Apicoltura della Valtellina - Associazione Produttori Apistici Sondrio
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UIl miele in cucina<br />
Per millenni il miele è stato l’unico dolcificante nella dieta<br />
umana, ma anche componente di farmaci, e elemento base di<br />
diverse bevande alcoliche. Un sapiente uso che si è incrinato nel<br />
XVIII secolo con l’introduzione dello zucchero di canna, ma che<br />
è stato obliterato in modo radicale in pochi anni con la fine <strong>della</strong><br />
seconda guerra mondiale ed un uso massiccio di zucchero<br />
“bianco”. In realtà lo zucchero ricavato dalla barbabietola si<br />
diffonde già all’inizio del ‘900, ma il 1945, con la ricostruzione e<br />
soprattutto con il boom economico, segna un giro di boa per<br />
una rivoluzione che travolge ideologia, cultura, usanze e<br />
tradizioni. La crescita tumultuosa verso il benessere e la<br />
semplificazione delle incombenze si travasano anche in cucina,<br />
per cui i piatti tradizionali e gli ingredienti naturali non<br />
standardizzati sembrano non trovare più un loro spazio. E’ solo<br />
in tempi più recenti che si riscoprono certi valori, l’importanza<br />
dei segni <strong>della</strong> tradizione, e si rivisita il patrimonio culturale<br />
quale bene da non perdere. Come, a volte, si rimane stupefatti<br />
per l’ingegnosità delle soluzioni escogitate dagli artigiani del<br />
passato, che avevano a disposizione una tecnologia povera, così<br />
non si può fare a meno di ammirare le antiche ricette dolciarie<br />
che dimostrano, soprattutto in <strong>Valtellina</strong>, terra povera di<br />
ingredienti alimentari di base, con quanta maestria il miele<br />
veniva utilizzato per la preparazione dei dolci.<br />
Gli ingredienti impiegati sono quelli prodotti localmente, da una<br />
terra molte volte avara: farina di segale, di grano saraceno, di<br />
granoturco, di castagne oltre che di frumento, e poi burro, noci,<br />
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