camminare insieme - Diocesi Altamura - Gravina - Acquaviva delle ...

seria la cosa funziona. Si chiede, infine, cosa si intende quando si chiede
un’équipe per l’anno propedeutico.
Per Mons. Fragnelli alla gratitudine deve corrispondere un concreto
sostegno al lavoro del Rettore per accompagnare una ri-partenza e rifondazione:
ripensare i nodi, stabilizzare l’equipe formativa, sviluppare
l’aggancio con la facoltà teologica. Per il sesto anno si approfondiscano
i raccordi con i vari aspetti della pastorale (familiare, giovanile, scolastica...).
Mons. De Grisantis sottolinea l’importanza del rapporto personale
dei seminaristi con gli educatori in continuità con il cammino già fatto
in diocesi. La formazione dovrebbe privilegiare alcune prospettive come
la missionarietà (sguardo e passione verso la gente), la sobrietà, la
comunione e la vita comune. Quanto al sesto anno, non dovrebbe essere
condizionato dal frequentare la Facoltà teologica. Infine, è fondamentale
la personale conoscenza dei seminaristi da parte del Vescovo.
Mons. Seccia insiste sulla solidità della formazione culturale e teologica,
nonché sulla maturità personale in riferimento all’età e non solo al
conseguimento di determinati esami superati.
Mons. Paciello si complimenta per la relazione del Rettore e sollecita
la formazione di un’equipe idonea per affiancare il superiore. Suggerisce
che ogni anno i giovani abbiano precisi modelli di riferimento nella
formazione. Ritiene il sesto anno decisivo per l’aggancio con la Diocesi
e i Vescovi possono utilizzare le canoniche per iniziare i giovani prossimi
sacerdoti alla vita comune.
Per Mons. Zerrillo è necessario uno scatto qualitativo, ma i Vescovi
devono offrire i sacerdoti migliori!
Mons. Cacucci insiste perché sia risolto il problema dei Padri Spirituali.
Conclude gli interventi Mons. Ruppi, richiamando l’importanza della
qualità degli educatori e degli incontri personali: l’ammissione all’anno
propedeutico solo per quanti hanno già fatto un cammino in diocesi: il
quadro formativo includa l’educazione allo spirito di sacrificio.
Il Rettore ringrazia ancora i Vescovi per la fiducia e per tutte le osservazioni
fatte, delle quali farà tesoro nel portare avanti il non facile
compito affidatogli.
I lavori si interrompono per il pranzo e riprendono alle ore 16.00 con
la recita dei vespri.
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