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COLLO


SUPERFICIE ANTERIORE del COLLO<br />

Delimitata superiormente dal corpo e dagli angoli della mandibola, inferiormente dal bordo<br />

superiore del manubrio dello sterno, con la sua incisura giugulare e dalla clavicola.<br />

Lateralmente la superficie si continua senza specifiche linee di demarcazione.


Laringe<br />

Molto superficiale, posta lungo la<br />

linea mediale.<br />

Coperta da:<br />

- cute,<br />

- fascia superficiale e profonda<br />

del collo<br />

- muscoli platisma e sottoioidei.<br />

Platisma<br />

dalla base del collo al periostio<br />

della mandibola e fascia tendinea ai<br />

lati della bocca.<br />

Tende la cute del collo, abbassa la<br />

mandibola.<br />

Si innalza ed è ben visibile durante<br />

la deglutizione.


I muscoli sottoioidei sono quattro muscoli del collo, pari e simmetrici, che occupano<br />

la regione posta sotto all'osso ioide.<br />

Questi quattro muscoli fungono da depressori dell'osso ioide e della laringe durante<br />

la deglutizione e l'eloquio.<br />

- Sternotiroideo<br />

- Sternoioideo<br />

- Tiroioideo<br />

- Omoioideo


- Sternotiroideo abbassa la cartilagine tiroidea e partecipa all'abbassamento della<br />

laringe e dell'osso ioide.<br />

Muscolo corto, si trova sotto il muscolo tiroioideo, fra il costrittore inferiore della<br />

faringe e l’omoioideo.<br />

Origina dalla<br />

faccia interna<br />

dello sterno e<br />

dalla prima<br />

cartilagine<br />

costale e si<br />

dirige in alto e<br />

lateralmente<br />

per inserirsi<br />

sulla linea<br />

obliqua della<br />

faccia laterale<br />

della<br />

cartilagine<br />

tiroidea.


- Sternoioideo se contratto, partecipa all'abbassamento dell'osso ioide.<br />

Lo sternoioideo è il più mediale dei muscoli sottoioidei e si trova sotto l'osso ioide,<br />

vicino al muscolo omoioideo.<br />

Lungo e sottile, origina dalla faccia interna del manubrio dello sterno, dalla capsula<br />

dell'articolazione sterno-clavicolare e dall'estremità mediale della clavicola, per poi<br />

dirigersi in alto ed inserirsi sul margine inferiore dell'osso ioide, medialmente rispetto<br />

all'omoioideo.


- Tiroioideo partecipa all'abbassamento dell'osso ioide o all'elevamento della<br />

cartilagine tiroidea e della laringe.<br />

Muscolo corto di forma quadrilatera, si trova immediatamente sopra il muscolo<br />

sternotiroideo e profondamente allo sternoioideo.<br />

Origina dalla linea obliqua della faccia laterale della cartilagine tiroidea e si dirige in<br />

alto per inserirsi sul margine inferiore dell'osso ioide.


Omoioideo tende la lamina pretracheale della fascia cervicale e partecipa<br />

all'abbassamento dell'osso ioide. Il muscolo è costituito da due ventri che si trovano<br />

tra il muscolo tiroioideo e lo sternotiroideo.<br />

Ventre inferiore: medialmente all'incisura del margine superiore della scapola e si<br />

dirige in alto e medialmente.<br />

Ventre superiore si inserisce sul margine inferiore dell'osso ioide, lateralmente rispetto<br />

al sternoioideo.<br />

Il muscolo<br />

omoioideo<br />

decorre<br />

all'interno della<br />

regione<br />

sopraclavicolare<br />

che divide in<br />

due<br />

scompartimenti:<br />

uno al di sopra<br />

del muscolo, e<br />

uno al di sotto.


I muscoli sopraioidei sono muscoli del collo, pari e simmetrici, che occupano la<br />

regione posta sopra all’osso ioide.<br />

Essi originano da parti diverse dell’osso temporale o della mandibola, e si<br />

inseriscono tutti sull'osso ioide; i quattro muscoli sono:<br />

- Digastrico<br />

- Stiloioideo<br />

- Miloioideo<br />

- Genioioideo


muscolo digastrico muscolo del collo formato da due ventri uniti da un tendine<br />

intermedio.<br />

Il digastrico, prendendo punto fisso sul cranio, innalza l’osso ioide.<br />

- ventre anteriore: origina dalla fossetta digastrica della mandibola e si porta<br />

all'estremità laterale del corpo dello ioide, dove il tendine intermedio è unito al corpo<br />

osseo da un anello fibroso.<br />

- ventre posteriore, più lungo dell'anteriore, origina dall'incisura mastoidea del<br />

processo mastoideo<br />

del temporale per<br />

portarsi al corpo<br />

dello ioide mediante<br />

il tendine<br />

intermedio.<br />

La contrazione del<br />

ventre anteriore<br />

provoca<br />

l'abbassamento<br />

della mandibola e la<br />

conseguente<br />

apertura della<br />

bocca.


muscolo stiloioideo muscolo fusiforme, contraendosi solleva e arretra lo ioide.<br />

Origina dalla superficie postero-laterale del processo stiloideo dell'osso temporale e si<br />

porta in basso e in avanti, anteriormente al ventre posteriore del muscolo digastrico.<br />

Dopo essersi diviso in 2 capi, si inserisce sull'estremità laterale del corpo dell’osso<br />

ioide, sopra al muscolo omoioideo, avvolgendo il tendine intermedio del muscolo<br />

digastrico.


muscolo miloioideo collabora ad elevare l’osso ioide ed abbassare la mandibola,<br />

partecipa alla deglutizione.<br />

Posto al di sopra del ventre anteriore del muscolo digastrico, origina dalla superficie<br />

interna della mandibola, tra le spine mentali e la linea miloioidea, e si porta in basso<br />

per inserirsi sull'osso ioide.<br />

I fasci<br />

anteriori,<br />

quelli più<br />

mediali, si<br />

uniscono<br />

sulla linea<br />

mediana<br />

con quelli<br />

controlate<br />

rali a<br />

formare il<br />

rafe<br />

miloioide<br />

o.


muscolo genioioideo innalza e protrude l'osso ioide, contribuendo alla deglutizione;<br />

se prende punto fisso sullo ioide, abbassa la mandibola.<br />

Superiormente al miloioideo, origina dalla spina mentale della mandibola e si dirige<br />

indietro e in basso per inserirsi sulla faccia anteriore del corpo dell'osso ioide.


Superiormente ben palpabile<br />

l’osso ioide, a forma di U, che<br />

presenta un corpo centrale e<br />

delle protrusioni laterali<br />

(CORNA MAGGIORI).<br />

I grandi corni possono toccare<br />

i corpi vertebrali, infatti solo<br />

faringe e muscoli prevertebrali<br />

separano la laringe dal<br />

rachide.<br />

Si trova a livello della terza<br />

vertebra, i muscoli sopraioidei<br />

si inseriscono nella mandibola<br />

e nella lingua.


Sternocleidomastoideo<br />

superiormente: processo mastoideo dell’osso temporale e linea nucale superiore dell’osso<br />

occipitale, inferiormente : sterno e clavicola.<br />

I bordi anteriori dei due muscoli contraendosi contemporaneamente formano con i loro bordi<br />

mediali una struttura a V (quando si alza la testa dalla posizione supina o si porta avanti il<br />

mento). Contrazione dei singoli muscoli, ciascuno ruota e flette lateralmente la testa sul collo.


Clavicole ossa superficiali che si articolano medialmente con il manubrio dello sterno<br />

(sternoclavicolare) e lateralmente con la scapola (acromioclavicolare).


SINCONDROSI<br />

Disco articolare<br />

Capsula: stabilizza, ma limita i movimenti<br />

Legamenti:<br />

- sterno-clavicolare anteriore e posteriore<br />

- Interclavicolare (previene la dislocazione a spalla abbassata)<br />

- Costo-clavicolare (previene la dislocazione a spalla innalzata)


Laringe<br />

Molto superficiale, posta lungo la linea<br />

mediale,<br />

coperta da:<br />

- cute,<br />

- fascia superficiale e profonda del collo<br />

- muscoli platisma<br />

- muscoli sottoioidei.<br />

Posizionata fra C4 – C5 e C7.


inofaringe<br />

orofaringe<br />

laringofaringe


CORPO, 3 cartilagini<br />

impari:<br />

- Tiroidea<br />

ialina<br />

- Cricoidea<br />

- Epiglottide elastica<br />

3 paia cartilagini pari:<br />

Aritenoidi<br />

(processo vocale su cui si<br />

inserisce il legamento vocale<br />

→ scheletro della corda<br />

vocale<br />

Processo muscolare →<br />

muscoli intrinsei)<br />

Corniculate (apertura e<br />

chiusura della glottide, suono)<br />

Cuneiformi


♂<br />

PODO D’ADAMO<br />

l


♀<br />

♂<br />


Cartilagine tiroidea forma una prominenza lungo la linea mediana. Nel maschio è più evidente<br />

poiché l’angolo formato dall’unione delle due cartilagini è circa 90° (POMO D’ADAMO)<br />

mentre nella donna è 120°.<br />

Corde vocali attaccate dietro questa prominenza della cartilagine tiroidea. Lamine di questa<br />

cartilagine presentano lateralmente una linea obliqua a cui si attaccano muscoli che si<br />

inseriscono superiormente all’osso ioide e inferiormente al manubrio.<br />

Muscolo costrittore inferiore della laringe si inserisce sulle cartilagini tiroidee e cricoidee.<br />

Cartilagine cricoidea, unica dell’apparato respiratorio che forma un anello, chiude<br />

inferiormente la laringe. Cartilagini cricoidea e tiroidea unite posteriormente dalla membrana<br />

cricotiroidea. Bordo inferiore della cartilagine cricoidea a livello della sesta vertebra cervicale.


Legamenti intrinseci → connettono le 9 cartilagini.<br />

Legamenti estrinseci connettono:<br />

Cartilagine tiroidea → osso ioide,<br />

Cartilagine cricoidea → trachea


Legamenti vestibolari e vocali tra cartilagine tiroidea e aritenoidi → rivestiti da mucosa.<br />

Vestibolari → nelle pieghe superiori (pieghe vestibolari, poco elastiche).<br />

Non prendono parte alla fonazione → CORDE VOCALI FALSE.<br />

Vocali → nelle pieghe vocali, più elastiche (legamento vocale → tessuto elastico).<br />

Produzione del suono → CORDE VOCALI VERE.


VOCE:<br />

frequenza vibrazione → altezza<br />

potenza emissione aria → intensità<br />

percorso suono, casse risonanza → timbro<br />

Bambino pieghe vocali corte e<br />

sottili → voci acute.<br />

Pubertà, maggiore sviluppo nel<br />

maschio → più spesse e lunghe →<br />

toni più bassi<br />

impalcatura<br />

corda vocale vera<br />

{<br />

RIPOSO<br />

VOCALE<br />

ADDUZIONE<br />

ARITENOIDI<br />

FONAZIONE<br />

TENSIONE<br />

CORDE<br />

VOCALI<br />

BISBIGLIO<br />

ABDUZIONE<br />

CORDE<br />

VOCALI<br />

RESPIRAZIONE


Linguaggio fenomeno corticale, fonazione dipende da:<br />

Fonte di energia che è prodotta dalla forza dell’aria espirata dai polmoni.<br />

Punto di vibrazione prodotto dalle corde vocali.<br />

Camera di risonanza costituita dalle strutture cave poste sopra la laringe (laringe, faringe,<br />

cavità nasali e bocca).<br />

Toni vocali primari prodotti dalla vibrazione delle corde vocali durante l’espirazione. Questi<br />

suoni gutturali vengono modificati attraverso il passaggio nel tratto respiratorio superiore:<br />

G e K faringe e palato<br />

D, S, N, R e TH lingua e denti<br />

P, B, O dalle labbra.


MUSCOLI DELLA<br />

LARINGE:<br />

Intrinseci<br />

- Regolano la tensione<br />

delle corde vocali<br />

- Aprono e chiudono la<br />

glottide<br />

Estrinseci<br />

- Mantengono stabile la<br />

posizione della laringe


Lobi della tiroide adiacenti alla<br />

cartilagine tiroidea al di sotto della<br />

linea obliqua ricoperti dai muscoli<br />

omoioideo, sternoioideo,<br />

sternotiroideo; difficilmente palpabili<br />

perché ricoperti anche da<br />

sternocleidomastoideo e sotto-ioidei.<br />

La ghiandola è palpabile se è<br />

ingrandita (gozzo, causato da deficit di<br />

iodio, alterazione ormonale,<br />

trasformazione neoplastica della<br />

ghiandola) o in presenza di un nodulo,<br />

a volte è possibile osservarla muoversi<br />

durante la deglutizione.<br />

I due lobi sono uniti dall’istmo a livello<br />

della linea mediana, anteriormente al<br />

2°, 3° anello tracheale.<br />

Primo anello tracheale palpabile sotto<br />

la cartilagine cricoidea.<br />

Accesso chirurgico alla tiroide con<br />

incisione trasversale a collare alla base<br />

del collo, facendo attenzione a trachea,<br />

nervi laringei e ghiandole paratiroidee.


Avvolge la superficie anteriore di trachea e laringe.<br />

Può essere facilmente palpata, variabile per costituzione, ambiente e fattori nutrizionali, peso<br />

circa 34 g. Colorito rosso scuro, per la ricca vascolarizzazione.<br />

Composta da un istmo centralmente e due<br />

lobi laterali.<br />

Aderisce alla trachea per mezzo di una<br />

sottile capsula, che si continua con i setti di<br />

connettivo che suddividono il tessuto<br />

ghiandolare e circondano i follicoli tiroidei.<br />

Follicoli tiroidei forma sferica, rivestiti da<br />

epitelio cubico semplice (tireociti), che<br />

delimita la cavità follicolare contenente un<br />

fluido viscoso, colloide. Ogni follicolo<br />

circondato da una rete di capillari. Il suo<br />

compito è quello di sintetizzare,<br />

accumulare e secernere ormoni.<br />

Riversano nella colloide tireoglobulina, le<br />

cellule follicolari prendono iodio dal<br />

liquido interstiziale. Esso viene convertito<br />

nella forma iodinata e coniugandosi alla<br />

tirosina della tireoglobulina formano due<br />

ormoni: TIROXINA (T4) e<br />

TRIIODOTIRONINA (T3).


EFFETTI:<br />

- INCREMENTO<br />

DELL’UTILIZZO DI<br />

ENERGIA,<br />

- CONSUMO DI O 2<br />

- ACCRESCIMENTO<br />

- SVILUPPO<br />

- RIDUZIONE DELLA<br />

CONCENTRAZIONE<br />

DI IONI Ca


PATOLOGIE A CARICO DELLA TIROIDE<br />

Produzione normale di ormoni tiroidei controllo di base del metabolismo cellulare.<br />

Questi ormoni esercitano il loro principale effetto su tessuti e organi metabolicamente attivi →<br />

muscolo scheletrico, fegato, rene.<br />

Inadeguata produzione di ormoni tiroidei → IPOTIROIDISMO.<br />

Nei bambini inadeguato sviluppo scheletrico e nervoso, indice metabolico più basso del 40%, 1<br />

bambino ogni 5000. Quello che inizia tardi ritarda la crescita e la pubertà. Gli adulti con questa<br />

condizione sono letargici e incapaci di adattarsi alle basse temperature.<br />

Sintomo principale MIXEDEMA rigonfiamento dei tessuti sottocutanei, cute secca, perdita di<br />

capelli, abbassamento della temperatura corporea, debolezza muscolare, rallentamento dei<br />

riflessi. Patologie tiroidee → somministrazione di ormoni tiroidei.<br />

GOZZO ingrossamento diffuso della tiroide. Le cellule follicolari producono tireoglobulina, ma<br />

non sono capaci di coniugarla allo iodio, quindi non si producono ormoni e l’ipotalamo continua<br />

a stimolarla. Assunzione di tiroxina che blocca il rilascio di TSH.<br />

IPERTIROIDISMO eccessiva produzione di ormoni tiroidei, impennata dell’indice metabolico,<br />

la cute diventa calda e umida, aumento della pressione ematica e della frequenza cardiaca, i<br />

battiti cardiaci diventano irregolari e aumentano le richieste energetiche. Affaticamento.


Paratiroidi 4 piccoli<br />

corpiccioli delle<br />

dimensioni di un pisello,<br />

posti nella superficie<br />

posteriore dei lobi<br />

tiroidei. Pesano 1,6g.<br />

Sono avvolte da una<br />

capsula connettivale, che<br />

invia setti al loro interno,<br />

suddividendo il<br />

parenchima in lobuli<br />

irregolari. Parenchima<br />

formato da cellule<br />

principali che producono<br />

paratormone e cellule<br />

ossifile.<br />

Aumenta la<br />

concentrazione di calcio<br />

nei fluidi corporei,<br />

incremento della massa<br />

ossea.


Triangolo anteriore<br />

Sternocleidomastoideo divide il<br />

collo in due regioni anteriore e<br />

posterolaterale triangolo<br />

anteriore e posteriore del collo.<br />

Due muscoli che si attaccano all’osso ioide<br />

dividono il triangolo in altri piccoli triangoli.<br />

Ventre anteriore del digastrico faccia posteriore<br />

della mandibola in prossimità della linea<br />

mediana,ventre posteriore processo mastoideo.<br />

I due ventri sono uniti da un termine intermedio<br />

sospeso sopra l’osso ioide.<br />

I due ventri del digastrico con il bordo della<br />

mandibola formano il triangolo digastrico.<br />

Muscolo omoioideo si attacca all’osso ioide e<br />

passa sotto lo sternocleidomastoideo<br />

delimitando il triangolo carotideo.<br />

Muscolo omoioideo forma anche il triangolo<br />

muscolare i cui lati sono omoioideo, bordo<br />

anteriore sternocleidomastoideo, dall’osso ioide<br />

e dallo sterno.<br />

Triangolo submentale sinfisi del mento, ventri<br />

anteriori di entrambi i muscoli digastrici e<br />

dall’osso ioide che forma la base del triangolo.


Lobi della tiroide adiacenti alla<br />

cartilagine tiroidea al di sotto della<br />

linea obliqua ricoperti dai muscoli<br />

omoioideo, sternoioideo,<br />

sternotiroideo; difficilmente palpabili<br />

perché ricoperti anche da<br />

sternocleidomastoideo e sotto-ioidei.<br />

La ghiandola è palpabile se è<br />

ingrandita (gozzo, causato da deficit di<br />

iodio, alterazione ormonale,<br />

trasformazione neoplastica della<br />

ghiandola) o in presenza di un nodulo,<br />

a volte è possibile osservarla muoversi<br />

durante la deglutizione.<br />

I due lobi sono uniti dall’istmo a livello<br />

della linea mediana, anteriormente al<br />

2°, 3° anello tracheale.<br />

Primo anello tracheale palpabile sotto<br />

la cartilagine cricoidea.<br />

Accesso chirurgico alla tiroide con<br />

incisione trasversale a collare alla base<br />

del collo, facendo attenzione a trachea,<br />

nervi laringei e ghiandole paratiroidee.


Avvolge la superficie anteriore della trachea, sotto la cartilagine tiroidea della laringe.<br />

Può essere facilmente palpata, variabile per costituzione, ambiente e fattori nutrizionali, peso<br />

circa 34 g. Colorito rosso scuro, per la ricca vascolarizzazione.<br />

Composta da un istmo centralmente e due<br />

lobi laterali.<br />

Aderisce alla trachea per mezzo di una<br />

sottile capsula, che si continua con i setti di<br />

connettivo che suddividono il tessuto<br />

ghiandolare e circondano i follicoli tiroidei.<br />

Follicoli tiroidei forma sferica, rivestito da<br />

epitelio cubico semplice, che delimita la<br />

cavità follicolare contenente un fluido<br />

viscoso, colloide. Ogni follicolo circondato<br />

da una rete di capillari. Il suo compito è<br />

quello di sintetizzare, accumulare e<br />

secernere ormoni.<br />

Riversano nella colloide tireoglobulina, le<br />

cellule follicolari prendono iodio dal<br />

liquido interstiziale. Esso viene convertito<br />

nella forma iodinata e coniugandosi alla<br />

tirosina della tireoglobulina formano due<br />

ormoni: TIROXINA (T4) e<br />

TRIIODOTIRONINA (T3).


PATOLOGIE A CARICO DELLA TIROIDE<br />

Produzione normale di ormoni tiroidei controllo di base del metabolismo cellulare.<br />

Questi ormoni esercitano il loro principale effetto su tessuti e organi metabolicamente attivi →<br />

muscolo scheletrico, fegato, rene.<br />

Inadeguata produzione di ormoni tiroidei → IPOTIROIDISMO.<br />

Nei bambini inadeguato sviluppo scheletrico e nervoso, indice metabolico più basso del 40%, 1<br />

bambino ogni 5000. quello che inizia tardi ritarda la crescita e la pubertà. Gli adulti con questa<br />

condizione sono letargici e incapaci di adattarsi alle basse temperature.<br />

Sintomo principale MIXEDEMA rigonfiamento dei tessuti sottocutanei, cute secca, perdita di<br />

capelli, abbassamento della temperatura corporea, debolezza muscolare, rallentamento dei<br />

riflessi. Patologie tiroidee → somministrazione di ormoni tiroidei.<br />

GOZZO ingrossamento diffuso della tiroide. Le cellule follicolari producono tireoglobulina, ma<br />

non sono capaci di coniugarla allo iodio, quindi non si producono ormoni e l’ipotalamo continua<br />

a stimolarla. Assunzione di tiroxina che blocca il rilascio di TSH.<br />

IPERTIROIDISMO eccessiva produzione di ormoni tiroidei, impennata dell’indice metabolico,<br />

la cute diventa calda e umida, aumento della pressione ematica e della frequenza cardiaca, i<br />

battiti cardiaci diventano irregolari e aumentano le richieste energetiche. Affaticamento.


Paratiroidi 4 piccoli<br />

corpiccioli delle<br />

dimensioni di un pisello,<br />

posti nella superficie<br />

posteriore dei lobi<br />

tiroidei. Pesano 1,6g.<br />

Sono avvolte da una<br />

capsula connettivale, che<br />

invia setti al loro interno,<br />

suddividendo il<br />

parenchima in lobuli<br />

irregolari. Parenchima<br />

formato da cellule<br />

principali che producono<br />

paratormone e cellule<br />

ossifile.<br />

Aumenta la<br />

concentrazione di calcio<br />

nei fluidi corporei,<br />

incremento della massa<br />

ossea.


Triangolo anteriore<br />

Sternocleidomastoideo divide il<br />

collo in due regioni anteriore e<br />

posterolaterale triangolo<br />

anteriore e posteriore del collo.<br />

Due muscoli che si attaccano all’osso ioide<br />

dividono il triangolo in altri piccoli triangoli.<br />

Ventre anteriore del digastrico faccia posteriore<br />

della mandibola in prossimità della linea<br />

mediana,ventre posteriore processo mastoideo.<br />

I due ventri sono uniti da un termine intermedio<br />

sospeso sopra l’osso ioide.<br />

I due ventri del digastrico con il bordo della<br />

mandibola formano il triangolo digastrico.<br />

Muscolo omoioideo si attacca all’osso ioide e<br />

passa sotto lo sternocleidomastoideo<br />

delimitando il triangolo carotideo.<br />

Muscolo omoioideo forma anche il triangolo<br />

muscolare i cui lati sono omoioideo, bordo<br />

anteriore sternocleidomastoideo, dall’osso ioide<br />

e dallo sterno.<br />

Triangolo submentale sinfisi del mento, ventri<br />

anteriori di entrambi i muscoli digastrici e<br />

dall’osso ioide che forma la base del triangolo.


REGIONE SOTTOMANDIBOLARE<br />

Triangolo digastrico ghiandola sottomandibolare sopra il muscolo miloioideo coperta dal corpo<br />

della mandibola.<br />

Arteria faciale passa sulla ghiandola e poi prosegue al bordo inferiore della mandibola.<br />

Ghiandola sottomandibolare palpabile con due mani, adiacenti ad essa i linfonodi.<br />

Approccio chirurgico 2,5cm sotto parallelamente al bordo inferiore della mandibola.<br />

L’incisione attraversa la cute, il muscolo platisma, la fascia cervicale profonda e raggiunge la<br />

capsula della ghiandola e i linfonodi adiacenti. Con lo stesso approccio biopsie ai linfonodi.


GRANDI VASI del COLLO<br />

Laringe adiacente ad una fascia tubolare (GUAINA CAROTIDEA) che contiene al suo interno<br />

carotide comune, giugulare interna, posteriormente ad esse, nervo vago (X nervo cranico).<br />

Queste strutture sono coperte dal muscolo sternocleidomastoideo (anteriormente).<br />

Sopra questo muscolo, quando lo si sposta verso i processi cervicali si può palpare l’arteria<br />

carotide. A livello del bordo della cartilagine tiroidea si divide in esterna ed interna. L’interna<br />

prosegue cranialmente accanto alla giugulare interna e raggiunge la base del cranio per<br />

vascolarizzare l’encefalo.<br />

L’esterna dà una serie di rami al collo per tiroide,<br />

lingua, faccia, scalpo, faringe, palato, mascella, naso.<br />

Giugulare interna laterale rispetto carotidi comune e interna.<br />

Metà del corpo piegata con un angolo di 30° e testa ruotata<br />

si osserva la pulsazione della giugulare.<br />

Accesso alla giugulare interna dallo<br />

sternocleidomastioideo<br />

superiormente ad esso<br />

oppure dai suoi attacchi<br />

inferiori.


Rimozione parziale o totale della tiroide se compaiono formazioni nodulari benigne o maligne,<br />

attraverso un’incisione a collare che attraversa cute, muscolo platisma, fasce superficiali e<br />

profonde. Fascia pretracheale tra i muscoli: omoioideo, sternoioideo e sternotiroideo viene<br />

divisa verticalmente o trasversalmente.<br />

In caso di difficoltà respiratorie apertura temporanea o permanente, facendo un taglio al terzo<br />

centrale dell’incisura a collare o verticalmente lungo la linea mediana.<br />

Solitamente si taglia a livello del secondo, terzo anello e può essere necessario tagliare l’istmo<br />

della tiroide.<br />

In alternativa si può introdurre una cannula attraverso<br />

la membrana cricoidea per entrare nella laringe sotto le<br />

corde vocali (utile nei bambini, inacessibile la porzione alta).<br />

Intervento sulle carotidi → incisione di cute, platisma,<br />

fasce cervicali. Estremità superiore dell’incisione → approccio<br />

ai linfonodi.<br />

Dissezione mediale accesso<br />

superiore alla faringe,<br />

inferiore all’esofago.


SUPERFICIE LATERALE del COLLO<br />

Lateralmente delimitato da corpo, angolo<br />

e ramo della mandibola e<br />

dell’articolazione temporomandibolare.<br />

Posteriormente meato acustico esterno,<br />

processo mastoideo e linea nucale<br />

superiore. Tra processo mastoideo e<br />

angolo della mandibola si può palpare il<br />

processo trasverso dell’atlante.<br />

Inferiormente clavicola e acromion che<br />

forma l’estremità della spalla.<br />

Ossa unite dall’articolazione<br />

acromioclavicolare.


Costrittore della faringe superiore dal processo pterigoideo dello sfenoide e dalla superficie<br />

mediale della mandibola. Medio dal corno dell’osso ioide. Inferiore dalle cartilagini cricoide e<br />

tiroide. Tutti vanno al rafe mediano. Costrizione della faringe, spingono il bolo nell’esofago.


Triangolo posteriore<br />

Il bordo posterolaterale del muscolo sternocleidomastoideo, il terzo<br />

medio della clavicola e il bordo anteriore del trapezio delimitano questo<br />

triangolo.<br />

Soggetto magro testa rivoltata e flessa da un lato si può osservare<br />

l’omoioideo nel suo incrocio con il triangolo posteriore del collo.<br />

Nell’angolo anteroinferiore visibile il bordo laterale del muscolo<br />

scaleno anteriore, dipendentemente dalle dimensioni del capo<br />

clavicolare dello sternocleidomastoido.<br />

Apice del polmone 3cm sopra la clavicola.


Arteria succlavia scavalca polmone e<br />

pleura apicale dietro allo scaleno<br />

anteriore: LOGGIA DEGLI<br />

SCALENI, poi passa sotto la<br />

clavicola e va all’ascella come arteria<br />

ascellare.<br />

Spingendo la clavicola verso la prima<br />

costa, dietro la parte media si può<br />

palpare l’arteria succlavia. Vena<br />

succlavia davanti allo scaleno sotto la<br />

clavicola inferiormente all’arteria.<br />

Questa vena viene spesso utilizzata in<br />

clinica penetrandovi sia da sopra che<br />

da sotto.<br />

I tronchi del plesso brachiale<br />

palpabili quando passano<br />

lateralmente e obliquamente<br />

nell’angolo anteroinferiore.<br />

I tronchi si dividono posteriormente<br />

alla clavicola. Anestetici<br />

somministrati attorno al plesso<br />

brachiale, ago lungo il bordo laterale<br />

dello scaleno, facendo attenzione a<br />

non pungere il polmone.


Nervo accessorio XI nervo cranico<br />

anteriormente alla massa laterale<br />

dell’atlante emerge nella porzione<br />

centrale del bordo posterolaterale<br />

dello sternocleidomastoideo, arriva<br />

al trapezio.<br />

Incisione sopraclavicolare per la<br />

biopsia dei linfonodi<br />

sopraclavicolari, per l’arteria<br />

succlavia, il plesso brachiale e la<br />

catena simpatica cervicale posta in<br />

profondità<br />

Incisione passa attraverso cute,<br />

muscolo platisma, fascia<br />

superficiale e profonda del collo,<br />

muscolo omoioideo.<br />

Muscolo omoioideo circondato da<br />

grasso che ingloba vasi<br />

sopraclavicolari e cervicali.<br />

Approccio chirurgico a succlavia e<br />

plesso brachiale sezione dello<br />

scaleno con attenzione per il nervo<br />

frenico.


INNERVAZIONE CUTANEA TESTA del COLLO<br />

Trigemino (V nervo cranico) innerva la parte<br />

anteriore della testa.<br />

La restante parte nervi cervicali, innerva la cute<br />

dietro alla linea tratteggiata.<br />

I nervo cervicale innervazione motoria dei<br />

suboccipitali.<br />

Le radici ventrali formano il plesso cervicale<br />

innerva la cute anteriore alla linea tratteggiata.


LINFONODI della TESTA e del COLLO<br />

Drenaggio linfatico → anelli linfatici superficiali e profondi alla base del cranio, linfonodi<br />

superficiali e profondi.<br />

Anello profondo attorno a oro e nasofarine, include la tonsilla palatina.<br />

Anello superficiale linfonodi occipitali, retroauricolari, superficiali e profondi.<br />

Catena dei linfonodi cervicali profondi attorno alla giugulare<br />

interna, più i linfonodi più grandi nel triangolo carotideo<br />

attorno a digastrico e omoioideo, posteriormente la clavicola.<br />

Catena dei linfonodi cervicali superficiali, lungo la giugulare<br />

interna ed esterna.<br />

Linfonodi cervicali ingranditi tumefazione del collo spesso<br />

associata con infezioni tonsillari o del tratto respiratorio, puo’<br />

anche derivare da metastasi di tumori della cavità nasale,<br />

tiroide, polmoni, ghiandola mammaria.

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