camminare insieme - Diocesi Altamura - Gravina - Acquaviva delle ...

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13.06.2013 Views

330 approccio alla bozza di programma e la messa in comune di osservazioni, modifiche, suggerimenti, allo scopo di offrire alla Diocesi delle linee meglio definite e ampiamente condivise. Sarà vostra premura, nei giorni che seguiranno l’Assemblea, riunire i Consigli Pastorali Parrocchiali e le Associazioni, per raccogliere eventuali contributi di idee e trasmetterli alla Curia, prima che il programma sia ufficialmente approvato e pubblicato dal Vescovo. Considerata l’imminenza del nuovo Anno Pastorale, colgo l’occasione per comunicarvi alcuni avvicendamenti in atto. Don Giovanni Bruno in ottobre sarà parroco della Madonna della Grazia in Gravina. Don Vincenzo Panaro sarà parroco di S. Anna in Altamura e Vice Cancelliere della Curia. Don Nunzio Falcicchio è il nuovo Rettore del Seminario Diocesano e Segretario della Curia. Altri movimenti e incarichi vi saranno resi noti appena saranno meglio definiti e comunicati ai confratelli interessati; intanto, comunico a quanti ricoprono uffici diocesani di ritenersi dimissionari, pur continuando ad esercitare l’ufficio. Al più presto, con un unico decreto, comunicherò conferme, cambi di ufficio o nuove nomine. Questo atto, da tempo atteso, intende rilanciare l’impegno pastorale e l’organizzazione dei singoli settori pastorali. A tutti, un grazie sincero per il lavoro svolto; a ognuno, la preghiera di rendersi disponibili a un’eventuale richiesta di operosa e generosa collaborazione. In attesa di incontrarvi, vi saluto fraternamente. Dal Palazzo Vescovile, 21 agosto 2006 ✠ Mario Paciello Vescovo

Credeva di essere un dio Non era un sogno dalla Giornata della Vita alla Vita nel Risorto pista di riflessione quaresimale 25 gennaio 2006 Messaggi Mi faceva tanta pena vederlo vagare per la città, disorientato, senza meta, senza punti di riferimento. Non sapeva da dove veniva, non gli importava dove andare, né chi erano i suoi genitori. Non ricordava il suo nome, ma non ne era preoccupato. Non sapeva nemmeno se era uomo o donna, anzi non sembrava che fosse in grado di capire che significa essere uomo o essere donna. Diceva frasi senza senso, slogan volgari, e, se qualcuno si avvicinava per aiutarlo a rientrare in sé e a ritrovare la strada, reagiva rabbiosamente con pesanti invettive: lo sentiva un nemico e gli intimava di zittire. Credeva di essere un dio, e, tra una farneticante affermazione e l’altra, costringeva i passanti a scendere dai marciapiedi e obbligava gli automobilisti a guidare a sinistra, a passare con il “rosso”, a infilare strade controsenso, creando un disordine incredibile con conseguenti concerti di clacson rauchi e dissonanti. Come se il tutto non lo riguardasse, strappava i bimbi dai passeggini e li scaraventava per strada, perché ingombravano il traffico. E tutti sarebbero finiti sotto le ruote delle auto se persone coraggiose non avessero cercato di salvarne il maggior numero. Non contento del caos generato, costringeva le coppie a cambiare partner, senza badare a sesso ed età. Con spintoni e strattonate sbatteva gli anziani contro i muri e le vetrine, facendoli stramazzare irreparabilmente al suolo. Unica eccezione, i giovani ai quali, per soggiogarli, dava qualcosa che somigliava a bustine di zucchero da caffè. 331

Credeva di essere un dio<br />

Non era un sogno<br />

dalla Giornata della Vita<br />

alla Vita nel Risorto<br />

pista di riflessione quaresimale<br />

25 gennaio 2006<br />

Messaggi<br />

Mi faceva tanta pena vederlo vagare per la città, disorientato, senza<br />

meta, senza punti di riferimento.<br />

Non sapeva da dove veniva, non gli importava dove andare, né chi<br />

erano i suoi genitori. Non ricordava il suo nome, ma non ne era preoccupato.<br />

Non sapeva nemmeno se era uomo o donna, anzi non sembrava<br />

che fosse in grado di capire che significa essere uomo o essere donna.<br />

Diceva frasi senza senso, slogan volgari, e, se qualcuno si avvicinava<br />

per aiutarlo a rientrare in sé e a ritrovare la strada, reagiva rabbiosamente<br />

con pesanti invettive: lo sentiva un nemico e gli intimava di zittire.<br />

Credeva di essere un dio, e, tra una farneticante affermazione e l’altra,<br />

costringeva i passanti a scendere dai marciapiedi e obbligava gli automobilisti<br />

a guidare a sinistra, a passare con il “rosso”, a infilare strade<br />

controsenso, creando un disordine incredibile con conseguenti concerti<br />

di clacson rauchi e dissonanti.<br />

Come se il tutto non lo riguardasse, strappava i bimbi dai passeggini e<br />

li scaraventava per strada, perché ingombravano il traffico. E tutti sarebbero<br />

finiti sotto le ruote <strong>delle</strong> auto se persone coraggiose non avessero<br />

cercato di salvarne il maggior numero.<br />

Non contento del caos generato, costringeva le coppie a cambiare<br />

partner, senza badare a sesso ed età. Con spintoni e strattonate sbatteva<br />

gli anziani contro i muri e le vetrine, facendoli stramazzare irreparabilmente<br />

al suolo.<br />

Unica eccezione, i giovani ai quali, per soggiogarli, dava qualcosa<br />

che somigliava a bustine di zucchero da caffè.<br />

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