camminare insieme - Diocesi Altamura - Gravina - Acquaviva delle ...

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è celebrato con solennità e nel rigore delle norme liturgiche. La Veglia
pasquale è il momento di fede più significativo dell’anno per la partecipazione
e intensità religiosa.
Le celebrazioni esequiali, spesso molto partecipate, sono animate in
genere dignitosamente. Costituiscono un’occasione di incontro con tante
gente che non frequenta assiduamente la Chiesa.
Ci si sforza di accompagnarle con una predicazione più biblica e con
una attenzione pastorale più spiccata di quanto forse non avvenisse in
passato.
L’uso dei sacramentali è piuttosto diffuso, amministrati usualmente
su richiesta dei fedeli. Anche la richiesta di benedizioni per la casa,
gli esercizi commerciali, i mezzi di trasporto, il pane, è abbastanza frequente.
A questo proposito è interessante constatare come talora la benedizione
delle case sia un’occasione di animazione e catechesi per un
intero condominio o quartiere: ciò permette spesso si dare un taglio più
esplicitamente ecclesiale ad un gesto che in passato era forse vissuto in
maniera più formale e individualistica.
La celebrazione della Liturgia delle Ore è praticata in molte parrocchie:
piuttosto spesso Lodi e Vespri vengono celebrati prima o durante
le messe feriali; talora si celebrano le Lodi in assenza della messa feriale
del mattino o di quella del lunedì sera; è facile, infine, che – anche laddove
l’uso della Liturgia delle Ore non sia abituale – con essa si preghi
all’interno dei gruppi o in circostanze particolari. È bello vedere come
per alcuni laici la recita dell’Ufficio sia divenuta abituale per una propria
personale iniziativa.
La recita quotidiana del rosario è generalizzata (talora anche arricchita
da meditazioni bibliche o catechesi). Lo stesso si può dire per l’Angelus
e per la Via Crucis nei venerdì di Quaresima. Molto diffuse sono
anche l’adorazione Eucaristica il primo giovedì del mese e la devozione
al Sacro Cuore di Gesù.
Quanto alla pietà popolare è evidente come essa rimanga sempre un
tasto molto delicato. In alcuni casi grazie ad un lungo lavoro si è riusciti
a disciplinare meglio le devozioni praticate nelle diverse rettorie e l’attività
delle relative confraternite: l’obiettivo è che esse non percorrano
più un cammino indipendente (se non addirittura concorrente) rispetto a
quello delle comunità parrocchiali di appartenenza.
Sempre a questo proposito, uno strumento ora a disposizione del presbiterio
è il nuovo statuto dei comitati organizzatori delle feste patronali