Questione di - Il Verde Editoriale
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feeling<br />
Le normative <strong>di</strong><br />
riferimento per il legno<br />
UNI 2853:1973 + FA 147:1984<br />
Nomenclatura delle specie legnose che<br />
vegetano spontanee in Italia.<br />
UNI 2854:1987<br />
Nomenclatura delle specie legnose esotiche<br />
coltivate in Italia.<br />
UNI 4390:1959 + FA 154:1985<br />
Nomenclatura dell’albero e delle sue parti.<br />
Caratteristiche macroscopiche del legno.<br />
Elementi costitutivi del legno.<br />
UNI EN 13145:2003<br />
Definisce le specie legnose attraverso<br />
qualità, origine, con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> fornitura,<br />
forme, <strong>di</strong>mensioni e tolleranze delle<br />
traverse per applicazioni ferroviarie.<br />
UNI ISO 5329:1987<br />
Definisce i termini relativi ai blocchetti<br />
<strong>di</strong> legno massiccio per pavimentazioni.<br />
I termini e le definizioni specificati<br />
non sono limitativi.<br />
UNI EN 13756:2004<br />
Terminologia delle pavimentazioni <strong>di</strong> legno.<br />
45 • ACER 6/2010<br />
WEST 8<br />
WEST 8<br />
A sinistra, in alto, tozzetti <strong>di</strong> legno costituiscono la pavimentazione <strong>di</strong><br />
un androne a Milano, e in basso, il progetto, opera dello stu<strong>di</strong>o West 8,<br />
della piazza Schouwburgplein <strong>di</strong> Rotterdam (Paesi Bassi), con<br />
pavimentazione in legno ultraleggera. Qui sopra, le forme insolite <strong>di</strong> una<br />
superficie in legno al quartiere Wilhelminahof <strong>di</strong> Rotterdam.<br />
Testo e foto <strong>di</strong> Valerio Cozzi,<br />
architetto paesaggista<br />
narsi, che comporta però anche grande adattabilità<br />
alla sostituzione (riciclabilità) degli elementi.<br />
Provenienza sicura<br />
Una produzione <strong>di</strong> legname rispettosa dell’ambiente<br />
<strong>di</strong>pende dalla gestione responsabile delle foreste<br />
da cui proviene, ma spesso il quadro normativo<br />
non è con<strong>di</strong>viso o è incompleto.<br />
In genere i legni si <strong>di</strong>vidono in teneri e duri ma non<br />
è una classificazione rigorosa né interessante se<br />
l’obiettivo primario è scegliere un materiale sostenibile<br />
dal punto <strong>di</strong> vista ambientale, oltre che duraturo,<br />
facile da lavorare e <strong>di</strong> pregevole valore estetico.<br />
Per semplificare, i legni a <strong>di</strong>sposizione possono<br />
essere <strong>di</strong>visi in due categorie: autoctoni e alloctoni.<br />
Le <strong>di</strong>fferenze più evidenti sono <strong>di</strong> carattere fisicomeccanico<br />
ed estetico. Generalmente il legname<br />
esotico è più apprezzato per la mancanza <strong>di</strong> no<strong>di</strong> o<br />
venature troppo evidenti e per la durata nel tempo:<br />
alcune specie (come teak, ipè e bangkirai) possono<br />
durare senza particolari trattamenti anche per 25<br />
anni. Molto robusti, tenaci e resistenti all’umi<strong>di</strong>tà, e<br />
quin<strong>di</strong> agli attacchi fungini e batterici, sono impiegati<br />
in modo da essere visibili, mai ridotti a ruoli<br />
strutturali, nascosti. Talvolta vengono utilizzati<br />
▼<br />
Guida alla progettazione<br />
10. Pavimentazioni in legno<br />
ESTRATTO DA<br />
ACER<br />
©IL VERDE EDITORIALE<br />
MILANO