Imp. 17x24 libro dolore md2 - Cure a Casa
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• Analisi e discussione dei risultati “narrative based” •<br />
Alcuni testimoni raccontano per esteso l’intero iter del paziente, dal momento della<br />
diagnosi, alle terapie oncologiche, ricordando la sofferenza e la spersonalizzazione<br />
legata al percorso: il rischio di proiezione del senso di fallimento sulla medicina oncologica<br />
che utilizza strumenti talvolta “devastanti” per prolungare la vita del proprio<br />
familiare è elevato, portando quindi a una estrema semplificazione attraverso un<br />
binomio in netta opposizione: “i medici umani della fase terminale” contro “i medici<br />
disumani dei trattamenti attivi”. Malgrado la distorsione di fondo, perché i familiari<br />
sapevano che i questionari sarebbero stati utilizzati dai palliativisti, pertanto vi<br />
è un possibile “bias” per conquistarsi il meglio delle cure da parte dell’équipe, la frequenza<br />
di tali confronti deve far riflettere su come tutta la medicina, e non solo quella<br />
dei malati terminali, abbia bisogno di medici che prendano in carico non solo una<br />
malattia “disease centered approach” ma la persona “patient centered approach”<br />
nella sua complessità psicofisica.<br />
In una piccola serie di testimonianze, la rabbia per la perdita futura del proprio caro<br />
si esplica sia nel mondo interno tra “i sentimenti negativi”, sia nel mondo esterno citando<br />
la mancata prevenzione sullo stile di vita, l’accanimento terapeutico, l’impotenza<br />
della medicina. È una rabbia contro il mondo intero.<br />
Il dato numericamente più importante dell’indagine relativa alla sezione libera del<br />
questionario è sicuramente quello legato alla gratitudine: il 44,4% degli intervistati<br />
ha espresso sentimenti di vivo ringraziamento nei confronti degli operatori dei servizi<br />
di cure palliative.<br />
La gratitudine si lega alla capacità degli operatori di fornire non solo un supporto<br />
operativo, ma anche un supporto psicologico ai pazienti e, soprattutto, ai familiari.<br />
Tale supporto appare particolarmente efficace e apprezzato soprattutto nel momento<br />
più critico del percorso assistenziale: quello dell’approssimarsi del decesso del paziente.<br />
Legato alla soddisfazione degli intervistati è anche il livello di fiducia nei confronti<br />
dei servizi di cure palliative, espresso dall’8,7% degli intervistati ai quali si contrappone<br />
l’esiguo 1,9% di quanti, invece, esprimono un livello di fiducia scarso o nullo.<br />
I dati relativi alla valutazione dei servizi di cure palliative da parte degli intervistati<br />
sono riassunti nella Tab. 11:<br />
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