Apicoltura della Valtellina - Associazione Produttori Apistici Sondrio
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UL’apicoltura e la vita associativa dal dopoguerra ai giorni nostri<br />
Pandiani seppe essere lungimirante negli obiettivi da perseguire,<br />
che possono essere così riassunti:<br />
• garantire la tipicità <strong>della</strong> produzione locale;<br />
• migliorare la qualità del prodotto;<br />
• contrastare la diffusione delle malattie.<br />
Istituito il marchio di garanzia, il miglioramento<br />
<strong>della</strong> qualità del<br />
prodotto fu perseguito attraverso due strade.<br />
La prima<br />
appoggiandosi al laboratorio per l’analisi del miele <strong>della</strong><br />
Fondazione Fojanini. Qui non venivano monitorate solo le<br />
produzioni avviate al mercato, allo scopo di ottenere la<br />
concessione del marchio, ma quasi tutte le partite prodotte (circa<br />
120 analisi all’anno), gratuitamente. Si ebbero così risultati<br />
importanti: una mappatura floristica<br />
del territorio, una forte crescita delle<br />
competenze e conoscenze <strong>della</strong><br />
Fondazione Fojanini in questo campo<br />
e soprattutto il generale<br />
miglioramento <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong><br />
produzione, sulla scorta dei risultati<br />
delle analisi e delle indicazioni dei<br />
tecnici. Ne seguì una maggiore<br />
attenzione all’umidità del miele, alla<br />
filtratura e alla decantazione del<br />
prodotto, all’uso del fumo e alla<br />
presenza di odori estranei, ecc.<br />
Ma Pandiani era convinto che la sfida<br />
sulla qualità si vincesse soprattutto<br />
nell’incentivare la produzione del<br />
miele che ci distingue: il “Millefiori<br />
d’Alta Montagna” e il “Monoflorale di<br />
Rododendro”. Si adoperò perché<br />
fossero riconosciute anche<br />
agli apicoltori le agevolazioni per<br />
l’uso dell’elicottero da e per<br />
gli alpeggi e valorizzò in molti modi<br />
questa particolare produzione d’Alta Qualità. Fondò perfino una<br />
Cooperativa – ApiNoma – per incentivare il nomadismo in<br />
alpeggio, nelle “Terre Alte”. Pandiani operò per la realizzazione<br />
di corsi per un aggiornamento professionale degli apicoltori ed<br />
organizzò alcuni convegni. Le amministrazioni da lui guidate<br />
dovettero affrontare l’urto distruttore del terribile parassita<br />
Varroa, e dovettero quindi elaborare strategie e diffondere i<br />
mezzi e le metodologie di contrasto. Questo acaro ebbe un forte<br />
impatto che trasformò il settore, riducendo le realtà produttive<br />
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