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Litorale<br />
<strong>Duilio</strong><br />
DOSSIER<br />
Nel segno<br />
di TOTTI<br />
Dall'Ellade 76 all'Axa Calcio. Questo il percorso della scuola calcio fondata dal capitano<br />
della Roma e presieduta da suo fratello Riccardo. Al centro della Longarina sono centinaia i<br />
giovani calciatori, formati e seguiti nel segno della sana pratica dello sport. Quattro squadre,<br />
tra allievi e giovanissimi, ed una compagine femminile, allenata da Manuela Rondini. E<br />
progetti importanti come “Diamo un calcio alla disabilità” e “Diritti in gioco”. E per qualche<br />
elemento promettente c'è stato già anche il grande salto<br />
Simona Romanelli<br />
el 1976, nell'entroterra del XIII Municipio, viene Essi svolgono due allenamenti settimanali ed ogni due<br />
fondata l'Ellade 76, oggi ASD Axa Calcio. Per un settimane la seconda attività viene svolta insieme ai ragazzi<br />
Nincredibile gioco del destino, 27 anni dopo, un ragazzo normodotati, favorendo così un importante processo di<br />
di nome Francesco Totti, nato proprio in quell'anno, ne prende integrazione tra di loro. Il lavoro con i ragazzi disabili non si<br />
le redini, affidando la presidenza al fratello Riccardo. E' il discosta da quello eseguito dai giocatori normodotati, facendo<br />
2003. Desiderio del campione giallorosso è di costruire un svolgere ai ragazzi, nei limiti del possibile, i medesimi esercizi<br />
centro sportivo in cui i ragazzi si possano divertire, partecipan- tecnici.<br />
do attivamente alla vita della società. “Bisogna essere Ma i progetti della società si estendono ad altri aspetti imporconsapevoli<br />
- spiega il direttore generale Carlo Sorbara che tanti ai quali un giovane giocatore deve essere sensibilizzato.<br />
questo sport, statisticamente, consente solo ad un ragazzo su Tra questi, “Diritti in gioco”, arrivato già al terzo anno, che<br />
30.000 di diventare calciatore professionista, concedendo però prevede l'utilizzazione di palloni prodotti nel distretto di<br />
agli altri 29.999 di giocare, divertirsi e fare sport”. Sialkot in Pakistan senza lo sfruttamento del lavoro minorile,<br />
Attività di punta è la scuola calcio, che dai 100-120 iscritti del oltre che la diffusione del commercio equosolidale. Su questa<br />
primo anno è cresciuta sino a 430, oggi tetto massimo stabilito linea si pone anche la recente partnership con lo sponsor<br />
dalla società, per permettere all'ampio staff tecnico e medico di tecnico Erreà, azienda leader nel controllo della qualità dei<br />
concentrarsi maggiormente sui ragazzi che calcano i campi del materiali impiegati nella produzione delle magliette di gioco,<br />
centro della Longarina. Il settore agonistico è invece formato che i ragazzi indosseranno per tutta la stagione.<br />
da un centinaio di ragazzi suddivisi in quattro squadre giovani- Come afferma il direttore generale Carlo Sorbara, incontrato<br />
li, tutte impegnate nelle massime serie dei campionati di loro nel centro sportivo di Via Pernier, alla Longarina, “la migliore<br />
competenza: Allievi regionali Elite e Fascia B, Giovanissimi vittoria è la crescita del giovane calciatore”. Molti dei ragazzi<br />
regionali Elite e Fascia B. Inoltre l'Axa Calcio è da tempo che hanno indossato la maglia rosso-blu dell'Axa Calcio sono<br />
impegnata nella diffusione del calcio femminile sul territorio stati ingaggiati da società di livello nazionale.<br />
del XIII Municipio. Quest'anno le ragazze hanno dato grandi Tra questi Marco Ricciardulli, oggi attaccante del Perugia;<br />
soddisfazioni alla società, aggiudicandosi il campionato Marco Massardi, classe 1993, centrocampista del Benevento; e<br />
regionale. Ciò ha dato accesso alla squadra guidata da Manuela Nicola Bensaja, del 19<strong>95</strong>, approdato ai Giovanissimi Nazionali<br />
Rondini alla manifestazione federale Grassroots Festival, dell'AS Roma, guidati dal neo-allenatore Vincenzo Montella.<br />
tenutasi presso il centro federale di Coverciano. Ad essa hanno Risultati ottenuti grazie alla serietà, alla competenza ed<br />
partecipato anche i ragazzi del progetto “Diamo un calcio alla all'abnegazione di una società attenta, nei confronti delle nuove<br />
disabilità”, con il quale giovani con disabilità intellettiva media generazioni di calciatori, non solo alla valorizzazione dei<br />
lieve hanno la possibilità di avvicinarsi al mondo del calcio. principi sportivi ma anche di quelli umani e sociali.<br />
novembre duemilanove<br />
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