Apicoltura della Valtellina - Associazione Produttori Apistici Sondrio
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Storia dell’apicoltura valtellinese<br />
meno attente ma nel contempo rendendo più compatta e coesa<br />
la struttura associativa. Al fine di fornire una risposta puntuale a<br />
questa nuova emergenza, ma anche per salvaguardare il settore<br />
dal diffondersi di altre patologie, impostò il principio di<br />
“Condotta Apistica”. Il primo responsabile fu Carluccio Canclini.<br />
Con un andamento incerto come i finanziamenti che lo<br />
alimentavano, il concetto di assistenza tecnica “professionistica”<br />
proseguì negli anni con l’alternanza di diversi Esperti: Vasco De<br />
Luis, Enrico Moroni e molti altri.<br />
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Il cav. Ottorino Pandiani, per età e per problemi familiari, si<br />
dimise intorno agli anni ’90. Venne eletto come Presidente il<br />
dott. Alberto Baiocchi, direttore <strong>della</strong> Fondazione Fojanini e<br />
Presidente dell’Unione Agricoltori, associazione agricola che era<br />
allora nostro riferimento e presso cui avevamo sede.<br />
Il Vice Presidente era Renzo Paniga, che seguì gli aspetti operativi<br />
affiancando il dott. Baiocchi. Paniga fu sicuramente<br />
un<br />
organizzatore intelligente ed un ottimo interprete degli indirizzi<br />
del dott. Baiocchi e del Consiglio Direttivo.<br />
Nel 1993 successi alla guida dell'<strong>Associazione</strong> e, con il nuovo<br />
Direttivo, formato da un gruppo di consiglieri<br />
motivati ed<br />
entusiasti si cercò di portare in pieno la barra nella scia del solco<br />
tracciato da Pandiani. Si avviarono diverse iniziative quali ad<br />
esempio un Censimento – indagine degli apicoltori per poter<br />
meglio valutare e conoscere le esigenze del settore. Si provvide a<br />
creare una etichetta collettiva per<br />
tutti gli apicoltori, che reputavano<br />
troppo oneroso realizzarla per partite<br />
di miele troppo esigue. L’etichetta fu<br />
il frutto di un concorso per grafici ed<br />
artisti, un modo per avvicinare il<br />
mondo dell’arte a quello del miele.<br />
Giunsero contributi di idee da molti<br />
artisti ed in particolare dagli studenti<br />
del Liceo Artistico di Morbegno; nella<br />
scelta del vincitore ebbero una notevole<br />
importanza le votazioni<br />
espresse dal pubblico <strong>della</strong> mostra organizzata<br />
presso una delle<br />
più belle e antiche “stüe” del capoluogo. Vinse la brava Elisabetta<br />
Menesatti di Morbegno, allora studentessa, che poi divenne una<br />
grafica professionista. Ripresero anche i convegni e le occasioni<br />
di inserire l’apicoltura nel contesto delle produzioni tradizionali<br />
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