CARTINA ESECUTIVA - Comune di Gamalero
CARTINA ESECUTIVA - Comune di Gamalero
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<strong>CARTINA</strong> <strong>ESECUTIVA</strong> 3-02-2010 10:32 Pagina 1<br />
percorso storico<br />
Santa Maria <strong>di</strong> Fontaniale<br />
Abbazia <strong>di</strong> Santa Giustina<br />
Complesso <strong>di</strong> San Francesco<br />
Castello <strong>di</strong> Maranzana<br />
Chiesa <strong>di</strong> S. Antonio Abate<br />
Torre civica <strong>di</strong> Mombaruzzo<br />
Parrocchiale <strong>di</strong> S. G. Battista<br />
GAMALERO<br />
Parrocchia <strong>di</strong> S. Lorenzo<br />
La chiesa <strong>di</strong> San Lorenzo è stata costruita nel 1515 con l’ampliamento<br />
della già esistente chiesa <strong>di</strong> S. Maria, ad aula quadrata<br />
con altare e portichetto esterno, circondata da tre lati<br />
dal cimitero. Dato il raddoppio della popolazione si decise <strong>di</strong><br />
costruire la nuova chiesa orientandola con asse est-ovest,<br />
secondo i dettami del Concilio <strong>di</strong> Trento; si costruì l’abside<br />
per contenere il coro, il campanile che serviva anche da torre<br />
civica per il municipio, intitolando la Chiesa al Patrono S.<br />
Lorenzo martire la cui festa ricorre il 10 Agosto. Nel 1767,<br />
testimoniato da una lapide inserita sul portale della chiesa, fu<br />
ricostruita la facciata ad opera dei benefattori della Chiesa<br />
con la raccolta delle offerte delle Compagnie del S.S. e <strong>di</strong> S.<br />
Bovo. Sino al 1800 esisteva all’interno della Chiesa parrocchiale<br />
una cappella de<strong>di</strong>cata al culto <strong>di</strong> S. Caterina da<br />
Genova; la sua esistenza si può notare dall’esterno ma all’interno<br />
non vi è più traccia dello stato originale.<br />
Oratorio <strong>di</strong> S. Sebastiano e della S.S. Trinità<br />
A <strong>Gamalero</strong>, in via Gonella, sorge una pieve, l’oratorio de<strong>di</strong>cato<br />
a San Sebastiano, dove nel 1665 si stabilì la confraternita<br />
della S.S. Trinità. La Pieve fu acquistata dai confratelli nell’anno<br />
1792. All’interno si può ammirare un pregevole altare ligneo<br />
in stile barocco e vari oggetti d’epoca usati per le funzioni.<br />
Parrocchiale <strong>di</strong> S. Rocco<br />
La Chiesa <strong>di</strong> San Rocco fu costruita nel 1789. Nel 1946 al<br />
suo interno venne ristrutturata la cappella <strong>di</strong> San Giuseppe.<br />
Negli anni '70 infine iniziarono i lavori per abbassare il campanile,<br />
per portarlo all'attuale altezza.<br />
GAVONATA-FONTANIALE<br />
S. Maria <strong>di</strong> Fontaniale<br />
La chiesa <strong>di</strong> S. Maria <strong>di</strong> Fontaniale, così denominata perché<br />
collocata presso un’antica fonte, fu <strong>di</strong>pendenza dell’Abbazia<br />
<strong>di</strong> S. Giustina <strong>di</strong> Sezza<strong>di</strong>o e sorse sui terreni che il marchese<br />
Aleramico Otoberto donò nel 1030 ai monaci Benedettini.<br />
Alcuni documenti parlano <strong>di</strong> lavori <strong>di</strong> ampliamento promossi<br />
dalla Congregazione degli Oblati, sino a tutto il 1633. Nel 1611<br />
fu rifatto il campanile e con un ulteriore ampliamento nel<br />
1631. L’attuale e<strong>di</strong>ficio, posto presso un complesso <strong>di</strong> antichi<br />
cascinali, si presenta con una facciata <strong>di</strong> tipo barocco;<br />
all’interno troviamo una navata e due cappelle che formano<br />
un transetto. Nella cappella <strong>di</strong> sinistra si può ammirare una<br />
pregevole tela seicentesca raffigurante l’Annunciazione. Nella<br />
nicchia sull’altare maggiore fu posta dal 1598 la statua della<br />
Madonna in legno policromo, <strong>di</strong>chiarata dal popolo miracolosa<br />
pochi anni dopo.<br />
SEZZADIO<br />
Abbazia <strong>di</strong> S. Giustina<br />
L'Abbazia <strong>di</strong> Santa Giustina è stata presumibilmente fondata<br />
intorno al 722 dal re longobardo Liutprando; il suo sviluppo si<br />
deve tuttavia al marchese <strong>di</strong> Sezza<strong>di</strong>o Ottoberto che nel 1030<br />
le affiancò un monastero benedettino. Il suo potere da allora<br />
aumentò costantemente fino allo smembramento napoleonico.<br />
Il complesso, dal 1863, è <strong>di</strong> proprietà privata, ma aperto<br />
al pubblico, e dal 1956 un'importante opera <strong>di</strong> restauro è in<br />
costante attuazione. Da un punto <strong>di</strong> vista artistico, l'abbazia<br />
è un imponente e<strong>di</strong>ficio romanico con una facciata decorata<br />
da lesene ed archetti pensili. L'interno è a tre navate concluse<br />
da absi<strong>di</strong> innestate <strong>di</strong>rettamente sul transetto e con volte<br />
a crociera del XV secolo. Meritano attenzione gli affreschi del<br />
XIV e XV secolo dell'abside e della volta ed il mosaico pavimentale<br />
del XI secolo della cripta.<br />
CASSINE<br />
Chiesa <strong>di</strong> S. Caterina<br />
La sua costruzione risale al 1776 su progetto dell’architetto<br />
alessandrino Giuseppe Caselli, che, demolito l’antico Oratorio,<br />
costruì ex novo e con <strong>di</strong>verso orientamento la parrocchiale in<br />
forme tardo barocche. All’interno, sulle volte, compaiono<br />
decorazioni pittoriche <strong>di</strong> Luigi Gambini del 1905. Nel coro e<br />
sugli altari si vedono tele settecentesche del pittore Carlo<br />
Gorizio <strong>di</strong> Moncalvo. Sull’altare maggiore è posta la settecentesca<br />
statua lignea della Vergine Addolorata, recentemente<br />
attribuita al savonese Filippo Martinengo.<br />
Complesso conventuale <strong>di</strong> S. Francesco<br />
Il complesso conventuale <strong>di</strong> S. Francesco venne a collocarsi su<br />
un promontorio collinoso, già sede <strong>di</strong> un antico “castrum”<br />
<strong>di</strong>fensivo e <strong>di</strong> un preesistente e<strong>di</strong>ficio religioso denominato<br />
San Michele de Castro. La chiesa fu e<strong>di</strong>ficata tra la fine del<br />
sec. XIII e l’inizio del XIV per opere dei Minori Conventuali<br />
Francescani. Costituisce un raro esempio <strong>di</strong> architettura lombarda<br />
in Piemonte con influenze cistercensi; la facciata è<br />
caratterizzata da due contrafforti apposti nel 1644 dopo un<br />
violento terremoto. L’interno, a tre navate e cappelle sul lato<br />
meri<strong>di</strong>onale, conserva cicli <strong>di</strong> affreschi <strong>di</strong> cultura lombarda:<br />
trecenteschi nella sala capitolare e nella cappella <strong>di</strong> S. Michele<br />
e quattrocenteschi nella cappella <strong>di</strong> S. Giovanni Battista.<br />
Chiesa <strong>di</strong> S. Giacomo<br />
Alcuni elementi della facciata e del fianco nord presentano<br />
caratteri romanici del XII sec. L’interno a tre navate è il risultato<br />
<strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> ristrutturazione che non permettono <strong>di</strong> leggere<br />
completamente la struttura originaria. Sul primo pilastro<br />
San Lorenzo <strong>di</strong> <strong>Gamalero</strong> San Rocco <strong>di</strong> <strong>Gamalero</strong><br />
a sinistra troviamo un’immagine <strong>di</strong> Madonna con Bambino<br />
risalente al XV sec. Il campanile in cotto è datato al 1430.<br />
Palazzo Zoppi<br />
Il complesso si presenta come un’aggregazione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici<br />
tardo-me<strong>di</strong>oevali. Il prospetto nord-est è stato interessato da<br />
restauri nella prima metà del novecento che gli hanno conferito<br />
un aspetto neo-rinascimentale. L’interno presenta un<br />
cortiletto porticato con arcate ad ogiva e decorazioni con<br />
motivi aral<strong>di</strong>ci e velari. È presente una raccolta <strong>di</strong> stemmi<br />
nobiliari in pietra. Al primo piano si conserva parte <strong>di</strong> importanti<br />
cicli pittorici <strong>di</strong> cultura lombarda della metà del sec. XV,<br />
raffiguranti scene <strong>di</strong> vita cortese, figure allegoriche e decorazioni<br />
geometriche.<br />
MARANZANA<br />
Castello del 1300 con punto panoramico<br />
Il castello sorge all’interno del centro abitato, sulla sommità <strong>di</strong><br />
una collina da cui si gode uno splen<strong>di</strong>do paesaggio. La sua<br />
costruzione risale al 1300 e l’e<strong>di</strong>ficio si trova in buone con<strong>di</strong>zioni<br />
<strong>di</strong> conservazione, così come le torri e la cinta muraria.<br />
Casa-Museo <strong>di</strong> Giacomo Bove<br />
Giacomo Bove fu un importante esploratore italiano, nato a<br />
Maranzana e vissuto tra il 1852 e il 1887. Nel museo, allestito<br />
nella casa natale dell’esploratore, sono conservati e catalogati<br />
manoscritti, libri, lettere, fotografie, quoti<strong>di</strong>ani, giornali,<br />
riviste e materiale proveniente dalle sue esplorazioni.<br />
MOMBARUZZO<br />
S. Maria Maddalena<br />
Imponente costruzione che ha subito numerosi restauri e<br />
ricostruzioni; l’aspetto attuale risale al XIX sec. All’interno si<br />
ammira l’altare maggiore in marmi policromi del 1771.<br />
Torre civica<br />
La Torre Civica risale al XII sec. Si tratta <strong>di</strong> una torre quadrata<br />
<strong>di</strong> avvistamento <strong>di</strong> autore ignoto. Fu <strong>di</strong> proprietà dei<br />
Marchesi <strong>di</strong> Monferrato, ora è comunale. In epoca me<strong>di</strong>oevale<br />
fu dotata, entro le sue possenti mura, <strong>di</strong> un complesso orologio<br />
meccanico, dotato <strong>di</strong> pesi che scorrevano fino alla metà<br />
dell’ altezza. La sua funzione originaria era quella <strong>di</strong> consentire<br />
la rapida comunicazione, tramite segnali luminosi, con le<br />
altre torri <strong>di</strong> avvistamento, tra le quali anche quella <strong>di</strong> Casale<br />
Monferrato.<br />
Chiesa del Presepio<br />
Così denominata per la presenza nel passato <strong>di</strong> statue appunto<br />
del presepio oggi non più esistenti. Essa è collocata su una<br />
collina, presenta un piccolo atrio loggiato e reca sulla facciata<br />
una formella scolpita a bassorilievo del XIII secolo.<br />
Palazzo Prato<br />
Interessante e<strong>di</strong>ficio in cotto con torretta ottagonale.<br />
Chiesa S. Antonio Abate<br />
Risale al sec XVI; presenta un campanile romanico e conserva<br />
in facciata un’impronta gotica, malgrado i successivi rimaneggiamenti.<br />
All’interno, numerose lapi<strong>di</strong> e stemmi <strong>di</strong>pinti sui<br />
capitelli dei pilastri ricordano le casate nobili <strong>di</strong> Mombaruzzo.<br />
Sulla parete sinistra del presbiterio si ammira un affresco del<br />
XV sec. raffigurante la Madonna in trono.<br />
FONTANILE<br />
Torre degli Ansal<strong>di</strong><br />
Nella prima metà del X secolo il paese venne saccheggiato<br />
dai Saraceni e in seguito, dal 950, iniziò la costruzione <strong>di</strong> un<br />
borgo fortificato che comprendeva un fossato e due or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong><br />
mura <strong>di</strong>fensive. L'or<strong>di</strong>ne più esterno era a forma rettangolare<br />
e aveva quattro torri <strong>di</strong>fensive, che portavano il nome delle<br />
famiglie più importanti <strong>di</strong> Fontanile. Queste mura erano inoltre<br />
munite <strong>di</strong> due porte con altrettanti ponti levatoi: Porta<br />
Soprana a Nord-Est e Porta San Giovanni Battista a Sud-<br />
Ovest. Fra le torri inizialmente presenti, solo quella Ansal<strong>di</strong><br />
esiste ancora oggi ed è ben conservata.<br />
Parrocchiale San Giovanni Battista<br />
La chiesa parrocchiale <strong>di</strong> San Giovanni Battista, in stile eclettico,<br />
con caratteri del neogotico, è stata costruita all’inizio del<br />
secolo scorso, sul se<strong>di</strong>me <strong>di</strong> una più vecchia a quattro navate,<br />
abbattuta nel 1897 ed avente la facciata rivolta sulla via<br />
Maestra. Dell’antica costruzione rimangono il campanile, parte<br />
dell’abside (altare della Madonna <strong>di</strong> Lourdes) con il portale<br />
lavorato e rilievo in pietra ed il portone ligneo principale, oggi<br />
sistemato all’ingresso laterale posto su via Maestra. All’interno<br />
pitture, affreschi e sculture <strong>di</strong> L. Morgari e <strong>di</strong> G. Lamberti.<br />
percorso naturalistico<br />
PERCORSO RIO CERVINO<br />
Il percorso Rio Cervino è stato costituito con la volontà <strong>di</strong> far<br />
conoscere le principali caratteristiche dell’ambiente naturale<br />
del comune <strong>di</strong> <strong>Gamalero</strong>. L’itinerario si sviluppa ad anello dal<br />
centro del paese attraverso i territori circostanti, è <strong>di</strong> facile<br />
percorribilità sia a pie<strong>di</strong> che in bicicletta o a cavallo ed è<br />
quin<strong>di</strong> rivolto ad un ampio pubblico. Il cammino si snoda<br />
attraverso il paesaggio tipico del pianoro aperto ed ondulato<br />
della valle Bormida, tra vigne e campi coltivati, costeggiati da<br />
gangli boscosi, raccordati da bellissimi esemplari <strong>di</strong> gelso.<br />
Nelle vicinanze troviamo il Rio Cervino che, affluente della<br />
Bormida, segna il confine del territorio del <strong>Comune</strong> con il<br />
Bosco delle Sorti. La volontà <strong>di</strong> suggerire e promuovere un<br />
atteggiamento consapevole rispetto alla valorizzazione del<br />
territorio naturale ed al risparmio energetico ha portato alla<br />
definizione <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> piccoli interventi, <strong>di</strong>sseminati<br />
lungo il circuito, che vogliono incentivare, soprattutto nei<br />
confronti dei più giovani, la <strong>di</strong>vulgazione <strong>di</strong> una corretta educazione<br />
ambientale. Il percorso costeggia, inoltre, alcuni<br />
punti <strong>di</strong> offerta <strong>di</strong> prodotti gastronomici locali, luoghi <strong>di</strong> ristoro,<br />
ed un laghetto artificiale per la pesca sportiva.<br />
BOSCO DELLE SORTI<br />
L’area si estende in un ambiente collinare a vocazione viticola<br />
che si sviluppa tra i 118 e i 311 m sul livello del mare, per<br />
un’estensione <strong>di</strong> 1819 ettari, tra i comuni <strong>di</strong> Alice Bel Colle,<br />
Cassine e Ricaldone in provincia <strong>di</strong> Alessandria, e <strong>di</strong> Bruno,<br />
Maranzana e Mombaruzzo in provincia <strong>di</strong> Asti. La zona <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a<br />
che ospita <strong>di</strong>versi boschetti prevalentemente <strong>di</strong><br />
roverella è un SIR, ossia un sito <strong>di</strong> importanza regionale. La<br />
vegetazione è costituita da boschi a prevalenza <strong>di</strong> roverella<br />
(Quercus pubescens) abbinata al cerro (Q. cerris) nelle zone<br />
<strong>di</strong> crinale e nelle esposizioni più calde; nelle esposizioni più<br />
fresche prevalgono la rovere (Q. petraea) e il castagno<br />
accompagnati talvolta dalla farnia (Q. robur), in prossimità<br />
degli impluvi. Il Bosco delle Sorti risulta particolarmente interessante<br />
per la presenza <strong>di</strong> specie che la legislazione regionale<br />
classifica come specie a protezione assoluta <strong>di</strong> cui è<br />
assolutamente vietata la raccolta tra cui alcuni tipi <strong>di</strong> orchidee<br />
(orchis morio, orchis sambucina). Il sottobosco è caratterizzato<br />
prevalentemente dalle ginestre e <strong>di</strong> erica arborea. I<br />
mammiferi più frequentemente osservati sono: cinghiale,<br />
volpe, lepre europea, faina, tasso, riccio, scoiattolo, ghiro,<br />
toporagno e alcune specie <strong>di</strong> chirotteri. Per l'avifauna sono<br />
segnalati il picchio rosso, picchio verde, la civetta, il gufo, la<br />
poiana e alcune specie <strong>di</strong> interesse venatorio quali il fagiano,<br />
la starna, la quaglia, il germano reale e la poiana. Sulle acque<br />
ferme è possibile ammirare lo svasso maggiore.<br />
CANALE CARLO ALBERTO<br />
Il canale Carlo Alberto prese il posto del preesistente canale<br />
Betale, scavato nel XIV secolo e pressochè abbandonato dopo<br />
il XVIII secolo. Venne derivato dalle acque del fiume Bormida<br />
e fu costruito da una società <strong>di</strong> azionisti tra il 1833 ed il 1839,<br />
sotto il re Carlo Alberto da cui prese nome. Partiva da<br />
Cassine e sboccava nel Tanaro presso Casalbagliano attraversando<br />
sei comuni (Castelnuovo, Sezza<strong>di</strong>o, <strong>Gamalero</strong>,<br />
Frascaro, Borgoratto e Alessandria) ed aveva lo scopo <strong>di</strong> consentire<br />
sia l'irrigazione delle campagne sia l'azionamento <strong>di</strong><br />
mulini ed opifici situati entro l'abitato della città <strong>di</strong><br />
Alessandria. Nel corso del Novecento il canale, perdute ormai<br />
le sue antiche funzioni, venne colmato e ricoperto nelle zone<br />
interne alla città ed oggi <strong>di</strong> esso rimangono inalterate il punto<br />
<strong>di</strong> presa”la Chiavica” e il percorso da Cassine sino a<br />
Casalbagliano.<br />
percorso <strong>di</strong>dattico<br />
XG<br />
PARCO RIO CERVINO<br />
Sorge su un vasto spazio verde in prossimità del Centro<br />
Sportivo Comunale. L’area è attrezzata con panchine, fontane,<br />
giochi per bambini ed un percorso ginnico per adulti; al<br />
suo interno si trovano anche zone a pergola per la sosta ed<br />
il pic-nic. L'installazione <strong>di</strong> cartelli ambientali esplicativi<br />
riportanti la descrizione della fauna e della flora tipica, consente<br />
<strong>di</strong> acquisire una maggiore conoscenza delle caratteristiche<br />
del territorio circostante. Particolare attenzione è qui<br />
posta all’uso <strong>di</strong> fonti <strong>di</strong> energia rinnovabile con l’installazione<br />
<strong>di</strong> un “totem segnaletico”luminoso, lampioni led, e dalla fontana-imbuto<br />
tutti alimentati da pannelli fotovoltaici; pannelli<br />
solari per l’acqua calda sanitaria degli spogliatoi e dei servizi<br />
igienici; l’uso <strong>di</strong> materiali naturali come il legno per le<br />
strutture ed i giochi; la fontana-imbuto è inoltre collegata ad<br />
un sistema <strong>di</strong> recupero dell’acqua piovana con lo stoccaggio<br />
in una cisterna interrata per l’irrigazione della vegetazione<br />
presente. All’interno del parco sono anche presenti il Giar<strong>di</strong>no<br />
dei bambini e il Parco dei Meli. L’adozione <strong>di</strong> tali misure<br />
<strong>di</strong>venta un esempio significativo per tutti coloro che utilizzano<br />
il Parco, ed uno spunto all’educazione ambientale per i<br />
frequentatori più giovani.<br />
PARCO DEI MELI<br />
Il Parco Rio Cervino ospita il Parco dei Frutti, un frutteto<br />
costituito da alberi <strong>di</strong> origine antica, in particolare meli, tipici<br />
del territorio ma abbandonati a favore delle coltivazioni<br />
moderne e <strong>di</strong> importazione. Esso costituisce un parco dove<br />
passeggiare, ammirare i fiori ed assaggiare i frutti <strong>di</strong> gusto<br />
aromatico ormai <strong>di</strong>fficile da trovare.<br />
CENTRO SPORTIVO COMUNALE<br />
Sulla strada per Sezza<strong>di</strong>o, vicino al Parco del Rio Cervino, il<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Gamalero</strong> offre il Campo Sportivo Comunale<br />
“Piercarlo Spandonari” costituito da un campo da calcio, un<br />
campo da tennis, uno da pallavolo e da spogliatoi per i frequentatori,<br />
con bagni adeguati per i <strong>di</strong>sabili. Il complesso<br />
sportivo è dotato <strong>di</strong> un’area attrezzata a Camper Service, un<br />
servizio in<strong>di</strong>spensabile per i tanti, tantissimi amanti del<br />
Camper che sempre più utilizzano questo mezzo per fare le<br />
vacanze e per far conoscere il territorio Italiano nel suo insieme,<br />
non solo le gran<strong>di</strong> località turistiche ma anche i piccoli<br />
comuni come <strong>Gamalero</strong>.<br />
ASILO BADÒ<br />
La costruzione, che si trova nella frazione <strong>di</strong> S. Rocco e risale<br />
ai primi anni del ‘900, è stata recentemente ristrutturata<br />
ed è attualmente destinata ad ambulatori me<strong>di</strong>ci, a sede<br />
della Pro Loco ed ospita iniziative volte a condurre ragazzi <strong>di</strong><br />
ogni or<strong>di</strong>ne e grado alla conoscenza della natura, alla scoperta<br />
del territorio locale ed alla riscoperta del rapporto uomoambiente.<br />
A seguito della legge regionale n.113 del ’92 che<br />
prevede l’obbligo <strong>di</strong> porre a <strong>di</strong>mora nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> residenza<br />
un albero per ogni nuovo nato a seguito della registrazione<br />
anagrafica, il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Gamalero</strong> ha destinato una zona,<br />
all’interno del giar<strong>di</strong>no del Badò, denominandola Giar<strong>di</strong>no dei<br />
bambini, dove sono già stati piantati alcuni aceri, pioppi,<br />
castagni e mandorli.<br />
ATL Alexala: 0131 220056<br />
www.alexala.it<br />
T<br />
Biblioteca Civica <strong>di</strong> <strong>Gamalero</strong>: 0131 709173<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Gamalero</strong>: 0131 709153<br />
www.comune.gamalero.al.it<br />
Info utili<br />
Nel corso dell’anno il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Gamalero</strong> organizza<br />
<strong>di</strong>verse manifestazioni (GamaJazz, GamaRock, Festa<br />
Patronale) mostre e convegni presso la Biblioteca<br />
Civica. Per informazioni consultare il sito:<br />
www.comune<strong>di</strong>gamalero.it<br />
Progetto a cura <strong>di</strong>: ZOE DESIGN / progettazione per uno sviluppo ecosostenibile (AL) • Grafica: FLUDESIGN (AL)<br />
MANIFESTAZIONI<br />
ed eventi<br />
GAMALERO<br />
& <strong>di</strong>ntorni<br />
percorso enogastronomico<br />
“<br />
BREVI CENNI SU PIATTI TIPICI E VINI<br />
La cucina locale, molto semplice negli ingre<strong>di</strong>enti e nella preparazione, rispecchia le caratteristiche<br />
tipiche <strong>di</strong> queste zone del basso Monferrato. Aglio e barbabietola rossa sono le coltivazioni più <strong>di</strong>ffuse<br />
in zona. Tra i piatti tipici locali posti <strong>di</strong> rilievo spettano alla “bagna cauda”, a base <strong>di</strong> aglio, olio, acciughe<br />
e verdure, il risotto al Barbera e la torta <strong>di</strong> nocciole.<br />
Le cantine attorno a <strong>Gamalero</strong> sono famose per la produzione <strong>di</strong> ottimo vino; tipica della zona è la produzione<br />
<strong>di</strong> Barbera d’Asti e del Monferrato, Dolcetto, Cortese, Piemonte Chardonnay, Moscato e<br />
Brachetto d’Acqui. Si possono effettuare visite guidate con degustazioni all’interno delle aziende vinicole<br />
e delle cantine sociali.<br />
Degni <strong>di</strong> nota sono gli amaretti alle mandorle <strong>di</strong> Mombaruzzo, prodotti artigianalmente secondo un’antica<br />
ricetta che risale alla fine del 1700.<br />
GAMALERO<br />
• “Locanda Cacciatori”, Piazza A. Moro 4<br />
• “Colorbar”, Via Gonella 1<br />
• SOMS, Piazza Bongiovanni<br />
• La Fattoria (prodotti tipici locali), Piazza Bongiovanni 1<br />
• Panetteria Margherita, Via Gonella 53<br />
• “La Locanda del Carretto” (B&B), Via G. Marconi 30<br />
• Tenuta Grillo, Strada Maranchetti 6<br />
• Azienda agricola “Serra Paolo”, Strada Rasoio 5<br />
• Pier Paolo Porrati (orticoltore), Via Mombaruzzo 30<br />
• Fumagalli Romano (giar<strong>di</strong>naggio), Via Mombaruzzo 22<br />
MOMBARUZZO<br />
• Pico Maccario, Via Cordara 87<br />
• Cantina Sociale, Via della Stazione 15<br />
MARANZANA<br />
• Cantina Sociale, Via S. Giovanni 20<br />
È sempre stata molto sentita, da parte <strong>di</strong> questa Amministrazione, la volontà <strong>di</strong><br />
lavorare per il miglioramento delle con<strong>di</strong>zioni ambientali e per la valorizzazione del<br />
territorio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Gamalero</strong>.<br />
Grazie ai finanziamenti della Regione Piemonte, ottenuti con i due ban<strong>di</strong> legati alla<br />
Legge 04/2000 dell’ Assessorato al Turismo, abbiamo in<strong>di</strong>viduato alcuni interventi<br />
strutturali <strong>di</strong> riqualificazione ambientale nell’ area verde accanto al Centro Sportivo<br />
Spandonari con l’inserimento <strong>di</strong> giochi per bambini, attrezzi ginnici, elementi <strong>di</strong> arredo<br />
urbano e nuova vegetazione.<br />
Per fare conoscere meglio la favorevole situazione ambientale e paesaggistica <strong>di</strong><br />
<strong>Gamalero</strong> con le sue caratteristiche enogastronomiche, è stata realizzata poi questa<br />
cartina che riassume le principali attrattive del territorio, per ritrovarle e gustarle<br />
attraverso alcuni percorsi da affrontare in bicicletta o a pie<strong>di</strong>.<br />
Con la speranza che questa carta possa promuovere lo sviluppo <strong>di</strong> un turismo<br />
autenticamente sostenibile, amante della natura, rispettoso del paesaggio e <strong>di</strong> tutte<br />
le risorse del territorio, sia culturali che gastronomiche, auguro a tutti un buon<br />
<strong>di</strong>vertimento alla scoperta delle tra<strong>di</strong>zioni e dei sapori perduti.<br />
Il Sindaco <strong>di</strong> <strong>Gamalero</strong><br />
”<br />
Na<strong>di</strong>a Taverna<br />
GA <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Gamalero</strong><br />
MA<br />
Alla scoperta della<br />
“Communa”<br />
Il Bosco delle Sorti<br />
LE<br />
e il Rio Cervino<br />
GAMALERO<br />
& <strong>di</strong>ntorni<br />
RO<br />
XT<br />
G
<strong>CARTINA</strong> <strong>ESECUTIVA</strong> 3-02-2010 10:32 Pagina 2<br />
GAMALERO<br />
LEGENDA<br />
GAMALERO<br />
01. Parrocchia <strong>di</strong> S. Lorenzo<br />
02. Oratorio <strong>di</strong> S. Sebastiano e della S.S. Trinità<br />
03. Parrocchiale <strong>di</strong> San Rocco<br />
GAVONATA-FONTANIALE<br />
04. S. Maria <strong>di</strong> Fontaniale<br />
SEZZADIO<br />
05. Abbazia <strong>di</strong> S. Giustina<br />
CASSINE<br />
06. Chiesa <strong>di</strong> S. Caterina<br />
07. Complesso Conventuale <strong>di</strong> S. Francesco<br />
08. Chiesa <strong>di</strong> S. Giacomo<br />
09. Palazzo Zoppi<br />
MARANZANA<br />
10. Castello del 1300 con punto panoramico<br />
11. Casa-Museo <strong>di</strong> Giacomo Bove<br />
MOMBARUZZO<br />
12. S. Maria Maddalena<br />
13. Torre civica<br />
14. Chiesa del Presepio<br />
15. Palazzo Prato<br />
16. Chiesa S. Antonio Abate<br />
ALESSANDRIA SUD<br />
FONTANILE<br />
17. Torre degli Ansal<strong>di</strong><br />
18. Parrocchiale San Giovanni Battista<br />
ALESSANDRIA OVEST<br />
ITINERARI<br />
ALESSANDRIA EST<br />
ALESSANDRIA<br />
INDICAZIONI STRADALI<br />
Da Milano uscita Alessandria Est / da Genova uscita Alessandria sud / da Torino uscita<br />
Alessandria Ovest. Seguire in<strong>di</strong>cazioni per tangenziale <strong>di</strong>rezione Acqui Terme.<br />
1. DA GAMALERO A SEZZADIO<br />
GAMALERO<br />
19. Percorso Rio Cervino<br />
20. Bosco delle Sorti<br />
21. Canale Carlo Alberto<br />
GAMALERO<br />
22. Parco Rio Cervino<br />
23. Parco dei Meli<br />
24. Centro Sportivo Comunale<br />
25. Asilo Badò<br />
26. Camper Service<br />
LUNGHEZZA CONDIZIONI DIFFICOLTÀ TEMPO DI<br />
PERCORSO TRACCIATO PERCORSO PERCORRENZA<br />
5,00 Km asfalto semplice 0,20 minuti<br />
Il percorso inizia da Piazza Aldo Moro a <strong>Gamalero</strong>, si passa davanti al <strong>Comune</strong> e si percorre<br />
la strada principale sino ad incrociare via Gonella, si svolta a sinistra in <strong>di</strong>rezione<br />
S.P.187. Lungo il percorso, prima <strong>di</strong> uscire da <strong>Gamalero</strong>, il ciclista può fare una<br />
prima tappa nel Parco del Rio Cervino, vicino al campo sportivo comunale.<br />
Proseguendo il percorso, alla fine della <strong>di</strong>scesa, all’incrocio, svoltare a sinistra sulla<br />
S.P.186. Seguire il rettilineo in <strong>di</strong>rezione Sezza<strong>di</strong>o, attraversare prima la ferrovia e poco<br />
dopo il fiume Bormida.<br />
GAMALERO<br />
27. “Locanda Cacciatori”, Piazza A. Moro 4<br />
“Colorbar”, Via Gonella 1<br />
SOMS, Piazza Bongiovanni<br />
La Fattoria (prodotti tipici locali), Piazza Bongiovanni 1<br />
Panetteria Margherita, Via Gonella 53<br />
28. “La Locanda del Carretto” (B&B), Via G. Marconi 30<br />
29. Tenuta Grillo, Strada Maranchetti 6<br />
Azienda Agricola “Serra Paolo”, Strada Rasoio 5<br />
30. Pier Paolo Porrati (orticoltore), Via Mombaruzzo 30<br />
Fumagalli Romano (giar<strong>di</strong>naggio), Via Mombaruzzo 22<br />
MOMBARUZZO<br />
31. Pico Maccario, Via Cordara 87<br />
32. Cantina Sociale, Via della Stazione 15<br />
MARANZANA<br />
33. Cantina Sociale, Via S. Giovanni 20<br />
2. DA GAMALERO A CASSINE<br />
LUNGHEZZA CONDIZIONI DIFFICOLTÀ TEMPO DI<br />
PERCORSO TRACCIATO PERCORSO PERCORRENZA<br />
9,50 Km asfalto me<strong>di</strong>o 0,38 minuti<br />
Partendo dal Municipio <strong>di</strong> <strong>Gamalero</strong>, imboccare via S. Lorenzo, incrociare via Gonella e<br />
svoltare a sinistra in <strong>di</strong>rezione S.P.187. Proseguire il percorso e alla fine della <strong>di</strong>scesa, una<br />
volta arrivati all’incrocio, svoltare a destra; dopo 50 m circa imboccare la strada minore<br />
posta sulla sinistra e seguire il rettilineo fino ad incontrare il passaggio a livello, all’altezza<br />
<strong>di</strong> Fontaniale. Attraversare la S.S.30, sulle strisce pedonali, proseguire verso la Chiesa<br />
<strong>di</strong> Fontanile, visibile frontalmente e risalire il percorso in <strong>di</strong>rezione Gavonata. Percorrere<br />
la strada <strong>di</strong> fondo valle e al secondo incrocio svoltare a sinistra. Il percorso continua in<br />
piano, costeggiando filari <strong>di</strong> vigneti. Al termine <strong>di</strong> questo percorso secondario, immettersi<br />
sulla S.S.30, sulla la pista ciclabile che dalla località S. Anna porta verso Cassine. Al<br />
bivio imboccare via Alessandria. Da qui la strada prosegue in salita, attraversando l’antico<br />
percorso me<strong>di</strong>oevale del paese, sino a raggiungere il punto panoramico della piazza<br />
del <strong>Comune</strong> e dell’Ex complesso Conventuale <strong>di</strong> San Francesco.<br />
S.P. 456<br />
3. PERCORSO DEL RIO CERVINO<br />
17 18<br />
S.P. 240<br />
LUNGHEZZA CONDIZIONI DIFFICOLTÀ TEMPO DI<br />
PERCORSO TRACCIATO PERCORSO PERCORRENZA<br />
8,50 Km asfalto / sterrato me<strong>di</strong>o 0,52 minuti<br />
Il percorso inizia dal Parco del Rio Cervino a <strong>Gamalero</strong>, vicino al Campo Sportivo<br />
Comunale. Da qui si percorre la S.P.187 in <strong>di</strong>rezione Sezza<strong>di</strong>o. Alla fine della <strong>di</strong>scesa proseguire<br />
verso destra, in <strong>di</strong>rezione Acqui Terme; proseguire sempre dritto senza imboccare<br />
la S.S.30. Da qui inizia un tracciato <strong>di</strong> valle con fondo sterrato. Il percorso costeggia<br />
<strong>di</strong>versi campi coltivati, mentre sulla sinistra si può ammirare il Bosco delle Sorti. Lungo<br />
il tracciato a circa 1,50 km, sulla destra si trova un punto <strong>di</strong> sosta attrezzato pic-nic e<br />
cartello ginnico. Proseguendo, al bivio della località Spazzola svoltare a destra e risalire<br />
su strada asfaltata in <strong>di</strong>rezione San Rocco <strong>di</strong> <strong>Gamalero</strong>. Al termine della salita svoltare a<br />
destra e percorrere la strada alta <strong>di</strong> via Marconi, sino a raggiungere nuovamente<br />
<strong>Gamalero</strong>. Si propone, come variante al percorso, al bivio della Spazzona, <strong>di</strong> svoltare a<br />
destra e proseguire su strada sterrata in <strong>di</strong>rezione Mombaruzzo.<br />
12 13 14<br />
15 16<br />
S.P. 235<br />
32<br />
S.P. 240<br />
4. PERCORSO DEL RIO CERVINO<br />
S.P. 242<br />
S.P. 44<br />
S.P. 45<br />
S.P. 236<br />
LUNGHEZZA CONDIZIONI DIFFICOLTÀ TEMPO DI<br />
PERCORSO TRACCIATO PERCORSO PERCORRENZA<br />
9,50 Km asfalto / sterrato me<strong>di</strong>o 1 ora<br />
Il percorso inizia dal Parco del Rio Cervino a <strong>Gamalero</strong>. Da qui si percorre la S.P.187 in<br />
<strong>di</strong>rezione Sezza<strong>di</strong>o. Alla fine della <strong>di</strong>scesa, proseguire verso destra, in <strong>di</strong>rezione Acqui<br />
Terme, proseguire sempre dritto senza imboccare la S.S.30. Da qui inizia un tracciato <strong>di</strong><br />
valle con fondo sterrato. Il percorso costeggia <strong>di</strong>versi campi coltivati, mentre sulla sinistra<br />
si può ammirare il Bosco delle Sorti. Lungo il tracciato a circa 1,50 km, sulla destra<br />
si trova un punto <strong>di</strong> sosta attrezzato pic-nic e cartello ginnico. Al bivio della località<br />
Spazzona svoltare a destra e risalire su strada asfaltata in <strong>di</strong>rezione San Rocco <strong>di</strong><br />
<strong>Gamalero</strong>. Al termine della salita svoltare a sinistra, sino all’incrocio con la chiesa parrocchiale<br />
<strong>di</strong> San Rocco; da qui imboccare sulla destra via Zandrina, proseguire sempre<br />
<strong>di</strong>ritto sino all’intersezione con Strada dei Maranchetti. Svoltare a destra e proseguire<br />
lungo il nuovo tragitto panoramico sino a raggiungere le in<strong>di</strong>cazioni per <strong>Gamalero</strong>.<br />
31<br />
S.P. 237<br />
33<br />
S.P. 235<br />
S.P. 240<br />
25<br />
20<br />
10 11<br />
3<br />
28<br />
6 7 8 9<br />
5. CIRCUITO GAMALERO/MARANZANA/MOMBARUZZO<br />
LUNGHEZZA CONDIZIONI DIFFICOLTÀ TEMPO DI<br />
PERCORSO TRACCIATO PERCORSO PERCORRENZA<br />
24,30 Km asfalto me<strong>di</strong>o / alto 2 ore e 5 minuti<br />
Partendo da Piazza Aldo Moro imboccare via Gonella verso sinistra, all’incrocio svoltare<br />
a destra <strong>di</strong>rezione San Rocco <strong>di</strong> <strong>Gamalero</strong>. Superare il cavalcavia, svoltare a sinistra, percorrere<br />
via Marconi fino alla fine <strong>di</strong> San Rocco. Svoltare a sinistra in via del Cervino.<br />
Proseguire la strada bassa asfaltata. Risalire a Maranzana per Strada del Cervino o per<br />
Strada del Campo. Da Maranzana, passare davanti alla cantina sociale, scendere per la<br />
S.P.45, <strong>di</strong>rezione Mombaruzzo. Imboccare via Casavero. Dal paese superiore svoltare a<br />
destra <strong>di</strong>rezione S.P.44. Dopo 3,5 km, svoltare a sinistra in Strada del Maranchetti sino a<br />
raggiungere <strong>Gamalero</strong>. Si propone, come variante al percorso, <strong>di</strong>rezione Fontanile dalla<br />
Stazione <strong>di</strong> Mombaruzzo.<br />
S.P. 239<br />
S.P. 238<br />
29<br />
4<br />
S.S. 30<br />
19<br />
30<br />
S.P. 187<br />
27<br />
1<br />
22 23 24<br />
21<br />
6. CIRCUITO GAMALERO/MARANZANA/CASSINE<br />
LUNGHEZZA CONDIZIONI DIFFICOLTÀ TEMPO DI<br />
PERCORSO TRACCIATO PERCORSO PERCORRENZA<br />
27,50 Km asfalto me<strong>di</strong>o / alto 2 ore e 17 minuti<br />
Partendo da Piazza Aldo Moro imboccare via Gonella in <strong>di</strong>rezione San Rocco <strong>di</strong> <strong>Gamalero</strong>.<br />
Superare il cavalcavia, svoltare a sinistra e percorrere via Marconi lungo San Rocco.<br />
Svoltare a sinistra in via del Cervino. Proseguire la strada bassa asfaltata. Risalire verso<br />
Maranzana per Strada del Cervino o per Strada del Campo. Da qui imboccare via Acqui<br />
(S.P. 236) sino a Ricaldone. Proseguire sulla Strada Ricaldone <strong>di</strong> Sotto fino a raggiungere<br />
Cassine. Imboccare la pista ciclabile lungo la S.S.30 e all’altezza <strong>di</strong> Sant’Anna svoltare<br />
a sinistra in <strong>di</strong>rezione Gavonata. Raggiungere Fontaniale, attraversare la S.S.30 sulle<br />
strisce perdonali all’altezza del passaggio a livello e costeggiare la ferrovia sul lato destro.<br />
Proseguire sempre <strong>di</strong>ritto in <strong>di</strong>rezione <strong>Gamalero</strong>.<br />
2<br />
S.P. 186<br />
26<br />
5<br />
S.P. 195<br />
7. CIRCUITO GAMALERO/FRASCARO<br />
S.P. 192<br />
LUNGHEZZA CONDIZIONI DIFFICOLTÀ TEMPO DI<br />
PERCORSO TRACCIATO PERCORSO PERCORRENZA<br />
11,50 Km asfalto me<strong>di</strong>o / alto 1 ora e 10 minuti<br />
Partendo da Piazza Aldo Moro, imboccare via Gonella verso sinistra e all’incrocio svoltare<br />
a destra <strong>di</strong>rezione Tacconotti. Superare il cavalcavia e proseguire <strong>di</strong>ritto. Dopo 3,5<br />
km svoltare sulla destra in via Casarogna per Tacconotti. Raggiungere Frascaro, proseguire<br />
per via Alessandro III sino alla rotonda. Continuare il percorso per <strong>Gamalero</strong><br />
seguendo la S.P.187.<br />
S.P. 195<br />
AUTOSTRADA A26
<strong>CARTINA</strong> <strong>ESECUTIVA</strong> 3-02-2010 10:32 Pagina 3