Linee guida per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento dell ...
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G Ital Cardiol Vol 11 Suppl 2 al n 10 2010<br />
Tabel<strong>la</strong> 15. Trattamento antibiotico <strong>dell</strong>’endocardite infettiva da Enterococcus spp.<br />
Antibiotico Dosaggio e via di somministrazione Durata (settimane) Livello di evidenza<br />
Ceppi sensib<strong>il</strong>i ai -<strong>la</strong>ttamici e al<strong>la</strong> gentamicina (<strong>per</strong> gli iso<strong>la</strong>ti resistenti vedia,b,c Amoxic<strong>il</strong>lina<br />
)<br />
200 mg/kg/die e.v. in 4-6 dosi 4-6d associata a<br />
I B<br />
Gentamicinae 3 mg/kg/die e.v. o i.m. in 2-3 dosi<br />
Dosaggio pediatrico<br />
4-6<br />
f :<br />
Amoxic<strong>il</strong>lina 300 mg/kg/die e.v. suddivisi in 4-6 dosi uguali<br />
Gentamicina 3 mg/kg/die e.v. o i.m. suddivisi in 3 dosi uguali<br />
oppure<br />
Ampic<strong>il</strong>lina 200 mg/kg/die e.v. in 4-6 dosi 4-6d associata a<br />
I B<br />
Gentamicinae 3 mg/kg/die e.v. o i.m. in 2-3 dosi<br />
Dosaggio pediatrico<br />
4-6<br />
f :<br />
Ampic<strong>il</strong>lina 300 mg/kg/die e.v. suddivisi in 4-6 dosi uguali<br />
Gentamicina come sopra<br />
oppure<br />
Vancomicinag associata a<br />
30 mg/kg/die e.v. in 2 dosi 6 I C<br />
Gentamicinae 3 mg/kg/die e.v. o i.m. in 2-3 dosi<br />
Dosaggio pediatrico<br />
6<br />
f :<br />
Vancomicina 40 mg/kg/die e.v. suddivisi in 2-3 dosi uguali<br />
Gentamicina come sopra<br />
a elevati livelli di resistenza al<strong>la</strong> gentamicina (MIC >500 mg/l): se sensib<strong>il</strong>e al<strong>la</strong> streptomicina, sostituire <strong>la</strong> gentamicina con streptomicina 15 mg/kg/die suddivisi in<br />
due dosi uguali (I, A). In caso contrario, adottare una somministrazione prolungata di -<strong>la</strong>ttamici. Contro E. faecalis gentamicino-resistente è stata suggerita recentemente<br />
<strong>la</strong> combinazione di ampic<strong>il</strong>lina con ceftriaxone 148 (IIa, B); b resistenza ai -<strong>la</strong>ttamici: a) quando provocata dal<strong>la</strong> produzione di -<strong>la</strong>ttamasi, sostituire<br />
l’ampic<strong>il</strong>lina con l’associazione ampic<strong>il</strong>lina-sulbactam o l’amoxic<strong>il</strong>lina con l’associazione amoxic<strong>il</strong>lina-c<strong>la</strong>vu<strong>la</strong>nato (I, C); b) quando causata da PBP5 alterata, ut<strong>il</strong>izzare<br />
un regime a base di vancomicina; c multiresistenza ad aminoglicosidi, -<strong>la</strong>ttamici e vancomicina: le alternative suggerite comprendono a) linezolid 2 x 600<br />
mg/die e.v. o <strong>per</strong> os <strong>per</strong> almeno 8 settimane (IIa, C) (monitorare <strong>la</strong> tossicità ematologica), b) quinupristin-dalfopristin 3 x 7.5 mg/kg/die <strong>per</strong> almeno 8 settimane<br />
(IIa, C), c) combinazioni di -<strong>la</strong>ttamici che comprendono imipenem più ampic<strong>il</strong>lina oppure ceftriaxone più ampic<strong>il</strong>lina <strong>per</strong> almeno 8 settimane (IIb, C); d nei pazienti<br />
con sintomatologia insorta da oltre 3 mesi o con PVE è raccomandata una terapia del<strong>la</strong> durata di 6 settimane; e monitorare i livelli sierici degli aminoglicosidi<br />
e <strong>la</strong> funzionalità renale come indicato in Tabel<strong>la</strong> 13; f <strong>il</strong> dosaggio pediatrico non deve essere su<strong>per</strong>iore a quello <strong>per</strong> i pazienti adulti; g nei pazienti allergici ai<br />
-<strong>la</strong>ttamici, monitorare i livelli sierici di vancomicina come indicato in Tabel<strong>la</strong> 13.<br />
può essere presa in considerazione nel caso di trattamenti prolungati<br />
che possono indurre <strong>la</strong> comparsa di tossicità.<br />
E. faecalis ed E. faecium presentano entrambi un’alta resistenza<br />
al<strong>la</strong> gentamicina 146 . Una MIC <strong>per</strong> un aminoglicoside di<br />
oltre 500 mg/l è associata al<strong>la</strong> <strong>per</strong>dita <strong>dell</strong>’azione battericida e<br />
sinergica con gli inibitori del<strong>la</strong> parete cellu<strong>la</strong>re, e in queste situazioni<br />
tali antibiotici non devono essere usati. In alternativa,<br />
è possib<strong>il</strong>e ut<strong>il</strong>izzare <strong>la</strong> streptomicina che in questi casi si mantiene<br />
attiva. Un’ulteriore opzione descritta recentemente contro<br />
E. faecalis gentamicino-resistente è data dal<strong>la</strong> combinazione<br />
di ampic<strong>il</strong>lina con ceftriaxone 148 , che agisce in maniera sinergica<br />
nell’inibire le PBP complementari. In altri casi, deve essere<br />
valutata l’opportunità di una somministrazione prolungata di<br />
-<strong>la</strong>ttamici o vancomicina.<br />
La resistenza ai -<strong>la</strong>ttamici e al<strong>la</strong> vancomicina viene riscontrata<br />
quasi esclusivamente in presenza di E. faecium, ma tenuto<br />
conto del<strong>la</strong> rarità di una duplice resistenza i -<strong>la</strong>ttamici possono<br />
essere impiegati <strong>per</strong> combattere i ceppi vancomicino-resistenti<br />
e viceversa. Risultati non univoci sono stati riportati con<br />
l’associazione quinupristin-dalfopristin, <strong>il</strong> linezolid, <strong>la</strong> daptomicina<br />
e <strong>la</strong> tigeciclina. Nuovamente, queste opzioni richiedono <strong>la</strong><br />
consulenza specialistica <strong>dell</strong>’infettivologo.<br />
Batteri Gram-negativi<br />
1. Microrganismi del gruppo HACEK<br />
I batteri Gram-negativi del gruppo HACEK sono dei microrganismi<br />
inusuali che necessitano di sistemi di valutazione partico-<br />
e18<br />
<strong>la</strong>ri (vedi anche Sezione C) ed essendo caratterizzati da crescita<br />
lenta i test standard ut<strong>il</strong>izzati <strong>per</strong> determinare <strong>la</strong> MIC possono<br />
risultare di diffic<strong>il</strong>e interpretazione. Alcuni patogeni del gruppo<br />
HACEK producono -<strong>la</strong>ttamasi e, quindi, l’ampic<strong>il</strong>lina non è<br />
più considerata l’opzione terapeutica di prima scelta. Diversamente,<br />
questi batteri sono sensib<strong>il</strong>i al ceftriaxone, ad altre cefalosporine<br />
di terza generazione ed ai chinoloni – <strong>il</strong> <strong>trattamento</strong><br />
standard prevede ceftriaxone 2 g/die <strong>per</strong> 4 settimane. Nel caso<br />
di patogeni che non producono -<strong>la</strong>ttamasi, può essere somministrata<br />
ampic<strong>il</strong>lina e.v. (12 g/die in 4-6 dosi) in associazione a<br />
gentamicina (3 mg/kg/die suddivisi in 2-3 dosi) <strong>per</strong> 4 settimane.<br />
L’uso del<strong>la</strong> ciprofloxacina (2 x 400 mg/die e.v. o 1000 mg/die <strong>per</strong><br />
os) non è stato ancora pienamente validato 149,150 .<br />
2. Microrganismi non appartenenti al gruppo HACEK<br />
In una analisi <strong>dell</strong>’International Col<strong>la</strong>boration on Endocarditis<br />
(ICE) è stata riscontrata <strong>la</strong> presenza di batteri Gram-negativi<br />
non appartenenti al gruppo HACEK in 49 su 2761 casi di EI<br />
(1.8%) 151 . Il <strong>trattamento</strong> raccomandato consiste nell’intervenire<br />
quanto prima chirurgicamente e nell’instaurare una terapia<br />
antibatterica di combinazione a lungo termine (≥6 settimane)<br />
con -<strong>la</strong>ttamici e aminoglicosidi, con l’aggiunta in alcuni casi di<br />
chinoloni o cotrimoxazolo. La determinazione in vitro <strong>dell</strong>’attività<br />
battericida e <strong>il</strong> monitoraggio dei livelli sierici degli antibiotici<br />
possono rive<strong>la</strong>rsi ut<strong>il</strong>i. Queste condizioni, in ragione del<strong>la</strong> loro<br />
rarità e gravità, devono essere gestite sul<strong>la</strong> base <strong>dell</strong>e indicazioni<br />
di uno specialista infettivologo.