Il Cavaliere d'Africa, Ilaria Goffredo - Quelli di ZEd
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Ogni tanto uscivo con mio fratello.<br />
Giacomo era alto e magro, con<br />
capelli castano scuro e occhi<br />
marroni: secondo me era un bel<br />
ragazzo. Era sei anni più grande <strong>di</strong><br />
me e viveva ancora a casa con noi.<br />
Lavorava nel caseificio sotto casa<br />
da anni ormai, aiutava nella<br />
produzione <strong>di</strong> latticini come<br />
mozzarelle e scamorze e intanto<br />
era iscritto alla facoltà <strong>di</strong> biologia.<br />
Quando non lavorava frequentava<br />
le lezioni nel quartiere Paolo Sesto<br />
<strong>di</strong> Taranto, in una delle se<strong>di</strong><br />
tarantine dell’università degli stu<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> Bari. Quando andava in quel<br />
quartiere malfamato per le lezioni,<br />
mamma era sempre preoccupata<br />
per lui.<br />
«Mi raccomando, chiu<strong>di</strong> le sicure<br />
quando sei in macchina! E non<br />
fermarti con nessuno!»<br />
E lui: «Mamma, ricordati che non<br />
ho più quattro anni!», e poi usciva.