Exibart. - Emmi srl

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13.06.2013 Views

20.speednews Exibart.onpaper di ambienti. federico poletti DECLINAZIONE CONCEPT A Milano si inaugura Revel - Scalo d'Isola, un nuovo spazio multiculturale. Un concept store che prevede arte, moda, spettacoli teatrali, incontri letterari e ristorazione.... Cos'è precisamente un concept store? La parola concept è oggi spesso utilizzata nel campo della pubblicità e si riferisce all'idea, al concetto, al tipo di emozione, che una campagna pubblicitaria o un punto vendita intende trasmettere. Mai come oggi il negozio si trasforma: da luogo tradizionale dove si vende e compra la merce a luogo che comunica con il consumatore, attraverso ambienti capaci di emozionare. Il concept store è un luogo di speri- mentazione in cui si possono fondere stili, prodotti e servizi che altrove potrebbero essere non compatibili; una realtà in movimento e da esplorare con tutti i sensi. Nascono e si sviluppano così punti vendita eterogenei per gestione, superficie e offerta merceologica. Un'idea che storicamente parte dagli Stati Uniti negli anni Ottanta, quando molte aziende hanno cominciato a creare punti vendita tematici, dove il consumatore potesse non solo acquistare dei prodotti, ma entrare nel "mondo" proposto dal marchio. L'obiettivo più o meno dichiarato è quello di attrarre il cliente, intrattenerlo, fargli vivere un'esperienza memorabile. Non solo shopping dunque, ma esperienza di consumo. È così che in Italia, ed in Europa, aumentano e proliferano i concept store. Sono molte ed eterogenee le formule e i concept sperimentati: dall'esperienza dei Guerrilla Stores, portata in auge dalla maison Comme des Garçons, al concept store di Muji o all'innovativo Wash- Bar (lavanderia e bar) realizzato da Lg a Parigi, fino allo store Taschen di New York, firmato da Philippe Starck. Luoghi che si caratterizzano per la presenza di oggetti in edizione limitata, multipli d'autore, oggetti realizzati su commissione da artisti e designers con vere rarità d'autore. In Italia si deve ricordare la sperimentazione pionieristica di Elio Fiorucci, un precurso- re di tendenze, che già negli anni Ottanta riuniva in un unico spazio di vendita - a Milano - moda, gadget, articoli per la casa, con particolare attenzione all'atmosfera: una concezione di shopping come esperienza ludica. A Milano, capitale della moda e del design, si trova uno "storico" concept store: Corso Como 10, una sorta di "living magazine" creato da Carla Sozzani, che ha riunito moda, accessori, libri, oggetti di design e complementi di arredo ricercati, nonchè una galleria d'arte; il tutto assembla- Iuav Venezia, laurea honoris causa in architettura a James Turrell Con una cerimonia che avrà luogo il prossimo 1 ottobre, l'Università Iuav di Venezia conferirà la Laurea honoris causa in architettura a James Turrell, l'artista californiano noto per i suoi lavori incentrati su luce e spazio. Le motivazioni infatti sottolineano il ruolo fondamentale che l'artista ha rivestito, a partire dagli anni Settanta fino ai giorni nostri, nel ridefinire l'impiego della luce - naturale e artificiale - in contesti spaziali originali, progettati da lui stes- James Turrell so o dai più grandi architetti contemporanei (Tadao Ando, Herzog & de Meuron, SOM...). In occasione del conferimento della laurea si inaugurerà, presso l'aula Gino Valle del Cotonificio Veneziano, una mostra - la prima al mondo nel suo genere - dedicata interamente al progetto del Roden Crater presso Flagstaff (Arizona), eseguito in collaborazione con architetti, geologi, archeoastronomi e ingegneri americani, con la realizzazione di complesse strutture architettoniche totalmente ipogee. Oltre a presentare disegni esecutivi relativi ad ogni singolo ambiente, la mostra offrirà allo spettatore la possibilità di comprenderne il reale funzionamento spaziale in relazione alla sua orientazione cardinale e astronomica, muovendosi virtualmente attraverso le stanze del Roden Crater project. lunedì 1 ottobre 2007 - ore 10.00 Cotonificio Veneziano Dorsoduro 2196 - Venezia Info: 0412571819 comesta@iuav.it - www.iuav.it REVEL Via Thaon di Revel, 3 Tel 02 683185 fino al 30 ottobre mostra di Anna Magnani to con gusto cosmopolita seguendo un modello di boutique come stile di vita. Sempre a Milano ha aperto TAD (ma la sede 'storica' è a Roma), un ambiente eclettico dove tuffarsi nel mondo della creatività, uno spazio in cui i sogni si confondono con la realtà. Un trend, questo dei concept store, che continua a svilupparsi con grande varietà di proposte e location. Puntando chi più e chi meno ad imitare il babbo di tutti i concept europei: il parigino Colette. A Milano è in corso una nuova sfida al concept. Nel cuore del quartiere Isola è nato un nuovo spazio polifunzionale che promette di sorprendere i visitatori non solo per il design della struttura, ma anche per i contenuti che lo animeranno. Il concept store, ricavato da un ex magazzino tessile, poi deposito di stoccaggio per botti di vino, offre soprattutto "prodotti culturali", spaziando tra poesia, spettacoli teatrali, corner moda, mostre d'arte e cene da veri gourmet. L'arte sarà la vera protagonista: nelle aree spaziose dello piano sotterraneo e nell'ampia galleria al piano terreno, dove verrà allestita una ricca libreria. Revel sarà inoltre un punto d'approdo per la ristorazione, leggera e ricercata. Uno scalo di relax nel caos cittadino dove incontrarsi per una pausa pranzo, una cena in ambienti arredati con opere d'arte e complementi di design. Un'esperienza per coinvolgere tutti i sensi. Inoltre da fine settembre il calendario di eventi allo spazio Revel si prevede molto intenso. Il 23 Ecco la BMW Art Car secondo il "glaciale" Olafur Eliasson… settembre si è svolta l'inaugurazione con una grande retrospettiva dedicata ad Anna Magnani, un mito del cinema raccontato attraverso più di quattrocento immagini tra video, foto d'epoca e ricostruzioni dei set cinematografici. Un omaggio a una delle più grandi attrici del cinema italiano, il primo di una serie di eventi culturali che animeranno questo promettente spazio. Al progetto lui lavora almeno dal 2005, ed in effetti era forte l'attesa per la nuova puntata della BMW Art Car Collection, griffata Olafur Eliasson. Ora l'attesa è finita: fra le opere esposte nella grande personale dell'artista islandese appena inaugurata al San Francisco Museum of Modern Art, dal titolo Your tempo: Olafur Eliasson, c'è infatti anche l'automobile, che è già in passato stata reinterpretata da grandi artisti come Robert Rauschenberg, Frank Stella, Jenny Holzer, Wolfgang Tillmans. Certo, i primi che hanno varcato le sale del SFMoma avranno faticato a rendersene conto: in Your mobile expectations: BMW H2R project 2007 - il titolo assegnato - Eliasson ha infatti forzato la sua interpretazione, utilizzando solo il telaio della BMW H2R a idrogeno, mentre - in ossequio alla sua abituale attenzione alle tematiche ambientali - la carrozzeria è stata sostituita da una struttura composta da pannelli d'acciaio riflettenti, maglie metalliche e molti strati di… ghiaccio. Sì, proprio ghiaccio, tanto che l'opera deve essere esposta in una grande cella frigorifera nelle Architecture and Design galleries del museo… Destroy Athens, anche la Grecia ha la sua Biennale Olaf Nicolai, Gregor Schneider, John Bock, Christian Marclay, Derek Jarman, Robert Gober. Sono questi alcuni dei protagonisti della prima edizione della Biennale di Atene, che prende il via - con il preoccupante titolo Destroy Athens - nell'ambito di una sorta di circuito che la lega alle omologhe biennali di Istanbul e Lione. Curata da un team formato da Augustine Zenakos, Xenia Kalpaktsoglou e Poka-Yio, la manifestazione si disloca su diverse sedi, con una base di riferimento a Technopolis, complesso di edifici post-industriali riconvertito a centro culturale multidisciplinare, riadattato per la biennale dagli architetti italiani del gruppo A12. Un evento che nasce con l'obbiettivo di fare un punto critico della produzione artistica locale, in dialogo con la scena internazionale. Inoltre, la biennale si vuole proporre www.athensbiennial.org fino al 18 novembre 2007 Sedi varie - Atene (Grecia) Info: +30 2105232222 contact@athensbiennial.org come agente di coesione per la comunità artistica greca, ma anche come fattore di attrazione per l'artworld internazionale. Rien ne va plus.Va al Casinò di Campione d'Italia la mostra milanese sull'omosessualità Gucci Group Award 2007, a Venezia incoronato Julian Schnabel È l'americano Julian Schnabel il vincitore dell'edizione 2007 del Gucci Group Award, premio conferito - nell'ambito della Mostra del Cinema appena conclusa - a un artista di fama internazionale che negli ultimi diciotto mesi si sia messo in evidenza per il suo ruolo nel mondo del cinema, nelle vesti di attore, regista, scenografo, sceneggiatore, costumista. La giuria, composta da Marco Müller - direttore della Mostra di Venezia, dall'attore e regista Danny Huston, da Francesco Vezzoli, da Stefano Tonchi (direttore del magazine del New York Times) e dall'attrice e produttrice Michelle Yeoh, ha scelto Schnabel in una shortlist che vedeva anche Anton Corbijn, Piotr Uklanski, lo scrittore Lee Chang-Dong, la giornalista Bhavna Talwar. Schnabel è stato premiato per la Julian Schnabel regia del lungometraggio "Le Scaphandre et le Papillon". Milano, poi Napoli, poi ancora Milano, e in mezzo tante altre candidature. Ma alla fine Vade Retro - la mostra al centro delle polemiche nei mesi scorsi per le censure che hanno portato all'annullamento nella sede milanese - ha trovato accoglienza a Campione d'Italia, dove il Casinò Municipale sarà ben lieto di ospitarla, ma soprattutto di beneficiare della tanta pubblicità indotta. La location prescelta, con l'avvio previsto per metà ottobre, sarà la vecchia sede della casa da gioco della piccola enclave comasca, dopo che sono stati superati i pareri contrari espressi dal sindaco di Campione, Marita Piccaluga, e dal presidente dell'Azienda Turistica Cristina Ferrari. Voluta da Vittorio Sgarbi - amico del presidente di Casinò Municipale Campione d'Italia, Mario Resca - e curata da Eugenio Viola, la mostra indaga, grazie all'opera di oltre centocinquanta artisti, le connessioni tra arte e omosessualità dalla nascita della fotografia ad oggi.

20.speednews <strong>Exibart</strong>.onpaper<br />

di<br />

ambienti.<br />

federico poletti<br />

DECLINAZIONE CONCEPT<br />

A Milano si inaugura<br />

Revel - Scalo d'Isola,<br />

un nuovo spazio multiculturale.<br />

Un concept<br />

store che prevede<br />

arte, moda, spettacoli<br />

teatrali, incontri letterari<br />

e ristorazione....<br />

Cos'è precisamente un concept store? La parola<br />

concept è oggi spesso utilizzata nel campo della<br />

pubblicità e si riferisce all'idea, al concetto, al tipo<br />

di emozione, che una campagna pubblicitaria o un<br />

punto vendita intende trasmettere. Mai come oggi<br />

il negozio si trasforma: da luogo tradizionale dove<br />

si vende e compra la merce a luogo che comunica<br />

con il consumatore, attraverso ambienti capaci di<br />

emozionare. Il concept store è un luogo di speri-<br />

mentazione in cui si possono fondere stili, prodotti e servizi che altrove potrebbero<br />

essere non compatibili; una realtà in movimento e da esplorare con tutti<br />

i sensi. Nascono e si sviluppano così punti vendita eterogenei per gestione,<br />

superficie e offerta merceologica. Un'idea che storicamente parte dagli Stati<br />

Uniti negli anni Ottanta, quando molte aziende hanno cominciato a creare<br />

punti vendita tematici, dove il consumatore potesse non solo acquistare dei<br />

prodotti, ma entrare nel "mondo" proposto dal marchio. L'obiettivo più o meno<br />

dichiarato è quello di attrarre il cliente, intrattenerlo, fargli vivere un'esperienza<br />

memorabile. Non solo shopping dunque, ma esperienza di consumo.<br />

È così che in Italia, ed in Europa, aumentano e proliferano i concept store.<br />

Sono molte ed eterogenee le formule e i concept sperimentati: dall'esperienza dei Guerrilla Stores,<br />

portata in auge dalla maison Comme des Garçons, al concept store di Muji o all'innovativo Wash-<br />

Bar (lavanderia e bar) realizzato da Lg a Parigi, fino allo store Taschen di New York, firmato da<br />

Philippe Starck. Luoghi che si caratterizzano per la presenza di oggetti in edizione limitata, multipli<br />

d'autore, oggetti realizzati su commissione da artisti e designers con vere rarità d'autore.<br />

In Italia si deve ricordare la sperimentazione pionieristica di Elio Fiorucci, un precurso-<br />

re di tendenze, che già negli anni Ottanta riuniva in un unico spazio di vendita - a<br />

Milano - moda, gadget, articoli per la casa, con particolare attenzione all'atmosfera:<br />

una concezione di shopping come esperienza ludica. A Milano, capitale della moda e<br />

del design, si trova uno "storico" concept store: Corso Como 10, una sorta di "living<br />

magazine" creato da Carla Sozzani, che ha riunito moda, accessori, libri, oggetti di<br />

design e complementi di arredo ricercati, nonchè una galleria d'arte; il tutto assembla-<br />

Iuav Venezia, laurea honoris causa in<br />

architettura a James Turrell<br />

Con una cerimonia che avrà luogo il prossimo<br />

1 ottobre, l'Università Iuav di Venezia conferirà<br />

la Laurea honoris causa in architettura a<br />

James Turrell, l'artista californiano noto per i<br />

suoi lavori incentrati su luce e spazio. Le motivazioni<br />

infatti sottolineano il ruolo fondamentale<br />

che l'artista ha rivestito, a partire dagli<br />

anni Settanta fino ai giorni nostri, nel ridefinire<br />

l'impiego della luce - naturale e artificiale - in<br />

contesti spaziali originali, progettati da lui stes-<br />

James Turrell<br />

so o dai più grandi architetti contemporanei<br />

(Tadao Ando, Herzog & de Meuron,<br />

SOM...). In occasione del conferimento della laurea si inaugurerà, presso<br />

l'aula Gino Valle del Cotonificio Veneziano, una mostra - la prima al mondo<br />

nel suo genere - dedicata interamente al progetto del Roden Crater presso<br />

Flagstaff (Arizona), eseguito in collaborazione con architetti, geologi, archeoastronomi<br />

e ingegneri americani, con la realizzazione di complesse strutture<br />

architettoniche totalmente ipogee. Oltre a presentare disegni esecutivi relativi<br />

ad ogni singolo ambiente, la mostra offrirà allo spettatore la possibilità di<br />

comprenderne il reale funzionamento<br />

spaziale in relazione alla<br />

sua orientazione cardinale e astronomica,<br />

muovendosi virtualmente<br />

attraverso le stanze del Roden<br />

Crater project.<br />

lunedì 1 ottobre 2007 - ore 10.00<br />

Cotonificio Veneziano<br />

Dorsoduro 2196 - Venezia<br />

Info: 0412571819<br />

comesta@iuav.it - www.iuav.it<br />

REVEL<br />

Via Thaon di Revel, 3<br />

Tel 02 683185<br />

fino al 30 ottobre<br />

mostra di Anna<br />

Magnani<br />

to con gusto<br />

cosmopolita<br />

seguendo un<br />

modello di<br />

boutique come<br />

stile di vita.<br />

Sempre a<br />

Milano ha<br />

aperto TAD<br />

(ma la sede<br />

'storica' è a Roma), un ambiente eclettico dove tuffarsi nel<br />

mondo della creatività, uno spazio in cui i sogni si confondono<br />

con la realtà. Un trend, questo dei concept store, che continua<br />

a svilupparsi con grande varietà di proposte e location.<br />

Puntando chi più e chi meno ad imitare il babbo di tutti i concept europei: il parigino Colette.<br />

A Milano è in corso una nuova sfida al concept. Nel cuore del quartiere Isola è nato un nuovo<br />

spazio polifunzionale che promette di sorprendere i visitatori non solo per il design della struttura,<br />

ma anche per i contenuti che lo animeranno. Il concept store, ricavato da un ex magazzino<br />

tessile, poi deposito di stoccaggio per botti di vino, offre soprattutto "prodotti culturali",<br />

spaziando tra poesia, spettacoli teatrali, corner moda, mostre d'arte e cene da veri gourmet.<br />

L'arte sarà la vera protagonista: nelle aree spaziose dello piano sotterraneo e nell'ampia galleria<br />

al piano terreno, dove verrà allestita una ricca libreria. Revel sarà inoltre un punto d'approdo<br />

per la ristorazione, leggera e ricercata. Uno scalo di relax nel caos cittadino dove<br />

incontrarsi per una pausa pranzo, una cena in ambienti arredati con opere d'arte e complementi<br />

di design. Un'esperienza per coinvolgere tutti i sensi. Inoltre da fine settembre<br />

il calendario di eventi allo spazio Revel si prevede molto intenso. Il 23<br />

Ecco la BMW Art Car secondo il<br />

"glaciale" Olafur Eliasson…<br />

settembre si è svolta l'inaugurazione con una grande retrospettiva dedicata ad<br />

Anna Magnani, un mito del cinema raccontato attraverso più di quattrocento<br />

immagini tra video, foto d'epoca e ricostruzioni dei set cinematografici. Un<br />

omaggio a una delle più grandi attrici del cinema italiano, il primo di una serie di<br />

eventi culturali che animeranno questo promettente spazio.<br />

Al progetto lui lavora almeno dal 2005, ed in effetti era forte l'attesa<br />

per la nuova puntata della BMW Art Car Collection, griffata<br />

Olafur Eliasson. Ora l'attesa è finita: fra le opere esposte nella<br />

grande personale dell'artista islandese appena inaugurata al San<br />

Francisco Museum of Modern Art, dal titolo Your tempo: Olafur<br />

Eliasson, c'è infatti anche l'automobile, che è già in passato stata<br />

reinterpretata da grandi artisti come Robert Rauschenberg, Frank<br />

Stella, Jenny Holzer, Wolfgang Tillmans. Certo, i primi che hanno varcato le sale del SFMoma avranno faticato a<br />

rendersene conto: in Your mobile expectations: BMW H2R project 2007 - il titolo assegnato - Eliasson ha infatti<br />

forzato la sua interpretazione, utilizzando solo il telaio della BMW H2R a idrogeno, mentre - in ossequio alla sua<br />

abituale attenzione alle tematiche ambientali - la carrozzeria è stata sostituita da una struttura composta da pannelli<br />

d'acciaio riflettenti, maglie metalliche e molti strati di… ghiaccio. Sì, proprio ghiaccio, tanto che l'opera deve<br />

essere esposta in una grande cella frigorifera nelle Architecture and Design galleries del museo…<br />

Destroy Athens, anche la Grecia<br />

ha la sua Biennale<br />

Olaf Nicolai, Gregor<br />

Schneider, John<br />

Bock, Christian<br />

Marclay, Derek<br />

Jarman, Robert<br />

Gober. Sono questi<br />

alcuni dei protagonisti<br />

della prima edizione<br />

della Biennale di Atene, che prende il via - con il preoccupante<br />

titolo Destroy Athens - nell'ambito di una sorta<br />

di circuito che la lega alle omologhe biennali di Istanbul<br />

e Lione. Curata da un team formato da Augustine<br />

Zenakos, Xenia Kalpaktsoglou e Poka-Yio, la manifestazione<br />

si disloca su diverse sedi, con una base di riferimento<br />

a Technopolis, complesso di edifici post-industriali<br />

riconvertito a centro culturale multidisciplinare,<br />

riadattato per la biennale dagli architetti italiani del<br />

gruppo A12. Un evento che nasce con l'obbiettivo di<br />

fare un punto critico della produzione artistica locale, in<br />

dialogo con la scena internazionale. Inoltre, la biennale<br />

si vuole proporre<br />

www.athensbiennial.org<br />

fino al 18 novembre 2007<br />

Sedi varie - Atene (Grecia)<br />

Info: +30 2105232222<br />

contact@athensbiennial.org<br />

come agente di<br />

coesione per la comunità<br />

artistica greca, ma<br />

anche come fattore di<br />

attrazione per l'artworld<br />

internazionale.<br />

Rien ne va plus.Va al Casinò di Campione d'Italia<br />

la mostra milanese sull'omosessualità<br />

Gucci Group Award 2007,<br />

a Venezia incoronato Julian<br />

Schnabel<br />

È l'americano Julian Schnabel il vincitore dell'edizione<br />

2007 del Gucci Group Award, premio conferito<br />

- nell'ambito della Mostra del Cinema appena<br />

conclusa - a un artista di fama internazionale che<br />

negli ultimi diciotto mesi si sia messo in evidenza<br />

per il suo ruolo nel mondo del cinema, nelle vesti di<br />

attore, regista, scenografo, sceneggiatore, costumista.<br />

La giuria, composta da Marco Müller - direttore<br />

della Mostra di Venezia, dall'attore e regista Danny<br />

Huston, da Francesco<br />

Vezzoli, da Stefano<br />

Tonchi (direttore del<br />

magazine del New<br />

York Times) e dall'attrice<br />

e produttrice<br />

Michelle Yeoh, ha scelto<br />

Schnabel in una<br />

shortlist che vedeva<br />

anche Anton Corbijn,<br />

Piotr Uklanski, lo scrittore<br />

Lee Chang-Dong,<br />

la giornalista Bhavna<br />

Talwar. Schnabel è<br />

stato premiato per la<br />

Julian Schnabel<br />

regia del lungometraggio "Le Scaphandre et le<br />

Papillon".<br />

Milano, poi Napoli, poi ancora Milano, e in mezzo tante altre candidature. Ma alla fine Vade Retro - la<br />

mostra al centro delle polemiche nei mesi scorsi per le censure che hanno portato all'annullamento nella<br />

sede milanese - ha trovato accoglienza a Campione d'Italia, dove il Casinò Municipale sarà ben lieto di<br />

ospitarla, ma soprattutto di beneficiare della tanta pubblicità indotta. La location prescelta, con l'avvio previsto<br />

per metà ottobre, sarà la vecchia sede della casa da gioco della piccola enclave comasca, dopo che<br />

sono stati superati i pareri contrari espressi dal sindaco di Campione, Marita Piccaluga, e dal presidente<br />

dell'Azienda Turistica Cristina Ferrari. Voluta da Vittorio Sgarbi - amico del presidente di Casinò Municipale<br />

Campione d'Italia, Mario Resca - e curata da Eugenio Viola, la mostra indaga, grazie all'opera di oltre centocinquanta<br />

artisti, le connessioni tra arte e omosessualità dalla nascita della fotografia ad oggi.

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