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CARTE GEOGRAFICHE E VEDUTE mano in vedute dalla terraferma. La veduta di Napoli da Oriente costituisce un prezioso documento dello sviluppo della città oltre le mura del Borgo Loreto, quella da ponente raffigura prospetticamente la città ripresa dalla spiaggia del borgo Loreto e privilegia il rapporto col mare. Stupende ampie piante e animate vedute, di grande pregio artistico e incisorio, che furono dedicate al Conte di Cobenzl, a Luigi de Walmoden, al pittore Sir William Hamilton diplomatico a Napoli dal 1764 al 1800, a John Stuart Viscount Mountstuart, che visitò la città tra marzo e aprile 1765. Sono corredate di estese legende dei richiami. Album molto raro, in perfette condizioni. Cfr. Pane e Valerio, La città di Napoli, nn. 11,112, 115. 84. PISA – Veduta panoramica della città nel XVIII secolo, di anonimo autore. € 2.200 incisione in rame di mm 370 x 640 e ampi margini dipinti. Esemplare con magnifica colorazione del tempo a pennello. Ampia veduta generale di Pisa, palazzi e monumenti chiaramente visibili, il fiume Arno con barche e il ponte in primo piano, le alture sullo sfondo. Bellissima prova perfettamente conservata di stampa assai rara. 85. (Sicilia) JAILLOT, Alexis-Hubert (1632-1712) La Sicilie divisée en ses trois Provinces ou Vallées sçavoir Valle di Demona, Valle di Noto e Valle di Mazara. Tirées des meilleurs Autheurs et sur les Memoires les plus nomeaux par le Sr. Sanson …Hubert Iaillot. S.n.t. ma 1686, € 1.400 incisione originale in rame mm 420x540 e ampi margini. Rara e decorativa carta della Sicilia, titolo e scala miliare racchiusi entro fastosi ed elaborati cartigli incorniciati da motivi allegorici. La Sicilia è qui divisa in tre province: Demona, Noto e Mazara. Nell’estremo margine superiore destro si intravede parte del Regno di Napoli, al centro del margine superiore sono raffigurate le isole Eolie. Dettagliata descrizione dell’isola, con l’indicazione dei nomi di numerosi paesi, compresi quelli di piccole dimensioni e ricca di dettagli topografici, tra i quali l’Etna raffigurato in eruzione. (Piccolo difetto nella parte inferiore del rame). Una delle più rare e spettacolari rappresentazioni della Sicilia tratta dall’Atlas nouveau (1686), celebre atlante geografico nato dalla collaborazione tra Jaillot e la famiglia Sanson. Grazie ai riconoscimenti ottenuti con l’Atlas Novus, nel 1686, Jaillot venne proclamato cartografo reale alla corte di Luigi XIV. Cfr. Bagrow-Skeleton, History of Cartography, p. 253 86. (Torino) – AVELINE, Pierre. “Turin ville capitale du Piémont et Residence du Duc de Savoye...». (1692), € 4.000 incisione all’acquaforte (mm360x520 e piccolo margine bianco) firmata e datata nel margine inferiore, ove sono pure 12 richiami dei palazzi principali. Rara veduta prospettica della città, disegnata sulla traccia di quella del Borgonio del 1682. Non figura ancora l’ampliamento voluto da Carlo Emanuele II nel 1675 comprendete la via Po e piazza Carlina. Pierre Aveline (dit l’Ancien, Paris 1656-1722) fu noto disegnatore e incisore). Cfr. Peyrot, Torino nei secoli,I, n.75. Bénézit, I, 565. 35 84 86 85
LIBRERIA ANTIQUARIA PREGLIASCO 87. (Torino) – BORGONIO - Veduta prospettica di Torino nel 1682: “Augustae Taurinorum Prospectus.Thomas Borgonius delineat”. Tratta dal Theatrum Sabaudiae et Pedemontii, edito ad Amsterdam da Johann Blaeu nel 1682, € 5.300 incisione in rame (mm507x1110). La prima veduta a volo d’uccello della città, disegnata dal Borgonio verso il 1670. In alto stemma sabaudo, titolo su nastro e stemma di Torino, retti da puttini alati; lungo il lato inferiore legenda con 68 richiami su 10 colonne. (I disegni per i rami delle 140 tavole del Theatrum furono eseguiti da Giovenale Boetto, Simone Formento, Federico Guazzo, Carlo Morello e Gio.Tommaso Borgonio. Stupende incisioni, imponenti per eleganza e fascino, arricchite da ricchi cartigli o personaggi e di particolare interesse storico ed urbanistico. Senza dubbio la più importante opera sul Piemonte e forse la più grandiosa descrizione di una qualsiasi regione del mondo mai realizzata; eccezionale documento del secolo barocco e insuperato monumento iconografico del Ducato Sabaudo, vera e propria operazione di “immagine” da parte dei Duchi, che ne inviarono un esemplare a tutte le corti europee. Grandiosa e decorativa veduta, una delle più belle e ricercate dell’iconografia torinese; in ottimo stato di conservazione). Peyrot, Torino nei secoli 62/2. 88. (Venezia) – JANSSON, Johannes “VENETIA”. Pianta prospettica della città. (circa 1650), € 6.000 incisione all’acquaforte su rame in due lastre, riunite all’epoca a formare una grande veduta di mm. 416x1035, più margini bianchi. Appartiene alla prima edizione del “Theatrum Urbium Italiae” di Johannes Janssonius, la grande opera publicata ad Amsterdam nel 1650 circa. Esemplare con superba colorazione di mano del tempo. A pieni margini, in passe-par-tout e cornice moderna di noce. Splendida grandiosa da veduta panoramica della città lagunare e delle isole, con molti toponimi, assai chiara e leggibile. Con navi e barche nel mare. Nel lato destro è inciso lo stemma araldico del Leone di San Marco. Magnifico perfetto esemplare. Cfr. Cassini, Piante e vedute diVenezia, n.43. 89. WERNER, Fried. Bernhard. – PROBST, George Balthasar. Vedute prospettiche di città della stupenda serie edita ad Ausburg nella prima metà del XVIII secolo. Queste grandiose vedute propongono modelli di città ricche di guglie e campanili, vivacizzate da scene di vita quotidiana e da motivi ornamentali come il drappo sul quale sono indicati i titoli. L’ampiezza della visuale, che consente di godere una panoramica completa delle città, le dimensioni del formato, il notevole livello di esecuzione tecnica e la rarità di fogli editi separatamente nell’arco di decenni, rendono queste incisioni fra le più ambite della vedutistica. Splendide impressioni. Esemplari con ampi margini: 1) MILANO (mm 390x1053), acquaforte firmata “F. J. Saur del. -Georg Balthasar Probst. excud. Aug. Vind”. In alto al centro il titolo “Milano-Meyland”, a sinistra lo stemma della città. Legenda di 70 richiami lungo il lato inferiore, a sinistra in italiano, a destra in tedesco. In bella cornice. € 8.000 2) PISTOIA (mm 350x1010), acquaforte firmata “F. B. Werner del. - C. L. S. A. R. Gran Duca di Toscana-Hared. Ier Wolffy. exc. Aug. Vind”. In alto al centro il titolo “Pi- 36 87 88 89
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CARTE GEOGRAFICHE E VEDUTE<br />
mano in vedute dalla terraferma. La veduta di Napoli da Oriente costituisce un prezioso<br />
documento dello sv<strong>il</strong>uppo della città oltre le mura del Borgo Loreto, quella da ponente<br />
raffigura prospetticamente la città ripresa dalla spiaggia del borgo Loreto e priv<strong>il</strong>egia <strong>il</strong><br />
rapporto col mare.<br />
Stupende ampie piante e animate vedute, di grande pregio artistico e incisorio, che furono<br />
dedicate al Conte di Cobenzl, a Luigi de Walmoden, al pittore Sir W<strong>il</strong>liam Ham<strong>il</strong>ton<br />
diplomatico a Napoli dal 1764 al 1800, a John Stuart Viscount Mountstuart, che<br />
visitò la città tra marzo e apr<strong>il</strong>e 1765. Sono corredate di estese legende dei richiami.<br />
Album molto raro, in perfette condizioni. Cfr. Pane e Valerio, La città di Napoli, nn.<br />
11,112, 115.<br />
84. PISA – Veduta panoramica della città nel XVIII secolo, di anonimo<br />
autore. € 2.200<br />
incisione in rame di mm 370 x 640 e ampi margini dipinti. Esemplare con magnifica colorazione<br />
del tempo a pennello. Ampia veduta generale di Pisa, palazzi e monumenti<br />
chiaramente visib<strong>il</strong>i, <strong>il</strong> fiume Arno con barche e <strong>il</strong> ponte in primo piano, le alture sullo<br />
sfondo. Bellissima prova perfettamente conservata di stampa assai rara.<br />
85. (Sic<strong>il</strong>ia) JAILLOT, Alexis-Hubert (1632-1712) La Sic<strong>il</strong>ie divisée<br />
en ses trois Provinces ou Vallées sçavoir Valle di Demona, Valle di<br />
Noto e Valle di Mazara. Tirées des me<strong>il</strong>leurs Autheurs et sur les Memoires<br />
les plus nomeaux par le Sr. Sanson …Hubert Ia<strong>il</strong>lot. S.n.t. ma<br />
1686, € 1.400<br />
incisione originale in rame mm 420x540 e ampi margini. Rara e decorativa carta della<br />
Sic<strong>il</strong>ia, titolo e scala m<strong>il</strong>iare racchiusi entro fastosi ed elaborati cartigli incorniciati da<br />
motivi allegorici. La Sic<strong>il</strong>ia è qui divisa in tre province: Demona, Noto e Mazara. Nell’estremo<br />
margine superiore destro si intravede parte del Regno di Napoli, al centro del<br />
margine superiore sono raffigurate le isole Eolie.<br />
Dettagliata descrizione dell’isola, con l’indicazione dei nomi di numerosi paesi, compresi<br />
quelli di piccole dimensioni e ricca di dettagli topografici, tra i quali l’Etna raffigurato<br />
in eruzione. (Piccolo difetto nella parte inferiore del rame). Una delle più rare e spettacolari<br />
rappresentazioni della Sic<strong>il</strong>ia tratta dall’Atlas nouveau (1686), celebre atlante geografico<br />
nato dalla collaborazione tra Ja<strong>il</strong>lot e la famiglia Sanson. Grazie ai<br />
riconoscimenti ottenuti con l’Atlas Novus, nel 1686, Ja<strong>il</strong>lot venne proclamato cartografo<br />
reale alla corte di Luigi XIV. Cfr. Bagrow-Skeleton, History of Cartography, p. 253<br />
86. (Torino) – AVELINE, Pierre. “Turin v<strong>il</strong>le capitale du Piémont et<br />
Residence du Duc de Savoye...». (1692), € 4.000<br />
incisione all’acquaforte (mm360x520 e piccolo margine bianco) firmata e datata nel<br />
margine inferiore, ove sono pure 12 richiami dei palazzi principali. Rara veduta prospettica<br />
della città, disegnata sulla traccia di quella del Borgonio del 1682. Non figura<br />
ancora l’ampliamento voluto da Carlo Emanuele II nel 1675 comprendete la via Po e<br />
piazza Carlina. Pierre Aveline (dit l’Ancien, Paris 1656-1722) fu noto disegnatore e incisore).<br />
Cfr. Peyrot, Torino nei secoli,I, n.75. Bénézit, I, 565.<br />
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