camminare insieme - Diocesi Altamura - Gravina - Acquaviva delle ...

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Diac. Leonardo Ferrulli (ufficio scuola) ha subito rilevato che proprio
questo duplice impegno (ufficio e parrocchia) non sempre ha favorito
l’impegno in curia, pertanto ha rilevato a volte l’inefficienza del servizio.
Don Giuseppe Pietroforte (vicario 3 settore) ha sottolineato che nonostante
tutto, pur non avendo in curia sacerdoti a tempo pieno si è lavorato
tanto; ha aggiunto che molto dipende non dal tempo ma dalla convinzione
che uno ha. Ha fatto notare che alcuni direttori sono stati spesso
assenti.
Don Giacomo Fiore: nota uno sforzo maggiore di comunicazione e di
offerta di incontri.
Don Vito Incampo: il vicario e il segretario sono stati più presenti in Curia
offrendo un ottimo servizio a tutti. Il carico degli impegni per i parroci
è forte pertanto c’è una disponibilità più limitata. Alcuni uffici sono
stati più presenti altri meno. Non è ancora chiaro il coordinamento degli
ambiti della curia. A volte alla curia è passato il compito che altri organismi
(Consiglio Presbiterale e Consiglio Pastorale Diocesano) avrebbero
dovuto avere. Come uffici a volte ci si è sentiti isolati e non sempre si è
riusciti ad inserirsi nella realizzazione dei Programmi Pastorali.
Don Vito Cassese: questo compito non è un ruolo ma un servizio; è
necessaria una comunione in azione, una pre-stima tra di noi. Pensare all’altro
come migliore di me, una promozione dell’altro. Cerchiamo una
intesa di comunione.
Padre Pasquale Cenciarelli: La curia è stato un luogo accogliente, con
un bel clima. Se spesse volte ci si è rivolti al Vescovo per risolvere o proporre
alcune cose questo non deve far sentire i responsabili degli uffici
come messi da parte. C’è bisogno di più interazione tra vescovo e vicari
episcopali ed un CPD più partecipe. Importante avere in curia una presenza
laicale.
2. Criteri per l’individuazione dei nuovi direttori degli uffici
Don Michele Lorusso: Invita a cambiare la mentalità; è necessaria la
continuità come primo criterio. L’ufficio deve preparare le persone.
Continuità, esperienza e formazione tre criteri fondamentali.
Sig. Nuzzi: per la pastorale familiare è necessaria una rotazione delle
coppie dei vari paesi. Corresponsabilità tra sacerdote e coppia responsabile.