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Exibart. - Emmi srl

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42.approfondimenti <strong>Exibart</strong>.onpaper<br />

invito a palazzo<br />

Che senso ha aprire uno spazio museale che è 'solo' contenitore e cioè privo di una collezione? Cosa significa, oggi,<br />

proporre mostre in una città come Roma che ha visto una notevole espansione degli spazi dedicati alla cultura?<br />

Come porsi nei confronti di spazi 'multimediali' come il Pompidou o la Tate quando questi, nel frattempo, sono disponibili<br />

a 60,00 euro (e 60 minuti) di aereo per tutti? Riflessioni teoriche e riflessioni operative sulla riapertura - il prossimo 6 ottobre<br />

- del romano Palazzo delle Esposizioni. Unica, vera kunsthalle italiana, presentata dalla direttrice Rossana Rummo...<br />

In questi anni di 'rinascita<br />

romana', la capitale ha un gran<br />

bisogno di passare dalla quantità<br />

degli eventi alla qualità. Il<br />

Palazzo delle Esposizioni cambierà<br />

in questo senso? Lo<br />

scarto che c'è tra la mostra<br />

degli Squali e Mark Rotkho fa<br />

ben sperare in un target tutto<br />

puntato sull'eccellenza...<br />

Puntare alla qualità dell'offerta<br />

culturale e, al tempo stesso, ad<br />

un largo pubblico è l'obiettivo,<br />

ambizioso ma necessario, che<br />

ci siamo dati e che abbiamo<br />

centrato già alle Scuderie del<br />

Quirinale. D'altra parte, il<br />

Palazzo delle Esposizioni, già<br />

prima della chiusura, a parte<br />

qualche caso, ha programmato<br />

mostre memorabili come<br />

"L'idea del Bello" o "Tempo", che<br />

hanno fatto registrare un grande<br />

successo di critica e di pubblico.<br />

Il modello di proposta culturale/espositiva<br />

che caratterizzerà<br />

il Palazzo attingerà a quali<br />

riferimenti internazionali? La<br />

falsariga sarà la "multimedialità"<br />

del Centre Pompidou?<br />

Riaprire oggi uno spazio come il<br />

Palazzo delle Esposizioni, in un<br />

contesto cittadino che si è<br />

arricchito negli ultimi anni di<br />

tanti luoghi della cultura, significa<br />

confrontarsi con l'offerta<br />

nazionale e internazionale e con<br />

un pubblico sì italiano, ma che<br />

sempre di più sta diventando<br />

internazionale. Certamente il<br />

Palazzo, che si configura come<br />

uno spazio espositivo e non un<br />

museo, si confronterà con quei<br />

modelli internazionali che<br />

hanno rappresentato modelli di<br />

successo e, quindi, certamente<br />

il Pompidou o la Tate. Sono<br />

certa, però, che il Palazzo avrà<br />

una sua identità, legata alla<br />

specificità della cultura italiana<br />

e alla sua storia.<br />

Come funzionerà la bigliettazione?<br />

Ticket unico per tutti gli<br />

eventi o biglietti diversificati<br />

per chi sia interessato ad un<br />

solo evento?<br />

Lo spazio espositivo del<br />

Palazzo, nonché la tipologia<br />

della sua struttura architettonica,<br />

suggerisce la strada del<br />

biglietto unico, al quale saranno<br />

affiancate formule convenienti<br />

e flessibili di fidelizzazione e, in<br />

alcuni casi specifici, un biglietto<br />

differenziato.<br />

Una vostra apertura serale,<br />

magari il venerdì ed il sabato,<br />

oltre a legittimare l'esistenza<br />

di un grande ristorante al<br />

vostro interno, contribuirebbe<br />

non poco a qualificare le<br />

frequentazioni notturne di<br />

una zona attualmente fuori<br />

dai circuiti serali come quella<br />

di via Nazionale. Ci avete pensato?<br />

L'intento è certamente di tenere<br />

aperto più possibile il Palazzo,<br />

che dovrà vivere tutto il giorno.<br />

Via Nazionale, per la sua collocazione<br />

di prossimità alla Stazione<br />

Termini e al centro della città, è<br />

un'arteria fondamentale che,<br />

grazie anche al Palazzo, potrà<br />

beneficiare, speriamo, di una vita<br />

ancora più animata.<br />

“<br />

Certamente i riferimenti<br />

saranno il Pompidou e la Tate. Ma<br />

avremo una nostra identità legata<br />

alla specificità della cultura italiana<br />

Parliamo dello staff che il<br />

Palazzo ha a disposizione. Chi<br />

saranno i professionisti dedicati<br />

a mostre, a programmazioni<br />

a latere, alle sale teatro e<br />

cinema? Vi sono delle new<br />

entries?<br />

Il Palazzo ha già al suo interno<br />

professionalità molto qualificate<br />

che potranno lavorare sui differenti<br />

aspetti e discipline legate<br />

all'organizzazione di mostre e di<br />

eventi di spettacolo. I singoli<br />

progetti, caso per caso, potranno<br />

evidentemente avvalersi<br />

anche di collaborazioni specialistiche<br />

temporanee, connesse ai<br />

singoli eventi.<br />

Le prime mostre del Palaexpo<br />

(Rothko, Ceroli...) sembrano<br />

una dichiarazione d'intenti per<br />

il futuro. Dunque davvero il<br />

Palazzo delle Esposizioni si<br />

concentrerà sull'arte e la cul-<br />

tura contemporanee, lasciando<br />

alle Scuderie del Quirinale -<br />

che fanno parte della stessa<br />

azienda - il ruolo di proporre<br />

eventi più classici?<br />

La gestione di due spazi come le<br />

Scuderie del Quirinale e il<br />

Palazzo delle Esposizioni richiede<br />

una riflessione sull'uso delle<br />

due strutture che tenga conto<br />

della storia dei due spazi e della<br />

necessità di rispondere ad una<br />

domanda culturale diversificata.<br />

Il Palazzo è, da sempre, simbolo<br />

della cultura del Novecento e ha<br />

rappresentato, in questa città, il<br />

luogo nel quale sono state pre-<br />

sentate grandi mostre sull'arte<br />

italiana ma anche sulla contemporaneità.<br />

Le Scuderie, inaugurate<br />

nel 2000, sono state destinate<br />

ad esposizioni sull'arte<br />

classica italiana, i suoi protagonisti,<br />

i suoi movimenti, i suoi rapporti<br />

con l'arte e con gli artisti di<br />

altri paesi. In questi sette anni,<br />

le Scuderie hanno fidelizzato un<br />

pubblico che, sempre di più,<br />

identifica questo spazio come<br />

uno spazio istituzionale, di grande<br />

qualità, destinato a mostre di<br />

richiamo internazionale.<br />

Partendo con un evento di<br />

PALAEXPO E GAGOSIAN. ARCHITETTURE CAPITALI<br />

grandissimo richiamo come<br />

quello su Mark Rothko vi inserite<br />

in un filone di respiro internazionale.<br />

Continuerete così?<br />

Quali sono gli eventi di maggiore<br />

richiamo programmati per<br />

la stagione invernale? É ancora<br />

in programmazione la collettiva<br />

su arte&tecnologia ordinata<br />

dalla dott.ssa Tolomeo che<br />

in un primo tempo venne data<br />

come mostra d'apertura?<br />

Si parte con tre grandi mostre<br />

di apertura che andranno avanti<br />

fino a gennaio 2008 e che<br />

sono: Mark Rothko, Stanley<br />

Kubrick, Mario Ceroli. Sarà la<br />

Firouz Galdo, architetto e progettista del corposo restyling del Palazzo delle Esposizioni, ci racconta i paralleli e le similitudini<br />

tra l’edificio di via Nazionale e la nuova sede della galleria di Larry Gagosian nella vicina via Crispi, entrambi da lui progettati...<br />

Architetto Galdo, si trova per combinazione a lavorare<br />

su due palazzi nel centro storico per certi versi simili.<br />

È vero. Addirittura c'è stato per un momento il dubbio<br />

che anche il palazzo dove sta aprendo la galleria<br />

Gagosian fosse, come il Palazzo delle Esposizioni, di Pio<br />

Piacentini. In realtà è una struttura successiva, datata<br />

1920. E tutte quelle colonne che lo caratterizzano avevano<br />

fini puramente decorativo-residenziali.<br />

Cosa c'era al piano terra, dove aprirà "lo squalo"?<br />

Lì c'è stato di tutto. Era un teatro, poi un ristorante, poi una<br />

banca. È un palazzo che ha una storia molto complicata.<br />

Come è nato il rapporto con il più grande mercante del<br />

mondo?<br />

Ho collaborato allo sbarco romano fin dall'inizio. Ho vissuto<br />

le vicissitudini della prima ipotesi di sede, a Palazzo<br />

Taverna. Una location affascinante, storica, ma non<br />

adatta. A via Crispi abbiamo settecentocinquanta metri<br />

quadri e pareti alte sei metri, roba che in centro storico<br />

è praticamente unica.<br />

Ci parli un po' meglio di questo spazio dove sta lavorando<br />

da ben un anno e mezzo.<br />

Sì, e dopo un anno e mezzo siamo riusciti a consegnarlo<br />

con due mesi d'anticipo. Lo spazio è allo stesso tempo in<br />

linea con le 'filiali' Gagosian di New York e di Londra, ma<br />

con sue specifiche caratteristiche che lo renderanno<br />

unico. Certo il bianco sarà sempre bianco, il pavimento<br />

sarà sempre un pavimento. Ma qui siamo riusciti ad<br />

esempio ad utilizzare dei materiali locali come la pietra<br />

serena. O a realizzare una sala - la principale, duecento-<br />

venti metri quadrati - completamente ovale.<br />

Ovale?<br />

Sì, proprio così. Un ovale perfetto. Uno spazio che stimolerà<br />

moltissimi artisti a volersi confrontare.<br />

Quali similitudini tra lo spazio di Gagosian e quello del<br />

Palazzo delle Esposizioni?<br />

Si tratta di due spazi confrontabili perché entrambi sono<br />

per così dire 'contenitori'. Sono spazi di per sé museali,<br />

ma che non hanno opere e collezione propria. Devono<br />

adattarsi volta per volta agli artisti ed agli autori che vi<br />

transiteranno.<br />

Vi sono parallelismi anche riguardo alle tecnologie<br />

usate, poi...<br />

Esatto, tutti e due gli spazi hanno un sofisticato sistema<br />

di regolazione ambientale e di gestione dell'umidità. Ma<br />

poi c'è da dire che in entrambi gli spazi c'è un concetto<br />

architettonico di sottrazione importante. Il segno architettonico<br />

c'è, ma solo per chi effettivamente vuole<br />

coglierlo e vederlo. Insomma, tutto il contrario del famoso<br />

Guggenheim di Bilbao firmato da Frank 'O Gery. Altro<br />

parallelismo è sulla luce naturale, ci abbiamo puntato<br />

molto per entrambi i progetti.<br />

Per concludere, altre informazioni su questi due edifici.<br />

Per concludere si può dire che si tratterà di due edifici<br />

unici in una città come Roma. Non esiste una galleria del<br />

livello di quella di Gagosian e non esiste uno spazio espositivo<br />

come il Palaexpo: un esempio su tutti è l'enorme<br />

libreria di cinquecento metri quadri, davvero unica.

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