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1 2 6. Istituto Pastorale Pugliese (IPP) Il Presidente, Mons. Ruppi, invita il nuovo Direttore dell’IPP, don Sandro Ramirez, ad illustrare ai Vescovi l’attività programmata dall’IPP. Don Sandro legge una relazione consegnata ai presenti [allegato 5], presenta l’équipe che, a seguito della nomina del nuovo Presidente nella persona di Mons. Fragnelli, costituisce il gruppo di lavoro dello stesso IPP. Direttore, don Sandro Ramirez; vice direttore, don Alessandro Amapani; tesoriere, don Giorgio Copertino; addetto stampa, don Cosimo Damasi. Oltre a questo nuovo organigramma, nell’IPP lavora già da cinque anni un’équipe di studio e formazione. Don Sandro ricorda le finalità istituzionali dell’IPP e ripercorre brevemente il cammino fatto nel precedente quinquennio, con l’attenzione rivolta alla formazione dei presbiteri, guide di comunità. In questa prima fase di lavoro, l’équipe si pone le seguenti finalità: curare alcune pubblicazioni (Annuario delle Chiese di Puglia; Atti del Forum pastorale; Atti del Seminario su Autobiografia e formazione ecclesiale; Guida pugliese alla misura alta della vita cristiana nel ’900). Disponibilità di competenze (per aiutare e seguire le comunità che ne faranno richiesta). Puntare molto sulla formazione (clero, pastorale giovanile, catechisti). Per conseguire queste finalità, previo confronto con i Vescovi, sarà anche necessario che l’IPP abbia almeno un rappresentante che agisca come raccordo tra l’IPP e la diocesi. Apre gli interventi Mons. Ruppi, che suggerisce di fare una programmazione organica circa le attività dell’IPP. Mons. Papa facendo riferimento alle indicazioni pastorali del presente decennio, evidenzia che la formazione permanente del clero costituisce un aspetto nodale di questo cammino: accompagnare il clero nel riscoprire l’iniziazione cristiana nella vita pastorale, una metodologia appropriata per la pastorale giovanile. Mons. Negro concorda con le scelte di fondo ed insiste perché la formazione si concretizzi in concrete proposte. In particolare: preparare i sacerdoti ad essere parroci in una parrocchia che annuncia il Vangelo, scuola estiva biennale per catechisti, percorsi per animatori degli uffici di pastorale giovanile e apprendimento delle tecniche di animazione. Mons. Di Molfetta ricorda l’origine dell’IPP come momento importante per l’aggiornamento del clero e la conoscenza dei documenti con-
ciliari. Oggi è urgente individuare percorsi formativi per le parrocchie. Mons. Padovano aggiunge, anche per gli educatori dei seminari. Mons. Ruppi ricorda che l’IPP è stato un fermento pastorale per la formazione del clero. Una funzione necessaria ed importante ancora oggi, atteso che oltre la metà del clero non ha conoscenza diretta del Vaticano II. Per questo l’IPP elabori un programma concreto di temi, luoghi e date. Mentre la Facoltà Teologica elabora ed approfondisce, l’IPP è una concreta applicazione formativa permanente. Mons. Paciello sottolinea la responsabilità delle Chiese di Puglia nell’attuale contesto socio-culturale. Mons. De Grisantis richiama la necessità dell’aggiornamento del clero, mentre mons. Negro sottolinea che la formazione deve mirare alla trasformazione (conversione) della sensibilità pastorale. Per Mons. Caliandro i docenti della facoltà devono dialogare con l’IPP. Mons. Cacucci ritiene che Facoltà Teologica e IPP siano due aspetti distinti e complementari. Questo induce ad orientare la Facoltà Teologica in una direzione più pastorale, senza nulla togliere alla ricerca e all’approfondimento dell’antropologia culturale. L’IPP ha risposto alle esigenze del tempo post conciliare. Un grave problema per la pastorale odierna è l’attenzione alla gioventù. Mons. Martella chiede una maggiore concretezza nel parlare di formazione e propone di allargare l’équipe dei collaboratori dell’IPP. Mons. Fragnelli, nella veste di Presidente dell’IPP, precisa che l’anno trascorso in ascolto è stato prezioso proprio per individuare i collaboratori dell’IPP. Prende la parola don Sandro Ramirez per rispondere agli interventi dei Vescovi con poche proposte: si tratta di affrontare le sfide culturali attuali, è necessario allargare l’IPP ai referenti diocesani; di seguire un binario operativo concreto (Incontro – approfondimento). Mons. Ruppi, nel concludere, chiede al Direttore dell’IPP di predisporre per la prossima riunione del 3 aprile, una proposta di piano di formazione permanente e sollecita la pubblicazione dell’Annuario Regionale, atteso da troppo tempo. Mons. Papa ribadisce che il luogo teologico della formazione è la Chiesa locale anche se è importante una formazione pastorale a livello regionale per rendere le nostre comunità chiese missionarie. Alle ore 19.45, con la recita dell’Angelus, terminano i lavori della giornata. 1 3
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ciliari. Oggi è urgente individuare percorsi formativi per le parrocchie.<br />
Mons. Padovano aggiunge, anche per gli educatori dei seminari.<br />
Mons. Ruppi ricorda che l’IPP è stato un fermento pastorale per la<br />
formazione del clero. Una funzione necessaria ed importante ancora oggi,<br />
atteso che oltre la metà del clero non ha conoscenza diretta del Vaticano<br />
II. Per questo l’IPP elabori un programma concreto di temi, luoghi<br />
e date. Mentre la Facoltà Teologica elabora ed approfondisce, l’IPP è<br />
una concreta applicazione formativa permanente.<br />
Mons. Paciello sottolinea la responsabilità <strong>delle</strong> Chiese di Puglia<br />
nell’attuale contesto socio-culturale. Mons. De Grisantis richiama la<br />
necessità dell’aggiornamento del clero, mentre mons. Negro sottolinea<br />
che la formazione deve mirare alla trasformazione (conversione) della<br />
sensibilità pastorale. Per Mons. Caliandro i docenti della facoltà devono<br />
dialogare con l’IPP.<br />
Mons. Cacucci ritiene che Facoltà Teologica e IPP siano due aspetti<br />
distinti e complementari. Questo induce ad orientare la Facoltà Teologica<br />
in una direzione più pastorale, senza nulla togliere alla ricerca e<br />
all’approfondimento dell’antropologia culturale. L’IPP ha risposto alle<br />
esigenze del tempo post conciliare. Un grave problema per la pastorale<br />
odierna è l’attenzione alla gioventù.<br />
Mons. Martella chiede una maggiore concretezza nel parlare di formazione<br />
e propone di allargare l’équipe dei collaboratori dell’IPP.<br />
Mons. Fragnelli, nella veste di Presidente dell’IPP, precisa che l’anno<br />
trascorso in ascolto è stato prezioso proprio per individuare i collaboratori<br />
dell’IPP.<br />
Prende la parola don Sandro Ramirez per rispondere agli interventi<br />
dei Vescovi con poche proposte: si tratta di affrontare le sfide culturali<br />
attuali, è necessario allargare l’IPP ai referenti diocesani; di seguire un<br />
binario operativo concreto (Incontro – approfondimento).<br />
Mons. Ruppi, nel concludere, chiede al Direttore dell’IPP di predisporre<br />
per la prossima riunione del 3 aprile, una proposta di piano di<br />
formazione permanente e sollecita la pubblicazione dell’Annuario Regionale,<br />
atteso da troppo tempo. Mons. Papa ribadisce che il luogo teologico<br />
della formazione è la Chiesa locale anche se è importante una<br />
formazione pastorale a livello regionale per rendere le nostre comunità<br />
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Alle ore 19.45, con la recita dell’Angelus, terminano i lavori della<br />
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