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Mail <strong>Art</strong> – Nuove sfide<br />
Dalle sperimentazioni dei Futuristi e dei Dadaisti, i quali scambiavano tra loro idee e concetti che decretavano con<br />
Marcel Duchamp il “declino dell’arte” – “morte dell’arte” e successivamente dalle menti di Fluxus che portarono<br />
al limite estremo il “rifiuto” dell’arte separata dalla vita quotidiana, contrapponendo all’arte ufficiale la “non arte”<br />
– “anti arte” con le loro opere, i loro gesti, le loro performances, la <strong>mail</strong> art nasce e ne è figlia grazie all’intuito di<br />
Ray Johnson, che partendo dalle traiettorie “strong” “post-duchampiane e dai propositi Fluxus, è approdato ad una<br />
impostazione diversa, non di contenuti attivi e diretti nella polemica contro il sistema dell’arte costituita ed ufficiale,<br />
determinando una linea di collocazione non di assalto e nemmeno di scontate soluzioni, proponendo poche e<br />
semplici regole che non abbiano l’apparenza di impegno eversivo ma, con l’aiuto della “Visual Poetry” e dei suoi<br />
“collages” di pratiche ludiche, di gioco tra amici e non, con la sua geniale ed innovativa “New York Correspondence<br />
School”.<br />
In questa situazione gioiosa, grazie a queste poche semplici regole, la <strong>mail</strong> art inizia una interattiva rete di<br />
corrispondenze, amicizie, collaborazioni, progetti, fino a diventare progressivamente un circuito “network” planetario,<br />
con scambi di informazioni, messaggi, opere, progetti, per arrivare ad eventi di grande portata internazionale come<br />
mostre in tutto il mondo ed esibizioni in Musei prestigiosi ed anche Festivals, meetings di azioni poetiche, installazioni,<br />
video art e performances.<br />
Ora, anche se si parla ovunque di “villaggio globale” esistono tuttora sul pianeta terra molti luoghi con mille barriere<br />
sia di sopravvivenza che di comunicazione. Ogni paese ha in sé proprie abitudini, comportamenti, religioni, rituali,<br />
propri cibi, abbigliamenti ed usanze, in sostanza proprie culture.<br />
La Mail <strong>Art</strong> supera queste barriere per capire, conoscere, condividere tutte le differenze sia culturali che artistiche,<br />
politiche, sociali, estetiche e di vivibilità.<br />
La Mail <strong>Art</strong> puo’ giocare un ruolo significativo con la sua forza energetica ed armonica di contatti e di comunicazione<br />
e dialogo sintetico ed intuitivo, con le parole, poesie, immagini, attraverso esplorazioni intermediali, interdisciplinari,<br />
per ridurre ed annullare le diversità.<br />
La Mail <strong>Art</strong> è stata una grande sfida alla incomunicabilità del secolo scorso. Ora, dal 2000 in poi, deve giocare un<br />
significativo ruolo per elaborare una nuova filosofia di comunicazione e di unificazione, una sorta di “fusion” globale<br />
dello spirito libero e creativo, per un’arte liberata e per un Museo aperto all’arte totale con l’aiuto della tecnologia,<br />
comunicando – oltre che con il mezzo postale – anche con e-<strong>mail</strong> ed internet.<br />
Emilio Morandi<br />
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