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Calendario parrocchiale<br />

del mese di OTTOBRE 2006<br />

1 Dom ore 14.30 VESPRI, Processione e<br />

Grande gioco A FOSIO<br />

2 Lun ore 21.00 Incontro Consiglio<br />

ORATORIO<br />

3 Mar ore 20.30 Incontro Catechisti<br />

5 Gio INIZIO INCONTRI “LA CASA”<br />

ore 14.30 Confessioni ragazzi 5ª elem<br />

ore 18.00 Confessioni ragazzi 1ª/2ª M.<br />

6 Ven ore 20.30 Adorazione Missionaria<br />

7 Sab ore 6.30 Peregrinatio a Stella Maris<br />

ore 14.30 INCONTRO SINODO<br />

8 Dom Madonna del S. Rosario<br />

ore 16.00 ISCRIZIONI CATECHISMO<br />

ore 17.30 Vespri, Messa, processione<br />

10 Mar ore 20.30 Preghiera adoraz. in S. Rocco:<br />

l<strong>it</strong>urgia domenica<br />

12 Gio ore 21.00 Incontro PORTO<br />

e CATECHISTI<br />

13 Ven ore 16.30 Catechesi adulti<br />

ore 21.00 Preparazione battesimi<br />

14 Sab Giornata dialogo con Mussulmani<br />

15 Dom ore 11.00 Battesimi comun<strong>it</strong>ari<br />

16 Lun Inizio Convegno Verona<br />

17 Mar ore 20.30 Preghiera adoraz. in S. Rocco:<br />

l<strong>it</strong>urgia domenica<br />

18 Mer ore 20.00 Ufficio comun<strong>it</strong>ario<br />

ore 20.30 Inizio Corso Fidanzati<br />

19 Gio ore 21.00 Consiglio pastorale vicariale<br />

20 Ven ore 16.30 Catechesi adulti<br />

ore 20.30 Inizio Scuola Vicariale<br />

a Villongo<br />

22 Dom GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE<br />

ore 15.00 Associazione S. Rosario<br />

24 Mar ore 20.30 Preghiera di adorazione<br />

in San Rocco: l<strong>it</strong>urgia Domenica<br />

27 Ven ore 16.30 Catechesi adulti<br />

ore 20.30 Scuola Vicariale a Villongo<br />

29 Dom ore 14.30 INCONTRO SINODO<br />

Il prossimo numero sarà in distribuzione dal 24 giugno. La<br />

Redazione raccomanda la consegna degli articoli in formato word e<br />

delle immagini in formato Jpeg, entro e non oltre sabato 10 giugno<br />

2006. Il materiale pervenuto oltre il lim<strong>it</strong>e stabil<strong>it</strong>o non potrà essere<br />

pubblicato se non nel mese successivo. Grazie per la colaborazione<br />

Sommario<br />

2 Calendario parrocchiale<br />

3 Ed<strong>it</strong>oriale: Il futuro è solo grazia<br />

4 Chiesa universale<br />

6 Dalla Diocesi<br />

8 Don Loris Fumagalli: un dono straordinario<br />

12 A don Sergio<br />

14 Scuola della Parola e alytre proposte<br />

15 Padre Natalino ci scrive<br />

16 Al carissimo don Luciano<br />

18 Girotondo intorno almondo<br />

20 Www.parrocchiasarnico.<strong>it</strong><br />

21 Un<strong>it</strong>alsi: festadegli ammalati - Casa di Riposo<br />

22 Estate a Sarnico<br />

25 Gruppo Marinai- Gruppo Scout<br />

26 Rassegna dialettale: Sarnek che gregna<br />

28 Estate in quota ricca di sapori genuini, ma...<br />

30 Avis Sarnico<br />

32 LaLucia:volontaria senza nome<br />

33 Centro Famiglia<br />

34 Associazione Anziani e Pensionati<br />

36 dal Comune<br />

40 Anagrafe parrocchiale<br />

Orario Sante Messe<br />

Festivo<br />

8.00-9.30-11.00-18.00-20.00<br />

Feriale<br />

8.00-16.00-20.00<br />

Prefestivo (dal 3 giugno alla chiesetta Stella Maris)<br />

18.00<br />

Numeri utili<br />

NUMERI DI TELEFONO<br />

Parrocchia 035 910056<br />

don Luciano 348 9049113<br />

Oratorio 035 912078<br />

don Loris 328 3932361<br />

Bellini don Gianni 035 913672<br />

Casa Sacerdoti 035 910124<br />

Sacristia 035 914041<br />

Sala Giochi-Meulì 035 912107<br />

Sala Junior 035 910916<br />

Sala Junior(Picco) 380 7240316<br />

Centro Quader 035 912420<br />

Centro Famiglia 035 911252<br />

Casa di Riposo 035 911385<br />

Il Battello 035 914421<br />

Carabinieri Sarnico 035 910031<br />

Emergenza san<strong>it</strong>aria118<br />

Guardia Medica 035 914553<br />

Ospedale Sarnico 035 306 2111<br />

S<strong>it</strong>o Parrocchiale:<br />

www.parrocchiasarnico.<strong>it</strong><br />

E-mail Redazione IL PORTO:<br />

redazione<strong>porto</strong>@parrocchiasarnico.<strong>it</strong><br />

E-mail Parroco:<br />

lucianoravasio@virgilio.<strong>it</strong><br />

E-mail don Sergio:<br />

sergiogamberoni@virgilio.<strong>it</strong><br />

Conto Corrente Postale Parrocchia:<br />

N. 49089303<br />

Direttore responsabile: GIUSEPPE VALLI - Redazione e amministrazione: don LUCIANO RAVASIO<br />

Casa parrocchiale: Tel. 035 910 056 - Autorizzazione Tribunale di Bergamo n. 1 del 14.01.1971<br />

Stampa: Tipografia Sebina Sarnico - Hanno collaborato: don Luciano Ravasio, don Sergio Gamberoni, don G.<br />

Bellini, L. Cuni, M. Dometti (CIVIS), G. Franco Gaspari, D. Giudici, P. Gusmini, S. Marini, R. Modina, G. Schivardi -<br />

Ufficio abbonamenti: Segreteria Casa parrocchiale - Tel. 035 910 056 - Inserzioni pubblic<strong>it</strong>arie: Tipografia<br />

Sebina Sarnico - Tel. 035 910 292


Comun<strong>it</strong>à<br />

Ed<strong>it</strong>oriale<br />

a cura di don LUCIANO RAVASIO<br />

Il futuro è solo grazia<br />

Un frenetico sbattere d’ali mi richiama alla realtà mentre<br />

sto ammirando il nostro lago nella contemplazione<br />

dei momenti più belli e intensi vissuti in questi cinque<br />

anni con don Sergio... Quanti ricordi e quante emozioni,<br />

quante fatiche e speranze condivise...<br />

Poi mi lascio andare all’immaginazione cercando di<br />

improvvisare il futuro...<br />

Passeggio sul lungolago, incontro diverse persone.<br />

Alcune sembrano indifferenti ai miei pensieri a tal<br />

punto che non salutano, altre troppo indaffarate che<br />

sembrano correre perché hanno troppo da fare.<br />

Incontro perfino una persona che dice che il Parroco<br />

ha buontempo perché passeggia sul lungolago quando<br />

invece dovrebbe…<br />

un nuovo compagno di viaggio, don Loris che mi riporta ai<br />

primi passi del mio cammino sacerdotale in quel di Mariano,<br />

un nuovo anno da iniziare con calma incontrando prima consigli,<br />

persone, gruppi e progettare con loro e tra noi sacerdoti,<br />

in questo anno in cui il Vescovo mi ha chiamato come padre<br />

sinodale perché dia il mio contributo per pensare a come<br />

incarnare nell’oggi della storia il Volto di Cristo, sempre entusiasmante...<br />

E imparo da questo ottimismo a dar valore al<br />

bene che c’è.<br />

Quanta gente rovina la v<strong>it</strong>a perché non fa che lamentarsi e<br />

invidiare, sarebbe invece molto meglio che ogni giornata<br />

avesse qualcosa di pos<strong>it</strong>ivo da parte mia. Così quando elaboro<br />

un’attiv<strong>it</strong>à pastorale voglio partire senza lamentarmi per chi<br />

non partecipa perché non può o non vuole o, poveretto, è<br />

caduto nell’indifferenza. Voglio partire gustando la gioia, la<br />

volontà di condividere, gli occhi, la voce e il cuore di chi,<br />

magari fa fatica ma viene, partecipa e anima la serata. In questo<br />

modo ogni persona diventa importante per me e ciascuno<br />

è portatore di qualcosa di bello...<br />

Tutti fanno parte della mia gioia (suor Giuliana direbbe: “bèla<br />

gioia”) e sono la ricchezza della mia giornata e preghiera. È<br />

troppo bello perché se io amo Dio ciascuno è la vera forza del<br />

piano pastorale e con Lui “non temo alcun male”.<br />

Il vero rap<strong>porto</strong> che si stabilisce non è formale, attraverso riu-<br />

Io, invece, vado ai momenti un po’ cruciali della mia<br />

esperienza passata in diversi paesi e s<strong>it</strong>uazioni e mi<br />

dico: “Luciano, hai sempre passato dei momenti<br />

anche più difficili di questo e il Signore ti ha sempre<br />

fatto capire che Lui c’è!”<br />

E allora mi viene in mente la Parola che è stata la vera<br />

forza di tante persone in gamba: “Non temere, Io sono<br />

con te!”.<br />

Con questa forza si affrontano le sfide vere della storia,<br />

con questa forza si superano crisi e delusioni, con<br />

questa determinazione si progetta il futuro.<br />

E allora nel pensare al cammino che ci aspetta come<br />

comun<strong>it</strong>à incomincio a gioire di ciò che la v<strong>it</strong>a mi dà:<br />

una bella comun<strong>it</strong>à, molto varia per tanti motivi…<br />

nioni, consigli e piani programmatici, ma il vero rap<strong>porto</strong> è<br />

quello che si stabilisce nello Spir<strong>it</strong>o perché è Lui che unisce i<br />

cuori e orienta le vere scelte. Attraverso Lui si crea un condiviso<br />

sentire pastorale di cui le organizzazioni sono l’espressione<br />

e non viceversa.<br />

Due innamorati non partono forse dal “sentire” insieme l’attrattiva<br />

verso qualcosa di bello? Così anche noi dobbiamo fare<br />

le cose, proporre le attiv<strong>it</strong>à, perché attratti da qualcosa di<br />

bello!<br />

E così il mio sguardo continua nella nuova piazza, che spero<br />

presto venga int<strong>it</strong>olata a Papa Giovanni, nella zona delle<br />

nuove residenze in cui la bellezza del lago si riflette: il prato<br />

ben curato e l’armonia che si sprigiona mi fan provare proprio<br />

il desiderio di r<strong>it</strong>ornare lì a passeggiare perché è bello,<br />

così lo sviluppo visivo creato, in vari punti del paese, dall’armonia<br />

tra spazi e fiori. Se una cosa è bella attrae e noi dobbiamo<br />

impegnarci a fare in modo che ciò che la comun<strong>it</strong>à propone<br />

nelle celebrazioni, negli anniversari, nei sacramenti,<br />

negli incontri, nella catechesi, nelle opere di car<strong>it</strong>à e di volontariato<br />

sia l’espressione del bello.<br />

Allora impegnamoci tutti non tanto a brontolare per chi non<br />

viene, ma ad esprimere in ciò che facciamo il bello che c’è nel<br />

nostro cuore e che può affascinare la v<strong>it</strong>a di chi ci vive accanto.<br />

3


4<br />

Comun<strong>it</strong>à<br />

laCHIESA<br />

Chiesa<br />

universale<br />

Da “L’Avvenire” Quotidiano di ispirazione cattolica<br />

1 Benedetto XVI in Germania:<br />

Viaggio tra memoria e futuro. Il Papa riscalda la Baviera<br />

«In questa piazza rivivo le grandi svolte della mia v<strong>it</strong>a»<br />

In un clima di viva emozione, davanti alla "Mariensäule" il Papa ha rinnovato l'affidamento<br />

della Baviera alla Madre di Dio. Poi ha aperto il suo cuore ai fedeli.<br />

«L'Occidente deve r<strong>it</strong>rovare il timor di Dio»<br />

Il Papa ha esortato l'Europa a riscoprire la sua anima cristiana: «Questa fede non la imponiamo<br />

a nessuno. Un simile genere di prosel<strong>it</strong>ismo è contrario al cristianesimo. La Fede può svilupparsi<br />

soltanto nella Libertà»... «...Il fatto sociale e il vangelo sono inscindibili. Dove portiamo agli<br />

uomini soltanto conoscenze, abil<strong>it</strong>à, capac<strong>it</strong>à tecniche e strumenti, la portiamo troppo poco. Allora<br />

sopravvengono i meccanismi della violenza, e la capac<strong>it</strong>à di distruggere e di uccidere diventa la<br />

capac<strong>it</strong>à prevalente» «La vera minaccia per la loro ident<strong>it</strong>à non la vedono nella fede cristiana, ma<br />

invece nel disprezzo di Dio e nel cinismo che considera il dileggio del sacro un dir<strong>it</strong>to della libertà<br />

ed eleva l'util<strong>it</strong>à a supremo cr<strong>it</strong>erio morale per i futuri successi della ricerca»...«il No alla violenza»...«l'Amore<br />

fino alla fine»...«È questo il Dio di cui abbiamo bisogno. Non veniamo meno al<br />

rispetto di altre religioni e culture, al profondo rispetto per la loro fede, se confessiamo ad alta<br />

voce e senza mezzi termini quel Dio che alla violenza oppone la sua sofferenza; che di fronte al<br />

male e al suo potere innalza, come lim<strong>it</strong>e e superamento, la sua misericordia.... A Lui rivolgiamo<br />

la nostra supplica, perché Egli sia in mezzo a noi e ci aiuti ad essergli testimoni credibili».<br />

2<br />

Verona 2006, appello ai laici «Siate il volto della speranza»<br />

I laici dal Vaticano II al quarto Convegno nazionale della Chiesa Italiana:<br />

il cammino, il ruolo, le sfide, le prospettive nelle parole del presidente della<br />

Commissione episcopale per il laicato. «Come il Concilio, così anche l'evento di<br />

1<br />

3<br />

6<br />

ottobre ci ricorda che molti<br />

uomini non possono conoscere<br />

Cristo se non per<br />

mezzo dei laici»<br />

Il Convegno ecclesiale di Verona<br />

chiama a raccolta tutta la Chiesa<br />

<strong>it</strong>aliana. Anche i laici.<br />

All'arcivescovo di Ferrara -<br />

Comacchio, Paolo Rab<strong>it</strong>ti, presidente<br />

della Commissione episcopale<br />

per il laicato abbiamo chiesto<br />

una riflessione sulla s<strong>it</strong>uazione,<br />

le difficoltà, le prospettive e le<br />

responsabil<strong>it</strong>à dei laici cattolici,<br />

con uno sguardo che abbracciasse<br />

il cammino compiuto dal<br />

Concilio Vaticano II<br />

«L'accoglienza dei laici, da parte<br />

della Chiesa-comun<strong>it</strong>à e da parte<br />

degli stessi pastori, non ha avuto<br />

quella scioltezza e pos<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à che<br />

ci si attendeva. I Vescovi - c<strong>it</strong>o la<br />

Lettera al Laicato - hanno scr<strong>it</strong>to:<br />

" A volte, può essere che il laico,<br />

nella Chiesa, si senta ancora<br />

poco valorizzato, poco ascoltato o<br />

compreso. All'opposto, può sembrare<br />

che anche la ripetuta convocazione<br />

dei fedeli laici, da parte<br />

dei Pastori, non trovi pronta<br />

risposta, per disattenzione o per<br />

una certa sfiducia o un larvato<br />

disimpegno. Dobbiamo superare<br />

questa s<strong>it</strong>uazione"»<br />

Quali sono le credenziali dei<br />

credenti che sperano? «Sono<br />

ad esempio il rispetto della v<strong>it</strong>a;<br />

l'onestà nell'economia; la dir<strong>it</strong>tura<br />

nella pol<strong>it</strong>ica; la competenza<br />

nella cultura; il n<strong>it</strong>ore dell'amore;<br />

la ver<strong>it</strong>à della famiglia; l'impegno<br />

nella propria professione; l'inventiva<br />

per migliorare la società; la<br />

trasparenza nei rapporti; il contributo<br />

alla pacificazione; il corag-


gio dell'esporsi.....».<br />

Perché i vescovi <strong>it</strong>aliani hanno<br />

voluto indirizzare al laicato la<br />

“Lettera del marzo 2005?”<br />

«Mentre - come ho detto prima -<br />

a segu<strong>it</strong>o del Concilio non si è<br />

vista esplodere quella "mobil<strong>it</strong>azione<br />

spir<strong>it</strong>uale, quella trasformazione<br />

della comun<strong>it</strong>à cattolica,<br />

quella somma di energie morali<br />

regalate al mondo moderno"...<br />

che ci si aspettava, debbo contestualmente<br />

affermare che sono<br />

tuttavia fior<strong>it</strong>e tante cose e vi<br />

sono tante energie nei fedeli laici,<br />

non sempre manifeste, di cui<br />

bisogna ora rendersi conto e che<br />

bisogna "chiamare alla vigna",<br />

come diceva Giovanni Paolo II<br />

nella "Christifideles laici"». «Nel<br />

cammino che condurrà a quell'evento<br />

e nella sua celebrazione,<br />

vogliamo mettere a fuoco le<br />

responsabil<strong>it</strong>à storiche delle<br />

nostre Chiese in questo tempo<br />

singolare, perché i fedeli laici non<br />

trascurino le loro responsabil<strong>it</strong>à,<br />

ma riempiano quest'"oggi" con la<br />

loro testimonianza evangelica,<br />

prendendo coscienza della loro<br />

missione di essere fermento cristiano<br />

della società»<br />

3<br />

Sulla Marmolada il<br />

ricordo di Luciani<br />

Nevicava ai 3270 metri della<br />

cima della Marmolada, nella<br />

grotta di «Maria Regina delle<br />

Dolom<strong>it</strong>i e della pace», mentre il<br />

vescovo di Belluno-Feltre, G.<br />

Andrich, è sal<strong>it</strong>o quassù per<br />

ricordare i 28 anni dall'elezione<br />

di Papa Giovanni Paolo I, Albino<br />

Luciani, inv<strong>it</strong>ava a pregare per la<br />

Pace in Medio Oriente. E lo ha<br />

fatto riportando alla memoria<br />

proprio Luciani, che tra questi<br />

monti passò l'infanzia. Nei giorni<br />

di Camp David, all'Angelus del<br />

10 <strong>settembre</strong> 1978, due settimane<br />

dopo l'elezione, il Pontefice<br />

ebbe a dire: «Dio ha sempre gli<br />

occhi aperti su di noi, anche<br />

quando sembra ci sia solo morte.<br />

È papà, più ancora è Madre».<br />

Brillava il sole, poche ore più tardi, a Canale d'Agordo, paese natale di Luciani, quando il Vescovo<br />

di V<strong>it</strong>torio Veneto, monsignor Giuseppe Zenti, ricordava «la sant<strong>it</strong>à del sorriso di Luciani, sbocciato<br />

dalle spine».E tante sono le testimonianze di grazie di cui si riempie il librone davanti alla statua<br />

del Papa, nella chiesa Parrocchiale.<br />

4<br />

A Manoppello il Papa amico della bellezza<br />

Inginocchiato in preghiera davanti alla teca del Volto Santo<br />

Dall'Abruzzo l'inv<strong>it</strong>o di Benedetto XVI ad avere «mani innocenti e cuori puri per contemplare il volto<br />

di Cristo. Mani innocenti - ha spiegato - cioè esistenze illuminate dalla ver<strong>it</strong>à dell'amore che vince<br />

il dubbio, l'indifferenza, la menzogna, l'egoismo. E cuori puri, rap<strong>it</strong>i dalla bellezza divina».<br />

...«Per "vedere Dio" bisogna conoscere Cristo e lasciarsi plasmare dal suo Spir<strong>it</strong>o che guida i credenti<br />

"alla ver<strong>it</strong>à tutta intera". I santi hanno riconosciuto e amato nei fratelli, specialmente i più<br />

poveri e bisognosi, il volto di quel Dio a lungo contemplato con amore nella preghiera» ...«Cari<br />

sacerdoti, se resta impressa in voi, pastori del gregge di Cristo la sant<strong>it</strong>à del suo volto, non abbiate<br />

timore, anche i fedeli affidati alle vostre cure ne saranno contagiati e trasformati. E voi seminaristi,<br />

non lasciatevi attrarre da null'altro che da Gesù a dal desiderio di servire la sua Chiesa»...«La<br />

Madre del Creatore ci aiuti a rispettare anche la natura , grande dono di Dio. Questo dono, però,<br />

è sempre più esposto a seri rischi di degrado ambientale e va pertanto difeso e tutelato.<br />

Un'urgenza posta in evidenza dalla Giornata per la salvaguardia del creato».<br />

5<br />

«Custodi del dono più prezioso»<br />

«Per il credente l'ambiente non è solo un conten<strong>it</strong>ore.<br />

Stili di v<strong>it</strong>a solidali anche con chi verrà dopo di noi»<br />

Perché la Chiesa <strong>it</strong>aliana dedica da quest'anno una Giornata alla salvaguardia del Creato?<br />

Ci aiuta a comprenderlo il vescovo di Ivrea Arrigo Miglio, presidente della Commissione episcopale<br />

per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace.«Non si tratta di una nov<strong>it</strong>à assoluta - precisa<br />

-: questa Giornata era già una realtà per le Chiese di vari Paesi Europei e anche per alcune<br />

diocesi <strong>it</strong>aliane. Oltre alla dimensione ecumenica, ci sono altri due ordini di motivazioni: la s<strong>it</strong>uazione<br />

di alto rischio e di insostenibil<strong>it</strong>à nella quale siamo entrati da tempo e la costante tradizione<br />

della Chiesa che ci inv<strong>it</strong>a a portare nella preghiera l<strong>it</strong>urgica e personale tutto il creato e le sue bellezze<br />

e i suoi problemi, per rendere grazie, per ricordarci che i doni di Dio vanno implorati umilmente,<br />

e non dimenticare che Uno solo è il Creatore e Signore del Cielo e della Terra» «Il problema<br />

ecologico fa parte ormai della nostra cultura, anche se si stenta a vedere conseguenze concrete<br />

nella v<strong>it</strong>a quotidiana. Difesa dell'ambiente non può voler dire solamente conservazione toutcourt<br />

dell'esistente. Si tratta di trovare punti di equilibrio: la natura non è un tabù ma è data all'uomo<br />

per la sua v<strong>it</strong>a; questi però non ne è padrone assoluto ma amministratore, per sé oggi e per<br />

l'uomo di domani...»<br />

6<br />

Assisi chiama il mondo «Pace è il nome di Dio»<br />

Con l'impegno sottoscr<strong>it</strong>to dai leader religiosi e dal capo della Stato Napol<strong>it</strong>ano, a<br />

non «rassegnarsi alla cultura del confl<strong>it</strong>to» si è chiuso l'incontro che ha riun<strong>it</strong>o<br />

esponenti di diverse fedi e culture di tutto il pianeta.<br />

La cerimonia finale è il momento degli impegni. Le parole del solenne impegno di pace sono scand<strong>it</strong>e<br />

da Zeinab Ahmed Dolal, somala appartenente al movimento «Gente di Pace» e membro della<br />

Consulta Islamica <strong>it</strong>aliana. La sua è la voce del sud e dell'Africa: «La preghiera non divide, ma unisce...<br />

abbiamo pregato gli uni accanto agli altri, non pregheremo mai gli uni contro gli altri»...«Non<br />

ci rassegniamo alla cultura del confl<strong>it</strong>to. Siamo uomini e donne credenti, non siamo ingenui. La<br />

Pace è irrinunciabile, anche quando appare difficile o disperato perseguirla»....<br />

... Quante volte la parola sogno ricorre nell'intervento di Andrea Riccardi?<br />

«La Pace può sembrare oggi un sogno da illusi... I disegni terroristici vogliono mostrare la pace<br />

come un sogno impossibile.... La pace - viene detto - è un sogno di gente incapace di guardare<br />

in faccia la realtà... Ma i confl<strong>it</strong>ti non sono un destino.. Grande comp<strong>it</strong>o delle religioni è costruire<br />

la pace nei cuori.Oggi la pace ha bisogno che si impari a vivere insieme tra gente diversa... tra<br />

culture diverse...»<br />

5


6<br />

dalla<br />

DIOCESI<br />

Da “L’Eco di Bergamo”<br />

1<br />

Comun<strong>it</strong>à<br />

laCHIESA<br />

Numeri utili<br />

1<br />

«Don Seghezzi, esempio per i giovani»<br />

Il vescovo Amadei a Premolo per la traslazione delle spoglie: chi cerca la ver<strong>it</strong>à guardi<br />

la sua fede - Il sacerdote ora riposa nella cripta ipogea ricavata nella chiesa parrocchiale<br />

di Sanr'Andrea - La sua figura è una pietra di spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à e di sacrificio - Un<br />

sacerdote di eroica obbedienza<br />

«Vogliamo ringraziare il Signore per il dono che ha fatto alla chiesa di Bergamo con la v<strong>it</strong>a di don<br />

Antonio Seghezzi. La sua fede, la sua obbedienza, la sua dedizione totale al prossimo possano<br />

essere di esempio ai giovani che desiderano e cercano la ver<strong>it</strong>à, affinché la trovino nell'amore<br />

profondo e inesauribile di Dio» È l'invocazione sincera e profonda con cui il vescovo, monsignor<br />

Amadei, ha chiuso la preghiera dei fedeli. Un'orazione rec<strong>it</strong>ata a braccio dal vescovo durante la<br />

celebrazione Eucaristica con cui a Premolo, è avvenuta la traslazione delle spoglie di don Antonio<br />

Seghezzi, dal cim<strong>it</strong>ero del paese seriano alla cripta ipogea ricavata sotto la chiesa parrocchiale di<br />

Sant'Andrea. «Sono molti i motivi che ci spingono a ricordare i tratti principali della figura di don<br />

Antonio Seghezzi: in questo giorno in cui vengono traslate le sue spoglie mortali e nel centenario<br />

della sua nasc<strong>it</strong>a - esordisce il vescovo nell'omelia - Ordinato sacerdote nel 1929 viene nomina-<br />

UFFICI COMUNALI<br />

tel. 035 924111 - Fax 035 924165<br />

Uffici amministrativi<br />

(anagrafe, stato civile, leva, elettorale)<br />

035 924126<br />

da lunedì a venerdì 9.00 -12.30<br />

lunedì martedì giovedì 17.30-18.30<br />

Ufficio tecnico - tel. 035 924145<br />

mercoledì venerdì 9.00 -12.30<br />

Ufficio polizia municipale<br />

tel. 035 924 114 - 335 44846<br />

da lunedì a venerdì 9.00 -12.30<br />

15.00 -18.00<br />

Ufficio assistente sociale<br />

tel.035 924 152<br />

lunedì17.30 -18.30<br />

mercoledì e giovedì 9.00 -12.30<br />

2<br />

to coadiutore parrocchiale ad<br />

Almenno San Bartolomeo, nell'ottobre<br />

del 1932 accetta l'incarico<br />

di insegnare nel Seminario<br />

Vescovile, accoglie la nomina di<br />

cappellano mil<strong>it</strong>are in Africa nel<br />

luglio del 1935. E poi ci sono gli<br />

anni stupendi della sua v<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à in<br />

Azione Cattolica, "l'inv<strong>it</strong>o quotidiano<br />

alla preghiera e all'esame<br />

di coscienza"». Dopo le<br />

persecuzioni don Seghezzi si<br />

consegnò nel 1943 ai nazifascisti.<br />

Portato in carcere, percosso<br />

selvaggiamente, fu condannato a<br />

cinque anni, scontati nei lager di<br />

Verona, Monaco, Kaisheim<br />

Lopsingen e Dachau dove morì<br />

nel 1945.«La sua v<strong>it</strong>a è stata un<br />

dono d'amore. Un amore di Dio<br />

accolto con grat<strong>it</strong>udine anche nei<br />

momenti più aridi e dolorosi dell'esistenza»<br />

Al termine della<br />

Messa il vescovo è sceso nella<br />

cripta ipogea, sotto la chiesa<br />

parrocchiale, dove sono state<br />

deposte le spoglie di don<br />

Antonio. Dopo la benedizione<br />

della cripta il vescovo ha inv<strong>it</strong>ato<br />

tutti i fedeli presenti a rec<strong>it</strong>are la<br />

preghiera per il sacerdote deceduto<br />

in campo di concentramento<br />

a Dachau: «Concedi a noi la<br />

gioia di vedere glorificato anche<br />

su questa terra il tuo servo don<br />

Antonio Seghezzi, martire della<br />

Ufficio tributi - tel.035 924 112<br />

lunedi mercoledi venerdì<br />

9.00- 12.30<br />

giovedì17.30 -18.30<br />

Biblioteca Comunale - Tel. 035 912 134<br />

Lun chiuso<br />

Mar 14.30- 19.00<br />

Mer 15.00- 19.00<br />

Gio 9.00 -12.30 15.00- 19.00<br />

Ven 15.00- 19.00<br />

Sab 9.00 -12.30 15.00- 17.00<br />

3


fede e dell'obbedienza che, per tuo amore, ha consumato la v<strong>it</strong>a nel guidare i giovani alla sant<strong>it</strong>à».<br />

E per la gente del paese don Antonio è già santo.<br />

2<br />

Sant'Alessandro Patrono della diocesi di Bergamo<br />

«Sant'Alessandro esempio di fede quotidiano per il cristiano»<br />

Nella chiesa del Seminario una tradizione che si ripete da secoli<br />

«La persona più grande di ogni potere». «Il cristiano è chiamato a salvare l'uomo da ogni manipolazione<br />

e da ogni riduzionismo». Il vescovo:«il patrono ci parla col suo gesto supremo, la morte<br />

accettata per non tradire Cristo».<br />

Una bella giornata di sole ha caratterizzato la solenn<strong>it</strong>à di Sant'Alessandro martire, patrono della<br />

c<strong>it</strong>tà e della diocesi di Bergamo. Anche quest'anno, a causa del protrarsi dei lavori alla Cattedrale,<br />

il vescovo Amadei ha presieduto la tradizionale concelebrazione eucaristica solenne nella chiesa<br />

ipogea del Seminario diocesano, dove è conflu<strong>it</strong>o un lungo corteo, formato da sei presuli di origine<br />

bergamasca e da numerosi sacerdoti. Alla concelebrazione eucaristica erano presenti, come<br />

tradizione, le autor<strong>it</strong>à civili, pol<strong>it</strong>iche e mil<strong>it</strong>ari della c<strong>it</strong>tà tra le quali il sindaco Bruni e il Presidente<br />

della Provincia Bettoni. All'omelia, dopo aver ricordato la fede rocciosa del martire<br />

Sant'Alessandro spinta fino a sacrificare la v<strong>it</strong>a, il vescovo ha ricordato la censura della cultura<br />

contemporanea su due interrogativi centrali: «Chi è l'uomo, Come assicurare una qual<strong>it</strong>à della v<strong>it</strong>a<br />

dell'uomo? Se non si risponde a queste domande sul senso della v<strong>it</strong>a, come si può pretendere di<br />

educare le nuove generazioni?»...«Diventa sempre più realtà quotidiana la riduzione dell'uomo a<br />

un viaggiatore senza meta. Si vaga attraverso varie esperienze, si passa da un legame ad un altro<br />

senza impegni troppo precisi e vincolanti perché nulla ha un valore assoluto, perché nulla orienta<br />

alla meta della v<strong>it</strong>a, perché non c'è una meta...» «Vi è la tentazione di considerare l'affermazione<br />

di sé attraverso l'accumulazione dei beni, dei poteri. Allora umano non è il donare ma l'impossessarsi<br />

egoistico, non la corresponsabil<strong>it</strong>à, ma il rinchiudersi nel privato, non la fratern<strong>it</strong>à, ma<br />

l'inimicizia, non la solidarietà, ma l'accumulazione, non la comunione, ma l'esclusione. E le persone<br />

non sono valutate per le loro relazioni umane e umanizzanti, ma per il loro avere, potere e<br />

apparire. È il trionfo dell'individualismo. Vi è pure il rischio di ridurre l'uomo a ciò che dice la<br />

scienza e la qual<strong>it</strong>à della v<strong>it</strong>a a ciò che può fare la tecnica»....«In questa s<strong>it</strong>uazione come cristiani<br />

siamo chiamati a collaborare allo sforzo comune di salvare l'uomo aiutandolo ad essere sempre<br />

all'altezza di sé stesso mostrando che in Gesù Cristo è presente e pienamente realizzata la<br />

ver<strong>it</strong>à dell'uomo: testimoniando che la solida salvaguardia della dign<strong>it</strong>à di ogni uomo è in Dio che<br />

si fa presente e si identifica con ogni persona, particolarmente con gli ultimi cioè con i più bisognosi»...<br />

«Il martire Sant'Alessandro ci ricorda però, che per testimoniare questa speranza che<br />

diviene car<strong>it</strong>à, illumina di valore inviolabile ogni persona e dona significato ad ogni momento della<br />

v<strong>it</strong>a.....occorre prendere sul serio la sequela di Cristo..»...«L'ormai vicino Sinodo risvegli in ognuno<br />

di noi e nelle comun<strong>it</strong>à la passione per Gesù Cristo unica solida speranza per l'uman<strong>it</strong>à...»«....Credere<br />

alla speranza donata da Gesù Cristo, perché anche le nuove generazioni possano<br />

scoprire dove sta la bellezza e la grandezza della v<strong>it</strong>a umana...»<br />

3<br />

Brumano, le chiavi alla diocesi di Bergamo<br />

Oltre 200 fedeli per il passaggio da quella di Milano<br />

Il vescovo: siete parte del cammino universale della Chiesa<br />

«Anche questa è storia», si mormora sul sagrato. Brumano, uno dei più piccoli comuni della<br />

Bergamasca (solo 86 ab<strong>it</strong>anti) è la 390a parrocchia della diocesi di Bergamo, dopo oltre 500 anni<br />

di appartenenza all'arcidiocesi di Milano (decanato di Lecco). Lo storico passaggio - «per provvedere<br />

in maniera più proficua al bene spir<strong>it</strong>uale dei fedeli nella nostra epoca e per rendere più efficace<br />

l'azione pastorale dei vescovi», si legge nel decreto che sancisce l'annessione - é diventato<br />

ufficiale nella concelebrazione tenuta dal vescovo di Bergamo Roberto Amadei, dal vescovo<br />

ausiliare e vicario generale di Milano Carlo Roberto Maria Redaelli, dal vicario della zona pastorale<br />

di Lecco don Bruno Molinari»...<br />

4<br />

Missione giovani: la fede porta a porta<br />

Impegnati nei paesi 26 seminaristi. Don Davide Pelucchi: faranno catechesi con<br />

il linguaggio delle nuove generazioni.<br />

Il coraggio di testimoniare Cristo<br />

ai giovani con proposte e linguaggio<br />

nuovi che si ancorino al<br />

cuore di ognuno. Portare la bellezza<br />

del Cristianesimo a una<br />

generazione in affanno, disorientata<br />

e confusa, che fatica a riconoscerla.<br />

È questo il senso della<br />

Missione Giovani che partirà nel<br />

vicariato di Almenno San<br />

Salvatore, Ponteranica e Villa<br />

d'Almè.<br />

A ogni giovane incontrato lasceranno<br />

una busta con il calendario<br />

delle proposte e alcuni spunti<br />

di riflessione.<br />

All'interno anche la preghiera e<br />

l'inno della Missione Giovani.<br />

Sul Calendario è riportata la lettera<br />

che il Vescovo Roberto<br />

Amadei ha scr<strong>it</strong>to per i giovani:<br />

«Gesù Cristo vi indicherà la strada<br />

per vivere pos<strong>it</strong>ivamente e<br />

gioiosamente la vostra ricchezza<br />

di progetti e speranze, ev<strong>it</strong>ando il<br />

rischio di svuotare o bruciare il<br />

vostro futuro»... «Come il Padre -<br />

continua monsignor Amadei -<br />

siate amore che sa ascoltare,<br />

accogliere, sostenere, aiutare e<br />

perdonare»......<br />

«La Missione Giovani, per la<br />

prima volta in un orizzonte vicariale,<br />

- continua don Davide -<br />

vuole far sentire ai giovani che<br />

sono amati dalla Chiesa tentando<br />

allo stesso modo di colmare<br />

quella distanza che sembra<br />

intercorrere tra loro e la comun<strong>it</strong>à<br />

cristiana».«In tutto ciò ci<br />

accompagna la volontà di raccordare<br />

la Missione Giovani con<br />

il Sinodo Diocesano».<br />

«Una catechesi moderna -<br />

riprende don Davide - impostata<br />

dai Seminaristi attraverso il linguaggio<br />

della poesia, della letteratura<br />

e del cinema».<br />

La Missione impegnerà i seminaristi<br />

anche nella vis<strong>it</strong>a a tutti gli<br />

ammalati del Vicariato.<br />

Momento forte della Missione è<br />

la partecipazione dei giovani alla<br />

Messa delle 6,30 ogni mattina.<br />

7


8<br />

Comun<strong>it</strong>à<br />

laPARROCCHIA<br />

a cura di CIVIS<br />

"Vedendo le folle<br />

ne sentì compassione,<br />

perché erano stanche e sfin<strong>it</strong>e,<br />

come pecore senza pastore.<br />

Allora disse ai suoi discepoli:<br />

«La messe è molta,<br />

ma gli operai sono pochi!<br />

Pregate dunque<br />

il padrone della messe,<br />

che mandi operai<br />

nella sua messe»<br />

(Mt 9, 36-38).<br />

don LORIS FUMAGALLI<br />

un dono straordinario<br />

Le parole di Gesù riportate a<br />

fianco sono un inv<strong>it</strong>o a riflettere<br />

sul grande dono che Dio ci ha<br />

fatto mandandoci don Loris e,<br />

allo stesso modo, ci inv<strong>it</strong>a ad<br />

incoraggiare le vocazioni con la<br />

preghiera e la collaborazione di<br />

ciascuno di noi.<br />

Come noi oggi ci rallegriamo per<br />

l’arrivo del nuovo curato, sicuramente<br />

consapevole dell’importanza<br />

della scelta di continuare nella<br />

storia il mandato di Gesù e desideroso<br />

di mettersi a disposizione<br />

della Parrocchia e soprattutto<br />

degli adolescenti la cui imprevedibil<strong>it</strong>à<br />

ci manda in crisi e radicalmente<br />

ci scoraggia, allo stesso<br />

modo, come famiglie cristiane,<br />

abbiamo l'obbligo di stargli vicino,<br />

sostenendo il suo ministero e<br />

impegnandoci a creare ovunque<br />

un’atmosfera di fede in cui la<br />

vocazione possa svilupparsi.<br />

Con l’avvento del nuovo curato<br />

don Loris Fumagalli sono giunto<br />

a quota 9; non devo faticare<br />

certamente nel cercare di ricordarmi<br />

i suoi predecessori perché<br />

tutti, con generos<strong>it</strong>à ed entusiasmo,<br />

hanno dato molto alla<br />

nostra comun<strong>it</strong>à; ve li c<strong>it</strong>erò quindi<br />

in un’apnea colma di ricordi e<br />

di significati: don Dino, don<br />

Felice, don Rino, don Giancarlo,<br />

don V<strong>it</strong>torio, don Vico, don<br />

Michele e don Sergio.<br />

Possono esserci state in alcuni<br />

casi delle simpatie maggiori per<br />

qualcuno rispetto ad altri, oppure,<br />

a volte, normali incomprensioni in<br />

un rap<strong>porto</strong> di collaborazione e<br />

che mostrano quanto sia complicato<br />

e indefinibile l’universo degli<br />

affetti umani.<br />

Le manifestazioni di riconoscenza,<br />

gli attestati di stima e di simpatia<br />

che la comun<strong>it</strong>à di Sarnico<br />

ha sempre rivolto ai suoi sacerdoti<br />

sono sempre state sincere<br />

ed hanno sempre avuto effetti<br />

pos<strong>it</strong>ivi; come dimenticare la<br />

dimostrazione concreta di affetto<br />

dimostrata da tantissime persone


nei confronti di don Sergio poche settimane<br />

fa nel corso del suo saluto prima<br />

della partenza per la Bolivia.<br />

Ecco, credo sia proprio per l'esempio che<br />

quotidianamente vediamo con i nostri<br />

occhi nel dedicarsi agli altri che fa la differenza.<br />

La testimonianza viva cambia la<br />

mental<strong>it</strong>à e ci rende orgogliosi dei nostri<br />

preti e, se anche sbagliano, li sappiamo<br />

perdonare perché il prete è forse la<br />

parte più importante della nostra<br />

comun<strong>it</strong>à.<br />

Don Loris Fumagalli, il nuovo curato, è<br />

nato a Almenno San Salvatore il 4 dicembre<br />

1981. Dopo aver partecipato agli<br />

incontri vocazionali ha iniziato la scuola<br />

media in Seminario nel <strong>settembre</strong> del<br />

1992, nel 2000 ha consegu<strong>it</strong>o il diploma<br />

magistrale.<br />

Gli anni vissuti nella comun<strong>it</strong>à di teologia<br />

sono per lui stati ricchi di esperienze: il<br />

primo anno con tutti i compagni di classe<br />

ha trascorso il fine settimana nelle comun<strong>it</strong>à<br />

di Foppolo, Carona, Branzi; il secondo<br />

anno ha prestato servizio nella Parrocchia<br />

di Loreto in c<strong>it</strong>tà.<br />

Ha poi iniziato il suo servizio come assistente<br />

ai ragazzi del Seminario Minore.<br />

Durante il quarto anno ha dedicato il suo<br />

impegno alla predicazione per la giornata<br />

del Seminario, in quinta ha avuto il privilegio<br />

di animare gli “incontri vocazionali dei<br />

ragazzi”. Dall'ordinazione diaconale a<br />

sabato 9 <strong>settembre</strong>, ha prestato il suo servizio<br />

nella Parrocchia di Rosciate, nel<br />

comune di Scanzorosciate.<br />

Ho preso appuntamento con lui per l’intervista<br />

in casa Parrocchiale; arriva puntualissimo,<br />

anzi addir<strong>it</strong>tura prima di me, e<br />

questo mi meraviglia; la puntual<strong>it</strong>à non è<br />

certamente la caratteristica peculiare dei<br />

curati; Oscar Wilde diceva: «La puntual<strong>it</strong>à<br />

ruba il tempo». «Lode al r<strong>it</strong>ardatario, un<br />

eroe dei nostri tempi» diceva invece un<br />

noto scr<strong>it</strong>tore <strong>it</strong>aliano, «…si è in r<strong>it</strong>ardo, in<br />

quanto non si riesce mai a dire di no. Se il<br />

r<strong>it</strong>ardatario ha un appuntamento e qualcuno<br />

lo chiama, non se la sente di dirgli che<br />

non ha tempo per lui e, con pazienza lo<br />

ascolta, angosciato dal ticchettio delle lancette<br />

dell'orologio.» Comincio l’intervista<br />

con don Loris e non posso fare a meno di<br />

constatare di trovarmi di fronte ad una<br />

persona ancora un po’ “…frastornata,<br />

smarr<strong>it</strong>a”; non penso che questo atteggiamento dipenda dall’intervista, gli ho anticipato<br />

che è un semplice articolo di presentazione della sua persona alla popolazione, ma mi sto<br />

convincendo invece che questa sua espressione da: «ma dove mi hanno mandato»,<br />

derivi piuttosto dal susseguirsi degli eventi dei giorni scorsi (sabato mattina ha saputo<br />

della sua nomina, il giorno dopo era già in servizio). Credo che il passaggio dalla tranquilla<br />

vivac<strong>it</strong>à delle colline del “moscato” alla vivac<strong>it</strong>à forse più energica (ho faticato a trovare<br />

il termine adatto) del paese del basso Sebino debba essere da don Loris pian piano<br />

assimilato; come dargli torto, ha l’età di mio figlio (fisicamente gli assomiglia anche un<br />

po’) e credo cominci anche a rendersi conto che a Sarnico inizierà un’esperienza importante<br />

che, per certi versi, gli cambierà la v<strong>it</strong>a.<br />

Don Loris con la sua famiglia: da sinistra le sorelle Suor Sara e Miriam, la mamma Amalia,<br />

il papà Gianni, la nipote Paola, il fratello Amos, la cognata Carmen e il nipote Andrea<br />

Don Loris infatti mi conferma questa versione. «In effetti sono stato abbastanza stup<strong>it</strong>o<br />

della scelta del Vescovo; Sarnico è un paese “grosso” con un fermento di attiv<strong>it</strong>à, di gruppi<br />

che operano nel volontariato, nel sociale, nello sport, insomma una Parrocchia<br />

“importante” nella quale dovrò svolgere il mio lavoro assumendomi delle responsabil<strong>it</strong>à<br />

ben precise.»<br />

Conoscevi già quindi la nostra Parrocchia e il nostro Oratorio?<br />

«Devo riconoscere che don Sergio in Seminario nei consueti incontri che aveva con noi<br />

Diaconi, ci ha parlato spesso della “sua” Comun<strong>it</strong>à Parrocchiale di Sarnico, quindi, anche<br />

se non posso dire di conoscerla del tutto, posso affermare che qualcosa di voi conosco<br />

e confermo quindi una certa “apprensione” nell’affrontare questo incarico. Dico questo<br />

non perché don Sergio mi abbia dipinto in toni cupi il vostro paese, al contrario, credo<br />

sia uno stato d’animo tutto sommato giustificabile e che forse avrei avuto anche se fossi<br />

stato destinato ad un altra Parrocchia.<br />

Il Seminario ti mette sulle spalle un meraviglioso bagaglio di esperienze e incontri significativi,<br />

ma la realtà che poi noi sacerdoti dobbiamo affrontare è spesso diversa da quanto<br />

imparato. Da parte mia c’è comunque la coscienza dell’importante comp<strong>it</strong>o che mi è<br />

stato assegnato ma soprattutto voglio che la gente sappia che affronterò con “gioia ed<br />

entusiamo” questa mia esperienza. Sono anche cosciente che nel mio cammino ci<br />

saranno delle difficoltà, ma vi posso assicurare che l'amore vince ogni ostacolo. La vera<br />

risposta ad ogni vocazione è opera di amore. La risposta alla vocazione sacerdotale,<br />

9


10<br />

religiosa, missionaria può sorgere soltanto<br />

da un profondo amore a Cristo.»<br />

Come è stata l’accoglienza che hai<br />

avuto da parte della nostra Comun<strong>it</strong>à<br />

Parrocchiale?<br />

«Bellissima. Ho trovato tanta cordial<strong>it</strong>à: nel<br />

Parroco don Luciano, nella gente, nei<br />

ragazzi che, ancora “orfani” di don Sergio<br />

mi sono comunque venuti incontro e mi<br />

hanno stretto la mano presentandosi con<br />

un “Ciao don” molto eloquente e significativo.<br />

Anche i non giovani e i gen<strong>it</strong>ori<br />

hanno immediatamente manifestato<br />

anche loro cordial<strong>it</strong>à e simpatia e questo<br />

ha contribu<strong>it</strong>o, ha fatto cadere parte di<br />

quel certo timore di cui ti parlavo prima e<br />

a rendermi un poco più sereno; non c’è<br />

stata assolutamente diffidenza nei miei<br />

confronti.»<br />

Don Loris cosa ti proponi di fare nella<br />

nostra comun<strong>it</strong>à, quali sono i tuoi programmi<br />

e soprattutto che aspettative<br />

hai?<br />

«Non credo sia serio elencarti una lista di<br />

proposte o esporti un programma delle<br />

attiv<strong>it</strong>à che intenderò svolgere a Sarnico,<br />

sono appena arrivato e devo innanz<strong>it</strong>utto<br />

cominciare a conoscere le persone, i<br />

gruppi, toccare con mano la realtà del<br />

vostro paese inserendomi con discrezione<br />

e tranquill<strong>it</strong>à nelle attiv<strong>it</strong>à che sono attualmente<br />

presenti nell’Oratorio e nella<br />

Parrocchia in genere; voglio prima ascoltare,<br />

capire, entrare in sintonia con le<br />

tante persone che so impegnate in Parrocchia e poi, se sarà necessario, darò il mio contributo<br />

a migliorare senza però la presunzione di stravolgere quanto, credo con tanta<br />

fatica, chi mi ha preceduto ha creato.»<br />

Come è nata la tua vocazione sacerdotale?<br />

«La vocazione è un mistero d'amore fra Dio che chiama per amore ed un uomo che<br />

risponde liberamente e per amore. Spesso si dice "sento la vocazione". La vocazione in<br />

realtà non “si sente”, è una certezza che viene dal dentro, che nasce dalla Grazia di Dio<br />

che chiama ed esige una risposta libera. Se qualcosa si sente è la certezza che Dio si<br />

aspetta qualcosa in più da te. Ho maturato la mia vocazione all’interno della mia famiglia<br />

e della Parrocchia nella quale sono nato.<br />

Partecipai agli Incontri Vocazionali in Seminario, avevo 10 anni; ricordo, che ero così piccolo<br />

che il mio Curato si era dimenticato di me, non mi aveva messo nell’elenco da consegnare<br />

al Seminario pensando che non frequentassi la quinta elementare. Al termine<br />

degli incontri mi ero deciso: volevo fare il prete.<br />

Faticai molto, ricordo, a confessare questa scelta ai miei gen<strong>it</strong>ori, non perché pensassi<br />

che avrebbero avuto qualcosa da ridire, ma perché ero cosciente che la mia famiglia<br />

avrebbe potuto avere delle difficoltà a farmi proseguire la scuola ancora per tanti anni:<br />

ero il terzo di quattro fratelli, tutti studenti, solo mio padre lavorava.<br />

Quando i miei gen<strong>it</strong>ori ricevettero la lettera del Seminario che informava del mio desiderio,<br />

mi resi conto che la mia scelta era invece una “Grande Grazia” e che per loro un<br />

immenso era onore poter offrire il proprio figlio al servizio della Chiesa.<br />

Frequentai con grande entusiasmo in Seminario le Scuole Medie, tutto bene fino alla<br />

seconda superiore quando dovetti affrontare un piccola e inaspettata crisi adolescenziale.<br />

Non è che non fossi più convinto della mia scelta, ma la v<strong>it</strong>a in Seminario cominciava<br />

a “starmi un po’ stretta” e alcune volte mi schiacciava. Vedere i miei amici che passavano<br />

la sera in pizzeria o ad ascoltare musica mentre io dovevo r<strong>it</strong>ornare in Seminario,<br />

mi disturbava un po’. E’ stato questo un periodo piuttosto faticoso e difficile.<br />

Sono passato poi a Teologia anche se non mi ero ancora chiar<strong>it</strong>o con me stesso. I primi<br />

due hanno però hanno contribu<strong>it</strong>o a farmi riflettere e a rendermi veramente consapevole<br />

della scelta di farmi sacerdote.<br />

Nei rimanenti 4 anni di Teologia ho vissuto molte esperienze fra le quali tre anni come<br />

“prefetto” Sicuramente ciò che ha segnato di più questi ultimi anni di preparazione a<br />

diventare prete è stato proprio questo periodo dedicato ai ragazzi del Seminario minore<br />

vivendo con loro come assistente. Ho incontrato classi in età diverse che sono state il<br />

terreno per la mia cresc<strong>it</strong>a nell'attenzione educativa, per cominciare a fare "il curato dell'oratorio",<br />

con le quali vivere e mettere in pratica il timido sì della Ammissione e il sì<br />

deciso del Diaconato. A loro va quindi il mio grazie perché sono stati importanti e decisivi,<br />

probabilmente senza saperlo, perché non è facile passare dall'essere educati<br />

all'educare.<br />

E quindi sei diventato Diacono e infine Sacerdote.<br />

«Come hai potuto capire, la decisione di fare il prete non l’ho presa io. E' il Signore che<br />

mi ha scelto e mi ha chiesto se avessi voluto fare il Sacerdote. E quando Gesù mi ha<br />

chiamato io ho risposto "Si".<br />

Già la sera dell'ordinazione diaconale tutto era grande, magnifico, spropos<strong>it</strong>ato di fronte<br />

alla mia piccolezza. Essere riusc<strong>it</strong>o a diventare prete è qualcosa di veramente<br />

grande, ed è difficile dire come possa essersi realizzato: c' è la sensazione di qualcosa<br />

di misterioso, di più grande di te, incontenibile. Già la sera dell'ordinazione diaconale<br />

tutto era grande, magnifico, ma sicuramente spropos<strong>it</strong>ato di fronte alla mia piccolezza.<br />

Immaginatevi il giorno della mia consacrazione.<br />

È da quando faccio il chierichetto che tutto mi appare grande, a cominciare dalla veste;<br />

ed anche quella sera la stola e la dalmatica, le vesti proprie del diacono, mi sono parse<br />

inappropriate, smisurate per me. Negli anni spesso ho vissuto con questo timore di fronte<br />

alle nuove esperienze: il servizio in Parrocchia, il prefettato, le responsabil<strong>it</strong>à che cre-


scono, la fiducia ricevuta, l'avere a che fare con gente che si aspetta molto da te. A<br />

queste persone chiedo più di ogni altra cosa che mi ricordino nelle loro preghiere.<br />

Che significato ha per te la preghiera di S. Francesco e l’immaginetta che hai<br />

scelto per la tua ordinazione.<br />

«La preghiera di san Francesco è una delle illuminazioni di questi anni. L'ho letta<br />

la prima volta in IV liceo durante il cammino di preparazione alla Promessa, e da allora<br />

è rimasta una delle preghiere da dire sempre al Signore entrando in chiesa. È<br />

stato importante r<strong>it</strong>rovarla nell’anno del liceo come preghiera quotidiana del mattino<br />

di tutta la comun<strong>it</strong>à. È una preghiera che dice bene il desiderio di continuare a camminare<br />

dietro al Signore Gesù sempre, senza stancarsi, convinti che tutto è suo<br />

dono, ed è quello che ho voluto dire anche con l'immaginetta che rappresenta i<br />

discepoli che camminano dietro Gesù.<br />

Chiedo al Signore che mi dia sempre l'entusiasmo per camminare dietro a Lui e per<br />

gettarmi con convinzione nella v<strong>it</strong>a degli uomini e delle donne dei nostri giorni.»<br />

Qui termina la mia prima chiacchierata con don Loris Fumagalli, un ragazzo che ha<br />

ricevuto un grande dono per sé da donare agli altri, un uomo che ha scelto con la<br />

sua vocazione di fare da ponte fra Dio e gli uomini e per questo dobbiamo sentirci<br />

tutti in dovere di sostenerlo e di aiutarlo con le preghiere in questo suo cammino.<br />

Don Loris, il mio augurio è che, oltre alle preghiere che hai chiesto e che ti mer<strong>it</strong>i,<br />

possa esserci da parte delle tante persone che così affabilmente ti hanno accolto,<br />

anche una reale collaborazione e un tangibile aiuto nel tuo lavoro in Oratorio, e nelle<br />

tante iniziative che sicuramente proporrai a i ragazzi. Sarnico è sempre stato generoso<br />

per chi opera in umiltà e impegno. Buon lavoro “…figliolo”.<br />

L'immaginetta scelta da Don Loris per l'ordinazione<br />

11


12<br />

Comun<strong>it</strong>à<br />

llaPARROCCHIA<br />

A DON SERGIO<br />

E’ il Signore che ti chiama<br />

là, nell’America lontana,<br />

perché guidi da vicino<br />

il suo popolo in cammino,<br />

quel suo popol sofferente<br />

che possiede poco o niente;<br />

e, ti chiede di portare<br />

alla gente d’oltremare<br />

il dono della sua Parola,<br />

che ci orienta e ci consola,<br />

che propone la giustizia;<br />

il dono della tua amicizia;<br />

il grande dono dell’amore<br />

tra i fratelli e del Signore;<br />

il Pane della V<strong>it</strong>a vera,<br />

il perdono e la preghiera.<br />

Pronto:”Sì” hai tu risposto;<br />

ma che cosa ti ha proposto?<br />

“Esser del suo gregge un buon pastore?<br />

O di uomini un umil pescatore?<br />

O dopo i campi scuola della Grigna<br />

un solerte operaio della sua vigna?<br />

Ma via, non importa per adesso<br />

saper come Egli si sia espresso.<br />

L’importante è che il suo inv<strong>it</strong>o<br />

tu abbia accolto e poi segu<strong>it</strong>o,<br />

perché a quel che mi risulta<br />

“Messis quidem” semper “multa!”<br />

Perciò affronta con coraggio<br />

questo m<strong>it</strong>ico tuo viaggio,<br />

sarai un segno di speranza<br />

per chi sofferto ha già abbastanza;<br />

e add<strong>it</strong>erai la via del cielo<br />

con le parole del Vangelo.<br />

Armati di buona volontà<br />

e non es<strong>it</strong>ar se una difficoltà<br />

annebbierà, a volte la tua via<br />

a gettarti tra le braccia di Maria,<br />

madre premurosa e buona<br />

che i figli suoi mai non abbandona.


A don Sergio<br />

E non sia triste il saluto<br />

di chi ti ha ben conosciuto,<br />

di chi con te ha cantato e riso<br />

in questo tempo condiviso.<br />

Solo non ti lasceremo,<br />

tutti noi ti seguiremo,<br />

col pensiero e la preghiera<br />

del mattino e della sera<br />

e resteremo a te vicino<br />

“vivo” popolo in cammino,<br />

in cammino ad ogni istante<br />

verso una comune Meta:<br />

una Sorgente sempre fresca e zampillante<br />

che l’anima disseta.<br />

Auguri … Giusy<br />

LA FESTA DEL DON....<br />

Prima dömìnica de setèmber<br />

öna giornata per Sarnec de regordà:<br />

chi pensaa a öna funsiù tat granda?<br />

Ma per Don Sergio l'è mai trop.<br />

"I esagerat": te dic? prima de Mèssa,<br />

ma che bel: pö a l'amur l'è esagerat!<br />

L'è bela granda la curt del Meülì,<br />

ma gh'a staa piö gna ü granelì.<br />

Scecc, zuegn, quace,<br />

mame e papà e fina bisnoni;<br />

denac a me ü bambì 'n bras<br />

a la so mama:<br />

contet pö a sota 'l sul a sgambetà,<br />

ü piansì a belase, per mia disturba.<br />

Chesta l'è Sarnec, per te, Don Sergio.<br />

Per sèt agn, sensa sail,<br />

’sto dé te preparat.<br />

Ma sente che ü segn al laserà:<br />

ol regal piò bel 'n de la borsa de portà!<br />

Dopo de te un 'oter Don 'l vegnerà,<br />

t'a ghe lasat ü prat töt fior<strong>it</strong>;<br />

va sigur 'n de la missiù che té t'é sognat;<br />

ormai Sarnec e la Bolivia<br />

i sò ma i a 'ntresat!<br />

Grassie Don<br />

Gianfranco Gaspari<br />

13


14<br />

Comun<strong>it</strong>à<br />

laFORMAZIONE<br />

La diocesi di Bergamo - Ufficio per<br />

l'Apostolato biblico propone:<br />

LA SCUOLA DELLA PAROLA<br />

E ALTRE PROPOSTE BIBLICHE<br />

4 Ottobre 2006<br />

"Perché quattro vangeli?"<br />

Una vis<strong>it</strong>a nell'officina del canone<br />

Gianantonio Borgonovo, biblista<br />

11 - 18 - 25 ottobre 2006<br />

"Il mistero dell'origine"<br />

I vangeli dell'infanzia (Matteo e Luca)<br />

Patrizio Rota Scalabrini, biblista<br />

8 - 15 - 22 novembre 2006<br />

"Gli incontri del Risorto"<br />

Il compimento della storia di Gesù<br />

Alberto Maffeis, biblista<br />

29 novembre / 6 - 13 - dicembre 2006<br />

10 gennaio 2007<br />

"I vangeli segreti"<br />

L'origine e i discorsi del Salvatore<br />

negli apocrifi<br />

Giacomo Facchinetti, biblista<br />

17 gennaio 2007<br />

Giornata per il dialogo ebraico-cattolico<br />

a cura della REDAZIONE<br />

SCUOLA DELLA PAROLA<br />

e altre proposte<br />

24 gennaio 2007<br />

Celebrazione ecumenica della Parola<br />

31 gennaio 2007<br />

7 - 14 - febbraio 2007<br />

"Quale Messia?"<br />

L'attesa messianica nel Primo Testamen-to<br />

e nel Giordano<br />

Elena Lea Bartolini<br />

Gli incontri si terranno:<br />

Centro "Casa del Giovane"<br />

Via M. Gavazzeni, 11 - Bergamo<br />

Orario: Ore 20,30 - 22,15<br />

La Scuola si tiene al mercoledì.<br />

È aperta a tutti, anche a coloro che non<br />

l'hanno frequentata negli anni scorsi.<br />

Non è richiesta alcuna iscrizione.<br />

LA BIBBIA<br />

IL LIBRO PER LE PERSONE<br />

IN RICERCA<br />

...A fronte di rilanci mediatici sul valore<br />

della cultura religiosa - e in particolare<br />

quella cattolica - si assiste invece ad un'attenzione<br />

inadeguata nei confronti della<br />

Bibbia e della sua influenza diretta e indiretta<br />

sulla storia dell'Occidente. Tale carenza<br />

incide negativamente....<br />

Dopo il grande successo dell'edizione<br />

dello scorso anno, le ACLI e il Comune di<br />

Bergamo propongono un nuovo ciclo di<br />

incontri ...<br />

25 <strong>settembre</strong> 2006 - Bergamo<br />

Teatro Donizetti - ore 20,45<br />

La Bibbia, ponte tra popoli e culture<br />

Moni Ovadia, attore e regista<br />

Gad Lerner, Giornalista - Giovanni Bianchi; Pol<strong>it</strong>ico.<br />

2 ottobre 2006 - Bergamo<br />

Cinema Conca Verde - ore 20,45<br />

In principio è la parola. Parole di uomini.<br />

Parole di Dio.<br />

Dacia Maraini, Scr<strong>it</strong>trice<br />

Enzo Bianchi, Monaco, Priore di Bose.<br />

9 ottobre Bergamo<br />

Cinema Conca Verde - ore 20,45<br />

Voi chi d<strong>it</strong>e che io sia? A confronto con<br />

l'ebreo Gesù.<br />

Rav. Alfonso Arbib, Rabbino capo Comun<strong>it</strong>à Milano<br />

Khaled Fouad Allam, Sociologo e giornalista<br />

Luciano Manicardi, Monaco e biblista.<br />

16 ottobre 2006 - Bergamo<br />

Cinema Conca Verde - ore 20,45<br />

Una donna di nome Maria<br />

Gianfranco Ravasi, biblista<br />

Gabriella Caramore, Giornalista.<br />

23 ottobre 2006 - Bergamo<br />

Aud<strong>it</strong>orium S. Alessandro - ore 20,45<br />

I Magi. La salvezza viene da Oriente.<br />

Paolo Rumiz, Giornalista<br />

Monica Bulaj, Fotografa e antropologa.<br />

6 novembre 2006 - Bergamo<br />

Cinema Conca Verde - ore 20,45<br />

Pilato, la pol<strong>it</strong>ica e il dir<strong>it</strong>to possono<br />

lavarsi le mani?<br />

Gustavo Zagrebelsky , Ex presidente C. Cost<strong>it</strong>uz.<br />

Rosy Bindi, Ministro.<br />

13 novembre 2006 - Bergamo<br />

Cinema Conca Verde - ore 20,45<br />

Il pastore e il pescatore<br />

Erri De Luca, Scr<strong>it</strong>tore<br />

Gennaro Matino, Teologo<br />

23 novembre 2006 - Bergamo<br />

Cinema Conca Verde - ore 20,45<br />

Tommaso, l'incredul<strong>it</strong>à della fede.<br />

Massimo Cacciari, Filosofo<br />

Pierangelo Sequeri, Teologo.<br />

La Maddalena. Il profumo del perdono<br />

Paolo Ricca , Pastore Valdese<br />

Lisa Cremaschi, Monaca<br />

27 novembre 2006 - Bergamo ,<br />

Aud<strong>it</strong>orium Sant'Alessandro - ore 20,45<br />

4 dicembre 2006 - Bergamo<br />

Aud<strong>it</strong>orium Sant'Alessandro - ore 20,45<br />

Matteo, l'esattore. La seduzione del denaro.<br />

Savino Pezzotta, Sindacalista<br />

Giovanni Bazoli , Presidente Banca Intesa.


Comun<strong>it</strong>à<br />

laPOSTA<br />

PADRE NATALINO<br />

ci scrive<br />

Pulau Sapi, 06 agosto 2006<br />

Carissimi amici,<br />

Prima di tutto un cordiale saluto a tutti di<br />

una buona estate, belle vacanze e spero<br />

che tra il troppo caldo e improvvisi temporali<br />

ve la caviate non troppo male. Qui il<br />

caldo da me non molla mai anche se anche<br />

noi in Indonesia siamo martellati da continui<br />

disastri naturali: terremoti, Tsunami,<br />

vulcani che si risvegliano da un lungo<br />

sonno e alluvioni varie causa le abbondanti<br />

piogge e danni al sistema ecologico<br />

causa la deforestazione selvaggia.<br />

Quest'ultimo è il problema che più tocca<br />

noi del Borneo. Infatti ne constatiamo sempre<br />

più gli effetti immediati. In meno di<br />

dieci anni abbiamo sub<strong>it</strong>o due volte ingenti<br />

danni ai villaggi alle coltivazioni lungo la<br />

valle del fiume Malinau che non è il più<br />

grande fiume. Il 2 giugno scorso quasi tutto<br />

il terr<strong>it</strong>orio del centro parrocchiale era sott'acqua<br />

con ingenti danni alle coltivazioni e<br />

all'allevamento delle mucche. Il 18 giugno,<br />

dopo la vis<strong>it</strong>a del nostro Vescovo a tutte le<br />

comun<strong>it</strong>à cristiane della parrocchia, dando<br />

il sacramento della Cresima a 170 neof<strong>it</strong>i,<br />

abbiamo ev<strong>it</strong>ato un grosso rischio di essere<br />

travolti da una improvvisa alluvione avvenuta<br />

all'alba della domenica. In molti villaggi<br />

le case sono state divelte e portate via dalla<br />

corrente. Per fortuna niente danni alle persone,<br />

solo danni materiali ingenti.<br />

Il governo locale ha constatato i danni ma<br />

per ora gli aiuti non sono ancora arrivati. Ho<br />

dato il resoconto al Vescovo il quale ha già<br />

stanziato una buona somma per aiutare i<br />

più bisognosi.<br />

Nel mese di luglio il centro parrocchiale è<br />

sempre molto trafficato non da automezzi<br />

ma da ragazzi e ragazze che dopo gli esami<br />

cercano di iscriversi alle scuole superiori. L<br />

vacanze qui in Indonesia sono brevissime.<br />

L'anno scolastico termina il primo luglio e il<br />

17 luglio riapre. Non abbiamo il tempo di<br />

respirare un po'. Ho chiuso l'asrama, ma di<br />

fatto non è mai stato chiuso. Gli alunni usc<strong>it</strong>i<br />

in terza media sono 12 e i nuovi entrati<br />

sono ben 23. Quindi quest'anno il numero<br />

dei ragazzi/ze è aumentato il doppio e raggiunge<br />

la cifra di 43 alunni. La costruzione<br />

vecchia non più agibile è stata sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a<br />

dalla nuova molto più grande e confortevole.<br />

Un anno e mezzo di lavoro con il costo di<br />

Euro 20,000.<br />

Grazie alla Provvidenza e certamente il<br />

vostro aiuto anche questo nuovo passo nel<br />

mondo della scuola è fatto. Questo per la<br />

nostra realtà è molto importante. Qui la<br />

gente e soprattutto le nuove generazioni dei<br />

giovani vogliono andare a scuola per poter<br />

far fronte e partecipare ai nuovi sviluppi<br />

della società, a rischio di restare emarginati<br />

ed esclusi. Purtroppo il mondo dei vecchi,<br />

ab<strong>it</strong>uati a vivere in un altro....... e il sup<strong>porto</strong><br />

finanziario che possono dare è ancora<br />

minimo.<br />

Per questo abbiamo iniziative anche agricole<br />

in collaborazione con il governo locale.<br />

Scuola professionale per i ragazzi e nei<br />

campi promuoviamo piantagioni di frutti,<br />

orticolture, piantagioni di spezie e aromi<br />

vari e soprattutto del legni pregiati delle loro<br />

foreste che stanno scomparendo per la<br />

deforestazione selvaggia. Povero polmone<br />

della terra: fra poco non resteranno che i<br />

bronchi secchi.<br />

Comunque la v<strong>it</strong>a continua e il fiorire ella<br />

chiesa cresce per Grazia del Signore in tutti<br />

i suoi aspetti e dimensioni. La nostra diocesi<br />

che compie quest'anno cinque anni è<br />

ancora una chiesa giovane e ha bisogno di<br />

tutto. Come sacerdoti siamo solo in venti,<br />

tolti quelli che sono in Curia, quanti ne<br />

restano nelle parrocchie. C'è ne sono 12 e<br />

solo qualcuna ha il lusso di avere due preti.<br />

Nella mia s<strong>it</strong>uazione e guardando l'età<br />

potrei dire di non farcela più. Chi al posto<br />

mio? Si via avanti e si tiene duro fin che il<br />

Signore vorrà. L'entusiasmo e l'amore per<br />

la Chiesa, con la salute fanno sì che la<br />

prima generazione dei missionari in questo<br />

terr<strong>it</strong>orio immenso tiene ancora il campo,<br />

mentre pian pano le nuove generazioni di<br />

preti locali prendono in mano la s<strong>it</strong>uazione<br />

di una chiesa missionaria in espansione.<br />

Per ora mi fermo qui sperando di riallacciare<br />

sempre più i legami tra noi. Vi saluto e vi<br />

auguro di nuovo una bella estate e arrivederci.<br />

Ciao!!!!<br />

P. Natalino<br />

15


16<br />

Comun<strong>it</strong>à<br />

laPOSTA<br />

al CARISSIMO DON LUCIANO<br />

e a tutti i fratelli amici di Sarnico<br />

Innanzi tutto le mie scuse perchè solo ora riesco a dare mie notizie, certamente è molto più tardi<br />

di quanto avrei desiderato e dovuto.<br />

La molteplic<strong>it</strong>à delle sfide della nuova missione insieme alla mia nuova esperienza mi ha assorb<strong>it</strong>o<br />

quasi tutto il tempo e l'attenzione, ma dentro di me serbo un affettuoso ricordo e il desiderio<br />

di comunicarvi sia il mio sentimento che la nuova esperienza che sto vivendo come giovane<br />

Pastore della Chiesa. Ci tengo a dirvi che mi sento profondamente riconoscente e grato per l'accoglienza<br />

che sempre mi riservate sin da quando, nel 1992, arrivai nella vostra Parrocchia; ringrazio<br />

in modo particolare il Parroco e Don Sergio che insieme a tutta la comun<strong>it</strong>à hanno voluto<br />

farmi omaggio per la mia nomina come Vescovo di Pemba, inv<strong>it</strong>andomi a fare le Cresime. Da<br />

quel momento ho preso l'impegno di pregare per tutti i ragazzi che ho avuto la gioia di confermare<br />

nella fede. E come non ricordare e ringraziare con un vivo sentimento di affetto Don<br />

Giovanni per l'attenzione affettuosa che mi rivolgeva come ad un figlio e che certamente nella<br />

gloria di Dio continua ad intercedere per me e per voi.<br />

LA MIA DIOCESI<br />

Come voi saprete, sono alla testa della Diocesi di Pemba dal 24 Ottobre 2004. Il mio primo<br />

impegno è stato quello di vis<strong>it</strong>are tutto il terr<strong>it</strong>orio della Diocesi per rendermi conto personalmente<br />

della s<strong>it</strong>uazione. Ho costatato che la Diocesi di Pemba, creata il 5 Aprile 1957 (per cui il prossimo<br />

anno celebrerà il Giubileo di 50anni) è molto vasta e seriamente provata durante questi<br />

primi 50 anni della sua esistenza. Posso sintetizzare queste prove in 4 aspetti:<br />

I) la guerra di liberazione che è iniziata ed ha inciso innanz<strong>it</strong>utto sulla Diocesi di Pemba che coincide<br />

con la provincia di Cabo Delgado, a nord del Mozambico, con la chiusura di tutte le missioni<br />

del nord. II) la rivoluzione comunista che ha confiscato le Chiese e quasi tutto il patrimonio<br />

della Diocesi, riducendo così il suo potere educativo ed evangelizzatore<br />

III)i 16 anni della guerra civile Frelimo-Renamo che hanno distrutto una larga parte delle infrastrutture<br />

civili ed ecclesiastiche<br />

IV)la instabil<strong>it</strong>à o i cambiamenti frequenti dei suoi Vescovi hanno lasciato la Diocesi in una s<strong>it</strong>uazione<br />

di vulnerabil<strong>it</strong>à dal punto di vista organizzativo (Curia Diocesana) - pastorale - presenza<br />

missionaria - e finanziaria. In questi 50 anni la Diocesi ha avuto 6 Vescovi e negli ultimi due anni<br />

prima del mio arrivo è rimasta quasi sede vacante.<br />

LE SFIDE<br />

Diocesi vasta con poco personale: Per cui adesso, se da una parte la Diocesi è alle prese con<br />

molte sfide, dall'altra parte sono un giovane novello Vescovo, con poca esperienza. La mia preoccupazione<br />

in questo momento è di trovare missionari (Sacer-doti, Suore e laici- cosa non faci-<br />

le) che collaborino nella pastorale<br />

in questa vasta Diocesi di<br />

82.625 Kmq. Ora può contare<br />

solo su 20 preti diocesani e 5<br />

missionari delle due uniche congregazioni<br />

(Passionisti e Società<br />

Bona Nova) presenti nella<br />

Diocesi.<br />

Mancanza di risorse: La<br />

Diocesi poi non ha fonti di risorse,<br />

perchè le varie nazionalizzazioni<br />

e l'instabil<strong>it</strong>à dei Vescovi<br />

hanno distrutto ogni fonte di<br />

entrata. Oggi può contare solo<br />

sull'aiuto di 35.000 US$ l'anno<br />

dalla Propaganda Fidei, ed io,<br />

come Vescovo, spesso resto perplesso<br />

non sapendo dove rivolgermi<br />

per reperire fondi per il<br />

sostentamento del Clero, per la<br />

realizzazione di progetti pastorali<br />

indispensabili al buon funzionamento<br />

del Diocesi. Molte comun<strong>it</strong>à<br />

passano anni senza la possibil<strong>it</strong>à<br />

di una vis<strong>it</strong>a di un sacerdote,<br />

si radunano sotto gli alberi<br />

per celebrare la Parola o nelle<br />

cappelle, costru<strong>it</strong>e con materiali<br />

precari locali. I Sacerdoti inoltre<br />

non hanno mezzi per potersi<br />

spostare nelle varie comun<strong>it</strong>à e<br />

vivono con meno di 100 US$ al<br />

mese.


S<strong>it</strong>uazione sociale precaria: Socialmente<br />

la gente vive in una s<strong>it</strong>uazione di<br />

instabil<strong>it</strong>à economica e sociale (il 95%<br />

vive di agricoltura, con mezzi tradizionali<br />

inadeguati e in tutto dipendente, per la<br />

mancanza di acqua, dalle piogge; il sistema<br />

san<strong>it</strong>ario è debolissimo (mancano<br />

ospedali e i pochissimi che esistono sono<br />

inefficienti e irraggiungibili per la lontananza<br />

e la precarietà delle vie di comunicazione,<br />

addir<strong>it</strong>tura impercorribili durante<br />

la stagione delle piogge,per cui i villaggi<br />

restano isolati per parecchio tempo.<br />

C'è molta mortal<strong>it</strong>à materno-infantile per<br />

mancanza di medicinali e per il dilagare<br />

dell'HIV-SIDA, che lascia molti bambini<br />

orfani, abbassando così anche l'aspettativa<br />

di v<strong>it</strong>a che è: 39 anni per le donne e 38<br />

anni per gli uomini.<br />

L'indice dell'analfabetismo è anche molto<br />

elevato, oltre il 70% dei bambini nelle<br />

campagne non hanno l'opportun<strong>it</strong>à di<br />

andare alla scuola elementare, non parliamo<br />

della scuola secondaria.<br />

Altro aspetto drammatico è la mancanza<br />

dell'acqua: può sembrare esagerato ma è<br />

reale in molte famiglie, soprattutto donne<br />

e ragazze sono costrette a percorrere nei<br />

periodi secchi da 15 a 20 Km. per recuperare<br />

almeno 20 lt. d'acqua (da utilizzare<br />

nella settimana) che caricano sulla<br />

testa; così tutto il tempo che avrebbero<br />

potuto utilizzare per la scuola viene assorb<strong>it</strong>o<br />

da questi comp<strong>it</strong>i.<br />

Per concludere, sarei contento e grato di<br />

poter accogliere qualche forma di solidarietà<br />

(sostegno di un progetto - adozioni di<br />

bambini a distanza) e di avere volontari<br />

che volessero venire per un periodo per aiutare a mettere in piedi qualcosa: costruire<br />

una scuola - insegnare agricoltura o qualche mestiere (falegnameria, tappezzeria, sartoria,<br />

cucina...) ai giovani e alle donne tra l'altro.<br />

Di nuovo, mentre ringrazio di cuore, colgo l'occasione per implorare da Dio sopra tutti<br />

Voi l'abbondanza di ogni benedizione in Cristo.<br />

+ Ernesto Maguengue<br />

Vescovo di Pemba<br />

GRUPPO MISSIONARIO<br />

Il 9 giugno il Gruppo missionario ha concluso presso la chiesa degli alpini il<br />

percorso di sensibilizzazione sulla povertà di strada in Italia. La serata si è<br />

aperta con un momento di preghiera, animato da testimonianze di "v<strong>it</strong>a vissuta"<br />

provenienti dai quattro centri di accoglienza destinatari delle offerte<br />

raccolte nel corso dell'anno: euro 7200 Le storie di chi osp<strong>it</strong>a e di chi viene<br />

osp<strong>it</strong>ato hanno tracciato profili di emarginazione, di sofferenza, di sfruttamento,<br />

ma hanno anche evidenziato come una presenza umana attiva e sensibile<br />

possa aprire nuove opportun<strong>it</strong>à. L'aiuto materiale e la preghiera per chi<br />

offre il suo tempo ai poveri di strada sono il segno del nostro impegno su questo<br />

fronte, sempre più ampio e problematico nell'Italia presente.<br />

Alle riflessioni è segu<strong>it</strong>o un momento conviviale, curato dall'Associazione<br />

alpini che ha messo a disposizione gli spazi, le persone, le vivande: grazie.<br />

Al termine della serata sono stati estratti i biglietti della lotteria indetta dal<br />

Gruppo missionario per raccogliere contributi. Il ringraziamento va in questo<br />

caso agli esercenti e ai privati c<strong>it</strong>tadini di Sarnico che hanno donato i premi<br />

e a tutti gli intervenuti, che con generos<strong>it</strong>à hanno lasciato le loro offerte.<br />

Per il prossimo anno il Gruppo missionario sta pensando a un nuovo progetto<br />

da proporre all'attenzione di tutti, allo scopo di alimentare l'attenzione<br />

verso coloro che operano con chi ha bisogno, ovunque.<br />

Approf<strong>it</strong>tiamo del Porto per comunicare i numeri vincenti dei biglietti della<br />

sottoscrizione a premi per il nostro gruppo, estratti il 7 Giugno 2006 durante<br />

la cena presso la chiesetta degli alpini.<br />

1 PREMIO 0587<br />

2 PREMIO 2439<br />

3 PREMIO 4100<br />

4 PREMIO 1630<br />

5 PREMIO 3110<br />

6 PREMIO 2102<br />

7 PREMIO 2793<br />

8 PREMIO 2001<br />

9 PREMIO 4003<br />

10 PREMIO 2521<br />

11 PREMIO 1878<br />

12 PREMIO 3780<br />

13 PREMIO 3336<br />

14 PREMIO 4071<br />

15 PREMIO 2599<br />

16 PREMIO 1110<br />

17 PREMIO 4796<br />

18 PREMIO 1761<br />

19 PREMIO 3818<br />

20 PREMIO 1372<br />

Per il r<strong>it</strong>iro dei premi contattare il numero telefonico 035/912200 (ore serali)<br />

Il Gruppo Missionario<br />

17


18<br />

Comun<strong>it</strong>à<br />

iGRUPPI<br />

GIROTONDO<br />

intorno al mondo<br />

“Il gioco è molto più di un passatempo, è una conquista<br />

della civiltà umana.<br />

Indipendentemente dalle loro origini o dai loro costumi, gli<br />

uomini giocando comunicano spontaneamente e naturalmente<br />

tra di loro.”<br />

Girotondondointornoalmondo, pur essendo una manifestazione<br />

sui giochi e sulle fiabe, non vuole essere semplicemente una<br />

cosa da bambini ! Se è vero che il gioco è una componente<br />

importante in ogni società, in quanto rispecchia le ab<strong>it</strong>udini e le<br />

condizioni di v<strong>it</strong>a di un popolo o di un terr<strong>it</strong>orio, allora iniziamo<br />

a comprendere come esso possa aprire a riflessioni di natura<br />

interculturale e di educazione alla pace per ciascuno, a prescindere<br />

dall’età, dal sesso, dalla condizione economica –<br />

sociale e dalla religione di appartenenza.<br />

Girotondointornoalmondo vuole regalare un messaggio importante<br />

ai vis<strong>it</strong>atori, specie giovani, grazie anche alla disposizione<br />

dei giocattoli e al percorso formativo interattivo accompagnato<br />

dagli educatori – guida.<br />

PROGRAMMA<br />

Da VENERDI’ 13 OTTOBRE A DOMENICA 22 OTTOBRE ’06<br />

• VENERDI’ 13 ore 21,00 “ ODISSEA”<br />

spettacolo teatrale di Mohamed Ba ( collaboratore del PIME<br />

di MI) al cinema Junior<br />

• SABATO 14 ORE 10,00 inaugurazione mostra presso<br />

la ex biblioteca in piazza Freti<br />

• SABATO 14 dalle ore 14,30 alle 16,30 giochi in piazza,<br />

AEMOC, associazione dell’Ecomuseo di Canneto sull’Oglio.<br />

• Laboratori “GIOCHI NEL MONDO” nelle scuole elementari<br />

dell’ Ist<strong>it</strong>uto Comprensivo di Sarnico, educatori del PIME<br />

di Sotto Il Monte.<br />

• Vis<strong>it</strong>e guidate, programmate, per le altre scuole (materne,<br />

primarie e secondarie) del terr<strong>it</strong>orio presso la sede.<br />

• VENERDI’ 20 ore 21,00 presso l’ Aud<strong>it</strong>orium comunale<br />

di Sarnico, convegno: “IL GIOCO, MODELLO UNIVERSALE<br />

DELLA COMUNICAZIONE !” la riflessione sarà tenuta<br />

dal prof. ALFREDO CALABRESE (docente Univers<strong>it</strong>à<br />

di Padova), con SAMBA Niang e Isabella Pirovano,<br />

allenatori di Basket del terr<strong>it</strong>orio.<br />

• SABATO 21 ORE dalle 14,30 alle 16,30 “FIABANDO”<br />

intrattenimento in piazza Umberto I° di Mohamed BA.<br />

• DOMENICA 22 ore 16,00 al cinema Junior,<br />

spettacolo teatrale: “RACCONTANDO…. CANTANDO A<br />

MEZZ’ARIA”… con Candelaria Romero e Oliviero Biella, e<br />

con la partecipazione di alcune mamme dello Spazio Gioco<br />

e alcuni Agenti allo sviluppo Interculturale, guidati da<br />

Walter Tiraboschi<br />

Il motivo per il quale partiamo proprio dal mondo dei bambini<br />

per una pedagogia interculturale è che proprio negli sguardi dei<br />

piccoli quando stimolati, sappiamo comprendere ciò che più<br />

lega e rende fratelli fin dai primi anni di età ogni bambino e<br />

bambina della terra, cioè quella voglia e capac<strong>it</strong>à di giocare in<br />

ogni s<strong>it</strong>uazione, anche in difficoltà; quella sapienza di riuscire a<br />

creare quasi dal nulla una nuova forma di divertimento, socializzazione<br />

e cresc<strong>it</strong>a.<br />

La manifestazione vuole essere occasione di incontro fra culture<br />

diverse e una provocazione al nostro modo di pensare e ai<br />

nostri cr<strong>it</strong>eri di valutazione e mettere a nudo i nostri pregiudizi.<br />

L’obiettivo che ci prefiggiamo è:<br />

1. trasmettere il valore dell’educazione dei figli e alunni,<br />

che deve tendere a promuovere sobrietà, creativ<strong>it</strong>à,<br />

consumo cr<strong>it</strong>ico,… come valori importanti.<br />

2. capire l’importanza della comunicazione libera e alternativa.<br />

Le final<strong>it</strong>à sono:<br />

- far conoscere al terr<strong>it</strong>orio la realtà dello “Spazio gioco”;<br />

- rendere protagonisti i gen<strong>it</strong>ori, in particolare quelli stranieri, in<br />

una manifestazione che li coinvolga personalmente a reperire<br />

fiabe e giochi della loro terra di origine per condividere un<br />

patrimonio culturale con la gente e le strutture pubbliche e private<br />

che svolgono un ruolo socio-educativo rivolto ai minori, nel<br />

contesto in cui si trovano a vivere;<br />

- mettere in contatto le realtà della provincia che hanno a che<br />

fare con le problematiche dei minori ed in particolare quelle<br />

che si occupano di educazione intercultura ed integrazione.<br />

Tutto ciò nel nostro piccolo, per contribuire al progetto ambizioso<br />

di costruire la pace nel mondo a partire dalla nostra v<strong>it</strong>a, da<br />

quello che ci circonda. E stimolare in tutti la “nostalgia” di un<br />

mondo migliore. Questo sarà in parte possibile anche grazie ai<br />

fondi raccolti durante le manifestazioni estive promosse dalla<br />

nostra Pro Loco. Infatti quest'anno è stato il nostro turno !!!


In realtà già da alcuni anni, alcune realtà<br />

di volontariato del nostro paese beneficiano<br />

di questi fondi e con grande piacere e<br />

soprattutto con grande riconoscenza<br />

desideriamo ringraziare innanz<strong>it</strong>utto il<br />

Consiglio Direttivo della Pro Loco e poi<br />

quanti - sarnicensi e non - hanno con<br />

grande generos<strong>it</strong>à contribu<strong>it</strong>o a questa<br />

raccolta che ha superato i 4.000,= Euro.<br />

GRAZIE PROLOCO !!!<br />

ORARIO APERTURA DELLA MOSTRA<br />

SABATO<br />

dalle ore 10,00 alle ore 12,00<br />

dalle ore 15,00 alle ore 19,00<br />

dalle ore 20,00 alle ore 22,00<br />

DOMENICA<br />

dalle ore 10,00 alle ore 12,00<br />

dalle ore 15,00 alle ore 19,00<br />

FERIALI<br />

mattino per vis<strong>it</strong>e guidate su prenotazione<br />

pomeriggio dalle ore 15,30 alle ore 18,00<br />

Carla Casati<br />

Presidente dell’Associazione<br />

19


20<br />

Comun<strong>it</strong>à<br />

viaRETE<br />

dalla REDAZIONE<br />

www.parrocchiasarnico.<strong>it</strong><br />

Accessi: superata la quota mille al Portale<br />

Soddisfazione della Redazione del Porto per il raggiungimento<br />

della quota “mille” degli accessi al S<strong>it</strong>o della Parrocchia dal suo<br />

avvio (1° aprile 2006).<br />

Il s<strong>it</strong>o è costantemente aggiornato con fotografie mer<strong>it</strong>evoli di<br />

essere scaricate; fra esse la foto dell’abbraccio fra Papa<br />

Giovanni e Don Bonassi, il crocifisso di don Bonassi, la festa a<br />

don Sergio, la sua bellissima foto con in braccio la bambina<br />

tratta dalla copertina del Porto ecc. Sono inoltre scaricabili<br />

alcuni Mp3 e fra essi il “Laudato sii mi Signore” cantato dalla<br />

Crazy Company, il famoso “Discorso ai bambini e alla luna” di<br />

Papa Giovanni. Nella pagina dei Gruppi, Laboratorio Famiglie<br />

solidali troverete “- I Bambini Fanno Oh! di Povia - Bensusan di<br />

Michael Hedges - Children di Robert Miles, oltre naturalmente<br />

al leggere la pagina che consente di conoscere questa importante<br />

associazione.<br />

Nella sezione “Spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à” vi è un’ampia pagina curata da<br />

Gabriella Cadei su S.Teresa di Lisieux, nella sezione “catechesi”<br />

è possibile visualizzare la Sacra Bibbia ed. CEI con concordanze.<br />

Il s<strong>it</strong>o viene inoltre costantemente aggiornato sui fatti principali<br />

della Comun<strong>it</strong>à Parrocchiale, il Vangelo della Domenica e,<br />

scaricabile il Calendario settimanale.<br />

Dal mese di ottobre saremo in grado di proporre il calendario<br />

delle serate al Cinema Junior, siamo in contatto con la<br />

Direzione per pubblicare, e se sarà possibile, la programmazione<br />

dei film.<br />

Il Portale cresce, ma per renderlo ancora più interessante<br />

occorre la collaborazione di tutti. Come fare: telefonate alla<br />

segreteria della Parrocchia (035-910056) o inviate un email a<br />

redazione<strong>porto</strong>@parrocchiasarnico.<strong>it</strong><br />

In tema di indirizzi e-mail chi volesse scrivere a Don Sergio<br />

sappia che ha cambiato il suo indirizzo ora dovete dig<strong>it</strong>are:<br />

gamberoni@donsergio.<strong>it</strong><br />

Buona navigazione a tutti<br />

COMUNICAZIONE DELLA REDAZIONE<br />

Pervengono spesso in redazione lettere che, pur contenendo riflessioni su argomenti interessanti e quindi considerati mer<strong>it</strong>evoli<br />

di essere pubblicati, non vengono però firmate dallo scrivente. La Redazione ha più volte espresso la propria disponibil<strong>it</strong>à alla pubblicazione<br />

sia di articoli che di eventuali riflessioni dei lettori purché confermate da nome cognome e recap<strong>it</strong>o. La redazione, dopo<br />

aver preso contatto con lo scrivente, definirà con lo stesso le modal<strong>it</strong>à della pubblicazione . Rimane comunque sempre la responsabil<strong>it</strong>à<br />

di chi scrive in particolare su temi che investono la v<strong>it</strong>a della comun<strong>it</strong>à.<br />

Accendi la rete in azienda<br />

HARNEKINFO Srl - Piazza SS. Redentore, 12 - 24067 Sarnico (Bergamo)<br />

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Comun<strong>it</strong>à<br />

UNITALSI<br />

Comun<strong>it</strong>à<br />

FLASH<br />

FESTA DEGLI AMMALATI<br />

17 <strong>settembre</strong> 2006<br />

Come ogni anno ecco qui di segu<strong>it</strong>o l’elenco dei numeri della lotteria estratti durante la consueta<br />

festa degli ammalati organizzata dal gruppo UNITALSI nel pomeriggio di domenica<br />

17/09/2006.<br />

La presenza numerosa di ammalati e anziani ha dato un’emozione immensa quando durante<br />

la celebrazione della Santa Messa il nostro Parroco Don Luciano e gli altri Sacerdoti han<br />

distribu<strong>it</strong>o l’olio degli inferni, che non deve essere visto come presagio di morte ma come<br />

eterna comunione con Dio.<br />

Altro momento significativo durante la celebrazione è stato l’affettuoso saluto e ringraziamento<br />

a Suor Bernardette “perla preziosa” per la nostra casa di riposo per nove anni:<br />

“ Ti ringraziamo Signore per Suor Bernardette, in lei desideriamo ringraziare anche tutte le<br />

suore che han prestato servizio con zelo e devozione; ricolmale o Signore di quel bene che<br />

loro non hanno es<strong>it</strong>ato a donare a chi davvero ne ha avuto bisogno e aiuta noi , a continuare<br />

la loro missione stando vicino agli anziani e agli ammalati”.<br />

E’ poi segu<strong>it</strong>a un po’ di festa in oratorio con pasticcini pizzette e un po’ di vino … ed è riusc<strong>it</strong>o<br />

ad arrivare in tempo anche il bandino , che sembrava che ci avesse dato “forfa<strong>it</strong>”, ed<br />

invece come sempre ha rallegrato la bella compagnia mentre si era in attesa della m<strong>it</strong>ica<br />

lotteria.<br />

L’UNITALSI ringrazia di cuore tutti quelli che hanno partecipato e condiviso questa giornata,<br />

sostenendo così l’operato del gruppo.<br />

In questo periodo , a segu<strong>it</strong>o delle dimissioni del nostro capo gruppo , la cara Ida, siamo in<br />

attesa della nuova elezione; chiediamo quindi a tutti sostegno morale e spir<strong>it</strong>uale e non<br />

continue cr<strong>it</strong>iche che non fanno altro che ledere gli animi di chi da anni crede nell’UNITALSI<br />

e dedica il suo tempo a chi è nel bisogno!<br />

Da anni il gruppo è presente nel nostro paese e forse potrebbe “ dare di più” ma ha bisogno<br />

di nuovi membri che ridonino v<strong>it</strong>a e vivac<strong>it</strong>à!<br />

Grazie.<br />

dalla Casa di Riposo<br />

Nuovo apparecchio “Laser per terapia fisica” alla Casa di Riposo<br />

Prosegue senza sosta l’attiv<strong>it</strong>à delle volontarie della nostra Casa di Riposo.<br />

Nemmeno la calura estiva ha imped<strong>it</strong>o loro di essere presenti anche quest’anno all’interno<br />

della chiesetta di S.Rocco per la consueta lotteria.<br />

La caparbietà di queste “meravigliose donne” dirette dalla Signora Lidia Gervasoni è veramente<br />

degna di elogio incondizionato.<br />

“Queste signore sono riusc<strong>it</strong>e a stupirci anche quest’anno” mi dice il Direttore San<strong>it</strong>ario del<br />

Casa di Riposo Dott. Evelino Barcella “la cospicua somma ha permesso l’acquisto di un<br />

apparecchio per la terapia fisica antidolorifica e per la terapia di ulcere cutanee e lesioni da<br />

decub<strong>it</strong>o che insorgono nelle parti del corpo più a lungo soggette a pressione durante una<br />

Che fatica la ginnastica di gruppo!!!<br />

protratta permanenza a letto o in posizione seduta. I pazienti più a rischio sono quelli impossibil<strong>it</strong>ati<br />

o lim<strong>it</strong>ati a muoversi in modo autonomo e soprattutto gli anziani per la frequente<br />

concom<strong>it</strong>anza di altri fattori che ne facil<strong>it</strong>ano in vario modo la formazione”.<br />

Oltre al laser, con il ricavato della lotteria si è potuto acquistare anche un altro importante<br />

dispos<strong>it</strong>ivo che viene utilizzato sempre al meglio: il “solleva persone per vasca assist<strong>it</strong>a”.<br />

Siamo sicuri che i buoni risultati ottenuti anche quest’anno saranno da incentivo ulteriore per<br />

le signore a continuare nella loro opera di volontariato a favore degli osp<strong>it</strong>i della Casa di<br />

Riposo.<br />

CIVIS<br />

21


22<br />

ATTUALITÀ<br />

l’evento<br />

a cura di LUCA CUNI - FOTO SERVIZIO SAN MARCO - VILLONGO<br />

ESTATE A SARNICO:<br />

trionfa il Festival<br />

degli artisti di strada<br />

E’ stata l’estate della consacrazione del Busker, il Festival degli Artisti di strada, tenutosi a Sarnico<br />

dal 27 al 30 luglio. Nessun’altra manifestazione, lontana o meno lontana nel tempo, ha potuto<br />

griffare un trionfo di così enorme rilevanza e consistenza. Oltre 25 mila le presenze di vis<strong>it</strong>atori,<br />

a conferma che lo spettacolo di strada e di piazza, fra saltimbanco, giocolieri, spericolati artisti e<br />

commedianti dell’arte, ben si integra con l’ambiente medioevale di una Sarnico, bellissima di<br />

notte, fra sampietrini, storiche mura e gran parte dei negozi aperti sino a tarda ora. Migliaia di<br />

vis<strong>it</strong>atori hanno riemp<strong>it</strong>o anche l’alta Contrada, ab<strong>it</strong>ualmente poco frequentata e meno apprezzata.<br />

L’organizzazione perfetta allest<strong>it</strong>a dalla Pro Loco ha reso possibile una certezza: regalare a<br />

Sarnico e alla lim<strong>it</strong>rofa Paratico, il privilegio di osp<strong>it</strong>are uno fra i primi sei festival degli ottanta<br />

organizzati in Italia. E così con Ferrara, Torino, Santa Sofia, c<strong>it</strong>tadina della provincia di Forlì-<br />

Cesena dove la Romagna diventa Toscana, Mercantia, a Certaldo (Firenze) e Pennabilli (Pesaro-<br />

Urbino), è sopraggiunta anche Sarnico, con i suoi 140 spettacoli messi in strada da artisti singolari<br />

in una maratona di quattro giorni. Un avvenimento che ha assunto una rilevanza nazionale,<br />

con televisioni (presenti Rai e<br />

Mediset) e giornali nazionali e<br />

locali che non hanno mancato di<br />

dare spazio ad una ined<strong>it</strong>a perla<br />

estiva sul lago. Giù il cappello<br />

quindi alla Pro Loco ed ai suoi<br />

collaboratori per averci proposto<br />

un prezioso tesoro, certamente<br />

da consolidare ed arricchire ma<br />

indubbiamente da sostenere e<br />

salvaguardare. Sarnico ne aveva<br />

bisogno. Infine, la Pro Loco ha<br />

confermato che durante le manifestazioni<br />

estive, grazie alla<br />

generos<strong>it</strong>à del pubblico, la raccolta<br />

benefica ha raggiunto i 4<br />

mila euro. Un contributo che sarà<br />

interamente devoluto all’Associazione<br />

Laboratorio Famiglie<br />

Solidali.<br />

Dal Kenia gli Afro Jambo Jeeg<br />

Assoluti dominatori della kermesse<br />

sono stati loro: gli Afro<br />

Jambo Jeeeg, un gruppo keniano<br />

di Nairobi composto da sei<br />

straordinari acrobati. Nick,<br />

Peeter, Stephine, Hanfry, Erick e<br />

Churchiu, di età compresa fra i<br />

18 e i 22 anni, sono una fra le<br />

dieci compagnie circensi più<br />

rapide al mondo. “Abbiamo<br />

imparato l’arte a Nairobi” raccontano,<br />

“mentre frequentavamo<br />

la struttura di una fondazione<br />

belga creata per sostenere gli<br />

Artisti di Strada. La scuola è<br />

quella del circo cinese portata da<br />

un paio di grandi circensi asiatici<br />

trasfer<strong>it</strong>isi in Africa per aiutarci.<br />

Con le nostre caratteristiche<br />

siamo stati in grado di rendere il<br />

tutto più spettacolare grazie alla


veloc<strong>it</strong>à e alla rapid<strong>it</strong>à dei movimenti. Attualmente viviamo a Pennabilli, dove è funzionante<br />

una foresteria per artisti di strada. Godiamo di un permesso di soggiorno come<br />

lavoratori dello spettacolo. Ci alleniamo due volte al giorno per circa tre ore e spesso lo<br />

spettacolo sost<strong>it</strong>uisce l’allenamento”. Lo show presentato a Sarnico durava circa mezz’ora.<br />

Ma i fenenomi sottolineano:<br />

“Potevamo terminarlo<br />

in soli dodici minuti!”.<br />

Marco Cadorna, il mangiaspade<br />

torinese.<br />

Sono un mangiafuoco, scherzo<br />

con le fiamme ed i vetri, a<br />

volte ne pago le conseguenze:<br />

guarda le cicatrici e le<br />

scottature. Cammino sui cristalli,<br />

ma quando sento la<br />

lama della spada lunga 68 centimetri depos<strong>it</strong>arsi sull’esofago, mi rendo conto che stò<br />

rischiando la salute”, racconta il 44 enne originario di Torino e già nonno di una nipotina<br />

di sette anni di nome Nina. “I medici mi hanno vis<strong>it</strong>ato e controllato, confermandomi<br />

di rappresentare un’eccezione. Ma già lo sapevo. Sin da piccino sentivo i bocconi di cibo<br />

depos<strong>it</strong>arsi lentamente nello stomaco e sembra incredibile, ma a volte quando presento<br />

lo spettacolo con la spada più lunga, sento il cuore che si appoggia alla lama mentre<br />

discende lentamente nel mio corpo. Una sensazione incredibile. Mi rendo conto del pericolo,<br />

ma questa è la mia v<strong>it</strong>a, quella dell’ artista di strada”. Cadorna prosegue: “Se l’anno<br />

prossimo mi inv<strong>it</strong>erete nuovamente a questo straordinario festival sul lago, porterò<br />

anche la mia nipote con la quale ho in preparazione un nuovo spettacolo”.<br />

Columbus Orchestra<br />

Lunedì 10 luglio. Con<br />

“Melodie al chiaro di Luna”,<br />

apprezzato r<strong>it</strong>orno a Sarnico<br />

per la formazione genovese<br />

fondata nel 1985 e composta<br />

da 65 professori d’orchestra<br />

diretti dal Maestro Franco<br />

Pirondini. Alla serata in musicale,<br />

organizzata presso la<br />

piazza delle “Residenze sul<br />

Lago”, hanno partecipato<br />

anche Camilla Braga, cantante solista e la<br />

scuola di ballo Enjoydance” di Sarnico.<br />

Fuochi pirotecnici con la Madonna Stella<br />

Maris<br />

Sabato 15 luglio. Come ogni anni il<br />

tratto di lago del Basso Sebino è stato<br />

preso d’assalto per la processione di 200<br />

barche illuminate che accompagnavano la<br />

statua della Madonna Stella Maris, un<br />

appuntamento concluso con spettacolo<br />

pirotecnico. Circa 10 mila le presenze.<br />

Osp<strong>it</strong>e della serata, il Nunzio Apostolico in<br />

Indonesia Mons. Leopoldo Girelli.<br />

Poi spazio ai fuochi d’artificio.<br />

Rossana Casale Quintet<br />

Giovedì 20 luglio, Rossana Casale, artista<br />

nata a New York ed appassionata di jazz,<br />

ha festeggiato il compleanno con un<br />

applaud<strong>it</strong>o concerto in Villa Faccanoni dal<br />

t<strong>it</strong>olo “Billy Holiday in Me”, con ottimi brani<br />

come "Body and soul" e "God bless the<br />

child" .<br />

23


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Donovan in concerto<br />

Un simbolo di una generazione, quella<br />

degli anni ’60 con suoi temi universali:<br />

pacifismo, ecologia e dir<strong>it</strong>ti civili: sabato 22<br />

luglio, in Villa Faccanoni, applausi e tanto<br />

pubblico per l’esibizione dello scozzese<br />

Donovan in esclusiva nazionale. La serata<br />

è stata organizzata all’interno della rassegna<br />

internazionale di folk contemporaneo<br />

“Andar per Musica”.<br />

I Camaleonti<br />

Venerdì 4 agosto in Piazza XX Settembre<br />

spazio al revival con i Camaleonti. Una<br />

band con 40 anni di storia sostenuti dalle<br />

note di storiche canzoni come “Sha… la la<br />

la”, Io per Lei”, “Applausi”. Un concerto<br />

“lim<strong>it</strong>ato”, a causa dell’inaspettata defezione<br />

di Tonino Cripezzi, voce solista del gruppo<br />

milanese.<br />

John Martyn<br />

Serata con l’ombrello domenica 13 agosto<br />

in Piazza XX Settembre per il concerto dell’artista<br />

e cantautore scozzese dalla voce<br />

profonda. Martyn è giunto a Sarnico all’interno<br />

della rassegna “Suoni dal Mondo,<br />

voci e sensazioni d’Oltremanica”.<br />

I Casadei<br />

Vai col valzer. Si scrive Casadei, si legge<br />

festa. Una grande pista da ballo e la simpatia<br />

di Mirko Casadei, anch’egli a<br />

Sarnico il giorno del compleanno, sabato<br />

19 agosto hanno regalato alla nostra c<strong>it</strong>tadina<br />

una bella sera di musica e di<br />

danze. Oltre 3 mila le presenze in Piazza<br />

XX Settembre.<br />

Degustazione Gastronomica<br />

Piatti a ruba in centro per la cena di domenica 20 agosto. Nell’alta Contrada, in via<br />

Buelli, la degustazione ha fatto il pieno. Una occasione per assaggiare i pregevoli primi<br />

piatti realizzati gratu<strong>it</strong>amente da diciotto ristoratori locali. Oltre 300 i coperti per gustare<br />

squis<strong>it</strong>e pietanza e ottimi vini ad un costo contenuto.<br />

Franco Bruna e i Tartassati<br />

Con la collaborazione di Bruno Bozzetto, dal 26 agosto al 10 <strong>settembre</strong>, in sintonia con<br />

l’Arte, Sarnico ha osp<strong>it</strong>ato le vignette di Franco Bruna. Presso la Pinacoteca, con il<br />

patrocinio del Museo della Satira di Forte dei Marmi, è stata allest<strong>it</strong>a la mostra “I<br />

Tartassati”, un viaggio satirico dedicato ai contribuenti. Altre esposizioni di vignette<br />

hanno coinvolto l’ex biblioteca comunalee le vetrine del centro storico. Due le proiezioni<br />

di film in piazza.


Associazioni<br />

Marina<br />

Associazioni<br />

Scout<br />

GRUPPO MARINAI SARNICO<br />

Dopo le ottime g<strong>it</strong>e effettuate in Liguria (Arenzano e Bogliasco) e quella in Emilia Romagna<br />

(Marzabotto e Bologna) abbiamo in programma per Domenica 1 Ottobre<br />

un’altra bella g<strong>it</strong>a in Piemonte, ad Asti e Alba, dove assisteremo alla festa folcloristica locale,<br />

al Mercato del Tartufo e al famoso Palio degli Asini.<br />

Pranzo a base di special<strong>it</strong>à locali in ristorante tipico nel centro storico di Alba<br />

Programma completo, costi e prenotazioni in Sede Marinai. Cell 333/4310752<br />

Informiamo che quest’anno la festa di Santa Barbara sarà celebrata sabato 16 e domenica<br />

17 Dicembre 2006. (Segue programma)<br />

Nella foto alcuni partecipanti alla g<strong>it</strong>a in Emilia Romagna.<br />

GRUPPO SCOUT SARNICO<br />

I lupi del Sarnico 1°, quest’anno hanno svolto il campo estivo nella base scout di Toscolano<br />

Maderno, sul lago di Garda. Il posto era molto grande e bello, con un fiume che costeggava<br />

il giardino…era tutto fantastico!<br />

L’ambientazione del campo era basata sulla favola Robin Hood.<br />

I lupi, amici di Robin dovevano battere lo sceriffo di Nottingham facendo giochi e attiv<strong>it</strong>à<br />

molto divertenti!!<br />

Le sestiglie (i piccoli gruppi in cui siamo divisi) si sono sempre impegnate in tutti i giochi per<br />

vincere La coppa del Lupo, un torneo che viene fatto tutti gli anni. Che è stato vinto dalla<br />

sestiglia dei bianchi.<br />

Abbiamo fatto anche la corrida “lupetti allo sbaraglio”: scenette, balli e canzoni, inventati e<br />

messi in scena; una serata di festa e risate nella quale alla fine la giuria (i vecchi lupi) pre-<br />

Che fatica la ginnastica di gruppo!!!<br />

mia la coppia, il terzetto o il singolo che ha fatto la miglior esibizione. Quest’anno hanno vinto<br />

Maria e Valentina (due lupette del primo anno) con una scenetta devvero divertente!<br />

Come sempre, anche quest’anno è stata fatta una lunga g<strong>it</strong>a a piedi che ha occupato quasi<br />

tutta la giornata. Durante tutto il campo si gioca, si prega (una sera c’è stata anche la caccia<br />

francescana), si mangiano le prelibatezze di Babbo lupo e ci si diverte tutti insieme…<br />

L’ultimo giorno sono arrivati i gen<strong>it</strong>ori con il quali abbiamo<br />

pranzato insieme e festeggiato la fine del campo.<br />

Camilla<br />

25


26<br />

ATTUALITÀ<br />

ll’evento<br />

RASSEGNA DIALETTALE:<br />

“Sarnek chè grégna”<br />

Il logo della Rassegna<br />

a cura di CIVIS<br />

Dal 7 ottobre al 3 novembre 2006<br />

ñ indubbio come il teatro dialettale eserc<strong>it</strong>i un’importante mansione di "memoria linguistica", non<br />

intesa come una sottolingua popolare e povera, ma invest<strong>it</strong>a di un importante ruolo per la storia<br />

di un paese o di un intero un terr<strong>it</strong>orio; il dialetto è uno strumento linguistico che appartiene<br />

esclusivamente alla comun<strong>it</strong>à locale e come tale deve essere salvaguardato.<br />

La Parrocchia di Sarnico in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e il patrocinio della<br />

Pro Loco si è assunta da quest’anno l’onere e il piacere di organizzare la tradizionale “Rassegna<br />

dialettale c<strong>it</strong>tà di Sarnico 2006” denominata: Sarnech chè gregna (Sarnico che ride).<br />

Proporre il Teatro Dialettale, non<br />

è certo voler presentare un teatro<br />

“minore” come vorrebbero<br />

farci credere molti soloni della<br />

Cultura, ma è il voler proporre<br />

una forma di rappresentazione<br />

straordinariamente reale.<br />

L’utilizzo del linguaggio dialettale<br />

è un qualcosa che ci appartiene<br />

nell'intimo e nessuno potrà privarcene;<br />

perché gli autori di queste<br />

commedie dialettali trattano<br />

argomenti che vanno a toccare<br />

s<strong>it</strong>uazioni del quotidiano e che la<br />

gente riconosce ed apprezza<br />

immediatamente.<br />

Proponiamo la rassegna dialettale<br />

perché il Dialetto rimanga un<br />

linguaggio moderno ed attuale,<br />

affinché resti costantemente ed<br />

il più a lungo possibile anche nel<br />

terzo millennio, la colonna sonora<br />

del nostro vivere quotidiano,<br />

avvolgendoci nella sua particolare<br />

inflessione, sbalordendoci per<br />

la sua immediatezza ed emozionandoci<br />

con la sua autentic<strong>it</strong>à.<br />

L’edizione di quest’anno avrà<br />

anche un valore aggiunto di<br />

grande interesse in quanto, una<br />

giuria qualificata presieduta dal<br />

dott. Giacomo Schivardi (un vero<br />

intend<strong>it</strong>ore di teatro e amante del<br />

genere dialettale), assegnerà 4<br />

prestigiosi premi al miglior regista,<br />

al miglior attore protagonista,<br />

alla migliore attrice protagonista,<br />

al miglior attore o attrice<br />

non protagonista.<br />

La premiazione verrà effettuata<br />

la sera del 3 novembre 2006 al<br />

termine dell’esibizione della<br />

Crazy Company che si presenterà<br />

fuori concorso.<br />

Ora si spera che lo sforzo organizzativo,<br />

un<strong>it</strong>o alla final<strong>it</strong>à uman<strong>it</strong>aria<br />

alla quale verrà destinato<br />

il ricavato della rassegna spinga<br />

quanta più gente possibile ad


uscire di casa e passare così alcune<br />

serate di vera e sana allegria assistendo<br />

allo spettacolo.<br />

Un grazie particolare agli Sponsor ufficiali<br />

della manifestazione: Argomm S.p.A.,<br />

Kiwanis del Sebino, Studio Peldy,<br />

Tipografia Sebina e Ristorante la Forcella.<br />

Un grazie anche alla Direzione ed ai componenti<br />

del gruppo “Cine Junior” per la<br />

collaborazione.<br />

Ecco il cartellone della rassegna<br />

• Sabato 7 ottobre:<br />

Compagnia Teatrale Dialettale<br />

Isolabella di VIllongo S.A.:<br />

“Ogne mester al gh’a la so!”<br />

Testo e regia di Renzo Brescianini<br />

• Sabato 14 ottobre:<br />

Compagnia Scacciapensieri<br />

di Carobbio degli Angeli:<br />

“Do l’è méi che òna” di Ray Cooney<br />

(adattamento della commedia “Taxi a<br />

due piazze”) regia di Mario Masseroni<br />

• Sabato 21 ottobre:<br />

Compagnia La Sfongada<br />

di Tavernola Berg.sca:<br />

“Ol fantasma del pòèr Piero”<br />

di C.V<strong>it</strong>tici<br />

Regia di Luisa Balducchi e B. Fenaroli<br />

• Sabato 28 ottobre:<br />

Gruppo teatrale Vertovese di Vertova<br />

(formata da sole donne):<br />

“Ol malàt in dèl co”<br />

(Libera trascrizione de<br />

“Il malato immaginario” di Molière)<br />

testo di Fabrizio Dettamanti,<br />

regia di Rachele Paganessi.<br />

• Venerdì 3 novembre:<br />

La Crazy Company for don John<br />

di Sarnico:<br />

“Mètonga öna preda sura”<br />

(nuova versione)<br />

Testo e regia di<br />

Mario Dometti. (fuori concorso).<br />

Nel corso della serata nomination<br />

e premiazioni.<br />

Gli spettacoli avranno inizio alle 20,45<br />

presso il Cinema Junior di Sarnico<br />

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28<br />

Cultura<br />

ee salute<br />

a cura di GIACOMO SCHIVARDINipote Riccardo<br />

La gastronomia è oggi componente essenziale del turismo. Non<br />

c'è zona del terr<strong>it</strong>orio nazionale che non possa vantare una propria<br />

tradizione e proprie peculiar<strong>it</strong>à tali da sollec<strong>it</strong>are la vis<strong>it</strong>a di<br />

quei turisti, che con un termine assai indovinato qualcuno ha<br />

defin<strong>it</strong>o "gastronauti".<br />

Insieme al patrimonio artistico, questa è la fortuna del nostro terr<strong>it</strong>orio,<br />

una autentica miniera a cui attingere per alimentare e<br />

sostenere l'economia anche delle zone più discoste dai grandi<br />

flussi. Ho trascorso un lungo periodo in una nota local<strong>it</strong>à turistica<br />

della Vallecamonica e, attraverso depliànt vari, inv<strong>it</strong>i televisivi<br />

delle TV locali e anche personalmente, ho constatato che, forse<br />

in maggior misura rispetto agli anni passati, proprio come protagonista<br />

delle varie promozioni turistiche non sono state, solamente,<br />

grad<strong>it</strong>e e piacevoli offerte di spettacoli, concerti ed intrattenimenti<br />

vari, ma, quasi ogni dove, allettanti proposte gastronomiche,<br />

caldeggiate nelle tante manifestazioni, feste, sagre e dai<br />

tantissimi locali di ristorazione, esistenti un po' dovunque nelle<br />

nostre valli, attirando interesse ed attenzione da parte di un vasto<br />

pubblico, con la possibil<strong>it</strong>à di quasi certe e sostanziose "abbuffate"<br />

di special<strong>it</strong>à tipiche delle varie zone, con appet<strong>it</strong>osi, gustosi<br />

ed originali menù. Tra questi, c'è chi punta sulla consolidata<br />

tradizione dei "casonsèi", chi preferisce la non meno gustosa<br />

degli "scarpinòcc" o delle tagliatelle alla farina di castagne, chi,<br />

addir<strong>it</strong>tura per seguire vecchie ricette culinarie, non disdegna di<br />

rivolgersi alla "cucina povera" del luogo, come i "capù" (involtini<br />

ripieni di carne di agnello in foglie di bietole o verze o, foglie<br />

tenere di v<strong>it</strong>e di uva americana), chi gioca l'asse sicuro della<br />

polenta taragna, chi conta sui delicati profumi di un buon piatto<br />

di carne e funghi porcini, chi punta su un sapor<strong>it</strong>o "salmì" di<br />

capriolo o di cervo, il tutto anticipato sempre da un ricco taglie-<br />

ESTATE IN QUOTA<br />

ricca di sapori<br />

genuini,ma...<br />

re di affettati nostrani, dalla pancetta, al lardo, al salame di<br />

capra, alla bresaola d'asina e formaggi tipici delle varie zone.<br />

Naturalmente il tutto accompagnato da ottimi vini delle nostre<br />

aree di produzione e, ultimo, da profumate grappe distillate in<br />

zona. Tutto questo ben sapendo che, dopo una giornata trascorsa<br />

all'aria aperta, l'escursionista o, semplicemente, dopo una<br />

salutare passeggiata, è gradevolissimo potersi sedere con le<br />

gambe sotto un tavolo per un buon pasto. A tale propos<strong>it</strong>o non<br />

mancano, specialmente durante le stagioni estive, inv<strong>it</strong>anti iniziative<br />

dai t<strong>it</strong>oli eclatanti, come: "Mangia e vai!", concependo, in<br />

tal caso, l'enogastronomia come la sintesi tra cultura e tradizione,<br />

con lo scopo nello stesso tempo di diffondere e valorizzare le<br />

bellezze del paesaggio, del patrimonio artistico e arch<strong>it</strong>ettonico<br />

di grande significato con secolari ed originali tradizioni. Per continuare<br />

a rimanere, prettamente, nel tema, ecco un esempio, tra<br />

i tantissimi, di un menù, senz'altro da un punto di vista igienico<br />

- nutrizionale abbastanza al di sopra delle regole, proposto da un<br />

noto agr<strong>it</strong>urismo camuno:<br />

- Lumache al forno con pancetta, lardo con caldarroste e miele,<br />

bresaola d'asina, salame nostrano,<br />

- Gnocchetti di castagne con funghi porcini,<br />

- salmì di cervo con polenta di grano saraceno,<br />

- varietà di formaggi dai sapori ricavati con il latte delle mucche<br />

all'alpeggio,<br />

- gelato di castagne con salsa di frutti di bosco<br />

mentre quest'altro, pur presentando gustosi e tradizionali piatti,<br />

sta nei giusti lim<strong>it</strong>i di un appet<strong>it</strong>oso pranzo:<br />

- penne al ragù di quaglie<br />

- misto di funghi trifolati con polenta ai ferri


- spalla di cervo ai mirtilli<br />

- torta "de nus" con crema zabajone<br />

E tutta questa sinergia per valorizzare un terr<strong>it</strong>orio sul fronte turistico<br />

e dell'osp<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à, creata da chef originali, che rendono queste<br />

bontà un vero e proprio biglietto da vis<strong>it</strong>a delle loro local<strong>it</strong>à,<br />

alla ricerca dei prodotti agro-alimentari tipici delle tradizioni più<br />

radicate.<br />

GASTRONOMIA E DIETETICA<br />

Dopo tale periodo vacanziero del tempo libero, ricco di appagamento<br />

fisico e morale, di distensione, di tranquill<strong>it</strong>à, di riposo,<br />

tante volte più immaginario che reale e dove in alcune circostanze<br />

sembra essere tutto lec<strong>it</strong>o, trascorso, comunque, lontano<br />

dalla quotidian<strong>it</strong>à della v<strong>it</strong>a nelle proprie comun<strong>it</strong>à, dal posto di<br />

lavoro, abbandonando la sol<strong>it</strong>a "routine" di ogni giorno ed in<br />

mezzo a tante, anche nuove, ghiottonerie tanto bene annunciate<br />

dai vari chef, succede abbastanza spesso che l'attenzione, normalmente<br />

riservata al proprio comportamento alimentare venga<br />

meno e, di fronte a tante allettanti proposte, sfugga ad ogni lec<strong>it</strong>o<br />

controllo, con la conseguenza che una buona percentuale di<br />

noi stessi r<strong>it</strong>orni alla propria casa, dopo tale soggiorno, in<br />

sovrappeso di 3 - 4 Kg o più e, particolarmente in parecchie persone<br />

piuttosto anziane, magari, anche con la glicemia sopra i<br />

lim<strong>it</strong>i concessi.<br />

A questo punto è giusto, opportuno e obbligatorio tentare di darci<br />

una "regolata", nel senso che bisogna rientrare nelle regole e<br />

questo non deve, per nessuna ragione, rappresentare una circostanza<br />

avvilente e deprimente, non drasticamente imporsi un<br />

quasi digiuno, creando ulteriori problemi, ma cercando di avvicinare<br />

il più possibile e, soprattutto, di interpretare in modo corretto<br />

i due termini: grastronomia, che è l'arte di mangiare bene e la<br />

dietetica, che è la scienza dell'alimentazione e capire che fra loro<br />

non esiste alcun contrasto. È un concetto errato, che, per osservare<br />

un determinato regime, sia necessario accontentarsi di cibi<br />

insipidi ed inappetibili: i canoni della dietetica sono perfettamente<br />

conciliabili con il piacere della buona tavola. Da una parte si<br />

tratta di affermare il concetto della gastronomia al servizio della<br />

dietetica, dall'altra quella di dissipare certi pregiudizi, quando in<br />

tema di regime alimentare si stabiliscono ancora troppe lim<strong>it</strong>azioni<br />

inutili. Non solo esiste un'intima correlazione tra alimentazione<br />

e buona salute, ma è necessario creare una stretta collaborazione<br />

tra dieta e regola di v<strong>it</strong>a, che non sono necessariamente<br />

sinonimi di alimentazione noiosa, monotona e scip<strong>it</strong>a. Non<br />

si deve perciò, r<strong>it</strong>enere disdicevole sapere e indicare, come sia<br />

possibile trasformare un cibo notoriamente indigesto in un piatto<br />

dieteticamente perfetto, pur conservandogli l'aspetto, il gusto<br />

ed il sapore prim<strong>it</strong>ivi.<br />

Tanti dei "protagonisti" di queste considerazioni, cioè i vari componenti<br />

dei nostri cibi, saranno argomento interessante nel prossimo<br />

mese.Comunque sia, buon appet<strong>it</strong>o a tutti!<br />

Giacomo Schivardi<br />

29


30<br />

Associazioni<br />

Avis<br />

Angelica con il Presidente<br />

Serafino Falconi<br />

BORSE DI STUDIO ISTITUITE<br />

IN OCCASIONE DEL 45° DI FONDAZIONE<br />

ARFINI ANGELICA<br />

“Se si spegne una luce, da qualche parte del mondo se ne accende<br />

un’altra”<br />

Dopo quello di Matteo, pubblichiamo il tema di ANGELICA ARFINI, classe<br />

3^ A (2005-2006) della Scuola Media di Sarnico, e premiata col più alto<br />

riconoscimento. Ci congratuliamo vivamente con l’autrice, sia per l’esposizione<br />

ricca di pensieri lucidi personali e la forma scorrevole con la quale<br />

sono stati espressi. L’augurio che la ragazza fa a se stessa è quello di<br />

essere anche lei protagonista in attiv<strong>it</strong>à di volontariato, cogliendo nel<br />

segno lo scopo per cui sono state ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>e le borse di studio: sensibilizzare<br />

i giovani sul tema della solidarietà. Da parte mia un doveroso attestato<br />

di stima ed affetto nei confronti Angelica, mia alunna per due anni nella<br />

Scuola Media; confermo in queste poche righe il mio apprezzamento per<br />

la sensibil<strong>it</strong>à dimostrata nel realizzare il tema e per l’impegno la serietà da<br />

lei profusi nell’attiv<strong>it</strong>à scolastica.<br />

E’ incoraggiante sapere che, a fronte di un impegno sovente ricco più di<br />

delusioni che di successi nell’incoraggiare nei giovani al volontariato e alla<br />

solidarietà, ci sia qualcuno che con sensibil<strong>it</strong>à colga l’aspetto più significativo<br />

del dedicare un po’ di tempo agli altri e alla propria comun<strong>it</strong>à.<br />

CIVIS<br />

TEMA: ALL’INTERNO DI UNA COMUNITA’, LA SOLIDARIETA’ E’ UN VALORE INDISPENSABILE<br />

CHE AIUTA A PRENDERSI CURA DEGLI ALTRI PER COSTRUIRE UNA SOCIETA’ MIGLIORE.<br />

Solidarietà: è una parola dai mille significati ed è un campo talmente vasto che è impossibile<br />

darne una definizione precisa ed uguale per tutti; la solidarietà è infatti, secondo me, un fatto personale,<br />

uno stimolo e una vocazione che ognuno deve sentire dentro di sé, senza alcun obbligo<br />

esterno o pressioni da parte di qualcuno. Deve essere l’espressione d’amore per eccellenza verso<br />

il prossimo, ma non vissuta e intesa come un motivo d’orgoglio personale, come chi si vanta di<br />

aver fatto una donazione di mille euro alla chiesa cattolica, oppure di aver donato il sangue a<br />

tante persone… “io, io, io, sempre e solo io” come se gli altri non esistessero. Questa non è solidarietà,<br />

la solidarietà sta nei piccoli gesti quotidiani, nei gesti più umili, nei gesti che vengono dal<br />

cuore e che toccano nel profondo ogni individuo. La solidarietà sta in un sorriso, in un abbraccio,<br />

in una stretta di mano, in una chiacchierata con un anziano che non ha rapporti con nessuno<br />

da molto tempo ed è rimasto solo e abbandonato. “Dedicarsi totalmente agli altri con amore”<br />

è, secondo me, una delle frasi migliori per descrivere la solidarietà. L’esempio e la conferma di<br />

questo risiede in una delle donne più umili, ma allo stesso tempo più generose, solari e piene<br />

d’amore che siano mai esist<strong>it</strong>e: Madre Teresa di Calcutta che si è donata agli altri, si è fatta strumento<br />

d’amore in aiuto del prossimo senza volerne trarre alcun prof<strong>it</strong>to. Dietro la parola solidarietà,<br />

infatti, ho visto persone sfruttare e fare leva sulle buone intenzioni e sui sentimenti di coloro<br />

che volevano solo donare il proprio amore ad altri, esclusivamente a scopo di lucro, con la sola<br />

intenzione di trarne un prof<strong>it</strong>to personale, vedendo così la solidarietà come un mezzo per arricchirsi.<br />

Sono queste le persone che macchiano l’onore della solidarietà che rischiano di trasformare<br />

questa forma d’amore in una forma di ricchezza.<br />

Per fortuna le buone intenzioni hanno il sopravvento e i volontari sono sempre di più; vorrei avere<br />

anch’io tutta la buona volontà che possiedono i volontari i quali dedicano parte della loro esistenza<br />

per correre incontro ai bisogni e alle esigenze degli altri; si mettono in gioco ed entrano in<br />

discussione, fanno davvero ragionare e riflettere il mondo intero, che dovrebbe vedere tutte le<br />

persone meno fortunate di noi sotto un’altra ottica: non più come una palla al piede, oppure come<br />

un peso opprimente da eliminare il più presto possibile, ma semplicemente come delle persone<br />

che ci fanno una richiesta d’aiuto disperata, ma non una richiesta d’aiuto qualunque, una richiesta<br />

d’amore.<br />

Per questo i volontari sono persone veramente speciali, sono persone da onorare e porre molto<br />

più in alto di coloro i quali ci controllano solo perché possiedono il denaro e una buona posizione<br />

sociale ma che non possiedono alcun sentimento!<br />

Una persona senza sentimenti è una persona vuota e ha forse più bisogno d’aiuto di altri; ha bisogno<br />

di essere sensibilizzata ai problemi che coinvolgono tutto il mondo e ha bisogno di riuscire a<br />

scoprire quanto può essere bello dare e ricevere amore. E’ questo che la nostra società attuale


non riesce a capire: perché dobbiamo essere tutti indifferenti, passivi e non interessati agli altri?<br />

Perché dobbiamo essere tutti maledettamente uguali e vuoti dentro? Perché dobbiamo avere<br />

paura di fare vedere agli altri come siamo veramente e come siamo capaci di amare? Perché<br />

bisogna tentare di nascondere la luce quando è chiaro che essa risiede nell’amore e nella solidarietà<br />

che ci aiuterebbe a vedere e a sentire tutti i mali e tutte le richieste d’aiuto del mondo?<br />

Dopotutto goccia dopo goccia , non forma il mare? Così un piccolo gesto d’amore più un altro,<br />

più un altro ancora e così via fino a coinvolgere il mondo intero, non renderebbero questo mondo<br />

migliore di come sta adesso?<br />

Senza la solidarietà saremo tutti dei robot, degli automi vuoti dentro che pensano soltanto a sé<br />

stessi e, se ogni minuto, da qualche parte del mondo muore una persona semplicemente perché<br />

non ha l’acqua corrente in casa o perché un brutto raffreddore è diventato qualcosa di più, tanto<br />

peggio per lei, tanto la cosa non ci riguarderebbe più di tanto.<br />

Certo, è orribile da pensare ma purtroppo sarebbe così e non ci sarebbe pianto di bambino, grida<br />

d’aiuto o sentimento che tenga, noi andremmo avanti imperterr<strong>it</strong>i per la nostra strada. Per questo<br />

è importante la solidarietà, per questo occorre sensibilizzare a questo progetto molte persone,<br />

in particolare noi giovani che potremmo contribuire, nel nostro piccolo, tram<strong>it</strong>e attiv<strong>it</strong>à di<br />

volontariato; perché è a noi, che siamo il futuro del mondo, che spetta portare avanti questo progetto<br />

fino a quando non ci sarà più un gruppo di volontari ma saremo tutti volontari capaci di portare<br />

amore ovunque andiamo. Non si pensi però che fare volontariato sia un’impresa impossibile<br />

e troppo difficile per noi, possono farlo davvero tutti: mi è cap<strong>it</strong>ato, negli anni passati, di far<br />

parte di un gruppo di ragazzi che cantava canzoni natalizie nelle case di riposo per anziani. La<br />

cosa che mi è rimasta impressa è che non riuscivo a capire il motivo per cui la nostra presenza<br />

fosse così grad<strong>it</strong>a e apprezzata da tutte quelle persone che fino a un momento prima erano spente<br />

e chiuse in loro stesse mentre, poco dopo, cominciavano a sorriderci, a commuoversi e a cercare<br />

di instaurare un dialogo con noi.<br />

Ora, però, mi è tutto chiaro: sono i piccoli gesti come questi che lasciano il segno, quelle persone<br />

avevano bisogno di trovare qualcuno con cui dialogare, scherzare, divertirsi e con cui poter<br />

tornare a essere giovani e chi poteva dare loro tutto ciò se non un gruppo di allegri ragazzini come<br />

noi? Questi sono soltanto piccoli gesti, ma si può intervenire a favore della solidarietà anche in<br />

altri modi: AVIS e AIDO, ad esempio sono due associazioni che non possono avere altre motivazioni<br />

se non l’amore verso gli altri dato che, donare il proprio sangue è un grande sacrificio e<br />

significa donare, a chi ne ha bisogno, la fonte stessa della v<strong>it</strong>a e salvare così molte persone da<br />

gravi malattie quali la leucemia. L’AIDO, invece, è vista sotto un punto di vista un po’ triste, dato<br />

che la donazione degli organi può avvenire solo una volta che il donatore è deceduto, ma non<br />

bisogna dimenticarsi che se si spegne una luce, da qualche parte del mondo se ne accende<br />

un’altra. E’ meraviglioso pensare che la propria morte ha salvato la v<strong>it</strong>a ad una persona che,<br />

anche se non la si incontrerà mai, sarà come averla avuta sempre accanto. E’ questo il motivo<br />

per cui questa due associazioni, che collaborano tra di loro, sono due perfetti esempi di solidarietà.<br />

Naturalmente esistono molte altre associazioni che si prodigano per aiutare gli altri come<br />

la protezione civile, gli alpini, i centri di recupero per tossicodipendenti e molti altri. Questa è la<br />

dimostrazione pratica che chiunque è in grado di essere volontario e che, donare il proprio sangue,<br />

donare i propri organi, donare il proprio amore possono salvare la v<strong>it</strong>a a milioni di persone<br />

che sono in attesa solo della fetta d’amore che spetta a tutti e che ognuno di noi può avere tram<strong>it</strong>e<br />

la SOLIDARIETA’.<br />

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32<br />

Associazioni<br />

Avis e AIDO<br />

La LUCIA : Volontaria senza nome<br />

Nello scorso mese di luglio l'Avis di Sarnico ha celebrato il 45° di fondazione, allestendo un grande<br />

stand presso il Lido comunale Nettuno. Nei giorni di celebrazione è stato un susseguirsi di incontri,<br />

di concerti, di animazioni, di festa sotto l'onnipresenza dei Presidente Serafino Falconi e da una<br />

non meno onnipresenza di Dirigenti, Volontari, di disponibili senza volto, così che ne è usc<strong>it</strong>a una<br />

celebrazione che rimarrà scr<strong>it</strong>ta negli annali della Associazione e della c<strong>it</strong>tadina di Sarnico. I primi<br />

giorni di <strong>settembre</strong> invece, senza alcun rumore, hanno visto un compleanno ben più vetusto del 45°<br />

dell'AVIS: il compleanno della Lucia. Per l'occasione ho scorso i vari numeri unici dell'Avis in mio<br />

possesso ed il nome della Lucia non è mai stato scr<strong>it</strong>to (solo un brevissimo cenno nel numero unico<br />

del 45°) così da farmi ricordare una immagine della mia cultura scolastica e non: l'innominata Lucia<br />

(anche la protagonista silenziosa di quel romanzo era Lucia di nome). Penso che fra tante figure rievocate<br />

opportunamente e giustamente da "Il Porto" doverosamente possa essere collocata anche<br />

la nostra Lucia che, con il pretesto della festa dell'Avis, possiamo portare alla ribalta. Abbiamo trovato<br />

per questo una forte resistenza da parte dell'interessata per questa scelta che ha diger<strong>it</strong>o la<br />

nostra intrusione solo perché sollec<strong>it</strong>ata e pregata dal suo coscr<strong>it</strong>to. Da ben 31 anni silenziosa porticina<br />

dell'Avis, da 22 amica discreta degli osp<strong>it</strong>i della Casa di Riposo. Ma sentiamo la sua testimonianza<br />

:<br />

“Sì, è da 31 anni che frequento l'Avis di Sarnico dove ho trovato sempre tanta comprensione e<br />

tanto affetto dai vari Presidenti che si sono succeduti, fino all'ultimo avisino. In occasione del mio<br />

85° compleanno tutto il Direttivo ha sottoscr<strong>it</strong>to una lettera di auguri che mi ha inviato il<br />

Presidente (me la mostra con le mani tremanti di commozione). Da 22 anni frequento la Casa di<br />

Riposo fino dalla sua inaugurazione avvenuta nel 1984 e mi ricordo eravamo in 22 volontari a<br />

preparare la Casa per l'inaugurazione e anche quì ho trovato e trovo tanto affetto dal parte degli<br />

osp<strong>it</strong>i a cui dò una mano. "Perché tutto questo, Lucia; gli chiediamo noi?" "È un impegno che ho<br />

preso a suo tempo e gli impegni si onorano, anche perché andando avanti ho cap<strong>it</strong>o che questo<br />

impegno diventava per me una missione, un autentico volontariato. Ed il volontariato ha come<br />

distintivo il silenzio"... Brava Lucia!<br />

Aggiungiamo altre due testimonianze: la prima è del Presidente dell'AIDO e Consigliere dell'AVIS<br />

Leandro Mora, la seconda del Presidente dell'AVIS Serafino Falconi.<br />

LA CARA LUCIA NELL’A.V.I.S.<br />

Della nostra cara Lucia, bisognerebbe scrivere un romanzo rosa, pieno di ringraziamenti, grat<strong>it</strong>udine, tanto<br />

affetto verso gli Avisini e collaboratori, e tanto amore nello svolgere le sue molteplici attiv<strong>it</strong>à in svariati<br />

campi di volontariato. Nell’A.V.I.S. Lucia, da donatrice a Consigliere nel Direttivo, continuando poi, a tutt’oggi,<br />

come Collaboratrice e da sempre intrattenendo gli Avisini dopo la donazione con un bel panino ben<br />

imbott<strong>it</strong>o, perché dice: “i miei donatori sono da mantenere bene e forti!”. La sua sempre assidua presenza<br />

negli anni, è diventata per noi un carisma, nell’Associazione e per tutti gli Associati. Anche dalla nostra<br />

cara Lucia, una cosa fondamentale ci incoraggia a continuare nel Credo di quei messaggi della solidarietà,<br />

per il volontariato alla donazione, con quelle final<strong>it</strong>à e princìpi per cui è nata ed esiste l’Associazione<br />

A.V.I.S.: operando con la sua ferrea convinzione, in questo nostro puro volontariato, cioè lavorare e dedicarsi<br />

per chi è in difficoltà e nel dolore, donando tempo e qualcosa di noi stessi, per alleviare e riportare in<br />

salute per una v<strong>it</strong>a migliore, a chi, speranza di v<strong>it</strong>a ormai viene meno. Dopo tanti anni con Lucia e per la<br />

sua dedizione instancabile, ho compreso che proprio in persone come Lei, tradizionali, si intravede nel loro<br />

agire un sincero amore verso il prossimo che soffre, il vero valore del credere nella v<strong>it</strong>a e per la pace, perché<br />

tutti, anche i più disagiati, hanno dir<strong>it</strong>to alla v<strong>it</strong>a, per questo dobbiamo lottare per quel principio, con<br />

forte e convinta sensibilizzazione. Con affetto e ammirazione, grazie Lucia.<br />

(Testimonianza del Sig. Leandro Mora Consigliere AVIS e Presidente AIDO)<br />

PER LUCIA<br />

Si è iscr<strong>it</strong>ta all’Avis il 12/08/1968. Ben trentotto anni di onorata carriera. Quando chiedi alla Lucia chi glielo<br />

fa fare “Chissà quace solc ta ciapet?!?”, lei candidamente risponde: “E’ vero, sono stata sempre profumatamente<br />

pagata dai donatori, che mi hanno sempre voluto bene”. Quando si iscrisse andava con la<br />

sig.ra Emilia e il sig. Buelli a Bergamo con la jeep, per poter effettuare le loro donazioni. Per lei la sig.ra<br />

Emilia Bortolotti è stata la sua guida. Tutte le mattine per ben 3 volte alla settimana si r<strong>it</strong>rovavano nella<br />

sede dei donatori di sangue. La presidentessa seduta alla sua scrivania pronta a scrivere in ogni cartella<br />

la donazione effettuata, il dott. Serafino Tambuscio nel suo studio medico “ciminiera”, vis<strong>it</strong>ava prima come<br />

persona e poi come dottore ogni suo donatore e la Lucia pronta a distribuire<br />

panini con salame nostrano, un bicchiere di buon vino e un caffè corretto<br />

grappa del “Forest”. Guai a chi toccava le vivande (o le tocca). Da un po’ di<br />

tempo il salame è spar<strong>it</strong>o, il vino pure e la grappa anche, ma la Lucia c’è<br />

ancora. Con lei presente c’è tanta della nostra storia, ci rappresenta tutti,<br />

soprattutto coloro che con tanta buona volontà e spir<strong>it</strong>o di sacrificio hanno<br />

dato v<strong>it</strong>a all’Avis di Sarnico e Basso Sebino.<br />

Il sindaco si rallegra nel sapere che tutto il paese saluta di più la Lucia che<br />

non lui, ma è orgoglioso di avere una c<strong>it</strong>tadina tanto onorata e mer<strong>it</strong>evole.<br />

(La testimonianza è del Presidente Sig: Serafino Falconi)


Associazioni<br />

CentroFamiglia<br />

INIZIO<br />

DEL PROSSINO CORSO:<br />

Mercoledì<br />

28 ottobre 2006<br />

Le iscrizioni si ricevono<br />

presso il Centro Famiglia,<br />

negli orari di segreteria:<br />

17 : 30 - 18 : 30<br />

dal Lunedì al Giovedì<br />

oppure tram<strong>it</strong>e<br />

Email all’indirizzo:<br />

centrofamigliasarnico@tin.<strong>it</strong><br />

Centro Famiglia<br />

telefono 035-911252<br />

fax 035- 911252<br />

centrofamigliasarnico@tin.<strong>it</strong><br />

STRUTTURA DEL CORSO<br />

DI PREPARAZIONE AL MATRIMONIO<br />

Ci amiamo tanto da sposarci, da cristiani, con il Sacramento del matrimonio. Saremo una carne<br />

sola, aperti alla v<strong>it</strong>a, chiamati alla sant<strong>it</strong>à. Formeremo una famiglia, dentro la società.<br />

Gli incontri si tengono nelle serate di Mercoledì e Giovedì, alle ore 20:45, con cadenza settimanale<br />

per cinque settimane consecutive, tranne quello conclusivo che si svolge la domenica<br />

mattina.<br />

"Ci amiamo tanto da sposarci, da cristiani, ..".<br />

Presentazione del corso e benedizione delle coppie.<br />

La prospettiva cristiana della relazione di coppia.<br />

"... con il Sacramento del matrimonio"<br />

Significato della celebrazione nuziale.<br />

Relatore:<br />

Rev. don Luciano Ravasio<br />

Relatore:<br />

Rev. don Davide Nermbrini<br />

"Saremo una carne sola, aperti alla v<strong>it</strong>a" Relatore:<br />

Rev. don Luciano Ravasio<br />

"Formeremo una famiglia “chiesa domestica”<br />

Testimonianze di coppia<br />

Come vive una coppia in grado<br />

di progettare il suo futuro.<br />

Aspetti psicologici della v<strong>it</strong>a di relazione.<br />

La comunicazione di coppia: strumento<br />

di conoscenza reciproca.<br />

Aspetti psicologici e dinamiche progettuali verso<br />

l’assunzione di responsabil<strong>it</strong>à.<br />

La sessual<strong>it</strong>à come comp<strong>it</strong>o di responsabil<strong>it</strong>à:<br />

aspetti medici.<br />

La sessual<strong>it</strong>à come dono.<br />

Procreazione responsabile.<br />

L'ist<strong>it</strong>uto del matrimonio nella disciplina legislativa<br />

vigente: profili sostanziali e patrimoniali.<br />

Incontro conclusivo:<br />

domenica mattina<br />

ore 9:15 r<strong>it</strong>iro delle Coppie<br />

Moderatore:<br />

Aldo Gianani<br />

Relatore:<br />

don Claudio Forlani<br />

Relatrice:<br />

Dr.ssa M. Elena Bellini<br />

Relatore:<br />

Dr. Vincenzo Pizzurro<br />

Relatore:<br />

Dr. Eugenio Lanza<br />

Relatrice:<br />

Avv. Stefania Botti<br />

Relatore:<br />

Rev. Padre Giuseppe<br />

Rinaldi<br />

18 ottobre<br />

25 ottobre<br />

26 ottobre<br />

9 novembre<br />

8 novembre<br />

15 novembre<br />

16 novembre<br />

23 novembre<br />

23 novembre<br />

26 novembre<br />

33


34<br />

Associazioni<br />

Anziani &<br />

Pensionati<br />

a cura di<br />

GIANFRANCO GASPARI<br />

Apriamo questa rubrica ancora con una c<strong>it</strong>azione tolta da "Avvenire" del 4 luglio scorso a firma<br />

di Mons. Gianfranco Ravasi dal t<strong>it</strong>olo: "Il vecchio e la speranza"<br />

La vecchiaia è triste non perché cessano le gioie, ma perché finiscono le speranze<br />

É una persona molto anziana; eppure non ha perso il gusto della lettura, della ricerca, della v<strong>it</strong>a.<br />

Ogni tanto vado a trovarla anche perché ogni volta torno a casa con una c<strong>it</strong>azione per quel<br />

"Mattutino" che questo signore legge ogni giorno e talora commenta scrivendomi. Ieri, lasciandomi,<br />

mi ha parlato della sua vecchiaia ormai molto avanzata, mi ha ripetuto una "massima" di<br />

La Rochefoucauld che già conoscevo - «pochi sanno essere vecchi» (sì, invecchiare bene è un'arte<br />

e un impegno morale) - e ha aggiunto un'altra frase, quella che ho sopra c<strong>it</strong>ato. Ha anche cercato<br />

l'autore, lo scr<strong>it</strong>tore francese Jean Paul, e l'opera da cui è estratta, T<strong>it</strong>ano. La considerazione<br />

è illuminante. Si è vecchi non quando si è solo avanti negli anni, ma soprattutto quando si<br />

perde ogni speranza e attesa. In questa prospettiva si riesce a scombinare le carte della cronologia,<br />

perché ci possono essere giovani precocemente invecchiati proprio per la loro arid<strong>it</strong>à:<br />

hanno piaceri, corpi sani, membra agili, possibil<strong>it</strong>à di v<strong>it</strong>a, eppure non trovano più nessun senso;<br />

non hanno progetti, puntano solo a tirar mattina tra una discoteca e l'altra, per poi piombare in<br />

una sorta di atonia totale. Ecco, perché è necessario sorvegliare sempre questa malattia dell'anima,<br />

più che del corpo, che rende vecchi. Ricordo ancora dal liceo un verso della canzone Spir<strong>it</strong>o<br />

gentil di Petrarca: «I vecchi stanchi ch'ànno sé in odio e la soverchia v<strong>it</strong>a». É il r<strong>it</strong>ratto icastico di<br />

una nausea interiore che già aveva provato un sapiente biblico, il Qohelet: «Verranno gli anni in<br />

cui dirai: non ci provo alcun gusto!».<br />

La XIIa Edizione dell'"Agosto Insieme"<br />

Come gli altri anni anche quest'anno la nostra Associazione ha effettuato la XIIa Edizione<br />

dell'"Agosto Insieme" resa più viva ed interessante grazie alla contemporanea iniziativa promossa<br />

dall'Assessorato ai Servizi Sociali, cui abbiamo dato volentieri la nostra adesione. Diamo la<br />

cronaca seguendo il calendario dello svolgimento:<br />

Mercoledì 2 : Tombolata in Sede<br />

Si è svolta con larga partecipazione di soci anche se disturbata dal maltempo che ha costretto i<br />

presenti a r<strong>it</strong>irarsi nella sala comun<strong>it</strong>aria. Non è venuto meno comunque l'entusiasmo, l'animazione<br />

sempre grad<strong>it</strong>a del Prof. Dometti coadiuvato da Mauro Milesi ai quali va il ringraziamento<br />

sincero dell'Associazione. Segu<strong>it</strong>a come sempre la tombolata dotata da tanti e preziosi premi raccolti<br />

dalla nostra Presidente. Grad<strong>it</strong>a la presenza della Sig. Dina Giudici dopo otto mesi di assenza<br />

dovuta al noto incidente automobilistico di cui è stata v<strong>it</strong>tima.<br />

Mercoledì 9 : R<strong>it</strong>rovo alla "Stella Maris"<br />

Come è ormai consuetudine si è svolto nel tardo pomeriggio del 9 agosto l'incontro alla "Stella<br />

Maris" che ha visto la presenza di oltre 200 soci. Dopo la S. Messa delle ore 18 celebrata dal<br />

prevosto Don Luciano ( grazie di cuore) con appropriata omelia, ha avuto luogo la cena offerta<br />

dalla Associazione che grazie alla lodevole e sempre generosa disponibil<strong>it</strong>à della Associazione<br />

Marinai con in testa il Presidente Adriano Paltenghi e alla generosa prestazione dei nostri volontari<br />

con in testa la Presidente, è stata preziosa nel servizio e nell'abbondante menù. Si è conclusa<br />

a notte con il ballo animato dal nostro appos<strong>it</strong>o gruppo.<br />

Mercoledì 23: G<strong>it</strong>a a S. Fermo<br />

Favor<strong>it</strong>a dal bel tempo con un bel po' di frescura si è svolta la tradizionale g<strong>it</strong>a ai Colli di S. Fermo<br />

con la presenza di una sessantina di g<strong>it</strong>anti. Dopo l'ab<strong>it</strong>uale escursione, alle ore 17 è stata celebrata<br />

nella piccola chiesetta la S. Messa cui ha fatto segu<strong>it</strong>o l'abbondante rinfresco offerto come<br />

sempre dalla Associazione in un clima di allegria e seren<strong>it</strong>à. La sosta si è prolungata per un bel<br />

po', fino al r<strong>it</strong>orno a Sarnico verso le ore 20.<br />

Mercoledì 30: G<strong>it</strong>a a Ponte di Legno<br />

Con questa g<strong>it</strong>a si è concluso l'Agosto Insieme 2006; con partenza da Sarnico alle ore 7; giornata<br />

splendida anche se a Ponte di Legno l'estate è stato un ricordo. Per i 38 partecipanti una


FRANCESCO VENTURI<br />

di anni 98<br />

deceduto a Berlino<br />

il 29 agosto 2006.<br />

Conosciutissimo a Sarnico<br />

è stato uno dei primi iscr<strong>it</strong>ti<br />

alla Associazione Anziani,<br />

molto vicino al prevosto<br />

don Giovanni per la sua<br />

gioiosa disponibil<strong>it</strong>à<br />

per i bisogni della<br />

Parrocchia.<br />

Ancora condoglianze ai<br />

parenti<br />

La festa<br />

alla chiesetta dei Marinai<br />

g<strong>it</strong>a da ricordare non solo per il tempo splendido, non solo per aver incrociato turisti sarnicesi che<br />

hanno fatto anche da guida, ma anche per il clima festoso, per il gustoso pranzo e la g<strong>it</strong>a in pineta.<br />

R<strong>it</strong>orno bello a Sarnico verso le ore 20. I Venerdì di "Chiacchiere e merenda"<br />

Nuova iniziativa concordata con l'Assessorato ai Servizi Sociali, svoltasi nel cortile della Scuola<br />

Materna g.c. e che ha visto la presenza di un buon numero di anziani.<br />

Le ottime merendine offerte dalla Associazione (l'ultima offerta dal Comune) sono state accompagnate<br />

dalla interessante animazione proposta dagli artisti del Teatro Prova di Bergamo che<br />

hanno sollec<strong>it</strong>ato l'intervento interessante, spassoso ed artistico di tanti intervenuti, per rievocare<br />

tradizioni e consuetudini antiche. Tutto il materiale è stato raccolto e farà parte, dopo opportuna<br />

selezione, di un revival che sarà proposto al pubblico durante le celebrazioni di S. Mauro<br />

2007. Un incontro senz'altro da non perdere.<br />

Chiudiamo questa cronaca con i doverosi ringraziamenti alla Amministrazione Comunale ed in<br />

particolare all'Assessore Sig.na Romy, alla Associazione nostra sempre prodiga di iniziative ed<br />

aiuti, ai nostri volontari sempre presenti ed ammirevoli nella loro disponibil<strong>it</strong>à, al Sig. Gusto per i<br />

suoi particolari GELATI, alla Pasticceria Buelli e alla Pasticceria Rebecca per le favolose TORTE<br />

ed infine alla Associazione Marinai con in testa il Presidente Paltenghi per il pomeriggio e la serata<br />

alla Stella Maris. L'anno prossimo? ..... Chi vivrà... vedrà!<br />

Corso di ginnastica<br />

Sono aperte le iscrizioni al Corso di ginnastica che si svolgerà presso la Palestra Comunale di<br />

Sarnico il Martedì e il Venerdì dalle ore 16,30 alle ore 17,30 a partire da Martedì 3 ottobre p.v.<br />

(Informazioni e iscrizioni presso la Sede della Associazione Anziani e Pensionati)<br />

G.G.<br />

35


36<br />

TERRITORIO<br />

dal COMUNE<br />

a cura dell’Amministrazione Comunale<br />

SARNICOSPORT 2006<br />

successo oltre ogni previsione<br />

Solo poche parole da parte dell’Amministrazione Comunale per dire grazie a<br />

quanti si sono prodigati per il grandioso successo riscontrato nella seconda<br />

edizione di SARNICOSPORT. Un successo sostenuto da numeri importanti:<br />

4 giornate, 28 associazioni sportive, 21 discipline, 5000 presenze, 100<br />

volontari, un centinaio di esibizioni, un migliaio di foto scattate, 120 kg di<br />

casoncelli, 60 kg di pasta, 400 kg di patate, 200 kg di costine, 200 kg di salamelle,<br />

per un totale di 3000 consumazioni... e infin<strong>it</strong>e emozioni.<br />

Significativa è stata la partecipazione di grandi campioni come le atlete della<br />

Foppa Pedretti, il campione di sci di<br />

fondo Angelo Maj, l’allenatore<br />

dell’Atalanta Colantuono con il<br />

nostro m<strong>it</strong>ico Giampaolo Bellini, l’ex<br />

giocatore di basket Marco Sorosina e il<br />

nuotatore Matteo Lonza che ha partecipato<br />

alle paraolimpiadi scorse. A<br />

conlcusione della cerimonia inaugurale<br />

si sono incontrati con i giovani presenti<br />

per raccontare la loro esperienza<br />

coordinati dal nostro Luca Cuni e da<br />

Davide Bucco, giornalista sportivo di<br />

Stadium, il periodico nazionale del<br />

CSI.<br />

Affascinanti e suggestive le evoluzione<br />

dei Flow Riders e di Stefano Gattuso<br />

con la sua macchina di Formula 3000,<br />

che hanno dato importanza e prestigio<br />

alla manifestazione. Ma il grande meri-


to va a tutti voi, gruppi sportivi di<br />

Sarnico, senza la vostra attiva presenza<br />

e la vostra collaborazione SARNICO-<br />

SPORT non avrebbe alcun valore. Un<br />

particolare ringraziamento va<br />

all’Associazione Avis Volontari autoambulanza<br />

per il servizio cucina prezioso<br />

e ben curato, alla Polisportiva e<br />

all’AS Calcio 1908 che hanno messo a<br />

disposizione tutti gli impianti sportivi,<br />

ai DJ di Number One che hanno rallegrato<br />

l’ambiente, a Luciana, m<strong>it</strong>ica<br />

speaker, al Circolo Fotografico Le<br />

Molere, alla Banda, a Roberto,<br />

Renato, Andrea, Manuel, Paolo, alla<br />

Protezione civile, ai vigili, agli sponsor<br />

che hanno avuto fiducia nell’organizzazione.<br />

Grazie, grazie, grazie e... all’anno<br />

prossimo con altre emozioni.<br />

COMPLIMENTI<br />

a BELOTTI FABIO E MANDELLI CHIARA del CAI di Sarnico che<br />

hanno raggiunto la vetta a quota 7546 mt del Muztaghata – Cina regione<br />

dello Xinjiang al confine tra Pakistan e Afghanistan nella spedizione<br />

avvenuta tra il 25 luglio e il 27 agosto scorso<br />

37


38<br />

TERRITORIO<br />

dal COMUNE<br />

SAGRA DI SAN MAURO<br />

in cantiere<br />

La Sagra di San Mauro preannunciata lo scorso 15 gennaio è alle<br />

porte. Come ricorderete La Parrocchia e il Comune di Sarnico<br />

hanno pensato di unirsi per proporre a tutta la popolazione un’iniziativa<br />

che coinvolgerà tutti, proprio tutti. Quindici giorni fa presso<br />

l’aud<strong>it</strong>orium comunale è stato organizzato il primo incontro al quale<br />

hanno partecipato sette attori del Teatro prova di Bergamo. Il pubblico<br />

presente discretamente numeroso ha ascoltato con molta<br />

attenzione la proposta che descriverermo in queste righe rivolgendoci<br />

a tutti ma, in particolare a quanti desiderano partecipare o sono<br />

curiosi di conscere nel dettaglio l’iniziativa. Il 14 gennaio 2007 in<br />

piazza XX Settembre si svolgerà la prima edizione di una rappresentazione<br />

teatrale che intende ripercorrere nei secoli la storia di<br />

Sarnico e che vede la figura di San Mauro nel ruolo di vero e proprio<br />

“testimonial storico”. In un’ora, un’ora e un quarto in piazza sfileranno<br />

in sequenza i secoli portati dai venti.<br />

Lo spettacolo avrà inizio con la processione e con l’arrivo di San<br />

Mauro che chiamerà i venti. Si introdurrà il Medioevo con la rappresentazione<br />

di una leggenda raccontata da un cantastorie.<br />

Improvvisamente la piazza si colorerà con l’arrivo di giullari, mangiafuoco,<br />

acrobati, musici, carretti, artigiani raffiguranti i vecchi<br />

mestieri. Importante sarà l’ingresso di pescatori che racconteranno<br />

aneddoti, filastrocche. L’arrivo di alcune barche illuminate sul lago<br />

annuncerà il cambio di secolo, il Cinquecento. Determinante in<br />

questo periodo il legame che Sarnico ha con Venezia. Dame e cava-<br />

lieri, maschere veneziane segneranno<br />

il passaggio rallegrato dalla<br />

presenza di Arlecchino e dello<br />

Zanni.<br />

La piazza si riempirà di bancarelle<br />

del mercato sviluppatosi soprattutto<br />

grazie al commercio della biada.<br />

Questo particolare annuncerà il<br />

passaggio all’Ottocento, pertanto<br />

al momento storico importante<br />

per Sarnico con l’arrivo di<br />

Garibaldi a cavallo e dei suoi<br />

Garibaldini. Interessante in tale<br />

periodo lo sviluppo di un particolare<br />

lavoro artigianale legato alla<br />

costruzione di burattini con la<br />

testa di pietra. Ciò porterà all’ingresso<br />

degli scalpellini con un<br />

breve richiamo alla tragedia della<br />

cava. Si arriverà al Novecento con<br />

il Liberty espresso attraverso la<br />

danza. Il Liberty, fortemente legato<br />

all’emancipazione femminile, consentirà<br />

di introdurre le donne ope-


aie della Sebina, che arriveranno<br />

in bicicletta strimpellando i campanelli.<br />

Significativo sarà il ricordo<br />

dei fatti della Sebina. Si arriverà<br />

così ai nostri giorni con il r<strong>it</strong>orno<br />

in scena del santo che concluderà<br />

con un accenno alla speranza<br />

e alla v<strong>it</strong>a. Lo spettacolo terminerà<br />

con un valzer in piazza sulle note<br />

della canzone di Sarnico.<br />

Questo il racconto descr<strong>it</strong>to in<br />

poche righe, ma ricco di emozioni,<br />

risate, musica e canti. L’obiettivo,<br />

vi chiederete, qual è? Il primo è<br />

dare lustro e significato alla nostra<br />

festa del patrono che negli ultimi<br />

anni aveva perso importanza. Ma<br />

c’è anche un obiettivo intrinsecamente<br />

legato ad ogni sagra: San<br />

Mauro è da sempre festa della<br />

comun<strong>it</strong>à, del paese, è il momento<br />

in cui tutti ci si riconosce appartenenti<br />

a una storia che continua.<br />

Perché non trasformare questo<br />

significato in un evento che possa<br />

essere e diventare nel tempo,<br />

motivo di forte richiamo anche<br />

turistico? Recuperare la storia, le<br />

tradizioni, i ricordi e unirle in un<br />

unico conten<strong>it</strong>ore nel quale tutti<br />

ne facciamo un po’ parte è come<br />

non dimenticare le nostre radici,<br />

anzi darne valore e significato, è<br />

fare e diffondere cultura nelle<br />

nuove generazioni, mettere a dialogo<br />

storia e futuro per costruire un<br />

tessuto sociale forte che continua<br />

nel tempo. E’ un progetto forse<br />

ambizioso, ma possibile e nel quale<br />

dobbiamo crederci, perché è anche<br />

da ciò che dipende la buona qual<strong>it</strong>à<br />

della v<strong>it</strong>a da lasciare come ered<strong>it</strong>à<br />

ai giovani. Se poi riusciamo a<br />

farlo divertendoci è senza dubbio<br />

un’avventura affascinante.<br />

Un’avventura che chiede partecipazione<br />

e voglia di mettersi in<br />

gioco. Abbiamo già raccolto l’adesione<br />

di molti gruppi, ma confidiamo<br />

su molte altre adesioni.<br />

Servono comparse, giullari, percussionisti,<br />

giocolieri, acrobati,<br />

mercanti, pescatori, ballerini e<br />

ballerine, garibaldini, scalpellini,<br />

dame e cavalieri, operaie, gendarmi, ladri, barcaroli, band<strong>it</strong>ori... e<br />

poi allest<strong>it</strong>ori, scenografi, sarte, sarti. Naturalmente tutto il progetto<br />

è coordinato da attori, scenografi e costumisti del Teatro Prova, che<br />

da quattro mesi stanno lavorando all’idea.<br />

In calce a questa pagina è riprodotta una scheda di adesione al progetto.<br />

Vi chiediamo gentilmente di compilarla e consegnarla all’ufficio<br />

Servizi Sociali del Comune. Non esiste lim<strong>it</strong>e di età. C’è posto<br />

per tutti. Il prossimo incontro è fissato per martedì 24 ottobre alle<br />

ore 20.30 presso l’Aud<strong>it</strong>orium comunale. Non mancate, ci contiamo!<br />

Ass. Romy Gusmini, Alberto Marini, Fabrizio Facchinetti<br />

Nome e Cognome<br />

Indirizzo<br />

Tel. Gruppo<br />

SCHEDA DI ADESIONE<br />

PROGETTO<br />

SAGRA DI SAN MAURO<br />

Intendo partecipare allo spettacolo con ilseguente ruolo:<br />

scenografo/a<br />

sarto/a<br />

attore/attrice<br />

comparsa<br />

acrobata<br />

percussionista<br />

cantante<br />

giullare<br />

garibaldino<br />

ballerino/a<br />

operaia<br />

In fede<br />

narratore<br />

dama<br />

cavaliere<br />

pescatore<br />

scalpellino<br />

guardia<br />

ladro<br />

burattinaio<br />

monatto<br />

malato di peste<br />

mercante<br />

Ricordiamo anche a tutti i gruppi che, come l’anno scorso, daottobre<br />

si apre il Concorso “Premio San Mauro”. Sollec<strong>it</strong>iamo ciascuno<br />

a presentare in tempo i progetti che verranno valutati<br />

attentamente dal Com<strong>it</strong>ato competente.<br />

La Parrocchia e l’Amministrazione Comunale<br />

39


40<br />

Il nostro conc<strong>it</strong>tadino MUTTI LEONE, ab<strong>it</strong>ante in Francia, è stato insign<strong>it</strong>o nel mese di agosto u.s. con decreto del<br />

Presidente della Repubblica Francese, del grado di ufficiale della legion d’onore, che cost<strong>it</strong>uisce una delle<br />

massime onoreficenze francesi.<br />

Al signor Mutti le congratulazioi più sincere daparte della nostra comun<strong>it</strong>à.<br />

Comun<strong>it</strong>à<br />

Anagrafe<br />

Rinati<br />

alla v<strong>it</strong>a della grazia<br />

34) Vavassori Filippo di Danilo e di Signoroni Paola,<br />

nato il 19.11.2005 a Brescia.<br />

Battezzato in questa Parrocchia il 23.07.2006.<br />

Padrino: Vavassori Massimo<br />

35) Ruggeri Desirée di Giacomo e di Perletti Mariateresa,<br />

nata il 23.03.2006 a Iseo.<br />

Battezzata in questa Parrocchia il 23.07.2006<br />

36) Maffi Alexandra di Angelo e di Cruz Claure Elda,<br />

nata il 17.11.2004 a Iseo.<br />

Battezzata in questa Parrocchia il 23.07.2006.<br />

Padrino: Salvetti Marco Simone.<br />

Importante<br />

onoreficenza<br />

a un nostro<br />

conc<strong>it</strong>tadino<br />

residente in<br />

Francia<br />

34 35<br />

37) Maffi Michael di Angelo e di Cruz Claure Elda,<br />

nato il 14.06.2006 a Iseo.<br />

Battezzato in questa Parrocchia il 23.07.2006.<br />

Madrina: Sonzogni Amanda.<br />

36


Sposi<br />

all’altare<br />

15<br />

Comun<strong>it</strong>à<br />

Anagrafe<br />

Sposi<br />

fuori parrocchia<br />

14<br />

14) Sacella Oscar (via Lombardia) con Rolli Mirka<br />

(via Roma).<br />

Data del matrimonio: 31.07.2006<br />

Testimoni: Sacella Sanzio, Belotti Marina, Rolli Marco,<br />

Brizi Daniela.<br />

15) Mussinelli Stefano (via Spartana) con<br />

Bellini Mascia (via M. Bonassi).<br />

Data del matrimonio: 19.08.2006.<br />

Testimoni: Bonardi Luca, Bellini Egidio, Zanini Maria,<br />

Bellini Giuseppe Osvaldo.<br />

Silini Luca (via Rinaldo Colombo) con Preti Chiara ( Telgate).<br />

Data del matrimonio: 24.06.2006.<br />

Testimoni:<br />

Silini Renata, Balducchi Walter, Preti Flavio, Benis Cinzia.<br />

Sposati nella Chiesa di Grumello del Monte.<br />

Babaglioni Diego (da Iseo)<br />

con Malerba Ilaria ( via Arcangeli).<br />

Data del matrimonio:15.07.2006.<br />

Sposati nella Pieve di Sant’Andrea in Iseo.<br />

41


42<br />

Comun<strong>it</strong>à<br />

AAnagrafe<br />

Nella<br />

casa<br />

del Padre<br />

35) Polini Giuseppina di anni 84. Deceduta il 14.07.2006.<br />

36) Piomarta Federica di anni 83. Deceduta il 15.07.2006.<br />

37) Belometti Lino di anni 79. Deceduto il 16.07.2006.<br />

38) Belotti Caterina di anni 76. Deceduta il 19.07.2006.<br />

39) Gervasoni Mario di anni 68. Deceduto il 26/04/2006.<br />

40) Mussinelli Giovanni di anni 79. Deceduto il 22.07.2006.<br />

41) Belometti Maria di anni 85. Deceduta il 26.07.2006.<br />

42) Gervasoni Adriano di anni 65. Deceduto il 02.08.2006.<br />

37 3839<br />

40 42<br />

43 44<br />

35<br />

36<br />

45 46<br />

43) Savoldi Alberto di anni 75. Deceduto il 04.08.2006.<br />

44) Piensi Umberto di anni 52. Deceduto il 20.08.2006.<br />

45) Capelli Luca di anni 42. Deceduto il 27.08.2006.<br />

46) Volpi Angelo di anni 62. Deceduto il 28.08.2006.<br />

Zio Alberto non è morto.<br />

Non ha fatto che passare dietro il velo che lo ha nascosto, verso una v<strong>it</strong>a nuova, entro sfere più serene.<br />

Ha abbandonato il suo triste ab<strong>it</strong>o di argilla per rivestire un ornamento radioso. Sebbene invisibile ai nostri occhi è sempre qui<br />

e continua ad amare quelli che ha lasciato dietro di lui.<br />

Quando sentiremo sulle nostre fronti un dolcissimo fruscio, come una carezza, il nostro spir<strong>it</strong>o lo avvertirà e il nostro cuore ne<br />

sarà confortato.<br />

Ora, insieme a nonna Giacoma, nonno Fedele, nonna Cilia, zia Rosa e zio Domenico e tutti gli altri nostri cari sarà sempre presente,<br />

sebbene invisibile. Gli spir<strong>it</strong>i immortali dei nostri defunti rimangono, perché nell’universo di Dio non esiste la morte. Tutto<br />

è espressione di v<strong>it</strong>a. Benedetta e Alessandro Dometti


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Riscaldamento<br />

Impianti forn<strong>it</strong>ura bagni<br />

e relativa posa<br />

Arredobagno<br />

Metano<br />

Manutenzioni<br />

Impianti tecnologici alternativi<br />

solari a bassa temperatura

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