13.06.2013 Views

Imp. 17x24 libro dolore md2 - Cure a Casa

Imp. 17x24 libro dolore md2 - Cure a Casa

Imp. 17x24 libro dolore md2 - Cure a Casa

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

O. Corli • M. Pizzuto • M.G. Marini • A. Nastri<br />

“Non avevo mai conosciuto dottori e infermieri, sia domiciliari ed adesso<br />

anche all’hospice, validi, bravi ed umani".<br />

“Io in questi nove anni non ho visto nessuno venire in aiuto, tranne quelli<br />

della terapia del <strong>dolore</strong> che sono delle persone speciali.”<br />

“Da quando a mio suocero è stato diagnosticato un tumore maligno al colon<br />

(inoperabile) ho potuto notare che c’era molta fretta da parte del medico del<br />

reparto in cui era ricoverato, di dimettere il paziente, in quanto c’è necessità<br />

di posti letto. In tre mesi è stato più volte ricoverato e più volte dimesso<br />

anche in condizioni precarie. Solo ora che è ricoverato in lungo degenza ho<br />

riscontrato sia da parte del dottore che dal personale infermieristico molta<br />

umanità verso il paziente, cosa che in precedenza non è mai avvenuta.”<br />

“Ho potuto constatare che esistono delle bravissime persone, i medici del<br />

servizio cure palliative sono eccezionali, disponibili e umani con la persona<br />

malata e i suoi familiari; usano ancora prima dei farmaci la “cordial<br />

terapia” che poche persone del settore sanitario conoscono".<br />

“<strong>Cure</strong> (chemioterapia, radioterapia) gestite nelle strutture pubbliche e<br />

private con metodi di “visite poliambulatoriali per cure generiche” (code,<br />

poca attenzione all’io del malato oncologico): malato e familiari sentono<br />

solo di essere “oggetti e numeri””.<br />

“Nonostante il male, l’aiuto da parte del centro cure palliative è stata<br />

l'unica cosa veramente positiva. Continuate perché c’è tanto, ma tanto<br />

bisogno di voi.”<br />

“Non un numero e una diagnosi come in ospedale, ma un essere umano con<br />

un cuore, la sua malattia e il suo essere”..<br />

“Scientificamente sono stati fatti passi da gigante, ma mi sono trovata<br />

psicologicamente meno supportata di 25 anni fa quando ho vissuto una<br />

situazione simile con mia madre, anzi c’era nel personale medico più<br />

umanità e meno orgoglio.”<br />

61

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!