Il Cavaliere d'Africa, Ilaria Goffredo - Quelli di ZEd
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gran<strong>di</strong> leggermente a mandorla,<br />
capelli lunghi e ondulati. Gli<br />
piaceva farsi un co<strong>di</strong>no alto e stava<br />
proprio bene. Sin da subito avevo<br />
il sospetto che mi guardasse un po’<br />
troppo, infatti ogni volta che<br />
andavo in veranda a fumare lui mi<br />
raggiungeva. I miei sospetti ebbero<br />
conferma una sera quando<br />
andammo a una festa in spiaggia.<br />
C’erano così tante fiaccole accese<br />
a ogni angolo che bastavano a<br />
rischiarare quella notte d’agosto.<br />
Sotto un gazebo in legno c’era il<br />
piano bar con dei tavolini<br />
improvvisati e sotto un tendone la<br />
postazione del dj. Tutti ballavano e<br />
si scatenavano in pista. Giacomo<br />
invece parlava con il barista e io<br />
gironzolavo attorno alla pista. Non<br />
mi piaceva mettermi in mostra e<br />
men che meno ballare da sola.<br />
Sentii una mano sulla spalla e mi<br />
voltai… Cristian mi sorrideva.<br />
«Che fai qui da sola?» chiese.