Coltivazione dei microrganismi - Microbiologia Generale
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<strong>Coltivazione</strong> <strong>dei</strong> <strong>microrganismi</strong>
! 1. ENERGIA<br />
Esigenze nutrizionali<br />
Fototrofi: utilizzano l’energia radiante<br />
Chemiotrofi: utilizano l’ossidazione di composti chimici<br />
! 2. CARBONIO<br />
Fotoautotrofi<br />
Autotrofi: richiedono solo CO2<br />
Chemioautotrofi<br />
Eterotrofi: richiedono una forma organica di C<br />
Dipendono dagli organismi autotrofi per la produzione di<br />
carboidrati ed altre sostanze organiche<br />
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! 3. AZOTO<br />
Esigenze nutrizionali (cap. 5.1)<br />
! Costituente di proteine, acidi nucleici e coenzimi<br />
– Azoto atmosferico<br />
– Proteine<br />
– Composti organici e inorganici dell’azoto<br />
! 4. ZOLFO<br />
! Costituente di proteine, CoA<br />
– Composti organici ed inorganici dello zolfo<br />
! 5. FOSFORO<br />
! Costituente di DNA, RNA, fosfolipidi , coenzimi<br />
– Fosfati<br />
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Esigenze nutrizionali (cap. 5.1)<br />
! ELEMENTI METALLICI<br />
! Sodio, potassio, calcio, magnesio, manganese, ferro, zinco,<br />
rame, cobalto<br />
! Fattori<br />
! di<br />
! crescita:<br />
! VITAMINE<br />
! H 2O<br />
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Tipi nutrizionali di batteri<br />
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Batteri autotrofi<br />
! Hanno un’elevata capacità di sintesi e possono trasformare<br />
composti semplici in carboidrati, grassi, proteine, acidi<br />
nucleici e vitamine.<br />
! I batteri autotrofi sono importanti nel riciclaggio degli<br />
elementi attraverso i sistemi biologici.<br />
! Terreni di coltura sintetici<br />
! Sono terreni costituiti da composti<br />
! chimici noti<br />
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Batteri eterotrofi<br />
! Sono stati studiati più di quelli autotrofi in quanto<br />
comprendono tutte le specie patogene come anche la<br />
maggior parte della popolazione microbica nel nostro<br />
ambiente.<br />
! Tutti i batteri eterotrofi necessitano di una fonte di C<br />
organica, ma hanno esigenze nutrizionali molto diverse.<br />
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Batteri eterotrofi<br />
! Nei terreni di coltura si deve usare<br />
una miscela bilanciata <strong>dei</strong> nutrienti<br />
richiesti, a concentrazioni che<br />
permettano una buona crescita<br />
! Se i terreni sono sterilizzati in autoclave, il glucosio<br />
deve essere sterilizzato separatamente e aggiunto<br />
sterilmente al terreno. Infatti quando gli zuccheri<br />
vengono riscaldati in presenza di altri ingredienti, in<br />
particolare i fosfati, sono parzialmente decomposti e<br />
formano sostanze che sono molto tossiche per alcuni<br />
<strong>microrganismi</strong><br />
! Notare la differente esigenza per quanto riguarda<br />
la fonte di azoto: per E. coli è sufficiente il fosfato<br />
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Terreni batteriologici<br />
! Per l’ordinaria<br />
coltivazione in<br />
laboratorio <strong>dei</strong> batteri<br />
eterotrofi si impiegano<br />
<strong>dei</strong> terreni costituiti da<br />
complesse materie<br />
grezze che<br />
promuovono<br />
l’accrescimento di<br />
molti <strong>dei</strong><br />
<strong>microrganismi</strong><br />
eterotrofi<br />
LB: Triptone 1%<br />
NaCl 1%<br />
Yeast extract 0.5%<br />
YPD: Glucosio 2%<br />
Peptone 2%<br />
Yeast extract 1%<br />
SOC: Triptone 2%<br />
NaCl 0.05%<br />
Yeast extract 0.5%<br />
Glucosio 20mM<br />
KCl 20mM<br />
MgCl 2 0.1M<br />
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! Terreni arricchiti<br />
Tipi di terreni colturali<br />
– Es. aggiunta di componenti (come il sangue) che consentono la crescita di<br />
<strong>microrganismi</strong> esigenti<br />
! Terreni selettivi<br />
– Es. Un terreno che contenga come unica fonte di carbonio il maltosio consentirà di<br />
isolare solo quei <strong>microrganismi</strong> in grado di metabolizzarlo<br />
! Terreni differenziali<br />
– Es. in presenza di sangue solo i batteri emolitici formeranno colonie circondate da una<br />
zona limpida<br />
– In realtà il terreno agar-sangue può servire nello stesso tempo da terreno arricchito e<br />
da terreno differenziale<br />
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Preparazione <strong>dei</strong> terreni di coltura<br />
! Ogni ingrediente viene<br />
disciolto nell’appropriato<br />
volume di acqua<br />
! Si determina il pH (ed<br />
eventualmente si aggiusta)<br />
! Si distribuisce il terreno<br />
nei contenitori<br />
! Si sterilizza il terreno<br />
(autoclave)<br />
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Fattori di crescita<br />
! Vengono indicati con questo termine tutti quei metaboliti<br />
che la cellula non può sintetizzare perché priva delle relative<br />
catene biosintetiche o perché le ha perse in seguito ad una<br />
mutazione.<br />
! Un microrganismo con un’esigenza di questo tipo viene<br />
detto AUXOTROFO (microrganismo che non può<br />
sintetizzare alcuni nutrienti essenziali).<br />
! Spesso i fattori di crescita rientrano in queste categorie.<br />
– vitamine del gruppo B<br />
– aminoacidi<br />
– acidi grassi<br />
– basi puriniche o pirimidiniche<br />
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Figura 6.16<br />
Effetto della Temperatura sul<br />
tasso di crescita<br />
Temperature cardinali<br />
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Condizioni fisiche necessarie per<br />
! 1. TEMPERATURA<br />
Figura 6.17<br />
l’accrescimento<br />
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Condizioni fisiche necessarie per<br />
! 1.<br />
TEMPERATURA<br />
l’accrescimento<br />
Effetto della temperatura<br />
sull’accrescimento di una specie psicrofila<br />
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Figura 6.18<br />
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Adattamenti molecolari alla<br />
psicrofilia<br />
! Maggiore quantità di !-eliche, minore quantità di foglietti "<br />
– Maggiore flessibilità in ambiente freddo<br />
! Efficiente trasporto attivo grazie alla notevole quantità di<br />
acidi grassi insaturi, responsabili del mantenimento della<br />
fluidità delle membrane a basse temperature<br />
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Figura 6.20 Yellowstone National Park<br />
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Tabella 6.1 Limiti superiori di temperatura<br />
Group Upper temp limit<br />
(°C)<br />
Animals<br />
Fish 38<br />
Insects 45-50<br />
Crustaceans 49-50<br />
Plants<br />
Vascular Plants 45<br />
Mosses 50<br />
Eukaryotic Microorganisms<br />
Protozoa 56<br />
Algae 55-60<br />
Fungi 60-62<br />
Prokaryotes<br />
Bacteria<br />
Cyanobacteria 70-74<br />
Anoxygenic<br />
phototrophs<br />
70-73<br />
Chemotrophs 95<br />
Archaea 113<br />
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Adattamento alle alte<br />
temperature<br />
Cap. 6.10 e 18.11<br />
! PROTEINE<br />
– la sequenza primaria non differisce di molto dalle altre proteine, tuttavia<br />
presentano un nucleo idrofobico che diminuisce la tendenza della proteina ad<br />
aprirsi (unfolding).<br />
– poiché la capacità di avvolgimento (folding) è essenziale, sono sufficienti<br />
minime variazione della sequenza primaria per rendere una proteina più<br />
resistente alle alte temperature.<br />
– aumentano i legami ionici tra le cariche positive e quelle negative di vari<br />
aminoacidi.<br />
– soluti quali di-inositolo fosfato, diglicerolfosfato e manosilglicerato<br />
stabilizzano le proteine contro la degradazione termica.<br />
– chaperonine<br />
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Adattamento alle alte temperature<br />
Cap. 6.10 e 18.11<br />
! DNA<br />
– 2,3-difosfoglicerato di potassio ciclico: previene danni chimici al DNA<br />
causati dalle alte temperature(es. depurinazione)<br />
– DNA girasi inversa: induce superavvolgimenti positivi<br />
– proteine simili agli istoni consentirebbero l’apertura delle eliche per la<br />
trascrizione<br />
– Sac7 (Sulfolobus): questa proteina si lega al solco minore del DNA e ne<br />
aumenta la temperatura di fusione di 40°C<br />
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Adattamento alle alte temperature<br />
Cap. 6.10 e 18.11<br />
! LIPIDI<br />
– Presenza di acidi grassi saturi, tetraeteri di bifitanile<br />
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Adattamento alle alte temperature<br />
Cap. 6.10 e 18.11<br />
! MONOMERI<br />
– ATP e NAD si idrolizzano rapidamente ad alta temperatura, nonostante ciò la<br />
vita sembra compatibile a temperature superiori a 120°C (Pyrodictium)<br />
– Se si riuscisse ad isolare un organismo in grado di crescere oltre i 150°C,<br />
questo dovrebbe avere un metabolismo energetico basato su qualche cosa di<br />
diverso dall’ATP.<br />
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Aspetti biotecnologici della<br />
termofilia<br />
! DNA polimerasi isolata dal termofilo Thermus<br />
aquaticus<br />
! Taq polimerasi …………. PCR<br />
! Enzimi termostabili per applicazioni industriali<br />
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Condizioni fisiche necessarie per<br />
Fig. 6.22<br />
l’accrescimento: pH<br />
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! 2. Ph<br />
Condizioni fisiche necessarie per<br />
l’accrescimento<br />
! Il pH del terreno può variare durante la crescita. Per<br />
questo motivo si può usare incorporato nel terreno un<br />
tampone.<br />
! Es. Tampone fosfato<br />
! KH 2PO 4+K 2HPO 4<br />
! K 2HPO 4+HCl KCl + KH 2PO 4<br />
! KOH+ KH 2PO 4 H 2O+K 2HPO 4<br />
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Condizioni fisiche necessarie per<br />
l’accrescimento<br />
! Acidofili: Thibacollus, Solfolobus, Thermoplasma,<br />
Ferroplasma. La membrana plasmatica lisa a pH vicini alla<br />
neutralità in quanto gli ioni H+ sono necessari per<br />
mantenere la stabilità della membrana plasmatica.<br />
! Basofili: Bacillus, alcuni Archea. Usati per la produzione di<br />
enzimi da usare come additivi ai detersivi (es. proteasi,<br />
lipasi). Interessanti problemi bioenergetici.<br />
! pH intracellulare:<br />
– neutrofili: 6-8<br />
– acidofili:4,6<br />
– basofili: 9,5<br />
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Condizioni fisiche necessarie per<br />
l’accrescimento: osmolarità<br />
! Attività dell’acqua:<br />
! E’ il rapporto tra la pressione di<br />
vapore dell’aria in equilibrio con una<br />
sostanza, o con una soluzione, e la<br />
pressione di vapore dell’acqua pura<br />
! Normalmente le cellule sono in<br />
equilibrio idrico positivo, ma se si<br />
trovano in un ambiente in cui l’attività<br />
dell’acqua è bassa, tenderanno a<br />
perdere acqua.<br />
Ambiente ipertonico<br />
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Condizioni fisiche necessarie per<br />
l’accrescimento: osmolarità<br />
Fig. 6.23<br />
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Condizioni fisiche necessarie per<br />
! 3. OSMOLARITA’<br />
l’accrescimento<br />
! Osmotolleranti: sono in grado di mantenere una<br />
concentrazione interna di soluto sufficientemente elevata<br />
per trattenere l’acqua.<br />
! Meccanismi<br />
– Batteri: ++ concentrazione amminoacidi (es. Pro, Glu)<br />
– Funghi: ++ concentrazione di saccarosio e polioli<br />
(arabitolo, glicerolo e mannitolo)<br />
! Alofili: richiedono per la crescita concentrazioni di<br />
sale comprese tra 2.8M e 6.2M<br />
! Meccanismi<br />
– Significative modificazioni strutturali delle proteine e<br />
della membrana.<br />
Ambiente ipertonico<br />
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- Aminoacidi e loro derivati<br />
- Zuccheri altamente solubili<br />
in acqua<br />
- Alcoli<br />
Fig. 6.24<br />
Soluti compatibili<br />
derivato ciclico dell’acido<br />
aspartico<br />
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Fig. 6.24<br />
Soluti compatibili<br />
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Condizioni fisiche necessarie per<br />
l’accrescimento: esigenze gassose<br />
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Condizioni fisiche necessarie per<br />
! 4.ESIGENZE GASSOSE<br />
l’accrescimento<br />
! Le forme tossiche dell’O 2 , formati<br />
come prodotti secondari della<br />
respirazione, sono:<br />
! perossido d’idrogeno H 2O 2<br />
! anione superossido O 2 -<br />
! radicale ossidrile OH .<br />
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Tabella 6.4 Relazioni con l’O2 di vari <strong>microrganismi</strong><br />
Gruppo Relazioni con<br />
l’ O2<br />
Tipo di<br />
metabolismo<br />
Aerobi<br />
Obligati Necessaria Respirazione<br />
Facultativi Non necessaria,<br />
ma crescono<br />
meglio in<br />
presenza di O2<br />
Microaerofili Necessario ma a<br />
livelli più bassi<br />
di quello<br />
atmosferico<br />
Anaerobi<br />
Aerotoleranti Non necessario,<br />
non crescono<br />
meglio in<br />
presenza di O2<br />
Obbligati Pericoloso o<br />
letale<br />
aerobica<br />
Respirazione<br />
aerobica,<br />
anaerobica,<br />
fermentazione<br />
Respirazione<br />
aerobica<br />
Fermentazione Streptococcus<br />
pyogenes<br />
Fermentazione<br />
o respirazione<br />
anaerobica<br />
Esempio Habitat<br />
Micrococcus luteus Pelle, polvere<br />
Escherichia coli Intestino di<br />
mammiferi<br />
Spirillum volutans Acque lacustri<br />
Methanobacterium<br />
formicicum<br />
Parte alta delle<br />
vie respiratorie<br />
Fanghi attivati<br />
sedimenti<br />
anossici lacustri<br />
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Metodi per visualizzare lo stato di<br />
Il tioglicolato è<br />
un buon agente<br />
riducente<br />
Figure 6.25<br />
ossidazione o eliminare l’O 2<br />
aerobico anaerobico facultatiovo microaerofilico aerotollerante<br />
La resazurina<br />
è un<br />
indicatore<br />
redox (rosa<br />
quando<br />
ossidata,<br />
incolore<br />
quando ridotta<br />
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Fig. 6.26<br />
H 2<br />
CO 2<br />
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Fig. 6.26<br />
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ROS , specie tossiche dell’ossigeno<br />
Figura 6.27<br />
flavoproteine, chinoni,<br />
tioli, proteine ferro-zolfo<br />
Il più reattivo.<br />
Fonte: radiazioni<br />
ionizzanti, perossidi<br />
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Enzimi che agiscono sui composti<br />
tossici dell’ossigeno<br />
Gli anaerobi obbligati sono tali perché non hanno questi enzimi. Alcuni<br />
anaerobi obbligati usano la superossido reduttasi<br />
Figura 6.28<br />
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Figura 6.29<br />
test per la presenza della catalasi<br />
H2O2 + H2O2 # 2 H2O + O2 MICROBIOLOGIA GENERALE C. Mazzoni 05/10
Anaerobi obbligati<br />
! Privi di superossido dismutasi<br />
! Uso della superossido reduttasi: riduce il superossido a<br />
H 2 O 2 senza la produzione di O 2<br />
! Assente la catalasi<br />
! H 2O 2 rimossa dall’attività di enzimi perossidasi-simili<br />
cheproducono H 2O come composto finale<br />
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Condizioni fisiche necessarie per<br />
l’accrescimento<br />
! Precauzioni per eliminare l’ossigeno atmosferico<br />
! 1. aggiunta di tioglicato di sodio<br />
! 2. rimozione meccanica dell’ossigeno<br />
! 3. reazione chimica all’interno del recipiente (es. una caldela<br />
converte l’ossigeno in anidride carbonica)<br />
! Influenza dell’ossigeno nei processi di produzione<br />
! Acido citrico ++++ O 2<br />
! Aspergillus niger<br />
! Amilasi + O 2<br />
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Condizioni fisiche necessarie per<br />
! 5. PRESSIONE<br />
l’accrescimento<br />
! Normalmente la pressione è di 1atmosfera<br />
! Barotolleranti<br />
! Barofili<br />
– Batteri abitanti delle profondità marine<br />
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