opuscolo venerdì santo.indd - Diocesi di San Severo
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Tu maestra, fosti <strong>di</strong>scepola; tu madre, ti sentivi<br />
fi glia. E potesti vedere, nel trascorrere dei tre anni <strong>di</strong> vita<br />
pubblica, come Gesù si donava tutto e ra<strong>di</strong>calmente agli<br />
altri fi no ad immolare se stesso sulla Croce, in espiazione<br />
vicaria.<br />
Tu non eri presente, nella sala al piano superiore,<br />
quando Egli, prima del suo processo, si inventò ed istituì<br />
l’Eucaristia, che, sotto i veli del pane e del vino, contiene<br />
realmente quello stesso corpo da te generato. Gli Apostoli<br />
ti raccontarono, in seguito, quella memorabile ultima<br />
cena consumata da Gesù con loro. Maria, <strong>di</strong>nanzi a questo<br />
insondabile sacramento, tu vibravi d’amore perché,<br />
mentre con gli occhi della fronte vedevi il pane e il vino;<br />
con gli occhi del cuore, colmo <strong>di</strong> fede, vedevi il Figlio<br />
<strong>di</strong> Dio e tuo; ed umilmente lo adoravi. Come credente<br />
partecipavi con tanti, fratelli e sorelle, alla celebrazione<br />
dell’Eucaristia e riprovavi nella carne le angosce della<br />
passione e morte <strong>di</strong> Gesù, unitamente al gau<strong>di</strong>o immenso<br />
della sua risurrezione.<br />
Poi ti accostavi alla mensa per ricevere il pane<br />
eucaristico: Gesù, il tuo Gesù, entrava sempre <strong>di</strong> nuovo<br />
in te e ti accarezzava il cuore. Madre e Figlio uniti dalla<br />
forza <strong>di</strong> un sacramento che, <strong>di</strong> per sé, è sempre una<br />
forma gloriosa <strong>di</strong> annientamento, per amore, del Verbo<br />
Incarnato. E’ molto bello, Maria, vederti, devota e umile,<br />
seguire con gli altri il sacro rito; ascoltare la parola; <strong>di</strong>re<br />
le stesse preghiere; eseguire gli stessi canti; e rivolgerti a<br />
Dio con la preghiera insegnataci da Gesù, il Padre nostro.<br />
Come gli altri, ma solo esteriormente e culturalmente;<br />
esistenzialmente e spiritualmente, in maniera del tutto<br />
particolare, perché tu eri la madre <strong>di</strong> quel Cristo che<br />
ricevevi eucaristicamente e <strong>di</strong> tutti i partecipanti al sacro<br />
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