camminare insieme - Diocesi Altamura - Gravina - Acquaviva delle ...

camminare insieme - Diocesi Altamura - Gravina - Acquaviva delle ... camminare insieme - Diocesi Altamura - Gravina - Acquaviva delle ...

diocesidialtamura.it
from diocesidialtamura.it More from this publisher
13.06.2013 Views

21 44 per simulazione totale del consenso, 14 per timore, 6 per esclusione della fedeltà, 5 per errore di qualità (iuxta can. 1097 § 2), 4 per condizione, 2 per esclusione del bonum coniugum, 2 per esclusione della sacramentalità, 2 per dolo, 1 per impotenza; 1 per errore di persona. C) Durata della convivenza dopo la celebrazione: dai 251 libelli presentati nel 2005 risulta che 205 unioni matrimoniali sono durate tra 15 giorni e 6 anni (cfr. Allegato n. 5). * * * Il numero delle richieste di introduzione di cause per la dichiarazione delle nullità matrimoniali è ancora molto consistente. Questo non è da considerare come un fattore negativo. Ritengo che sia un segno di fiducia nella Chiesa da parte dei fedeli che desiderano fare chiarezza e trovare tranquillità nella loro coscienza quando l’esperienza di un fallimento matrimoniale ha alla base l’inesistenza del matrimonio stesso. Tanti infatti confessano di aver maturato il desiderio della chiarezza e della tranquillità di coscienza partecipando a gruppi di impegno spirituale dove hanno riscoperto le radici cristiane della loro educazione. * * * Ponendo attenzione ai motivi per cui i matrimoni sono stati dichiarati nulli si rimane ancora impressionati dal fatto che l’esclusione della indissolubilità (79), l’esclusione della prole (45) e la simulazione totale del consenso (44) hanno il primato. Evidentemente è molto alto il numero delle persone che accedono al sacramento con una visione soggettiva e personale del matrimonio escludendo la realtà stessa del matrimonio cristiano o il vincolo permanente o l’orientamento alla finalità procreativa. Quest’anno si è evidenziato un aumento di casi di matrimoni dichiarati nulli per difetto di discrezione di giudizio e per incapacità ad assu-

mere gli obblighi coniugali (50). Anche questo è un dato che induce a riflettere perché rivela la fragilità e la grave immaturità di tanti giovani. Sia i casi di difetti volontari del consenso, sia i casi di incapacità interpellano tutti coloro che sono impegnati nella formazione (sacerdoti e operatori pastorali) per una maggiore attenzione nei percorsi educativi specialmente degli adolescenti e dei giovani perché li aiutino a superare la scissione tra fede e vita e li accompagnino nel loro cammino di maturità psico-affettiva. Inoltre resta sempre attuale quanto disse il Papa Giovanni Paolo II al Tribunale della Rota Romana il 29 Gennaio 2004: “La constatazione delle vere nullità dovrebbe portare piuttosto ad accertare con maggior serietà, al momento delle nozze, i requisiti necessari per sposarsi, specialmente quelli concernenti il consenso e le reali disposizioni dei nubendi. I parroci e coloro che collaborano con loro in quest’ambito hanno il grave dovere di non cedere ad una visione meramente burocratica delle investigazioni prematrimoniali di cui al can. 1067. Il loro intervento pastorale deve essere guidato dalla consapevolezza che le persone possono proprio in quel momento scoprire il bene naturale e soprannaturale del matrimonio, ed impegnarsi di conseguenza a perseguirlo”. E non andrebbe dimenticato quanto è riportato nelle “Premesse generali” del Rito del Matrimonio al n. 20: “Nello svolgimento della preparazione, considerata la mentalità del popolo circa il Matrimonio e la famiglia, i pastori si impegnino ad annunciare alla luce della fede il significato evangelico del vicendevole amore dei futuri sposi. Anche i requisiti giuridici riguardanti la celebrazione valida e lecita del Matrimonio possono essere utili a promuovere tra i fidanzati una fede viva e un amore fecondo per costituire una famiglia cristiana”. E al n. 21: “Se però, risultato vano ogni sforzo, i fidanzati apertamente ed espressamente affermano di respingere ciò che la Chiesa intende quando si celebra il Matrimonio dei battezzati, non è lecito al pastore d’anime ammetterli alla celebrazione. Sebbene a malincuore, deve prendere atto della realtà e spiegare agli interessati che non la Chiesa, ma loro stessi, in tali circostanze, rendono impossibile quella celebrazione che peraltro chiedono” (cfr. F.C. n. 68). * * * 21

21<br />

44 per simulazione totale del consenso,<br />

14 per timore,<br />

6 per esclusione della fedeltà,<br />

5 per errore di qualità (iuxta can. 1097 § 2),<br />

4 per condizione,<br />

2 per esclusione del bonum coniugum,<br />

2 per esclusione della sacramentalità,<br />

2 per dolo,<br />

1 per impotenza;<br />

1 per errore di persona.<br />

C) Durata della convivenza dopo la celebrazione: dai 251 libelli presentati<br />

nel 2005 risulta che 205 unioni matrimoniali sono durate tra<br />

15 giorni e 6 anni (cfr. Allegato n. 5).<br />

* * *<br />

Il numero <strong>delle</strong> richieste di introduzione di cause per la dichiarazione<br />

<strong>delle</strong> nullità matrimoniali è ancora molto consistente. Questo non è da<br />

considerare come un fattore negativo. Ritengo che sia un segno di fiducia<br />

nella Chiesa da parte dei fedeli che desiderano fare chiarezza e trovare<br />

tranquillità nella loro coscienza quando l’esperienza di un fallimento<br />

matrimoniale ha alla base l’inesistenza del matrimonio stesso. Tanti infatti<br />

confessano di aver maturato il desiderio della chiarezza e della tranquillità<br />

di coscienza partecipando a gruppi di impegno spirituale dove<br />

hanno riscoperto le radici cristiane della loro educazione.<br />

* * *<br />

Ponendo attenzione ai motivi per cui i matrimoni sono stati dichiarati<br />

nulli si rimane ancora impressionati dal fatto che l’esclusione della indissolubilità<br />

(79), l’esclusione della prole (45) e la simulazione totale del<br />

consenso (44) hanno il primato. Evidentemente è molto alto il numero<br />

<strong>delle</strong> persone che accedono al sacramento con una visione soggettiva e<br />

personale del matrimonio escludendo la realtà stessa del matrimonio cristiano<br />

o il vincolo permanente o l’orientamento alla finalità procreativa.<br />

Quest’anno si è evidenziato un aumento di casi di matrimoni dichiarati<br />

nulli per difetto di discrezione di giudizio e per incapacità ad assu-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!