atena un discorso<br />
molto serio, in cui la implorava, in cambio di eterna devozione<br />
e fioretti copiosi, di concedere lunga vita e immensa<br />
prosperità ed ogni fortuna possib<strong>il</strong>e al tiranno Dionisio.<br />
Ovviamente, al sentire l‟argomento <strong>della</strong> preghiera, Dionisio<br />
acuì la sua attenzione, ammirato dalla commossa sincerità<br />
con cui la donna pregava la dea di tenerlo lontano da<br />
malattie, nemici e pericoli, e quando la vecchia finì e si dispose<br />
ad uscire, la fermò e la interrogò: <br />
La vecchia lo guardò di sottecchi e poi rispose: ”<br />
Sarà questa la spiegazione di tutto?<br />
Bruno Formosa