opuscolo venerdì santo.indd - Diocesi di San Severo
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Dio e degli uomini. “Nella folla dei redenti…la madre <strong>di</strong><br />
Cristo occupa il primo posto, senza termine <strong>di</strong> confronto<br />
con gli altri. Essa appare nella pura verità della situazione<br />
in cui Dio l’ha posta, a un livello <strong>di</strong> grazia e <strong>di</strong> gloria<br />
superore a quello degli altri; tra il Redentore che la<br />
domina dall’infi nito della sua <strong>di</strong>vinità e gli altri redenti,<br />
che avvolge con il suo amore materno, ella esulta nella<br />
gioia della riunione. Qui si conclude il suo Magnifi cat”<br />
(R. Laurentin Court traité sur la Virge Marie, Paris 1967,<br />
p.157). Ella è veramente la donna che ha vissuto il più<br />
dell’amore; la donna eucaristica. Per questo la Chiesa<br />
la propone all’imitazione dei fedeli. Aderendo sempre e<br />
totalmente alla volontà <strong>di</strong>vina (cf. Lc 1,38), ne accolse la<br />
parola e ritmò su <strong>di</strong> essa il cammino della sua vita terrena,<br />
illuminata dalla carità e dallo spirito <strong>di</strong> servizio. La sua<br />
obbe<strong>di</strong>enza al Signore non fu passivamente remissiva, ma<br />
libera, consapevole, coraggiosa e compiuta totalmente e<br />
ra<strong>di</strong>calmente sempre, dovunque e comunque. “Maria è<br />
vissuta sotto il segno del transitorio e dell’effi mero. La<br />
sua vita, come la nostra e come quella <strong>di</strong> tutti i fi gli <strong>di</strong><br />
questa terra, è stata una serie ininterrotta <strong>di</strong> vicissitu<strong>di</strong>ni,<br />
<strong>di</strong> cose che nascono e che muoiono… si è svolta sotto il<br />
segno della caducità… e tuttavia non c’è un momento<br />
della sua vita che essa debba rinnegare, nemmeno un<br />
momento vuoto e sterile. Nessun atto <strong>di</strong> cui possa arrossire,<br />
nessuno che sia avvolto <strong>di</strong> ombra, nessuno che sia caduto<br />
nell’abisso del passato, senza aver acceso una luce eterna,<br />
senza brillare <strong>di</strong> uno splendore capace <strong>di</strong> penetrare tutto<br />
ciò che ogni istante <strong>di</strong> questa vita conteneva in sé <strong>di</strong><br />
possibilità morali” ( K. Rahner, L’homme au miroir de<br />
l’année chretienne, Mame, 1966, pp. 222-225). Nella sua<br />
vita terrena ha realizzato la fi gura perfetta del seguace <strong>di</strong><br />
Cristo; perciò è ritenuta via aperta che porta a Gesù.<br />
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