Il Cavaliere d'Africa, Ilaria Goffredo - Quelli di ZEd
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Ero felicissima <strong>di</strong> non doverlo più<br />
vedere. Sarebbe partito la mattina<br />
seguente.<br />
Mentre Edward mi parlava, io<br />
sentivo sempre più che mi stavo<br />
innamorando <strong>di</strong> lui. Forse anche<br />
lui notò qualcosa <strong>di</strong> strano, perché<br />
a un certo punto si fermò e mi<br />
chiese se stessi bene.<br />
«Sì, sì… ti ringrazio <strong>di</strong> tutto.»<br />
Lo guardai con gratitu<strong>di</strong>ne. Anche<br />
lui mi guardò. Mi sentivo catturata<br />
da quegli occhi e per un attimo mi<br />
sembrò che si stesse avvicinando.<br />
Invece si alzò e andò a spostare<br />
una piccola tenda in cotone<br />
in<strong>di</strong>ano che copriva parzialmente<br />
la finestra della stanza. Spense la<br />
lampada e la stanza si illuminò <strong>di</strong><br />
una luce can<strong>di</strong>da e delicata. Pensai<br />
che fosse la luce della luna.<br />
«Hai mai visto il cielo africano <strong>di</strong><br />
notte?» mi chiese.<br />
«No» risposi incuriosita.