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MINIATURE
19. BUDOVINO, Niccolò (Venezia seconda metà del XVI sec.). Cristo
cade sotto il peso della croce. 1580 ca. € 17.500
Grande miniatura su pergamena (mm. 227x313) firmata in maiuscolo dall’artista nell’angolo
inf. destro “Nicolaus Balduinus F.”. Stupendo foglio miniato di grandi dimensioni
e firmato, rarissimo. L’episodio della Vita del Cristo è animato da apostoli e soldati
che passano sotto un arco. In primo piano la Vergine. Sullo sfondo raffinata veduta di Gerusalemme.
Le opere note di questo pittore veneziano del ‘500 sono assai poche e la
presente è apparentemente inedita. Thieme-Becker V, 186. D’Ancona-Aeschliman p. 39.
Favaro, l’arte dei pittori in Vemezia e i suoi statuti, p. 141.
20. CRISTOFORO CORTESE. Miniatura su pergamena. (Bologna
XIV secolo). € 9.500
Grande iniziale istoriata S (mm.110x130) dipinta in verde, blu e oro brunito, racchiudente
la figura a tre quarti di un santo barbuto con aureola, che regge con entrambe le
mani, un libro (bibbia) in legatura rossa. Nei margini della iniziale S si vedono tre teste
di pennuti con lunghi becchi. Ritaglio di mezzo grande foglio di graduale ms. con annotazioni
musicali. Miniatura di grande bellezza e qualità artistica assegnata alla mano
di Cristoforo Cortese (o Cristoforo de’ Cortesi), miniatore nato a Venezia nella prima
metà del XIV secolo, che svolse la sua attività artistica a Bologna e fu contemporaneo
e probabilmente collaboratore di Niccolò da Bologna. La presente stupenda miniatura ricorda
appunto lo stile di Niccolò. Del Cortese è conservato il codice della “Matricola
di Santa Catherina di Sacchi”, da lui decorato. Cfr. S.Hindmann, The R.Lehman Collection,
Illuminations. p.175. Bénézit, III, 101. Thieme-Becker, VIII, 120.
21. FRATI DOMENICANI. Miniatura su pergamena. Foglio di Antifonario
(mm 520x370), Bologna 1470-1480, € 10.000
Grande iniziale miniata (mm 128x128), C(antate) Domino canticus novus raffigurante
un gruppo di frati domenicani (san Domenico è sepolto proprio a Bologna) in atto di
cantare entro struttura architettonica. Il corpo della lettera presenta decoro fogliaceo con
terminazioni floreali. Curioso notare come rimanga a vista il fondo di preparazione dell’iniziale
che era in origine ricoperto a foglia d’oro, completamente caduta probabilmente
a causa di un errore di preparazione o di successiva raschiatura. La miniatura
sembra che non sia stata terminata in quanto si può notare un forte contrasto tra la dettagliata
resa dei volti dei personaggi e del libro di canto che reggono e la sommaria esecuzione
degli elementi architettonici in cui sono inseriti. I volti attentamente delineati,
rialzati in biacca, il curioso modo di differenziare i nasi, il modo di tratteggiare le labbra
rilevate in rosso scuro, l’uso del colore nei drappeggi, ma anche alcune ingenuità
nella rappresentazione soprattutto delle mani e dei piedi, fanno propendere per un’attribuzione
dell’opera ad un artista bolognese. La bottega che eseguì la miniatura questo an-
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