porto settembre - Parrocchiasarnico.it
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Calendario parrocchiale<br />
del mese di OTTOBRE 2006<br />
1 Dom ore 14.30 VESPRI, Processione e<br />
Grande gioco A FOSIO<br />
2 Lun ore 21.00 Incontro Consiglio<br />
ORATORIO<br />
3 Mar ore 20.30 Incontro Catechisti<br />
5 Gio INIZIO INCONTRI “LA CASA”<br />
ore 14.30 Confessioni ragazzi 5ª elem<br />
ore 18.00 Confessioni ragazzi 1ª/2ª M.<br />
6 Ven ore 20.30 Adorazione Missionaria<br />
7 Sab ore 6.30 Peregrinatio a Stella Maris<br />
ore 14.30 INCONTRO SINODO<br />
8 Dom Madonna del S. Rosario<br />
ore 16.00 ISCRIZIONI CATECHISMO<br />
ore 17.30 Vespri, Messa, processione<br />
10 Mar ore 20.30 Preghiera adoraz. in S. Rocco:<br />
l<strong>it</strong>urgia domenica<br />
12 Gio ore 21.00 Incontro PORTO<br />
e CATECHISTI<br />
13 Ven ore 16.30 Catechesi adulti<br />
ore 21.00 Preparazione battesimi<br />
14 Sab Giornata dialogo con Mussulmani<br />
15 Dom ore 11.00 Battesimi comun<strong>it</strong>ari<br />
16 Lun Inizio Convegno Verona<br />
17 Mar ore 20.30 Preghiera adoraz. in S. Rocco:<br />
l<strong>it</strong>urgia domenica<br />
18 Mer ore 20.00 Ufficio comun<strong>it</strong>ario<br />
ore 20.30 Inizio Corso Fidanzati<br />
19 Gio ore 21.00 Consiglio pastorale vicariale<br />
20 Ven ore 16.30 Catechesi adulti<br />
ore 20.30 Inizio Scuola Vicariale<br />
a Villongo<br />
22 Dom GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE<br />
ore 15.00 Associazione S. Rosario<br />
24 Mar ore 20.30 Preghiera di adorazione<br />
in San Rocco: l<strong>it</strong>urgia Domenica<br />
27 Ven ore 16.30 Catechesi adulti<br />
ore 20.30 Scuola Vicariale a Villongo<br />
29 Dom ore 14.30 INCONTRO SINODO<br />
Il prossimo numero sarà in distribuzione dal 24 giugno. La<br />
Redazione raccomanda la consegna degli articoli in formato word e<br />
delle immagini in formato Jpeg, entro e non oltre sabato 10 giugno<br />
2006. Il materiale pervenuto oltre il lim<strong>it</strong>e stabil<strong>it</strong>o non potrà essere<br />
pubblicato se non nel mese successivo. Grazie per la colaborazione<br />
Sommario<br />
2 Calendario parrocchiale<br />
3 Ed<strong>it</strong>oriale: Il futuro è solo grazia<br />
4 Chiesa universale<br />
6 Dalla Diocesi<br />
8 Don Loris Fumagalli: un dono straordinario<br />
12 A don Sergio<br />
14 Scuola della Parola e alytre proposte<br />
15 Padre Natalino ci scrive<br />
16 Al carissimo don Luciano<br />
18 Girotondo intorno almondo<br />
20 Www.parrocchiasarnico.<strong>it</strong><br />
21 Un<strong>it</strong>alsi: festadegli ammalati - Casa di Riposo<br />
22 Estate a Sarnico<br />
25 Gruppo Marinai- Gruppo Scout<br />
26 Rassegna dialettale: Sarnek che gregna<br />
28 Estate in quota ricca di sapori genuini, ma...<br />
30 Avis Sarnico<br />
32 LaLucia:volontaria senza nome<br />
33 Centro Famiglia<br />
34 Associazione Anziani e Pensionati<br />
36 dal Comune<br />
40 Anagrafe parrocchiale<br />
Orario Sante Messe<br />
Festivo<br />
8.00-9.30-11.00-18.00-20.00<br />
Feriale<br />
8.00-16.00-20.00<br />
Prefestivo (dal 3 giugno alla chiesetta Stella Maris)<br />
18.00<br />
Numeri utili<br />
NUMERI DI TELEFONO<br />
Parrocchia 035 910056<br />
don Luciano 348 9049113<br />
Oratorio 035 912078<br />
don Loris 328 3932361<br />
Bellini don Gianni 035 913672<br />
Casa Sacerdoti 035 910124<br />
Sacristia 035 914041<br />
Sala Giochi-Meulì 035 912107<br />
Sala Junior 035 910916<br />
Sala Junior(Picco) 380 7240316<br />
Centro Quader 035 912420<br />
Centro Famiglia 035 911252<br />
Casa di Riposo 035 911385<br />
Il Battello 035 914421<br />
Carabinieri Sarnico 035 910031<br />
Emergenza san<strong>it</strong>aria118<br />
Guardia Medica 035 914553<br />
Ospedale Sarnico 035 306 2111<br />
S<strong>it</strong>o Parrocchiale:<br />
www.parrocchiasarnico.<strong>it</strong><br />
E-mail Redazione IL PORTO:<br />
redazione<strong>porto</strong>@parrocchiasarnico.<strong>it</strong><br />
E-mail Parroco:<br />
lucianoravasio@virgilio.<strong>it</strong><br />
E-mail don Sergio:<br />
sergiogamberoni@virgilio.<strong>it</strong><br />
Conto Corrente Postale Parrocchia:<br />
N. 49089303<br />
Direttore responsabile: GIUSEPPE VALLI - Redazione e amministrazione: don LUCIANO RAVASIO<br />
Casa parrocchiale: Tel. 035 910 056 - Autorizzazione Tribunale di Bergamo n. 1 del 14.01.1971<br />
Stampa: Tipografia Sebina Sarnico - Hanno collaborato: don Luciano Ravasio, don Sergio Gamberoni, don G.<br />
Bellini, L. Cuni, M. Dometti (CIVIS), G. Franco Gaspari, D. Giudici, P. Gusmini, S. Marini, R. Modina, G. Schivardi -<br />
Ufficio abbonamenti: Segreteria Casa parrocchiale - Tel. 035 910 056 - Inserzioni pubblic<strong>it</strong>arie: Tipografia<br />
Sebina Sarnico - Tel. 035 910 292
Comun<strong>it</strong>à<br />
Ed<strong>it</strong>oriale<br />
a cura di don LUCIANO RAVASIO<br />
Il futuro è solo grazia<br />
Un frenetico sbattere d’ali mi richiama alla realtà mentre<br />
sto ammirando il nostro lago nella contemplazione<br />
dei momenti più belli e intensi vissuti in questi cinque<br />
anni con don Sergio... Quanti ricordi e quante emozioni,<br />
quante fatiche e speranze condivise...<br />
Poi mi lascio andare all’immaginazione cercando di<br />
improvvisare il futuro...<br />
Passeggio sul lungolago, incontro diverse persone.<br />
Alcune sembrano indifferenti ai miei pensieri a tal<br />
punto che non salutano, altre troppo indaffarate che<br />
sembrano correre perché hanno troppo da fare.<br />
Incontro perfino una persona che dice che il Parroco<br />
ha buontempo perché passeggia sul lungolago quando<br />
invece dovrebbe…<br />
un nuovo compagno di viaggio, don Loris che mi riporta ai<br />
primi passi del mio cammino sacerdotale in quel di Mariano,<br />
un nuovo anno da iniziare con calma incontrando prima consigli,<br />
persone, gruppi e progettare con loro e tra noi sacerdoti,<br />
in questo anno in cui il Vescovo mi ha chiamato come padre<br />
sinodale perché dia il mio contributo per pensare a come<br />
incarnare nell’oggi della storia il Volto di Cristo, sempre entusiasmante...<br />
E imparo da questo ottimismo a dar valore al<br />
bene che c’è.<br />
Quanta gente rovina la v<strong>it</strong>a perché non fa che lamentarsi e<br />
invidiare, sarebbe invece molto meglio che ogni giornata<br />
avesse qualcosa di pos<strong>it</strong>ivo da parte mia. Così quando elaboro<br />
un’attiv<strong>it</strong>à pastorale voglio partire senza lamentarmi per chi<br />
non partecipa perché non può o non vuole o, poveretto, è<br />
caduto nell’indifferenza. Voglio partire gustando la gioia, la<br />
volontà di condividere, gli occhi, la voce e il cuore di chi,<br />
magari fa fatica ma viene, partecipa e anima la serata. In questo<br />
modo ogni persona diventa importante per me e ciascuno<br />
è portatore di qualcosa di bello...<br />
Tutti fanno parte della mia gioia (suor Giuliana direbbe: “bèla<br />
gioia”) e sono la ricchezza della mia giornata e preghiera. È<br />
troppo bello perché se io amo Dio ciascuno è la vera forza del<br />
piano pastorale e con Lui “non temo alcun male”.<br />
Il vero rap<strong>porto</strong> che si stabilisce non è formale, attraverso riu-<br />
Io, invece, vado ai momenti un po’ cruciali della mia<br />
esperienza passata in diversi paesi e s<strong>it</strong>uazioni e mi<br />
dico: “Luciano, hai sempre passato dei momenti<br />
anche più difficili di questo e il Signore ti ha sempre<br />
fatto capire che Lui c’è!”<br />
E allora mi viene in mente la Parola che è stata la vera<br />
forza di tante persone in gamba: “Non temere, Io sono<br />
con te!”.<br />
Con questa forza si affrontano le sfide vere della storia,<br />
con questa forza si superano crisi e delusioni, con<br />
questa determinazione si progetta il futuro.<br />
E allora nel pensare al cammino che ci aspetta come<br />
comun<strong>it</strong>à incomincio a gioire di ciò che la v<strong>it</strong>a mi dà:<br />
una bella comun<strong>it</strong>à, molto varia per tanti motivi…<br />
nioni, consigli e piani programmatici, ma il vero rap<strong>porto</strong> è<br />
quello che si stabilisce nello Spir<strong>it</strong>o perché è Lui che unisce i<br />
cuori e orienta le vere scelte. Attraverso Lui si crea un condiviso<br />
sentire pastorale di cui le organizzazioni sono l’espressione<br />
e non viceversa.<br />
Due innamorati non partono forse dal “sentire” insieme l’attrattiva<br />
verso qualcosa di bello? Così anche noi dobbiamo fare<br />
le cose, proporre le attiv<strong>it</strong>à, perché attratti da qualcosa di<br />
bello!<br />
E così il mio sguardo continua nella nuova piazza, che spero<br />
presto venga int<strong>it</strong>olata a Papa Giovanni, nella zona delle<br />
nuove residenze in cui la bellezza del lago si riflette: il prato<br />
ben curato e l’armonia che si sprigiona mi fan provare proprio<br />
il desiderio di r<strong>it</strong>ornare lì a passeggiare perché è bello,<br />
così lo sviluppo visivo creato, in vari punti del paese, dall’armonia<br />
tra spazi e fiori. Se una cosa è bella attrae e noi dobbiamo<br />
impegnarci a fare in modo che ciò che la comun<strong>it</strong>à propone<br />
nelle celebrazioni, negli anniversari, nei sacramenti,<br />
negli incontri, nella catechesi, nelle opere di car<strong>it</strong>à e di volontariato<br />
sia l’espressione del bello.<br />
Allora impegnamoci tutti non tanto a brontolare per chi non<br />
viene, ma ad esprimere in ciò che facciamo il bello che c’è nel<br />
nostro cuore e che può affascinare la v<strong>it</strong>a di chi ci vive accanto.<br />
3
4<br />
Comun<strong>it</strong>à<br />
laCHIESA<br />
Chiesa<br />
universale<br />
Da “L’Avvenire” Quotidiano di ispirazione cattolica<br />
1 Benedetto XVI in Germania:<br />
Viaggio tra memoria e futuro. Il Papa riscalda la Baviera<br />
«In questa piazza rivivo le grandi svolte della mia v<strong>it</strong>a»<br />
In un clima di viva emozione, davanti alla "Mariensäule" il Papa ha rinnovato l'affidamento<br />
della Baviera alla Madre di Dio. Poi ha aperto il suo cuore ai fedeli.<br />
«L'Occidente deve r<strong>it</strong>rovare il timor di Dio»<br />
Il Papa ha esortato l'Europa a riscoprire la sua anima cristiana: «Questa fede non la imponiamo<br />
a nessuno. Un simile genere di prosel<strong>it</strong>ismo è contrario al cristianesimo. La Fede può svilupparsi<br />
soltanto nella Libertà»... «...Il fatto sociale e il vangelo sono inscindibili. Dove portiamo agli<br />
uomini soltanto conoscenze, abil<strong>it</strong>à, capac<strong>it</strong>à tecniche e strumenti, la portiamo troppo poco. Allora<br />
sopravvengono i meccanismi della violenza, e la capac<strong>it</strong>à di distruggere e di uccidere diventa la<br />
capac<strong>it</strong>à prevalente» «La vera minaccia per la loro ident<strong>it</strong>à non la vedono nella fede cristiana, ma<br />
invece nel disprezzo di Dio e nel cinismo che considera il dileggio del sacro un dir<strong>it</strong>to della libertà<br />
ed eleva l'util<strong>it</strong>à a supremo cr<strong>it</strong>erio morale per i futuri successi della ricerca»...«il No alla violenza»...«l'Amore<br />
fino alla fine»...«È questo il Dio di cui abbiamo bisogno. Non veniamo meno al<br />
rispetto di altre religioni e culture, al profondo rispetto per la loro fede, se confessiamo ad alta<br />
voce e senza mezzi termini quel Dio che alla violenza oppone la sua sofferenza; che di fronte al<br />
male e al suo potere innalza, come lim<strong>it</strong>e e superamento, la sua misericordia.... A Lui rivolgiamo<br />
la nostra supplica, perché Egli sia in mezzo a noi e ci aiuti ad essergli testimoni credibili».<br />
2<br />
Verona 2006, appello ai laici «Siate il volto della speranza»<br />
I laici dal Vaticano II al quarto Convegno nazionale della Chiesa Italiana:<br />
il cammino, il ruolo, le sfide, le prospettive nelle parole del presidente della<br />
Commissione episcopale per il laicato. «Come il Concilio, così anche l'evento di<br />
1<br />
3<br />
6<br />
ottobre ci ricorda che molti<br />
uomini non possono conoscere<br />
Cristo se non per<br />
mezzo dei laici»<br />
Il Convegno ecclesiale di Verona<br />
chiama a raccolta tutta la Chiesa<br />
<strong>it</strong>aliana. Anche i laici.<br />
All'arcivescovo di Ferrara -<br />
Comacchio, Paolo Rab<strong>it</strong>ti, presidente<br />
della Commissione episcopale<br />
per il laicato abbiamo chiesto<br />
una riflessione sulla s<strong>it</strong>uazione,<br />
le difficoltà, le prospettive e le<br />
responsabil<strong>it</strong>à dei laici cattolici,<br />
con uno sguardo che abbracciasse<br />
il cammino compiuto dal<br />
Concilio Vaticano II<br />
«L'accoglienza dei laici, da parte<br />
della Chiesa-comun<strong>it</strong>à e da parte<br />
degli stessi pastori, non ha avuto<br />
quella scioltezza e pos<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à che<br />
ci si attendeva. I Vescovi - c<strong>it</strong>o la<br />
Lettera al Laicato - hanno scr<strong>it</strong>to:<br />
" A volte, può essere che il laico,<br />
nella Chiesa, si senta ancora<br />
poco valorizzato, poco ascoltato o<br />
compreso. All'opposto, può sembrare<br />
che anche la ripetuta convocazione<br />
dei fedeli laici, da parte<br />
dei Pastori, non trovi pronta<br />
risposta, per disattenzione o per<br />
una certa sfiducia o un larvato<br />
disimpegno. Dobbiamo superare<br />
questa s<strong>it</strong>uazione"»<br />
Quali sono le credenziali dei<br />
credenti che sperano? «Sono<br />
ad esempio il rispetto della v<strong>it</strong>a;<br />
l'onestà nell'economia; la dir<strong>it</strong>tura<br />
nella pol<strong>it</strong>ica; la competenza<br />
nella cultura; il n<strong>it</strong>ore dell'amore;<br />
la ver<strong>it</strong>à della famiglia; l'impegno<br />
nella propria professione; l'inventiva<br />
per migliorare la società; la<br />
trasparenza nei rapporti; il contributo<br />
alla pacificazione; il corag-
gio dell'esporsi.....».<br />
Perché i vescovi <strong>it</strong>aliani hanno<br />
voluto indirizzare al laicato la<br />
“Lettera del marzo 2005?”<br />
«Mentre - come ho detto prima -<br />
a segu<strong>it</strong>o del Concilio non si è<br />
vista esplodere quella "mobil<strong>it</strong>azione<br />
spir<strong>it</strong>uale, quella trasformazione<br />
della comun<strong>it</strong>à cattolica,<br />
quella somma di energie morali<br />
regalate al mondo moderno"...<br />
che ci si aspettava, debbo contestualmente<br />
affermare che sono<br />
tuttavia fior<strong>it</strong>e tante cose e vi<br />
sono tante energie nei fedeli laici,<br />
non sempre manifeste, di cui<br />
bisogna ora rendersi conto e che<br />
bisogna "chiamare alla vigna",<br />
come diceva Giovanni Paolo II<br />
nella "Christifideles laici"». «Nel<br />
cammino che condurrà a quell'evento<br />
e nella sua celebrazione,<br />
vogliamo mettere a fuoco le<br />
responsabil<strong>it</strong>à storiche delle<br />
nostre Chiese in questo tempo<br />
singolare, perché i fedeli laici non<br />
trascurino le loro responsabil<strong>it</strong>à,<br />
ma riempiano quest'"oggi" con la<br />
loro testimonianza evangelica,<br />
prendendo coscienza della loro<br />
missione di essere fermento cristiano<br />
della società»<br />
3<br />
Sulla Marmolada il<br />
ricordo di Luciani<br />
Nevicava ai 3270 metri della<br />
cima della Marmolada, nella<br />
grotta di «Maria Regina delle<br />
Dolom<strong>it</strong>i e della pace», mentre il<br />
vescovo di Belluno-Feltre, G.<br />
Andrich, è sal<strong>it</strong>o quassù per<br />
ricordare i 28 anni dall'elezione<br />
di Papa Giovanni Paolo I, Albino<br />
Luciani, inv<strong>it</strong>ava a pregare per la<br />
Pace in Medio Oriente. E lo ha<br />
fatto riportando alla memoria<br />
proprio Luciani, che tra questi<br />
monti passò l'infanzia. Nei giorni<br />
di Camp David, all'Angelus del<br />
10 <strong>settembre</strong> 1978, due settimane<br />
dopo l'elezione, il Pontefice<br />
ebbe a dire: «Dio ha sempre gli<br />
occhi aperti su di noi, anche<br />
quando sembra ci sia solo morte.<br />
È papà, più ancora è Madre».<br />
Brillava il sole, poche ore più tardi, a Canale d'Agordo, paese natale di Luciani, quando il Vescovo<br />
di V<strong>it</strong>torio Veneto, monsignor Giuseppe Zenti, ricordava «la sant<strong>it</strong>à del sorriso di Luciani, sbocciato<br />
dalle spine».E tante sono le testimonianze di grazie di cui si riempie il librone davanti alla statua<br />
del Papa, nella chiesa Parrocchiale.<br />
4<br />
A Manoppello il Papa amico della bellezza<br />
Inginocchiato in preghiera davanti alla teca del Volto Santo<br />
Dall'Abruzzo l'inv<strong>it</strong>o di Benedetto XVI ad avere «mani innocenti e cuori puri per contemplare il volto<br />
di Cristo. Mani innocenti - ha spiegato - cioè esistenze illuminate dalla ver<strong>it</strong>à dell'amore che vince<br />
il dubbio, l'indifferenza, la menzogna, l'egoismo. E cuori puri, rap<strong>it</strong>i dalla bellezza divina».<br />
...«Per "vedere Dio" bisogna conoscere Cristo e lasciarsi plasmare dal suo Spir<strong>it</strong>o che guida i credenti<br />
"alla ver<strong>it</strong>à tutta intera". I santi hanno riconosciuto e amato nei fratelli, specialmente i più<br />
poveri e bisognosi, il volto di quel Dio a lungo contemplato con amore nella preghiera» ...«Cari<br />
sacerdoti, se resta impressa in voi, pastori del gregge di Cristo la sant<strong>it</strong>à del suo volto, non abbiate<br />
timore, anche i fedeli affidati alle vostre cure ne saranno contagiati e trasformati. E voi seminaristi,<br />
non lasciatevi attrarre da null'altro che da Gesù a dal desiderio di servire la sua Chiesa»...«La<br />
Madre del Creatore ci aiuti a rispettare anche la natura , grande dono di Dio. Questo dono, però,<br />
è sempre più esposto a seri rischi di degrado ambientale e va pertanto difeso e tutelato.<br />
Un'urgenza posta in evidenza dalla Giornata per la salvaguardia del creato».<br />
5<br />
«Custodi del dono più prezioso»<br />
«Per il credente l'ambiente non è solo un conten<strong>it</strong>ore.<br />
Stili di v<strong>it</strong>a solidali anche con chi verrà dopo di noi»<br />
Perché la Chiesa <strong>it</strong>aliana dedica da quest'anno una Giornata alla salvaguardia del Creato?<br />
Ci aiuta a comprenderlo il vescovo di Ivrea Arrigo Miglio, presidente della Commissione episcopale<br />
per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace.«Non si tratta di una nov<strong>it</strong>à assoluta - precisa<br />
-: questa Giornata era già una realtà per le Chiese di vari Paesi Europei e anche per alcune<br />
diocesi <strong>it</strong>aliane. Oltre alla dimensione ecumenica, ci sono altri due ordini di motivazioni: la s<strong>it</strong>uazione<br />
di alto rischio e di insostenibil<strong>it</strong>à nella quale siamo entrati da tempo e la costante tradizione<br />
della Chiesa che ci inv<strong>it</strong>a a portare nella preghiera l<strong>it</strong>urgica e personale tutto il creato e le sue bellezze<br />
e i suoi problemi, per rendere grazie, per ricordarci che i doni di Dio vanno implorati umilmente,<br />
e non dimenticare che Uno solo è il Creatore e Signore del Cielo e della Terra» «Il problema<br />
ecologico fa parte ormai della nostra cultura, anche se si stenta a vedere conseguenze concrete<br />
nella v<strong>it</strong>a quotidiana. Difesa dell'ambiente non può voler dire solamente conservazione toutcourt<br />
dell'esistente. Si tratta di trovare punti di equilibrio: la natura non è un tabù ma è data all'uomo<br />
per la sua v<strong>it</strong>a; questi però non ne è padrone assoluto ma amministratore, per sé oggi e per<br />
l'uomo di domani...»<br />
6<br />
Assisi chiama il mondo «Pace è il nome di Dio»<br />
Con l'impegno sottoscr<strong>it</strong>to dai leader religiosi e dal capo della Stato Napol<strong>it</strong>ano, a<br />
non «rassegnarsi alla cultura del confl<strong>it</strong>to» si è chiuso l'incontro che ha riun<strong>it</strong>o<br />
esponenti di diverse fedi e culture di tutto il pianeta.<br />
La cerimonia finale è il momento degli impegni. Le parole del solenne impegno di pace sono scand<strong>it</strong>e<br />
da Zeinab Ahmed Dolal, somala appartenente al movimento «Gente di Pace» e membro della<br />
Consulta Islamica <strong>it</strong>aliana. La sua è la voce del sud e dell'Africa: «La preghiera non divide, ma unisce...<br />
abbiamo pregato gli uni accanto agli altri, non pregheremo mai gli uni contro gli altri»...«Non<br />
ci rassegniamo alla cultura del confl<strong>it</strong>to. Siamo uomini e donne credenti, non siamo ingenui. La<br />
Pace è irrinunciabile, anche quando appare difficile o disperato perseguirla»....<br />
... Quante volte la parola sogno ricorre nell'intervento di Andrea Riccardi?<br />
«La Pace può sembrare oggi un sogno da illusi... I disegni terroristici vogliono mostrare la pace<br />
come un sogno impossibile.... La pace - viene detto - è un sogno di gente incapace di guardare<br />
in faccia la realtà... Ma i confl<strong>it</strong>ti non sono un destino.. Grande comp<strong>it</strong>o delle religioni è costruire<br />
la pace nei cuori.Oggi la pace ha bisogno che si impari a vivere insieme tra gente diversa... tra<br />
culture diverse...»<br />
5
6<br />
dalla<br />
DIOCESI<br />
Da “L’Eco di Bergamo”<br />
1<br />
Comun<strong>it</strong>à<br />
laCHIESA<br />
Numeri utili<br />
1<br />
«Don Seghezzi, esempio per i giovani»<br />
Il vescovo Amadei a Premolo per la traslazione delle spoglie: chi cerca la ver<strong>it</strong>à guardi<br />
la sua fede - Il sacerdote ora riposa nella cripta ipogea ricavata nella chiesa parrocchiale<br />
di Sanr'Andrea - La sua figura è una pietra di spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à e di sacrificio - Un<br />
sacerdote di eroica obbedienza<br />
«Vogliamo ringraziare il Signore per il dono che ha fatto alla chiesa di Bergamo con la v<strong>it</strong>a di don<br />
Antonio Seghezzi. La sua fede, la sua obbedienza, la sua dedizione totale al prossimo possano<br />
essere di esempio ai giovani che desiderano e cercano la ver<strong>it</strong>à, affinché la trovino nell'amore<br />
profondo e inesauribile di Dio» È l'invocazione sincera e profonda con cui il vescovo, monsignor<br />
Amadei, ha chiuso la preghiera dei fedeli. Un'orazione rec<strong>it</strong>ata a braccio dal vescovo durante la<br />
celebrazione Eucaristica con cui a Premolo, è avvenuta la traslazione delle spoglie di don Antonio<br />
Seghezzi, dal cim<strong>it</strong>ero del paese seriano alla cripta ipogea ricavata sotto la chiesa parrocchiale di<br />
Sant'Andrea. «Sono molti i motivi che ci spingono a ricordare i tratti principali della figura di don<br />
Antonio Seghezzi: in questo giorno in cui vengono traslate le sue spoglie mortali e nel centenario<br />
della sua nasc<strong>it</strong>a - esordisce il vescovo nell'omelia - Ordinato sacerdote nel 1929 viene nomina-<br />
UFFICI COMUNALI<br />
tel. 035 924111 - Fax 035 924165<br />
Uffici amministrativi<br />
(anagrafe, stato civile, leva, elettorale)<br />
035 924126<br />
da lunedì a venerdì 9.00 -12.30<br />
lunedì martedì giovedì 17.30-18.30<br />
Ufficio tecnico - tel. 035 924145<br />
mercoledì venerdì 9.00 -12.30<br />
Ufficio polizia municipale<br />
tel. 035 924 114 - 335 44846<br />
da lunedì a venerdì 9.00 -12.30<br />
15.00 -18.00<br />
Ufficio assistente sociale<br />
tel.035 924 152<br />
lunedì17.30 -18.30<br />
mercoledì e giovedì 9.00 -12.30<br />
2<br />
to coadiutore parrocchiale ad<br />
Almenno San Bartolomeo, nell'ottobre<br />
del 1932 accetta l'incarico<br />
di insegnare nel Seminario<br />
Vescovile, accoglie la nomina di<br />
cappellano mil<strong>it</strong>are in Africa nel<br />
luglio del 1935. E poi ci sono gli<br />
anni stupendi della sua v<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à in<br />
Azione Cattolica, "l'inv<strong>it</strong>o quotidiano<br />
alla preghiera e all'esame<br />
di coscienza"». Dopo le<br />
persecuzioni don Seghezzi si<br />
consegnò nel 1943 ai nazifascisti.<br />
Portato in carcere, percosso<br />
selvaggiamente, fu condannato a<br />
cinque anni, scontati nei lager di<br />
Verona, Monaco, Kaisheim<br />
Lopsingen e Dachau dove morì<br />
nel 1945.«La sua v<strong>it</strong>a è stata un<br />
dono d'amore. Un amore di Dio<br />
accolto con grat<strong>it</strong>udine anche nei<br />
momenti più aridi e dolorosi dell'esistenza»<br />
Al termine della<br />
Messa il vescovo è sceso nella<br />
cripta ipogea, sotto la chiesa<br />
parrocchiale, dove sono state<br />
deposte le spoglie di don<br />
Antonio. Dopo la benedizione<br />
della cripta il vescovo ha inv<strong>it</strong>ato<br />
tutti i fedeli presenti a rec<strong>it</strong>are la<br />
preghiera per il sacerdote deceduto<br />
in campo di concentramento<br />
a Dachau: «Concedi a noi la<br />
gioia di vedere glorificato anche<br />
su questa terra il tuo servo don<br />
Antonio Seghezzi, martire della<br />
Ufficio tributi - tel.035 924 112<br />
lunedi mercoledi venerdì<br />
9.00- 12.30<br />
giovedì17.30 -18.30<br />
Biblioteca Comunale - Tel. 035 912 134<br />
Lun chiuso<br />
Mar 14.30- 19.00<br />
Mer 15.00- 19.00<br />
Gio 9.00 -12.30 15.00- 19.00<br />
Ven 15.00- 19.00<br />
Sab 9.00 -12.30 15.00- 17.00<br />
3
fede e dell'obbedienza che, per tuo amore, ha consumato la v<strong>it</strong>a nel guidare i giovani alla sant<strong>it</strong>à».<br />
E per la gente del paese don Antonio è già santo.<br />
2<br />
Sant'Alessandro Patrono della diocesi di Bergamo<br />
«Sant'Alessandro esempio di fede quotidiano per il cristiano»<br />
Nella chiesa del Seminario una tradizione che si ripete da secoli<br />
«La persona più grande di ogni potere». «Il cristiano è chiamato a salvare l'uomo da ogni manipolazione<br />
e da ogni riduzionismo». Il vescovo:«il patrono ci parla col suo gesto supremo, la morte<br />
accettata per non tradire Cristo».<br />
Una bella giornata di sole ha caratterizzato la solenn<strong>it</strong>à di Sant'Alessandro martire, patrono della<br />
c<strong>it</strong>tà e della diocesi di Bergamo. Anche quest'anno, a causa del protrarsi dei lavori alla Cattedrale,<br />
il vescovo Amadei ha presieduto la tradizionale concelebrazione eucaristica solenne nella chiesa<br />
ipogea del Seminario diocesano, dove è conflu<strong>it</strong>o un lungo corteo, formato da sei presuli di origine<br />
bergamasca e da numerosi sacerdoti. Alla concelebrazione eucaristica erano presenti, come<br />
tradizione, le autor<strong>it</strong>à civili, pol<strong>it</strong>iche e mil<strong>it</strong>ari della c<strong>it</strong>tà tra le quali il sindaco Bruni e il Presidente<br />
della Provincia Bettoni. All'omelia, dopo aver ricordato la fede rocciosa del martire<br />
Sant'Alessandro spinta fino a sacrificare la v<strong>it</strong>a, il vescovo ha ricordato la censura della cultura<br />
contemporanea su due interrogativi centrali: «Chi è l'uomo, Come assicurare una qual<strong>it</strong>à della v<strong>it</strong>a<br />
dell'uomo? Se non si risponde a queste domande sul senso della v<strong>it</strong>a, come si può pretendere di<br />
educare le nuove generazioni?»...«Diventa sempre più realtà quotidiana la riduzione dell'uomo a<br />
un viaggiatore senza meta. Si vaga attraverso varie esperienze, si passa da un legame ad un altro<br />
senza impegni troppo precisi e vincolanti perché nulla ha un valore assoluto, perché nulla orienta<br />
alla meta della v<strong>it</strong>a, perché non c'è una meta...» «Vi è la tentazione di considerare l'affermazione<br />
di sé attraverso l'accumulazione dei beni, dei poteri. Allora umano non è il donare ma l'impossessarsi<br />
egoistico, non la corresponsabil<strong>it</strong>à, ma il rinchiudersi nel privato, non la fratern<strong>it</strong>à, ma<br />
l'inimicizia, non la solidarietà, ma l'accumulazione, non la comunione, ma l'esclusione. E le persone<br />
non sono valutate per le loro relazioni umane e umanizzanti, ma per il loro avere, potere e<br />
apparire. È il trionfo dell'individualismo. Vi è pure il rischio di ridurre l'uomo a ciò che dice la<br />
scienza e la qual<strong>it</strong>à della v<strong>it</strong>a a ciò che può fare la tecnica»....«In questa s<strong>it</strong>uazione come cristiani<br />
siamo chiamati a collaborare allo sforzo comune di salvare l'uomo aiutandolo ad essere sempre<br />
all'altezza di sé stesso mostrando che in Gesù Cristo è presente e pienamente realizzata la<br />
ver<strong>it</strong>à dell'uomo: testimoniando che la solida salvaguardia della dign<strong>it</strong>à di ogni uomo è in Dio che<br />
si fa presente e si identifica con ogni persona, particolarmente con gli ultimi cioè con i più bisognosi»...<br />
«Il martire Sant'Alessandro ci ricorda però, che per testimoniare questa speranza che<br />
diviene car<strong>it</strong>à, illumina di valore inviolabile ogni persona e dona significato ad ogni momento della<br />
v<strong>it</strong>a.....occorre prendere sul serio la sequela di Cristo..»...«L'ormai vicino Sinodo risvegli in ognuno<br />
di noi e nelle comun<strong>it</strong>à la passione per Gesù Cristo unica solida speranza per l'uman<strong>it</strong>à...»«....Credere<br />
alla speranza donata da Gesù Cristo, perché anche le nuove generazioni possano<br />
scoprire dove sta la bellezza e la grandezza della v<strong>it</strong>a umana...»<br />
3<br />
Brumano, le chiavi alla diocesi di Bergamo<br />
Oltre 200 fedeli per il passaggio da quella di Milano<br />
Il vescovo: siete parte del cammino universale della Chiesa<br />
«Anche questa è storia», si mormora sul sagrato. Brumano, uno dei più piccoli comuni della<br />
Bergamasca (solo 86 ab<strong>it</strong>anti) è la 390a parrocchia della diocesi di Bergamo, dopo oltre 500 anni<br />
di appartenenza all'arcidiocesi di Milano (decanato di Lecco). Lo storico passaggio - «per provvedere<br />
in maniera più proficua al bene spir<strong>it</strong>uale dei fedeli nella nostra epoca e per rendere più efficace<br />
l'azione pastorale dei vescovi», si legge nel decreto che sancisce l'annessione - é diventato<br />
ufficiale nella concelebrazione tenuta dal vescovo di Bergamo Roberto Amadei, dal vescovo<br />
ausiliare e vicario generale di Milano Carlo Roberto Maria Redaelli, dal vicario della zona pastorale<br />
di Lecco don Bruno Molinari»...<br />
4<br />
Missione giovani: la fede porta a porta<br />
Impegnati nei paesi 26 seminaristi. Don Davide Pelucchi: faranno catechesi con<br />
il linguaggio delle nuove generazioni.<br />
Il coraggio di testimoniare Cristo<br />
ai giovani con proposte e linguaggio<br />
nuovi che si ancorino al<br />
cuore di ognuno. Portare la bellezza<br />
del Cristianesimo a una<br />
generazione in affanno, disorientata<br />
e confusa, che fatica a riconoscerla.<br />
È questo il senso della<br />
Missione Giovani che partirà nel<br />
vicariato di Almenno San<br />
Salvatore, Ponteranica e Villa<br />
d'Almè.<br />
A ogni giovane incontrato lasceranno<br />
una busta con il calendario<br />
delle proposte e alcuni spunti<br />
di riflessione.<br />
All'interno anche la preghiera e<br />
l'inno della Missione Giovani.<br />
Sul Calendario è riportata la lettera<br />
che il Vescovo Roberto<br />
Amadei ha scr<strong>it</strong>to per i giovani:<br />
«Gesù Cristo vi indicherà la strada<br />
per vivere pos<strong>it</strong>ivamente e<br />
gioiosamente la vostra ricchezza<br />
di progetti e speranze, ev<strong>it</strong>ando il<br />
rischio di svuotare o bruciare il<br />
vostro futuro»... «Come il Padre -<br />
continua monsignor Amadei -<br />
siate amore che sa ascoltare,<br />
accogliere, sostenere, aiutare e<br />
perdonare»......<br />
«La Missione Giovani, per la<br />
prima volta in un orizzonte vicariale,<br />
- continua don Davide -<br />
vuole far sentire ai giovani che<br />
sono amati dalla Chiesa tentando<br />
allo stesso modo di colmare<br />
quella distanza che sembra<br />
intercorrere tra loro e la comun<strong>it</strong>à<br />
cristiana».«In tutto ciò ci<br />
accompagna la volontà di raccordare<br />
la Missione Giovani con<br />
il Sinodo Diocesano».<br />
«Una catechesi moderna -<br />
riprende don Davide - impostata<br />
dai Seminaristi attraverso il linguaggio<br />
della poesia, della letteratura<br />
e del cinema».<br />
La Missione impegnerà i seminaristi<br />
anche nella vis<strong>it</strong>a a tutti gli<br />
ammalati del Vicariato.<br />
Momento forte della Missione è<br />
la partecipazione dei giovani alla<br />
Messa delle 6,30 ogni mattina.<br />
7
8<br />
Comun<strong>it</strong>à<br />
laPARROCCHIA<br />
a cura di CIVIS<br />
"Vedendo le folle<br />
ne sentì compassione,<br />
perché erano stanche e sfin<strong>it</strong>e,<br />
come pecore senza pastore.<br />
Allora disse ai suoi discepoli:<br />
«La messe è molta,<br />
ma gli operai sono pochi!<br />
Pregate dunque<br />
il padrone della messe,<br />
che mandi operai<br />
nella sua messe»<br />
(Mt 9, 36-38).<br />
don LORIS FUMAGALLI<br />
un dono straordinario<br />
Le parole di Gesù riportate a<br />
fianco sono un inv<strong>it</strong>o a riflettere<br />
sul grande dono che Dio ci ha<br />
fatto mandandoci don Loris e,<br />
allo stesso modo, ci inv<strong>it</strong>a ad<br />
incoraggiare le vocazioni con la<br />
preghiera e la collaborazione di<br />
ciascuno di noi.<br />
Come noi oggi ci rallegriamo per<br />
l’arrivo del nuovo curato, sicuramente<br />
consapevole dell’importanza<br />
della scelta di continuare nella<br />
storia il mandato di Gesù e desideroso<br />
di mettersi a disposizione<br />
della Parrocchia e soprattutto<br />
degli adolescenti la cui imprevedibil<strong>it</strong>à<br />
ci manda in crisi e radicalmente<br />
ci scoraggia, allo stesso<br />
modo, come famiglie cristiane,<br />
abbiamo l'obbligo di stargli vicino,<br />
sostenendo il suo ministero e<br />
impegnandoci a creare ovunque<br />
un’atmosfera di fede in cui la<br />
vocazione possa svilupparsi.<br />
Con l’avvento del nuovo curato<br />
don Loris Fumagalli sono giunto<br />
a quota 9; non devo faticare<br />
certamente nel cercare di ricordarmi<br />
i suoi predecessori perché<br />
tutti, con generos<strong>it</strong>à ed entusiasmo,<br />
hanno dato molto alla<br />
nostra comun<strong>it</strong>à; ve li c<strong>it</strong>erò quindi<br />
in un’apnea colma di ricordi e<br />
di significati: don Dino, don<br />
Felice, don Rino, don Giancarlo,<br />
don V<strong>it</strong>torio, don Vico, don<br />
Michele e don Sergio.<br />
Possono esserci state in alcuni<br />
casi delle simpatie maggiori per<br />
qualcuno rispetto ad altri, oppure,<br />
a volte, normali incomprensioni in<br />
un rap<strong>porto</strong> di collaborazione e<br />
che mostrano quanto sia complicato<br />
e indefinibile l’universo degli<br />
affetti umani.<br />
Le manifestazioni di riconoscenza,<br />
gli attestati di stima e di simpatia<br />
che la comun<strong>it</strong>à di Sarnico<br />
ha sempre rivolto ai suoi sacerdoti<br />
sono sempre state sincere<br />
ed hanno sempre avuto effetti<br />
pos<strong>it</strong>ivi; come dimenticare la<br />
dimostrazione concreta di affetto<br />
dimostrata da tantissime persone
nei confronti di don Sergio poche settimane<br />
fa nel corso del suo saluto prima<br />
della partenza per la Bolivia.<br />
Ecco, credo sia proprio per l'esempio che<br />
quotidianamente vediamo con i nostri<br />
occhi nel dedicarsi agli altri che fa la differenza.<br />
La testimonianza viva cambia la<br />
mental<strong>it</strong>à e ci rende orgogliosi dei nostri<br />
preti e, se anche sbagliano, li sappiamo<br />
perdonare perché il prete è forse la<br />
parte più importante della nostra<br />
comun<strong>it</strong>à.<br />
Don Loris Fumagalli, il nuovo curato, è<br />
nato a Almenno San Salvatore il 4 dicembre<br />
1981. Dopo aver partecipato agli<br />
incontri vocazionali ha iniziato la scuola<br />
media in Seminario nel <strong>settembre</strong> del<br />
1992, nel 2000 ha consegu<strong>it</strong>o il diploma<br />
magistrale.<br />
Gli anni vissuti nella comun<strong>it</strong>à di teologia<br />
sono per lui stati ricchi di esperienze: il<br />
primo anno con tutti i compagni di classe<br />
ha trascorso il fine settimana nelle comun<strong>it</strong>à<br />
di Foppolo, Carona, Branzi; il secondo<br />
anno ha prestato servizio nella Parrocchia<br />
di Loreto in c<strong>it</strong>tà.<br />
Ha poi iniziato il suo servizio come assistente<br />
ai ragazzi del Seminario Minore.<br />
Durante il quarto anno ha dedicato il suo<br />
impegno alla predicazione per la giornata<br />
del Seminario, in quinta ha avuto il privilegio<br />
di animare gli “incontri vocazionali dei<br />
ragazzi”. Dall'ordinazione diaconale a<br />
sabato 9 <strong>settembre</strong>, ha prestato il suo servizio<br />
nella Parrocchia di Rosciate, nel<br />
comune di Scanzorosciate.<br />
Ho preso appuntamento con lui per l’intervista<br />
in casa Parrocchiale; arriva puntualissimo,<br />
anzi addir<strong>it</strong>tura prima di me, e<br />
questo mi meraviglia; la puntual<strong>it</strong>à non è<br />
certamente la caratteristica peculiare dei<br />
curati; Oscar Wilde diceva: «La puntual<strong>it</strong>à<br />
ruba il tempo». «Lode al r<strong>it</strong>ardatario, un<br />
eroe dei nostri tempi» diceva invece un<br />
noto scr<strong>it</strong>tore <strong>it</strong>aliano, «…si è in r<strong>it</strong>ardo, in<br />
quanto non si riesce mai a dire di no. Se il<br />
r<strong>it</strong>ardatario ha un appuntamento e qualcuno<br />
lo chiama, non se la sente di dirgli che<br />
non ha tempo per lui e, con pazienza lo<br />
ascolta, angosciato dal ticchettio delle lancette<br />
dell'orologio.» Comincio l’intervista<br />
con don Loris e non posso fare a meno di<br />
constatare di trovarmi di fronte ad una<br />
persona ancora un po’ “…frastornata,<br />
smarr<strong>it</strong>a”; non penso che questo atteggiamento dipenda dall’intervista, gli ho anticipato<br />
che è un semplice articolo di presentazione della sua persona alla popolazione, ma mi sto<br />
convincendo invece che questa sua espressione da: «ma dove mi hanno mandato»,<br />
derivi piuttosto dal susseguirsi degli eventi dei giorni scorsi (sabato mattina ha saputo<br />
della sua nomina, il giorno dopo era già in servizio). Credo che il passaggio dalla tranquilla<br />
vivac<strong>it</strong>à delle colline del “moscato” alla vivac<strong>it</strong>à forse più energica (ho faticato a trovare<br />
il termine adatto) del paese del basso Sebino debba essere da don Loris pian piano<br />
assimilato; come dargli torto, ha l’età di mio figlio (fisicamente gli assomiglia anche un<br />
po’) e credo cominci anche a rendersi conto che a Sarnico inizierà un’esperienza importante<br />
che, per certi versi, gli cambierà la v<strong>it</strong>a.<br />
Don Loris con la sua famiglia: da sinistra le sorelle Suor Sara e Miriam, la mamma Amalia,<br />
il papà Gianni, la nipote Paola, il fratello Amos, la cognata Carmen e il nipote Andrea<br />
Don Loris infatti mi conferma questa versione. «In effetti sono stato abbastanza stup<strong>it</strong>o<br />
della scelta del Vescovo; Sarnico è un paese “grosso” con un fermento di attiv<strong>it</strong>à, di gruppi<br />
che operano nel volontariato, nel sociale, nello sport, insomma una Parrocchia<br />
“importante” nella quale dovrò svolgere il mio lavoro assumendomi delle responsabil<strong>it</strong>à<br />
ben precise.»<br />
Conoscevi già quindi la nostra Parrocchia e il nostro Oratorio?<br />
«Devo riconoscere che don Sergio in Seminario nei consueti incontri che aveva con noi<br />
Diaconi, ci ha parlato spesso della “sua” Comun<strong>it</strong>à Parrocchiale di Sarnico, quindi, anche<br />
se non posso dire di conoscerla del tutto, posso affermare che qualcosa di voi conosco<br />
e confermo quindi una certa “apprensione” nell’affrontare questo incarico. Dico questo<br />
non perché don Sergio mi abbia dipinto in toni cupi il vostro paese, al contrario, credo<br />
sia uno stato d’animo tutto sommato giustificabile e che forse avrei avuto anche se fossi<br />
stato destinato ad un altra Parrocchia.<br />
Il Seminario ti mette sulle spalle un meraviglioso bagaglio di esperienze e incontri significativi,<br />
ma la realtà che poi noi sacerdoti dobbiamo affrontare è spesso diversa da quanto<br />
imparato. Da parte mia c’è comunque la coscienza dell’importante comp<strong>it</strong>o che mi è<br />
stato assegnato ma soprattutto voglio che la gente sappia che affronterò con “gioia ed<br />
entusiamo” questa mia esperienza. Sono anche cosciente che nel mio cammino ci<br />
saranno delle difficoltà, ma vi posso assicurare che l'amore vince ogni ostacolo. La vera<br />
risposta ad ogni vocazione è opera di amore. La risposta alla vocazione sacerdotale,<br />
9
10<br />
religiosa, missionaria può sorgere soltanto<br />
da un profondo amore a Cristo.»<br />
Come è stata l’accoglienza che hai<br />
avuto da parte della nostra Comun<strong>it</strong>à<br />
Parrocchiale?<br />
«Bellissima. Ho trovato tanta cordial<strong>it</strong>à: nel<br />
Parroco don Luciano, nella gente, nei<br />
ragazzi che, ancora “orfani” di don Sergio<br />
mi sono comunque venuti incontro e mi<br />
hanno stretto la mano presentandosi con<br />
un “Ciao don” molto eloquente e significativo.<br />
Anche i non giovani e i gen<strong>it</strong>ori<br />
hanno immediatamente manifestato<br />
anche loro cordial<strong>it</strong>à e simpatia e questo<br />
ha contribu<strong>it</strong>o, ha fatto cadere parte di<br />
quel certo timore di cui ti parlavo prima e<br />
a rendermi un poco più sereno; non c’è<br />
stata assolutamente diffidenza nei miei<br />
confronti.»<br />
Don Loris cosa ti proponi di fare nella<br />
nostra comun<strong>it</strong>à, quali sono i tuoi programmi<br />
e soprattutto che aspettative<br />
hai?<br />
«Non credo sia serio elencarti una lista di<br />
proposte o esporti un programma delle<br />
attiv<strong>it</strong>à che intenderò svolgere a Sarnico,<br />
sono appena arrivato e devo innanz<strong>it</strong>utto<br />
cominciare a conoscere le persone, i<br />
gruppi, toccare con mano la realtà del<br />
vostro paese inserendomi con discrezione<br />
e tranquill<strong>it</strong>à nelle attiv<strong>it</strong>à che sono attualmente<br />
presenti nell’Oratorio e nella<br />
Parrocchia in genere; voglio prima ascoltare,<br />
capire, entrare in sintonia con le<br />
tante persone che so impegnate in Parrocchia e poi, se sarà necessario, darò il mio contributo<br />
a migliorare senza però la presunzione di stravolgere quanto, credo con tanta<br />
fatica, chi mi ha preceduto ha creato.»<br />
Come è nata la tua vocazione sacerdotale?<br />
«La vocazione è un mistero d'amore fra Dio che chiama per amore ed un uomo che<br />
risponde liberamente e per amore. Spesso si dice "sento la vocazione". La vocazione in<br />
realtà non “si sente”, è una certezza che viene dal dentro, che nasce dalla Grazia di Dio<br />
che chiama ed esige una risposta libera. Se qualcosa si sente è la certezza che Dio si<br />
aspetta qualcosa in più da te. Ho maturato la mia vocazione all’interno della mia famiglia<br />
e della Parrocchia nella quale sono nato.<br />
Partecipai agli Incontri Vocazionali in Seminario, avevo 10 anni; ricordo, che ero così piccolo<br />
che il mio Curato si era dimenticato di me, non mi aveva messo nell’elenco da consegnare<br />
al Seminario pensando che non frequentassi la quinta elementare. Al termine<br />
degli incontri mi ero deciso: volevo fare il prete.<br />
Faticai molto, ricordo, a confessare questa scelta ai miei gen<strong>it</strong>ori, non perché pensassi<br />
che avrebbero avuto qualcosa da ridire, ma perché ero cosciente che la mia famiglia<br />
avrebbe potuto avere delle difficoltà a farmi proseguire la scuola ancora per tanti anni:<br />
ero il terzo di quattro fratelli, tutti studenti, solo mio padre lavorava.<br />
Quando i miei gen<strong>it</strong>ori ricevettero la lettera del Seminario che informava del mio desiderio,<br />
mi resi conto che la mia scelta era invece una “Grande Grazia” e che per loro un<br />
immenso era onore poter offrire il proprio figlio al servizio della Chiesa.<br />
Frequentai con grande entusiasmo in Seminario le Scuole Medie, tutto bene fino alla<br />
seconda superiore quando dovetti affrontare un piccola e inaspettata crisi adolescenziale.<br />
Non è che non fossi più convinto della mia scelta, ma la v<strong>it</strong>a in Seminario cominciava<br />
a “starmi un po’ stretta” e alcune volte mi schiacciava. Vedere i miei amici che passavano<br />
la sera in pizzeria o ad ascoltare musica mentre io dovevo r<strong>it</strong>ornare in Seminario,<br />
mi disturbava un po’. E’ stato questo un periodo piuttosto faticoso e difficile.<br />
Sono passato poi a Teologia anche se non mi ero ancora chiar<strong>it</strong>o con me stesso. I primi<br />
due hanno però hanno contribu<strong>it</strong>o a farmi riflettere e a rendermi veramente consapevole<br />
della scelta di farmi sacerdote.<br />
Nei rimanenti 4 anni di Teologia ho vissuto molte esperienze fra le quali tre anni come<br />
“prefetto” Sicuramente ciò che ha segnato di più questi ultimi anni di preparazione a<br />
diventare prete è stato proprio questo periodo dedicato ai ragazzi del Seminario minore<br />
vivendo con loro come assistente. Ho incontrato classi in età diverse che sono state il<br />
terreno per la mia cresc<strong>it</strong>a nell'attenzione educativa, per cominciare a fare "il curato dell'oratorio",<br />
con le quali vivere e mettere in pratica il timido sì della Ammissione e il sì<br />
deciso del Diaconato. A loro va quindi il mio grazie perché sono stati importanti e decisivi,<br />
probabilmente senza saperlo, perché non è facile passare dall'essere educati<br />
all'educare.<br />
E quindi sei diventato Diacono e infine Sacerdote.<br />
«Come hai potuto capire, la decisione di fare il prete non l’ho presa io. E' il Signore che<br />
mi ha scelto e mi ha chiesto se avessi voluto fare il Sacerdote. E quando Gesù mi ha<br />
chiamato io ho risposto "Si".<br />
Già la sera dell'ordinazione diaconale tutto era grande, magnifico, spropos<strong>it</strong>ato di fronte<br />
alla mia piccolezza. Essere riusc<strong>it</strong>o a diventare prete è qualcosa di veramente<br />
grande, ed è difficile dire come possa essersi realizzato: c' è la sensazione di qualcosa<br />
di misterioso, di più grande di te, incontenibile. Già la sera dell'ordinazione diaconale<br />
tutto era grande, magnifico, ma sicuramente spropos<strong>it</strong>ato di fronte alla mia piccolezza.<br />
Immaginatevi il giorno della mia consacrazione.<br />
È da quando faccio il chierichetto che tutto mi appare grande, a cominciare dalla veste;<br />
ed anche quella sera la stola e la dalmatica, le vesti proprie del diacono, mi sono parse<br />
inappropriate, smisurate per me. Negli anni spesso ho vissuto con questo timore di fronte<br />
alle nuove esperienze: il servizio in Parrocchia, il prefettato, le responsabil<strong>it</strong>à che cre-
scono, la fiducia ricevuta, l'avere a che fare con gente che si aspetta molto da te. A<br />
queste persone chiedo più di ogni altra cosa che mi ricordino nelle loro preghiere.<br />
Che significato ha per te la preghiera di S. Francesco e l’immaginetta che hai<br />
scelto per la tua ordinazione.<br />
«La preghiera di san Francesco è una delle illuminazioni di questi anni. L'ho letta<br />
la prima volta in IV liceo durante il cammino di preparazione alla Promessa, e da allora<br />
è rimasta una delle preghiere da dire sempre al Signore entrando in chiesa. È<br />
stato importante r<strong>it</strong>rovarla nell’anno del liceo come preghiera quotidiana del mattino<br />
di tutta la comun<strong>it</strong>à. È una preghiera che dice bene il desiderio di continuare a camminare<br />
dietro al Signore Gesù sempre, senza stancarsi, convinti che tutto è suo<br />
dono, ed è quello che ho voluto dire anche con l'immaginetta che rappresenta i<br />
discepoli che camminano dietro Gesù.<br />
Chiedo al Signore che mi dia sempre l'entusiasmo per camminare dietro a Lui e per<br />
gettarmi con convinzione nella v<strong>it</strong>a degli uomini e delle donne dei nostri giorni.»<br />
Qui termina la mia prima chiacchierata con don Loris Fumagalli, un ragazzo che ha<br />
ricevuto un grande dono per sé da donare agli altri, un uomo che ha scelto con la<br />
sua vocazione di fare da ponte fra Dio e gli uomini e per questo dobbiamo sentirci<br />
tutti in dovere di sostenerlo e di aiutarlo con le preghiere in questo suo cammino.<br />
Don Loris, il mio augurio è che, oltre alle preghiere che hai chiesto e che ti mer<strong>it</strong>i,<br />
possa esserci da parte delle tante persone che così affabilmente ti hanno accolto,<br />
anche una reale collaborazione e un tangibile aiuto nel tuo lavoro in Oratorio, e nelle<br />
tante iniziative che sicuramente proporrai a i ragazzi. Sarnico è sempre stato generoso<br />
per chi opera in umiltà e impegno. Buon lavoro “…figliolo”.<br />
L'immaginetta scelta da Don Loris per l'ordinazione<br />
11
12<br />
Comun<strong>it</strong>à<br />
llaPARROCCHIA<br />
A DON SERGIO<br />
E’ il Signore che ti chiama<br />
là, nell’America lontana,<br />
perché guidi da vicino<br />
il suo popolo in cammino,<br />
quel suo popol sofferente<br />
che possiede poco o niente;<br />
e, ti chiede di portare<br />
alla gente d’oltremare<br />
il dono della sua Parola,<br />
che ci orienta e ci consola,<br />
che propone la giustizia;<br />
il dono della tua amicizia;<br />
il grande dono dell’amore<br />
tra i fratelli e del Signore;<br />
il Pane della V<strong>it</strong>a vera,<br />
il perdono e la preghiera.<br />
Pronto:”Sì” hai tu risposto;<br />
ma che cosa ti ha proposto?<br />
“Esser del suo gregge un buon pastore?<br />
O di uomini un umil pescatore?<br />
O dopo i campi scuola della Grigna<br />
un solerte operaio della sua vigna?<br />
Ma via, non importa per adesso<br />
saper come Egli si sia espresso.<br />
L’importante è che il suo inv<strong>it</strong>o<br />
tu abbia accolto e poi segu<strong>it</strong>o,<br />
perché a quel che mi risulta<br />
“Messis quidem” semper “multa!”<br />
Perciò affronta con coraggio<br />
questo m<strong>it</strong>ico tuo viaggio,<br />
sarai un segno di speranza<br />
per chi sofferto ha già abbastanza;<br />
e add<strong>it</strong>erai la via del cielo<br />
con le parole del Vangelo.<br />
Armati di buona volontà<br />
e non es<strong>it</strong>ar se una difficoltà<br />
annebbierà, a volte la tua via<br />
a gettarti tra le braccia di Maria,<br />
madre premurosa e buona<br />
che i figli suoi mai non abbandona.
A don Sergio<br />
E non sia triste il saluto<br />
di chi ti ha ben conosciuto,<br />
di chi con te ha cantato e riso<br />
in questo tempo condiviso.<br />
Solo non ti lasceremo,<br />
tutti noi ti seguiremo,<br />
col pensiero e la preghiera<br />
del mattino e della sera<br />
e resteremo a te vicino<br />
“vivo” popolo in cammino,<br />
in cammino ad ogni istante<br />
verso una comune Meta:<br />
una Sorgente sempre fresca e zampillante<br />
che l’anima disseta.<br />
Auguri … Giusy<br />
LA FESTA DEL DON....<br />
Prima dömìnica de setèmber<br />
öna giornata per Sarnec de regordà:<br />
chi pensaa a öna funsiù tat granda?<br />
Ma per Don Sergio l'è mai trop.<br />
"I esagerat": te dic? prima de Mèssa,<br />
ma che bel: pö a l'amur l'è esagerat!<br />
L'è bela granda la curt del Meülì,<br />
ma gh'a staa piö gna ü granelì.<br />
Scecc, zuegn, quace,<br />
mame e papà e fina bisnoni;<br />
denac a me ü bambì 'n bras<br />
a la so mama:<br />
contet pö a sota 'l sul a sgambetà,<br />
ü piansì a belase, per mia disturba.<br />
Chesta l'è Sarnec, per te, Don Sergio.<br />
Per sèt agn, sensa sail,<br />
’sto dé te preparat.<br />
Ma sente che ü segn al laserà:<br />
ol regal piò bel 'n de la borsa de portà!<br />
Dopo de te un 'oter Don 'l vegnerà,<br />
t'a ghe lasat ü prat töt fior<strong>it</strong>;<br />
va sigur 'n de la missiù che té t'é sognat;<br />
ormai Sarnec e la Bolivia<br />
i sò ma i a 'ntresat!<br />
Grassie Don<br />
Gianfranco Gaspari<br />
13
14<br />
Comun<strong>it</strong>à<br />
laFORMAZIONE<br />
La diocesi di Bergamo - Ufficio per<br />
l'Apostolato biblico propone:<br />
LA SCUOLA DELLA PAROLA<br />
E ALTRE PROPOSTE BIBLICHE<br />
4 Ottobre 2006<br />
"Perché quattro vangeli?"<br />
Una vis<strong>it</strong>a nell'officina del canone<br />
Gianantonio Borgonovo, biblista<br />
11 - 18 - 25 ottobre 2006<br />
"Il mistero dell'origine"<br />
I vangeli dell'infanzia (Matteo e Luca)<br />
Patrizio Rota Scalabrini, biblista<br />
8 - 15 - 22 novembre 2006<br />
"Gli incontri del Risorto"<br />
Il compimento della storia di Gesù<br />
Alberto Maffeis, biblista<br />
29 novembre / 6 - 13 - dicembre 2006<br />
10 gennaio 2007<br />
"I vangeli segreti"<br />
L'origine e i discorsi del Salvatore<br />
negli apocrifi<br />
Giacomo Facchinetti, biblista<br />
17 gennaio 2007<br />
Giornata per il dialogo ebraico-cattolico<br />
a cura della REDAZIONE<br />
SCUOLA DELLA PAROLA<br />
e altre proposte<br />
24 gennaio 2007<br />
Celebrazione ecumenica della Parola<br />
31 gennaio 2007<br />
7 - 14 - febbraio 2007<br />
"Quale Messia?"<br />
L'attesa messianica nel Primo Testamen-to<br />
e nel Giordano<br />
Elena Lea Bartolini<br />
Gli incontri si terranno:<br />
Centro "Casa del Giovane"<br />
Via M. Gavazzeni, 11 - Bergamo<br />
Orario: Ore 20,30 - 22,15<br />
La Scuola si tiene al mercoledì.<br />
È aperta a tutti, anche a coloro che non<br />
l'hanno frequentata negli anni scorsi.<br />
Non è richiesta alcuna iscrizione.<br />
LA BIBBIA<br />
IL LIBRO PER LE PERSONE<br />
IN RICERCA<br />
...A fronte di rilanci mediatici sul valore<br />
della cultura religiosa - e in particolare<br />
quella cattolica - si assiste invece ad un'attenzione<br />
inadeguata nei confronti della<br />
Bibbia e della sua influenza diretta e indiretta<br />
sulla storia dell'Occidente. Tale carenza<br />
incide negativamente....<br />
Dopo il grande successo dell'edizione<br />
dello scorso anno, le ACLI e il Comune di<br />
Bergamo propongono un nuovo ciclo di<br />
incontri ...<br />
25 <strong>settembre</strong> 2006 - Bergamo<br />
Teatro Donizetti - ore 20,45<br />
La Bibbia, ponte tra popoli e culture<br />
Moni Ovadia, attore e regista<br />
Gad Lerner, Giornalista - Giovanni Bianchi; Pol<strong>it</strong>ico.<br />
2 ottobre 2006 - Bergamo<br />
Cinema Conca Verde - ore 20,45<br />
In principio è la parola. Parole di uomini.<br />
Parole di Dio.<br />
Dacia Maraini, Scr<strong>it</strong>trice<br />
Enzo Bianchi, Monaco, Priore di Bose.<br />
9 ottobre Bergamo<br />
Cinema Conca Verde - ore 20,45<br />
Voi chi d<strong>it</strong>e che io sia? A confronto con<br />
l'ebreo Gesù.<br />
Rav. Alfonso Arbib, Rabbino capo Comun<strong>it</strong>à Milano<br />
Khaled Fouad Allam, Sociologo e giornalista<br />
Luciano Manicardi, Monaco e biblista.<br />
16 ottobre 2006 - Bergamo<br />
Cinema Conca Verde - ore 20,45<br />
Una donna di nome Maria<br />
Gianfranco Ravasi, biblista<br />
Gabriella Caramore, Giornalista.<br />
23 ottobre 2006 - Bergamo<br />
Aud<strong>it</strong>orium S. Alessandro - ore 20,45<br />
I Magi. La salvezza viene da Oriente.<br />
Paolo Rumiz, Giornalista<br />
Monica Bulaj, Fotografa e antropologa.<br />
6 novembre 2006 - Bergamo<br />
Cinema Conca Verde - ore 20,45<br />
Pilato, la pol<strong>it</strong>ica e il dir<strong>it</strong>to possono<br />
lavarsi le mani?<br />
Gustavo Zagrebelsky , Ex presidente C. Cost<strong>it</strong>uz.<br />
Rosy Bindi, Ministro.<br />
13 novembre 2006 - Bergamo<br />
Cinema Conca Verde - ore 20,45<br />
Il pastore e il pescatore<br />
Erri De Luca, Scr<strong>it</strong>tore<br />
Gennaro Matino, Teologo<br />
23 novembre 2006 - Bergamo<br />
Cinema Conca Verde - ore 20,45<br />
Tommaso, l'incredul<strong>it</strong>à della fede.<br />
Massimo Cacciari, Filosofo<br />
Pierangelo Sequeri, Teologo.<br />
La Maddalena. Il profumo del perdono<br />
Paolo Ricca , Pastore Valdese<br />
Lisa Cremaschi, Monaca<br />
27 novembre 2006 - Bergamo ,<br />
Aud<strong>it</strong>orium Sant'Alessandro - ore 20,45<br />
4 dicembre 2006 - Bergamo<br />
Aud<strong>it</strong>orium Sant'Alessandro - ore 20,45<br />
Matteo, l'esattore. La seduzione del denaro.<br />
Savino Pezzotta, Sindacalista<br />
Giovanni Bazoli , Presidente Banca Intesa.
Comun<strong>it</strong>à<br />
laPOSTA<br />
PADRE NATALINO<br />
ci scrive<br />
Pulau Sapi, 06 agosto 2006<br />
Carissimi amici,<br />
Prima di tutto un cordiale saluto a tutti di<br />
una buona estate, belle vacanze e spero<br />
che tra il troppo caldo e improvvisi temporali<br />
ve la caviate non troppo male. Qui il<br />
caldo da me non molla mai anche se anche<br />
noi in Indonesia siamo martellati da continui<br />
disastri naturali: terremoti, Tsunami,<br />
vulcani che si risvegliano da un lungo<br />
sonno e alluvioni varie causa le abbondanti<br />
piogge e danni al sistema ecologico<br />
causa la deforestazione selvaggia.<br />
Quest'ultimo è il problema che più tocca<br />
noi del Borneo. Infatti ne constatiamo sempre<br />
più gli effetti immediati. In meno di<br />
dieci anni abbiamo sub<strong>it</strong>o due volte ingenti<br />
danni ai villaggi alle coltivazioni lungo la<br />
valle del fiume Malinau che non è il più<br />
grande fiume. Il 2 giugno scorso quasi tutto<br />
il terr<strong>it</strong>orio del centro parrocchiale era sott'acqua<br />
con ingenti danni alle coltivazioni e<br />
all'allevamento delle mucche. Il 18 giugno,<br />
dopo la vis<strong>it</strong>a del nostro Vescovo a tutte le<br />
comun<strong>it</strong>à cristiane della parrocchia, dando<br />
il sacramento della Cresima a 170 neof<strong>it</strong>i,<br />
abbiamo ev<strong>it</strong>ato un grosso rischio di essere<br />
travolti da una improvvisa alluvione avvenuta<br />
all'alba della domenica. In molti villaggi<br />
le case sono state divelte e portate via dalla<br />
corrente. Per fortuna niente danni alle persone,<br />
solo danni materiali ingenti.<br />
Il governo locale ha constatato i danni ma<br />
per ora gli aiuti non sono ancora arrivati. Ho<br />
dato il resoconto al Vescovo il quale ha già<br />
stanziato una buona somma per aiutare i<br />
più bisognosi.<br />
Nel mese di luglio il centro parrocchiale è<br />
sempre molto trafficato non da automezzi<br />
ma da ragazzi e ragazze che dopo gli esami<br />
cercano di iscriversi alle scuole superiori. L<br />
vacanze qui in Indonesia sono brevissime.<br />
L'anno scolastico termina il primo luglio e il<br />
17 luglio riapre. Non abbiamo il tempo di<br />
respirare un po'. Ho chiuso l'asrama, ma di<br />
fatto non è mai stato chiuso. Gli alunni usc<strong>it</strong>i<br />
in terza media sono 12 e i nuovi entrati<br />
sono ben 23. Quindi quest'anno il numero<br />
dei ragazzi/ze è aumentato il doppio e raggiunge<br />
la cifra di 43 alunni. La costruzione<br />
vecchia non più agibile è stata sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a<br />
dalla nuova molto più grande e confortevole.<br />
Un anno e mezzo di lavoro con il costo di<br />
Euro 20,000.<br />
Grazie alla Provvidenza e certamente il<br />
vostro aiuto anche questo nuovo passo nel<br />
mondo della scuola è fatto. Questo per la<br />
nostra realtà è molto importante. Qui la<br />
gente e soprattutto le nuove generazioni dei<br />
giovani vogliono andare a scuola per poter<br />
far fronte e partecipare ai nuovi sviluppi<br />
della società, a rischio di restare emarginati<br />
ed esclusi. Purtroppo il mondo dei vecchi,<br />
ab<strong>it</strong>uati a vivere in un altro....... e il sup<strong>porto</strong><br />
finanziario che possono dare è ancora<br />
minimo.<br />
Per questo abbiamo iniziative anche agricole<br />
in collaborazione con il governo locale.<br />
Scuola professionale per i ragazzi e nei<br />
campi promuoviamo piantagioni di frutti,<br />
orticolture, piantagioni di spezie e aromi<br />
vari e soprattutto del legni pregiati delle loro<br />
foreste che stanno scomparendo per la<br />
deforestazione selvaggia. Povero polmone<br />
della terra: fra poco non resteranno che i<br />
bronchi secchi.<br />
Comunque la v<strong>it</strong>a continua e il fiorire ella<br />
chiesa cresce per Grazia del Signore in tutti<br />
i suoi aspetti e dimensioni. La nostra diocesi<br />
che compie quest'anno cinque anni è<br />
ancora una chiesa giovane e ha bisogno di<br />
tutto. Come sacerdoti siamo solo in venti,<br />
tolti quelli che sono in Curia, quanti ne<br />
restano nelle parrocchie. C'è ne sono 12 e<br />
solo qualcuna ha il lusso di avere due preti.<br />
Nella mia s<strong>it</strong>uazione e guardando l'età<br />
potrei dire di non farcela più. Chi al posto<br />
mio? Si via avanti e si tiene duro fin che il<br />
Signore vorrà. L'entusiasmo e l'amore per<br />
la Chiesa, con la salute fanno sì che la<br />
prima generazione dei missionari in questo<br />
terr<strong>it</strong>orio immenso tiene ancora il campo,<br />
mentre pian pano le nuove generazioni di<br />
preti locali prendono in mano la s<strong>it</strong>uazione<br />
di una chiesa missionaria in espansione.<br />
Per ora mi fermo qui sperando di riallacciare<br />
sempre più i legami tra noi. Vi saluto e vi<br />
auguro di nuovo una bella estate e arrivederci.<br />
Ciao!!!!<br />
P. Natalino<br />
15
16<br />
Comun<strong>it</strong>à<br />
laPOSTA<br />
al CARISSIMO DON LUCIANO<br />
e a tutti i fratelli amici di Sarnico<br />
Innanzi tutto le mie scuse perchè solo ora riesco a dare mie notizie, certamente è molto più tardi<br />
di quanto avrei desiderato e dovuto.<br />
La molteplic<strong>it</strong>à delle sfide della nuova missione insieme alla mia nuova esperienza mi ha assorb<strong>it</strong>o<br />
quasi tutto il tempo e l'attenzione, ma dentro di me serbo un affettuoso ricordo e il desiderio<br />
di comunicarvi sia il mio sentimento che la nuova esperienza che sto vivendo come giovane<br />
Pastore della Chiesa. Ci tengo a dirvi che mi sento profondamente riconoscente e grato per l'accoglienza<br />
che sempre mi riservate sin da quando, nel 1992, arrivai nella vostra Parrocchia; ringrazio<br />
in modo particolare il Parroco e Don Sergio che insieme a tutta la comun<strong>it</strong>à hanno voluto<br />
farmi omaggio per la mia nomina come Vescovo di Pemba, inv<strong>it</strong>andomi a fare le Cresime. Da<br />
quel momento ho preso l'impegno di pregare per tutti i ragazzi che ho avuto la gioia di confermare<br />
nella fede. E come non ricordare e ringraziare con un vivo sentimento di affetto Don<br />
Giovanni per l'attenzione affettuosa che mi rivolgeva come ad un figlio e che certamente nella<br />
gloria di Dio continua ad intercedere per me e per voi.<br />
LA MIA DIOCESI<br />
Come voi saprete, sono alla testa della Diocesi di Pemba dal 24 Ottobre 2004. Il mio primo<br />
impegno è stato quello di vis<strong>it</strong>are tutto il terr<strong>it</strong>orio della Diocesi per rendermi conto personalmente<br />
della s<strong>it</strong>uazione. Ho costatato che la Diocesi di Pemba, creata il 5 Aprile 1957 (per cui il prossimo<br />
anno celebrerà il Giubileo di 50anni) è molto vasta e seriamente provata durante questi<br />
primi 50 anni della sua esistenza. Posso sintetizzare queste prove in 4 aspetti:<br />
I) la guerra di liberazione che è iniziata ed ha inciso innanz<strong>it</strong>utto sulla Diocesi di Pemba che coincide<br />
con la provincia di Cabo Delgado, a nord del Mozambico, con la chiusura di tutte le missioni<br />
del nord. II) la rivoluzione comunista che ha confiscato le Chiese e quasi tutto il patrimonio<br />
della Diocesi, riducendo così il suo potere educativo ed evangelizzatore<br />
III)i 16 anni della guerra civile Frelimo-Renamo che hanno distrutto una larga parte delle infrastrutture<br />
civili ed ecclesiastiche<br />
IV)la instabil<strong>it</strong>à o i cambiamenti frequenti dei suoi Vescovi hanno lasciato la Diocesi in una s<strong>it</strong>uazione<br />
di vulnerabil<strong>it</strong>à dal punto di vista organizzativo (Curia Diocesana) - pastorale - presenza<br />
missionaria - e finanziaria. In questi 50 anni la Diocesi ha avuto 6 Vescovi e negli ultimi due anni<br />
prima del mio arrivo è rimasta quasi sede vacante.<br />
LE SFIDE<br />
Diocesi vasta con poco personale: Per cui adesso, se da una parte la Diocesi è alle prese con<br />
molte sfide, dall'altra parte sono un giovane novello Vescovo, con poca esperienza. La mia preoccupazione<br />
in questo momento è di trovare missionari (Sacer-doti, Suore e laici- cosa non faci-<br />
le) che collaborino nella pastorale<br />
in questa vasta Diocesi di<br />
82.625 Kmq. Ora può contare<br />
solo su 20 preti diocesani e 5<br />
missionari delle due uniche congregazioni<br />
(Passionisti e Società<br />
Bona Nova) presenti nella<br />
Diocesi.<br />
Mancanza di risorse: La<br />
Diocesi poi non ha fonti di risorse,<br />
perchè le varie nazionalizzazioni<br />
e l'instabil<strong>it</strong>à dei Vescovi<br />
hanno distrutto ogni fonte di<br />
entrata. Oggi può contare solo<br />
sull'aiuto di 35.000 US$ l'anno<br />
dalla Propaganda Fidei, ed io,<br />
come Vescovo, spesso resto perplesso<br />
non sapendo dove rivolgermi<br />
per reperire fondi per il<br />
sostentamento del Clero, per la<br />
realizzazione di progetti pastorali<br />
indispensabili al buon funzionamento<br />
del Diocesi. Molte comun<strong>it</strong>à<br />
passano anni senza la possibil<strong>it</strong>à<br />
di una vis<strong>it</strong>a di un sacerdote,<br />
si radunano sotto gli alberi<br />
per celebrare la Parola o nelle<br />
cappelle, costru<strong>it</strong>e con materiali<br />
precari locali. I Sacerdoti inoltre<br />
non hanno mezzi per potersi<br />
spostare nelle varie comun<strong>it</strong>à e<br />
vivono con meno di 100 US$ al<br />
mese.
S<strong>it</strong>uazione sociale precaria: Socialmente<br />
la gente vive in una s<strong>it</strong>uazione di<br />
instabil<strong>it</strong>à economica e sociale (il 95%<br />
vive di agricoltura, con mezzi tradizionali<br />
inadeguati e in tutto dipendente, per la<br />
mancanza di acqua, dalle piogge; il sistema<br />
san<strong>it</strong>ario è debolissimo (mancano<br />
ospedali e i pochissimi che esistono sono<br />
inefficienti e irraggiungibili per la lontananza<br />
e la precarietà delle vie di comunicazione,<br />
addir<strong>it</strong>tura impercorribili durante<br />
la stagione delle piogge,per cui i villaggi<br />
restano isolati per parecchio tempo.<br />
C'è molta mortal<strong>it</strong>à materno-infantile per<br />
mancanza di medicinali e per il dilagare<br />
dell'HIV-SIDA, che lascia molti bambini<br />
orfani, abbassando così anche l'aspettativa<br />
di v<strong>it</strong>a che è: 39 anni per le donne e 38<br />
anni per gli uomini.<br />
L'indice dell'analfabetismo è anche molto<br />
elevato, oltre il 70% dei bambini nelle<br />
campagne non hanno l'opportun<strong>it</strong>à di<br />
andare alla scuola elementare, non parliamo<br />
della scuola secondaria.<br />
Altro aspetto drammatico è la mancanza<br />
dell'acqua: può sembrare esagerato ma è<br />
reale in molte famiglie, soprattutto donne<br />
e ragazze sono costrette a percorrere nei<br />
periodi secchi da 15 a 20 Km. per recuperare<br />
almeno 20 lt. d'acqua (da utilizzare<br />
nella settimana) che caricano sulla<br />
testa; così tutto il tempo che avrebbero<br />
potuto utilizzare per la scuola viene assorb<strong>it</strong>o<br />
da questi comp<strong>it</strong>i.<br />
Per concludere, sarei contento e grato di<br />
poter accogliere qualche forma di solidarietà<br />
(sostegno di un progetto - adozioni di<br />
bambini a distanza) e di avere volontari<br />
che volessero venire per un periodo per aiutare a mettere in piedi qualcosa: costruire<br />
una scuola - insegnare agricoltura o qualche mestiere (falegnameria, tappezzeria, sartoria,<br />
cucina...) ai giovani e alle donne tra l'altro.<br />
Di nuovo, mentre ringrazio di cuore, colgo l'occasione per implorare da Dio sopra tutti<br />
Voi l'abbondanza di ogni benedizione in Cristo.<br />
+ Ernesto Maguengue<br />
Vescovo di Pemba<br />
GRUPPO MISSIONARIO<br />
Il 9 giugno il Gruppo missionario ha concluso presso la chiesa degli alpini il<br />
percorso di sensibilizzazione sulla povertà di strada in Italia. La serata si è<br />
aperta con un momento di preghiera, animato da testimonianze di "v<strong>it</strong>a vissuta"<br />
provenienti dai quattro centri di accoglienza destinatari delle offerte<br />
raccolte nel corso dell'anno: euro 7200 Le storie di chi osp<strong>it</strong>a e di chi viene<br />
osp<strong>it</strong>ato hanno tracciato profili di emarginazione, di sofferenza, di sfruttamento,<br />
ma hanno anche evidenziato come una presenza umana attiva e sensibile<br />
possa aprire nuove opportun<strong>it</strong>à. L'aiuto materiale e la preghiera per chi<br />
offre il suo tempo ai poveri di strada sono il segno del nostro impegno su questo<br />
fronte, sempre più ampio e problematico nell'Italia presente.<br />
Alle riflessioni è segu<strong>it</strong>o un momento conviviale, curato dall'Associazione<br />
alpini che ha messo a disposizione gli spazi, le persone, le vivande: grazie.<br />
Al termine della serata sono stati estratti i biglietti della lotteria indetta dal<br />
Gruppo missionario per raccogliere contributi. Il ringraziamento va in questo<br />
caso agli esercenti e ai privati c<strong>it</strong>tadini di Sarnico che hanno donato i premi<br />
e a tutti gli intervenuti, che con generos<strong>it</strong>à hanno lasciato le loro offerte.<br />
Per il prossimo anno il Gruppo missionario sta pensando a un nuovo progetto<br />
da proporre all'attenzione di tutti, allo scopo di alimentare l'attenzione<br />
verso coloro che operano con chi ha bisogno, ovunque.<br />
Approf<strong>it</strong>tiamo del Porto per comunicare i numeri vincenti dei biglietti della<br />
sottoscrizione a premi per il nostro gruppo, estratti il 7 Giugno 2006 durante<br />
la cena presso la chiesetta degli alpini.<br />
1 PREMIO 0587<br />
2 PREMIO 2439<br />
3 PREMIO 4100<br />
4 PREMIO 1630<br />
5 PREMIO 3110<br />
6 PREMIO 2102<br />
7 PREMIO 2793<br />
8 PREMIO 2001<br />
9 PREMIO 4003<br />
10 PREMIO 2521<br />
11 PREMIO 1878<br />
12 PREMIO 3780<br />
13 PREMIO 3336<br />
14 PREMIO 4071<br />
15 PREMIO 2599<br />
16 PREMIO 1110<br />
17 PREMIO 4796<br />
18 PREMIO 1761<br />
19 PREMIO 3818<br />
20 PREMIO 1372<br />
Per il r<strong>it</strong>iro dei premi contattare il numero telefonico 035/912200 (ore serali)<br />
Il Gruppo Missionario<br />
17
18<br />
Comun<strong>it</strong>à<br />
iGRUPPI<br />
GIROTONDO<br />
intorno al mondo<br />
“Il gioco è molto più di un passatempo, è una conquista<br />
della civiltà umana.<br />
Indipendentemente dalle loro origini o dai loro costumi, gli<br />
uomini giocando comunicano spontaneamente e naturalmente<br />
tra di loro.”<br />
Girotondondointornoalmondo, pur essendo una manifestazione<br />
sui giochi e sulle fiabe, non vuole essere semplicemente una<br />
cosa da bambini ! Se è vero che il gioco è una componente<br />
importante in ogni società, in quanto rispecchia le ab<strong>it</strong>udini e le<br />
condizioni di v<strong>it</strong>a di un popolo o di un terr<strong>it</strong>orio, allora iniziamo<br />
a comprendere come esso possa aprire a riflessioni di natura<br />
interculturale e di educazione alla pace per ciascuno, a prescindere<br />
dall’età, dal sesso, dalla condizione economica –<br />
sociale e dalla religione di appartenenza.<br />
Girotondointornoalmondo vuole regalare un messaggio importante<br />
ai vis<strong>it</strong>atori, specie giovani, grazie anche alla disposizione<br />
dei giocattoli e al percorso formativo interattivo accompagnato<br />
dagli educatori – guida.<br />
PROGRAMMA<br />
Da VENERDI’ 13 OTTOBRE A DOMENICA 22 OTTOBRE ’06<br />
• VENERDI’ 13 ore 21,00 “ ODISSEA”<br />
spettacolo teatrale di Mohamed Ba ( collaboratore del PIME<br />
di MI) al cinema Junior<br />
• SABATO 14 ORE 10,00 inaugurazione mostra presso<br />
la ex biblioteca in piazza Freti<br />
• SABATO 14 dalle ore 14,30 alle 16,30 giochi in piazza,<br />
AEMOC, associazione dell’Ecomuseo di Canneto sull’Oglio.<br />
• Laboratori “GIOCHI NEL MONDO” nelle scuole elementari<br />
dell’ Ist<strong>it</strong>uto Comprensivo di Sarnico, educatori del PIME<br />
di Sotto Il Monte.<br />
• Vis<strong>it</strong>e guidate, programmate, per le altre scuole (materne,<br />
primarie e secondarie) del terr<strong>it</strong>orio presso la sede.<br />
• VENERDI’ 20 ore 21,00 presso l’ Aud<strong>it</strong>orium comunale<br />
di Sarnico, convegno: “IL GIOCO, MODELLO UNIVERSALE<br />
DELLA COMUNICAZIONE !” la riflessione sarà tenuta<br />
dal prof. ALFREDO CALABRESE (docente Univers<strong>it</strong>à<br />
di Padova), con SAMBA Niang e Isabella Pirovano,<br />
allenatori di Basket del terr<strong>it</strong>orio.<br />
• SABATO 21 ORE dalle 14,30 alle 16,30 “FIABANDO”<br />
intrattenimento in piazza Umberto I° di Mohamed BA.<br />
• DOMENICA 22 ore 16,00 al cinema Junior,<br />
spettacolo teatrale: “RACCONTANDO…. CANTANDO A<br />
MEZZ’ARIA”… con Candelaria Romero e Oliviero Biella, e<br />
con la partecipazione di alcune mamme dello Spazio Gioco<br />
e alcuni Agenti allo sviluppo Interculturale, guidati da<br />
Walter Tiraboschi<br />
Il motivo per il quale partiamo proprio dal mondo dei bambini<br />
per una pedagogia interculturale è che proprio negli sguardi dei<br />
piccoli quando stimolati, sappiamo comprendere ciò che più<br />
lega e rende fratelli fin dai primi anni di età ogni bambino e<br />
bambina della terra, cioè quella voglia e capac<strong>it</strong>à di giocare in<br />
ogni s<strong>it</strong>uazione, anche in difficoltà; quella sapienza di riuscire a<br />
creare quasi dal nulla una nuova forma di divertimento, socializzazione<br />
e cresc<strong>it</strong>a.<br />
La manifestazione vuole essere occasione di incontro fra culture<br />
diverse e una provocazione al nostro modo di pensare e ai<br />
nostri cr<strong>it</strong>eri di valutazione e mettere a nudo i nostri pregiudizi.<br />
L’obiettivo che ci prefiggiamo è:<br />
1. trasmettere il valore dell’educazione dei figli e alunni,<br />
che deve tendere a promuovere sobrietà, creativ<strong>it</strong>à,<br />
consumo cr<strong>it</strong>ico,… come valori importanti.<br />
2. capire l’importanza della comunicazione libera e alternativa.<br />
Le final<strong>it</strong>à sono:<br />
- far conoscere al terr<strong>it</strong>orio la realtà dello “Spazio gioco”;<br />
- rendere protagonisti i gen<strong>it</strong>ori, in particolare quelli stranieri, in<br />
una manifestazione che li coinvolga personalmente a reperire<br />
fiabe e giochi della loro terra di origine per condividere un<br />
patrimonio culturale con la gente e le strutture pubbliche e private<br />
che svolgono un ruolo socio-educativo rivolto ai minori, nel<br />
contesto in cui si trovano a vivere;<br />
- mettere in contatto le realtà della provincia che hanno a che<br />
fare con le problematiche dei minori ed in particolare quelle<br />
che si occupano di educazione intercultura ed integrazione.<br />
Tutto ciò nel nostro piccolo, per contribuire al progetto ambizioso<br />
di costruire la pace nel mondo a partire dalla nostra v<strong>it</strong>a, da<br />
quello che ci circonda. E stimolare in tutti la “nostalgia” di un<br />
mondo migliore. Questo sarà in parte possibile anche grazie ai<br />
fondi raccolti durante le manifestazioni estive promosse dalla<br />
nostra Pro Loco. Infatti quest'anno è stato il nostro turno !!!
In realtà già da alcuni anni, alcune realtà<br />
di volontariato del nostro paese beneficiano<br />
di questi fondi e con grande piacere e<br />
soprattutto con grande riconoscenza<br />
desideriamo ringraziare innanz<strong>it</strong>utto il<br />
Consiglio Direttivo della Pro Loco e poi<br />
quanti - sarnicensi e non - hanno con<br />
grande generos<strong>it</strong>à contribu<strong>it</strong>o a questa<br />
raccolta che ha superato i 4.000,= Euro.<br />
GRAZIE PROLOCO !!!<br />
ORARIO APERTURA DELLA MOSTRA<br />
SABATO<br />
dalle ore 10,00 alle ore 12,00<br />
dalle ore 15,00 alle ore 19,00<br />
dalle ore 20,00 alle ore 22,00<br />
DOMENICA<br />
dalle ore 10,00 alle ore 12,00<br />
dalle ore 15,00 alle ore 19,00<br />
FERIALI<br />
mattino per vis<strong>it</strong>e guidate su prenotazione<br />
pomeriggio dalle ore 15,30 alle ore 18,00<br />
Carla Casati<br />
Presidente dell’Associazione<br />
19
20<br />
Comun<strong>it</strong>à<br />
viaRETE<br />
dalla REDAZIONE<br />
www.parrocchiasarnico.<strong>it</strong><br />
Accessi: superata la quota mille al Portale<br />
Soddisfazione della Redazione del Porto per il raggiungimento<br />
della quota “mille” degli accessi al S<strong>it</strong>o della Parrocchia dal suo<br />
avvio (1° aprile 2006).<br />
Il s<strong>it</strong>o è costantemente aggiornato con fotografie mer<strong>it</strong>evoli di<br />
essere scaricate; fra esse la foto dell’abbraccio fra Papa<br />
Giovanni e Don Bonassi, il crocifisso di don Bonassi, la festa a<br />
don Sergio, la sua bellissima foto con in braccio la bambina<br />
tratta dalla copertina del Porto ecc. Sono inoltre scaricabili<br />
alcuni Mp3 e fra essi il “Laudato sii mi Signore” cantato dalla<br />
Crazy Company, il famoso “Discorso ai bambini e alla luna” di<br />
Papa Giovanni. Nella pagina dei Gruppi, Laboratorio Famiglie<br />
solidali troverete “- I Bambini Fanno Oh! di Povia - Bensusan di<br />
Michael Hedges - Children di Robert Miles, oltre naturalmente<br />
al leggere la pagina che consente di conoscere questa importante<br />
associazione.<br />
Nella sezione “Spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à” vi è un’ampia pagina curata da<br />
Gabriella Cadei su S.Teresa di Lisieux, nella sezione “catechesi”<br />
è possibile visualizzare la Sacra Bibbia ed. CEI con concordanze.<br />
Il s<strong>it</strong>o viene inoltre costantemente aggiornato sui fatti principali<br />
della Comun<strong>it</strong>à Parrocchiale, il Vangelo della Domenica e,<br />
scaricabile il Calendario settimanale.<br />
Dal mese di ottobre saremo in grado di proporre il calendario<br />
delle serate al Cinema Junior, siamo in contatto con la<br />
Direzione per pubblicare, e se sarà possibile, la programmazione<br />
dei film.<br />
Il Portale cresce, ma per renderlo ancora più interessante<br />
occorre la collaborazione di tutti. Come fare: telefonate alla<br />
segreteria della Parrocchia (035-910056) o inviate un email a<br />
redazione<strong>porto</strong>@parrocchiasarnico.<strong>it</strong><br />
In tema di indirizzi e-mail chi volesse scrivere a Don Sergio<br />
sappia che ha cambiato il suo indirizzo ora dovete dig<strong>it</strong>are:<br />
gamberoni@donsergio.<strong>it</strong><br />
Buona navigazione a tutti<br />
COMUNICAZIONE DELLA REDAZIONE<br />
Pervengono spesso in redazione lettere che, pur contenendo riflessioni su argomenti interessanti e quindi considerati mer<strong>it</strong>evoli<br />
di essere pubblicati, non vengono però firmate dallo scrivente. La Redazione ha più volte espresso la propria disponibil<strong>it</strong>à alla pubblicazione<br />
sia di articoli che di eventuali riflessioni dei lettori purché confermate da nome cognome e recap<strong>it</strong>o. La redazione, dopo<br />
aver preso contatto con lo scrivente, definirà con lo stesso le modal<strong>it</strong>à della pubblicazione . Rimane comunque sempre la responsabil<strong>it</strong>à<br />
di chi scrive in particolare su temi che investono la v<strong>it</strong>a della comun<strong>it</strong>à.<br />
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Comun<strong>it</strong>à<br />
UNITALSI<br />
Comun<strong>it</strong>à<br />
FLASH<br />
FESTA DEGLI AMMALATI<br />
17 <strong>settembre</strong> 2006<br />
Come ogni anno ecco qui di segu<strong>it</strong>o l’elenco dei numeri della lotteria estratti durante la consueta<br />
festa degli ammalati organizzata dal gruppo UNITALSI nel pomeriggio di domenica<br />
17/09/2006.<br />
La presenza numerosa di ammalati e anziani ha dato un’emozione immensa quando durante<br />
la celebrazione della Santa Messa il nostro Parroco Don Luciano e gli altri Sacerdoti han<br />
distribu<strong>it</strong>o l’olio degli inferni, che non deve essere visto come presagio di morte ma come<br />
eterna comunione con Dio.<br />
Altro momento significativo durante la celebrazione è stato l’affettuoso saluto e ringraziamento<br />
a Suor Bernardette “perla preziosa” per la nostra casa di riposo per nove anni:<br />
“ Ti ringraziamo Signore per Suor Bernardette, in lei desideriamo ringraziare anche tutte le<br />
suore che han prestato servizio con zelo e devozione; ricolmale o Signore di quel bene che<br />
loro non hanno es<strong>it</strong>ato a donare a chi davvero ne ha avuto bisogno e aiuta noi , a continuare<br />
la loro missione stando vicino agli anziani e agli ammalati”.<br />
E’ poi segu<strong>it</strong>a un po’ di festa in oratorio con pasticcini pizzette e un po’ di vino … ed è riusc<strong>it</strong>o<br />
ad arrivare in tempo anche il bandino , che sembrava che ci avesse dato “forfa<strong>it</strong>”, ed<br />
invece come sempre ha rallegrato la bella compagnia mentre si era in attesa della m<strong>it</strong>ica<br />
lotteria.<br />
L’UNITALSI ringrazia di cuore tutti quelli che hanno partecipato e condiviso questa giornata,<br />
sostenendo così l’operato del gruppo.<br />
In questo periodo , a segu<strong>it</strong>o delle dimissioni del nostro capo gruppo , la cara Ida, siamo in<br />
attesa della nuova elezione; chiediamo quindi a tutti sostegno morale e spir<strong>it</strong>uale e non<br />
continue cr<strong>it</strong>iche che non fanno altro che ledere gli animi di chi da anni crede nell’UNITALSI<br />
e dedica il suo tempo a chi è nel bisogno!<br />
Da anni il gruppo è presente nel nostro paese e forse potrebbe “ dare di più” ma ha bisogno<br />
di nuovi membri che ridonino v<strong>it</strong>a e vivac<strong>it</strong>à!<br />
Grazie.<br />
dalla Casa di Riposo<br />
Nuovo apparecchio “Laser per terapia fisica” alla Casa di Riposo<br />
Prosegue senza sosta l’attiv<strong>it</strong>à delle volontarie della nostra Casa di Riposo.<br />
Nemmeno la calura estiva ha imped<strong>it</strong>o loro di essere presenti anche quest’anno all’interno<br />
della chiesetta di S.Rocco per la consueta lotteria.<br />
La caparbietà di queste “meravigliose donne” dirette dalla Signora Lidia Gervasoni è veramente<br />
degna di elogio incondizionato.<br />
“Queste signore sono riusc<strong>it</strong>e a stupirci anche quest’anno” mi dice il Direttore San<strong>it</strong>ario del<br />
Casa di Riposo Dott. Evelino Barcella “la cospicua somma ha permesso l’acquisto di un<br />
apparecchio per la terapia fisica antidolorifica e per la terapia di ulcere cutanee e lesioni da<br />
decub<strong>it</strong>o che insorgono nelle parti del corpo più a lungo soggette a pressione durante una<br />
Che fatica la ginnastica di gruppo!!!<br />
protratta permanenza a letto o in posizione seduta. I pazienti più a rischio sono quelli impossibil<strong>it</strong>ati<br />
o lim<strong>it</strong>ati a muoversi in modo autonomo e soprattutto gli anziani per la frequente<br />
concom<strong>it</strong>anza di altri fattori che ne facil<strong>it</strong>ano in vario modo la formazione”.<br />
Oltre al laser, con il ricavato della lotteria si è potuto acquistare anche un altro importante<br />
dispos<strong>it</strong>ivo che viene utilizzato sempre al meglio: il “solleva persone per vasca assist<strong>it</strong>a”.<br />
Siamo sicuri che i buoni risultati ottenuti anche quest’anno saranno da incentivo ulteriore per<br />
le signore a continuare nella loro opera di volontariato a favore degli osp<strong>it</strong>i della Casa di<br />
Riposo.<br />
CIVIS<br />
21
22<br />
ATTUALITÀ<br />
l’evento<br />
a cura di LUCA CUNI - FOTO SERVIZIO SAN MARCO - VILLONGO<br />
ESTATE A SARNICO:<br />
trionfa il Festival<br />
degli artisti di strada<br />
E’ stata l’estate della consacrazione del Busker, il Festival degli Artisti di strada, tenutosi a Sarnico<br />
dal 27 al 30 luglio. Nessun’altra manifestazione, lontana o meno lontana nel tempo, ha potuto<br />
griffare un trionfo di così enorme rilevanza e consistenza. Oltre 25 mila le presenze di vis<strong>it</strong>atori,<br />
a conferma che lo spettacolo di strada e di piazza, fra saltimbanco, giocolieri, spericolati artisti e<br />
commedianti dell’arte, ben si integra con l’ambiente medioevale di una Sarnico, bellissima di<br />
notte, fra sampietrini, storiche mura e gran parte dei negozi aperti sino a tarda ora. Migliaia di<br />
vis<strong>it</strong>atori hanno riemp<strong>it</strong>o anche l’alta Contrada, ab<strong>it</strong>ualmente poco frequentata e meno apprezzata.<br />
L’organizzazione perfetta allest<strong>it</strong>a dalla Pro Loco ha reso possibile una certezza: regalare a<br />
Sarnico e alla lim<strong>it</strong>rofa Paratico, il privilegio di osp<strong>it</strong>are uno fra i primi sei festival degli ottanta<br />
organizzati in Italia. E così con Ferrara, Torino, Santa Sofia, c<strong>it</strong>tadina della provincia di Forlì-<br />
Cesena dove la Romagna diventa Toscana, Mercantia, a Certaldo (Firenze) e Pennabilli (Pesaro-<br />
Urbino), è sopraggiunta anche Sarnico, con i suoi 140 spettacoli messi in strada da artisti singolari<br />
in una maratona di quattro giorni. Un avvenimento che ha assunto una rilevanza nazionale,<br />
con televisioni (presenti Rai e<br />
Mediset) e giornali nazionali e<br />
locali che non hanno mancato di<br />
dare spazio ad una ined<strong>it</strong>a perla<br />
estiva sul lago. Giù il cappello<br />
quindi alla Pro Loco ed ai suoi<br />
collaboratori per averci proposto<br />
un prezioso tesoro, certamente<br />
da consolidare ed arricchire ma<br />
indubbiamente da sostenere e<br />
salvaguardare. Sarnico ne aveva<br />
bisogno. Infine, la Pro Loco ha<br />
confermato che durante le manifestazioni<br />
estive, grazie alla<br />
generos<strong>it</strong>à del pubblico, la raccolta<br />
benefica ha raggiunto i 4<br />
mila euro. Un contributo che sarà<br />
interamente devoluto all’Associazione<br />
Laboratorio Famiglie<br />
Solidali.<br />
Dal Kenia gli Afro Jambo Jeeg<br />
Assoluti dominatori della kermesse<br />
sono stati loro: gli Afro<br />
Jambo Jeeeg, un gruppo keniano<br />
di Nairobi composto da sei<br />
straordinari acrobati. Nick,<br />
Peeter, Stephine, Hanfry, Erick e<br />
Churchiu, di età compresa fra i<br />
18 e i 22 anni, sono una fra le<br />
dieci compagnie circensi più<br />
rapide al mondo. “Abbiamo<br />
imparato l’arte a Nairobi” raccontano,<br />
“mentre frequentavamo<br />
la struttura di una fondazione<br />
belga creata per sostenere gli<br />
Artisti di Strada. La scuola è<br />
quella del circo cinese portata da<br />
un paio di grandi circensi asiatici<br />
trasfer<strong>it</strong>isi in Africa per aiutarci.<br />
Con le nostre caratteristiche<br />
siamo stati in grado di rendere il<br />
tutto più spettacolare grazie alla
veloc<strong>it</strong>à e alla rapid<strong>it</strong>à dei movimenti. Attualmente viviamo a Pennabilli, dove è funzionante<br />
una foresteria per artisti di strada. Godiamo di un permesso di soggiorno come<br />
lavoratori dello spettacolo. Ci alleniamo due volte al giorno per circa tre ore e spesso lo<br />
spettacolo sost<strong>it</strong>uisce l’allenamento”. Lo show presentato a Sarnico durava circa mezz’ora.<br />
Ma i fenenomi sottolineano:<br />
“Potevamo terminarlo<br />
in soli dodici minuti!”.<br />
Marco Cadorna, il mangiaspade<br />
torinese.<br />
Sono un mangiafuoco, scherzo<br />
con le fiamme ed i vetri, a<br />
volte ne pago le conseguenze:<br />
guarda le cicatrici e le<br />
scottature. Cammino sui cristalli,<br />
ma quando sento la<br />
lama della spada lunga 68 centimetri depos<strong>it</strong>arsi sull’esofago, mi rendo conto che stò<br />
rischiando la salute”, racconta il 44 enne originario di Torino e già nonno di una nipotina<br />
di sette anni di nome Nina. “I medici mi hanno vis<strong>it</strong>ato e controllato, confermandomi<br />
di rappresentare un’eccezione. Ma già lo sapevo. Sin da piccino sentivo i bocconi di cibo<br />
depos<strong>it</strong>arsi lentamente nello stomaco e sembra incredibile, ma a volte quando presento<br />
lo spettacolo con la spada più lunga, sento il cuore che si appoggia alla lama mentre<br />
discende lentamente nel mio corpo. Una sensazione incredibile. Mi rendo conto del pericolo,<br />
ma questa è la mia v<strong>it</strong>a, quella dell’ artista di strada”. Cadorna prosegue: “Se l’anno<br />
prossimo mi inv<strong>it</strong>erete nuovamente a questo straordinario festival sul lago, porterò<br />
anche la mia nipote con la quale ho in preparazione un nuovo spettacolo”.<br />
Columbus Orchestra<br />
Lunedì 10 luglio. Con<br />
“Melodie al chiaro di Luna”,<br />
apprezzato r<strong>it</strong>orno a Sarnico<br />
per la formazione genovese<br />
fondata nel 1985 e composta<br />
da 65 professori d’orchestra<br />
diretti dal Maestro Franco<br />
Pirondini. Alla serata in musicale,<br />
organizzata presso la<br />
piazza delle “Residenze sul<br />
Lago”, hanno partecipato<br />
anche Camilla Braga, cantante solista e la<br />
scuola di ballo Enjoydance” di Sarnico.<br />
Fuochi pirotecnici con la Madonna Stella<br />
Maris<br />
Sabato 15 luglio. Come ogni anni il<br />
tratto di lago del Basso Sebino è stato<br />
preso d’assalto per la processione di 200<br />
barche illuminate che accompagnavano la<br />
statua della Madonna Stella Maris, un<br />
appuntamento concluso con spettacolo<br />
pirotecnico. Circa 10 mila le presenze.<br />
Osp<strong>it</strong>e della serata, il Nunzio Apostolico in<br />
Indonesia Mons. Leopoldo Girelli.<br />
Poi spazio ai fuochi d’artificio.<br />
Rossana Casale Quintet<br />
Giovedì 20 luglio, Rossana Casale, artista<br />
nata a New York ed appassionata di jazz,<br />
ha festeggiato il compleanno con un<br />
applaud<strong>it</strong>o concerto in Villa Faccanoni dal<br />
t<strong>it</strong>olo “Billy Holiday in Me”, con ottimi brani<br />
come "Body and soul" e "God bless the<br />
child" .<br />
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Donovan in concerto<br />
Un simbolo di una generazione, quella<br />
degli anni ’60 con suoi temi universali:<br />
pacifismo, ecologia e dir<strong>it</strong>ti civili: sabato 22<br />
luglio, in Villa Faccanoni, applausi e tanto<br />
pubblico per l’esibizione dello scozzese<br />
Donovan in esclusiva nazionale. La serata<br />
è stata organizzata all’interno della rassegna<br />
internazionale di folk contemporaneo<br />
“Andar per Musica”.<br />
I Camaleonti<br />
Venerdì 4 agosto in Piazza XX Settembre<br />
spazio al revival con i Camaleonti. Una<br />
band con 40 anni di storia sostenuti dalle<br />
note di storiche canzoni come “Sha… la la<br />
la”, Io per Lei”, “Applausi”. Un concerto<br />
“lim<strong>it</strong>ato”, a causa dell’inaspettata defezione<br />
di Tonino Cripezzi, voce solista del gruppo<br />
milanese.<br />
John Martyn<br />
Serata con l’ombrello domenica 13 agosto<br />
in Piazza XX Settembre per il concerto dell’artista<br />
e cantautore scozzese dalla voce<br />
profonda. Martyn è giunto a Sarnico all’interno<br />
della rassegna “Suoni dal Mondo,<br />
voci e sensazioni d’Oltremanica”.<br />
I Casadei<br />
Vai col valzer. Si scrive Casadei, si legge<br />
festa. Una grande pista da ballo e la simpatia<br />
di Mirko Casadei, anch’egli a<br />
Sarnico il giorno del compleanno, sabato<br />
19 agosto hanno regalato alla nostra c<strong>it</strong>tadina<br />
una bella sera di musica e di<br />
danze. Oltre 3 mila le presenze in Piazza<br />
XX Settembre.<br />
Degustazione Gastronomica<br />
Piatti a ruba in centro per la cena di domenica 20 agosto. Nell’alta Contrada, in via<br />
Buelli, la degustazione ha fatto il pieno. Una occasione per assaggiare i pregevoli primi<br />
piatti realizzati gratu<strong>it</strong>amente da diciotto ristoratori locali. Oltre 300 i coperti per gustare<br />
squis<strong>it</strong>e pietanza e ottimi vini ad un costo contenuto.<br />
Franco Bruna e i Tartassati<br />
Con la collaborazione di Bruno Bozzetto, dal 26 agosto al 10 <strong>settembre</strong>, in sintonia con<br />
l’Arte, Sarnico ha osp<strong>it</strong>ato le vignette di Franco Bruna. Presso la Pinacoteca, con il<br />
patrocinio del Museo della Satira di Forte dei Marmi, è stata allest<strong>it</strong>a la mostra “I<br />
Tartassati”, un viaggio satirico dedicato ai contribuenti. Altre esposizioni di vignette<br />
hanno coinvolto l’ex biblioteca comunalee le vetrine del centro storico. Due le proiezioni<br />
di film in piazza.
Associazioni<br />
Marina<br />
Associazioni<br />
Scout<br />
GRUPPO MARINAI SARNICO<br />
Dopo le ottime g<strong>it</strong>e effettuate in Liguria (Arenzano e Bogliasco) e quella in Emilia Romagna<br />
(Marzabotto e Bologna) abbiamo in programma per Domenica 1 Ottobre<br />
un’altra bella g<strong>it</strong>a in Piemonte, ad Asti e Alba, dove assisteremo alla festa folcloristica locale,<br />
al Mercato del Tartufo e al famoso Palio degli Asini.<br />
Pranzo a base di special<strong>it</strong>à locali in ristorante tipico nel centro storico di Alba<br />
Programma completo, costi e prenotazioni in Sede Marinai. Cell 333/4310752<br />
Informiamo che quest’anno la festa di Santa Barbara sarà celebrata sabato 16 e domenica<br />
17 Dicembre 2006. (Segue programma)<br />
Nella foto alcuni partecipanti alla g<strong>it</strong>a in Emilia Romagna.<br />
GRUPPO SCOUT SARNICO<br />
I lupi del Sarnico 1°, quest’anno hanno svolto il campo estivo nella base scout di Toscolano<br />
Maderno, sul lago di Garda. Il posto era molto grande e bello, con un fiume che costeggava<br />
il giardino…era tutto fantastico!<br />
L’ambientazione del campo era basata sulla favola Robin Hood.<br />
I lupi, amici di Robin dovevano battere lo sceriffo di Nottingham facendo giochi e attiv<strong>it</strong>à<br />
molto divertenti!!<br />
Le sestiglie (i piccoli gruppi in cui siamo divisi) si sono sempre impegnate in tutti i giochi per<br />
vincere La coppa del Lupo, un torneo che viene fatto tutti gli anni. Che è stato vinto dalla<br />
sestiglia dei bianchi.<br />
Abbiamo fatto anche la corrida “lupetti allo sbaraglio”: scenette, balli e canzoni, inventati e<br />
messi in scena; una serata di festa e risate nella quale alla fine la giuria (i vecchi lupi) pre-<br />
Che fatica la ginnastica di gruppo!!!<br />
mia la coppia, il terzetto o il singolo che ha fatto la miglior esibizione. Quest’anno hanno vinto<br />
Maria e Valentina (due lupette del primo anno) con una scenetta devvero divertente!<br />
Come sempre, anche quest’anno è stata fatta una lunga g<strong>it</strong>a a piedi che ha occupato quasi<br />
tutta la giornata. Durante tutto il campo si gioca, si prega (una sera c’è stata anche la caccia<br />
francescana), si mangiano le prelibatezze di Babbo lupo e ci si diverte tutti insieme…<br />
L’ultimo giorno sono arrivati i gen<strong>it</strong>ori con il quali abbiamo<br />
pranzato insieme e festeggiato la fine del campo.<br />
Camilla<br />
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ATTUALITÀ<br />
ll’evento<br />
RASSEGNA DIALETTALE:<br />
“Sarnek chè grégna”<br />
Il logo della Rassegna<br />
a cura di CIVIS<br />
Dal 7 ottobre al 3 novembre 2006<br />
ñ indubbio come il teatro dialettale eserc<strong>it</strong>i un’importante mansione di "memoria linguistica", non<br />
intesa come una sottolingua popolare e povera, ma invest<strong>it</strong>a di un importante ruolo per la storia<br />
di un paese o di un intero un terr<strong>it</strong>orio; il dialetto è uno strumento linguistico che appartiene<br />
esclusivamente alla comun<strong>it</strong>à locale e come tale deve essere salvaguardato.<br />
La Parrocchia di Sarnico in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e il patrocinio della<br />
Pro Loco si è assunta da quest’anno l’onere e il piacere di organizzare la tradizionale “Rassegna<br />
dialettale c<strong>it</strong>tà di Sarnico 2006” denominata: Sarnech chè gregna (Sarnico che ride).<br />
Proporre il Teatro Dialettale, non<br />
è certo voler presentare un teatro<br />
“minore” come vorrebbero<br />
farci credere molti soloni della<br />
Cultura, ma è il voler proporre<br />
una forma di rappresentazione<br />
straordinariamente reale.<br />
L’utilizzo del linguaggio dialettale<br />
è un qualcosa che ci appartiene<br />
nell'intimo e nessuno potrà privarcene;<br />
perché gli autori di queste<br />
commedie dialettali trattano<br />
argomenti che vanno a toccare<br />
s<strong>it</strong>uazioni del quotidiano e che la<br />
gente riconosce ed apprezza<br />
immediatamente.<br />
Proponiamo la rassegna dialettale<br />
perché il Dialetto rimanga un<br />
linguaggio moderno ed attuale,<br />
affinché resti costantemente ed<br />
il più a lungo possibile anche nel<br />
terzo millennio, la colonna sonora<br />
del nostro vivere quotidiano,<br />
avvolgendoci nella sua particolare<br />
inflessione, sbalordendoci per<br />
la sua immediatezza ed emozionandoci<br />
con la sua autentic<strong>it</strong>à.<br />
L’edizione di quest’anno avrà<br />
anche un valore aggiunto di<br />
grande interesse in quanto, una<br />
giuria qualificata presieduta dal<br />
dott. Giacomo Schivardi (un vero<br />
intend<strong>it</strong>ore di teatro e amante del<br />
genere dialettale), assegnerà 4<br />
prestigiosi premi al miglior regista,<br />
al miglior attore protagonista,<br />
alla migliore attrice protagonista,<br />
al miglior attore o attrice<br />
non protagonista.<br />
La premiazione verrà effettuata<br />
la sera del 3 novembre 2006 al<br />
termine dell’esibizione della<br />
Crazy Company che si presenterà<br />
fuori concorso.<br />
Ora si spera che lo sforzo organizzativo,<br />
un<strong>it</strong>o alla final<strong>it</strong>à uman<strong>it</strong>aria<br />
alla quale verrà destinato<br />
il ricavato della rassegna spinga<br />
quanta più gente possibile ad
uscire di casa e passare così alcune<br />
serate di vera e sana allegria assistendo<br />
allo spettacolo.<br />
Un grazie particolare agli Sponsor ufficiali<br />
della manifestazione: Argomm S.p.A.,<br />
Kiwanis del Sebino, Studio Peldy,<br />
Tipografia Sebina e Ristorante la Forcella.<br />
Un grazie anche alla Direzione ed ai componenti<br />
del gruppo “Cine Junior” per la<br />
collaborazione.<br />
Ecco il cartellone della rassegna<br />
• Sabato 7 ottobre:<br />
Compagnia Teatrale Dialettale<br />
Isolabella di VIllongo S.A.:<br />
“Ogne mester al gh’a la so!”<br />
Testo e regia di Renzo Brescianini<br />
• Sabato 14 ottobre:<br />
Compagnia Scacciapensieri<br />
di Carobbio degli Angeli:<br />
“Do l’è méi che òna” di Ray Cooney<br />
(adattamento della commedia “Taxi a<br />
due piazze”) regia di Mario Masseroni<br />
• Sabato 21 ottobre:<br />
Compagnia La Sfongada<br />
di Tavernola Berg.sca:<br />
“Ol fantasma del pòèr Piero”<br />
di C.V<strong>it</strong>tici<br />
Regia di Luisa Balducchi e B. Fenaroli<br />
• Sabato 28 ottobre:<br />
Gruppo teatrale Vertovese di Vertova<br />
(formata da sole donne):<br />
“Ol malàt in dèl co”<br />
(Libera trascrizione de<br />
“Il malato immaginario” di Molière)<br />
testo di Fabrizio Dettamanti,<br />
regia di Rachele Paganessi.<br />
• Venerdì 3 novembre:<br />
La Crazy Company for don John<br />
di Sarnico:<br />
“Mètonga öna preda sura”<br />
(nuova versione)<br />
Testo e regia di<br />
Mario Dometti. (fuori concorso).<br />
Nel corso della serata nomination<br />
e premiazioni.<br />
Gli spettacoli avranno inizio alle 20,45<br />
presso il Cinema Junior di Sarnico<br />
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Cultura<br />
ee salute<br />
a cura di GIACOMO SCHIVARDINipote Riccardo<br />
La gastronomia è oggi componente essenziale del turismo. Non<br />
c'è zona del terr<strong>it</strong>orio nazionale che non possa vantare una propria<br />
tradizione e proprie peculiar<strong>it</strong>à tali da sollec<strong>it</strong>are la vis<strong>it</strong>a di<br />
quei turisti, che con un termine assai indovinato qualcuno ha<br />
defin<strong>it</strong>o "gastronauti".<br />
Insieme al patrimonio artistico, questa è la fortuna del nostro terr<strong>it</strong>orio,<br />
una autentica miniera a cui attingere per alimentare e<br />
sostenere l'economia anche delle zone più discoste dai grandi<br />
flussi. Ho trascorso un lungo periodo in una nota local<strong>it</strong>à turistica<br />
della Vallecamonica e, attraverso depliànt vari, inv<strong>it</strong>i televisivi<br />
delle TV locali e anche personalmente, ho constatato che, forse<br />
in maggior misura rispetto agli anni passati, proprio come protagonista<br />
delle varie promozioni turistiche non sono state, solamente,<br />
grad<strong>it</strong>e e piacevoli offerte di spettacoli, concerti ed intrattenimenti<br />
vari, ma, quasi ogni dove, allettanti proposte gastronomiche,<br />
caldeggiate nelle tante manifestazioni, feste, sagre e dai<br />
tantissimi locali di ristorazione, esistenti un po' dovunque nelle<br />
nostre valli, attirando interesse ed attenzione da parte di un vasto<br />
pubblico, con la possibil<strong>it</strong>à di quasi certe e sostanziose "abbuffate"<br />
di special<strong>it</strong>à tipiche delle varie zone, con appet<strong>it</strong>osi, gustosi<br />
ed originali menù. Tra questi, c'è chi punta sulla consolidata<br />
tradizione dei "casonsèi", chi preferisce la non meno gustosa<br />
degli "scarpinòcc" o delle tagliatelle alla farina di castagne, chi,<br />
addir<strong>it</strong>tura per seguire vecchie ricette culinarie, non disdegna di<br />
rivolgersi alla "cucina povera" del luogo, come i "capù" (involtini<br />
ripieni di carne di agnello in foglie di bietole o verze o, foglie<br />
tenere di v<strong>it</strong>e di uva americana), chi gioca l'asse sicuro della<br />
polenta taragna, chi conta sui delicati profumi di un buon piatto<br />
di carne e funghi porcini, chi punta su un sapor<strong>it</strong>o "salmì" di<br />
capriolo o di cervo, il tutto anticipato sempre da un ricco taglie-<br />
ESTATE IN QUOTA<br />
ricca di sapori<br />
genuini,ma...<br />
re di affettati nostrani, dalla pancetta, al lardo, al salame di<br />
capra, alla bresaola d'asina e formaggi tipici delle varie zone.<br />
Naturalmente il tutto accompagnato da ottimi vini delle nostre<br />
aree di produzione e, ultimo, da profumate grappe distillate in<br />
zona. Tutto questo ben sapendo che, dopo una giornata trascorsa<br />
all'aria aperta, l'escursionista o, semplicemente, dopo una<br />
salutare passeggiata, è gradevolissimo potersi sedere con le<br />
gambe sotto un tavolo per un buon pasto. A tale propos<strong>it</strong>o non<br />
mancano, specialmente durante le stagioni estive, inv<strong>it</strong>anti iniziative<br />
dai t<strong>it</strong>oli eclatanti, come: "Mangia e vai!", concependo, in<br />
tal caso, l'enogastronomia come la sintesi tra cultura e tradizione,<br />
con lo scopo nello stesso tempo di diffondere e valorizzare le<br />
bellezze del paesaggio, del patrimonio artistico e arch<strong>it</strong>ettonico<br />
di grande significato con secolari ed originali tradizioni. Per continuare<br />
a rimanere, prettamente, nel tema, ecco un esempio, tra<br />
i tantissimi, di un menù, senz'altro da un punto di vista igienico<br />
- nutrizionale abbastanza al di sopra delle regole, proposto da un<br />
noto agr<strong>it</strong>urismo camuno:<br />
- Lumache al forno con pancetta, lardo con caldarroste e miele,<br />
bresaola d'asina, salame nostrano,<br />
- Gnocchetti di castagne con funghi porcini,<br />
- salmì di cervo con polenta di grano saraceno,<br />
- varietà di formaggi dai sapori ricavati con il latte delle mucche<br />
all'alpeggio,<br />
- gelato di castagne con salsa di frutti di bosco<br />
mentre quest'altro, pur presentando gustosi e tradizionali piatti,<br />
sta nei giusti lim<strong>it</strong>i di un appet<strong>it</strong>oso pranzo:<br />
- penne al ragù di quaglie<br />
- misto di funghi trifolati con polenta ai ferri
- spalla di cervo ai mirtilli<br />
- torta "de nus" con crema zabajone<br />
E tutta questa sinergia per valorizzare un terr<strong>it</strong>orio sul fronte turistico<br />
e dell'osp<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à, creata da chef originali, che rendono queste<br />
bontà un vero e proprio biglietto da vis<strong>it</strong>a delle loro local<strong>it</strong>à,<br />
alla ricerca dei prodotti agro-alimentari tipici delle tradizioni più<br />
radicate.<br />
GASTRONOMIA E DIETETICA<br />
Dopo tale periodo vacanziero del tempo libero, ricco di appagamento<br />
fisico e morale, di distensione, di tranquill<strong>it</strong>à, di riposo,<br />
tante volte più immaginario che reale e dove in alcune circostanze<br />
sembra essere tutto lec<strong>it</strong>o, trascorso, comunque, lontano<br />
dalla quotidian<strong>it</strong>à della v<strong>it</strong>a nelle proprie comun<strong>it</strong>à, dal posto di<br />
lavoro, abbandonando la sol<strong>it</strong>a "routine" di ogni giorno ed in<br />
mezzo a tante, anche nuove, ghiottonerie tanto bene annunciate<br />
dai vari chef, succede abbastanza spesso che l'attenzione, normalmente<br />
riservata al proprio comportamento alimentare venga<br />
meno e, di fronte a tante allettanti proposte, sfugga ad ogni lec<strong>it</strong>o<br />
controllo, con la conseguenza che una buona percentuale di<br />
noi stessi r<strong>it</strong>orni alla propria casa, dopo tale soggiorno, in<br />
sovrappeso di 3 - 4 Kg o più e, particolarmente in parecchie persone<br />
piuttosto anziane, magari, anche con la glicemia sopra i<br />
lim<strong>it</strong>i concessi.<br />
A questo punto è giusto, opportuno e obbligatorio tentare di darci<br />
una "regolata", nel senso che bisogna rientrare nelle regole e<br />
questo non deve, per nessuna ragione, rappresentare una circostanza<br />
avvilente e deprimente, non drasticamente imporsi un<br />
quasi digiuno, creando ulteriori problemi, ma cercando di avvicinare<br />
il più possibile e, soprattutto, di interpretare in modo corretto<br />
i due termini: grastronomia, che è l'arte di mangiare bene e la<br />
dietetica, che è la scienza dell'alimentazione e capire che fra loro<br />
non esiste alcun contrasto. È un concetto errato, che, per osservare<br />
un determinato regime, sia necessario accontentarsi di cibi<br />
insipidi ed inappetibili: i canoni della dietetica sono perfettamente<br />
conciliabili con il piacere della buona tavola. Da una parte si<br />
tratta di affermare il concetto della gastronomia al servizio della<br />
dietetica, dall'altra quella di dissipare certi pregiudizi, quando in<br />
tema di regime alimentare si stabiliscono ancora troppe lim<strong>it</strong>azioni<br />
inutili. Non solo esiste un'intima correlazione tra alimentazione<br />
e buona salute, ma è necessario creare una stretta collaborazione<br />
tra dieta e regola di v<strong>it</strong>a, che non sono necessariamente<br />
sinonimi di alimentazione noiosa, monotona e scip<strong>it</strong>a. Non<br />
si deve perciò, r<strong>it</strong>enere disdicevole sapere e indicare, come sia<br />
possibile trasformare un cibo notoriamente indigesto in un piatto<br />
dieteticamente perfetto, pur conservandogli l'aspetto, il gusto<br />
ed il sapore prim<strong>it</strong>ivi.<br />
Tanti dei "protagonisti" di queste considerazioni, cioè i vari componenti<br />
dei nostri cibi, saranno argomento interessante nel prossimo<br />
mese.Comunque sia, buon appet<strong>it</strong>o a tutti!<br />
Giacomo Schivardi<br />
29
30<br />
Associazioni<br />
Avis<br />
Angelica con il Presidente<br />
Serafino Falconi<br />
BORSE DI STUDIO ISTITUITE<br />
IN OCCASIONE DEL 45° DI FONDAZIONE<br />
ARFINI ANGELICA<br />
“Se si spegne una luce, da qualche parte del mondo se ne accende<br />
un’altra”<br />
Dopo quello di Matteo, pubblichiamo il tema di ANGELICA ARFINI, classe<br />
3^ A (2005-2006) della Scuola Media di Sarnico, e premiata col più alto<br />
riconoscimento. Ci congratuliamo vivamente con l’autrice, sia per l’esposizione<br />
ricca di pensieri lucidi personali e la forma scorrevole con la quale<br />
sono stati espressi. L’augurio che la ragazza fa a se stessa è quello di<br />
essere anche lei protagonista in attiv<strong>it</strong>à di volontariato, cogliendo nel<br />
segno lo scopo per cui sono state ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>e le borse di studio: sensibilizzare<br />
i giovani sul tema della solidarietà. Da parte mia un doveroso attestato<br />
di stima ed affetto nei confronti Angelica, mia alunna per due anni nella<br />
Scuola Media; confermo in queste poche righe il mio apprezzamento per<br />
la sensibil<strong>it</strong>à dimostrata nel realizzare il tema e per l’impegno la serietà da<br />
lei profusi nell’attiv<strong>it</strong>à scolastica.<br />
E’ incoraggiante sapere che, a fronte di un impegno sovente ricco più di<br />
delusioni che di successi nell’incoraggiare nei giovani al volontariato e alla<br />
solidarietà, ci sia qualcuno che con sensibil<strong>it</strong>à colga l’aspetto più significativo<br />
del dedicare un po’ di tempo agli altri e alla propria comun<strong>it</strong>à.<br />
CIVIS<br />
TEMA: ALL’INTERNO DI UNA COMUNITA’, LA SOLIDARIETA’ E’ UN VALORE INDISPENSABILE<br />
CHE AIUTA A PRENDERSI CURA DEGLI ALTRI PER COSTRUIRE UNA SOCIETA’ MIGLIORE.<br />
Solidarietà: è una parola dai mille significati ed è un campo talmente vasto che è impossibile<br />
darne una definizione precisa ed uguale per tutti; la solidarietà è infatti, secondo me, un fatto personale,<br />
uno stimolo e una vocazione che ognuno deve sentire dentro di sé, senza alcun obbligo<br />
esterno o pressioni da parte di qualcuno. Deve essere l’espressione d’amore per eccellenza verso<br />
il prossimo, ma non vissuta e intesa come un motivo d’orgoglio personale, come chi si vanta di<br />
aver fatto una donazione di mille euro alla chiesa cattolica, oppure di aver donato il sangue a<br />
tante persone… “io, io, io, sempre e solo io” come se gli altri non esistessero. Questa non è solidarietà,<br />
la solidarietà sta nei piccoli gesti quotidiani, nei gesti più umili, nei gesti che vengono dal<br />
cuore e che toccano nel profondo ogni individuo. La solidarietà sta in un sorriso, in un abbraccio,<br />
in una stretta di mano, in una chiacchierata con un anziano che non ha rapporti con nessuno<br />
da molto tempo ed è rimasto solo e abbandonato. “Dedicarsi totalmente agli altri con amore”<br />
è, secondo me, una delle frasi migliori per descrivere la solidarietà. L’esempio e la conferma di<br />
questo risiede in una delle donne più umili, ma allo stesso tempo più generose, solari e piene<br />
d’amore che siano mai esist<strong>it</strong>e: Madre Teresa di Calcutta che si è donata agli altri, si è fatta strumento<br />
d’amore in aiuto del prossimo senza volerne trarre alcun prof<strong>it</strong>to. Dietro la parola solidarietà,<br />
infatti, ho visto persone sfruttare e fare leva sulle buone intenzioni e sui sentimenti di coloro<br />
che volevano solo donare il proprio amore ad altri, esclusivamente a scopo di lucro, con la sola<br />
intenzione di trarne un prof<strong>it</strong>to personale, vedendo così la solidarietà come un mezzo per arricchirsi.<br />
Sono queste le persone che macchiano l’onore della solidarietà che rischiano di trasformare<br />
questa forma d’amore in una forma di ricchezza.<br />
Per fortuna le buone intenzioni hanno il sopravvento e i volontari sono sempre di più; vorrei avere<br />
anch’io tutta la buona volontà che possiedono i volontari i quali dedicano parte della loro esistenza<br />
per correre incontro ai bisogni e alle esigenze degli altri; si mettono in gioco ed entrano in<br />
discussione, fanno davvero ragionare e riflettere il mondo intero, che dovrebbe vedere tutte le<br />
persone meno fortunate di noi sotto un’altra ottica: non più come una palla al piede, oppure come<br />
un peso opprimente da eliminare il più presto possibile, ma semplicemente come delle persone<br />
che ci fanno una richiesta d’aiuto disperata, ma non una richiesta d’aiuto qualunque, una richiesta<br />
d’amore.<br />
Per questo i volontari sono persone veramente speciali, sono persone da onorare e porre molto<br />
più in alto di coloro i quali ci controllano solo perché possiedono il denaro e una buona posizione<br />
sociale ma che non possiedono alcun sentimento!<br />
Una persona senza sentimenti è una persona vuota e ha forse più bisogno d’aiuto di altri; ha bisogno<br />
di essere sensibilizzata ai problemi che coinvolgono tutto il mondo e ha bisogno di riuscire a<br />
scoprire quanto può essere bello dare e ricevere amore. E’ questo che la nostra società attuale
non riesce a capire: perché dobbiamo essere tutti indifferenti, passivi e non interessati agli altri?<br />
Perché dobbiamo essere tutti maledettamente uguali e vuoti dentro? Perché dobbiamo avere<br />
paura di fare vedere agli altri come siamo veramente e come siamo capaci di amare? Perché<br />
bisogna tentare di nascondere la luce quando è chiaro che essa risiede nell’amore e nella solidarietà<br />
che ci aiuterebbe a vedere e a sentire tutti i mali e tutte le richieste d’aiuto del mondo?<br />
Dopotutto goccia dopo goccia , non forma il mare? Così un piccolo gesto d’amore più un altro,<br />
più un altro ancora e così via fino a coinvolgere il mondo intero, non renderebbero questo mondo<br />
migliore di come sta adesso?<br />
Senza la solidarietà saremo tutti dei robot, degli automi vuoti dentro che pensano soltanto a sé<br />
stessi e, se ogni minuto, da qualche parte del mondo muore una persona semplicemente perché<br />
non ha l’acqua corrente in casa o perché un brutto raffreddore è diventato qualcosa di più, tanto<br />
peggio per lei, tanto la cosa non ci riguarderebbe più di tanto.<br />
Certo, è orribile da pensare ma purtroppo sarebbe così e non ci sarebbe pianto di bambino, grida<br />
d’aiuto o sentimento che tenga, noi andremmo avanti imperterr<strong>it</strong>i per la nostra strada. Per questo<br />
è importante la solidarietà, per questo occorre sensibilizzare a questo progetto molte persone,<br />
in particolare noi giovani che potremmo contribuire, nel nostro piccolo, tram<strong>it</strong>e attiv<strong>it</strong>à di<br />
volontariato; perché è a noi, che siamo il futuro del mondo, che spetta portare avanti questo progetto<br />
fino a quando non ci sarà più un gruppo di volontari ma saremo tutti volontari capaci di portare<br />
amore ovunque andiamo. Non si pensi però che fare volontariato sia un’impresa impossibile<br />
e troppo difficile per noi, possono farlo davvero tutti: mi è cap<strong>it</strong>ato, negli anni passati, di far<br />
parte di un gruppo di ragazzi che cantava canzoni natalizie nelle case di riposo per anziani. La<br />
cosa che mi è rimasta impressa è che non riuscivo a capire il motivo per cui la nostra presenza<br />
fosse così grad<strong>it</strong>a e apprezzata da tutte quelle persone che fino a un momento prima erano spente<br />
e chiuse in loro stesse mentre, poco dopo, cominciavano a sorriderci, a commuoversi e a cercare<br />
di instaurare un dialogo con noi.<br />
Ora, però, mi è tutto chiaro: sono i piccoli gesti come questi che lasciano il segno, quelle persone<br />
avevano bisogno di trovare qualcuno con cui dialogare, scherzare, divertirsi e con cui poter<br />
tornare a essere giovani e chi poteva dare loro tutto ciò se non un gruppo di allegri ragazzini come<br />
noi? Questi sono soltanto piccoli gesti, ma si può intervenire a favore della solidarietà anche in<br />
altri modi: AVIS e AIDO, ad esempio sono due associazioni che non possono avere altre motivazioni<br />
se non l’amore verso gli altri dato che, donare il proprio sangue è un grande sacrificio e<br />
significa donare, a chi ne ha bisogno, la fonte stessa della v<strong>it</strong>a e salvare così molte persone da<br />
gravi malattie quali la leucemia. L’AIDO, invece, è vista sotto un punto di vista un po’ triste, dato<br />
che la donazione degli organi può avvenire solo una volta che il donatore è deceduto, ma non<br />
bisogna dimenticarsi che se si spegne una luce, da qualche parte del mondo se ne accende<br />
un’altra. E’ meraviglioso pensare che la propria morte ha salvato la v<strong>it</strong>a ad una persona che,<br />
anche se non la si incontrerà mai, sarà come averla avuta sempre accanto. E’ questo il motivo<br />
per cui questa due associazioni, che collaborano tra di loro, sono due perfetti esempi di solidarietà.<br />
Naturalmente esistono molte altre associazioni che si prodigano per aiutare gli altri come<br />
la protezione civile, gli alpini, i centri di recupero per tossicodipendenti e molti altri. Questa è la<br />
dimostrazione pratica che chiunque è in grado di essere volontario e che, donare il proprio sangue,<br />
donare i propri organi, donare il proprio amore possono salvare la v<strong>it</strong>a a milioni di persone<br />
che sono in attesa solo della fetta d’amore che spetta a tutti e che ognuno di noi può avere tram<strong>it</strong>e<br />
la SOLIDARIETA’.<br />
31
32<br />
Associazioni<br />
Avis e AIDO<br />
La LUCIA : Volontaria senza nome<br />
Nello scorso mese di luglio l'Avis di Sarnico ha celebrato il 45° di fondazione, allestendo un grande<br />
stand presso il Lido comunale Nettuno. Nei giorni di celebrazione è stato un susseguirsi di incontri,<br />
di concerti, di animazioni, di festa sotto l'onnipresenza dei Presidente Serafino Falconi e da una<br />
non meno onnipresenza di Dirigenti, Volontari, di disponibili senza volto, così che ne è usc<strong>it</strong>a una<br />
celebrazione che rimarrà scr<strong>it</strong>ta negli annali della Associazione e della c<strong>it</strong>tadina di Sarnico. I primi<br />
giorni di <strong>settembre</strong> invece, senza alcun rumore, hanno visto un compleanno ben più vetusto del 45°<br />
dell'AVIS: il compleanno della Lucia. Per l'occasione ho scorso i vari numeri unici dell'Avis in mio<br />
possesso ed il nome della Lucia non è mai stato scr<strong>it</strong>to (solo un brevissimo cenno nel numero unico<br />
del 45°) così da farmi ricordare una immagine della mia cultura scolastica e non: l'innominata Lucia<br />
(anche la protagonista silenziosa di quel romanzo era Lucia di nome). Penso che fra tante figure rievocate<br />
opportunamente e giustamente da "Il Porto" doverosamente possa essere collocata anche<br />
la nostra Lucia che, con il pretesto della festa dell'Avis, possiamo portare alla ribalta. Abbiamo trovato<br />
per questo una forte resistenza da parte dell'interessata per questa scelta che ha diger<strong>it</strong>o la<br />
nostra intrusione solo perché sollec<strong>it</strong>ata e pregata dal suo coscr<strong>it</strong>to. Da ben 31 anni silenziosa porticina<br />
dell'Avis, da 22 amica discreta degli osp<strong>it</strong>i della Casa di Riposo. Ma sentiamo la sua testimonianza<br />
:<br />
“Sì, è da 31 anni che frequento l'Avis di Sarnico dove ho trovato sempre tanta comprensione e<br />
tanto affetto dai vari Presidenti che si sono succeduti, fino all'ultimo avisino. In occasione del mio<br />
85° compleanno tutto il Direttivo ha sottoscr<strong>it</strong>to una lettera di auguri che mi ha inviato il<br />
Presidente (me la mostra con le mani tremanti di commozione). Da 22 anni frequento la Casa di<br />
Riposo fino dalla sua inaugurazione avvenuta nel 1984 e mi ricordo eravamo in 22 volontari a<br />
preparare la Casa per l'inaugurazione e anche quì ho trovato e trovo tanto affetto dal parte degli<br />
osp<strong>it</strong>i a cui dò una mano. "Perché tutto questo, Lucia; gli chiediamo noi?" "È un impegno che ho<br />
preso a suo tempo e gli impegni si onorano, anche perché andando avanti ho cap<strong>it</strong>o che questo<br />
impegno diventava per me una missione, un autentico volontariato. Ed il volontariato ha come<br />
distintivo il silenzio"... Brava Lucia!<br />
Aggiungiamo altre due testimonianze: la prima è del Presidente dell'AIDO e Consigliere dell'AVIS<br />
Leandro Mora, la seconda del Presidente dell'AVIS Serafino Falconi.<br />
LA CARA LUCIA NELL’A.V.I.S.<br />
Della nostra cara Lucia, bisognerebbe scrivere un romanzo rosa, pieno di ringraziamenti, grat<strong>it</strong>udine, tanto<br />
affetto verso gli Avisini e collaboratori, e tanto amore nello svolgere le sue molteplici attiv<strong>it</strong>à in svariati<br />
campi di volontariato. Nell’A.V.I.S. Lucia, da donatrice a Consigliere nel Direttivo, continuando poi, a tutt’oggi,<br />
come Collaboratrice e da sempre intrattenendo gli Avisini dopo la donazione con un bel panino ben<br />
imbott<strong>it</strong>o, perché dice: “i miei donatori sono da mantenere bene e forti!”. La sua sempre assidua presenza<br />
negli anni, è diventata per noi un carisma, nell’Associazione e per tutti gli Associati. Anche dalla nostra<br />
cara Lucia, una cosa fondamentale ci incoraggia a continuare nel Credo di quei messaggi della solidarietà,<br />
per il volontariato alla donazione, con quelle final<strong>it</strong>à e princìpi per cui è nata ed esiste l’Associazione<br />
A.V.I.S.: operando con la sua ferrea convinzione, in questo nostro puro volontariato, cioè lavorare e dedicarsi<br />
per chi è in difficoltà e nel dolore, donando tempo e qualcosa di noi stessi, per alleviare e riportare in<br />
salute per una v<strong>it</strong>a migliore, a chi, speranza di v<strong>it</strong>a ormai viene meno. Dopo tanti anni con Lucia e per la<br />
sua dedizione instancabile, ho compreso che proprio in persone come Lei, tradizionali, si intravede nel loro<br />
agire un sincero amore verso il prossimo che soffre, il vero valore del credere nella v<strong>it</strong>a e per la pace, perché<br />
tutti, anche i più disagiati, hanno dir<strong>it</strong>to alla v<strong>it</strong>a, per questo dobbiamo lottare per quel principio, con<br />
forte e convinta sensibilizzazione. Con affetto e ammirazione, grazie Lucia.<br />
(Testimonianza del Sig. Leandro Mora Consigliere AVIS e Presidente AIDO)<br />
PER LUCIA<br />
Si è iscr<strong>it</strong>ta all’Avis il 12/08/1968. Ben trentotto anni di onorata carriera. Quando chiedi alla Lucia chi glielo<br />
fa fare “Chissà quace solc ta ciapet?!?”, lei candidamente risponde: “E’ vero, sono stata sempre profumatamente<br />
pagata dai donatori, che mi hanno sempre voluto bene”. Quando si iscrisse andava con la<br />
sig.ra Emilia e il sig. Buelli a Bergamo con la jeep, per poter effettuare le loro donazioni. Per lei la sig.ra<br />
Emilia Bortolotti è stata la sua guida. Tutte le mattine per ben 3 volte alla settimana si r<strong>it</strong>rovavano nella<br />
sede dei donatori di sangue. La presidentessa seduta alla sua scrivania pronta a scrivere in ogni cartella<br />
la donazione effettuata, il dott. Serafino Tambuscio nel suo studio medico “ciminiera”, vis<strong>it</strong>ava prima come<br />
persona e poi come dottore ogni suo donatore e la Lucia pronta a distribuire<br />
panini con salame nostrano, un bicchiere di buon vino e un caffè corretto<br />
grappa del “Forest”. Guai a chi toccava le vivande (o le tocca). Da un po’ di<br />
tempo il salame è spar<strong>it</strong>o, il vino pure e la grappa anche, ma la Lucia c’è<br />
ancora. Con lei presente c’è tanta della nostra storia, ci rappresenta tutti,<br />
soprattutto coloro che con tanta buona volontà e spir<strong>it</strong>o di sacrificio hanno<br />
dato v<strong>it</strong>a all’Avis di Sarnico e Basso Sebino.<br />
Il sindaco si rallegra nel sapere che tutto il paese saluta di più la Lucia che<br />
non lui, ma è orgoglioso di avere una c<strong>it</strong>tadina tanto onorata e mer<strong>it</strong>evole.<br />
(La testimonianza è del Presidente Sig: Serafino Falconi)
Associazioni<br />
CentroFamiglia<br />
INIZIO<br />
DEL PROSSINO CORSO:<br />
Mercoledì<br />
28 ottobre 2006<br />
Le iscrizioni si ricevono<br />
presso il Centro Famiglia,<br />
negli orari di segreteria:<br />
17 : 30 - 18 : 30<br />
dal Lunedì al Giovedì<br />
oppure tram<strong>it</strong>e<br />
Email all’indirizzo:<br />
centrofamigliasarnico@tin.<strong>it</strong><br />
Centro Famiglia<br />
telefono 035-911252<br />
fax 035- 911252<br />
centrofamigliasarnico@tin.<strong>it</strong><br />
STRUTTURA DEL CORSO<br />
DI PREPARAZIONE AL MATRIMONIO<br />
Ci amiamo tanto da sposarci, da cristiani, con il Sacramento del matrimonio. Saremo una carne<br />
sola, aperti alla v<strong>it</strong>a, chiamati alla sant<strong>it</strong>à. Formeremo una famiglia, dentro la società.<br />
Gli incontri si tengono nelle serate di Mercoledì e Giovedì, alle ore 20:45, con cadenza settimanale<br />
per cinque settimane consecutive, tranne quello conclusivo che si svolge la domenica<br />
mattina.<br />
"Ci amiamo tanto da sposarci, da cristiani, ..".<br />
Presentazione del corso e benedizione delle coppie.<br />
La prospettiva cristiana della relazione di coppia.<br />
"... con il Sacramento del matrimonio"<br />
Significato della celebrazione nuziale.<br />
Relatore:<br />
Rev. don Luciano Ravasio<br />
Relatore:<br />
Rev. don Davide Nermbrini<br />
"Saremo una carne sola, aperti alla v<strong>it</strong>a" Relatore:<br />
Rev. don Luciano Ravasio<br />
"Formeremo una famiglia “chiesa domestica”<br />
Testimonianze di coppia<br />
Come vive una coppia in grado<br />
di progettare il suo futuro.<br />
Aspetti psicologici della v<strong>it</strong>a di relazione.<br />
La comunicazione di coppia: strumento<br />
di conoscenza reciproca.<br />
Aspetti psicologici e dinamiche progettuali verso<br />
l’assunzione di responsabil<strong>it</strong>à.<br />
La sessual<strong>it</strong>à come comp<strong>it</strong>o di responsabil<strong>it</strong>à:<br />
aspetti medici.<br />
La sessual<strong>it</strong>à come dono.<br />
Procreazione responsabile.<br />
L'ist<strong>it</strong>uto del matrimonio nella disciplina legislativa<br />
vigente: profili sostanziali e patrimoniali.<br />
Incontro conclusivo:<br />
domenica mattina<br />
ore 9:15 r<strong>it</strong>iro delle Coppie<br />
Moderatore:<br />
Aldo Gianani<br />
Relatore:<br />
don Claudio Forlani<br />
Relatrice:<br />
Dr.ssa M. Elena Bellini<br />
Relatore:<br />
Dr. Vincenzo Pizzurro<br />
Relatore:<br />
Dr. Eugenio Lanza<br />
Relatrice:<br />
Avv. Stefania Botti<br />
Relatore:<br />
Rev. Padre Giuseppe<br />
Rinaldi<br />
18 ottobre<br />
25 ottobre<br />
26 ottobre<br />
9 novembre<br />
8 novembre<br />
15 novembre<br />
16 novembre<br />
23 novembre<br />
23 novembre<br />
26 novembre<br />
33
34<br />
Associazioni<br />
Anziani &<br />
Pensionati<br />
a cura di<br />
GIANFRANCO GASPARI<br />
Apriamo questa rubrica ancora con una c<strong>it</strong>azione tolta da "Avvenire" del 4 luglio scorso a firma<br />
di Mons. Gianfranco Ravasi dal t<strong>it</strong>olo: "Il vecchio e la speranza"<br />
La vecchiaia è triste non perché cessano le gioie, ma perché finiscono le speranze<br />
É una persona molto anziana; eppure non ha perso il gusto della lettura, della ricerca, della v<strong>it</strong>a.<br />
Ogni tanto vado a trovarla anche perché ogni volta torno a casa con una c<strong>it</strong>azione per quel<br />
"Mattutino" che questo signore legge ogni giorno e talora commenta scrivendomi. Ieri, lasciandomi,<br />
mi ha parlato della sua vecchiaia ormai molto avanzata, mi ha ripetuto una "massima" di<br />
La Rochefoucauld che già conoscevo - «pochi sanno essere vecchi» (sì, invecchiare bene è un'arte<br />
e un impegno morale) - e ha aggiunto un'altra frase, quella che ho sopra c<strong>it</strong>ato. Ha anche cercato<br />
l'autore, lo scr<strong>it</strong>tore francese Jean Paul, e l'opera da cui è estratta, T<strong>it</strong>ano. La considerazione<br />
è illuminante. Si è vecchi non quando si è solo avanti negli anni, ma soprattutto quando si<br />
perde ogni speranza e attesa. In questa prospettiva si riesce a scombinare le carte della cronologia,<br />
perché ci possono essere giovani precocemente invecchiati proprio per la loro arid<strong>it</strong>à:<br />
hanno piaceri, corpi sani, membra agili, possibil<strong>it</strong>à di v<strong>it</strong>a, eppure non trovano più nessun senso;<br />
non hanno progetti, puntano solo a tirar mattina tra una discoteca e l'altra, per poi piombare in<br />
una sorta di atonia totale. Ecco, perché è necessario sorvegliare sempre questa malattia dell'anima,<br />
più che del corpo, che rende vecchi. Ricordo ancora dal liceo un verso della canzone Spir<strong>it</strong>o<br />
gentil di Petrarca: «I vecchi stanchi ch'ànno sé in odio e la soverchia v<strong>it</strong>a». É il r<strong>it</strong>ratto icastico di<br />
una nausea interiore che già aveva provato un sapiente biblico, il Qohelet: «Verranno gli anni in<br />
cui dirai: non ci provo alcun gusto!».<br />
La XIIa Edizione dell'"Agosto Insieme"<br />
Come gli altri anni anche quest'anno la nostra Associazione ha effettuato la XIIa Edizione<br />
dell'"Agosto Insieme" resa più viva ed interessante grazie alla contemporanea iniziativa promossa<br />
dall'Assessorato ai Servizi Sociali, cui abbiamo dato volentieri la nostra adesione. Diamo la<br />
cronaca seguendo il calendario dello svolgimento:<br />
Mercoledì 2 : Tombolata in Sede<br />
Si è svolta con larga partecipazione di soci anche se disturbata dal maltempo che ha costretto i<br />
presenti a r<strong>it</strong>irarsi nella sala comun<strong>it</strong>aria. Non è venuto meno comunque l'entusiasmo, l'animazione<br />
sempre grad<strong>it</strong>a del Prof. Dometti coadiuvato da Mauro Milesi ai quali va il ringraziamento<br />
sincero dell'Associazione. Segu<strong>it</strong>a come sempre la tombolata dotata da tanti e preziosi premi raccolti<br />
dalla nostra Presidente. Grad<strong>it</strong>a la presenza della Sig. Dina Giudici dopo otto mesi di assenza<br />
dovuta al noto incidente automobilistico di cui è stata v<strong>it</strong>tima.<br />
Mercoledì 9 : R<strong>it</strong>rovo alla "Stella Maris"<br />
Come è ormai consuetudine si è svolto nel tardo pomeriggio del 9 agosto l'incontro alla "Stella<br />
Maris" che ha visto la presenza di oltre 200 soci. Dopo la S. Messa delle ore 18 celebrata dal<br />
prevosto Don Luciano ( grazie di cuore) con appropriata omelia, ha avuto luogo la cena offerta<br />
dalla Associazione che grazie alla lodevole e sempre generosa disponibil<strong>it</strong>à della Associazione<br />
Marinai con in testa il Presidente Adriano Paltenghi e alla generosa prestazione dei nostri volontari<br />
con in testa la Presidente, è stata preziosa nel servizio e nell'abbondante menù. Si è conclusa<br />
a notte con il ballo animato dal nostro appos<strong>it</strong>o gruppo.<br />
Mercoledì 23: G<strong>it</strong>a a S. Fermo<br />
Favor<strong>it</strong>a dal bel tempo con un bel po' di frescura si è svolta la tradizionale g<strong>it</strong>a ai Colli di S. Fermo<br />
con la presenza di una sessantina di g<strong>it</strong>anti. Dopo l'ab<strong>it</strong>uale escursione, alle ore 17 è stata celebrata<br />
nella piccola chiesetta la S. Messa cui ha fatto segu<strong>it</strong>o l'abbondante rinfresco offerto come<br />
sempre dalla Associazione in un clima di allegria e seren<strong>it</strong>à. La sosta si è prolungata per un bel<br />
po', fino al r<strong>it</strong>orno a Sarnico verso le ore 20.<br />
Mercoledì 30: G<strong>it</strong>a a Ponte di Legno<br />
Con questa g<strong>it</strong>a si è concluso l'Agosto Insieme 2006; con partenza da Sarnico alle ore 7; giornata<br />
splendida anche se a Ponte di Legno l'estate è stato un ricordo. Per i 38 partecipanti una
FRANCESCO VENTURI<br />
di anni 98<br />
deceduto a Berlino<br />
il 29 agosto 2006.<br />
Conosciutissimo a Sarnico<br />
è stato uno dei primi iscr<strong>it</strong>ti<br />
alla Associazione Anziani,<br />
molto vicino al prevosto<br />
don Giovanni per la sua<br />
gioiosa disponibil<strong>it</strong>à<br />
per i bisogni della<br />
Parrocchia.<br />
Ancora condoglianze ai<br />
parenti<br />
La festa<br />
alla chiesetta dei Marinai<br />
g<strong>it</strong>a da ricordare non solo per il tempo splendido, non solo per aver incrociato turisti sarnicesi che<br />
hanno fatto anche da guida, ma anche per il clima festoso, per il gustoso pranzo e la g<strong>it</strong>a in pineta.<br />
R<strong>it</strong>orno bello a Sarnico verso le ore 20. I Venerdì di "Chiacchiere e merenda"<br />
Nuova iniziativa concordata con l'Assessorato ai Servizi Sociali, svoltasi nel cortile della Scuola<br />
Materna g.c. e che ha visto la presenza di un buon numero di anziani.<br />
Le ottime merendine offerte dalla Associazione (l'ultima offerta dal Comune) sono state accompagnate<br />
dalla interessante animazione proposta dagli artisti del Teatro Prova di Bergamo che<br />
hanno sollec<strong>it</strong>ato l'intervento interessante, spassoso ed artistico di tanti intervenuti, per rievocare<br />
tradizioni e consuetudini antiche. Tutto il materiale è stato raccolto e farà parte, dopo opportuna<br />
selezione, di un revival che sarà proposto al pubblico durante le celebrazioni di S. Mauro<br />
2007. Un incontro senz'altro da non perdere.<br />
Chiudiamo questa cronaca con i doverosi ringraziamenti alla Amministrazione Comunale ed in<br />
particolare all'Assessore Sig.na Romy, alla Associazione nostra sempre prodiga di iniziative ed<br />
aiuti, ai nostri volontari sempre presenti ed ammirevoli nella loro disponibil<strong>it</strong>à, al Sig. Gusto per i<br />
suoi particolari GELATI, alla Pasticceria Buelli e alla Pasticceria Rebecca per le favolose TORTE<br />
ed infine alla Associazione Marinai con in testa il Presidente Paltenghi per il pomeriggio e la serata<br />
alla Stella Maris. L'anno prossimo? ..... Chi vivrà... vedrà!<br />
Corso di ginnastica<br />
Sono aperte le iscrizioni al Corso di ginnastica che si svolgerà presso la Palestra Comunale di<br />
Sarnico il Martedì e il Venerdì dalle ore 16,30 alle ore 17,30 a partire da Martedì 3 ottobre p.v.<br />
(Informazioni e iscrizioni presso la Sede della Associazione Anziani e Pensionati)<br />
G.G.<br />
35
36<br />
TERRITORIO<br />
dal COMUNE<br />
a cura dell’Amministrazione Comunale<br />
SARNICOSPORT 2006<br />
successo oltre ogni previsione<br />
Solo poche parole da parte dell’Amministrazione Comunale per dire grazie a<br />
quanti si sono prodigati per il grandioso successo riscontrato nella seconda<br />
edizione di SARNICOSPORT. Un successo sostenuto da numeri importanti:<br />
4 giornate, 28 associazioni sportive, 21 discipline, 5000 presenze, 100<br />
volontari, un centinaio di esibizioni, un migliaio di foto scattate, 120 kg di<br />
casoncelli, 60 kg di pasta, 400 kg di patate, 200 kg di costine, 200 kg di salamelle,<br />
per un totale di 3000 consumazioni... e infin<strong>it</strong>e emozioni.<br />
Significativa è stata la partecipazione di grandi campioni come le atlete della<br />
Foppa Pedretti, il campione di sci di<br />
fondo Angelo Maj, l’allenatore<br />
dell’Atalanta Colantuono con il<br />
nostro m<strong>it</strong>ico Giampaolo Bellini, l’ex<br />
giocatore di basket Marco Sorosina e il<br />
nuotatore Matteo Lonza che ha partecipato<br />
alle paraolimpiadi scorse. A<br />
conlcusione della cerimonia inaugurale<br />
si sono incontrati con i giovani presenti<br />
per raccontare la loro esperienza<br />
coordinati dal nostro Luca Cuni e da<br />
Davide Bucco, giornalista sportivo di<br />
Stadium, il periodico nazionale del<br />
CSI.<br />
Affascinanti e suggestive le evoluzione<br />
dei Flow Riders e di Stefano Gattuso<br />
con la sua macchina di Formula 3000,<br />
che hanno dato importanza e prestigio<br />
alla manifestazione. Ma il grande meri-
to va a tutti voi, gruppi sportivi di<br />
Sarnico, senza la vostra attiva presenza<br />
e la vostra collaborazione SARNICO-<br />
SPORT non avrebbe alcun valore. Un<br />
particolare ringraziamento va<br />
all’Associazione Avis Volontari autoambulanza<br />
per il servizio cucina prezioso<br />
e ben curato, alla Polisportiva e<br />
all’AS Calcio 1908 che hanno messo a<br />
disposizione tutti gli impianti sportivi,<br />
ai DJ di Number One che hanno rallegrato<br />
l’ambiente, a Luciana, m<strong>it</strong>ica<br />
speaker, al Circolo Fotografico Le<br />
Molere, alla Banda, a Roberto,<br />
Renato, Andrea, Manuel, Paolo, alla<br />
Protezione civile, ai vigili, agli sponsor<br />
che hanno avuto fiducia nell’organizzazione.<br />
Grazie, grazie, grazie e... all’anno<br />
prossimo con altre emozioni.<br />
COMPLIMENTI<br />
a BELOTTI FABIO E MANDELLI CHIARA del CAI di Sarnico che<br />
hanno raggiunto la vetta a quota 7546 mt del Muztaghata – Cina regione<br />
dello Xinjiang al confine tra Pakistan e Afghanistan nella spedizione<br />
avvenuta tra il 25 luglio e il 27 agosto scorso<br />
37
38<br />
TERRITORIO<br />
dal COMUNE<br />
SAGRA DI SAN MAURO<br />
in cantiere<br />
La Sagra di San Mauro preannunciata lo scorso 15 gennaio è alle<br />
porte. Come ricorderete La Parrocchia e il Comune di Sarnico<br />
hanno pensato di unirsi per proporre a tutta la popolazione un’iniziativa<br />
che coinvolgerà tutti, proprio tutti. Quindici giorni fa presso<br />
l’aud<strong>it</strong>orium comunale è stato organizzato il primo incontro al quale<br />
hanno partecipato sette attori del Teatro prova di Bergamo. Il pubblico<br />
presente discretamente numeroso ha ascoltato con molta<br />
attenzione la proposta che descriverermo in queste righe rivolgendoci<br />
a tutti ma, in particolare a quanti desiderano partecipare o sono<br />
curiosi di conscere nel dettaglio l’iniziativa. Il 14 gennaio 2007 in<br />
piazza XX Settembre si svolgerà la prima edizione di una rappresentazione<br />
teatrale che intende ripercorrere nei secoli la storia di<br />
Sarnico e che vede la figura di San Mauro nel ruolo di vero e proprio<br />
“testimonial storico”. In un’ora, un’ora e un quarto in piazza sfileranno<br />
in sequenza i secoli portati dai venti.<br />
Lo spettacolo avrà inizio con la processione e con l’arrivo di San<br />
Mauro che chiamerà i venti. Si introdurrà il Medioevo con la rappresentazione<br />
di una leggenda raccontata da un cantastorie.<br />
Improvvisamente la piazza si colorerà con l’arrivo di giullari, mangiafuoco,<br />
acrobati, musici, carretti, artigiani raffiguranti i vecchi<br />
mestieri. Importante sarà l’ingresso di pescatori che racconteranno<br />
aneddoti, filastrocche. L’arrivo di alcune barche illuminate sul lago<br />
annuncerà il cambio di secolo, il Cinquecento. Determinante in<br />
questo periodo il legame che Sarnico ha con Venezia. Dame e cava-<br />
lieri, maschere veneziane segneranno<br />
il passaggio rallegrato dalla<br />
presenza di Arlecchino e dello<br />
Zanni.<br />
La piazza si riempirà di bancarelle<br />
del mercato sviluppatosi soprattutto<br />
grazie al commercio della biada.<br />
Questo particolare annuncerà il<br />
passaggio all’Ottocento, pertanto<br />
al momento storico importante<br />
per Sarnico con l’arrivo di<br />
Garibaldi a cavallo e dei suoi<br />
Garibaldini. Interessante in tale<br />
periodo lo sviluppo di un particolare<br />
lavoro artigianale legato alla<br />
costruzione di burattini con la<br />
testa di pietra. Ciò porterà all’ingresso<br />
degli scalpellini con un<br />
breve richiamo alla tragedia della<br />
cava. Si arriverà al Novecento con<br />
il Liberty espresso attraverso la<br />
danza. Il Liberty, fortemente legato<br />
all’emancipazione femminile, consentirà<br />
di introdurre le donne ope-
aie della Sebina, che arriveranno<br />
in bicicletta strimpellando i campanelli.<br />
Significativo sarà il ricordo<br />
dei fatti della Sebina. Si arriverà<br />
così ai nostri giorni con il r<strong>it</strong>orno<br />
in scena del santo che concluderà<br />
con un accenno alla speranza<br />
e alla v<strong>it</strong>a. Lo spettacolo terminerà<br />
con un valzer in piazza sulle note<br />
della canzone di Sarnico.<br />
Questo il racconto descr<strong>it</strong>to in<br />
poche righe, ma ricco di emozioni,<br />
risate, musica e canti. L’obiettivo,<br />
vi chiederete, qual è? Il primo è<br />
dare lustro e significato alla nostra<br />
festa del patrono che negli ultimi<br />
anni aveva perso importanza. Ma<br />
c’è anche un obiettivo intrinsecamente<br />
legato ad ogni sagra: San<br />
Mauro è da sempre festa della<br />
comun<strong>it</strong>à, del paese, è il momento<br />
in cui tutti ci si riconosce appartenenti<br />
a una storia che continua.<br />
Perché non trasformare questo<br />
significato in un evento che possa<br />
essere e diventare nel tempo,<br />
motivo di forte richiamo anche<br />
turistico? Recuperare la storia, le<br />
tradizioni, i ricordi e unirle in un<br />
unico conten<strong>it</strong>ore nel quale tutti<br />
ne facciamo un po’ parte è come<br />
non dimenticare le nostre radici,<br />
anzi darne valore e significato, è<br />
fare e diffondere cultura nelle<br />
nuove generazioni, mettere a dialogo<br />
storia e futuro per costruire un<br />
tessuto sociale forte che continua<br />
nel tempo. E’ un progetto forse<br />
ambizioso, ma possibile e nel quale<br />
dobbiamo crederci, perché è anche<br />
da ciò che dipende la buona qual<strong>it</strong>à<br />
della v<strong>it</strong>a da lasciare come ered<strong>it</strong>à<br />
ai giovani. Se poi riusciamo a<br />
farlo divertendoci è senza dubbio<br />
un’avventura affascinante.<br />
Un’avventura che chiede partecipazione<br />
e voglia di mettersi in<br />
gioco. Abbiamo già raccolto l’adesione<br />
di molti gruppi, ma confidiamo<br />
su molte altre adesioni.<br />
Servono comparse, giullari, percussionisti,<br />
giocolieri, acrobati,<br />
mercanti, pescatori, ballerini e<br />
ballerine, garibaldini, scalpellini,<br />
dame e cavalieri, operaie, gendarmi, ladri, barcaroli, band<strong>it</strong>ori... e<br />
poi allest<strong>it</strong>ori, scenografi, sarte, sarti. Naturalmente tutto il progetto<br />
è coordinato da attori, scenografi e costumisti del Teatro Prova, che<br />
da quattro mesi stanno lavorando all’idea.<br />
In calce a questa pagina è riprodotta una scheda di adesione al progetto.<br />
Vi chiediamo gentilmente di compilarla e consegnarla all’ufficio<br />
Servizi Sociali del Comune. Non esiste lim<strong>it</strong>e di età. C’è posto<br />
per tutti. Il prossimo incontro è fissato per martedì 24 ottobre alle<br />
ore 20.30 presso l’Aud<strong>it</strong>orium comunale. Non mancate, ci contiamo!<br />
Ass. Romy Gusmini, Alberto Marini, Fabrizio Facchinetti<br />
Nome e Cognome<br />
Indirizzo<br />
Tel. Gruppo<br />
SCHEDA DI ADESIONE<br />
PROGETTO<br />
SAGRA DI SAN MAURO<br />
Intendo partecipare allo spettacolo con ilseguente ruolo:<br />
scenografo/a<br />
sarto/a<br />
attore/attrice<br />
comparsa<br />
acrobata<br />
percussionista<br />
cantante<br />
giullare<br />
garibaldino<br />
ballerino/a<br />
operaia<br />
In fede<br />
narratore<br />
dama<br />
cavaliere<br />
pescatore<br />
scalpellino<br />
guardia<br />
ladro<br />
burattinaio<br />
monatto<br />
malato di peste<br />
mercante<br />
Ricordiamo anche a tutti i gruppi che, come l’anno scorso, daottobre<br />
si apre il Concorso “Premio San Mauro”. Sollec<strong>it</strong>iamo ciascuno<br />
a presentare in tempo i progetti che verranno valutati<br />
attentamente dal Com<strong>it</strong>ato competente.<br />
La Parrocchia e l’Amministrazione Comunale<br />
39
40<br />
Il nostro conc<strong>it</strong>tadino MUTTI LEONE, ab<strong>it</strong>ante in Francia, è stato insign<strong>it</strong>o nel mese di agosto u.s. con decreto del<br />
Presidente della Repubblica Francese, del grado di ufficiale della legion d’onore, che cost<strong>it</strong>uisce una delle<br />
massime onoreficenze francesi.<br />
Al signor Mutti le congratulazioi più sincere daparte della nostra comun<strong>it</strong>à.<br />
Comun<strong>it</strong>à<br />
Anagrafe<br />
Rinati<br />
alla v<strong>it</strong>a della grazia<br />
34) Vavassori Filippo di Danilo e di Signoroni Paola,<br />
nato il 19.11.2005 a Brescia.<br />
Battezzato in questa Parrocchia il 23.07.2006.<br />
Padrino: Vavassori Massimo<br />
35) Ruggeri Desirée di Giacomo e di Perletti Mariateresa,<br />
nata il 23.03.2006 a Iseo.<br />
Battezzata in questa Parrocchia il 23.07.2006<br />
36) Maffi Alexandra di Angelo e di Cruz Claure Elda,<br />
nata il 17.11.2004 a Iseo.<br />
Battezzata in questa Parrocchia il 23.07.2006.<br />
Padrino: Salvetti Marco Simone.<br />
Importante<br />
onoreficenza<br />
a un nostro<br />
conc<strong>it</strong>tadino<br />
residente in<br />
Francia<br />
34 35<br />
37) Maffi Michael di Angelo e di Cruz Claure Elda,<br />
nato il 14.06.2006 a Iseo.<br />
Battezzato in questa Parrocchia il 23.07.2006.<br />
Madrina: Sonzogni Amanda.<br />
36
Sposi<br />
all’altare<br />
15<br />
Comun<strong>it</strong>à<br />
Anagrafe<br />
Sposi<br />
fuori parrocchia<br />
14<br />
14) Sacella Oscar (via Lombardia) con Rolli Mirka<br />
(via Roma).<br />
Data del matrimonio: 31.07.2006<br />
Testimoni: Sacella Sanzio, Belotti Marina, Rolli Marco,<br />
Brizi Daniela.<br />
15) Mussinelli Stefano (via Spartana) con<br />
Bellini Mascia (via M. Bonassi).<br />
Data del matrimonio: 19.08.2006.<br />
Testimoni: Bonardi Luca, Bellini Egidio, Zanini Maria,<br />
Bellini Giuseppe Osvaldo.<br />
Silini Luca (via Rinaldo Colombo) con Preti Chiara ( Telgate).<br />
Data del matrimonio: 24.06.2006.<br />
Testimoni:<br />
Silini Renata, Balducchi Walter, Preti Flavio, Benis Cinzia.<br />
Sposati nella Chiesa di Grumello del Monte.<br />
Babaglioni Diego (da Iseo)<br />
con Malerba Ilaria ( via Arcangeli).<br />
Data del matrimonio:15.07.2006.<br />
Sposati nella Pieve di Sant’Andrea in Iseo.<br />
41
42<br />
Comun<strong>it</strong>à<br />
AAnagrafe<br />
Nella<br />
casa<br />
del Padre<br />
35) Polini Giuseppina di anni 84. Deceduta il 14.07.2006.<br />
36) Piomarta Federica di anni 83. Deceduta il 15.07.2006.<br />
37) Belometti Lino di anni 79. Deceduto il 16.07.2006.<br />
38) Belotti Caterina di anni 76. Deceduta il 19.07.2006.<br />
39) Gervasoni Mario di anni 68. Deceduto il 26/04/2006.<br />
40) Mussinelli Giovanni di anni 79. Deceduto il 22.07.2006.<br />
41) Belometti Maria di anni 85. Deceduta il 26.07.2006.<br />
42) Gervasoni Adriano di anni 65. Deceduto il 02.08.2006.<br />
37 3839<br />
40 42<br />
43 44<br />
35<br />
36<br />
45 46<br />
43) Savoldi Alberto di anni 75. Deceduto il 04.08.2006.<br />
44) Piensi Umberto di anni 52. Deceduto il 20.08.2006.<br />
45) Capelli Luca di anni 42. Deceduto il 27.08.2006.<br />
46) Volpi Angelo di anni 62. Deceduto il 28.08.2006.<br />
Zio Alberto non è morto.<br />
Non ha fatto che passare dietro il velo che lo ha nascosto, verso una v<strong>it</strong>a nuova, entro sfere più serene.<br />
Ha abbandonato il suo triste ab<strong>it</strong>o di argilla per rivestire un ornamento radioso. Sebbene invisibile ai nostri occhi è sempre qui<br />
e continua ad amare quelli che ha lasciato dietro di lui.<br />
Quando sentiremo sulle nostre fronti un dolcissimo fruscio, come una carezza, il nostro spir<strong>it</strong>o lo avvertirà e il nostro cuore ne<br />
sarà confortato.<br />
Ora, insieme a nonna Giacoma, nonno Fedele, nonna Cilia, zia Rosa e zio Domenico e tutti gli altri nostri cari sarà sempre presente,<br />
sebbene invisibile. Gli spir<strong>it</strong>i immortali dei nostri defunti rimangono, perché nell’universo di Dio non esiste la morte. Tutto<br />
è espressione di v<strong>it</strong>a. Benedetta e Alessandro Dometti
•<br />
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Riscaldamento<br />
Impianti forn<strong>it</strong>ura bagni<br />
e relativa posa<br />
Arredobagno<br />
Metano<br />
Manutenzioni<br />
Impianti tecnologici alternativi<br />
solari a bassa temperatura