Il Cavaliere d'Africa, Ilaria Goffredo - Quelli di ZEd
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“Cretino!” pensai. Forse all’epoca<br />
ero un po’ dura, ma o<strong>di</strong>avo i<br />
pagliacci. Mentre quei tre<br />
socializzavano fuori dalla<br />
presidenza, andai subito dal<br />
vicepreside. La segreteria era<br />
proprio accanto alla presidenza,<br />
nel piccolo atrio d’ingresso della<br />
scuola. Ero già pronta ad ascoltare<br />
le lo<strong>di</strong> del vicepreside, il professor<br />
Miccolis, che in realtà era anche il<br />
mio professore <strong>di</strong> italiano e<br />
stravedeva per me. Era un uomo <strong>di</strong><br />
me<strong>di</strong>a altezza, oltre i sessant’anni,<br />
capelli completamente bianchi,<br />
baffi ingialliti dal fumo del sigaro,<br />
occhi azzurro cristallino. Sempre<br />
elegante, molto colto e amante<br />
della sua terra, adorava i miei temi<br />
e il mio modo <strong>di</strong> scrivere, la mia<br />
passione per la storia e la<br />
letteratura.<br />
«Salve, prof.!» esor<strong>di</strong>i sorridente<br />
entrando in segreteria. La porta era