Marzo - Ex-Alunni dell'Antonianum
Marzo - Ex-Alunni dell'Antonianum
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Sped. Abb. Postale Gruppo IV<br />
PADOVA D VIA DONATELLE), 16 D MARZO 1372<br />
; „<br />
TRIMESTRALE DEGLI EX ALUNNI, DEL COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />
DELLA SCUOLA DI RELIGIONE E DEL PETRARCA - NUOVA SERIE
I PADRI E I FRATELLI<br />
DELL'ANTONIANUM<br />
FORMULANO A TUTTI<br />
GLI ALUNNI ED EX-ALUNNI<br />
I MIGLIORI<br />
AUGURI PASQUALI<br />
CON UN RICORDO VIVO<br />
A GESÙ' RISORTO.<br />
RIVISTA TRIMESTRALE<br />
PADOVA<br />
Via Donatelle 16<br />
tei. 51.444<br />
SOMMARIO<br />
— Accanto al Papa<br />
— Breve commento (Avv. G. Lorenzoni)<br />
— In dialogo con i giovani (Uberto Ceroni<br />
S.J.)<br />
— Lourdes : non droga, ma vita {Francesco<br />
Sormani Zodo)<br />
- COLLEGIO ANTONIANUM<br />
— Lettere in Redazione<br />
— Vita Comunitaria<br />
— Il volto dell'ateismo (Antonio Diana)<br />
— Si avanza sulla via di San Fidenzio<br />
(Otello Meneghetti)<br />
- EX-ALUNNI<br />
- SCUOLA DI RELIGIONE<br />
— CINEFORUM<br />
- PETRARCA<br />
— Notiziario<br />
COMITATO DI REDAZIONE:<br />
A. Bassan - M. Ciman - A. Covi - A. Diana<br />
- O. Meneghetti - L. Ortolani - L. Pagello<br />
- L. Pretto - F. Sormani Zodo - M.<br />
laccarla<br />
DIRETTORE RESPONSABILE:<br />
P. Carlo Messori Roncaglia S.J.<br />
Le fotografie sono:<br />
R. Barbiere - P. A. Covi - Unitolo - Felici<br />
• P. Rosa - A. Vettore - G. Tessaro<br />
NUOVA SERIE - N. 41 - DEL 1972<br />
N. 1 (<strong>Marzo</strong>)<br />
IN COPERTINA :<br />
La squadra di Rugby dal Papa.<br />
Autorizz. con Decreto 8 febbr. 1965, n. 266<br />
del Tribunale di Padova<br />
Tip. A. Bolzonella - Padova - telef. 24.105<br />
Accanto al Papa<br />
Nella tarda mattinata di Sabato 22 Gennaio, il Santo Padre<br />
ha ricevuto nella Sala dei Papi i dirigenti e i giocatori della<br />
squadra di Rugby «Petrarca» del Collegio Universitario «Antonianum»<br />
di Padova, che per la seconda volta ha conseguito lo<br />
scudetto nazionale del campionato italiano di questa specializzazione<br />
sportiva.<br />
Il gruppo degli atleti era accompagnato dal Rettore del Collegio<br />
Universitario P. Carlo Messori Roncaglia S. J. e dal Presidente<br />
della squadra Prof. Michele Arslan. Erano presenti anche<br />
i famigliari dei giocatori.<br />
Il Santo Padre, dopo aver chiesto notizie sulla organizzazione<br />
e ricordato alcuni episodi e persone, ha rivolto ai presenti<br />
il seguente Discorso :<br />
Siamo assai lieti, nella nostra intensa mattinata, di questa serena<br />
parentesi, che ci permette di intrattenerci qualche istante<br />
con voi, carissimi giovani atleti della bene affermata Squadra<br />
esemplare tradizione pedagogica che ha dato tanto<br />
prestigio alle scuole dell'Ordine; e risponde altresì<br />
adeguatamente alle esigenze, varie e molteplici,<br />
di una città universitaria di così antiche e alte<br />
tradizioni com'è quella di Padova. Sappiamo che<br />
il Collegio mira a dare ai propri ospiti una formazione<br />
religiosa e culturale di prim'ordine, impartita<br />
a tutti i livelli con uno zelo e con una preparazione<br />
veramente encomiabili, di cui beneficiano i giovani<br />
alunni, su su per gli anni splendidi e difficili dello<br />
studio universitario, fino e oltre il traguardo della<br />
laurea, perché sappiamo che vi si tengono corsi di<br />
cultura religiosa anche ai professionisti della città.<br />
In questa preminente finalità educativa, e in essa<br />
inquadrata come formazione integrale di tutto<br />
l'uomo, entra nel Collegio l'attività sportiva, che vi<br />
è sempre stata molto curata, ed ha avuto notevoli<br />
riconoscimenti, in quest'arco di settant'anni fino ad<br />
oggi, fino agli allori che miete cotesta vostra Squadra<br />
di rugby. All'ombra dei tre pini, la sana e forte<br />
gioventù <strong>dell'Antonianum</strong> tempra serenamente il corpo<br />
per allenare lo spirito alle più ardue conquiste<br />
del sapere, della conoscenza della verità che è Dio,<br />
dell' impegno cristiano : conquiste che, più di ogni<br />
altra, richiedono uno sforzo continuo di addestramento,<br />
di agonismo, di lealtà, di rinuncia, di sacrificio.<br />
/67<br />
Non ci studiamo se, con tali premesse, voi avete<br />
ottenuto affermazioni tanto lusinghiere nel campo<br />
dello sport, al quale vi dedicate con la generosità<br />
propria degli anni verdi, senza alcuno scopo di<br />
lucro, ma unicamente per l'onore della palma, come<br />
avveniva per gli antichi atleti; e vogliamo trarre<br />
da questa constatazione l'auspicio più consolante<br />
per noi, che accogliamo e incoraggiamo con intensità<br />
di commozione ogni conferma di bontà, di altruismo,<br />
di serietà, di letizia spirituale, di impegno<br />
morale, che ci viene dal mondo contemporaneo,<br />
specie dai giovani, come un albore di luce che spunta<br />
e vince le tenebre che, qua e là, sembrano talora<br />
addensarsi e prevalere : la conferma che vi è tanto<br />
bene nel mondo, che vi è una gioventù, come voi,<br />
che con serietà pensosa e tenace sa unire alla vita,<br />
accettata come dono di Dio e come risposta alla<br />
sua chiamata, le pause tonificanti e plasmatrici dell'esercizio<br />
sportivo.<br />
Continuate così, giovani carissimi. E voi, educatori,<br />
benefattori, familiari, date tutto, date il meglio<br />
per queste speranze del domani. E voi, benemeriti<br />
Padri Gesuiti, siate fedeli a tale missione, che altamente<br />
vi qualifica e nobilita. Tutti protegga e conforti<br />
la Vergine Santa — la vostra «Madonnina» che<br />
onorate con affetto filiale nel Pensionato — e vi ottenga<br />
di crescere interiormente, fino « a formare<br />
II Papa stringe cordialmente la mano a Luise,<br />
Capitano della Squadra
A colloquio col Prof. M. Arslan,<br />
Presidente del Petrarca<br />
l'uomo maturo, a livello di statura che attua la pienezza<br />
del Cristo » (Efes. 4, 13). A tanto vi conforta<br />
la nostra particolarissima Benedizione Apostolica,<br />
che di cuore impartiamo a voi, qui presenti, ed estendiamo<br />
a tutta la bella famiglia <strong>dell'Antonianum</strong>,<br />
Superiori e alunni, unitamente ai vostri cari.<br />
Il Signore vi accompagni sempre !<br />
Al termine del Discorso, il Santo Padre, ha impartito la Benedizione<br />
Apostolica e si è affabilmente intrattenuto con i dirigenti<br />
e con gli atleti, rinnovando i sentimenti della sua paterna<br />
predilezione.<br />
BREVE COMMENTO<br />
U Osservatore Romano del 23 gennaio ha riportato<br />
in prima pagina la cronaca dell'udienza accordata<br />
da Paolo VI alla nostra squadra di rugby ed<br />
ha pubblicato il testo del discorso ufficiale del Pontefice.<br />
Tale «trattamento» giornalistico è già di per sé<br />
un pubblico indiscutibile riconoscimento per l'opera<br />
dei nostri Padri e per la lealtà e la serietà dei nostri<br />
giovani atleti.<br />
Nel corso dell'udienza abbiamo però avuto modo<br />
di renderci conto, ascoltando la semplice, benevola,<br />
paterna conversazione di Paolo VI, come Egli<br />
conosca profondamente il nostro Collegio e come<br />
Egli segua personalmente, approvandola, l'opera dei<br />
Padri.<br />
Subito dopo l'ingresso nella Sala, mentre ancora<br />
durava il fragoroso e commosso applauso, Egli<br />
ha dichiarato : « So chi siete e che cosa avete fatto<br />
conquistando per due anni lo scudetto tricolore della<br />
vostra specialità. Conosco l'Antonianum e so che<br />
accanto alla serietà degli studi e della preparazione<br />
culturale, scientifica, religiosa e morale vi è anche<br />
molta vivacità, come ebbi modo io stesso di<br />
constatare ».<br />
Subito dopo Paolo VI ha reso omaggio a Padre<br />
Messori « di cui ho meditato i pensieri », al professor<br />
Arslan « che in passato ho avuto come medico<br />
», ed alla memoria di Padre Magni « assunto poi<br />
alle .responsabilità della Curia generalizia ».<br />
Queste precise notazioni hanno porticolarmente<br />
commosso noi <strong>Ex</strong>, tanto vicini all'Antonianum e ci<br />
hanno riconfermato concretamente la stima, l'ammirazione<br />
e la considerazione del Papa per il CoUegio.<br />
Abbiamo avuto l'impressione dell'ansiosa, profonda,<br />
dolorosa preoccupazione del Pontefice per la<br />
gioventù d'oggi là dove Egli, durante la lettura del<br />
testo del discorso ufficiale, parlando del dilettantismo<br />
dei nostri atleti ha esclamato, con commossa<br />
parola di elogio, « Di questi tempi ! ».<br />
Egli ci ha poi esortati a ricercare nel lavoro, nello<br />
studio, nello sport con lealtà e umiltà la luce della<br />
verità che è la luce di Dio.<br />
Al termine del discorso Egli ha voluto benevolmente<br />
intrattenersi ancora con noi per conversare<br />
e con straordinaria bonomia, mista a divertita curiosità,<br />
si è informato « se i tre pini sono ancora<br />
HI
là »; alla risposta affermativa si è visibilmente compiaciuto,<br />
quasi a dichiarare che finché resiste il simbolo<br />
di una istituzione resiste anche la medesima.<br />
Ricevendo da Memo e da capitan Roberto l'omaggio<br />
simbolico di un pallone e di una muta di<br />
maglie bianco-nere. Paolo VI ha esclamato con gioioso<br />
stupore : « Non mi mancheranno i clienti ».<br />
Da ultimo egli ha voluto manifestarci la Sua affettuosa<br />
premura avvicinandosi personalmente ad ognuno<br />
di noi per consegnarci un suo personale ricordo.<br />
Nella nostra mente e nel nostro cuore resterà<br />
per sempre viva la riconoscente soddisfazione per<br />
il plauso rivolto all'Antonianum e per la fervida esortazione<br />
rivolta da Paolo VI ai Padri perché continuino<br />
nella loro azione educatrice. Non scorderemo<br />
l'appello rivolto a P. Messori perché esterni ai Padri<br />
la soddisfazione e l'approvazione del Pontefice:<br />
« Lo dica, Padre, lo dica ai suoi Padri ».<br />
E' un invito ed un monito, alto e solenne, che<br />
deve far meditare, in questo particolare momento,<br />
tutta la nostra grande famiglia: Padri, <strong>Ex</strong> allievi ed<br />
alunni.<br />
G. LORENZONI<br />
LAICI E PRETI<br />
In dialogo<br />
con i giovani<br />
Si parla oggi, ancora, di «direzione spirituale»?<br />
Il termine «direzione spirituale» può urtare. Sembra<br />
racchiudere in sé un paternalismo perenne nel<br />
«direttore» spirituale ed un cronico infantilismo nel<br />
«figlio» spirituale.<br />
Eppure, quando si parla di rapporti tra laici e sacerdoti,<br />
al di là di ogni considerazione sulla responsabilità<br />
del laico nella Chiesa o sulla autonomia circa<br />
le «proprie» scelte, si sentono facili lamenti di<br />
non aver trovato sul proprio cammino un vero direttore<br />
spirituale. Le espressioni diventano aggressive,<br />
le proprie insufficienze personali vengono a galla, le<br />
crisi dello spirito si manifestano, un senso di scetticismo<br />
sulla realtà soprannaturale viene per lo meno<br />
accennato, fino ad osservare di non aver trovato il<br />
prete che abbia fatto maturare questi laici nelle profondità<br />
del loro spirito.<br />
Non è solo una mancanza della fede dell'ambiente,<br />
ma anche la mancanza di un contatto profondo<br />
con un prete.<br />
Spesso dal sacerdote ci si aspetta un aiuto, una<br />
sostituzione della volontà di cui si è privi, delle indicazioni<br />
precise per la preghiera, la correzione dei<br />
difetti, le virtù da acquistare, le necessarie prese di<br />
coscienza, o, nei giovani soprattutto, qualche punto<br />
di riferimento per potersi destreggiare nel dedalo<br />
dei propri sentimenti e dei piccoli o grandi traumi<br />
della vita.<br />
ALLA RICERCA DI UNA DEFINIZIONE<br />
Da queste disordinate costatazioni si possono avere<br />
delle sensazioni ben precise su di una cosa<br />
sempre più incerta: la direzione spirituale. Innanzitutto<br />
il sottofondo di paternità del «direttore spirituale»,<br />
con tutto ciò che comporta questo sottofondo.<br />
L'arte d'essere padre non si apprende nei manuali.<br />
Per essere padre bisogna soprattutto essere<br />
uomo, e, per essere uomo, bisogna avere delle sensibilità<br />
acquisite a vari livelli dell'espressione umane.<br />
Al direttore spirituale si deve aggiungere una<br />
sensibilità acquisita a vari livelli delle esperienze<br />
spirituali e della fede.<br />
Un'altra sensazione: che proprio il mondo della<br />
fede sia troppo mescolato con il mondo dei sentimenti,<br />
o degli affetti, troppo ridotto a puri condizionamenti<br />
o dimensioni psicologiche, per credere ancora<br />
ad un mondo inferiore quale verrebbe proposto<br />
dalla direzione spirituale.
Se noi guardiamo la storia della Chiesa, possiamo<br />
dire che la direzione spirituale (o meglio «dialogo<br />
spirituale») è l'aiuto che un uomo da ad un altro<br />
uomo per essere se stesso nella sua fede. Quindi il<br />
vero direttore spirituale è colui che, senza idee preconcette,<br />
non vuole imporre niente, ma cerca poco<br />
a poco di mettere ciascuno davanti alla «sua» libertà,<br />
davanti alla coerenza derivante dalle «sue» libere<br />
scelte, davanti a Dio.<br />
Il «dialogo spirituale» è forse l'incontro umano<br />
più autentico e forse per questo fa paura, specialmente<br />
a quei giovani che confondono «senso della •<br />
spontaneità» con «autenticità», emotività religiosa<br />
con vero incontro con Dio.<br />
DIREZIONE SPIRITUALE E GIOVANI<br />
Può far paura ai giovani, anche se il direttore spirituale<br />
da la certezza del rispetto alla «situazione»<br />
in cui si trova il giovane e dimostra di accettare una<br />
gradualità nella formazione del giovane stesso.<br />
E' difficile capire che cosa vuoi dire libertà e responsabilità<br />
e non averne paura; che cosa vuoi dire<br />
rispetto alla propria persona e avere il coraggio, alla<br />
luce della carità e della giustizia di Dio, di voler<br />
rispettare gli altri, specialmente nei loro affetti e nelle<br />
loro dimensioni sociali. E' facile invece, in nome<br />
della libertà delle esperienze, esigere per sé quelle<br />
forme di spontaneità, superficiale e volgare, che non<br />
bada a ferire i propri simili magari sotto parvenza di<br />
bene. Non si nega che tale modo di concepire l'esercizio<br />
delle esperienze sia forse parzialmente formativo,<br />
ma ci si può lecitamente chiedere se possa essere<br />
accettato dal cristiano o anche solo dall'uomo<br />
in cerca di un amore più universale e meno intaccato<br />
dall'egoismo.<br />
Il lavoro paziente del direttore spirituale quindi è<br />
quello di mettere un giovane davanti al grado di libertà<br />
che è suo proprio e aiutarlo a crescere secondo<br />
quella misura.<br />
Dialogo lungo spesso e doloroso, perché non è<br />
fatto di semplice obbedienza al direttore spirituale,<br />
ma di riflessione personale sulle proprie responsabilità<br />
(piccole o grandi) e sui propri limiti autentici.<br />
Perché è un accettare di fare scelte coerenti per crescere<br />
a livello umano e divino.<br />
IL GRUPPO<br />
Un buon gruppo di giovani sostituisce parzialmente<br />
la direzione o dialogo spirituale, almeno a livello<br />
psicologico. Ma qual'è il gruppo buono? Il giovane<br />
può scegliere quel gruppo in cui, magari sotto<br />
la proposta di un impegno qualsiasi (impegno sportivo,<br />
impegno educativo, sociale, caritativo, liturgico,<br />
ecc.), si trova bene. E' già qualche cosa, ma siamo<br />
lontani dalla situazione ideale, che dia (in misura<br />
minore, s'intende) gli elementi della direzione spirituale,<br />
se in questo gruppo il giovane non si trova<br />
mai poco bene e proprio sulla linea delle libere scelte<br />
vitali, e non solamente nelle solite difficoltà transitorie<br />
di fronte a un momento di pigrizia.<br />
Se è vero che un buon gruppo rende più facile<br />
e più esiguo il lavoro di un direttore spirituale, altrettanto<br />
è vero che molti gruppi sono poco formativi<br />
per la mancanza di sufficienti contatti personali con<br />
un direttore spirituale.<br />
RAPPORTI NUOVI<br />
II giovane cerca rapporti umani, autentici come<br />
rapporto e come umanità, per crescere in una sintesi<br />
delle vere esperienze. Noi adulti lo tradiamo se<br />
non gli diamo la possibilità di tali rapporti, ma il giovane<br />
non è leale verso se stesso se si ritira spaventato<br />
di fronte all'esistenza di ciò che sogna nel suo<br />
intimo.<br />
Dio ha creato l'uomo con la sua storia, le sue gioie,<br />
le sue meschinità, i suoi dolori e vuole che l'uomo<br />
sia presenza di Dio e incontro con Dio per gli<br />
altri uomini. Ognuno di noi (nel quadro di questa<br />
visione colma di carità) dovrebbe essere un po' direttore<br />
spirituale per gli altri; ma questo è molto difficile<br />
senza una lunga lotta contro il proprio egoismo<br />
e la propria ignoranza. Allora il giovane, almeno in<br />
questa prospettiva di carità e di giustizia, è bene<br />
che accetti, anzi ricerchi, un dialogo con una persona<br />
leale e competente che lo renda un peso di meno<br />
per gli altri, una luce di più per chi brancola nel<br />
buoio.<br />
Uberto Ceroni S. J.
« Questo è il paradiso in terra !... E se il paradiso in terra<br />
è così, chissà quell'altro come sarà !... ».<br />
Questa semplice, spontaneissima frase, detta in un momento<br />
qua/siasi da una malata di Firenze, inchiodata ormai da anni<br />
in un letto, può in fondo esprimere tutto : può definire con<br />
profonda precisione che cos'è Lourdes, riassumerne lo spirito,<br />
rilevarne il clima. Lourdes, un secolo fa, era un piccolo, modesto<br />
paese di uno dei più dimenticati angoli della Francia, ora,<br />
invece, è un grosso centro, conta centinaia di alberghi, possiede<br />
pure un buon aeroporto. Il visitatore sprovveduto può forse<br />
rimanere turbato, o comunque sfavorevolmente impressionato,<br />
nel vedere quale formidabile complesso di negozi di oggetti religiosi<br />
infesti (è questo il termine) le vie della città.<br />
Ma il pericolo di ridurci ad oggetto di una bassa manovra<br />
consumistica, svanisce quando si entra nella vera vita di Lourdes,<br />
nella quale la medaglietta e il santino riescono a mala pena<br />
a conservare un valore, direi, sentimentale.<br />
Perché gente con malformazioni paurose o mali incurabili,<br />
per i quali una guarigione clinica è semplicemente assurda, va<br />
a Lourdes? I cosiddetti miracoli ci sono, è vero; ma in numero<br />
proporzionalmente bassissimo a quello dei malati. Un medico<br />
poi mi diceva che solo un centinaio di casi sono stati ufficialmente<br />
riconosciuti.<br />
La risposta a quell'interrogativo, penso sia dunque racchiusa<br />
nella frase riportata all'inizio. Lourdes è veramente un « paradiso<br />
in terra », cioè è una grossa esperienza di vita, un momento<br />
di carità, di fraternità, di comunità (oggi se ne parla tanto),<br />
di dedizione totale e disinteressata al prossimo. / malati accorrono<br />
a centinaia per ricevere un conforto, l'incitamento ad<br />
una rassegnazione più convinta, talvolta la fiducia in una guarigione,<br />
sempre la certezza di non essere aborti umani ed alienati<br />
sociali, ma pedine insostituibili di quell'incomprensibile disegno<br />
che è l'economia della Salvezza. Del resto, più volte, mi<br />
è accaduto di sentire da malati, che per la loro infermità potrebbero<br />
essere tranquillamente considerati esempi di pura vita<br />
vegetativa, l'accorata e sincerissima convinzione di non essere<br />
no/<br />
Lourdes:<br />
non droga, ma vita<br />
degni di una guarigione, in quanto altri, in condizioni a loro avviso<br />
ben peggiori, ne avrebbero legittimamente più bisogno.<br />
Una bambina di Treviso ha un tumore al cervello: i medici,<br />
impotenti, le hanno sentenziato la morte: avrà ancora due mesi<br />
— dicono — forse tre, poi davvero basta. La madre disfatta<br />
e istupidita dal dolore sembra ormai agire meccanicamente,<br />
senza più coscienza del suo stato.<br />
Sorregge delicatamente la bambina, guarda i presenti, guarda<br />
altri bambini sani, forse ormai ha rinunciato a rispondere al<br />
pressante interrogativo: « perché proprio a mia figlia e non a<br />
un altro? ». Avvicina la picco/a alla Grotta, la invita a toccare<br />
per devozione quelle quattro pietre che sono state calpestate<br />
dalla Vergine : « Prega la Madonna che ti faccia guarire ! », le<br />
dice. La bambina si volta di scatto, perde l'infantile espressione<br />
dei suoi sette anni, si fa seria, e, sicura, afferma : « No, non<br />
per me. Pregherò perché gli uomini diventino più buoni!».<br />
Tutti noi tacemmo : ci sentivamo troppo goffi nel nostro guscio<br />
di cuore sempre cosi maledettamente troppo umano.<br />
Ma il fatto più stupefacente che succede a Lourdes e che<br />
forse non è oggetto di troppa attenzione perché poco spettacolare,<br />
è senz'altro questo : nell'animo di ognuno, sano o malato,<br />
si diffonde una serenità, una lucidità ed un vigore di azione<br />
che consentono di guardare con fiducia alle difficoltà che<br />
ci attendono. Non è l'esperienza di Lourdes un tuffo in un altro<br />
mondo, un momento di euforica fuoriuscita dalla nostra "routine"_<br />
umana e spirituale : non è, insomma, una dose di hashish,<br />
che proietta in una dimensione irreale e, portando poi bruscamente<br />
a terra, prostra irreversibilmente, alienando. Lourdes non<br />
è tutto questo : è un soffio di Vita che aiuta a vivere non solo<br />
i malati, ma tutti.<br />
Ci sono andato per fare il barelliere, mia sorella invece per<br />
svolgere le mansioni di dama. C'erano tantissimi volontari come<br />
noi : la nostra giornata iniziava alle 5.30 con la Messa del<br />
personale, poi, alle 6.15, dopo un rapidissimo scambio di dettagli<br />
tecnici, ci recavamo ali' Ospedale e da quel momento fino<br />
a sera, salvo rapidissime scappate per rifocillarci, eravamo<br />
a totale servizio dei malati. Il compito di noi barellieri consisteva<br />
nel trasporto degli infermi sulle carrozzelle, da//' Ospedale<br />
alla Grotta o alla Basilica; ma molto spesso non si arrestava<br />
qui. Era nostro impegno impostare subito un dialogo col malato,<br />
soprattutto ascoltarlo, manifestandogli vivamente la nostra<br />
attenzione al suo racconto. Una nostra domanda su quel che<br />
ne pensava di Lourdes oppure anche, perché no, sul campionato<br />
di calcio, bastava a far partire il discorso, a farci entrare<br />
nel suo mondo di sofferenza, scoprendone le vibrazioni più intime<br />
e quindi, speriamo, ad aiutarlo.<br />
La riconoscenza che ci dimostravano, ci spingeva a dare<br />
tutti noi stessi, fingendo talvolta di non sentire la stanchezza<br />
che con i giorni si accumulava. Le frasi che ho sentito, la testimonianza<br />
umana e spirituale che mi è stata data sono per<br />
me un incentivo alla voglia di vivere, a non perdere inutilmente<br />
il tempo, e, per l'anno prossimo, a tornare con maggiore entusiasmo<br />
e determinazione.<br />
Lourdes è, dunque, un'esperienza fortissima: è compito poi<br />
di ognuno di noi considerarla la necessaria ricarica per andare<br />
avanti, e non un isolato ed episodico gesto, frutto magari di un<br />
desiderio di eroismo da quattro soldi.<br />
Francesco Sormani Zodo
• LE ATTIVITÀ' DEL COLLEGIO sono proseguite in questi ultimi<br />
mesi con ritmo regolare. Con stretta periodicità ci sono state<br />
delle Assemblee, all'ultima delle quali (il 2 marzo) ha partecipato<br />
e parlato il P. Provinciale. Vari Gruppi, nuovi e vecchi,<br />
continuano il loro lavoro. Non potendo qui parlare di tutti, accenniamo<br />
alle attività di alcuni; delle attività degli altri: nel numero<br />
prossimo.<br />
GRUPPO C<br />
Fra i molti gruppi che sono sorti e si sono sviluppati nel presente<br />
anno accademico all'interno del nostro collegio, sotto la<br />
spinta del tanto discusso nuovo corso, mi sembra interessante<br />
riportare l'esperienza del «Gruppo Carcerati».<br />
Sorto spontaneamente- a seguito di un incontro con la signora<br />
Maccani, una maestra elementare di Valdagno, che da<br />
anni mantiene con la sua classe dei rapporti con carcerati di<br />
varie parti d'Italia, ha sin dal momento della sua costituzione<br />
allargato la sua sfera d'azione a tutte quelle attività che potevano<br />
essere d'aiuto a persone che si trovano in situazioni di<br />
particolare disagio sia materiale che morale.<br />
Lo spirito che anima questo, nostro gruppo (una ventina di<br />
giovani quasi tutti <strong>dell'Antonianum</strong>) è quello di cercare entro<br />
i limiti delle nostre possibilità di tempo e soprattutto economiche,<br />
di dare una mano agli altri, cercando nella consapevolezza<br />
dei nostri limiti e nella massima umiltà di migliorare prima di<br />
tutto noi stessi, creando una maggiore sensibilità e disponibilità<br />
nei confronti del prossimo.<br />
L'impegno del gruppo carcerati si è concentrato soprattutto<br />
nella ricerca di un contatto umano con persone che sono un<br />
po' gli esclusi della nostra società; così ad esempio nell'invio di<br />
lettere a qualche carcerato si è pensato di stimolare un contatto<br />
il più possibile familiare e non limitato all'invio di poche<br />
migliaia di lire.<br />
Per concludere riporterò brevemente una esperienza particolarmente<br />
commovente fatta dal nostro gruppo attraverso l'incontro<br />
con una povera donna di Padova che si trova a dovere<br />
mandare avanti da sola una famiglia con undici figli e un marito<br />
in condizioni di salute assai precarie.<br />
Anche in una simile occasione in cui forse per la prima volta<br />
molti di noi si sono trovati drammaticamente di fronte alla miseria<br />
nel senso più crudo del termine, il nostro impegno non<br />
si è fermato alla consegna di alcuni pacchi di alimentari ma<br />
si è spinto alla ricerca di un dialogo con i figli più grandi della<br />
signora, nel tentativo di risollevare una situazione grave anche<br />
dal punto di vista morale ed affettivo.<br />
In uno spirito di profonda umiltà, consapevoli che non saremo<br />
certamente noi a risolvere i mali del mondo, ma di rappresentare<br />
una goccia d'acqua in un oceano, il nostro gruppo<br />
continua ad impegnarsi nella convinzione che certe esperienze<br />
indimenticabili che abbiamo fatto e faremo in gioventù ci lascieranno<br />
qualche cosa di realmente positivo per il futuro.<br />
Paolo Novella<br />
GRUPPO TERZO MONDO<br />
Ha ripreso quest'anno il suo lavoro, ampliando la cerchia<br />
dei suoi aderenti : oltre ai due amici sudanesi Gabriele ed Antonio,<br />
partecipano al gruppo R. Palaia ed alcune studentesse<br />
universitarie.<br />
Alla direzione del gruppo si sono avvicendati : M. Rossini<br />
(presidente); C. Sauro (vice-presidente). Il piano delle attività si<br />
è orientato, dopo una decisione comunitaria, nel senso di un<br />
approfondimento del significato dei termini « Sviluppo e Sottosivluppo<br />
». Abbiamo attinto informazioni su questo da utili dispense<br />
edite dal centro padovano « Collaborazione Comunitaria»,<br />
il cui segretario dr. Franco Ferlin è stato tra noi ad illustrare<br />
il lavoro del gruppo. Utilizzando in parte il dossier della<br />
«Lega Missionaria Studenti» di Roma, abbiamo trattato e discusso<br />
i seguenti temi : « L'aiuto ai Paesi in via di sviluppo »';<br />
«Ruolo della educazione nello sviluppo»; «Fattori sociali dello<br />
sviluppo»; «Agricoltura, riforma agraria e sviluppo». Si è pre-<br />
•<br />
so parte all'interessante dibattito tenuto dall'on. Pedini sulla legge<br />
che porta il suo nome (copie del testo sono state distribuite<br />
in Collegio).'<br />
Nella seconda fase della attività è in programma una esemplificazione<br />
pratica dei princìpi studiati. L'amico Gabriele ci ha<br />
intrattenuto a lungo sulla situazione storica ed attuale del Sudan,<br />
sotto gli aspetti economici e sociali. Il Gruppo, come gli<br />
anni scorsi ha fatto, organizza una o due serate ricreative, nel<br />
nostro Teatro, il cui ricavato è destinato ad opere specifiche del<br />
Terzo Mondo. Nelle prossime settimane sono previsti incontri<br />
con studenti stranieri (indiani, africani, eco.) e con alcuni diriegnti<br />
dell'Associazione Amici dello Stato Brasiliano dello Espirito<br />
Santo (A. E. S.) che ci vogliono ragguagliare sulle cinque<br />
scuole-famiglia, di carattere agricolo, che sono in piena efficienza<br />
nella Zona di Viteria, sotto la guida del padovano P. U. Pietrogrande.<br />
La nostra piccola biblioteca, anche per un cortese<br />
dono del P. Rettore, si è arricchita di alcuni libri.<br />
Mario Rossini<br />
GRUPPO «L'UOMO E IL LAVORO»<br />
Lo spirito nuovo e di ricerca che ha animato quest'anno le<br />
iniziative e la costituzione dei Gruppi all'interno del Collegio ha<br />
sollecitato l'approfondimento di uno dei temi più delicati ed importanti<br />
dell'attuale momento storico di cui presto saremo attivi,<br />
e si spera preparati, protagonisti.<br />
Si trattava di individuare ali' interno del sistema aziendale,<br />
così come oggi si configura, la possibilità, o viceversa l'impossibilità,<br />
di porre l'uomo come fine e non come mezzo della produzione.<br />
Infatti è possibile che tecniche produttive economicamente<br />
efficienti risultino umanamente, e di conseguenza socialmente,<br />
dannose; in tal caso dobbiamo essere pronti a scegliere<br />
tra i nostri fini l'espansione dell'uomo a quella della produzione<br />
e del consumo.<br />
In particolare si sono voluti riferire questi motivi alla realtà italiana<br />
che presenta caratteristiche del tutto particolari.<br />
Per non affrontare in modo superficiale e qualunquistico l'argomento,<br />
si è resa necessaria una retrospettiva storica del movimento operaio, dai<br />
primi del Novecento ad oggi per cogliere le premesse delle tensioni presenti<br />
e verificare la possibilità che esse possano essere elemento di maturazione<br />
delle componenti sociali.<br />
L'ultimo argomento preso in esame è risultato il Documento<br />
Pirelli (1969) in cui si delineano le risoluzioni date dagli imprenditori<br />
circa la funzione dell'impresa nella società attuale; a questo<br />
seguirà un'analisi di quanto proposto dai sindacati sul ruolo<br />
del lavoratore nell'impresa e nella società.<br />
Marco Baccolo<br />
711 /
Lettere in redazione<br />
D. - Nell'atrio d'ingresso <strong>dell'Antonianum</strong><br />
c'è il busto di un Padre, senza alcuna scritta<br />
indicativa, di cui i più anziani sanno il<br />
nome, ma i più giovani, penso, non sanno<br />
niente. Lo scrivente sa che è Padre Giulio<br />
Roi, confondatore col P. Leonardi del Collegio<br />
Antonianum. Ma lei ci vuoi dire qualcosa<br />
su questo famoso Padre, che ha fatto<br />
tanto del bene ?<br />
R. - Sì. E' il Padre vicentino Roi, che fu<br />
benemerito fondatore del Collegio; rivestì vari incarichi nell'Ordine<br />
e morì a Brescia nel 1934. Per chi volesse saperne di più<br />
riferiamo dalla Rivista «Notizie» (Febbraio 1972) questo acuto<br />
profilo :<br />
«Quando il giovane Giulio Roi si trovò per la prima volta accanto<br />
alla propria branda di militare, i suoi nuovi compagni di<br />
camerata videro una scena insolita : il giovane soldato volontario<br />
si inginocchiò, e si mise a dire la sua consueta preghiera,<br />
sanza rispetto umano . I compagni si misero a bisbigliare, qualcuno<br />
gli indirizzò qualche motto offensivo, tutti si guardarono interdetti.<br />
Ma Giulio Roi non si impressionò: ogni sera continuò a<br />
dire la sua preghiera in ginocchio, a vista di tutti. Il gesto coraggioso<br />
e la personalità marcata del giovane gli attirarono presto<br />
l'ammirazione generale. Finito il suo corso, divenne sottotenente<br />
di cavalleria.<br />
Cavalcare era la sua passione, e a Vicenza, sua città natale,<br />
il giorno prima di partire per il noviziato, un tiepido pomeriggio<br />
di aprile, i vicentini lo videro entrare nella pubblica lizza sul suo<br />
cavallo a corsa slanciata. Fu l'ultima comparsa.<br />
Entrato nel noviziato di Fortore, I'8 gennaio 1893 ottenne dal<br />
Ministero della Guerra l'esonero dal titolo di ufficiale di cavalleria,<br />
e raggiante di gioia appese alla parete di Mater Divinae Gratiae<br />
la spada, il cingolo e gli spallini della divisa. Cominciava<br />
per lui un altro servizio militare, molto più affascinante.<br />
Il suo piccolo diario spirituale di novizio si apriva con un proposito<br />
molto preciso: «Voglio farmi santo e gran santo», e non<br />
rimasero parole vuote, perché alla scuola di un maestro dei novizi<br />
come il servo di Dio P. Riccardo Friedl il pressappochismo<br />
spirituale non era conosciuto. Il suo proposito di non dire mai<br />
di no a qualunque sacrificio, piccolo o grande, che il Signore<br />
gli chiedesse, il 21 giugno 1900 divenne un voto preciso al Sacro<br />
Cuore di Gesù: «Faccio voto, col permesso dei Superiori,<br />
fino ai prossimi Esercizi, di non operare mai per fini umani». Il<br />
voto temporaneo dieci anni dopo divenne perpetuo: questa «pura<br />
intenzione del servizio divino» fu il mezzo che lo dispose a<br />
congiungersi con più attitudine al Signore e a lasciarsi governare<br />
da Lui. Quando a cinquant'anni fu Rettore del Collegio Leone<br />
XIIII di Milano, pur in mezzo ai gravi pensieri del suo ufficio,<br />
il giorno dell'Assunta del 1919 precisò ulteriormente l'antico voto,<br />
impegnandosi a scegliere sempre ciò che davanti a Dio gli<br />
paresse di maggior perfezione, senza angustiarsi per le piccole<br />
cose come il tenere i piedi in un modo piuttosto che in un altro.<br />
Padre Roi puntava a cose sostanziose, a una spiritualità di offerta,<br />
di servizio ai fratelli e alla Chiesa per il Cuore di Gesù.<br />
E la Compagnia lo prese sul serio.<br />
Giulio Roi era figlio di un grande industriale cotoniero, il cav.<br />
Giuseppe. Non era ancora ventunenne quando, già fin da piccolo<br />
orfano di madre, perdette anche il padre. Dopo questo lutto,<br />
la ditta aveva bisogno di una mano ferma che la dirigesse con<br />
intraprendenza e competenza amministrativa. Radunatosi il consiglio<br />
di famiglia, adducendo le singolari qualità di Giulio, propose<br />
e il 2 settembre 1889 ottenne dal tribunale civile di Vicenza<br />
il decreto di emancipazione dell'ancor minorenne fratello.<br />
Questa attitudine agli affari indusse i Superiori della Compagnia<br />
ad affidargli la costruzione del Pensionato Universitario di Padova,<br />
opera allora pionieristica nell'intera Compagnia. Padre Roi<br />
attendeva agli studi universitari nella stessa città, e cambiò su-<br />
/12/<br />
bito la cartella del letterato con quella del procuratore. Grazie<br />
anche all'aiuto generosissimo della sorella Irene, che di lui aveva<br />
preso cura materna fin da fanciullo, e che per l'occasione<br />
donò tutto il suo vistoso avere fino ai mobili di casa, il 1906<br />
l'Antonianum fu un fatto compiuto. Tre anni dopo il P. Roi vi<br />
aggiungeva anche la Scuola di Religione, di cui prese la direzione<br />
lui stesso nel 1911.<br />
Nel 1923, quando P. Roi era Rettore al Leone XIII, il P. Generale<br />
lanciò un appello per una missione molto ardua e spinosa<br />
tra gli affamati della Russia. Padre Roi non esitò ad offrirsi,<br />
e vi fu inviato con P. Piemonte, che lo aveva preceduto di un<br />
anno. Compiuta la missione, il 4 febbraio 1924 si metteva nuovamente<br />
nelle mani del P. Provinciale: «Mi permetta di pregarla<br />
di disporre di me come meglio Le pare nel Signore. Non mi sento<br />
capace di darle un parere in proposito. Mi sento solo dispostissimo<br />
a fare tutto quello che posso in qualunque ufficio, anche<br />
di prefetto di camerata». E l'avrebbe fatto certamente bene,<br />
con quel suo proposito di «servire a Dio come creatura, piacergli<br />
come figlio». Fu inviato Rettore a Brescia, sostituì il P. Grana<br />
alla Congregazione dei Procuratori in Roma, sempre disponibile,<br />
sempre prezioso. Morì a Brescia nel 1934.<br />
Padre Roi è ricordato ancora oggi come uno dei migliori Superiori<br />
che la Provincia abbia avuto. In lui spiccava una singolare<br />
signorilità che lo rendeva tanto accetto ai sudditi. E al di .<br />
là delle altissime doti umane, una intensa spiritualità di dedizione<br />
a Cristo e alla Chiesa».<br />
Vista ora la generosa figura di P. Roi si propone che, per ricordarne<br />
il nome, questo sia inciso sotto il busto, nell'atrio della<br />
Casa.<br />
, BBif n<br />
D. - E' noto a tutti che il basco Ignazlo<br />
di Loyola fondò la Compagnia di Gesù. Ma<br />
quello che a noi laici è meno noto è quale<br />
linea programmatica egli abbia fissato per<br />
l'attività intcriore ed apostolica dei suoi figli.<br />
C'è un testo, un programma di tal genere<br />
e dove ?<br />
• •Palpili II R ' ~ C'è, e fa P arte appunto delle note<br />
' P ViwSiiiLfll «Costituzioni» dell'Ordine. Con senso pratico<br />
S. Ignazio ha voluto sottoporre all'approvazione<br />
del Papa quella che si chiama «La Formula dell'Istituto»,<br />
nella quale, in seguito a quanto ha insegnato l'esperienza<br />
delle cose, l'Istituto è delineato con maggior chiarezza e precisione.<br />
Citiamo allora il testo della Formula come appare dalla<br />
Bolla di Papa Giulio III, del 21 Luglio 1550, dal titolo «<strong>Ex</strong>poscit<br />
debitum» (dal libro «Le Costituzioni della Compagnia di Gesù»,<br />
traduz. dallo spagnolo di G. Silvano S. I., p. 31 -32) :<br />
«1. Chiunque nella nostra Compagnia, che desideriamo insignita<br />
del nome di Gesù, vorrà militare per Iddio sotto il vessillo<br />
della croce e servire all'unico Signore e alla Chiesa sua sposa<br />
sotto il Romano Pontefice, Vicario di Cristo in terra, fatto il<br />
voto solenne di perpetua povertà, di castità e d'obbedienza, si<br />
prefigga nell'animo di far parte di una Compagnia istituita principalmente<br />
per la difesa e propagazione della fede e per il profitto<br />
delle anime nella vita e dottrina cristiana, mediante pubbliche<br />
predicazioni, lezioni e ogni altro ministero della parola di<br />
Dio; con l'insegnamento delle verità cristiane ai fanciulli, l'ascolto<br />
delle confessioni e l'amministrazione degli altri sacramenti<br />
per consolazione spirituale dei fedeli cristiani. Di più, si dimostri<br />
buono a riconciliare i dissidenti, a soccorrere e servire piamente<br />
quelli che sono nelle carceri e negli ospedali, e a compiere<br />
le altre opere di carità, come parrà giovevole alla gloria di Dio<br />
e al bene comune. Ciò del tutto gratuitamente e senza percepire<br />
mercede alcuna per il proprio lavoro in tutte le attività sopra enumerate.<br />
Faccia anche in modo di aver dinanziagli occhi, finché<br />
vivrà, in primo luogo Iddio, e poi la forma di questo Istituto<br />
da lui abbracciato, che è una via per arrivare a Lui, e di raggiungere<br />
con tutte le forze questo fine propostogli da Dio: ognuno,<br />
tuttavia, secondo la grazia comunicatagli dallo Spirito Santo e<br />
conforme al grado proprio della sua vocazione».<br />
(Poi, la Formula, per altri sette paragrafi, continua specificando<br />
meglio le linee spirituali e pratiche che il Gesuita deve seguire).
Vita comunitaria <strong>dell'Antonianum</strong><br />
La Comunità <strong>dell'Antonianum</strong> sta realizzando per l'anno in<br />
corso iniziative culturali e cultuali.<br />
Per la parte cultuale è stato convenuto un incontro con la<br />
liturgia della Messa con apposito commento spirituale ogni primo<br />
venerdì del mese alle ore 19,15.<br />
Per le attività culturali è stato stabilito di indire quattro incontri<br />
che affrontino problemi più vivi e discussi ai nostri giorni.<br />
Per la trattazione di essi sono stati incaricati validissimi e specializzati<br />
oratori che intratterranno o nella forma di conferenza<br />
con successiva discussione o in quella della tavola rotonda.<br />
Le riunioni stabilite sono quattro con i seguenti argomenti :<br />
— « II volto dell'ateismo contemporaneo »<br />
— « La nuova problematica dell'aborto »<br />
— « L'obiezione di coscienza nei confronti del servizio militare<br />
obbligatorio »<br />
— « L'umanizzazione del lavoro »<br />
II primo di questi incontri « II volto dell'ateismo contemporaneo<br />
» è stato tenuto nella sala teatro <strong>dell'Antonianum</strong> giovedì<br />
3 Febbraio e ne fu relatore il P. Alessandro Scurani S. J., scrittore<br />
della rivista « Letture » edita dal Centro S. Fedele di Milano.<br />
Il secondo incontro « La nuova problematica dell'aborto »<br />
è stato tenuto Lunedì 28 Febbraio nelle medesima sala <strong>dell'Antonianum</strong>.<br />
Furono relatori :<br />
— P. Vittorio Marcozzi .S. J., Professore all'Università Gregoriana<br />
— Dott. Prof. Alberto Centaro, Direttore della Cllnica ostetrica<br />
e ginecologica all'Università di Padova<br />
— Avv. Cesare Guzzon, Giurista e specialista in medicina<br />
legale.<br />
Seguiranno prossimamente gli altri rimanenti incontri culturali.<br />
IL VOLTO DELL'ATEISMO CONTEMPORANEO<br />
II primo degli incontri Comunitari dell' Antonianum si è<br />
svolto il 3 Febbraio u. s. alla presenza di un pubblico numeroso<br />
ed attento. Ha svolto il tema il Padre Alessandro Scurani<br />
della rivista milanese «Letture».<br />
L'interessante e pacata esposizione di un problema di così<br />
viva attualità è stata seguita da un vivace dibattito.<br />
Affidiamo ad uno studente il compito di commentare e sintetizzare<br />
i motivi dell'incontro.<br />
« Nel nome del pane, del salame, del vino bianco, amen! »<br />
(Ignazio Silone in « Fonte amara »). Queste parole dal vago suono<br />
goliardico, questa frase in sé direi piuttosto banale, la scrisse<br />
un uomo cui mai non piacque la battuta facile, l'anticlericalismo<br />
di maniera. In lui, nella sua sofferenza di portavoce di generazioni<br />
di cafoni oppressi, possiamo cogliere il «basta!» gridato<br />
in ogni tempo contro quelle sovrastrutture capaci di uccidere<br />
un messaggio di amore! « La terra ai contadini », basta<br />
con la putrefazione da vivi nelle paludi!» gridavano un tempo<br />
i cafoni marsicani. Poi il fragore delle campane coprì tutto, stese<br />
un velo sul latifondo, sui Torlonia di ogni tempo, sui poveri impegnati<br />
a grattarsi le pulci famose.<br />
Chissà quanti uomini saranno partiti da motivazioni sociali,<br />
da considerazioni sul male nel mondo per divenire Santi od Atei?<br />
Non rispondo, anzi a questo punto ritengo necessario tornare<br />
alla breve relazione della conferenza del Padre Alessandro Scurani<br />
all'Antonianum. Mi sia perdonata pertanto la divagazione<br />
iniziale, anche se le citazioni da Ignazio Silone hanno costituito<br />
l'aspetto a mio avviso più vivo ed originale della conferenza<br />
stessa. D'altro canto, la parte che potremmo definire « sistematica<br />
» nella esposizione dello Scurani, pur risentendo della<br />
oggettiva difficoltà di condensare un tema così vasto in breve<br />
tempo, ha offerto all'ascoltatore attento delle osservazioni e degli<br />
spunti molto interessanti e suscettibili di portare il discorso<br />
dalla Evoluzione dell'Ateismo alla evoluzione della Fede, dalle<br />
mentalità e dai moventi dell'ateismo ai corrispondenti moventi<br />
che portano alla negazione dell'ateismo.<br />
Riportiamo immediatamente alcune osservazioni, che restano<br />
soprattutto come spunti per ulteriori possibili sviluppi del tema:<br />
1. L'Ateismo ha subito una evoluzione, dall'Antiteismo (atei<br />
passionali) all'Ateismo come « trascendenza dell'Assoluto ».<br />
2. Ateismo e fede non sono di fatto spesso distinti (vedi<br />
più sotto).<br />
3. Una domanda: II popolo come aderisce all'Ateismo?<br />
Quale è, in termini popolari, la tradizione dell'Ateismo logico?<br />
4. Esistono argomenti pre-logici a conforto dell'ateismo<br />
(così come della fede - n.d.r.)<br />
5. Esiste un Ateismo ottimistico o Ateismo della totalità,<br />
imperniato sulla fiducia dell'uomo nel fare da sé; esiste anche<br />
un Ateismo della solitudine.<br />
* * *<br />
Tenendo presenti le osservazioni qui esposte, consideriamole<br />
come propedeutiche per la comprensione delle singole mentalità,<br />
in cui si possono inviduare delle tensioni positive verso<br />
una concezione atea della esistenza. Tali mentalità, alla cui formulazione<br />
lo Scurani stesso ha riconosciuto un valore esplicativo<br />
e non preclusivo di ulteriori specificazioni, possono essere<br />
così sintetizzate :<br />
A) MENTALITÀ' SCIENTIFICA<br />
Frutto di tale mentalità è l'affermazione della Religione come<br />
conoscenza dell'uomo primitivo.<br />
Si afferma inoltre che: « la scienza prescinde da Dio e<br />
ricerca le cause naturali ». Giustissima quest'ultima osservazione,<br />
ma resta da fare, riporto sempre le parole del 'relatore, una critica<br />
di fondo.<br />
OSSERVAZIONE CRITICA: « La scienza, respingendo Dio<br />
all'orizzonte della natura, ne rende più chiara la trascendenza»;<br />
segue la solita obiezione allo scientismo: « La scienza non può<br />
applicare il proprio metodo fuori della esperienza; rinnegherebbe<br />
se stessa esprimendo un giudizio di valore ».<br />
Chiude la critica a tale mentalità una domanda: « Poi, la<br />
scienza spiegherà tutto? ».<br />
B) MENTALITÀ' TECNICA (l'azione ha il sopravvento sul resto)<br />
« E' questo l'atteggiamento psicologico dell'uomo che ritiene<br />
di poter essere autosufficiente. Il pensare (ed il pensare<br />
al problema di Dio) è un aspetto marginale dell'esistenza ».<br />
La critica si chiude con una osservazione: « L'insuccesso<br />
e la delusione può riportare a Dio» [n.d.r.: non necessariamente].<br />
C) MENTALITÀ' ATEA, suggerita da « motivazioni sociali »<br />
« Ragioni sociologiche e politiche influenzano la scelta di<br />
un modo di vivere ». In tal caso la religione è rifiutata in blocco<br />
con le strutture sociali che la inglobavano (vedi U.R.S.S.). Si<br />
rifiuta la religione come strumento (di asservimento alla ideologia<br />
della classe dominante).<br />
OSSERVAZIONE CRITICA: Se la scelta di tale « modus vivendi<br />
» è fatta per un anelito di giustizia non si perde di vista<br />
da tale posizione ('«assoluto»; si rifiuta Dio con Dio. Qualora<br />
invece si eliminano tutti i valori che possono ricollegare all'« assoluto<br />
», si manca di sincerità e si cade nella assolutizzazione<br />
dell'egoismo umano [cioè: tirannide].<br />
D) IL MALE NEL MONDO<br />
« Se c'è un Dio è un Dio cattivo o un Dio impotente ».<br />
E' questa la posizione di A. Camus. « Se il dolore è irrazionalità,<br />
negazione dell'essere, esso non implica né la negazione né<br />
la certezza della esistenza di Dio ».<br />
OSSERVAZIONE CRITICA: « Chi si ribella a Dio in quanto<br />
dolore rifiuta l'ingiustizia, accetta il valore, l'assoluto ». Anche<br />
in questa posizione si verrebbe a negare quindi Dio con Dio.<br />
Questi problemi di fondo sono stati svolti con chiarezza<br />
dall'oratore ed hanno infine avviata una discussione che proponiamo<br />
possa continuare (anche su questa rivista).<br />
Antonio Diana<br />
/13/
Al Convegno di S. Fidenzio nel settembre scorso sono seguiti<br />
successivamente altri cinque incontri (27 ottobre - 17 novembre<br />
- 13 dicembre - 17 gennaio - 1° marzo). La Comunità ha<br />
fissato per tutti i primi Venerdì del mese, una S. Messa aperta<br />
a tutti i gruppi, famiglie ed amici <strong>dell'Antonianum</strong>, facendo così<br />
il primo passo sul piano di una revisione personale e spirituale<br />
della propria vita.<br />
Ha indetto inoltre quattro riunioni culturali di cui due sono<br />
già state fatte rispettivamente il 3 ed il 28 febbraio. Le prossime<br />
due tratteranno: «L'obiezione di coscienza nei confronti del servizio<br />
militare obbligatorio» e «L'umanizazzione del lavoro».<br />
Sul lavoro sinora svolto dalla Comunità, pubblichiamo un articolo,<br />
nel quale sono riportate impressioni e riflessioni che abbiamo<br />
ritenuto opportuno proporre alla considerazione dei lettori.<br />
CONSIDERAZIONI E PREMESSE<br />
A sei mesi dall'incontro tenutosi sulle colline veronesi<br />
e destinato a passare negli annali della storia<br />
<strong>dell'Antonianum</strong> con il titolo di « Convegno di<br />
San Fidenzio », ritorniamo sull'argomento per fare<br />
alcune considerazioni sui temi aperti dalle quattro<br />
Commissioni di ricerca (vedi il 3° numero 1971 di<br />
questa Rivista). Com'è noto il Raduno si proponeva<br />
di porre le basi per meglio rispondere alle esigenze<br />
ed alle attese per una possibile, auspicata collaborazione<br />
comunitaria tra i vari gruppi componenti le<br />
forze della grossa struttura dell'Opera, articolata nei<br />
due rami: Collegio e Scuola di Religione.<br />
L' indirizzo ed il fine erano e rimangono ben precisi<br />
: la realizzazione di un pratico, armonico, dinamico<br />
apparato di collegamento e di informazione,<br />
con funzioni di natura e di costituzione «super partes»,<br />
organicamente operante per concretizzare una<br />
fusione spirituale tra i singoli gruppi e la ricerca di<br />
un comune ideale. Quest'ideale non può che nascere<br />
da una più matura interiorizzazione personale e<br />
collettiva alla sola luce, chiarificante ed eterna, dei<br />
7147<br />
Si avanza sulr<br />
Dal Convegno veronese»<br />
di un principio educativo!!<br />
principi universali insiti ali' interno delle coscienze,<br />
mossi dallo spirito che opera nel silenzio attento e<br />
riflessivo della meditazione e supera nell'azione ogni<br />
divisione o contrasto ideologico d'impostazione e di<br />
metodo formali. Si deve quindi partire da una ipotesi<br />
di lavoro basata su di una trasformazione continua<br />
e radicale, richiedente la massima disponibilità<br />
ed una estrema apertura all'ascolto misterioso<br />
che, ben percepito, muove ogni atto ad imitazione<br />
di un Modello Universale.<br />
La scelta di questo modello, nella sua esatta formulazione,<br />
appare per alcuni ancora incerta o comunque<br />
da non imporre, ma eventualmente proporre,<br />
alla libera coscienza della singola persona, posto<br />
che si sia il problema. A proposito è bene riaffermare<br />
che il rifiuto aperto e dichiarato od implicito,<br />
non deve essere giustificato in nome di altri tipi<br />
di modello diversi dal Cristo a cui vogliamo aderire<br />
nella pienezza del suo messaggio. Ciò va detto<br />
molto chiaramente per evitare equivoci di fondo.<br />
Crediamo che ogni considerazione deviante da<br />
questo fermo e preciso principio, non porti ad alcun<br />
risultato positivo e non faciliti il lavoro che, tuttavia,<br />
riteniamo non solo utile, ma necessario ed indispensabile,<br />
rispondente alle attuali istanze sociali,<br />
sottolineate dal recente Concilio in ogni suo Decreto<br />
o Costituzione.<br />
PROPOSTE DI SOLUZIONI CONCRETE<br />
Le riunioni sono state impostate su una metodologia<br />
fondata su di un « principio educativo su proposta<br />
cristiana », come presupposto necessario alla<br />
ricerca di un dialogo e per stabilirne i relativi punti
Ila via di «San Fidenzio»...<br />
e ad oggi si è iniziato un lavoro di ricerca<br />
o, imase ad un'impegnata proposta cristiana<br />
di verifica. Si è parlato di educazione, di autoeducazione,<br />
di libere scelte, di comunità aperte e del<br />
lavoro sinora svolto nel proprio ambiente. Il linguaggio<br />
e la terminologia usati sono espressi in forme<br />
diverse per ovvi motivi. Basti pensare al solo fatto<br />
delle differenti età che rispecchiano le rispettive formazioni<br />
ricevute in epoche successive; ciò comporta<br />
talvolta un notevole sforzo per portare avanti uno<br />
stesso argomento. Ma ciò è inevitabile. Anzi è da<br />
questa comune fatica che deve ricercarsi il denominatore-base<br />
e la validità di un principio informatore<br />
: l'incontro cioè di più generazioni, in cammino<br />
verso un'unica méta, che stringendosi mano nella<br />
mano, recitano insieme la stessa preghiera, cantano<br />
le stesse lodi nell' Incontro Liturgico, che tutti<br />
unisce ed affratella. Qui si fecalizza il vero obiettivo,<br />
si gettano solide fondamenta, si pongono i presupposti<br />
forti ed incrollabili di una comunità « diversa<br />
» da un qualunque, insignificante «vivere insieme<br />
», che può far cronaca, ma non caratterizza<br />
e costruisce certamente la vera storia. Precisamente<br />
quella parte di storia che oggi ci appartiene, perché<br />
affidata nelle nostre mani, non per uno sciocco<br />
caso fortuito, ma per il felice innesto in noi di un<br />
frammento di eterno, altrimenti destinato a ritornare<br />
nel nulla. Si spegnerebbe così una vita già sin d'ora,<br />
un continuo lento morire nella grigia noia di una<br />
sfiducia, che renderebbe insicuro ed angoscioso l'agire,<br />
assurda un'attesa senza speranza e senza amore.<br />
Ciò che maggiormente importa è di sforzarci<br />
tutti, Padri compresi, a rendere più semplice ogni<br />
discorso. Il dialogo, pur dovendo affrontare lo scontro<br />
duro per la diversità di vedute, deve sempre aiutare<br />
a portare avanti il lavoro nel dinamismo del<br />
confronto e nella serena valutazione delle singole<br />
convinzioni.<br />
INDICAZIONI PER L'«AGERE» FUTURO<br />
II liceale, l'universitario, il professionista, lo sportivo,<br />
il congregato, l'ex-alunno, nel riferire chiaramente<br />
la propria esperienza e nel riprodurre fedelmente<br />
la reale fisionomia dell'ambiente in cui opera,<br />
porta il proprio prezioso contributo nella traduzione<br />
di una critica saggia e costruttiva.<br />
Solo operando così ci sembra realizzabile una<br />
collaborazione capace d' infondere entusiasmo per<br />
nuovi, migliori rapporti. E' nel massimo rispetto delle<br />
altrui opinioni e delle doti personali, umilmente<br />
affermate, che si scava in profondità il solco fecondo<br />
del pensiero e dell'azione, oltre le nostre deboli<br />
parole.<br />
Non rubiamoci a vicenda il Cristo de\\'«ut unum<br />
sint» : sarebbe il fallimento più completo ! Cerchiamo<br />
lentamente di scoprire, passo passo, quel frammento<br />
di cui parlavamo, piccola pur sempre infinita<br />
parte della sua Umanità e della sua Divinità e riprodurne<br />
aspetti vitali in noi. E' l'invito che Lui stesso<br />
ci rivolge, lasciandoci di sceglierLo liberamente e<br />
ponendoci al non facile bivio: «... Se vuoi...», con la<br />
promessa tuttavia che per noi è certezza: «... non vi<br />
lascierò soli».<br />
Se già ci troviamo in questo atteggiamento, restano<br />
sempre peraltro da superare lo scoraggiamento,<br />
lo scetticismo, il dubbio che tutto svanisca<br />
in una deludente bolla di sapone. Già si avvertono<br />
nell'aria questi pericoli ed onestamente non possiamo<br />
nasconderli. Ci potremo tra un anno ritrovare a<br />
parlare e discutere sugli stessi problemi, senza aver<br />
7157
tratto alcuna conclusione e guardare a ritroso il gran<br />
fumo lasciato. La lodevole e coraggiosa iniziativa<br />
sorta per opera di uno o di pochi, tornerà a quell'uno<br />
o a quei pochi o si svilupperà da sé. Nel primo<br />
caso si sarebbe troppo fidata degli uomini, nel<br />
secondo avrebbe intuito e corrisposto ad un preciso<br />
volere di Dio.<br />
All'alternativa, solo il collaudo nel tempo potrà<br />
dare una risposta definitiva.<br />
Possa ora il lavoro riuscire a svolgersi più sereno,<br />
più disteso. Dalle nostre riunioni ne usciremo<br />
più arricchiti, senza mal di testa, anche se l'impegno<br />
personale assunto sacrifica per il vero bene degli<br />
altri una grande o minima parte del nostro piccolo<br />
io.<br />
E come l'iniziativa è sorta da un'intensa carica<br />
d'amore, verso l'Antonianum in generale ed i Padri<br />
in particolare, cosi essa si augura che la fatica contribuisca<br />
davvero a migliorare le relazioni nel più vasto,<br />
tormentato mondo moderno.<br />
Otello Meneghetti<br />
L'ASSEMBLEA ANNUALE DEGLI EX-ALUNNI<br />
L'annuale e consueta assemblea generale degli <strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong><br />
si è tenuta Domenica 12 Dicembre u. s.<br />
L'Assemblea è stata preceduta da una riunione del Consiglio<br />
della Associazione, in cui è stato proposto il testo dell'invito<br />
da spedire agli Associati, è stato studiato il tema da scegliere<br />
per la circostanza.<br />
All'Assemblea hanno partecipato circa 200 <strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong> provenienti<br />
anche da città limitrofe, oltre ai PP. Messori, Pretto, Mantovani,<br />
Brustolin, Simeoni, Gamba, Bassan, Covi, ecc.<br />
Alle ore 10 in Cappella <strong>dell'Antonianum</strong>, restaurata in ricordo<br />
di P. Casella, è stata concelebrata la S. Messa dai PP.<br />
<strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong>.<br />
/16/<br />
P. Messori ha tenuto una breve meditazione.<br />
Dopo il ristoro offerto dalla Presidenza si svolse una adunanza<br />
in Teatro. Alla breve relazione delle attività della Associazione<br />
fatta dal Presidente Aw. Giorgio Benettin, ha fatto seguito<br />
la conferenza del Presidente Nazionale della Federazione<br />
Dott. Ing. Paolo Tessiore che ha parlato sul tema : « Gli <strong>Ex</strong>-Allievi<br />
di fronte alle inquietudini del tempo ».<br />
E' stato invitato al tavolo della presidenza l'Avv. Ligi che<br />
con brevi parole ha tracciato i momenti della problematica attuale<br />
con una visuale ottimistica.<br />
Ultimata l'adunanza, verso le ore 13, è stato servito il pranzo<br />
nel refettorio del Collegio a circa un centinaio di <strong>Ex</strong>.<br />
ATTIVITÀ' DEGLI EX-ALUNNI<br />
25 Ottobre 1971 - Riunione del Consiglio Direttivo.<br />
Ordine del giorno :<br />
— partecipazione della nostra Associazione alla collaborazione<br />
comunitaria all'interno <strong>dell'Antonianum</strong>;<br />
— programma di attività della nostra Associazione per l'anno<br />
1971-72.<br />
27 Ottobre 1971 - Riunione Comunitaria alla Scuola di Religione.<br />
30 Ottobre-2 Novembre 1971 - Riunione a Roma per la formazione<br />
dei quadri.<br />
17 Novembre 1971 - Alla Scuola di Religione :<br />
— S. Messa e cena di lavoro sulla attività comunitaria.<br />
30 Novembre 1971 - Riunione del Consiglio Direttivo.<br />
Ordine del giorno :<br />
— preparazione dettagliata dell'Assemblea Annuale del 12 dicembre<br />
1971.<br />
9 Dicembre 1971 - Riunione degli <strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong> veronesi a Verona.<br />
— S. Messa nella Chiesa di S. Lorenzo e meditazione sui<br />
cattolici dissidenti tenuta da P. Messori;<br />
— cena conviviale.<br />
^ GLI EX-ALUNNI — PER IL 1972 — hanno programmato un<br />
ordinato piano di lavoro, caratterizzato da quella «unione comunitaria»<br />
che ha preso l'avvio dal Convegno di S. Fidenzio.<br />
Sono state infine programmate altre quattro riunioni di Inter-Comunità,<br />
fissate per le seguenti date : 13 marzo; 10 aprile;<br />
8 maggio; 12 giugno. Si. prega tutti gli interessati di tener presenti<br />
nella loro «Agenda» queste date e di non mancare all'appuntamento.<br />
P. Messori, l'avv. G. Benettin e il Presidente della Federazione<br />
<strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong>, Ing. P. Tessiore, mentre tiene la lezione di apertura
COMUNITÀ' DI VITA CRISTIANA<br />
RAGAZZI NUOVI<br />
La nostra attività consiste attualmente nel sempre presente<br />
impegno formativo, caratterizzato da uno studio sul Vangelo e<br />
dalla ricerca di una preghiera personale più spontanea e più<br />
sentita.<br />
Continuiamo gli incontri domenicali con i « nostri amici »,<br />
ospiti degli Istituti per orfani e non vedenti. Ci rendiamo conto<br />
del valore, talvolta eccezionale che può avere un rapporto sincero<br />
e affettuoso con quei ragazzi, non fortunati come noi, ai<br />
quali il dono dei genitori e della vista è venuto disgraziatamente<br />
a mancare. Contemporaneamente ci sforziamo di essere generosi<br />
con i nostri genitori poiché il prossimo, cristianamente inteso,<br />
è chiunque troviamo nella nostra strada e quindi, in modo<br />
particolare, chi ci ha dato la vita e continuamente ci ama.<br />
COMUNITÀ' 14<br />
La C 14 sta approfondendo nelle sue riunioni formative il<br />
tema dell'anno: « Ha un senso la vita? ». Non si creda che il<br />
problema sia prematuro per ragazzi della nostra età. L'interesse<br />
suscitato dagli articoli di fondo che compaiono sul nostro periodico<br />
« Ragazzi Nuovi » sta a dimostrare che i grossi interrogativi<br />
che tormentano interiormente l'uomo adulto sono gli stessi<br />
dell'adolescente che comincia ad aprirsi alla vita: Posso realizzarmi<br />
completamente, totalmente? Sono necessario? Posso<br />
essere veramente libero? E' possibile raggiungere la verità?<br />
Il mio bisogno di amare e di essere amato può essere appagato?<br />
Esiste l'amicizia, o sono condannato a restar solo?<br />
Speriamo di arrivare, con uno studio serio, impegnato, ad<br />
una maggiore consapevolezza di fede e di autentici valori umani.<br />
La nostra comunità, da novembre a questa parte, ha avuto modo<br />
di incontrare i gruppi del Veneto e della Romagna: a Padova,<br />
in occasione della Giornata di amicizia e a Ravenna, prima di<br />
Natale, e, dopo le feste, a Ferrara e a Verona. Questi incontri<br />
sono ogni volta un efficace incoraggiamento a continuare in<br />
quell'ideale di vita che abbiamo abbracciato, quando siamo entrati<br />
nella C 14.<br />
COMUNITÀ' LICEO<br />
Nei giorni 11-12-13 febbraio abbiamo allestito, nei locali<br />
della Scuola di Religione, un laboratorio per la confezione di<br />
bende da spedire al Lebbrosario de Mbala, Doumè, nel Camerun.<br />
L'appello che avevamo lanciato, per ottenere teleria bianca<br />
da trasformare in bende, è stato accolto favorevolmente dal momento<br />
che ci è pervenuto il triplo del materiale che ci eravamo<br />
proposti di ottenere.<br />
Abbiamo realizzato oltre diecimila bende e c'è ancora parecchia<br />
tela da lavorare. Con un po' di buona volontà e di perseveranza<br />
contiamo di ultimare l'opera. Frattanto ringraziamo<br />
quanti ci hanno dato la loro collaborazione con l'invio di materiale<br />
o con qualche ora di lavoro.<br />
Questo tentativo di aiutare concretamente i fratelli lebbrosi<br />
non ha altro fine che quello di mantenere costantemente associata,<br />
all'interno della nostra comunità, l'impegno formativo e<br />
quello pratico: in una parola, non dimenticarci che i comandamenti<br />
della Carità sono due.<br />
COMUNITÀ' UNIVERSITARI<br />
Durante l'allestimento del laboratorio per le bende, alcuni<br />
di noi hanno collaborato, anche se saltuariamente, perché febbraio,<br />
come si sa, è per molti sessione di esami.<br />
Ci ritroviamo puntualmente ogni giovedì sera alle 19.30<br />
quando, dopo la Messa e la cena comunitarie, affrontiamo a<br />
turno uno dei quattro temi fissati per quest'anno.<br />
In particolar modo si sta rivelando assai utile la « revisione<br />
di vita » : è lo sforzo di vedere, alla luce della traccia evangelica,<br />
un fatto o un problema di interesse anche generale, ma<br />
che comunque ci coinvolga, in un modo o nell'altro e ci costringa<br />
ad una leale e sincera presa di coscienza.<br />
IL CENTRO D'ARTE ANTONIANUM<br />
Dopo la riuscita Mostra fotografica di Baccaglini, che ha<br />
proposto con notevole capacità espressiva gli aspetti più notevoli<br />
di un suo viaggio in Inghilterra, ci prefiggiamo attualmente<br />
di allestire una «collettiva» per il periodo marzo - aprile.<br />
Auspjchiamo ad essa una vasta partecipazione che non è<br />
limitata ai soli iscritti al Club Fotografico. Intento della mostra,<br />
che è poi sempre quello del fotolinguaggio, è di presentare con<br />
la viva ed immediata testimonianza della fotografia, una problematica<br />
o un aspetto del mondo in cui viviamo.<br />
C'è da segnalare, in sede esclusivamente tecnica, che abbiamo<br />
potenziato notevolmente il dispositivo della camera oscura.<br />
VITA SCOUT<br />
I due Branchi di Lupetti continuano ad essere molto attivi.<br />
Quest'anno, mirando sempre ad una formazione integrale della<br />
persona, seguendo quella metodologia che ci è propria, ci siamo<br />
proposti in modo particolare di allargare e approfondire, attraverso<br />
le attività stesse, gli interessi dei bambini.<br />
Significativa a questo proposito l'idea della Direzione del<br />
« Branco del Lago » di far visitare ai lupetti ambienti di lavoro<br />
e di interesse culturale, storico e sociale che, pur presentando<br />
tanti aspetti facilmente comprensibili e perciò anche quanto mai<br />
interessanti per ragazzi delia loro età, non possono, di solito,<br />
essere accostati direttamente dai bambini stessi se non per un<br />
caso puramente fortuito. Dopo l'interessantissima visita ad un<br />
museo, si ha in programma quella ad una fattoria modello e<br />
alla sede di un quotidiano. A quale bambino salterebbe mai in<br />
mente di chiedere a papa: « Papa, perché non mi porti oggi a<br />
visitare il Gazzettino? ».<br />
La Direzione dei Branchi :<br />
«Branco del Lago»: Akela: Haymar Riccardo - Bagheera:<br />
Noventa Franco - Kaa: Salizzato Luigi - Bigio: Axia Maurizio -<br />
Raksha: Filippino Raffaella - Balco: P. Garbagnati Antonio.<br />
«Branco di Seeonee » : Akela: Bellavitis Paolo - Bagheera:<br />
Varotto Flavio - Kaa: Vezù Luigi - Raksha: Greggio Nella - Wontolla:<br />
Di Marco Gianni - Baloo: P. Saggin Luigi.
I due Riparti degli Esploratori sono partiti all'insegna del-<br />
('«Impresa permanente». Dire «Impresa permanente» significa<br />
parlare di un modo nuovo di condurre la vita di Riparto. Le attività,<br />
non più concepite come fine a se stesse, sono viste in ordine<br />
alla realizzazione di un'impresa, appunto, che i ragazzi<br />
stessi progettano, programmano, preparano e conducono in<br />
porto. L'attenzione dei ragazzi viene concentrata, durante tutto<br />
il periodo di attuazione dell'impresa, attorno ad un unico interesse<br />
col vantaggio di veder valorizzate al massimo tutte le<br />
loro capacità e di tener desti l'impegno e la buona volontà di<br />
ciascuno.<br />
Nel Riparto « B. Smania » che si sta svolgendo, l'impresa<br />
consiste nella realizzazione di uno spettacolo teatrale per i genitori<br />
e gli amici. Ciò comporta: ricerca del testo, eventuale<br />
adattamento o stesura del copione, assegnazione delle parti,<br />
prove di dizione e di recitazione, costumi, scenografia eco. Il<br />
« consiglio » che guida l'impresa è costituito dall'alta Squadriglia,<br />
i gruppi di lavoro sono le tre squadriglie stesse.<br />
Nel Riparto « R, Garcea » l'impresa è di Pronto Soccorso.<br />
Si concluderà prima di Pasqua con un grande gioco ispirato<br />
all'utilizzazione di questa tecnica. L'impresa prevede e sta già<br />
attuando: visite al Pronto Soccorso dell'Ospedale civile, lezioni<br />
teoriche tenute da esperti su respirazione artificiale, pronto<br />
soccorso negli incidenti stradali ecc., assistenza ad un intervento<br />
chirurgico in sala operatoria, esercitazioni di salvataggio<br />
a nuoto in una piscina.<br />
Direzione dello « Smania » : Capo Riparto: Tremolada Marco<br />
- Ass. Eccl.: P. Saggin Luigi - Aiuti: De Besi Benedetto, Rigoni<br />
Giovanni, Tognolo Marco, Veronese Francesco.<br />
Direzione del «Garcea»: Capo Riparto: Zanoni Luciano -<br />
Ass. Eccl.: P. Saggin Luigi - Aiuti: Gallo Maurizio, Marini Dario,<br />
Sambo Pino.<br />
II Clan dei Rover. Dono sono le notificazioni di rilievo:<br />
Prima: c'è in atto da qualche tempo un'interessante ed utile<br />
collaborazione con il «Fuoco» delle Scolte del PD II, in ordine<br />
ad un servizio sociale comune nell'ambito della Provincia di<br />
Padova.<br />
Seconda: si sta allestendo uno spettacolo per tutti i ragazzi<br />
<strong>dell'Antonianum</strong> su «I miti e gli idoli della nostra società».<br />
Il lavoro richiede un serio approfondimento del tema (il che avviene<br />
mediante i nostri « capitoli ») e una buona dose di fantasia<br />
e di talento espressivo (che ci auguriamo di tirar fuori)<br />
per la stesura accurata del copione e la sua messa in scena.<br />
Il noviziato, composto quest'anno di pochi ragazzi, partecipa<br />
col Clan al servizio sociale e alle uscite.<br />
La Direzione del Clan : Capo Clan: Tremolada Federico -<br />
Ass. Eccl.: P. Ceroni Liberto - Maestro dei novizi: Giordano Renzo.<br />
CALENDARIO QUARESIMALE<br />
Ogni giovedì alle ore 7.30<br />
Santa Messa nella Cappella della Scuola di Religione<br />
a cui tutti sono invitati.<br />
Domenica delle Palme della Passione di N. S.<br />
Ore 9.30 - Chiesa della Scuola di Relig.: Benedizione<br />
dei rami - Processione - S. Messa (lettura<br />
della Passione)<br />
NELLA SETTIMANA SANTA: la S. Messa è sempre<br />
nella Chiesa <strong>dell'Antonianum</strong><br />
Giovedì Santo, 30 marzo<br />
Ritiro spirituale in preparazione alla Pasqua per<br />
la V elementare, I media, I e II superiore.<br />
Ore 18 - S. Messa della Cena del Signore - Pro-<br />
PAROLE SAGGE<br />
Uno scout. Uno come tanti. E' sera. Non gli viene ancora<br />
sonno. Dal letto al/unga la mano sul comodino. Sa che lì,<br />
da tempo, ci dev'essere un vecchio libretto amico. Lo scorre.<br />
E' il « Libro dei Capi » del famoso Baden-Powell, l'inglese<br />
che ideò il movimento degli scout. Lui avvicina la lampada<br />
per vederci meglio. Corre agile con l'occhio sulle righe fitte<br />
di idee. Poi la lettura lo appassiona sempre di più...<br />
« Colla conoscenza della natura, assorbita a lunghe sorsate<br />
durante le uscite nei boschi, un'anima limitata cresce e<br />
si guarda intorno. L'ambiente naturale è senza confronto la<br />
migliore scuola per osservare le bellezze di un mirabile universo<br />
e rendersene conto, poiché esso apre la mente alla<br />
giusta valutazone del bello, che ogni giorno si trova sotto i<br />
nostri occhi, e rivela al ragazzo di città che le stelle sono<br />
là, molto al di sopra dei comignoli delle case, e che le nuvole<br />
del tramonto risplendono nella loro gloria, assai al di<br />
sopra della sala del cinematografo ».<br />
« Vivere sotto una tenda è tutt'aitra cosa da un vero campo.<br />
Qualunque sciocco, per cosi dire, può vivere sotto la tenda,<br />
quando egli sia solo uno di una massa e trovi tutto bell'e<br />
fatto; ma allora i vantaggi che probabilmente ne ricaverà sono<br />
così insignificanti che farebbe meglio starsene a casa ».<br />
« II problema non è "che cosa mi può dare la vita" ma<br />
"che cosa posso dare io nella vita" ».<br />
« Qualcuno ha detto che ciò che manca ai giovani è uno<br />
sfondo. Ebbene, noi abbiamo uno sfondo da dar loro nello<br />
Scoutismo e nel Guidismo, ed è lo sfondo che Iddio ha provveduto<br />
per ognuno di noi : l'aria aperta, la felicità, l'essere<br />
utili agli altri ».<br />
« Non immaginatevi che la vostra vita debba essere un<br />
letto di rose : se così fosse non ne provereste alcun gusto.<br />
Nell'occuparvi dei vostri Scouts attendetevi dunque delusioni<br />
e insuccessi. Abbiate pazienza : più persone devono la rovina<br />
del loro lavoro o della loro carriera più alla mancanza di<br />
pazienza che al bere o ai vizi ».<br />
(Baden-Powell)<br />
cessione e reposizione del SS. Sacramento nella<br />
Chiesa della Scuola di Religione.<br />
Venerdì Santo. 31 marzo<br />
Ritiro spirituale in preparazione alla Pasqua per<br />
la II e III media, III, IV e V superiore.<br />
Ore 18 - Celebrazione della Passione del Signore:<br />
Liturgia della Parola, Adorazione della Croce,<br />
S. Comunione.<br />
Sabato Santo, 1 aprile<br />
Veglia Pasquale<br />
Ore 23 - Chiesa <strong>dell'Antonianum</strong>:<br />
Liturgia del Fuoco con canto dell'Annuncio Pasquale,<br />
Liturgia della Parola, Liturgia Battesimale.<br />
Ore 24 - Liturgia Eucaristica.
STAGIONE IMPEGNATA<br />
Per il Cineforum è ormai giunto il momento di tracciare un<br />
primo bilancio di questo 24° anno di attività. Nelle premesse<br />
questo si presentava come un anno di transizione, con un programma<br />
di film alleggerito rispetto alle precedenti stagioni, con<br />
una ristrutturazione dei criteri di scelta delle opere e con una<br />
impostazione nuova della tradizionale distinzione in sezione del<br />
Martedì e sezione del Mercoledì. Quali sono state su questo<br />
piano le indicazioni di massima, che a mio avviso si sono potute<br />
trarre dall'attività di quest'anno, pur tenendo presente che<br />
essa non si è ancora conclusa? L'articolazione del programma<br />
in una vasta, esauriente panoramica di nazioni ha dimostrato<br />
una certa validità, avendo stimolato e a volte « acceso » la discussione<br />
più di quanto, in passato, non vi fosse riuscita la<br />
strutturazione in tematiche, troppo spesso incerta nella sua delineazione.<br />
Si è altresì evidenziato che la distinzione in sezioni<br />
ha ormai fatto il suo tempo e che si è determinata l'esigenza<br />
di una riunificazione delle due serate in una sola. Ma al di là<br />
di queste considerazioni, che forse sono di carattere più strettamente<br />
tecnico-organizzativo, è opportuno passare brevemente<br />
in rassegna le opere, che fin qui sono state proposte al giudizio<br />
e all'interpretazione dei soci.<br />
Dopo l'avvio, segnato dai due film comici americani del periodo<br />
muto « II monello » e « The college », è stato presentato<br />
«Una vecchia signora indegna» di Rene Alilo, opera di chiara<br />
lettura, che propone con sensibilità e poesia l'eterno problema<br />
della vecchiaia, inserendo note psicologiche originali e per molti<br />
aspetti valide.<br />
Sempre per il cinema francese è stata poi la volta di « Morir<br />
d'amore » dell'avvocato Andre Cayatte, regista, che instancabilmente<br />
rappresenta il volto umanamente dolente di alcuni fra<br />
i casi giudiziari più clamorosi.<br />
La rassegna italiana si è aperta con « Sacco e Vanzetti »,<br />
film in cui Giuliano Montaldo denunciando l'ingiustizia, che<br />
venne perpetrata ai danni dei due anarchici italiani in nome di<br />
un'aberrante intolleranza, tenta di rifrangere la fosca luce nata<br />
da quell'episodio su vicende in cui tutti, recentemente, siamo<br />
stati spettatori e testimoni.<br />
Avvenimento di cui giustamente il Cineforum va fiero, è stato<br />
quello di assicurarsi la presenza del regista Carlo Tuzii alla<br />
proiezione del film da lui diretto «Ciao Gulliver». Tuzii, un veneziano<br />
arguto e sottilmente polemico, ha reso partecipe il pubblico,<br />
che costituiva una cornice numerosa e attenta, del suo<br />
pessimismo di artista imbrigliato dalia ragnatela del potere, condizione<br />
insuperabile, e di cui egli ha colto, nel «suo» Gulliver<br />
l'aspetto sconsolato e struggente. Accusato in un intervento di<br />
fare una polemica sterile e vagamente qualunquistica, Tuzii ha<br />
replicato con spregiudicatezza non priva di un certo autocompiacimento,<br />
che all'artista, il quale voglia realmente esprimersi<br />
affrancato da qualsiasi vincolo politico-economico, che tenda a<br />
condizionarlo, non resta altro che sopprimersi. Il nostro Tuzii,<br />
comunque, non covando tali propositi di foscoliana memoria,<br />
ha preannunciato la preparazione del suo prossimo film, girato<br />
(guarda un po'!) per la televisione, che svolgerà il tema della<br />
emigrazione.<br />
Film di denuncia sociale è stato anche « Confessione di un<br />
commissario di polizia al Procuratore della Repubblica » di Damiano<br />
Damiani, seguito da un altro film sulla mafia e sulle sue<br />
collisioni con il potere politico e giudiziario: « II sasso in bocca »,<br />
opera-dossier di Giuseppe Ferrara, che abbiamo accertato non<br />
essere un entusiasta estimatore del partito dello scudo crociato.<br />
Le opere italiane, in verità scelte fra le più significative della<br />
passata stagione, sono state concluse degnamente da « II conformista<br />
» di Bertolucci, che ripropone una interpretazione in<br />
chiave freudiana del fenomeno fascista.<br />
E' stata poi la volta del film tedesco « Scene di caccia in<br />
bassa Baviera », che ci è parso piuttosto debole, e di « II rosso<br />
e l'oro » opera del polacco Lenardowicz. L'ultimo film presentato<br />
è stato il cecoslovacco « II disertore e i nomadi » di Juro<br />
II regista di « Ciao Gulliver », Carlo Tuzii (a sinistra) intervistato durante il<br />
dibattito dal Dr. Giorgio Fornasiero<br />
Jakubisko, in cui morte e vita si rincorrono in un'esplosione<br />
onirica di immagini, che pur non essendo priva di una certa<br />
discontinuità di effetti, raggiunge sovente vette di ispirato lirismo.<br />
Questa, in breve sintesi, è l'attività svolta dal Cineforum.<br />
Ad essa dobbiamo affiancare il Corso di Filmologia e quello di<br />
Regìa cinematografica. Quest'ultimo (diretto da P. Covi con la<br />
consueta dedizione e competenza) è organizzato dal Cineforum<br />
in collaborazione con il « Centro Studi Nicolo Rezzara » di Vicenza.<br />
Gli allievi, in tutto, toccano la sessantina. Nell'incontro<br />
del 23 febbraio ha parlato il noto regista padovano Dott. Costantino<br />
De Luca sui rapporti tra la regia teatrale e quella cinematografica.<br />
Le due sezioni stanno iniziando ora le esercitazioni<br />
pratiche, con la ripresa di film sperimentali (ideati e diretti dagli<br />
allievi) che poi si monteranno e proietteranno a fine corso. A<br />
conclusione dei lavori, il presidente del Cineforum, dr. G. Pizzamiglio,<br />
il 25 aprile terrà la lezione finale di Filmologia.<br />
Massimo Querini<br />
RINASCITA TEATRALE<br />
Una bella novità per gli amici vecchi e nuovi <strong>dell'Antonianum</strong>. Dopo<br />
anni di silenzio la gloriosa «S.F.A. » (Società Filodrammatica Antonianum)<br />
è nata a nuova vita, con una sigla un po' diversa «S.T.A.S.» (Sezione Teatrale<br />
Antonianum-Sperimentale). - L'occasione è stata data da una «Serata<br />
Comunitaria» di tutta la famiglia <strong>dell'Antonianum</strong>, con uno spettacolo di Arte<br />
varia, svoltosi nel nostro Teatro GIOVEDÌ 16 MARZO. Dopo i suggestivi<br />
Canti della Montagna del CORO TRE PINI, diretto da Gianni Malatesta, la<br />
S.T.A.S. ha esordito con un lavoro drammatico originale, scritto da uno<br />
studente interno, il veneziano ALBERTO TAMBOSSO, dal titolo «La sua giornata<br />
giusta». La regìa fu curata da P. A. Covi; le scene di Pinù; aiuto-regista:<br />
L. Zanco. Tecnico delle luci: F. Pianezze. Tra i vari attori si sono distinti:<br />
G. Corbatto (Antonio), V. Romor (il Narratore),G. Silvestrin (il prof.<br />
Pecori) e poi G. Cornolti, P. Grava, L. Mattarolo, F. Gioeli. La modernità<br />
dell'ideazione teatrale e il suo sottofondo spirituale sono stati vivamente<br />
apprezzati. Un primo passo... coraggioso. Auguri!<br />
Molto bene anche il COMPLESSO MUSICALE MODERNO, che ha concluso<br />
la serata, diretto da Giampaolo Vadori e con la partecipazione di ottimi<br />
suonatori e cantanti. Grazie alla collaborazione di tutti la serata ha<br />
incontrato. Organizzata dal GRUPPO DEL TERZO MONDO, a beneficio di<br />
questo a devoluto tutto il ricavato delle offerte. E così, anche nel campo<br />
artistico-ricreativo, la giovane COMUNITÀ' DELL'ANTONIANUM ha fatto sentire<br />
la sua presenza gioiosa.<br />
/19/
RUGBY<br />
La squadra di Serie «A» di rugby dell'U. S. Petrarca<br />
continua la sua corsa per il terzo scudetto tricolore.<br />
Trovasi tutt'ora in testa alla classifica, primato<br />
che detiene dalla prima giornata di campionato.<br />
La squadra Riserve di rugby, pur non avendo partecipato<br />
ufficialmente quest'anno al campionato della<br />
sua categoria, ha disputato ininterrottamente partite<br />
amichevoli con altri Club per mantenersi continuamente<br />
in allenamento e fornire, all'occorrenza, i dovuti<br />
rincalzi alla prima squadra.<br />
7207<br />
" •"• , '.-••'•'••• " "<br />
La squadra giovanile di rugby, malgrado alcuni<br />
iniziali contrattempi dovuti a ragioni varie (malattie,<br />
infortuni di giocatori, ecc.) deve ancora disputare tre<br />
incontri di recupero, il più importante dei quali è contro<br />
la squadra del Tarvisium, dopo di che potrà accedere<br />
ai gironi eliminatori dei quarti di finale in<br />
campo nazionale. Confidiamo che possa ripetersi anche<br />
quest'anno l'esploit dell'anno sportivo 1970-71<br />
quando la giovanile del Petrarca conquistò per la<br />
prima volta il titolo italiano.<br />
Infine vi è da notare che la squadra Campione<br />
d'Italia di rugby è stata ricevuta in udienza privata<br />
dal S. Padre il 22 gennaio u. s., nella Sala del Trono<br />
(vedi foto).<br />
CALCIO<br />
La 1 a squadra di calcio, partecipante al campionato<br />
dilettanti di 1 a categoria, sta svolgendo un campionato<br />
molto soddisfacente ed è attualmente al 4°<br />
posto in classifica del suo girone.<br />
Segno evidente che il lavoro dell'allenatore Sig.<br />
Pin ha dato i suoi frutti.<br />
Novità di rilievo, oltre le belle esibizioni degli<br />
anni scorsi, è per la squadra Juniores di calcio del<br />
Petrarca quella di trovarsi in testa alla classifica del<br />
suo girone, pur partecipando a detto girone anche<br />
squadre del settore semiprofessionisti.<br />
Anche la squadra Allievi di Calcio ha raggiunto<br />
risultati assai lusinghieri, trovandosi ai primissimi<br />
posti della classifica.
PALLAVOLO<br />
Quest'anno l'assenza dell'allenatore-giocatore<br />
ing. Humhal ha influito negativamente nell'andamento<br />
della squadra che, pur affrontando compagini agguerrite<br />
e atleticamente preparate, difende i colori<br />
bianco-neri con notevole impegno.<br />
Molte assenze tra i giocatori della squadra, determinate<br />
da infortuni come quello del giocatore Fongarese,<br />
hanno influito sul rendimento.<br />
Siamo certi che per l'ultimo scorcio di campionato<br />
i nostri atleti si impegneranno con coraggio per<br />
portare a termine un campionato onorevole.<br />
SCHERMA<br />
II 4 e 5 febbraio 1972 gli sciabolatori del Petrarca<br />
sono stati impegnati con successo nella prima prova<br />
dei nazionali assoluti, disputatisi a Seregno.<br />
Di notevole rilievo è stata la prestazione del petrarchino<br />
Gianni Ferrare che ha combattuto con determinazione<br />
e regolarità e che è apparso deciso negli<br />
attacchi come tempestivo nella difesa. Ferrare ha<br />
quindi meritato di arrivare in semifinale, così come<br />
Castone Gai, atleta della scherma elegante. Buono<br />
anche se non molto fortunato il piazzamento di Franco<br />
Luxardo.<br />
Complessivamente la prestazione dell'equipe petrarchina<br />
è da ritenersi lusinghiera giacché il Petrarca<br />
tra 25 società in lizza, ha conseguito il terzo<br />
posto.<br />
ATTIVITÀ 1 PETRARCA BASKET<br />
La prima squadra che partecipa al Campionato di Serie A<br />
è allenata dal prof. Sonali e la squadra Cadetti dal Sig. Fabiano.<br />
Il Campionato è quello zonale «Cadetti».<br />
La squadra Allievi ha come allenatore il rag. Boraso ed ha<br />
partecipato al Compionato Zonale Allievi.<br />
Le due «Leve» sono allenate dal dott. Rizzo e dal rag. Boraso.<br />
- II totale degli atleti tesserati è di ottanta giocatori (per<br />
trenta ore settimanali di allenamento).<br />
Attualmente la prima squadra è in classifica al nono posto.<br />
Il campionato «Cadetti» ha avuto inizio il giorno 20 febbraio<br />
con le vittorie del Petrarca sul G. S. Araceli e successivamente<br />
con il Capitan Pipa di Rovigo.<br />
La squadra Allievi ha partecipato alla prima fase del campionato<br />
senza avere la possibilità di entrare nella seconda fase<br />
e si prepara ora per il Trofeo Bortolami.<br />
Ormai raggiunto, o quasi, il «traguardo salvezza», la prima<br />
squadra, dopo alterne vicende, sta lottando ora per raggiungere<br />
in classifica la posizione dignitosa che compete alie sue indubbie<br />
capacità e possibilità tecniche.<br />
In questa prospettiva, dopo il confronto con la Maxmobili di<br />
Pesaro, si attendono serenamente i confronti con la Mobilquattro<br />
di Milano, I' Ignis di Varese, la Spliigen di Venezia, la Snaidero<br />
di Udine e la Norda di Bologna.<br />
Salvezza quindi più classifica !!!<br />
U.S. TRE PINI ZINGALT<br />
La squadra partecipante al Campionato di Serie C ha come<br />
allenatore il Dott. Sellati e si trova attualmente in classifica<br />
al terzultimo posto.<br />
La squadra «Cadetti» ha come allenatore il Sig. Vigato, e<br />
partecipa al campionato che ha avuto inizio il 20 febbraio.<br />
Il totale degli atleti tesserati è di 28 per quindici ore settimanali<br />
di allenamento.<br />
UN LIETO VENTICINQUESIMO<br />
REGINA GERON il 1° febbraio ha compiuto il suo venticinquesimo<br />
anno di permanenza alla Scuola di Religione. Venticinque<br />
anni di lavoro nascosto e silenzioso, in uno spirito di umiltà<br />
e di servizio.<br />
I Padri, i Fratelli e i collaboratori laici hanno festeggiato la<br />
ricorrenza con una S. Messa concelebrata ed una colazione durante<br />
la quale sono state ricordate tante vicende liete e meno<br />
liete di tutti questi anni.<br />
Un augurio per altri venticinque anni !<br />
721 /
Un riconoscimento a P. Carlo Giacon<br />
L' 8 gennaio, in occasione della solenne inaugurazione dell'anno<br />
accademico 1971-1972, il Rettore Magnifico dell'Università<br />
di Padova ha consegnato al P. Carlo Giacon S. J. la medaglia<br />
d'oro dei benemeriti della scuola, dell'arte e della cultura,<br />
conferitagli dal Presidente della Repubblica su proposta del Ministro<br />
della Pubblica Istruzione. Il Rettore Magnifico ha pure consegnato,<br />
il 28 gennaio, al medesimo Padre il volume: « Scritti in<br />
onore di Carlo Giacon», Ed. Antenore, Padova 1972, che raccoglie<br />
gli studi che numerosi docenti universitari italiani e stranieri<br />
hanno pubblicato per festeggiare il suo 70° compleanno.<br />
Al Prof. Michele Arslan<br />
Come al P. Giacon, nella stessa data, anche al Prof. M. Arslan<br />
è stata consegnata l'onorificenza per i benemeriti della<br />
scuola, dell'arte e della cultura. Vivissimi rallegramenti a nome<br />
di tutta la grande famiglia <strong>dell'Antonianum</strong> e in particolare del-<br />
I' U. S. Petrarca che con tanta dedizione dirige.<br />
CENONE DI CARNEVALE<br />
Anche quest'anno, seguendo una consuetudine ormai tradizionale,<br />
ha avuto luogo il 14 Febbraio u. s. il cenone di Carnevale<br />
per gli <strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong> <strong>dell'Antonianum</strong>, loro familiari ed amici.<br />
Luogo del ritrovo il Mottagrill sull'autostrada per Vicenza,<br />
in un ambiente signorile e veramente accogliente che ha soddisfatto<br />
oltre 200 partecipanti.<br />
Alla fine della cena l'avvocato Giorgio Benettin ha estratto<br />
numerosi e ricchi premi che anche quest'anno sono giunti alla<br />
Associazione in occasione del lieto simposio.<br />
Con il nostro grazie più vivo ai vari offerenti, diamo di seguito<br />
l'elenco degli stessi.<br />
Ringraziamo le seguenti Ditte che hanno voluto arricchire<br />
la festa con simpatici doni :<br />
RIZZATO CESARE - TORPADO CICLI DI F. & A. TORRESINI - PAOLO<br />
MORASSUTTI - STEFANELLI COMM. GIUSEPPE - VALLE SPORT - CO-<br />
LUMBUS GARDEN - CASSA DI RISPARMIO - BANCA ANTONIANA -<br />
BANCA POPOLARE - PROFUMERIA BEGHIN - AVV. LUIGI MERLIN -<br />
AVV. GIORGIO BENETTIN - DITTA DI.CO.MA. - ROSSETTO BIMBI - PEL-<br />
LICCERIA LEONE RAMIGNI - DITTA VANOTTI - FRATELLI CANALE -<br />
SIGNORA PUGGINA - DITTA FILIPPI.<br />
/22/<br />
NOTIZIE<br />
• II Dott. Prof. LORENZO PINNA ha ottenuto la libera docenza<br />
in chimica Biologica dell'Università di Padova.<br />
• II Dott. Prof. GIORGIO MAGGIONI ha assunto l'incarico di<br />
Direttore dell'Istituto di Puericultura dell'Università di Sassari.<br />
• Hanno festeggiato il cinquantesimo di matrimonio i genitori<br />
di P. MARIO CIMAN S. J.<br />
• Dalla Curia della Provincia Veneto Milanese dei PP. Gesuiti<br />
si apprende che il 2 Febbraio u. s. ha fatto la professione<br />
religiosa solenne a Gallarate il P. GIORGIO NARDONE,, <strong>Ex</strong><br />
Alunno della Scuola di Religione;<br />
e che il 22 Aprile prossimo a Trento farà la professione religiosa<br />
solenne il P. GIOVANNI GIACOMELLI, <strong>Ex</strong>-Alunno Interno<br />
del Collegio Universitario Antonianum.<br />
NOZZE<br />
Bartholini dr. ing. Franco con la sig.na Enrica Mirabelli<br />
Chinaglia dott. Adelchi con la sig.na Franca Berti - VR<br />
Fabris dott. ing. Riccardo con la sig.na Elisabetta Palermo - VI<br />
Graziano dr. ing. Vittorio con la sig.na Mariella Politi - CT<br />
Lovisatti dott. Leonardo con la sig.na Cecilia Todeschini<br />
Mizzau Mario con la sig.na Elena Cojazzi - GO<br />
Perrone dott. Antonio con la sig.na Èva Paragona - LE<br />
Pizzo Danilo con la sig.na Patrizia Racca<br />
Pederoda Silvio con la sig.na Vanna Momento<br />
Prosdocimi Sandro con la sig.na Elisabetta Ceccon<br />
Sandonà Luciano con la sig.na Angiola Bottecchia - VI<br />
Salerno Piero con la sig.na Maria Stella Cotta - TO<br />
Schiavon Sebastiano con la sig.na Laura Negro<br />
CULLE<br />
Hanno annunziato la nascita di :<br />
Francesco : il fratellino Nicola con i genitori Giancarlo e Danila<br />
Donati<br />
Chiara : Paolo e Gabriella Pederzoli - Peschiera del Garda<br />
Lucia : Giustina e Mauro Fangareggi<br />
Mattia : Silvia e Gianni Rizzati<br />
Federica : Maria Grazia e Andrea Dalla Porta<br />
Guido : Maria Teresa ed Alberto Carenza<br />
Matteo : Camilla e Sandro Avanzi.<br />
Sabina : Rosanna e Aurelio Sentinelle<br />
DEFUNTI<br />
— Il 1° Dicembre 1971 è morto il Presidente Nazionale delle<br />
Congregazioni Mariane in Italia Avv. MARCO DILIBERTO di<br />
S. Margherita di Pula.<br />
— Il giorno 8 Gennaio u. s. si è spento il nostro <strong>Ex</strong>-Alunno e<br />
Congregato Mariano: Rag. Cav. GIORGIO KOPREINIG MO-<br />
RITISCH di anni 90. Ne danno il triste annuncio i figli Enrico,<br />
Antonio, Anna e Lisetta.<br />
— Il giorno 26 Gennaio u. s. si è spento l'Avv. GINO MAGGIA<br />
e il giorno 15 Febbraio u. s. il Dott. Gr. Uff. ARMANDO GA-<br />
VAGNI, e nello stesso giorno il Dott. PIETRO FRASCELLA<br />
di Mogliano Veneto (TV). Apprendiamo la morte del Comm.<br />
Dr. Ing. ERMINIO SIMONETTI; tutti affezionati nostri <strong>Ex</strong>-<br />
<strong>Alunni</strong>.<br />
— All'alba del 26 Febbraio u. s., in seguito a tragico incidente,<br />
mancava all'affetto dei suoi cari il Geom. ENNIO CARTA, nostro<br />
<strong>Ex</strong>-Alunno dell Scuola di Religione.<br />
Piangono la morte :<br />
— della mamma : dott. comm. Leonardo Montesi - P. Antonio<br />
Garbagnati - Fr. Tarcisio Masini - Sig. Cesare Crivellare;<br />
— del papa : dott. Carlo Perissinotti Bisoni - rag. Gianfranco<br />
Varotto - stud. Alberto Stoppani - stud. Tito e Ludovico Favaron;<br />
— della moglie : Carlo Bortolato;<br />
— del fratello : stud. Stefano Lasorsa - stud. Francesco Cicinnati;<br />
— della sorella : Franco Ronconi.
COL MESE DI OTTOBRE U.S. E' INI-<br />
ZIATO L'ANNO SOCIALE 1971-72<br />
DATE LA VOSTRA ADESIONE<br />
con L'OFFERTA-ABBONAMENTO<br />
<strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong>:<br />
— quota di iscrizione e<br />
Rivista "Antonianum" L. 4.000<br />
— quota di iscrizione,<br />
rivista "Antonianum"<br />
ed Agenda 1972 L. 5.000<br />
Gli altri :<br />
— abbonamento Rivista L. 2.000<br />
— abbonamento Rivista<br />
ed agenda 1972 L. 3.000<br />
La Rivista "ANTONIANUM" e la AGEN-<br />
DA DEGLI EX ALUNNI per vivere hanno<br />
bisogno di soccorso da parte di tutti<br />
gli <strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong>.<br />
SI PREGA VIVAMENTE TUTTI GLI<br />
EX ALUNNI :<br />
— di segnalare le variazioni dei loro<br />
indirizzi;<br />
— di far pervenire all'Associazione<br />
eventuali loro notizie da pubblicare<br />
sulla nostra rivsita.<br />
EX ALUNNI<br />
CHE HANNO RINNOVATO L'ISCRIZIONE PER IL 1971-72<br />
«TUTTO FEBBRAIO 1972 :<br />
AGNATI dr. Achille - ALBERIMI gen. comiti. Raoul - ALFONSI ing. Aurelio<br />
• ALFONSI cav. Giuseppe - ALIPRANDI dr. Francesco - ALOCCO ing.<br />
•Serio - AMBROSETTI ing. Luigi - APERGI Elio - APERGI rag. comm.<br />
Sergio.<br />
BACCAGLIMI prof. Mario - BARBIERI dr. Antonio - BARBIERI dr. Enzo -<br />
BARBIERI ing. Riccardo - BARBE' dr. Marcelle - BARNABO' ing. Silvano -<br />
BARONI ing. Giorgio - BARTOLOMEI prof. Giuseppe - BATTAILARD rag.<br />
Castone - BAZZOLO ing. Giorgio - BELLONI prof. Giuseppe - BENACCHIO<br />
pi. Luigi - BENETTIN avv. Giorgio - BENEVENTANO della Corte bar. dr.<br />
Francesco - BETTELLA Angelo - BEZZON rag. Gianpietro - BILLO prof.<br />
Girlo- BISELLO gr. uff. rag. Benvenuto - BODINI dr. Giovanni - BOLZO-<br />
KELLA ing. Antonio - BOLZONELLA Carlo - SONINO dr. Raffaele - BORDI-<br />
GAIO col. Gino - BOSCHETTI Renzo - BOTTECCHIA ing. Giovanni - BRU-<br />
NELLI nob. avv. Giovanni - SUCCHI prof. Renato - BURELLI dr. Dino -<br />
JSINELLI dr. Attilio.<br />
CALZOLARI avv. Lorenzo - CANDEO dr. Antonlorenzo - CAN1ATO dr.<br />
E.Paolo - CANTELE avv. Francesco - CAPORELLA Amedeo - CAPORUSSO<br />
:• Vito - CARBOGNIN prof. Giovanni - CARBOGNIN dr. Giusto - CAR-<br />
BONE ing. Ernesto - CARDIN dr. Giuseppe - CARENZA dr. Mario - CA-<br />
IENZA prof. Nino - CARLI avv. Luciano - CARON sen. dr. Giuseppe -<br />
METTA Daniele - CARRETTA rag. Guglielmo - CARTOLARI co. dr. Critfoio<br />
- CASTAGNA B. Giuseppe - CASTELLANI DI SERMETI dr. Luigi -<br />
UZZOLA dr. Luciano - CINETTO cav. Guelfo - CHECCHI arch. Marcelle -<br />
CHERUBINI dr. Mariano - CHIESA dr. Mario - CHINO dr. Alberto - COBELLI<br />
ig, Claudio - COMPOSTELLA avv. Pietro - COVI rag. Luigi - COVI rag.<br />
Uro - COVI rag. Pierluigi.<br />
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