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In alcune note del 1992 – l’anno in cui si aprirono le frontiere europee - scrivevo che all’artista americano Ray Johnson<br />
– esponente della POP ART e del gruppo FLUXUS sorto negli Stati Uniti nel 1968 – andava il merito di averle aperte<br />
internazionalmente ben trent’anni prima, quando diede vita al “network” della Mail <strong>Art</strong>, con la nascita della NEW YORK<br />
CORRESPONDENCE SCHOOL OF ART (1962), un circuito artistico che coinvolgeva e coinvolge tuttora artisti di ogni Nazione<br />
del mondo, in uno spirito di uguaglianza, democrazia e condivisione sia in arte che nella vita.<br />
Con questo “fenomeno” planetario caddero tutte le barriere sociali, politiche, culturali ed anche gli artisti al di là delle<br />
frontiere poterono così comunicare con tutti, promuovendo contatti e scambi, realizzando incontri, inviando le loro<br />
opere per progetti a tema, soprattutto di impegno sociale, di denuncia, di protesta, di attualità.<br />
A distanza di <strong>50</strong> anni credo si possa affermare che Ray Johnson è stato un anticipatore anche per quanto riguarda la rete,<br />
il network, la globalizzazione, tutti “media” che si sono affermati in questi ultimi anni, mentre il geniale artista americano<br />
li ha pensati, realizzati e condivisi con artisti di tutto il mondo mezzo secolo prima.<br />
La felice intuizione di questa New York Correspondence School, ad opera di Ray Johnson e del suo amico artista americano<br />
Edward M.Plunkett, divenne subito New York CorresponDANCE School of <strong>Art</strong>, una vera e propria “DANZA” di corrispondenza<br />
artistica che ruota attorno al pianeta con messaggi, segni, colore, materia, parole, poesie.<br />
IL MONDO DI CARTA DI RAY JOHNSON. Opere leggere, apparentemente fragili, così come leggera e fragile è la carta,<br />
materiale maggiormente usato dai <strong>mail</strong>artisti in quanto adatto all’invio a mezzo posta, ma tutte con una enorme solidità<br />
al loro interno: solidità di pensiero, di sentimento, di rapporti sociali costruiti con amicizia giorno dopo giorno e mantenuti<br />
negli anni con partecipazione e rispetto reciproco. Opere di piccole e medie dimensioni, ma grandi per l’anima che<br />
contengono e che le contraddistingue.<br />
Naturalmente ogni artista aderendo al tema proposto si esprime con la propria ricerca e il proprio percorso, di conseguenza<br />
la Mail <strong>Art</strong> diventa anche un contenitore di esperienze artistiche, tecniche grafiche, pittoriche e poetiche.<br />
Ora siamo qui a “festeggiare” <strong>50</strong> anni di questa “strada insieme” (Camminando insieme in vie (im)possibili) e desidero<br />
ringraziare i 400 artisti di 37 Nazioni che hanno contribuito con entusiasmo a questa celebrazione inviando originali e<br />
interessanti opere per riconfermare il loro riconoscimento ad una “Scuola” che è sorta per parodia e si è invece sviluppata<br />
all’insegna dell’arte libera da ogni condizionamento di critica e di mercato.<br />
Le opere pervenute sono in parte ispirate al tempo, in parte dedicate a Ray Johnson tramite il suo simbolo “il rabbit”,<br />
disegnato e proposto dall’artista come propria “firma” e ripreso successivamente dai networkers quale omaggio all’ideatore,<br />
in parte rivolte alla Mail <strong>Art</strong> in generale con la massima libertà di espressione e con un linguaggio comprendente anche<br />
le buste, i francobolli, gli adesivi, i timbri in quanto parte integrante di una comunicazione che si avvale del sistema<br />
postale.<br />
Il mio piu’ sentito ringraziamento va ai critici d’arte, ai poeti e agli artisti che hanno testimoniato con una personale<br />
lettura ed una profonda conoscenza, tramite i testi inseriti in questo catalogo, la storia, il percorso, la vitalità, l’energia,<br />
l’arte e il messaggio contenuti nella Mail <strong>Art</strong>, con una particolare attenzione al “padre fondatore” di questo straordinario<br />
e solidale network.<br />
Anna Boschi<br />
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