Exibart. - Emmi srl
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50.approfondimenti <strong>Exibart</strong>.onpaper<br />
festival dell'arte<br />
contemporanea. ecco perché<br />
Tre giorni di dibattiti ed eventi dedicati al futuro dell'arte contemporanea. Un format innovativo. Un territorio che<br />
ha coraggio da vendere. Dopo quelli della scienza, della filosofia, delle letterature e dell'economia, arriva la prima<br />
edizione del Festival dell'arte contemporanea di Faenza. Ce ne parla Pier Lugi Sacco, membro insieme ad<br />
Angela Vettese e Carlos Basualdo del comitato scientifico del festival…<br />
Nel mondo ci sono più di duecento<br />
biennali, triennali e quadriennali.<br />
Se fossero tutte di<br />
seguito, se ne inaugurerebbe più<br />
o meno una ogni due-tre giorni.<br />
Non tutte hanno la stessa importanza.<br />
E malgrado ci si sforzi<br />
costantemente di fare 'qualcosa<br />
di veramente diverso', tutte, o<br />
almeno le più importanti, tendono<br />
ad assomigliarsi.<br />
Sicuramente non c'è bisogno di<br />
un'altra biennale. E poi ci sono le<br />
fiere, i big openings, e tutto il<br />
resto. Eppure, nonostante questa<br />
estenuante effervescenza di<br />
iniziative, non c'è al mondo un<br />
appuntamento che si proponga<br />
semplicemente e soltanto di far<br />
riflettere il mondo dell'arte su se<br />
stesso. È quello che vogliamo<br />
fare a Faenza: tre giorni di dibattiti,<br />
incontri, presentazioni, eventi<br />
tutti dedicati a cercare di capire<br />
insieme cosa sta succedendo,<br />
perché, dove, come. Nel mercato<br />
dell'arte contemporanea come<br />
dietro le quinte delle biennali che<br />
apriranno nel corso dell'anno.<br />
Nelle gallerie come nei musei.<br />
Nelle capitali consolidate come<br />
nei nuovi luoghi emergenti.<br />
Present continuous-futuro presente<br />
è il tema della prima edizione:<br />
ciò che sta per essere più<br />
che ciò che è, in un momento nel<br />
quale il sistema dell'arte evolve e<br />
cresce con una velocità quasi<br />
insostenibile.<br />
Ritrovarsi non soltanto per discutere,<br />
ma anche per conoscersi<br />
meglio e per entrare in relazione<br />
in un contesto per una volta liberato<br />
dalla nevrosi del presenziare<br />
a tutti i costi a mille inaugurazioni,<br />
party, eventi. Tutto quel che<br />
c'è è lì, sotto gli occhi di tutti, nei<br />
meravigliosi e ridotti spazi urbani<br />
di un piccolo grande centro della<br />
provincia italiana, a due passi dal<br />
mare e da colline bellissime,<br />
dove si mangia bene, si vive bene<br />
e si sa stare insieme.<br />
Un'opportunità per ascoltare<br />
alcuni grandi protagonisti ma<br />
anche giovani meno conosciuti<br />
capaci di proporre idee e visioni<br />
nuove, per capire cosa accade in<br />
alcune delle più importanti scuole<br />
d'arte del mondo, in una bella<br />
sala settecentesca oppure intorno<br />
ad un tavolino di un caffè, al<br />
sole di primavera.<br />
Faenza sta portando avanti una<br />
scommessa importante: quella<br />
di costruire un nuovo modello di<br />
sviluppo in cui la cultura è davvero<br />
al centro e parla a tutti, diventa<br />
un elemento fondamentale e<br />
riconosciuto della qualità della<br />
vita quotidiana. Il festival non arriva<br />
per caso in questa città, tanto<br />
per occupare una nicchia spaziale<br />
e tematica lasciata scoperta<br />
dalla sempre più ricca offerta<br />
nazionale di manifestazioni simili.<br />
Il festival è un punto di partenza<br />
per cominciare un dialogo con<br />
altri territori ricchi di esperienze<br />
e di energia, nella convinzione di<br />
“<br />
Ormai ci sono più<br />
di duecento biennali.<br />
E poi le fiere, le grandi<br />
inaugurazioni… Sin'ora<br />
non c'era ancora un<br />
appuntamento mirato<br />
solo a far riflettere su<br />
cosa stiamo facendo<br />
Si svolgerà dal 23 al 25 maggio 2008<br />
il Festival dell'arte contemporanea<br />
Futuro Presente/ Present<br />
Continuous, promosso dal Comune di<br />
Faenza, ideato ed organizzato da<br />
goodwill. Con un comitato scientifico<br />
d'eccellenza formato da Carlos<br />
Basualdo, Angela Vettese e Pier Luigi<br />
Sacco, il Festival dedicherà incontri,<br />
eventi, dibattiti, forum allo scoprire il<br />
futuro dell'arte contemporanea. La<br />
manifestazione, che vanta un numero<br />
consistente di partner internazionali<br />
scelti per il proprio ruolo attivo nella<br />
formazione e nella promozione dell'arte<br />
emergente - il Frame di Helsinki,<br />
l'Università di arte e design di<br />
Helsinki, lo Iuav di Venezia, il Caic di<br />
Vilnius fino alla Scope Art Fair (con<br />
Amaci, Gai e Angamc sul versante<br />
nazionale) -, verrà anticipata da un<br />
convegno dal titolo "Moving Forward -<br />
aspettando il Festival dell'arte contemporanea",<br />
che si svolgerà il 6 ottobre<br />
2007, sempre a Faenza, e che<br />
sarà un preludio di quanto succederà<br />
durante la tre giorni faentina.<br />
Interverranno Angela Vettese, Carlos<br />
Basualdo, Pier Luigi Sacco, Marketta<br />
Seppala, Okwui Enwezor, Lolita<br />
Jablonskiene, Massimiliano Gioni,<br />
Michelangelo Pistoletto, Francesco<br />
Bonami, Gianfranco Maraniello,<br />
Claudio Spadoni, Pio Baldi.<br />
Moving Forward<br />
Aspettando il Festival dell'arte contemporanea…<br />
6 ottobre 2007<br />
Faenza<br />
Interverranno: Angela Vettese,<br />
Carlos Basualdo, Pier Luigi Sacco.<br />
Inoltre: Marketta Seppala, Okwui<br />
Enwezor, Lolita Jablonskiene,<br />
Massimiliano Gioni, Michelangelo<br />
Pistoletto, Francesco Bonami,<br />
Gianfranco Maraniello, Claudio<br />
Spadoni, Pio Baldi.<br />
Festival dell'arte contemporanea<br />
Present Continuous/Futuro<br />
Presente<br />
Faenza, dal 23 al 25 maggio 2008,<br />
sedi varie<br />
Comitato Scientifico: Angela<br />
Vettese, Carlos Basualdo, Pier Luigi<br />
Sacco<br />
Promosso dal Comune di Faenza<br />
Ideazione ed organizzazione: goodwill<br />
Per info:<br />
goodwill<br />
Tel 051 220080<br />
Santa Nastro:<br />
sn@good-will.it<br />
www.good-will.it<br />
info.<br />
poter costruire un legame che<br />
col tempo saprà rafforzarsi e<br />
lasciare in questa città frutti<br />
duraturi. Un legame che si<br />
costruisce nel contesto di una<br />
vita culturale già molto ricca di<br />
eccellenze più o meno conosciute.<br />
Faenza è una città in cui può<br />
I PERCHÉ DI ANGELA<br />
accadere che tante diverse<br />
associazioni lavorino insieme per<br />
progettare uno spazio di attività<br />
comune, che i ragazzi del posto<br />
organizzino un rave culturale di<br />
tre giorni nel vecchio deposito<br />
degli oggetti smarriti, che tutta la<br />
città si ritrovi nel suo teatro più<br />
bello per condividere un progetto<br />
di tre anni di innovazione culturale.<br />
È quello che è successo, che<br />
sta succedendo. Faenza è anche<br />
una delle grandi città della ceramica,<br />
come sanno molti artisti<br />
che quando vogliono lavorare<br />
con questo materiale, vengono<br />
qui. Venite anche voi, sarà una<br />
gran bella festa. <br />
[pier luigi sacco]<br />
Il Festival dell'arte contemporanea Futuro Presente / Present Continuous visto da Angela Vettese, che firma con Pier Luigi<br />
Sacco e Carlos Basualdo il comitato scientifico. Sarà un'occasione per discutere, approfondire i temi dell'arte contemporanea<br />
con un approccio che comprenderà più target: dagli addetti ai lavori agli appassionati, fino al vasto pubblico...<br />
Perchè un Festival dell'arte contemporanea?<br />
Perché l'arte contemporanea è un soggetto<br />
in grande crescita presso il vasto<br />
pubblico che comincia ad apprezzarla e<br />
a non considerarla più astrusa. A questo<br />
proposito, c'è sempre più bisogno<br />
di occasioni non solo espositive, ma<br />
anche di discussione per un pubblico<br />
sempre più maturo che necessita di<br />
spiegazioni in un momento in cui l'arte<br />
contemporanea è nell'occhio del ciclone, un tema di grandissimo<br />
interesse.<br />
Perché a Feanza?<br />
L'Italia è un paese che non ha capitali, in senso proprio, e<br />
questo è uno svantaggio che ci impedisce di avere luoghi<br />
di grande attrazione (come ad esempio Londra, New York,<br />
Parigi...). L'altra faccia della medaglia è di avere nei nostri<br />
mille campanili mille opportunità per presentare fenomeni<br />
diversi tra loro. Negli ultimi anni, in Italia, c'è stato un proliferare<br />
di festival che trattano i temi più svariati, dalla filosofia<br />
alla letteratura, dalla mente all'economia. Mancava un<br />
festival dell'arte contemporanea e proprio grazie al fatto<br />
che i centri italiani che vogliono esprimere le proprie esigenze<br />
culturali sono sempre più numerosi, anche l'arte<br />
contemporanea ha trovato la sua città madrina. Faenza si<br />
presta senz'altro ad esserlo, poiché negli ultimi tempi ha<br />
ripreso ad incoraggiare il suo interesse per l'arte e per la<br />
cultura.<br />
Oggi tutti conosciamo l'artigianato faentino, ma Faenza è<br />
stato anche altro ed il Festival dell'arte contemporanea è<br />
ugualmente un modo per dare riconoscimento alla sua<br />
grande tradizione artistica. Ci sono inoltre esposizioni, aree<br />
dedicate alla cultura, parchi ambientali...<br />
Perchè privilegiare una piattaforma di discussione ad un<br />
progetto espositivo? Da che esigenze nasce questa<br />
scelta?<br />
La discussione nell'ambito dell'arte contemporanea è in<br />
definitiva necessaria perché non è soltanto qualcosa che<br />
nutre gli addetti ai lavori, ma - proprio<br />
per la difficoltà dovuta alla comprensione<br />
degli argomenti legati all'arte contemporanea<br />
- è anche un mezzo utile e<br />
dovuto per avvicinare le schiere di<br />
appassionati che sempre più numerosi<br />
entrano in contatto con essa. Esistono,<br />
infatti, due livelli di lettura di un approccio<br />
legato alla discussione sui temi dell'arte<br />
contemporanea, un primo specialistico<br />
e accademico ed un secondo<br />
allargato, destinato ad un pubblico più vasto. Oggi si sente<br />
la necessità di garantire l'esistenza di questi due livelli. E la<br />
prova di questo progressivo ampliamento della fruizione è<br />
data dal sempre maggiore spazio dedicato all'arte contemporanea<br />
da giornali, rotocalchi, riviste di ogni genere, addirittura<br />
di gossip. I colloqui che si susseguiranno durante il<br />
Festival di Faenza vogliono essere una risposta a questa<br />
crescente curiosità del pubblico e dei media.<br />
Quali saranno i temi centrali intorno ai quali verteranno<br />
gli incontri faentini?<br />
I temi saranno molteplici. Tra questi, ci saranno alcuni già<br />
frequentati da precedenti convegni ed incontri, quali il ruolo<br />
del curatore, i cambiamenti cui sono soggetti i musei contemporanei,<br />
la nascita di nuovi progetti espositivi o museali.<br />
Verranno affrontati inoltre anche temi meno correnti<br />
quali la didattica dell'arte, la formazione legata al settore e<br />
i momenti che gli artisti dichiarano essere stati formativi<br />
per la loro carriera. Ma non solo. Si parlerà del tema delle<br />
grandi mostre che nascono e muoiono in continuazione, a<br />
partire dalla nostra sempiterna Biennale di Venezia, passando<br />
per momenti di intenso interesse, poi immediatamente<br />
scomparsi, come la Biennale di Johannesburg fino<br />
ad arrivare agli incidenti di percorso, come fu per la scorsa<br />
Manifesta, costretta a slittare per i motivi politici in quel<br />
di Cipro. Il destino di queste manifestazioni e la loro necessità<br />
saranno tra gli spunti e i racconti a cui assisterete partecipando<br />
al Festival dell'arte contemporanea Futuro<br />
Presente/ Present Continuous e al convegno Moving<br />
Forward che ora ad ottobre fungerà da antipasto.