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ILLUSTRATI,<br />

MINIATURE,<br />

STAMPE,<br />

DISEGNI,<br />

IMAGERIE<br />

E AFFICHES.<br />

CATALOGO 98 - DICEMBRE 2008<br />

LIBRI ILLUSTRATI ANTICHI E MODERNI N 1 A 16<br />

MINIATURE DEL RINASCIMENTO N 17 A 27<br />

INCISIONI DI MAESTRI E DISEGNI N 28 A 71<br />

CARTE GEOGRAFICHE E VEDUTE N 72 A 91<br />

IMAGERIE POPULAIRE N 92 A 110<br />

AFFICHES - MANIFESTI PUBBLICITARI N 111 A 151<br />

A description in english and french of each single item can be supplied.<br />

LIBRERIA ANTIQUARIA PREGLIASCO<br />

Via Accademia Albertina 3 bis - Torino 10123<br />

tel (+39) 011-81.77.114 - fax (+39) 011-81.79.214 - books@preliber.com - www.preliber.com<br />

P.Iva: IT-04919830010


LIBRI ILLUSTRATI ANTICHI E MODERNI<br />

1. CASORATI, Felice. DIECI LITOGRAFIE (Numerus, Mensura, Pondus).<br />

Torino, Collezione del Bibliof<strong>il</strong>o, 1946, € 26.000<br />

cartella editoriale completa, contenente 12 ff. su cartoncino (mm 350x500): titolo con<br />

litografia dell’artista (Novara 1883 – Torino 1963), 10 litografie originali in bianconero,<br />

un foglio con <strong>il</strong> colophon e la giustificazione della tiratura; conservati in cartellina<br />

tutta tela con <strong>il</strong> titolo “Casorati Dieci Litografie” impresso in nero sul piatto superiore.<br />

Tutte le tavole portano la firma autografa a lapis “F.Casorati” in maiuscola a sinistra<br />

del margine inferiore, e la numerazione “18/100” a destra. Edizione unica di 100 esemplari<br />

numerati, più 5 in numerazione romana. Le dieci litografie sono state stampate al<br />

torchio a mano, e le lastre poi levigate. Sul frontespizio <strong>il</strong> motto “Numerus, mensura,<br />

pondus” appare su un foglio con <strong>il</strong> disegno di un seno femmin<strong>il</strong>e, su cui poggia la mano<br />

dell’artista; sotto <strong>il</strong> foglio s’intravede una sfera geometrica. Tutte le litografie sono accomunate<br />

dal tema del nudo, uno dei classici temi accademici. L’attenzione al corpo<br />

umano, molto spesso nella sua nudità, rappresenta uno dei motivi da lui più analizzati<br />

lungo tutto l’arco della sua vita creativa. “<strong>il</strong> nudo di donna diviene una presenza quasi<br />

ossessiva e reiterata all’interno del suo operare; è simbolo di una ricerca e razionale …<br />

<strong>il</strong> motto Numerus, mensura, pondus, che nella sua brevità ci da forse <strong>il</strong> ritratto intimo<br />

più aderente dell’uomo e dell’artista, aiutandoci anche nel reperire la chiave di lettura<br />

necessaria per decodificare l’attitudine mentale del suo fare pittura … propone regole<br />

matematiche nella costruzione del corpo … che Casorati ben conosce e ut<strong>il</strong>izza quasi<br />

come schemi mentali per costruire le sue figure all’interno dello spazio dello studio o<br />

di una stanza” (Claudia Gianferrari). Impressa subito dopo la guerra, questa cartella è<br />

rarissima, e spesso con carta brunita. Perfetto esemplare fresco ed a pieni margini. CAR-<br />

LUCCIO 1964 p. 304. Id., Opera Grafica n. 51-55.<br />

(Sono disponib<strong>il</strong>i alcune tavole separate della medesima serie).<br />

1b. CASORATI, Felice – VALERY, Paul. Cantique des Colonnes, suivi<br />

d’une traduction italienne de Mario Luzi. Six lithographies originales<br />

de Felice Casorati. Paris, Gallimard, (ma Torino, Ruggero e Tortia),<br />

1949, € 6.800<br />

in-folio, 10 ff. di testo francese e italiano, seguiti da 6 doppi fogli per le sei litografie a<br />

piena pagina in bianco-nero di Felice Casorati, composizioni di grande bellezza artistica,<br />

ognuna firmata a matita dall’artista e dallo stesso numerata 23/100. Fascicolo<br />

“Edité par la Radiotelevisione Italiana à l’occasion du Xme anniversaire du Comité<br />

mixte Franco-Italien pour la radiodiffusion et la télévision fondé à Rome le 27 avr<strong>il</strong><br />

1949”, impresso con gran cura su carta pesante Fabriano tipo Umbria, conservato sotto<br />

copertina dell’edizione con titolo sul piatto anteriore. Rara e poco nota suite di litografie<br />

di Felice Casorati. Perfetto esemplare.<br />

3<br />

1<br />

1 b


LIBRERIA ANTIQUARIA PREGLIASCO<br />

2. CHAGALL, Marc - LA FONTAINE, Jean de. Fables, Eaux-fortes<br />

originales de Marc Chagall. Paris, Tériade Editeur (Presses de l’Imprimerie<br />

National de France), 1952, P. a r.<br />

2 volumi in-folio (mm.390x305), a fogli sciolti sotto copertine editoriali <strong>il</strong>lustrate da due incisioni<br />

dell’artista, in astucci di cartone. Illustrati da 100 acquaforti originali di Chagall in<br />

tavole fuori testo. Tiratura complessiva di 210 esemplari su carta forte “vélin de Rives”,<br />

tutti portanti la firma autografa dell’artista sul foglio di giustificazione. Il presente è l’esemplare<br />

n. X (su XV) fuori commercio, riservati ai collaboratori. Questa edizione delle Favole<br />

fu voluta dall’editore Ambroise Vollard, <strong>il</strong> quale chiese a Chagall di esserne l’<strong>il</strong>lustratore.<br />

Egli aderì e incise i 102 rami dal 1927 al 1930, i quali vennero conservati e impressi in tiratura<br />

originale e, in seguito, inseriti nella presente edizione Tériade del 1952. E’ certamente<br />

una delle più significative serie d’incisioni del XX secolo, tra i capolavori dell’artista. Vollard<br />

scelse l’artista russo come <strong>il</strong>lustratore di un poema classico francese per la sua fantasia,<br />

per la sua vicinanza natale alla cultura orientale, al guardare gli animali come personaggi<br />

con le qualità ed i vizi degli uomini. Esemplare in perfetta conservazione. Sorlier, chagall<br />

e Vollard, pp.75-126. Rauch, n.147. Chapon, Lwe peintre et le livre, pp. 219 e seguenti.<br />

3. DERAIN, André - RABELAIS, François. Les Horribles et Espouvantables<br />

faictz et prouesses du très renommé Pantagruel, Roy des<br />

Dipsodes f<strong>il</strong>s du grand géant Gargantua, orné de bois en couleurs dessinés<br />

et gravés par André Derain. Composé nouvellement par Maitre<br />

Alcofrybas Nasier. Paris, Albert Skira, 1943, € 18.000<br />

in-folio (mm 345x276), pp. 192, in artistica legatura in marocchino rosso scuro mosaicato,<br />

con decorazione ispirata alle <strong>il</strong>lustrazioni di Derain, titolo al piatto superiore, copertina editoriale<br />

conservata; <strong>il</strong> tutto in astuccio marocchino verde. Titolo s<strong>il</strong>ografato in rosso e nero,<br />

con vignetta, antiporta figurato a piena pagina, 21 <strong>il</strong>lustrazioni a piena pag., 122 <strong>il</strong>lustrazioni<br />

n.t. tra cui alcuni finalini, 34 cap<strong>il</strong>ettera: tutte s<strong>il</strong>ografie originali di Andrè Derain<br />

(1880-1954), dipinte a mano à pochoir in vivaci e splendidi colori. Tiratura unica di 275<br />

esemplari complessivi impressi su magnifica carta forte “vélin d’arches”. Il presente è <strong>il</strong> n.<br />

94/275 con firma autografa a inchiostro di Derain nel colophon. L’artista interpreta con<br />

grande arte <strong>il</strong> capolavoro di Rabelais, dà vita con estrema fac<strong>il</strong>ità a paesaggi policromi, animali,<br />

grotteschi. Le s<strong>il</strong>ografie, intagliate alla maniera del XV secolo, sono state colorate ad<br />

una ad una da una équipe di praticanti secondo dei canoni stab<strong>il</strong>iti dal pittore; ogni esemplare<br />

può considerarsi un unicum. L’editore Skira, pur restando fedele al Garamond, interrompe<br />

la monotonia dell’uso di un unico carattere, introducendo finalini, vignette di diversi<br />

formati, iniziali colorate. Splendido e freschissimo esemplare d’amatore, perfettamente conservato.<br />

Uno dei livres d’artiste più riusciti del XX.mo secolo. Chapon, Le peintre et le<br />

livre, pp.155-157. Rauch, n.38.<br />

4. DUNOYER de SEGONZAC, André -VERGILIUS, Publius Maro.<br />

Georgica - Les Géorgiques. Illustrées d’eaux-fortes par Dunoyer de<br />

Segonzac. Traduites par Michel de Marolles. Paris, chez l’Artiste (Imprimérie<br />

Nationale), 1947, € 16.000<br />

3 volumi in-folio gr. (457x354 mm.), di cui uno per la suite aggiunta, artistica legatura<br />

firmata da Semet et Plumelle in pieno marocchino verde, ornato con losanghe impresse a<br />

4<br />

2<br />

3


LIBRI ILLUSTRATI ANTICHI E MODERNI<br />

secco sui piatti e ai dorsi, piccoli fregi e titoli oro ai dorsi, sguardie in marocchino bruno,<br />

tagli dor., conservati in eleganti astucci. Magnifica edizione, adorna di 119 pregiate<br />

acquaforti originali, delle quali 99 a piena pag. fuori testo, di grande finezza naturalistica<br />

ed artistica, di Dunoyer de Segonzac (1884-1974, pittore, <strong>il</strong>lustratore, incisore, paesaggista),<br />

uno dei più fert<strong>il</strong>i e amati peintres-graveurs attivi a metà ‘900. Il testo latino è accompagnato<br />

della traduzione francese a fronte. Stupenda opera impressa su ottima carta forte “vélin<br />

d’Arches”, tirata a 250 esemplari numerati. Il presente è <strong>il</strong> n.26 dei 50 primi esemplari,<br />

corredati di una suite aggiunta delle 119 incisioni, e delle prove di 25 altre incisioni che<br />

non vennero ut<strong>il</strong>izzate nella tiratura definitiva. Perfetta conservazione ». Chapon, Le peintre<br />

et le livre, p.164: “une autre célèbrité de l’art d’<strong>il</strong>lustrer…”. Rauch, Cat. “Le peintre et<br />

le livre”, n.122. Bénézit IV, 867-869.<br />

5. MAITRES (LES) DE L’AFFICHE. Publication mensuelle contenant<br />

la reproduction des plus belles Affiches Illustrées des grands artistes,<br />

français et étrangers. Prèface de Roger-Marx. Paris, Imprimerie Chaix,<br />

1896-1900, P. a r.<br />

5 volumi in-folio (400x307 mm ), uniformi legature editoriali in piena percallina verde<br />

e crème figurata con fogliame e busti femmin<strong>il</strong>i, titoli sui piatti e al dorso, tagli superiori<br />

dorati (firmata Paul Berthon). Serie completa di 256 magnifiche litografie a colori, accompagnate<br />

da saggi introduttivi, indici degli artisti, lista delle tavole. L’opera venne<br />

comp<strong>il</strong>ata e curata da Jules Chèret e Roger Marx. Il presente esemplare comprende le 240<br />

planches della serie e pure le 16 rare affiches offerte in premio ai sottoscrittori dell’opera.<br />

Le 256 tavole, impresse con grande maestria su cartoncino giappone, formano una straordinaria<br />

raccolta di altrettante affiches fin-de-siècle a colori, opera dei più noti artisti che<br />

nell’ultimo decennio del secolo passato produssero artistici manifesti pubblicitari: J.Chèret,<br />

M.Denis, de Feure, Berthon, Grasset, Gu<strong>il</strong>laume, Mucha, J.Prise, Steinlen, T.Lautrec,<br />

Rassenfosse, W<strong>il</strong>lette, Mataloni, Boano e vari altri noti nomi. Splendido e raro esemplare<br />

completo, a pieni margini, freschissimo. Straordinaria galleria che riunisce i capolavori<br />

in cromolitografia de l “art nouveau” muraria. CARTERET, V, 261.<br />

6. MANET, Edouard (1832-1883). “Trente eaux-fortes originales”.<br />

Paris, A. Strölin – Ancienne Maison Dumomt, 1905. P. a r.<br />

in-folio gr., cartella editoriale in tela. Tiratura postuma eseguita in 100 esemplari, su carta<br />

vergellata con f<strong>il</strong>igrana Van Gelder o con giglio coronato e monogramma JGL, delle 30<br />

incisioni originali all’acquaforte e puntasecca di E. Manet. Serie completa di trenta<br />

fogli a pieni margini (mm 445x320) in passe-par-tout d’origine: su ogni passe e su ogni<br />

foglio figura in basso a destra un timbretto rosso editoriale con numerazione progressiva<br />

delle 30 tavole. Le incisioni risultano in questo loro stato definitivo assai accuratamente<br />

impresse e preferib<strong>il</strong>i, eccettuate alcune prove contemporanee in rarissimi esemplari, a<br />

precedenti tirature delle lastre sovente eseguite con inchiostratura difettosa e su carta scadente.<br />

Dopo questa tiratura di Strölin a 100 esemplari, le lastre vennero biffate e sono<br />

ora conservate presso <strong>il</strong> Cabinet des Estampes della B.N. di Parigi. Le più belle e note incisioni<br />

dell’artista sono qui comprese: Le Guitarero, Los Gitanos, Lola de Valence, La<br />

To<strong>il</strong>ette, Marine, Le Ph<strong>il</strong>osophe, Olympia, Jeanne ou le Printemps, ecc. ecc. GUÉRIN M.<br />

L’oeuvre gravé de Manet. 1944. BÉRALDI H. Graveurs du XIXe siècle. MOREAU-NÉLATON<br />

E. Manet. HARRIS G.J. The graphic work of Manet, Catalogue raisonné.<br />

5<br />

6<br />

4<br />

5


LIBRERIA ANTIQUARIA PREGLIASCO<br />

7. MITELLI, Giuseppe Maria. Le Ventiquattr’Hore dell’Humana Felicità.<br />

(Bologna 1675-1700), € 9.500<br />

in-folio (mm395x280), album di 26 incisioni in rame d’invenzione, disegno ed intaglio<br />

di Giuseppe Maria Mitelli pittore Bolognese (Bologna 1609-Madrid 1660). Legatura antica<br />

in cartone coperto di carta marmorizzata. Notissima serie, assai bella e molto rara,<br />

di figure di personaggi tipici a figura intera, masch<strong>il</strong>i e femmin<strong>il</strong>i, lievemente caricaturali<br />

(professionisti, artisti, poeti, contadini, mendicanti, suonatori, comici, etc.). Ventiquattro<br />

persone scelte tra le varie classi sociali raffigurate nelle loro funzioni. Seconda<br />

edizione, senza data. Come nella maggioranza degli esemplari di questa seconda tiratura,<br />

conservati in alcune raccolte pubbliche e private, non sono presenti una tavola di antiporta<br />

figurato e una con dedica. In ottimo stato, ampi margini bianchi.<br />

8. Napoleone - ARNAULT, Antoine Vincent. Vie politique et m<strong>il</strong>itaire<br />

de Napoléon, d’après les dessins originaux des premiers peintres de<br />

l’Ecole Française, exécutés par les plus ab<strong>il</strong>es artistes, et imprimées par<br />

C.Motte. A’ Paris, chez Em<strong>il</strong>e Babeuf, 1822-1826, € 8.000<br />

2 volumi in.-folio gr. (620x470 mm:), legatura del tempo mezza pelle rossa e angoli,<br />

dorsi lisci con fregi e titoli oro, ff.(2), pp.136, ff.(2), pp.173. Illustrati da 1 tavola in antiporta<br />

del primo vol., 2 ritratti di Napoleone, 131 tavole fuori testo d’après Adam,<br />

Bellangé, Beuzard, Bosio, Boulanger, Martinet, Pointel, Raffet, Rulmann, Horace et<br />

Carle Vernet, e altri artisti. L’opera di Arnault costituisce la più importante monografia<br />

dedicata al periodo storico napoleonico ed alla vita dell’Imperatore. Le 134 grandiose<br />

stampe in litografia sono le serie iconografica più bella e pregiata <strong>il</strong>lustrante gli episodi<br />

salienti della sua vita, dall’infanzia alla morte, con animate vedute di battaglie, episodi<br />

e assemblee pubbliche. Opera di grande pregio, in esemplare puro e genuino, a pieni<br />

margini, con tutte le stampe protette da un foglio di velina originale. (Diffuse ma lievi<br />

arrossatute della carta). Brunet, I, 490. Réverénd, I, 22.<br />

9. PICASSO Pablo – BALZAC Honorè de. Le Chef-D'Oeuvre Inconnu.<br />

Eaux-fortes originales et dessins gravés sur bois par Pablo Picasso.<br />

Paris, Ambroise Vollard, Editeur, 1931, € 25.000<br />

in-4 (325x250 mm), pp. XIV, (16) pp., pp. 92 di testo, (8). Le (16) pp. contengono 67 s<strong>il</strong>ografie<br />

di Picasso con figure astratte intersecanti. A fogli sciolti, copertina originale, camicia<br />

con dorso in percallina, in astuccio. Prima edizione <strong>il</strong>lustrata preceduta da una<br />

prefazione del pittore Albert Besnard. Tirata a 340 esemplari, <strong>il</strong> presente è <strong>il</strong> n. 305 di<br />

240 sur “papier de Rives”. È <strong>il</strong>lustrata da 67 disegni di Picasso x<strong>il</strong>ografati e da 13 acquaforti<br />

originali di Picasso a piena pagina fuori testo, stupende, nelle quali Picasso<br />

sv<strong>il</strong>uppa uno dei suoi temi favoriti, quello del pittore e della modella. Uno dei più significativi<br />

e riusciti livres d'artiste del Novecento, nel quale Picasso cominciò ad ut<strong>il</strong>izzare<br />

<strong>il</strong> tratteggio donando forza all’orizzonte prospettico della scena grazie al<br />

chiaroscuro. Esemplare magnifico, a pieni margini. Chapon, Le peintre et le livre, p.281:<br />

“Picasso a multipié les manières de créer..<strong>il</strong> execute une série de variations constituées<br />

de droites, de courbes, de figures géometriques. Aux extrémités des points…” Perfetto<br />

esemplare. Cramer n.20. Rauch n. 53<br />

6<br />

7<br />

8<br />

9


LIBRI ILLUSTRATI ANTICHI E MODERNI<br />

10. PIRANESI, Giovanni Battista (Magliano Veneto 1720 – Roma<br />

1778). Carceri d’Invenzione di G.Battista Piranesi Architetto Veneto.<br />

(Roma 1778), € 43.000<br />

Suite completa, composta da 16 incisioni originali all’acquaforte, bulino, tinta allo zolfo<br />

(misure medie 415x550 mm) su fogli a pieni margini (755x554 mm), nella terza edizione<br />

(1778) realizzata ancora vivente l’artista; con l’aggiunta dei numeri romani sulle lastre, tirate<br />

ad inchiostro bruno ed impresse su ottima carta vergata coeva con le f<strong>il</strong>igrane del giglio<br />

in cerchio semplice, giglio coronato e Bracciano (ROBISON 20, 58 e 59). Frontespizio<br />

- L’uomo sul luogo di tortura.- La Torre. - La grande piazza. - Il basso r<strong>il</strong>evo con <strong>il</strong> leone.<br />

- La nuvola di fumo. - Il ponte levatoio. - La scalinata con i trofei. - La grande ruota. - I<br />

prigionieri sulla piattaforma. - L’arco con ornato a forma di conchiglia. - Il cavalletto.- Il<br />

pozzo. - L’arco gotico. - Il p<strong>il</strong>astro con la lampada.- Il p<strong>il</strong>astro con le colonne. - Impressione<br />

assai fresca, i fogli sono piegati al centro, montati su braghette (onglets), tutti privi<br />

di difetti. Legatura d’inizio ‘900 in mezza pelle marrone chiaro, titolo impresso in oro al<br />

piatto anteriore. Le Carceri sono universalmente riconosciute come <strong>il</strong> capolavoro di Piranesi<br />

(Venezia, 1720 – Roma, 1788).e come la serie più significativa della grafica di tutti i<br />

tempi, inquietante esempio di modernità grafica e spaziale. Fu eseguita in varie edizioni e<br />

tirature: la prima, di eccezionale rarità, negli anni 1749-1760, di sole 14 lastre. La serie<br />

completa di 16 lastre nel 1761-1778 in seconda edizione. Il presente esemplare fa parte<br />

della terza edizione, tiratura del 1778, realizzata vivente l’artista, con f<strong>il</strong>igrane Robison n.<br />

20, 58, 59. Tirature più tarde di questa edizione hanno le f<strong>il</strong>igrane R 59 e 64 (“later printings,<br />

with large areas of lightly printed lines, usually in patches or strips”) datab<strong>il</strong>i sino<br />

al 1799. I rami furono in seguito portati a Parigi e ivi impressi dal 1800 al 1809 (quarta<br />

ediz.) e dal 1835 al 1839 (quinta ediz.). Esemplare di gran pregio e in ottima conservazione.<br />

ANDREW ROBISON, Piranesi, Catalogue Raisonné of early architectural phantasies, pp.139-<br />

210. FOCILLON, nn.24-39. HIND, pp.24-29.<br />

11. PTOLEMAEUS, Claudius Geographicae Enarrationis libri octo.<br />

Ex B<strong>il</strong>ibaldi Pirckeymheri tralatione.. a Michaele V<strong>il</strong>lanovano (Servetus)<br />

secundo recogniti. Lugduni apud Hugonem à Porta, 1541 (in fine:)<br />

Excudebat Gaspar Treschel Viennae; (Vienne, Treschel per Hugo à Porta,<br />

1541), P. a r.<br />

in-folio (400x280 mm), pp. 149, (3), di testo con iniziali ornate, alcune <strong>il</strong>lustraz. o diagrammi<br />

n.t., ff. 146 con 49 magnifiche carte geografiche in s<strong>il</strong>ografia su doppia pagina,<br />

e una carta della Lotaringia su singola pagina, testo impresso al verso, 48 ff. d’ Indici (l’ultimo<br />

con <strong>il</strong> colophon). Leg. 800esca m.pelle, titolo e fregi oro al dorso. Celebre e importante<br />

edizione, la seconda (prima 1535) con <strong>il</strong> testo nella traduzione di B<strong>il</strong>ibald Pirckheymer e le<br />

fondamentali nuove annotazioni del Servetus. Le carte n. 28, 34, 49 e 50 concernono l’America.<br />

La carta n.28 è la famosa “Orbis Typus Universalis iuxta hydrographorum traditionem<br />

exactissime depicta 1522”, disegnata da Laurent Fries, una delle primissime carte a riportare<br />

<strong>il</strong> nome “America” sul Mondo Nuovo e porta al verso un testo sulle scoperte di Cristoforo<br />

Colombo. Buon esemplare, con le tavole montate all’origine su braghette, per<br />

permetterne un’agevole consultazione (lievi aloni d’umido marginali ai primi e agli ultimi<br />

ff., che non toccano le tavole). Nordenskiöld Collection 2, 208; Ph<strong>il</strong>lips, Atlases 362; Sabin<br />

66482J. Shirley, The Mapping of the world, 48. Harris 233. Brunet IV, 955.<br />

7<br />

10<br />

11


LIBRERIA ANTIQUARIA PREGLIASCO<br />

12. PINELLI, Bartolomeo. Istoria Romana, incisa all’acquaforte da<br />

Bartolomeo Pinelli Romano l’anno 1818, 1819. Roma, G. Scudellari<br />

(1819), € 4.800<br />

Album in-folio grande oblungo (mm.453x610), legatura coeva mezza pelle (sciupata).<br />

Collezione completa formata da un foglio di titolo a stampa, e da 101 grandiose tavole<br />

incise in rame, compreso un frontispizio figurato inciso, tutte firmate “Pinelli inv. e<br />

inc.”. Nel margine inferiore di ogni incisione è presente una didascalia <strong>il</strong>lustrante <strong>il</strong> soggetto.<br />

Importante e non comune serie di acquaforti di Pinelli, animatissime vaste scene<br />

ed episodi di storia e vita di Roma antica, da Romolo e Remo allattati dalla lupa (tav.1),<br />

alla morte di Marcantonio tra le braccia di Cleopatra (tav.101). Magnifico esemplare di<br />

questa spettacolosa e rara serie di rami dell’artista romano. Cfr. Fagiolo-Marini pp.303-<br />

305. “La migliore opera che ha fatto Pinelli...mi costò scudi Romani venti. Luigi Rossini”<br />

(Scritta autografa di Rossini sull’esempl. della Bibl. Nazionale di Roma).<br />

13. REDOUTÉ, Pierre-Joseph. Douze bouquets dessinés et composés<br />

par P.J. Redouté, litographiés par A. Prénast et Pointel du Parta<strong>il</strong>. Paris et<br />

New York, C. Schroth e Ba<strong>il</strong>ly Ward Co.(s.d. ma 1835), € 40.000<br />

in-folio (mm 340x255), serie di dodici litografie ab<strong>il</strong>mente dipinte da mano dall’artista<br />

(numerate da 37 a 48) “Peint par P.J. Redouté”, “Lith. par Pointel du Porta<strong>il</strong>”. Legatura in marocchino<br />

granata con inserto a medaglione in marocchino verde al centro dei piatti in cui è impresso<br />

in oro <strong>il</strong> titolo dell’opera; ricche bordure ai piatti e dentelle interne (firmata “Bound by<br />

the Studio Bindery”), sguardie in seta. Al centro del contropiatto anteriore è inserito un disegno<br />

originale su carta acquerellato e firmato a lapis “R.J. Redouté” (mm 115x175). Quarta<br />

parte della rarissima serie di 60 complessive litografie, suddivise in cinque gruppi di 12 bouquets:<br />

tutti i fogli sono timbrati a secco nel margine inferiore con monogramma “C.S.” (C.<br />

Schroth) e presentano una inusuale selezione di fiori. La data di composizione si può desumere<br />

dalla parte finale della prima e seconda serie: disegnati negli ultimi anni di attività di<br />

quello che venne definito <strong>il</strong> “Raffaello dei Fiori”, probab<strong>il</strong>mente la realizzazione è del 1830;<br />

a causa delle diffic<strong>il</strong>i condizioni economiche <strong>il</strong> Redouté però dovette affidare la stampa delle<br />

litografie a Schroth, che non le pubblicò che nel 1835, commercializzandole in “Cahiers” separati.<br />

Redouté (1759–1840) fu celebre pittore e botanico francese, lavorò per la corte, ove godette<br />

della protezione di Maria Antonietta e poi di Joséphine de Beauharnais; collaborò con i<br />

più grandi botanici del suo tempo. Esemplare perfetto.<br />

14. RENARD, Jules. Po<strong>il</strong> de Carotte. Compositions et gravure originale<br />

de LOBEL-RICHE. Paris, A. Romagnol, 1911, € 3.500<br />

in-4, pp.282, (12), copertina editoriale e dorso conserv. Stupenda legatura, tipica dell’Art<br />

Décò, in pieno marocchino verde scuro, decorata ed intarsiata in vari colori, dorso<br />

a nervi, tagli dorati, dentelle int. (firmata e datata J.Wecksser, 1914). Esemplare n. 92/150<br />

“sur Japon”, con le 52 deliziose incisioni in 3 stati (acquaforte pura; avanti lettera con<br />

remarques; con la lettera nel testo e avanti lettera fuori testo). Magnifico esemplare<br />

d’amatore di questo celebre romanzo per l’infanzia, <strong>il</strong>lustrato da Almery Lobel-Riche<br />

noto artista svizzero-francese (pittore, incisore, <strong>il</strong>lustratore, 1880-1950). Perfetta conservazione,<br />

in astuccio. Carteret, Trésor du Biblioph<strong>il</strong>e, IV, 338: “très belle publication<br />

cotée…un graveur de grand talent comme Lobel Riche<br />

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LIBRI ILLUSTRATI ANTICHI E MODERNI<br />

15. Roma - PERCIER, Ch. et FONTAINE, P. Choix des plus celèbres<br />

Maisons de Plaisance de Rome et de ses environs. Paris, Imprimerie<br />

de P.Didot l’ainé, 1809, € 4.500<br />

in-folio grande oblungo, pp.(4), 72, splendidamente <strong>il</strong>lustrato con 76 tavole fuori testo<br />

incise in rame da Bonnard, Gounod, P<strong>il</strong>lement e altri artisti, nonché altre 18 grandi vignette<br />

inc. in testate e finali di pagina. Legatura coeva mezza pergamena, titolo al dorso,<br />

piatti e sguardie interne in carta marmorizzata. Impresso su carta pesante, a pieni margini.<br />

Magnifica opera disegnata dagli architetti personali di Napoleone Bonaparte Charles<br />

Percier e P.L.F. Fontaine (1764-1838 e 1762-1853) tra i maggiori artisti dello st<strong>il</strong>e<br />

Impero, i quali ristrutturarono varie costruzioni e giardini in Roma e dintorni, raffigurati<br />

nelle belle tavole del presente volume, tra le quali: V<strong>il</strong>la Albani, Borghese, Panf<strong>il</strong>i,<br />

Mattei, Madama, Papa Giulio, Aldobrandini, V<strong>il</strong>la d’Este a Tivoli, Capararola e V<strong>il</strong>la<br />

Lante. Esemplare assai bello di opera non comune. Berlin Cat., 3500. Olschki, Choix,<br />

17773. Lazzaro, The Italian Renaissance gardens, pp.93 etc. Cicognara n.3823. “opera<br />

della più bella esecuzione per i disegni e le stampe, oltre le dotte <strong>il</strong>lustrazioni fatte da<br />

uomini distinti nell’arte.”<br />

16. SCHEDEL, Hartmann. Liber Chronicarum cum figuris et imaginibus<br />

ab Inicio Mundi. Nuremberg, Anton Koberger, duodecima<br />

mensis Julii 1493, P. a r.<br />

in-folio gr. (448x305 mm.), ff. 326 (su 328, mancando gli ultimi 2 bianchi; presenti <strong>il</strong> f.<br />

CCLXI bianco con la sola indicazione del numero di pagina in alto a destra, e <strong>il</strong> f. bianco<br />

n.n. corrispondente al 326); così disposti: ff. (20), CCLXVI, (5), CCLXVII-CCXCIX,<br />

(1). Sontuosa legatura del XVIII secolo in marocchino granata, ricca bordura ai piatti<br />

e dentelle interna, <strong>il</strong> tutto impresso in oro; al piatto anteriore armi del Re di Francia sormontate<br />

da corona e circondate da rami d’alloro, al dorso gigli di Francia e ricchi fregi,<br />

conservata entro astuccio e scatola. Testo su due colonne in car. gotico, iniziali a pennello<br />

in inchiostro rosso e blu nella “Tabula operis”, grande iniziale f<strong>il</strong>igranata al foglio I.<br />

Prima edizione (una seconda, con <strong>il</strong> testo tedesco, uscì nell’Ottobre dello stesso anno)<br />

della celebre Cronaca di Norimberga, <strong>il</strong> più grande figurato del Quattrocento: la sua<br />

straordinaria <strong>il</strong>lustrazione si compone di ben 1809 s<strong>il</strong>ografie di vari formati (molte a<br />

piena pagina ed alcune su doppio foglio, varie ripetute) opera di Michael Wohlgemuth,<br />

<strong>il</strong> noto maestro di Dürer e di W<strong>il</strong>. Pleydenwurff. Studi recenti confermano che <strong>il</strong> giovane<br />

Albrecht Dürer lavorò ad alcune delle <strong>il</strong>lustrazioni dell’opera. Soggetti sono tratti<br />

dal Vecchio e Nuovo Testamento, dalla storia classica e medioevale, nonché, in gran numero,<br />

da vedute topografiche delle città europee (molte di fantasia e varie reali nel XV<br />

sec., stupende, su doppio foglio). Comprende pure due carte geografiche su doppio foglio:<br />

un planisfero tolemaico e un’Europa centrale. L’<strong>il</strong>lustrazione parte dalle varie fasi<br />

della creazione dell’universo, alla costruzione dell’Arca di Noé, a quella della Torre di<br />

Babele, ritratti di profeti e personaggi storici, vedute di città, raffigurazioni di cataclismi<br />

divini o naturali, fenomeni vari e mostri, comete ed eclissi di sole e di luna, torture varie,<br />

l’Anticristo e la Danza della Morte. Il testo dello Schedel descrive, in ordine cronologico,<br />

la storia degli avvenimenti del mondo dalla creazione all’anno 1493, ivi compreso un discusso<br />

passaggio sulla scoperta dell’America al f.290 v. Si tratta senza dubbio del più bel<br />

libro di ogni epoca. Esemplare di <strong>il</strong>lustre provenienza: al contropiatto anteriore ex libris<br />

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LIBRERIA ANTIQUARIA PREGLIASCO<br />

del Conte Sergei Grigor’evich Stroganov (1794-1882), membro di una delle storiche<br />

famiglie della Russia; si distinse per la diffusione della cultura ricoprendo importanti<br />

incarichi nell’Amministrazione di Mosca. Magnifico esemplare con ampi margini.”. HC<br />

14508. Goff S-307. BMC II, 437. Fairfax Murray Collection, n. 394, pp.628-633. IGI<br />

8828. Proctor 2084. Vaticana S-133.<br />

17. (Vallombrosa) – DONATI, Antonio. Album di Vedute di Vallombrosa<br />

e dintorni e della Badia Benedettina. Firenze, “Antonio Donati<br />

del. e incise”, (1784), € 5.800<br />

album in-folio oblungo (mm375x550), legatura coeva in m.pergamena, carta marmorizzata<br />

sui piatti. Stupenda serie completa di 36 incisioni di Ant. Donati (pittore e incisore<br />

toscano attivo nella seconda metà del XVIII sec.) tutte firmate dall’artista<br />

nell’angolo inferiore destro della lastra. Sono grandiose vedute, artistiche incisioni all’acquaforte,<br />

numerate da 1 a 36, di particolare vigore e ricche di contrasti nel bianconero,<br />

raffiguranti paesaggi e vedute del Monastero di Santa Maria Assunta (XI-XII sec.),<br />

di altri edifici e bellezze naturali e monumentali della zona dell’Appennino Toscano ove<br />

Vallombrosa è situata (Paterno Fattoria, Magnale con chiesa, Ponte di Tosi, San Gualberto,<br />

Masso del diavolo, Mulino della Badia, Eremo delle celle, Castello di Ristonchi,<br />

Eremo della Macinaia, ed altre). Serie di grande bellezza e rarità, di cui non si sono reperiti<br />

esemplari nelle raccolte pubbliche o cataloghi specializzati, né descritti nelle bibliografie.<br />

Esemplare di assoluta freschezza, a pieni margini. Cfr. Thieme-Becker, IX,<br />

427. Diz. Incisori Bolaffi, IV, 183.<br />

18. ZOMPINI, Gaetano (pittore e incisore, Treviso 1702-Venezia 1778).<br />

Le Arti che vanno per via nella città di Venezia, inventate ed intagliate<br />

da Gaetano Zompini. Venezia 1785 (ma Londra 1789), € 15.000<br />

album in-folio grande (mm530x340), serie di 62 incisioni in rame: antiporta figurato,<br />

titolo inciso entro bordura ornata da fregi e figure, 60 tavole con animate scene a più personaggi<br />

raffiguranti episodi di attività varie nelle vie di Venezia, cioé professionisti, mestieri<br />

ambulanti, giochi popolari. In fine vi è <strong>il</strong> foglio inc. di “Indice dell’Arti contenute<br />

nell’opera”. Ogni tavola è commentata, nel margine inferiore della lastra, da alcune righe<br />

in dialetto veneziano. Serie completa di deliziose incisioni in rame “documentazione di<br />

motivi popolari con una freschezza di taglio e d’impressioni colte dal vero, rese all’acquaforte<br />

con disinvoltura piacevole” (Pallucchini). I disegni preparatori originali sono<br />

conservati al Museo Correr. Esemplare della terza edizione su cinque (prima Venezia<br />

1753, seconda ibidem 1785) impressa a Londra su incarico dell’inglese John Strange<br />

che, residente a Venezia sino al 1787, ivi aveva acquistato i rami originali nel 1784. In<br />

questa edizione, pure assai rara, ottimamente impressa su carta forte con f<strong>il</strong>igrana “Lepard”,<br />

venne applicato nel margine bianco basso delle 60 incisioni un foglietto portante<br />

la traduzione inglese dei versetti satirici veneziani. Magnifico esemplare a pieni margini,<br />

in legatura ottocentesca m.pelle, dorso a nervi ornato in oro. Cfr. Pallucchini, Incisori veneti,<br />

pp.55-56. Succi, Da Carlevaris ai Tiepolo, n.612-631.<br />

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MINIATURE<br />

19. BUDOVINO, Niccolò (Venezia seconda metà del XVI sec.). Cristo<br />

cade sotto <strong>il</strong> peso della croce. 1580 ca. € 17.500<br />

Grande miniatura su pergamena (mm. 227x313) firmata in maiuscolo dall’artista nell’angolo<br />

inf. destro “Nicolaus Balduinus F.”. Stupendo foglio miniato di grandi dimensioni<br />

e firmato, rarissimo. L’episodio della Vita del Cristo è animato da apostoli e soldati<br />

che passano sotto un arco. In primo piano la Vergine. Sullo sfondo raffinata veduta di Gerusalemme.<br />

Le opere note di questo pittore veneziano del ‘500 sono assai poche e la<br />

presente è apparentemente inedita. Thieme-Becker V, 186. D’Ancona-Aeschliman p. 39.<br />

Favaro, l’arte dei pittori in Vemezia e i suoi statuti, p. 141.<br />

20. CRISTOFORO CORTESE. Miniatura su pergamena. (Bologna<br />

XIV secolo). € 9.500<br />

Grande iniziale istoriata S (mm.110x130) dipinta in verde, blu e oro brunito, racchiudente<br />

la figura a tre quarti di un santo barbuto con aureola, che regge con entrambe le<br />

mani, un libro (bibbia) in legatura rossa. Nei margini della iniziale S si vedono tre teste<br />

di pennuti con lunghi becchi. Ritaglio di mezzo grande foglio di graduale ms. con annotazioni<br />

musicali. Miniatura di grande bellezza e qualità artistica assegnata alla mano<br />

di Cristoforo Cortese (o Cristoforo de’ Cortesi), miniatore nato a Venezia nella prima<br />

metà del XIV secolo, che svolse la sua attività artistica a Bologna e fu contemporaneo<br />

e probab<strong>il</strong>mente collaboratore di Niccolò da Bologna. La presente stupenda miniatura ricorda<br />

appunto lo st<strong>il</strong>e di Niccolò. Del Cortese è conservato <strong>il</strong> codice della “Matricola<br />

di Santa Catherina di Sacchi”, da lui decorato. Cfr. S.Hindmann, The R.Lehman Collection,<br />

Illuminations. p.175. Bénézit, III, 101. Thieme-Becker, VIII, 120.<br />

21. FRATI DOMENICANI. Miniatura su pergamena. Foglio di Antifonario<br />

(mm 520x370), Bologna 1470-1480, € 10.000<br />

Grande iniziale miniata (mm 128x128), C(antate) Domino canticus novus raffigurante<br />

un gruppo di frati domenicani (san Domenico è sepolto proprio a Bologna) in atto di<br />

cantare entro struttura architettonica. Il corpo della lettera presenta decoro fogliaceo con<br />

terminazioni floreali. Curioso notare come rimanga a vista <strong>il</strong> fondo di preparazione dell’iniziale<br />

che era in origine ricoperto a foglia d’oro, completamente caduta probab<strong>il</strong>mente<br />

a causa di un errore di preparazione o di successiva raschiatura. La miniatura<br />

sembra che non sia stata terminata in quanto si può notare un forte contrasto tra la dettagliata<br />

resa dei volti dei personaggi e del libro di canto che reggono e la sommaria esecuzione<br />

degli elementi architettonici in cui sono inseriti. I volti attentamente delineati,<br />

rialzati in biacca, <strong>il</strong> curioso modo di differenziare i nasi, <strong>il</strong> modo di tratteggiare le labbra<br />

r<strong>il</strong>evate in rosso scuro, l’uso del colore nei drappeggi, ma anche alcune ingenuità<br />

nella rappresentazione soprattutto delle mani e dei piedi, fanno propendere per un’attribuzione<br />

dell’opera ad un artista bolognese. La bottega che eseguì la miniatura questo an-<br />

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LIBRERIA ANTIQUARIA PREGLIASCO<br />

tifonario non doveva essere scevra dei modelli introdotti a Bologna dal Crivelli, attivo<br />

proprio in quegli anni nella fabbrica di San Petronio, ma anche dell’opera di un miniatore,<br />

la cui personalità la critica sta riportando alla luce quale Domenico Pagliarolo, con<br />

cui si notano non trascurab<strong>il</strong>i somiglianze.<br />

22. INCORONAZIONE DELLA VERGINE. Miniatura su foglio di<br />

Messale manoscritto, di ambito veneto-padovano, circa 1420, € 9.000<br />

Foglio intero da Messale manoscritto su pergamena in bella grafia gotica su due colonne<br />

in rosso e nero, vergato su recto e verso (mm 415x295); riporta l’incipit dell’ordo missalis<br />

secondo la consuetudine della chiesa romana per la prima domenica d’Avvento.<br />

La miniatura presenta una scena di incoronazione “simbolica” della Vergine (mm<br />

100x180) da parte della Trinità nelle figure del Figlio, seduto sulla sinistra, del Padre e<br />

dello Spirito Santo, in forma di colomba, circondati da una schiera angelica e da musici;<br />

due iniziali: nella colonna di sinistra a mezza pagina la figura di re Davide in preghiera<br />

è posta nell’occhiello della A del salmo Ad te levavi, mentre nella colonna di destra l’iniziale<br />

E (Excita) presenta <strong>il</strong> consueto repertorio decorativo vegetale su fondo d’oro brunito.<br />

La pagina è inoltre arricchita da una larga bordura in vari colori sui quattro lati<br />

composta da elementi floreali, tralci e bottoni aurei; nel lato inferiore racchiude arma<br />

araldica raffigurante un’aqu<strong>il</strong>a dipinta in rosso su fondo bianco (non identificata). La pagina<br />

miniata, di elevato pregio artistico (pur con lievi abrasioni, anticamente rif<strong>il</strong>ata, e<br />

rimarginata con pergamena d’epoca sui quattro lati), si può assegnare all’inizio del XV<br />

secolo in ambito veneto-padovano, in quanto vengono riproposti i motivi decorativi di<br />

scuola bolognese ma con flessuosità e composizioni tipiche della scuola dell’Italia di<br />

nord-est.<br />

23. Maestro del“De Vita Imperatorum” (Miniatore Lombardo del XV<br />

secolo, attribuita a): Tre Santi Martiri con la palma del Martirio”<br />

(M<strong>il</strong>ano 1440 circa), € 24.000<br />

Foglio intero (mm.554x394) di antifonario lombardo in pergamena, manoscritto e miniato,<br />

testo in inchiostro bruno e rosso, notazioni musicali in gregoriano. Adorno di un<br />

capolettera istoriato S (Stabunt iusti) di mm.71x87, raffigurante tre santi martiri visti a<br />

due terzi di altezza, dipinti con vivaci colori blu e rosso e oro brunito. Ampia estensione<br />

della decorazione a motivi vegetali nel margine sinistro. Bella e freschissima pittura attribuita<br />

con certezza al “Maestro De Vita Imperatorum” anonimo artista così battezzato,<br />

identificato col miniatore del Codice di Svetonio, scritto e miniato nel 1431 per <strong>il</strong> Duca<br />

F<strong>il</strong>ippo Maria Visconti (a Paris, alla B.N., Ms. It. 1431). La presente miniatura, finissima<br />

e perfetta, ha assoluta identità st<strong>il</strong>istica con lo Svetonio conservato a Parigi. Cfr. Melograni,<br />

pp.274-314.<br />

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MINIATURE<br />

24. Maestro del “De Vita Imperatorum” (attribuita a). Miniatura Lombarda:<br />

I Re Magi omaggiano <strong>il</strong> Bambino e la Vergine. (M<strong>il</strong>ano, 1440<br />

circa), € 14.000<br />

Raffinatissima miniatura di eccelsa qualità pittorica. Foglio intero (460x310 mm.) proveniente<br />

da antifonario manoscritto lombardo, su pergamena, in elegante grafia semigotica<br />

corale in rosso e bruno con notazioni musicali in gregoriano. Adorno di un<br />

capolettera A (Apud te Domine) che racchiude una stupenda scena vivacemente dipinta<br />

in miniatura dell’Adorazione dei tre Re Magi al Cristo infante e alla Vergine<br />

(mm.55x55), in blu, rosso e verde, con bordura di color v<strong>il</strong>aceo e oro brunito. Estensioni<br />

della decorazione a motivi vegetali nel margine sinistro. Splendida pittura assegnata<br />

all’anonimo “Maestro del De Vita Imperatorum” artista lombardo di eccelse<br />

doti che miniò <strong>il</strong> codice di Svetonio per <strong>il</strong> Duca F<strong>il</strong>ippo Maria Visconti (ora a Parigi,<br />

Bibl. Nationale, Ms. It.1431). L’artista viene identificato con <strong>il</strong> nome del manoscritto<br />

dello Svetonio; la presente miniatura è di altissima qualità, perfettamente conservata<br />

ed è di assoluta identità st<strong>il</strong>istica con quelle che ornano <strong>il</strong> codice citato. Cfr. lo studio<br />

di Anna Melograni in “Appunti di miniatura Lombarda” (in “Storia dell’Arte” 1990,<br />

pp.274-314).<br />

25. MINIATORE DEL RINASCIMENTO FIORENTINO. Foglio intero<br />

di antifonario manoscritto della seconda metà del XV sec., attribuita<br />

a Antonio di Nicolò (1470 ca.), € 12.500<br />

in inchiostro bruno e rosso , su pergamena, con una grande lettera iniziale “P” (populus<br />

Syon) di cm.27x16,5, istoriata con <strong>il</strong> ritratto a figura intera del profeta Isaia, abbigliato<br />

in tunica gialla e ampi drappi di colore rosso e blu, che regge con le due mani una banderuola<br />

bianca recante <strong>il</strong> suo nome. Monti e piante sullo sfondo alle spalle di Isaia, <strong>il</strong><br />

maggiore dei profeti scrittori (VIII sec.) del Vecchio Testamento. La figura è racchiusa<br />

in un ovale; la lettera P è dipinta in blu entro una larga bordura in oro brunito, ornata da<br />

fogliame in vari colori. Superba miniatura di mano o nello st<strong>il</strong>e di Antonio di Niccolò,<br />

assai sim<strong>il</strong>e alle miniature di questo artista che <strong>il</strong>lustrano <strong>il</strong> graduale miniato per <strong>il</strong> Convento<br />

dell’Annunziata in Firenze eseguito negli anni 1474-75. Oltre alle pitture in detto<br />

graduale, non sono molte le altre opere attribuite con buona certezza ad Antonio di Niccolò.<br />

La presente, fortunatamente non ritagliata dalla pagina, affascinante per qualità<br />

artistica, è in ottimo stato di conservazione. Cfr. GARZELLI, Miniatura Fiorentina del<br />

Rinascimento, I, 249-255. TUACCI, Codici miniati della SS. Annunziata, pp.150-156.<br />

LEVI D’ANCONA, Miniatura e miniatori a Firenze, pp.19 e segg.<br />

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LIBRERIA ANTIQUARIA PREGLIASCO<br />

26. NICCOLÒ DI LIBERATORE (ambito di). Cristo in Croce con la<br />

Vergine Maria, San Giovanni e due Angeli. Miniatura su pergamena,<br />

Foligno-Assisi 1465 ca., € 18.000<br />

Grande miniatura (175x190 mm), proveniente da un codice, o forse nata come piccolo dipinto<br />

devozionale a se stante. Il Cristo in croce raffigurato barbuto e patiens secondo la tradizione<br />

iconografica bizantina è circondato da due angeli che reggono calici in cui raccolgono <strong>il</strong> sangue<br />

del Salvatore. Sulla sinistra la Vergine Maria in atteggiamento di meditazione con le<br />

mani conserte in grembo e sulla destra un ardito prof<strong>il</strong>o di San Giovanni. Iconografia particolare<br />

non solo per la posa dei due astanti ma anche per la presenza del paesaggio che si staglia<br />

su un cielo ad oro liquido, che sovrasta uno specchio d’acqua con colline e centri abitati.<br />

La paletta cromatica è intensa ed è da notare una stesura decisamente spessa della foglia<br />

d’oro per le aureole dei santi. La presente Crocifissione è fedele trasposizione della cimasa<br />

realizzata da Niccolò di Liberatore per la Confraternita di Santa Maria di Vescovado, detta<br />

anche di San Crispino, ad Assisi. “La cimasa è opera accurata e di squisita fattura, di cura<br />

quasi miniaturistica: in taluni particolari... e nella forte espressività della Crocifissione, così<br />

come nei paesaggi irti di torri – quasi una sigla del pittore folignate - emergono i caratteri<br />

st<strong>il</strong>istici che resero Niccolò di Liberatore tra i pittori più amati e di successo del suo tempo”<br />

(C. MARTINO, in Nicolaus Pictor, Nicolo di Liberatore detto L’Alunno... a cura di Giordana<br />

Benazzi, Elvio Lunghi, Foligno 2004, pp. 217-219). La miniatura, rispetto alla cimasa su<br />

tela, risulta più raffinata e <strong>il</strong> volto della Vergine sembra caricarsi di un dolore non riscontrab<strong>il</strong>e<br />

nel dipinto. La Confraternita probab<strong>il</strong>mente ordinò un codice, forse un Messale, in cui<br />

volle far riprodurre la pala d’altare o qualche fedele ne commissionò un altro esemplare di<br />

dimensioni ridotte alla bottega dell’Alunno. Niccolò da Foligno, noto pittore di soggetti religiosi<br />

e affreschi (nato a Foligno nel 1435 e ivi deceduto nel 1502) lavorò in Umbria, fu autore<br />

di varie pitture e affreschi, noti i pannelli a Camerino e a Montelpare, e nelle Marche,<br />

ove collaborò con Bartolomeo Crivelli, e dipinse, tra l’altro, <strong>il</strong> polittico di Cagli. La presente<br />

miniatura è ben conservata (piccolissime perdite di colore, <strong>il</strong> riquadro nero ai quattro lati un<br />

po’ sciupato) ed è montata in cornice dorata settecentesca.<br />

27. RE DAVID IN PREGHIERA. Foglio di Antifonario miniato (mm<br />

520x370), su pergamena. Bologna 1470-1480, € 10.000<br />

Grande iniziale miniata (mm 140x140), S(alvum me fac Dominus) raffigurante David in<br />

preghiera entro sfondato paesaggistico. Il corpo della lettera presenta decoro fogliaceo<br />

con terminazioni floreali. Il Salmista è raffigurato in ginocchio, secondo la consueta iconografia<br />

barbuto e coronato, ed è circondato da un fiume e da vegetazione dettagliatamente<br />

descritta. Curioso notare come rimanga a vista <strong>il</strong> fondo di preparazione dell’iniziale<br />

che era in origine ricoperto a foglia d’oro, completamente caduta probab<strong>il</strong>mente a causa<br />

di un errore di preparazione o di successiva raschiatura. Il volto attentamente delineato, con<br />

rialzi in biacca, <strong>il</strong> modo di tratteggiare le labbra r<strong>il</strong>evate in rosso scuro, l’uso del colore nei<br />

drappeggi, ma anche alcune ingenuità nella rappresentazione soprattutto delle mani, fanno<br />

propendere per un’attribuzione dell’opera ad un artista bolognese. La bottega che eseguì<br />

la miniatura questo antifonario non doveva essere scevra dei modelli introdotti a Bologna<br />

dal Crivelli, attivo proprio in quegli anni nella fabbrica di San Petronio, ma anche dell’opera<br />

di un miniatore, la cui personalità la critica sta riportando alla luce quale Domenico<br />

Pagliarolo, con cui si notano non trascurab<strong>il</strong>i somiglianze.<br />

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DISEGNI, ACQUARELLI E TEMPERE<br />

28. ARTISTA EMILIANO DEL XVI SECOLO. Figure di f<strong>il</strong>osofi.<br />

€ 3.300<br />

Disegno a punta di penna con inchiostro bruno e acquarello di seppia, 255x192 mm,<br />

centinato in alto (restauro ininfluente in porzione marginale del foglio). Figure di due f<strong>il</strong>osofi<br />

appoggiati ad una balaustra e, dietro a questi, studio di due figure masch<strong>il</strong>i sedute.<br />

Vigoroso disegno di mano vicina alle caratteristiche artistiche del Parmigianino.<br />

29. BOSSOLI, Carlo – CAMPI, F. Veduta di Napoli. M<strong>il</strong>ano, senza<br />

data (1846 ca.), € 5.000<br />

Acquatinta (mm 380x730) rialzata con ricca e bella coloritura coeva a gouache e biacca;<br />

bella cornice d’epoca in legno dorato con ricca decorazione a palmette e a fregi vegetali.<br />

Ampia bordura grigio scuro stesa, secondo <strong>il</strong> gusto del tempo, sui margini; titolo calligrafato<br />

a tempera rossa in lettere capitali al margine inferiore. L’opera, raffigurante<br />

una panoramica veduta di Napoli, è un raffinato esempio di stampa gouachée, apprezzab<strong>il</strong>e<br />

per l’ampio taglio orizzontale di grande effetto scenografico. Il disegno preparatorio<br />

della tavola spetta a Carlo Bossoli, uno dei più ricercati vedutisti romantici, di<br />

origini svizzere, lungamente attivo a Torino, Roma e Napoli. Bossoli visitò per la prima<br />

volta la città partenopea tra 1839 e 1840, e qui conobbe la pittura tipica delle “gouaches”<br />

e, come riporta <strong>il</strong> fratello Edoardo nella biografia, “la adottò, la portò a un alto grado<br />

di perfezione facendone un genere originale, una specie di creazione sua”. La veduta,<br />

colta da una posizione elevata, raffigura <strong>il</strong> centro monumentale della città, dominato dal<br />

Palazzo Reale e da Piazza del Plebiscito; sullo sfondo sono raffigurati <strong>il</strong> mare e <strong>il</strong> Vesuvio,<br />

con l’immancab<strong>il</strong>e pennacchio di fumo; un particolare di grande vivacità è <strong>il</strong> gruppo<br />

di popolani che danza la tarantella su una terrazza, in primo piano a sinistra. Esemplare<br />

in ottimo stato. Cfr. PANE G. - VALERIO V., La città di Napoli tra vedutismo e cartografia.<br />

Piante e vedute dal XV al XIX secolo. PEYROT, Bossoli, I, n.130.<br />

30. BRUSAFERRO, Girolamo (Venezia 1679-1745). Gesù inchiodato<br />

alla croce dai soldati romani (1720 ca.), € 6.000<br />

Disegno originale in inchiostro e acquerello di seppia, mm 440x620, su foglio spesso di<br />

carta grigia. Scena drammatica e assai complessa di figure, personaggi e simbologie. Imponente<br />

disegno altamente significativo della personalità di questo straordinario artista che<br />

da pochi decenni è studiato e cui sono state dedicate mostre (Albertina di Vienna nel 1926,<br />

Isola di S. Giorgio nel 1957, Fondazione Cini nel 1965, Museo Correr nel 1964 e 1966,<br />

etc.). Questi studi e queste scoperte hanno permesso di mettere a fuoco un artista che, soprattutto<br />

nei disegni, manifesta una sua insospettata personalità molto più ricca e vivace di<br />

quanto gli stessi suoi dipinti potessero far pensare. Il presente ne è esempio e dimostrazione<br />

e va collocato nel momento migliore del suo operare, tra gli anni 20 e 30 del secolo, ed è<br />

tra i più br<strong>il</strong>lanti del repertorio di questo interessantissimo artista del settecento veneziano.<br />

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LIBRERIA ANTIQUARIA PREGLIASCO<br />

31. CAFFI, Ippolito (Belluno, 16 ottobre 1809 – Lissa, 20 luglio 1866).<br />

Arrivo di Francesco Arban sul Po a Torino 1849 (dalla prima traversata<br />

delle Alpi in mongolfiera, da Marsiglia a Torino, 3 settembre<br />

1849), € 6.000<br />

Tempera originale su carta intelata, firmata nel margine inferiore, cm 25,5x14,5 in passepartout.<br />

Raffigurante la discesa del pallone aerostatico verso <strong>il</strong> Po nel tratto da Moncalieri<br />

a Torino. Al centro, sopra le nuvole, la mongolfiera reca la scritta “1849”, in<br />

basso <strong>il</strong> ponte in legno sul Po a Moncalieri, animato da personaggi, sullo sfondo la riva<br />

sinistra del Po. Francesco Arban, aeronauta lionese, fu attivo in Italia tra <strong>il</strong> 1845 ed <strong>il</strong><br />

1847 (morì annegato a largo di Barcellona nel 1849). Importantissimo documento<br />

della prima trasvolata delle Alpi, compiuta dall’Arban tra <strong>il</strong> 2 e <strong>il</strong> 3 settembre del 1849:<br />

decollato da Marsiglia la sera del 2 settembre, passava <strong>il</strong> Monviso in notturna, ed all’alba<br />

scendeva a 6 ch<strong>il</strong>ometri da Torino, dopo aver percorso circa 270 ch<strong>il</strong>ometri. L’attraversamento<br />

delle Alpi verso l’Italia non venne ripetuta fino al 1924, mentre nel 1906<br />

gli italiani Usuelli e Crespi compirono la prima traversata in senso inverso volando da<br />

M<strong>il</strong>ano a Aix-les-Bains. I rapporti tra <strong>il</strong> pittore Ippolito Caffi ed Arban iniziarono qualche<br />

anno prima: infatti, <strong>il</strong> 5 apr<strong>il</strong>e del 1847, Caffi partecipa a Roma ad un’ascensione partendo<br />

da V<strong>il</strong>la Borghese e raggiungendo i trem<strong>il</strong>a metri d’altezza. A documentazione di<br />

questa impresa <strong>il</strong> pittore realizzò alcuni dipinti a gouache. Nel 1848 lasciò Roma partendo<br />

per <strong>il</strong> Friuli, dove si arruolò nella guerra contro l’Austria; fatto prigioniero, evase,<br />

fermandosi a Venezia per un anno. Nel 1849 si stab<strong>il</strong>ì a Genova, in Svizzera e definitivamente<br />

a Torino nel 1850. BERTARELLI, Aeronautica italiana, p. 57-58: “All’Arban spetta<br />

l’onore d’avere per <strong>il</strong> primo attraversato le Alpi in pallone”.<br />

32. CAMBIASO, Luca (Genova 1527-1585). Scena di Battaglia tra<br />

Orazi e Curiazi (1575 circa), € 7.000<br />

Disegno originale in seppia (mm 230x375), a punta di penna e acquerello, su carta con<br />

f<strong>il</strong>igrana “Mezzaluna in cerchio, con croce” in uso a Genova nella seconda metà del<br />

XVI secolo (Briquet, Les F<strong>il</strong>igranes, n.3251). Splendido artistico disegno raffigurante<br />

sei guerrrieri in combattimento, tipico dell’arte di Luca Cambiaso negli ultimi decenni<br />

di attività. Ottima conservazione, in vecchia bella cornice scolpita e dorata. Cfr. Catalogo<br />

Disegni Italiani del Victoria & Alberto Mus., p.50 n.99.<br />

33. CAPRICCIOArchitettonico neoclassico: Paesaggio lacustre con<br />

fortezza d’invenzione. 1787, € 2.200<br />

Disegno a penna ed acquerello, firmato “Antonio Bonacci inventò e disegnò nel 1787”;<br />

mm 610x435, applicato su cartoncino decorato moderno. Raffinato acquerello, probab<strong>il</strong>mente<br />

realizzato per una scenografia; non è stato possib<strong>il</strong>e reperire alcuna notizia sull’autore.<br />

16<br />

31<br />

33<br />

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DISEGNI, ACQUARELLI E TEMPERE<br />

34. LAGO MAGGIORE – Veduta delle Isole Borromee presa da<br />

Santa Caterina del Sasso a Laveno. 1840 ca., € 6.500<br />

Dipinto anonimo a gouache su carta, mm 460x650 e ampio margine nero. Titolo “Lago<br />

Maggiore” al centro in basso. Stupenda grandiosa veduta, dipinta da ottima mano con<br />

colori luminosi di raffinato effetto. Le vedute a gouache dei laghi Piemontesi e Lombardi<br />

sono insolite e assai rare. Perfettamente conservata in semplice cornice dorata del tempo.<br />

35. (LAGO MAGGIORE) - FRASER REDGRAVE, J., Veduta dell’Isola<br />

Madre e dell’isola Bella, Baveno sulla costa, con sfondo dei monti.<br />

Acquarello originale del 1850 ca., € 1.850<br />

Pittura su cartoncino, 205x365 mm., in deliziosi colori paesaggistici tipici del lago. Non<br />

firmata né datata ma sicuramente attribuib<strong>il</strong>e all’artista inglese Fraser Redgrave, <strong>il</strong> quale<br />

a metà ottocento viaggiò in Costa Azzurra, in Riviera Ligure, in Piemonte e in Lombardia,<br />

dipingendo caratteristici acquerelli delle varie località (vari altri sono in nostro possesso,<br />

con firma e data). Deliziosa veduta, perfettamente conservata.<br />

36. MILANO. Veduta (senza data, 1850 ca.), € 6.000<br />

Gouache con rialzi a biacca su traccia di acquatinta (mm 380x730; bella cornice<br />

d’epoca in legno dorato con ricca decorazione a palmette e a fregi vegetali. Ampia bordura<br />

grigio scuro stesa, secondo <strong>il</strong> gusto del tempo, sui margini; titolo calligrafato a tempera<br />

rossa in lettere capitali al margine inferiore. L’opera, raffigurante una panoramica<br />

veduta di M<strong>il</strong>ano secondo una maniera che ricorda da vicino quella del Bossoli, è incentrata<br />

sulla Piazza del Duomo ma offre un ampio scorcio della città ed è animata da<br />

una serie di figure e carrozze appena abbozzate. Rara. (Manca ai repertori consultati).<br />

37. MONFORT, Octavianus (Pittore Piemontese del XVII sec.). Natura<br />

morta con fiori, frutta, pesci e aragosta, € 29.000<br />

Dipinto a tempera su pergamena, mm 500x400, raffigurante un vassoio in rame con<br />

i pesci, varie frutta, una rosa, altri fiori. Stupenda pittura del Monfort, del quali si conoscono<br />

poche opere, solo alcune firmate, con spiccate caratteristiche st<strong>il</strong>istiche che ne<br />

permettono la sicura attribuzione all’artista. In ottimo stato di conservazione e con colori<br />

assai freschi. Prezioso documento pittorico ascritto a questo pittore piemontese assai<br />

noto e ancora piuttosto avvolto da un velo di mistero: “O Monfort è un fantasma privo<br />

di stato civ<strong>il</strong>e, <strong>il</strong> cui corpo materiato solo di fiori, di frutte e di verdure...è emerso non<br />

tanto dall’oblio quanto dal nulla...Alcuni degli esempi noti, talora attribuiti al Monfort,<br />

appaiono particolarmente vicini ai suoi modelli, da cui si distinguono solo per una più<br />

secca prof<strong>il</strong>atura dei fiori, frutti e foglie, per una più diradata, vacua stesura della puntinatura,<br />

oppure all’inverso per un più stridulo, pesante cromatismo”. Cfr. CHIAPPATTI E<br />

ROSCI, p. 7 e 33.<br />

17<br />

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LIBRERIA ANTIQUARIA PREGLIASCO<br />

38. Napoli - Napoli da Pos<strong>il</strong>lipo. € 7.000<br />

Gouache originale su carta, mm 418x635 e fascia grigio-azzurra con titolo manoscritto<br />

in bianco lungo <strong>il</strong> margine inferiore. Non firmata nè datata, ma 1840 ca. Classica veduta<br />

della città partenopea vista da Pos<strong>il</strong>lipo con <strong>il</strong> golfo animato da imbarcazioni e in primo<br />

piano la passeggiata. Grandiosa e luminosa gouache, di notevole qualità pittorica.<br />

39. (Nizza Marittima) – GUIAUD, Jacques (Chambery 1811-Paris<br />

1876). Veduta di Nizza Marittima presa dall’entroterra. 1853, € 3.000<br />

Dipinto originale all’acquarello su carta (mm. 225x470), in tenui colori autunnali, firmato<br />

e datato a penna in basso a sinistra, elegantemente presentato in passe-par-tout e<br />

cornice antica. Veduta a volo d’uccello della “Vieux Nice” e del golfo dalla collina, animata<br />

da quattro piccoli personaggi in primo piano su una camminamento. S’intravedono<br />

pure Cap Ferrat e la rada di V<strong>il</strong>lefranche. L’artista J.Guiaud fu pittore paesaggista e litografo,<br />

allievo di Watelet e Cognier, espose ai Salons di Paris dal 1831 al 1876. Varie sue<br />

vedute di Nizza sono al Musée Epinal e al Musée de Nice. Cfr. Bénézit, V, 282. Thieme-<br />

Becker, XV, 264.<br />

40. PIOLA, Domenico (Genova 1627-1703, pittore e disegnatore, iniziò<br />

a lavorare con Valerio Castello). Testa di Bacco fanciullo, € 3.000<br />

Disegno originale a penna e pennello di seppia su carta, mm 220x200. Presentato in<br />

passe-par-tout e cornice dorata. Delizioso ritratto del simpatico giovane Bacco sorridente<br />

e ironico. Cfr. Disegni del Victoria and Albert Museum, II, 783. Galletti-Camesasca,<br />

II, 1968.<br />

41. Torino - CHAPUY, Nicolas-Marie. Coppia di litografie rialzate<br />

a gouache e biacca, di eccezionale bellezza, entro preziose cornici<br />

coeve in stucco dorato. Vedute rare ed introvab<strong>il</strong>i in queste straordinarie<br />

condizioni di colore e conservazione. Tratte dall’opera L’Italie monumentale<br />

et pittoresque, litographiée d’après les dessins de Chapuy,<br />

Paris 1845, € 11.000<br />

-Piazza Vittorio Emanuele (mm 345x492,) di Jean-Louis Tirpenne e Adolphe Bayot<br />

su disegno di Nicolas-Marie Chapuy, Paris, 1845. Grande veduta prospettica di Piazza<br />

Vittorio Emanuele animata da figure. Sullo sfondo la Chiesa della Gran Madre e la collina.<br />

PEYROT, Torino nei secoli, II, 481/2<br />

-Chiesa della Gran Madre e Cappuccini. Litografia a colori con ritocchi a mano (mm<br />

343x507) di Jules Monthelier su disegno di Nicolas-Marie Chapuy, Paris, 1845. Grande<br />

veduta prospettica del Ponte Vittorio Emanuele con la Chiesa della Gran Madre ed <strong>il</strong><br />

Monte dei Cappuccini. Sullo sfondo <strong>il</strong> Castello del Valentino. Veduta animata da personaggi.<br />

PEYROT, Torino nei secoli, II, 481/3.<br />

18<br />

40<br />

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DISEGNI, ACQUARELLI E TEMPERE<br />

42. TROTTI, Giovanni Battista, detto IL MALOSSO, composizione<br />

attribuita (Cremona 1555 – Parma 1619). La Trinità in Trionfo (fine<br />

XVI secolo), € 4.200<br />

Disegno a penna ed acquerello di seppia, mm.425 x 285, su carta lievemente tinta di<br />

fine cinquecento, vgergellata e f<strong>il</strong>igranata (non leggib<strong>il</strong>e). Forte disegno di origine chiaramente<br />

manierista, in linea con i lavori dell’artista conservati a Cremona, a Parma ed a<br />

Piacenza. G.B.Trotti divenne pittore di corte nominato da Ferruccio Farnese. Disegno<br />

assai elaborato della Trinità, con varie figure allegoriche. (Alcuni lievi restauri marginali,<br />

visib<strong>il</strong>i solo al verso del foglio). Conservato in bella cornice antica, scolpita e dorata.<br />

43. VELLAN, Felice (1889-1976). Circolo Artisti di Torino. Torino,<br />

1932, € 850<br />

Disegno originale (mm 287x395) firmato nell’angolo inferiore destro: “F. Vellan. Turin-<br />

20-1-1932”, realizzato a carboncino con particolari rialzati in matita rossa. In alto a destra<br />

<strong>il</strong> titolo Circolo artisti di Torino e in basso la dedica “L’hommage à Blampied”<br />

raffigurato al centro della scena. L’artista presenta una sua opera ad una serie di personaggi<br />

rappresentati in modo caricaturale ed identificati da una didascalia. Sulla sinistra:<br />

Lidio Ajmone, F<strong>il</strong>ippo Omegna, Ach<strong>il</strong>le Parachini, A. Falchetti. Doctor. Al centro: Blampied.<br />

Sulla destra:Felice Vellan, Carlo Scavini, Augusto Buffaglia, Piero.<br />

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19<br />

42<br />

43


INCISIONI DI MAESTRI E DECORATIVE<br />

44. AMMAN, Jost. Praecipuorum Populorum tam Virorum quam Foeminarum<br />

singularis arte depicti. Norimberga 1577, <strong>il</strong> foglio € 700<br />

M<strong>il</strong>ano - Virgo Nob<strong>il</strong>is Mediolanensisvenezia - Dux Venetus<br />

Venezia - Patricius Vel Senator Venetus<br />

Venezia - Mercator Venetus<br />

Venezia - Veneta Mulier (Tav. Cxxi)<br />

Ravenna - Nob<strong>il</strong>is Foemina Ravennas<br />

Faenza - Honesta Mulier Faventina<br />

Siena - Vidua Senensis In Hetruria<br />

Padova - Nob<strong>il</strong>is Patavina<br />

Roma - Romana Virgo Nob<strong>il</strong>is<br />

Roma - Curtisana Sive Meretrix Romana<br />

Bologna - Foemina Bononiensis<br />

Genova – Nob<strong>il</strong>is Foemina Genuensis<br />

Genova – Senator Genuensis<br />

S<strong>il</strong>ografie originali, fogli di mm 200x310, costumi di nob<strong>il</strong>i e popolani delle varie città<br />

d’Italia. Gli elaborati abbigliamenti sono assai fedeli alla moda del tempo e costituiscono<br />

una straordinaria documentazione. Eccezionali esemplari, freschissimi e con<br />

splendida colorazione strettamente coeva; rarissimi in queste condizioni. La spessa colorazione,<br />

esalta soprattutto gli arancioni e i viola. Colas, Bibliogr. du Costume, n. 113.<br />

Lipperheide n. 7.<br />

45. BESLER, Bas<strong>il</strong>ius. Dalla serie Hortus Eystettensis, sive d<strong>il</strong>igens et<br />

accurata omnium plantarum, florum, stirpium, pubblicata ad Altdorf<br />

nel 1613,<br />

-Tulipa Lutea € 2.200<br />

-Nasturtium indicum € 2.200<br />

-Calendula flore simplicis € 2.200<br />

-Palma christi maculata € 2.200<br />

-Tulipa viridis coloris € 2.200<br />

Incisioni in rame di W. K<strong>il</strong>ian (630x540 mm.), con finissima colorazione antica. Tratte<br />

dalla celbre opera di Bas<strong>il</strong>ius Besler che descrive i fiori conservati nel famoso giardino<br />

di Konrad Von Gemmingen, Principe di Eichstat. Adorna di 367 splendide tavole, è una<br />

delle più preziose opere di botanica di ogni epoca. Cfr. Nissen 158. Pritzel 745.<br />

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20<br />

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INCISIONI DI MAESTRI E DECORATIVE<br />

46. BLANCHARD, Auguste (Paris 1766-1833). La Danza di Apollo e<br />

le Muse. Acquaforte settecentesca. firmata “Rafaello pinx. – Blanchard<br />

sculp.”. (Fine XVIII secolo), € 1.450<br />

Incisione di mm 350x750 e margini. Avvincente e insolita scena mitologica raffigurante<br />

le nove Muse gioiosamente danzanti attorno ad Apollo. Le firme di Raffaello e di Blanchard<br />

sono nel margine inferiore, come pure i nomi, in carattere greco antico, delle danzatrici<br />

(Calliope, Clio, Erato, Melpemone, Euterpe, Urania, ecc.). Assai bella prova,<br />

tiratura originale. Presentata in cornice moderna noce e oro.<br />

47. CALLOT, Jacques. Vue de Paris: Le Louvre, acquaforte originale.<br />

Parigi, 1628-30 ca., € 2.500<br />

mm 169 x 339, piccolo margine bianco sui quattro lati. Disegnata da Callot durante <strong>il</strong><br />

soggiorno a Parigi degli anni 1628-1630 e dal medesimo artista incisa a Nancy al suo ritorno<br />

nella città natale. Stupenda animatissima scena di festa nautica sulla Senna con vari<br />

battelli a remi e personaggi in costume. Sulla riva destra alcune case dell’antica Parigi<br />

e <strong>il</strong> palazzo di Nesle, con vari spettatori. Sulla riva sinistra del fiume <strong>il</strong> palazzo Petit<br />

Bourbon e la Grande Galerie du Louvre con la Tour de la Prévosté. Sul rame non figura<br />

alcuna iscrizione o firma. Pregiatissima incisione, di grande bellezza artistica.<br />

48. (CALLOT, d’après) – SAVERIJ, Salomon (Amsterdam 1594-1678,<br />

incisore). La Fiera dell’Impruneta. Copia in controparte della famosa<br />

incisione di Jacques Callot. Parigi, 1620, € 3.500<br />

Eseguita nei primi anni del XVII secolo dall’artista olandese. Misura 424x665 mm e<br />

ampio margine bianco sui quattro lati (medesime dimensioni dell’originale di Callot).<br />

Dedicata a Michele Biondo, con le di lui armi araldiche in luogo di quelle di Cosimo II<br />

Medici. Magnifica animatissima scena di grandi dimensioni del mercato dell’Impruneta,<br />

considerata in assoluto <strong>il</strong> capolavoro di Callot. Questa copia contemporanea, emblematica<br />

della rarità dell’originale sin dal XVII secolo; realizzata in controparte è<br />

comunque di grande effetto e non comune. Esemplare assai ben conservato (un piccolo<br />

strappo nel margine di sinistra). Callot è considerato <strong>il</strong> più grande fra gli artisti che si dedicarono<br />

esclusivamente all’inicisione. A Roma sin dal 1609, nel 1612 fu chiamato a<br />

Firenze, dove insieme a Giulio Parigi fu incaricato da Cosimo II di creare testimonianze<br />

visive delle feste e degli eventi popolari del proprio regno. Cfr. Lieure, Callot, n.361<br />

(note). Bénézit, XII, 335.<br />

49. CANALETTO (Antonio Canal, detto, Venezia 1697-1768). Foglio<br />

di titolo figurato inciso della serie “Vedute, altre prese da i Luoghi<br />

altre ideate da Antonio Canal...” (Venezia 1744), € 5.000<br />

Acquaforte originale disegnata e incisa dall’artista, II stato su 2 (<strong>il</strong> primo stato, sul<br />

quale la dedica è manoscritta, è noto in unico esemplare), mm295 x 430 e pieno margine<br />

bianco di 90 mm. Porta la dedica di Canaletto al console inglese a Venezia Joseph Smith,<br />

<strong>il</strong> quale supportò l’artista nel produrre la preziosa serie di 33 splendide vedute della città<br />

lagunare. F<strong>il</strong>igrana della lettera “R”. Cfr. Bromberg n.1. De Vesme 1. Pallucchini e Guarnati<br />

1. Succi 67.<br />

21<br />

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49<br />

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LIBRERIA ANTIQUARIA PREGLIASCO<br />

50. CASTIGLIONE, Giovanni Benedetto detto Il Grechetto (Genova<br />

1616-1670). La Fuga in Egitto. S.d. ma 1645, € 2.100<br />

Acquaforte originale firmata “Gio. Bened. Castiglione Genovese” nell’angolo inferiore<br />

destro della lastra (mm 299x296, linea nera di bordura marginale completa). Nota<br />

finissima composizione raffigurante la Madonna e <strong>il</strong> Bimbo sull’asino, accanto S.Giuseppe,<br />

a lato pastori e pecore, sull’albero angeli e angeletti alati. Buona prova (alcune lievissime<br />

e leggere macchie). Bénézit, III, 352. Basan 116. Bellini 20. Illustrated Bartsch,<br />

vol.46, n. 012.<br />

51. CASTIGLIONE, Giovanni Benedetto detto Il Grechetto. Il f<strong>il</strong>osofo<br />

Diogene cerca l’uomo onesto. S.d. ma 1645-47, € 3.000<br />

Acquaforte originale firmata “G. Bened. Castiglionis in.” nell’angolo inferiore sinistro<br />

della lastra (mm 217x303, e margini bianchi di 20 mm. ca.). Tiratura originale, ottimo<br />

esemplare (lievissima traccia di piega verticale al centro del foglio). Foglio assai<br />

rappresentativo per l’arte incisoria dell’<strong>il</strong>lustre genovese. Illustrated Bartsch, vol.46, n.<br />

021. Basan 116. Bellini 16.<br />

52. CASTIGLIONE, Salvatore (Genova 1620-1676). La Resurrezione<br />

di Lazzaro (1645), € 1.900<br />

Acquaforte originale, mm112 x 213, piccolo margine bianco oltre la battuta del rame.<br />

Firma incisa in basso a sinistra “Salvatore Cas. Genova 1645”. Raffigura <strong>il</strong> Cristo, Lazzaro<br />

al risveglio, otto spettatori stupiti del miracolo. Salvatore fu fratello minore di Giovanni<br />

Benedetto Castiglione, del quale seguì la carriera artistica. La sua attività è<br />

documentata unicamente dalla presente rara incisione, <strong>il</strong> cui rame é conservato nella<br />

Calcografia nazionale di Roma.Ottima prova con f<strong>il</strong>igrana “giglio in cerchio sormontato<br />

da corona ducale”. Bartsch, XXI, p. 43. Ferrara-Bellini, n.66 “sente l’influsso fantastico<br />

e rembrandiano del Grechetto”.<br />

53. CIALDIERI, Girolamo (Urbino 1593-1680, pittore, incisore, architetto)<br />

Ecce Homo. Et si hic non esset homo non liberaretur homo.<br />

Firmata “Hieronimus Cialdierus Urbinum I.F.” € 2.000<br />

Bulino originale, mm 274x194, un cm. di margine sui quattro lati (lieve restauro al verso<br />

del margine inferiore) Il titolo indicato appare su un cartiglio in basso della scena; la<br />

firma si legge ai piedi di una colonnina. Incisione estremamente rara del Cialdieri, artista<br />

che ha lasciato pochissimi rami. Il Cristo coronato di spine è a figura intera, mostrato<br />

al popolo da Caifa e da tre armati.Il Gesù ha figura dolcissima e colma di dolore<br />

umano.. Cfr. Thieme-Becker VI, 558. Nagler, Die monogrammisten, I, 2820.<br />

54. GALATERI DI GENOLA, Pietro. Armata Sarda: Uniformi antichi<br />

e moderni. Torino, Lit. Doyen, 1844,<br />

1) Guardie del Corpo di S.M: € 500<br />

2) Alcuni Corpi di Cavalleria (Uffiziali) € 500<br />

3) Alcuni Corpi sopressi di Cavalleria € 500<br />

4) Corso dè Bersaglieri-Reggimento Cavaleggieri di Sardegna € 500<br />

5) Instituti M<strong>il</strong>itari € 500<br />

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INCISIONI DI MAESTRI E DECORATIVE<br />

6) Corpo Reale del Genio M<strong>il</strong>itare e Battaglione Zappatori € 500<br />

7) Reggimento Genova Cavalleria € 500<br />

8) Musicanti e Tamburini (piega verticale nella parte sinistra del foglio)<br />

€ 400<br />

Litografie a due tinte, rialzate a pennello da mano del tempo, raffig. le uniformi dei<br />

vari Corpi dell’esercito piemontese. Preziosa documentazione per le uniformi dell’Armata<br />

Sarda dall’epoca remota dell’istituzione di ogni singolo Corpo all’anno 1844.<br />

Cfr. Colas n.1156.<br />

55. GOYA, Francisco y Lucientes (1746-1828). (Proverbios) - Serie<br />

delle quattro incisioni aggiunte da Goya, pubblicate ne L’Art del 1877<br />

in prima tiratura, alla collezione delle 18 incisioni all’acquaforte e acquatinta<br />

edite nel 1824, € 16.000<br />

1)“Que guerrero!”(dos a uno, meten la paja en el culo)<br />

2)”Una Reina del circo” (ba<strong>il</strong>ando en una cuerda floja)<br />

3)”Otras leyes por el pueblo” (quien se pondrà el cascabel al gato?)<br />

4)”Lluvia de toros” (el toro y el aire darles calle)<br />

Le presenti quattro lastre, incise da Goya nel medesimo anno 1824, ritenute perdute,<br />

vennero invece ritrovate presso lo studio del pittore spagnolo Eugenio Lucas e in seguito<br />

inserite, in prima tiratura, nel periodico parigino. Sino ad allora erano totalmente<br />

sconosciute e inedite. Quattro stupende grandi incisioni (mm245x350 caduna) con pieni<br />

margini, conservate nel presente volume integro de L’Art del 1877. In perfetto stato, a<br />

pieni margini, legatura editoriale in percallina rossa decorata. Thomas Harris, Goya engravings,<br />

n.266-269.Leo Delte<strong>il</strong> nn. 220-223.<br />

56. GOYA, Francisco y Lucientes. Dalla famosa serie dei Proverbios, le<br />

seguenti incisioni originali all’acquaforte, acquatinta, puntasecca e bulino,<br />

in inchiostro bistro intenso. Caduno € 1.800<br />

1)”Disparate de miedo” (Por temor no pierdas honor (folly of fear).<br />

Thomas Harris n.249<br />

2)”Disparate Desordenado” (Disorderly folly). Th. H. n.264.<br />

3)”Disparate Pobre” (poar folly). Th.H. 258.<br />

4)”Dios los cria y ellos se juntan” (God creates them and they join up<br />

together). Th.H.265<br />

5)”Sanan cuch<strong>il</strong>ladas mas no malas palabras” (wounds heal quicher<br />

than hasty words). Th. Harris. n.263.<br />

Seconda edizione su nove (II/IX), della Calcografia de la Real Academia, Ottobre 1875,<br />

tirata su carta forte bambagina identica a quella della prima edizione del 1864. Tutte le<br />

lastre furono bisellaste per la prima volta. in questa tiratura impressa in numero assai limitato<br />

di esemplari.<br />

Numerate nell’angolo superiore destro. I rame misurano caduno mm250x350 circa alla<br />

battuta del rame, oltre pieni margini bianchi. I Proverbios costituiscono la serie tecnicamente<br />

più complessa di Goya, uno dei sommi e più fecondi artisti di ogni epoca. Thomas<br />

Harris, Catalogue, nn.248-269.<br />

23<br />

56<br />

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LIBRERIA ANTIQUARIA PREGLIASCO<br />

57. GOYA, Francisco. Los Caprichos. Madrid, Calcografia della Real<br />

Academia (IV impressione) 1878. € 34.000<br />

album in-folio oblungo (240 x 350 mm), legatura originale con piatti in cartone azzurro,<br />

l’autoritratto di Goya (tavola 1 della serie) ripetuto e impresso sul piatto anteriore, dorso<br />

in tela, in solido astuccio posteriore. Serie completa delle 80 incisioni di Goya all’acquatinta,<br />

famoso capolavoro grafico del Settecento europeo. Le incisioni, animati studi<br />

di vita popolare, misurano mm 160 x 220 ed hanno ampi margini oltre la battuta del rame.<br />

I Caprichos furono impressi ben 12 volte, dal 1779 al 1937, assai richiesti e ricercati. La<br />

prima edizione del 1799, di grande valore commerciale, ebbe una tiratura di 200 esemplari,<br />

e così la seconda e la terza edizione. La presente IV ediz. venne impressa dalla calcografia<br />

della Real Academia in soli 65 esemplari ed è rarissima. Esemplare ottimamente<br />

conservato, assai puro. Thomas Harris, Goya engravings, vol. II, pp.62-118.<br />

58. GRASSET, Eugène-Samuel (Paris 1841-1917) Les Mois. Douze<br />

compositions gravées sur bois et imprimées en chromolithographie.<br />

Paris, G. de Malherbe, s. d. (1896), € 4.500<br />

in-4 (mm215 x 155 e ampi margini bianchi, in eleganti passe-par-tout rigidi). Stupenda<br />

suite, tipico esempio di “art nouveau”, nata per <strong>il</strong>lustrare un calendario dei negozi della<br />

catena“La belle jardinière”. Serie completa di 12 litografie a colori.<br />

Illustre pittore e <strong>il</strong>lustratore fecondo e personalissimo, <strong>il</strong> Grasset fu <strong>il</strong> padre dell’arte floreale<br />

di fine secolo e si applicò ad instaurare nuovi principi decorativi, st<strong>il</strong>izzati e legati<br />

a minuziose regole. Straordinarie composizioni in cui l’allegoria dei mesi si<br />

identifica con eleganti figure femmin<strong>il</strong>i in splendidi abiti, intente a lavori di giardinaggio<br />

che seguono le fioriture dei singoli mesi. Assai curati i particolari, con panche,<br />

fontane, vasi e cesti che ben esprimono <strong>il</strong> gusto dell’epoca. Cfr. The turn of a century,<br />

n. 50. Bénézit, VI, 384.<br />

59. HUET, Jean Baptiste (1745-1811) – DEMARTEAU, G<strong>il</strong>les (1729-<br />

1786) Les quatre sainsons. Paris, chez Demarteau graveur. Cloitre Saint<br />

Benoit, 1785, € 4.000<br />

serie di quattro incisioni in rame (mm 290x363), all’acquatinta e colori, datate 1785 nell’angolo<br />

inferiore sinistro, titolo al centro del margine inferiore bianco, firmata “J.B.Huet<br />

pinx” e “Demarteau sculp. 1785”. Affascinanti scena bucoliche riccamente abitati da<br />

putti, vergini, fauni e animali. Ciascuna tavola rappresenta una stagione: L’Hiver, Le<br />

Printemps, L’Eté, L’Automne. Stupenda serie di incisioni realizzata da Demarteau, artista<br />

conosciuto per aver creato l’acquatinta a colori. Magnifici esemplari, rari. LE BLANC,<br />

Manuel de l’amateur d’estampe, II, p. 402. BENEZIT, IV, , p. 432.<br />

60. JACKSON, John Baptiste (1701-1754) La discesa dello Spirito<br />

Santo, da Tiziano Vecellio, (1745), € 1.500<br />

s<strong>il</strong>ografia da tre matrici tirate in colore giallo e bruno di varie tonalità, mm 568x382 e<br />

margini. Grandiosa scena raffigurante Cristo e gli Apostoli nel tempio, derivata da un dipinto<br />

di Tiziano. La pala d’altare eseguita per la Chiesa di S.Spirito in Isola intorno al<br />

1550 si trova ora a S. Maria della Salute. Legenda firmata, con dedica al nob<strong>il</strong>e J.S. Ma-<br />

24<br />

57<br />

58<br />

59


INCISIONI DI MAESTRI E DECORATIVE<br />

kinzie, nell’alto della composizione. Il Jackson, innovatore nel 18° secolo dell’incisione<br />

a chiaroscuro, produsse a Venezia, sotto <strong>il</strong> patrocinio del Console Smith, una serie di 24<br />

stupende s<strong>il</strong>ografie eseguite con la medesima tecnica del chiaroscuro da tre o quattro matrici<br />

che venne edita dal Pasquali nel 1745. Rara e assai decorativa. Cfr. Mostra Jackson<br />

Museo di Bassano (1996). C.Franklin, Cat. Chiaruscoro, pp.9-19 e 35. Le Blanc II, 416.<br />

61. MICHELANGELO (d’après). Il Giudizio Universale nella Cappella<br />

Sistina. XVI secolo, € 2.000<br />

incisione cinquecentesca a bulino di Leonard Gaultier (Magonza 1552-1641) riproducente<br />

<strong>il</strong> complesso animatissimo affresco del Buonarroti, assai bella e di grande<br />

pregio. Foglio di mm 311x234, piccolo margine bianco sui quattro lati. Al centro in alto<br />

della composizione vi è <strong>il</strong> ritratto di Michelangelo in ovale, volto verso destra, con<br />

l’iscrizione “Michel Angelus Buonarotus Patricius Florent. An. Agens LXXIII”.<br />

Nel basso a sinistra la firma: “Leonardus Gaultier fecit”. Primo stato avanti l’indirizzo<br />

di Mariette. Conservata in bella cornice ottocentesca di noce scolpita. Cfr. Le<br />

Blanc II, 273.<br />

62. MORLAND, George (1763-1804) The Story of Laetitia (1800 ca.),<br />

€ 7.000<br />

sei incisioni in rame a colori al point<strong>il</strong>lé di John Raphael Smith dai dipinti di George<br />

Morland: cm. 26 x 30 circa, in antichi passepartouts decorati. (Domestic Happiness, The<br />

Elopement, Dressing for the Masquerade, The Tavern Door, The Virtuous Parent, The<br />

Fair Penitent). Serie tra le più famose e riuscite del celebre pittore e acquarellista inglese,<br />

autore di numerose scene fam<strong>il</strong>iari e di costume realizzate appositamente per essere<br />

trasposte a colori su lastra. Le tavole raffigurano episodi della vita di Letizia, a metà<br />

tra virtù e vizio; bellissimi i vestiti e le ambientazioni. Serie completa, annoverata fra i<br />

capolavori dell’incisione a colori alle sue origini, ed importante per la storia del costume<br />

del Settecento. Cfr. Slater, Engravings and their value, p. 594.<br />

63. Napoleone - BATTAGLIE NAPOLEONICHE (Imagerie d’Epinal).<br />

Serie di 22 s<strong>il</strong>ografie a colori eseguite nel 1830-1840 da François<br />

GEORGIN (artista francese, 1801-1863), edite da Pellerin a Epinal nei<br />

medesimi anni, € 6.800<br />

dimensioni medie cm 40 x 60 e ampi margini. Scene molto animate, incise in colori<br />

assai vivaci, estremamente decorative. Tiratura originale, in perfetto stato di conservazione.<br />

Elenco delle 22 rare s<strong>il</strong>ografie disponib<strong>il</strong>i della serie: Bata<strong>il</strong>le et passage du<br />

Pont de Lodi. – Entrée de Napoléon à Grenoble. – Passage du Pont d’Arcore. – Passage<br />

du Mont St. Bernard. – Napoléon à Montereau. – Les adieux de Fontainbleau. –<br />

Bata<strong>il</strong>le d’ Iena. – Bata<strong>il</strong>le de Rivoli. – Bata<strong>il</strong>le de la Moscova. – Napoléon blessé à<br />

Ratisbonne. – Rntrée de Naopléon à Madrid. – Bata<strong>il</strong>le des Piramides. – Bata<strong>il</strong>le de<br />

Lutzen. – Siège de Saragosse. – Bata<strong>il</strong>le de Waghram. – Bata<strong>il</strong>le d’Austerlitz. – Ve<strong>il</strong>le<br />

d’Austerlitz. – Le retour de l’Ile d’Elbe. – Napoléon à Sainte Hélène. – Apoteose de<br />

Napoléon. - Mort de Napoléon le Grand. –Tombeau de Napoléon. RENÉ PERROUT, Les<br />

Images d’Epinal, 90 e seguenti.<br />

62<br />

25<br />

60<br />

61<br />

63


LIBRERIA ANTIQUARIA PREGLIASCO<br />

64. PIRANESI, Giambattista. Serie di acqueforti tratte dalla serie “Vedute<br />

di Roma disegnate ed incise da Giambattista Piranesi Architetto<br />

Veneziano” (eseguite dal 1748 al 1778), capolavoro dell’incisione<br />

in rame di tutti i tempi,<br />

1) Veduta della Gran Piazza e Bas<strong>il</strong>ica di S.Pietro. € 3.400<br />

originale firmata “Cav. Piranesi f.” eseguita dall’artista nel 1772. Splendida veduta di piazza<br />

San Pietro, mm 460 x 700 e ampi margini bianchi, tratta dalla celebre serie di 135 vedute.<br />

Magnifico esemplare del primo stato su tre, impresso su carta pesante, f<strong>il</strong>igrana del giglio in<br />

doppio cerchio. Prima tiratura del rame, rara. Foc<strong>il</strong>lon n.721. Hind 101, I/3.<br />

2) Veduta della Bas<strong>il</strong>ica di S. Sebastiano fuori delle mura di Roma,<br />

su la via Appia € 3.200<br />

Acquaforte (eseguita 1750), titolo su targhetta in basso a sinistra; firma “Piranesi f.” in<br />

basso al centro, mm460 x 655, ampi margini sui quattro lati. Esemplare assai bello, di<br />

primo stato, con f<strong>il</strong>igrana del giglio in doppio cerchio. Foc<strong>il</strong>lon n.721. Hind, 13, I/4.<br />

3) Veduta del Castello dell’Acqua Felice… € 3.000<br />

Acquaforte (1751), mm 395 x 675, ampi margini bianchi. Firmata “Piranesi F.” nell’angolo<br />

inferiore destro. Splendido esemplare del secondo stato su cinque. F<strong>il</strong>igrana<br />

del giglio in doppio cerchio. Hind n.20, II/5. Foc<strong>il</strong>lon n.735, II/5.<br />

4) Veduta del Mausoleo d’Elio Adriano ora chiamato Castello S. Angelo”<br />

€ 2.600<br />

Acquaforte (1754), mm355 x 585 e ampi margini bianchi. firmata nell’angolo inferiore<br />

destro. Magnifico esemplare del secondo stato su sei. F<strong>il</strong>igrana del giglio in doppio cerchio.<br />

Hind n. 29, II/6. Foc<strong>il</strong>lon n.793, II/6.<br />

5) Veduta della Piazza del Popolo” (1750) € 3.000<br />

Nel margine inferiore destro: “presso l’autore a strada Felice vicino alla Trinità de<br />

monti”. Acquaforte della medesima serie, animata veduta, mm380 x 540 e ampi margini<br />

bianchi. Magnifico esemplare del terzo stato su sette. F<strong>il</strong>igrana del giglio in doppio cerchio.<br />

Hind n.14,IIII/7. Foc<strong>il</strong>lon n. 794, III/7.<br />

6) Veduta di Piazza di Spagna” € 3.000<br />

Acquaforte (1750), mm380 x 592, ampi margini bianchi, firmata nell’angolo inf. destro<br />

“Piranesi architetto fec.” F<strong>il</strong>igrana del giglio in doppio cerchio. Magnifico esemplare,<br />

del quarto stato su otto. Hind n.18, IV/8. Foc<strong>il</strong>lon n.795, IV/8.<br />

65. REMBRANDT, Harmensz van Rijn (Leyden 1606-1669).<br />

La morte della Vergine (1639), € 5.000<br />

Incisione originale all’acquaforte e puntasecca, firmata e datata “Rembrandt 1639”<br />

nell’angolo inferiore sinistro della lastra, mm.410 x 315 e margine bianco di circa 20<br />

mm sui quattro lati. Tiratura postuma, ma esemplare del III stato su quattro, prima di<br />

intense bruniture successive, in ottimo stato di conservazione. Stupenda complessa<br />

scena, tra i capolavori grafici del sommo artista. Biorklund-Barnard 39/A, III/IV. Ustike<br />

III/IV. Coppier F.37. Hind 161 III/IV.<br />

66. ROBETTA (Cristofano di Michele Martini, detto Robetta, Firenze<br />

1462-1522 ca.). L’Adorazione dei Magi (circa 1500), firmata “Robetta”<br />

nell’angolo inferiore destro della lastra. € 9.000<br />

26<br />

65<br />

66<br />

64


INCISIONI DI MAESTRI E DECORATIVE<br />

Bulino originale, mm301 x 278 (piccoli margini bianchi di 2 mm oltre la battuta del<br />

rame). Br<strong>il</strong>lante impressione cinquecentesca, con parte di f<strong>il</strong>igrana non identificab<strong>il</strong>e<br />

nella zona centrale inferiore del foglio, di uno dei maggiori capolavori dell’incisione<br />

fiorentina di fine quattrocento. Le tirature strettamente coeve di questo bulino sono<br />

estremamente rare e preziose. Il rame originale è conservato al British Museum dal<br />

1888. Il presente è esemplare in ottima conservazione. Robetta, celebre raffinatissimo<br />

incisore, si ispirò per questa composizione al dipinto di F<strong>il</strong>ippino Lippi conservato<br />

agli Uffizi di Firenze. Cfr. HIND, Early Italian Engravings, II, p.200 n.10. Illustrated<br />

Bartsch, vol. 25, p.536 n.10, e tavola n.396. Nat. Gallery Washington, Early Italian<br />

engr., n.118.<br />

67. SEVERINI, Gino (Cortona 1883 – Paris 1966), Dalla splendida<br />

serie “Fleurs et Masques” di 16 litografie originali firmate, colorate<br />

vivacemente a pochoir da Jean Saudé, sono disponib<strong>il</strong>i le seguenti:<br />

1) Le Concert (dama e cavaliere con chitarra e amorino) € 2.700<br />

2) Compotier et Colombe (vaso con frutta e colomba, un libro sul tavolo)<br />

€ 2.200<br />

3) Nature Morte au Compas (compasso, chitarra e fiori) € 2.500<br />

4) Enlevement d’Europe (Arlecchino rapisce Europa sul cavallo)<br />

€ 2.600<br />

5) Les Prouesses d’Arlequin (Arlecchino seduto, con compasso, fiori,<br />

e dama) € 2.700<br />

Pubblicate a Londra da Pelican Press nel 1930, in tiratura a 125 esemplari su “papier Lafuma”,<br />

fogli di mm 460x323, in perfetto stato. Severini, pittore futurista, lavorò con<br />

Boccioni, Modigliani, Picasso, Utr<strong>il</strong>lo e Braque.<br />

68. THIBAULT, Girard. Quattro grandiose tavole tratte da “Academie<br />

de l’Espee.. ou se demonstrent par reigles mathematiques sur le fondement<br />

d’un cercle mysterieux la theorie et pratique des vrais et<br />

jusqu’a present incognus secrets du maniement des armes a pied et a<br />

cheval…”. Leiden: B. & A. Elzevir, 1628 (ma 1630), Il foglio € 650<br />

mm 425x560, <strong>il</strong> più sontuoso libro di scherma mai impresso, <strong>il</strong>lustrato dai più valenti<br />

incisori fiamminghi del tempo. L’autore, morì nel 1628 e non vide dunque pubblicata la<br />

sua opera, vi espone la propria elaborata visione dell’arte schermistica, fortemente<br />

correlata con la matematica, la musica e in qualche modo con l’ermetismo. Splendide<br />

incisioni, assai animate, con schermitori in azione.<br />

Vigeant p. 125. W<strong>il</strong>lems 302. Rahir 273. Gelli 448-452.<br />

69. TIEPOLO, Gian Domenico (d’après, 1727-1804). La Danza<br />

dei Cani. M<strong>il</strong>ano, 1780 ca., € 2.400<br />

Incisione all’acquaforte (345x290 mm e margini) di anonimo artista, dal disegno originale<br />

di Giandomenico Tiepolo, venduta da P. e G. Vallardi a M<strong>il</strong>ano verso <strong>il</strong> 1780.<br />

Straordinario e divertente soggetto, composizione con vari personaggi masch<strong>il</strong>i e femmin<strong>il</strong>i<br />

elegantemente abbigliati e cinque cani che danzano, in gruppo. Versi descrittivi<br />

incisi nel margine inferiore. Assai rara tiratura originale settecentesca.<br />

68<br />

27<br />

69<br />

67


LIBRERIA ANTIQUARIA PREGLIASCO<br />

70. TIEPOLO, Giandomenico. La Vergine, S.Antonio Abate e S.Giorgio,<br />

con angeli alati. 1755 ca., € 1.450<br />

acquaforte, mm 235x228, centinata in alto, margini alla linea di battuta , firmata in basso<br />

nel margine del rame “Joannes Bapta Tiepolo inv. et pinx. – Dom.cus f<strong>il</strong>ius f ecit “ Il prototipo<br />

di questa bella incisione, ha accertato Morassi, è datab<strong>il</strong>e 1755 ed è conservato<br />

nella collezione Spaletti-Trivelli di Roma. Stato unico. Cfr. Rizzi n.126. De Vesme n.55.<br />

71. ZOCCHI, Giuseppe (Firenze 1717 – 1767). Firenze: Incisioni facenti<br />

parte della nota serie: “Scelta di XXIV vedute delle Principali<br />

Contrade, Piazze, Chiese e Palazzi della Città di Firenze” (1744),<br />

1) “Veduta della Chiesa e Piazza d’Ognissanti”, (Jos. Zocchi del.<br />

– Jos. Papini sculp.) Tav. IX. € 2.100<br />

2) “Veduta del Palazzo dei Sig. March. Strozzi, del Centauro, e della<br />

Strada, che conduce a S. Maria Nouella” (Jos. Zocchi del.-Ver.<br />

Sgr<strong>il</strong>li sculp.) TavX. € 2.000<br />

3) “Veduta della Chiesa di S. Michele Bertele de’ P.P. Teatini” (Gius.<br />

Zocchi del. – Gius. Vasi sclp. Roma). Tav. XI. € 2.100<br />

4) “Veduta de’ Palazzi de Sig. March. Corsi, e Viviani” (Gius. Zocchi<br />

del- Nic. Marieschi) Tav XII. € 2.000<br />

5) “Veduta del Palazzo del Sig. Principe Strozzi, e della strada che<br />

conduce al Ponte a Santa Trinita”. (Jos. Zocchi del.-Val Gabuggiani<br />

sculp.) Tav XIII. € 2.000<br />

6) “Veduta del Ponte di Santa Trinita, della Chiesa e della Colonna<br />

innalzata da Cosimo I” (Gius. Zocchi delin. – J.A. Pfeffel sculpt.”.<br />

Tav. XIV. € 2.200<br />

7) “Veduta della Piazza della Santissima Nunziata, Statua equestre<br />

di Ferdinando I, Fonti e loggie laterali” (Joseph. Zocchi del.- Ver.<br />

Sgr<strong>il</strong>li sculp.) Tav. XV. € 2.200<br />

8) “Veduta dello Spedale, e della Piazza di S. Maria Nuova” (Joseph.<br />

Zocchi del.- Ver. Sgr<strong>il</strong>li sculp.). Tav. XVI. € 2.000<br />

9) “Veduta della Chiesa e Piazza di S. Pier Maggiore” (Jos. Zocchi<br />

del.-P. Monacus sculp.) Tav. XVII. € 2.000<br />

10) “Veduta della Badia Fiorentina e del Palazzo del Podestà…”. (Jos.<br />

Zocchi del. – Vincen. Franceschini Firenze”. Tav. XVIII. € 2.300<br />

11) “Veduta della Piazza, e chiesa di S. Giovannino de PP Gesuiti, e<br />

de’ Palazzi dei SS.ri Marchese Riccardi, e Panciatichi” (G. Zocchi<br />

del. M. A. Corsi sculp.) Tav XIX. € 2.100<br />

12) “Veduta degli Ufizi, o sia Curia fiorentina presa dalla loggia<br />

presso Arno.” (G. Zocchi del.- G. Vasi) Tav. XX. € 2.000<br />

13) “Veduta della Metropolitana fiorentina, e del Battistero di S. Gio.<br />

Con la processione del Corpus domini”. (Joseph. Zocchi del.-V.<br />

Sgr<strong>il</strong>li) Tav XXI. € 2.300<br />

14) “Veduta della Chiesa e Piazza di S.Maria Novella con la Festa<br />

71<br />

28<br />

70


INCISIONI DI MAESTRI E DECORATIVE<br />

della Corsa de’ Cocchi”. Jos. Zocchi del. - Io. Sebast. Muller Norimb.”<br />

Tav. XXII. € 2.100<br />

15) “Veduta del Palazzo Vecchio del G. D. della Loggia e della Piazza<br />

con la Festa degli omaggi...”. (Joseph. Zocchi del.-Carol Gregori)<br />

Tav. XXIII. € 2.200<br />

16) “Veduta della Chiesa e Piazza di S. Croce con al festa del Calcio,<br />

fatta l’anno 1788 alla Real presenza de Regnanti Sovrani. “Giuseppe<br />

Zocchi del.- Carlo Gregori scol.” Tav. XXIV. € 2.300<br />

Artistiche stupende incisioni all’acquaforte di grandi artisti, dai disegni di G. Zocchi, raffiguranti<br />

grandiose vedute di palazzi e vie di Firenze, assai animate da personaggi vari e<br />

carrozze. Grandi fogli in-plano senza piega verticale al centro (mm 520x700 e ampi margini<br />

bianchi). Magnifici esemplari di prima tiratura, impressi su carta forte nel 1744.<br />

71<br />

29


CARTE GEOGRAFICHE E VEDUTE<br />

72. BRAUN, George & HOGENBERG, Frans. Fogli singoli della collezione<br />

“Civitates Orbis Terrarum” (Colonia, 1572-1617),<br />

piante e vedute prospettiche di città dell’ Europa nel XVI secolo, incise all’acquaforte su<br />

doppia pagina (mm340x480 più ampi margini bianchi). L’opera costituì <strong>il</strong> primo atlante organico<br />

al mondo, con 303 planimetrie e vedute di città, ornate da stemmi ed animate da<br />

personaggi. Tiratura originale. Cfr. Koeman, Atlantes Neerlandici, vol. II, pp.10-25, B.-H.<br />

1-18.<br />

Disponib<strong>il</strong>i le seguenti incisioni singole, con ottima colorazione di<br />

mano del tempo:<br />

Estero<br />

1) Belgio - Bruxelles - “Bruxella” € 950<br />

2) Ungheria - Gyor – “Iaverinum vulgo Rab”. € 1.000<br />

3) Africa - Gades – “Gades ab occiduis insulae partibus”. € 800<br />

4) Germania - Ratzenbur – “Ratzenburgk” € 700<br />

Italia<br />

5) Lucca - “Luca” € 1.200<br />

6) Orvieto - “Orivetum vulgo Oruie” e Loreto-“Lauretum” € 950<br />

7) Vicenza - “Vicentia” € 1.200<br />

8) Napoli - “Neapolis campaniae civitas” € 1.400<br />

9) Trento - “Tridentum” € 1.100<br />

10) Roma - “Antiquae Urbis Romae Imago...” – Pianta verticale della<br />

città, assai bella e importante, su due fogli ancora da riunire, perfetti. € 2.300<br />

Della medesima serie disponib<strong>il</strong>i le seguenti incisioni singole, in bianco<br />

e nero:<br />

Estero<br />

11) Spagna - Archidona- ”Arcidona” € 450<br />

12) Croazia - Petrina- “Petrina” € 400<br />

13) Polonia - Zamos- “Zamoscium nova Polonia Civitas” € 250<br />

14) Tunisia - Tunisi- ”Tunes oppidum barbarie &Regia fedes” € 350<br />

15) Spagna - Coimbra- “Illustris civitatis Conimbriae” € 500<br />

16) Belgio - Mets- “Mets” € 500<br />

17) Francia - Lione- “Lugdunum vulgo Lion” e Vienne “Vienna” € 800<br />

18) Francia - Calais- “Caletum” € 600<br />

19) Francia - Lione- “Lugdunum” € 900<br />

20) Germania - Amburgo- “Hamburgum” € 950<br />

21) Ungheria - Tata- “Dotis” € 350<br />

22) Ungheria - Palanka- “Palanka superioris Hungariae civitas” € 400<br />

23) Ungheria- Zaros- “Zaros superioris Hungariae civitas” € 500<br />

24) Croazia - Kostajnica- ”Castanowiz Croatia Propugnaculum” € 350<br />

30<br />

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CARTE GEOGRAFICHE E VEDUTE<br />

25) Spagna - Siviglia- “Sev<strong>il</strong>la” € 650<br />

26) Spagna - Toledo- “Toletum” € 700<br />

27) Tunisia - Tunisi- “Tunes urbs” € 500<br />

28) Algeria - Algeri- “Algerii saracenorum urbis fortissimae” € 600<br />

29) Olanda - Groningen- “Groninga” € 500<br />

30) Germania - Lubecca- “Lubec” e Amburgo- “Hamburga” € 650<br />

31) Germania - Magdeburgo-“Magdeburgum” € 600<br />

32) Olanda - Delft- “Delphum urbs Hollandiae” € 600<br />

33) India - “Calechut” con “Ormus”, Canonor” e “S.Georgii” € 500<br />

34) Belgio - Bruges- “Brugae Flandriacarum urbium” € 600<br />

35) Belgio - Louvain- “Lovanium Brabanticarum urbium” € 500<br />

36) Francia - Marsiglia- “Marse<strong>il</strong>le” € 700<br />

Italia<br />

37) Trento - “Tridentum” € 700<br />

38) Caiazzo - “Calatia vulgo Caiazo” € 500<br />

39) Serravalle di Treviso - “Seravallum Tarvisinae Opp.” € 700<br />

73. Calabria - MINASI, Antonio. “Sc<strong>il</strong>la in tempesta / Agli amici<br />

inglesi” (1775 circa), € 1.900<br />

incisione su rame non datata, di cm 43x60, firmata da Bernardino Rulli per <strong>il</strong> disegno e <strong>il</strong><br />

primo strato e da Mariano Bovi per <strong>il</strong> testo. È una delle iconografie più suggestive di Sc<strong>il</strong>la,<br />

ripresa dal mare, con la cittadina tagliata dalla sommità del castello; come scrive Omero,<br />

«Di Sc<strong>il</strong>la lo scoglio va all’ampio cielo / Con cima acuta; e nebbia intorno <strong>il</strong> cuopre».<br />

Minasi introduce una nuova tecnica: all’area della veduta è abbinata a margine della stampa<br />

una legenda, che costituisce una sorta di “sintesi” delle inchieste condotte e rappresentate<br />

da Antonio Minasi. La veduta si popola di personaggi tra i quali Minasi e gli stessi disegnatori.<br />

Importante incisione, ben conservata (restauri nei margini esterni bianchi e ad una<br />

piccola porzione incisa).<br />

74. Calabria - MINASI, Antonio. “L’aspetto meridionale della Città<br />

di Sc<strong>il</strong>la”. (1776), € 2.500<br />

incisione su rame, mm. 420x580, disegnata da Guglielmo Fortuyn nel 1773 e incisa dallo<br />

stesso nel 1776, dedicata all’amico Giuseppe Marchetti di Gasparo «in memoria de’ paterni<br />

benefici». Sc<strong>il</strong>la è ripresa da mezzogiorno con in primo piano Padre Minasi con <strong>il</strong><br />

saio domenicano, che dirige le operazioni di pesca, e <strong>il</strong> disegnatore che mentre intento<br />

a disegnare, conversa con un uomo con una grande canna da pesca in spalla. L’inserto<br />

nella parte inferiore, raffigura una veduta topografica del Canale di Messina con l’indicazione<br />

delle correnti indispensab<strong>il</strong>e per la navigazione. Fra la parte bassa e quella alta<br />

si scorge <strong>il</strong> taglio diagonale del «Muro antico sul ponte della via nuova, che va a livello<br />

colle muraglie le quali vedeansi congiunte di qua e di là dello scoglio» E aggiunge <strong>il</strong> Minasi:<br />

«sembra essere un pezzo di quel muro, onde parlò Strabone», che però nella sua<br />

Geografia,VI, scrive: «<strong>il</strong> promontorio Scyllaeum, in posizione elevata, che forma una penisola<br />

con un piccolo istmo a cui si può approdare da tutte le parti».Scenografica e non<br />

comune veduta di Sc<strong>il</strong>la. Bell’esemplare anche se con difetti, ab<strong>il</strong>mente restaurati ai<br />

margini esterni bianchi.<br />

31<br />

72<br />

73


LIBRERIA ANTIQUARIA PREGLIASCO<br />

75. Calabria - MINASI, Antonio. “L’aspetto settentrionale della Città<br />

di Sc<strong>il</strong>la.” (1777), € 2.500<br />

incisione su rame mm. 420x580, disegnata da Guglielmo Fortuyn nel 1773 e incisa<br />

dallo stesso nel 1777, dedicata all’amico Saverio Moschini «per i benefizi del cuore».<br />

Sc<strong>il</strong>la osservata da Nord é raffigurata dettagliatamente e realisticamente. Nella parte inferiore<br />

vi è la delineazione topografica del cratere e imbocco tra Sc<strong>il</strong>la e Cariddi nel<br />

Faro di Messina, cioè <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o costiero dalla foce dl Metauro a Punta Pezzo, con le indicazioni<br />

marittime da Sc<strong>il</strong>la verso Lipari, Stromboli a Capo Vaticano. Al centro della<br />

veduta, accanto alla prua dell’imbarcazione, una doppia linea puntinata che rappresenta<br />

<strong>il</strong> progetto per un molo, come scrive Minasi: «Molo, onde evitarsi la strage de’ navigli<br />

da suddetti venti spinti a rompere in Sc<strong>il</strong>la pietrosa hanno sempre mal desiderato di tirare<br />

nel luogo designato dagli Sc<strong>il</strong>litani, acciocché servir potesse qualche scampo nelle<br />

furiose tempeste».<br />

Veduta ricchissima di riferimenti, dagli «Scogli Spiccati» ricordati da Omero alla descrizione<br />

del castello ripresa dal «Regio tavolario» Onofrio Tango nel 1653. Bell’esemplare<br />

anche se con difetti ab<strong>il</strong>mente restaurati ai margini esterni bianchi.<br />

76. DECKER, Paul. Tavole in rame all’acquaforte di Corvinus, tratte dalla<br />

serie “Representatio Belli ob successionem in Regno Augsburg, Ier.Wolff,<br />

s.d.” 1718-20. Esemplari su carta forte con ampi margini.<br />

a) MILANO “L’occupazione della città di M<strong>il</strong>ano e suo castello” € 650<br />

b) PIZZIGHETTONE “Die eroberung Pizzighettone” € 450<br />

c) BELGIO “Il felice passaggio del fiume Schelda” € 350<br />

d) BOUCHAIN € 300<br />

e) BELGIO “La battaglia in Brabanza” € 400<br />

f) FRANCIA “Assedio ed occupazione della città d’Aire” € 450<br />

g) FRANCIA “L’occupazione di Saint Venant” € 450<br />

La straordinaria collezione si componeva di 58 grandiose incisioni all’acquaforte: disegnate<br />

dal pittore e architetto Paul Decker. Le acquaforti sono firmate da Decker jr., Drentwett,<br />

Rugendas, Stecher, Corvinus, Engelbrecht, Probst ed altri. Composizioni grafiche<br />

di estrema finezza, che testimoniano <strong>il</strong> trionfo dell’arte barocca nell’incisione. Tutte le<br />

vedute sono entro splendida bordura barocca, che comprende in alto la pianta della cittadella<br />

assediata. La guerra di secessione spagnola-austriaca d<strong>il</strong>aniò l’Europa dal 1701<br />

al 1714, vedendo schierate Francia e Spagna da un lato e l’Impero Asburgico, l’Ingh<strong>il</strong>terra<br />

e <strong>il</strong> Ducato di Savoia guidato dal principe Eugenio dall’altro. Varie battaglie avvennero<br />

in Italia. Berlin Cat. 103.<br />

77. (Genova) TORRICELLI – GUIDOTTI.“Veduta della Piazza de<br />

Banchi – Vue de la Place de Banchi”. € 1.600<br />

incisione in rame di metà XVIII sec. (mm.450 x 670 e margini) finemente dipinta a mano.<br />

Grandiosa bellissima veduta della piazza, palazzi e chiesa di via Banchi a Genova, assai<br />

elegante, animata da vari gruppi e tipi di personaggi. I colori dati da mano del tempo sono<br />

assai piacevoli. Rara veduta, presentata in passe-par-tout e cornice. Il Torricelli fu pittore<br />

di Lugano; Gio. Lorenzo Guidotti, artista di Lucca, lavorò a Genova nel ‘700.<br />

77<br />

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CARTE GEOGRAFICHE E VEDUTE<br />

78. HONDIUS, Jodocus – JANSSONIUS, Joannes. Carta geografica<br />

dell’Italia e delle isole, 1640: “Italiae, Corsicae, Sardiniae et Adia-Regnorum<br />

nova et accurata delineatio. Edita per Ioannem Janssonius,<br />

Amstelodami A. 1640”, € 5.500<br />

incisione in rame, mm460x540 e margine bianco.Titolo entro cartiglio con figure allegoriche,<br />

vascelli nei mari. Esemplare con stupenda colorazione di mano del tempo, in<br />

perfetto stato di conservazione. La carta corografica è entro una una elegante bordura<br />

figurata formata da 12 vedute di città italiane, 8 coppie di personaggi, 6 stemmi araldici<br />

di antichi stati italiani. Superba e assai decorativa carta seicentesca d’Italia, molto<br />

rara. Il rame originale venne ut<strong>il</strong>izzato, con piccole varianti, da Hondius nel 1620, da Janssonius<br />

nel 1640 e da Visscher nel 1652. Cfr. Borri. L’Italia nell’antica cartografia, num<br />

85, 93.<br />

79. Messina - LAFRERI, Antoni. La nob<strong>il</strong>e città di Messina. In Roma,<br />

s.d. ma 1567 ca., € 5.000<br />

incisione in rame mm. 408x545. Titolo lungo <strong>il</strong> margine superiore, alla sua destra l’immagine<br />

della “ Madonna della Lettera”. Veduta a volo d’uccello della città, con <strong>il</strong> porto,<br />

l’arsenale e numerose imbarcazioni in mare aperto intente a raggiungere la terra ferma.<br />

Lunga dedica entro architettonico cartiglio, al “Eccellentissimo S. Duca di Bibona”, datata<br />

“Roma 24 Maggio 1567”, legenda con 166 richiami lungo <strong>il</strong> margine inferiore del<br />

rame. Firmata sotto <strong>il</strong> cartiglio: “In Roma per Antonio Lafrerj”. Bella e rara incisione che<br />

ricorda quella del Rascicoti, ma al contrario di quest’ultima mostra Messina in tempo di<br />

pace, infatti non vi sono combattimenti e l’arsenale è rappresentato dopo le modifiche<br />

fatte l’anno 1565, caratteristica è la raffigurazione della Madonna della Lettera, venerata<br />

dalla Chiesa cattolica come Santa patrona di Messina. Le carte lafreriane sono estremamente<br />

rare, precedono o comunque affiancano, le grandi tirature di atlanti di carte<br />

geografiche come <strong>il</strong> “Theatrum Orbis Terrarum” di Ortelius o di vedute a volo di uccello<br />

di città come <strong>il</strong> “Civitates Orbis Terrarum” di Braun e Hogenberg. A differenza di questi<br />

ultimi sono stampate in pochi esemplari, anche in base alla vendib<strong>il</strong>ità della singola<br />

veduta, da stampatori artigianali. Il fatto che queste incisioni venissero vendute separatamente<br />

o in piccole raccolte, ha aumentato la loro deperib<strong>il</strong>ità. Buon esemplare con difetti<br />

ai margini esterni.<br />

80. Messina - RASCICOTI, Donato. La nob<strong>il</strong>e città di Messina.<br />

Venezia, Rascicoti, 1597, € 5.000<br />

incisione in rame mm 550x390. Firmata nell’estremo margine inferiore sinistro: “Venetia,<br />

Donato Rascicoti, 1597”. Veduta a volo d’uccello della città di Messina, in primo<br />

piano <strong>il</strong> porto animato da numerosi velieri,: intenti a combattere la battaglia navale del<br />

1561. La parte inferiore del rame è riservata alla legenda con 167 richiami. Si considerano<br />

del tipo lafreriano le carte geografiche e le piante di città pubblicate tra Roma, Venezia<br />

e Siena nella seconda metà del Cinquecento, non appartenenti ad atlanti. Queste<br />

incisioni sono di estrema importanza: le carte sono basate su nuove proiezioni e superano<br />

di fatto le carte precedenti, ancora basate sulle concezioni tolemaiche del II sec.<br />

d.C.; mentre le piante di città sono finalmente basate su r<strong>il</strong>evamenti reali e si distinguono<br />

dalle vedute fantastiche, piatte e stereotipe, comprese nelle pur straordinarie opere<br />

33<br />

78<br />

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LIBRERIA ANTIQUARIA PREGLIASCO<br />

di Schedel, Bergomensis e Munster: fortemente innovativa è l’introduzione della pianta<br />

a volo d’uccello. Le carte lafreriane sono inoltre di estrema rarità, poiché precedono, o<br />

comunque affiancano, le grandi tirature di atlanti di carte geografiche come <strong>il</strong> Theatrum<br />

Orbis Terrarum dell’Ortelius o di vedute di città come <strong>il</strong> Civitates Orbis Terrarum di<br />

Braun e Hogenberg; sono invece stampate per lo più in pochi esemplari. Questa versione<br />

del rame, realizzata con st<strong>il</strong>e più ingenuo, è di gran lunga più rara di quelle pubblicate<br />

dal Lafrery e dai suoi epigoni. Fu messa in vendita dal Rascicoti, che lavorò per<br />

lo più a Venezia sul finire del XVI secolo. Esemplare completo della battuta del rame soltanto<br />

lungo i lato inf., gli altri 3 lati sono rif<strong>il</strong>ati di pochi m<strong>il</strong>limetri; difetto trascurab<strong>il</strong>e<br />

data l’eccezionale rarità di questo foglio.<br />

81. M<strong>il</strong>ano – “Disegno dal vero sul Campan<strong>il</strong>e del I.R. Cappella di<br />

Corte”, s.d. ma 1845 ca., € 2.200<br />

litografia a colori firmata nella parte sottostante la veduta: “G. Gariboldi dis. F. Naym<strong>il</strong>ler<br />

inc. F. Campi acq.”. Sotto la linea del tit. a sinistra: “M<strong>il</strong>ano presso gli editori...n.<br />

4906”. Al centro della veduta domina <strong>il</strong> Duomo, in primo piano, la Piazzetta del Pal.<br />

Reale. Sotto la veduta i nomi dei principali monumenti e luoghi, all’estrema sinistra,<br />

quello della Bas<strong>il</strong>ica di S. Lorenzo ed all’estrema destra quelli della Stazione Ferdinandea<br />

e della Colonna di Porta Tosa. (Cm 32x97 marini compresi). Bellissima veduta. Cfr.<br />

M<strong>il</strong>ano nelle vecchie stampe, Vol. I, n. 66.<br />

82. M<strong>il</strong>ano – FLORIMI “La Grande città di M<strong>il</strong>ano”. Pianta prospettica.<br />

Siena, 1600 ca., € 2.700<br />

incisione in rame (mm 402x536). Titolo al centro del margine superiore, in basso a sinistra<br />

cenni storici e legenda di 86 richiami, in alto stemmi della corona di Spagna e biscione<br />

visconteo sforzesco. Fa parte di una serie di piante prospettiche di città italiane<br />

edite dal Florimi a Siena nel 1600 ca. Grandiosa pianta a volo d’uccello; bell’esemplare,<br />

assai raro. Cfr. Arrigoni, n. 1383.<br />

83. (Napoli) CARDON, Antoine Alexandre Joseph – RICCIAR-<br />

DELLI, Gabriele. Album contenente tre Piante topografiche e quattro<br />

Vedute di Napoli e Chiaia, (ca. 1765), € 26.000<br />

“Icon. Crateris Neapolitanum” Felix Picinino del. -Cardon sculp, 1765. Pianta di Napoli,<br />

del Vesuvio e del Golfo, su due fogli, cm. 64x88 e ampi margini. 2) “Iconographia Antiqua<br />

Neapolis” incisione di A. Cardon su due fogli, cm. 65x88 e ampi margini. 3) “Icon.<br />

Sinus Baiarum uti non videtur” Cardon sculp. Pianta della costa di Baia e del territorio,<br />

in due fogli, cad. cm. 49x70 e margini. 4) “Veduta di Ponte Nuovo”. Ricciardelli-Cardon.<br />

Panorama su due fogli, cm 43x97 e margini. 5) “Veduta di Chiaia, parte di levante”, su<br />

due fogli, cm. 42x93 e ampi margini. 6) “Veduta di Chiaia, parte di ponente”, su due<br />

fogli, cm. 42x93 e ampi margini. 7) “Veduta di Napoli in parte di ponente…”, panorama<br />

su due fogli, cm. 54x52 e margini. Le quattro grandiose incisioni realizzate da Cardon,<br />

tra <strong>il</strong> 1763 e <strong>il</strong> 1764, sui dipinti di Gabriele Ricciardelli, nacquero dall’esigenza che si<br />

veniva formando di riprodurre un unico soggetto secondo tagli e scorci particolari e rispettare<br />

così la ricca varietà del reale. Le vedute sono quelle tradizionali, ma si trasfor-<br />

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83<br />

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CARTE GEOGRAFICHE E VEDUTE<br />

mano in vedute dalla terraferma. La veduta di Napoli da Oriente costituisce un prezioso<br />

documento dello sv<strong>il</strong>uppo della città oltre le mura del Borgo Loreto, quella da ponente<br />

raffigura prospetticamente la città ripresa dalla spiaggia del borgo Loreto e priv<strong>il</strong>egia <strong>il</strong><br />

rapporto col mare.<br />

Stupende ampie piante e animate vedute, di grande pregio artistico e incisorio, che furono<br />

dedicate al Conte di Cobenzl, a Luigi de Walmoden, al pittore Sir W<strong>il</strong>liam Ham<strong>il</strong>ton<br />

diplomatico a Napoli dal 1764 al 1800, a John Stuart Viscount Mountstuart, che<br />

visitò la città tra marzo e apr<strong>il</strong>e 1765. Sono corredate di estese legende dei richiami.<br />

Album molto raro, in perfette condizioni. Cfr. Pane e Valerio, La città di Napoli, nn.<br />

11,112, 115.<br />

84. PISA – Veduta panoramica della città nel XVIII secolo, di anonimo<br />

autore. € 2.200<br />

incisione in rame di mm 370 x 640 e ampi margini dipinti. Esemplare con magnifica colorazione<br />

del tempo a pennello. Ampia veduta generale di Pisa, palazzi e monumenti<br />

chiaramente visib<strong>il</strong>i, <strong>il</strong> fiume Arno con barche e <strong>il</strong> ponte in primo piano, le alture sullo<br />

sfondo. Bellissima prova perfettamente conservata di stampa assai rara.<br />

85. (Sic<strong>il</strong>ia) JAILLOT, Alexis-Hubert (1632-1712) La Sic<strong>il</strong>ie divisée<br />

en ses trois Provinces ou Vallées sçavoir Valle di Demona, Valle di<br />

Noto e Valle di Mazara. Tirées des me<strong>il</strong>leurs Autheurs et sur les Memoires<br />

les plus nomeaux par le Sr. Sanson …Hubert Ia<strong>il</strong>lot. S.n.t. ma<br />

1686, € 1.400<br />

incisione originale in rame mm 420x540 e ampi margini. Rara e decorativa carta della<br />

Sic<strong>il</strong>ia, titolo e scala m<strong>il</strong>iare racchiusi entro fastosi ed elaborati cartigli incorniciati da<br />

motivi allegorici. La Sic<strong>il</strong>ia è qui divisa in tre province: Demona, Noto e Mazara. Nell’estremo<br />

margine superiore destro si intravede parte del Regno di Napoli, al centro del<br />

margine superiore sono raffigurate le isole Eolie.<br />

Dettagliata descrizione dell’isola, con l’indicazione dei nomi di numerosi paesi, compresi<br />

quelli di piccole dimensioni e ricca di dettagli topografici, tra i quali l’Etna raffigurato<br />

in eruzione. (Piccolo difetto nella parte inferiore del rame). Una delle più rare e spettacolari<br />

rappresentazioni della Sic<strong>il</strong>ia tratta dall’Atlas nouveau (1686), celebre atlante geografico<br />

nato dalla collaborazione tra Ja<strong>il</strong>lot e la famiglia Sanson. Grazie ai<br />

riconoscimenti ottenuti con l’Atlas Novus, nel 1686, Ja<strong>il</strong>lot venne proclamato cartografo<br />

reale alla corte di Luigi XIV. Cfr. Bagrow-Skeleton, History of Cartography, p. 253<br />

86. (Torino) – AVELINE, Pierre. “Turin v<strong>il</strong>le capitale du Piémont et<br />

Residence du Duc de Savoye...». (1692), € 4.000<br />

incisione all’acquaforte (mm360x520 e piccolo margine bianco) firmata e datata nel<br />

margine inferiore, ove sono pure 12 richiami dei palazzi principali. Rara veduta prospettica<br />

della città, disegnata sulla traccia di quella del Borgonio del 1682. Non figura<br />

ancora l’ampliamento voluto da Carlo Emanuele II nel 1675 comprendete la via Po e<br />

piazza Carlina. Pierre Aveline (dit l’Ancien, Paris 1656-1722) fu noto disegnatore e incisore).<br />

Cfr. Peyrot, Torino nei secoli,I, n.75. Bénézit, I, 565.<br />

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LIBRERIA ANTIQUARIA PREGLIASCO<br />

87. (Torino) – BORGONIO - Veduta prospettica di Torino nel 1682:<br />

“Augustae Taurinorum Prospectus.Thomas Borgonius delineat”.<br />

Tratta dal Theatrum Sabaudiae et Pedemontii, edito ad Amsterdam<br />

da Johann Blaeu nel 1682, € 5.300<br />

incisione in rame (mm507x1110). La prima veduta a volo d’uccello della città, disegnata<br />

dal Borgonio verso <strong>il</strong> 1670. In alto stemma sabaudo, titolo su nastro e stemma di<br />

Torino, retti da puttini alati; lungo <strong>il</strong> lato inferiore legenda con 68 richiami su 10 colonne.<br />

(I disegni per i rami delle 140 tavole del Theatrum furono eseguiti da Giovenale<br />

Boetto, Simone Formento, Federico Guazzo, Carlo Morello e Gio.Tommaso Borgonio.<br />

Stupende incisioni, imponenti per eleganza e fascino, arricchite da ricchi cartigli o personaggi<br />

e di particolare interesse storico ed urbanistico. Senza dubbio la più importante<br />

opera sul Piemonte e forse la più grandiosa descrizione di una qualsiasi regione del<br />

mondo mai realizzata; eccezionale documento del secolo barocco e insuperato monumento<br />

iconografico del Ducato Sabaudo, vera e propria operazione di “immagine” da<br />

parte dei Duchi, che ne inviarono un esemplare a tutte le corti europee. Grandiosa e decorativa<br />

veduta, una delle più belle e ricercate dell’iconografia torinese; in ottimo stato<br />

di conservazione). Peyrot, Torino nei secoli 62/2.<br />

88. (Venezia) – JANSSON, Johannes “VENETIA”. Pianta prospettica<br />

della città. (circa 1650), € 6.000<br />

incisione all’acquaforte su rame in due lastre, riunite all’epoca a formare una grande<br />

veduta di mm. 416x1035, più margini bianchi. Appartiene alla prima edizione del “Theatrum<br />

Urbium Italiae” di Johannes Janssonius, la grande opera publicata ad Amsterdam<br />

nel 1650 circa. Esemplare con superba colorazione di mano del tempo. A pieni<br />

margini, in passe-par-tout e cornice moderna di noce. Splendida grandiosa da veduta<br />

panoramica della città lagunare e delle isole, con molti toponimi, assai chiara e leggib<strong>il</strong>e.<br />

Con navi e barche nel mare. Nel lato destro è inciso lo stemma araldico del Leone di San<br />

Marco. Magnifico perfetto esemplare. Cfr. Cassini, Piante e vedute diVenezia, n.43.<br />

89. WERNER, Fried. Bernhard. – PROBST, George Balthasar.<br />

Vedute prospettiche di città della stupenda serie edita ad Ausburg nella<br />

prima metà del XVIII secolo.<br />

Queste grandiose vedute propongono modelli di città ricche di guglie e campan<strong>il</strong>i, vivacizzate<br />

da scene di vita quotidiana e da motivi ornamentali come <strong>il</strong> drappo sul quale<br />

sono indicati i titoli. L’ampiezza della visuale, che consente di godere una panoramica<br />

completa delle città, le dimensioni del formato, <strong>il</strong> notevole livello di esecuzione tecnica<br />

e la rarità di fogli editi separatamente nell’arco di decenni, rendono queste incisioni fra<br />

le più ambite della vedutistica. Splendide impressioni. Esemplari con ampi margini:<br />

1) MILANO (mm 390x1053), acquaforte firmata “F. J. Saur del. -Georg Balthasar<br />

Probst. excud. Aug. Vind”. In alto al centro <strong>il</strong> titolo “M<strong>il</strong>ano-Meyland”, a sinistra lo<br />

stemma della città. Legenda di 70 richiami lungo <strong>il</strong> lato inferiore, a sinistra in italiano,<br />

a destra in tedesco. In bella cornice. € 8.000<br />

2) PISTOIA (mm 350x1010), acquaforte firmata “F. B. Werner del. - C. L. S. A. R.<br />

Gran Duca di Toscana-Hared. Ier Wolffy. exc. Aug. Vind”. In alto al centro <strong>il</strong> titolo “Pi-<br />

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CARTE GEOGRAFICHE E VEDUTE<br />

stoia”, a sinistra lo stemma della città. Legenda di 25 richiami in italiano, lungo <strong>il</strong> lato<br />

inferiore. (Strappo di 5 cm restaurato, nel margine inferiore sinistro). € 4.000<br />

3) ROMA (mm 340x1090), acquaforte firmata “F. B. Werner delin. -Joh. Fried.<br />

Probst. exc. A. V.”. In alto al centro <strong>il</strong> titolo “Roma”, a destra lo stemma della città.<br />

Legenda di 82 richiami lungo <strong>il</strong> lato inferiore. € 6.500<br />

4) TORINO (mm 336x1027), acquaforte firmata “F. J. Saur del. -Georg Balthasar<br />

Probst. excud. Aug. Vind”. In alto al centro <strong>il</strong> titolo “Torino-Turin”, a sinistra lo stemma<br />

sabaudo. Legenda di 40 richiami su 12 colonne in italiano ed in tedesco, lungo <strong>il</strong> lato inferiore.<br />

Peyrot, Torino nei secoli, vol. I, n. 160. Stupenda, in bella cornice. € 9.000<br />

90. WIT, Frederick de (Gouda 1630-1706). Nova Totius Orbis Terrarum<br />

Tabula. Ex Officina F. de Wit, Amstelodami (1675), € 2.800<br />

planisfero dei quattro Continenti su doppio foglio (di mm485x570, piccolo margine<br />

bianco sui quattro lati) dall’atlante di Fred. de Wit pubblicato ad Amsterdam nel XVII<br />

secolo, dipinto a mano in origine con vivaci e bellissimi colori. I globi sono attorniati<br />

da figure, vedute, animate scene con personaggi vari, allegorie. Rara carta geografica,<br />

assai decorativa e perfettamente conservata. Cfr. Koeman, Atlantes Neerlandici, III,<br />

Witt 3.<br />

91. WIT, Frederick de. Dall’atlante marittimo “Orbis Maritimus Ofte<br />

Zee-Atlas”. Amsterdam, 1675-1680.<br />

a) “TOTIUS EUROPAE LITTORA novissimae edita...” Carta del Mediterraneo, coste e<br />

paesi, sino all’estremo nord (Islanda), alla Barberia e parte del Nord Africa. Decorata<br />

con cartigli, stemmi araldici dei regnanti, figure allegoriche con putti e animali. Grandiosa<br />

carta su doppio foglio di cm. 50x88, e margini oltre la battuta del rame. €. 2.300<br />

b) “MARE GERMANICUM ac Tractus Maritimus retro Hiberniam et Scotiam”,<br />

(Gran Bretagna, Scozia, Irlanda. coste della Norvegia, Iutland, Germania, Olanda).<br />

Due cartigli con varie figure allegoriche, stemmi araldici, navi, etc. cm. 50x57 e ampi<br />

margini. € 1.600<br />

c) “DANIAE, FRISIAE, GRONINGAE et ORIENTALIS FRISIAE LITTORA”.<br />

Negli angoli superiori parte dell’Olanda e della Norvegia, negli angoli inferiiori parte<br />

della Pomerania e della Svezia. Grande cartiglio con numerose figure allegoriche.<br />

cm.50x57 e margini. € 1.400<br />

d) “MARE BALTICUM. Nieuwe Pascaert van de Oost Zee ». Svezia e Finlandia nella<br />

parte nord, Pomerania e Prussia a sud. Cartiglio con varie figure, navi nel mare.<br />

cm.50x57 e margini. € 1.400<br />

e) “NORVEGIAE MARITIMAE ab Elt-burgo ad Dronten”. Grande cartiglio contenente<br />

<strong>il</strong> titolo attorniato da varie figure, navi nel mare. Cm 50x70 e margini. € 1.300<br />

f) “RUSSIAE et NOVAE ZEMLAE”. Russia, Moscovia, Lapponia, Nova Zemla. Navi<br />

e barche nel mare, grande cartiglio figurato. cm.50x57 e margini. €1.300<br />

g) “MARE GERMANICUM ab Amelandia ad Promontoria Caleti et Doverae”.<br />

Coste e territorio di Olanda, Frisia, Brabante e Fiandre a est, la Gran Bretagna a ovest.<br />

Cartiglio con titolo e varie figure, due navi nei mari. cm.50x57 e margini. € 1.300<br />

37<br />

90<br />

91 M


LIBRERIA ANTIQUARIA PREGLIASCO<br />

h) “CANALIS INTER ANGLIAE ET GALLIAE LITTORA”. Due cartigli per titoli<br />

e varie figure, navi nel mare. Coste della Gran Bretagna e della Bretagna e Normandia.<br />

cm.50x57 e margini. € 1.400<br />

i) “GALLIAE, BISCAJAE, ET GALLISSIAE SIMIS”. L’oceano Atlantico e le coste<br />

di Bretagna, Poitu, Guiana, Gascognia, Biscaglia e Gallizia. Due cartigli figurati e una<br />

flotta di navi in battaglia. cm.50x57 e margini. € 1.200<br />

l) “HISPANIAE ET PORTUGALLIAE MARITIMI TRACTUS, a S. Andero adf<br />

Malagam”.Spagna e Portogallo circondate dai tre mari. Cartiglio con titolo e figure<br />

allegoriche, navi nel Mare Atlantico. cm. 50x57 e margini. € 1.400<br />

m) “ORIENTALIS DISTRICTUS MARIS MEDITERRANEI” Coste e mari d’Italia<br />

e Isole, Dalmazia, Grecia, Romania, Anatolia, Siria, Tunisia. Con bellissimo cartiglio<br />

figurato e tabella delle località sostenuta da due angeli. Navi nel mare.<br />

cm. 50x57 e margini. € 1.600<br />

n) “BARBARIAE ET GUINEAE MARITIMI a Freto Gibraltar a Fluvius Gambiae<br />

et insulis... ” Le coste nord dell’Africa da Gib<strong>il</strong>terra alla Gambia. Titolo in cartiglio<br />

figurato, varie navi nel mare. cm. 50 x57 e margini. €1.400<br />

o) “TRACTUS LITTORALES GUINEAE a Promontorio Verde usque ad sinum<br />

Catenbelae”. Coste dalla Gambia all’Angola, navi nel mare, grande cartiglio con numerose<br />

figure. cm. 50x57 e margini. € 1.200<br />

p) “CIMBEBAS ET CAFFARIAE LITTORA a Catembela ad promontorium<br />

Bonae Spei”. La costa del Sud Africa sino al Capo di Buona Speranza. Scena con Nettuno<br />

e Dea con corteo. Cartiglio attorno al titolo. cm. 50x57 e margini. € 1.200<br />

q) “OCCIDENTALIORA TRACTUS INDIARUM ORIERNTALIUM à Promontorio<br />

Bonae Spei ad C. Comorin”. Grande cartiglio con varie figure. Varie navi nel<br />

mare. cm. 50x57 e margini. € 1.900<br />

r) “ORIENTALIORA INDIARUM ORIENTALIUM cum insulis adjacentibus a<br />

Promontorio C.Comorin ad Iapan”. Coste del Giappone, Cina, Ceylon, Borneo,<br />

Sumatra, Nova Hollandia...Cartiglio con titolo ed eleganti figure, navi nel mare.<br />

cm.50x57, margine bianco. € 1.800<br />

s) “POLI ARCTICI ET CIRCUNIACENTIUM TERRARUM descriptio novissima”.<br />

Stupenda carta del Polo Nord, con le coste dei paesi conosciuti al tempo, dal<br />

Mare Tartaricum e Tartaria, America Septentrionalia Incognita, ed a sud sino all’Islanda,<br />

Scozia, Anglia, etc. Bordura del globo figurata con scene di navigazione.<br />

cm. 50 x 58 e margini. € 2.000<br />

t) “MAGNUM MARE DEL ZUR CUM INSULA CALIFORNIA”. A destra in alto,<br />

parte dell’America e, staccata, la California. A sinistra <strong>il</strong> Giappone, Nuova Guinea,<br />

Hollandia Nova. Cartiglio con Nettuno e <strong>il</strong> carro, navi nell’oceano. cm.<br />

50x57 e margini. € 2.300<br />

91 Q<br />

91 U<br />

38


CARTE GEOGRAFICHE E VEDUTE<br />

u) “AMERICAE SEPTENTRIONALIORA à Groenlandia, per freta Davidis et Hudson,<br />

ad Terram Novam”. Due cartigli con figure allegoriche, navi nel mare. Coste della<br />

Groenlandia, Baffins Bay, New North Wales, Buttons Bay, Great Bay, Nova Britannia,<br />

Labrador, Nova Francia. cm. 50 x58 e ampio margine bianco. € 2.000<br />

v) “NOVA HISPANIAE, CHILI, PERUVIAE, ET GUATEMALAE LITTORAE”.<br />

Grande animato cartiglio, varie navi nell’Oceano Pacifico. Coste della Nova Hispania,<br />

Yucatan, Honduras, Perù, Ch<strong>il</strong>i. cm. 50x57 e margini. € 1.800<br />

w) “INDIARUM ORIENTALIUM TRACTUS LITTORALES cum Insulis Caribicis.<br />

” Coste e mare di Virginia, Florida, Golfo del Mexixo, Honduras, Nicaragua,<br />

Granada, Venezuela, Cuba, etc. Due cartigli con varie figure, navi nei mari. cm.50x58<br />

e margini. € 1.800<br />

x) “TERRA NOVA, AC MARIS TRACTUS CIRCA NOVAM FRANCIAM, AN-<br />

GLIAM, Venezuelam Novam, Andalusiam, Guaianam et Bras<strong>il</strong>iam”. Le coste<br />

dell’America Settentrionale, Meridionale, e isole. Due cartigli con personaggi e figure<br />

allegoriche, navi nel Mare del Nord. cm. 50x70 e margini. € 1.600<br />

y) “LITTORA BRASILIAE”. Bras<strong>il</strong>e e Paraguai, territorio, coste e mari. Navi nel<br />

mare, grande animato cartiglio. cm. 50 x 70 e margini . € 1.600<br />

z) “AMERICAE MERIDIONALIS, a Rio de la Plata per Fretum Magellanicum ad<br />

Toraltum”. Grande cartiglio con personaggi vari, navi nel mare. Le coste dal C<strong>il</strong>e, allo<br />

Stretto di Magellano, al Paraguai. cm. 50 x 70 emargini bianchi. € 1.700<br />

Incisioni in rame con stupenda e vivace colorazione di mano dell’epoca. Impresse su<br />

carta forte, di grande fascino decorativo, in ottimo stato. Tutte le carte portano la firma<br />

incisa “apud F. de Wit”.<br />

Cfr. Koeman, Atlantes Neerlandici, III, pp.191-218, e IV, pp.218-219. Ph<strong>il</strong>lips 485. Shirley<br />

444. Putnam, Early Sea Charts, 75.<br />

91 Y<br />

91 Z<br />

39


IMAGERIE POPULAIRE<br />

92. “CANARJ SAPIENTI, programma dei loro esercizj”. Italia, primo<br />

quarto XIX secolo, € 2.000<br />

s<strong>il</strong>ografia (cm 52x39,5) e testo tipografico Gli attori di questo singolare spettacolo erano<br />

una troupe di canarini . In 15 scene sono descritti i loro più diffic<strong>il</strong>i esercizi , <strong>il</strong> testo è<br />

posto al centro.<br />

93. “IL CANE BARBINO”. Bassano, Remondini, seconda metà del<br />

XVIII secolo, € 4.600<br />

s<strong>il</strong>ografia (cm 24,5 x 25 e margini) con coloritura a maschere. Titolo in alto a sinistra.<br />

La matrice in legno fu con ogni probab<strong>il</strong>ità ripresa da una matrice più antica ormai consunta<br />

dall’uso di decine di migliaia di tirature. L’immagine del Cane Barbino, spesso<br />

unita a quella del Gatto Domestico, è una delle più note della intera produzione remondiniana,<br />

tanto che Ach<strong>il</strong>le Bertarelli le dedicò una tavola a colori della sua fondamentale<br />

opera del 1929. Tra le più note e ricercate stampe popolari. Perfetto esemplare.<br />

Cfr.: Bertarelli, 1929 tav.II ; Infelise-Marini ,1990 n.42 ; Zotti Minici, 1996, n. 1570.<br />

94. “CORSA DÉ CAVALLI A GRAN GALOPPO. Giovedi 6 e venerdi<br />

7 settembre 1804…” Italia, 1804, € 1.200<br />

bordura figurata (cm 49,5x40,5) costituita da 13 piccole scene umoristiche di equ<strong>il</strong>ibrismo<br />

circense stampate in s<strong>il</strong>ografia con al centro <strong>il</strong> testo tipografico descrittivo dello<br />

spettacolo. In questo caso si tratta di un manifesto pubblicitario vero e proprio che annuncia<br />

un preciso ed evidentemente eccezionale spettacolo di acrobati con cavalli avvenuto<br />

<strong>il</strong> 6 e 7 settembre 1804.<br />

95. “CUI SI FA VEDER IL GRANDE TIGRO DI MARE VIVO”.<br />

Italia, XVIII secolo, € 950<br />

s<strong>il</strong>ografia (cm 25,5x36). Foglio volante raffigurante un mostro marino, essere a metà tra<br />

un delfino e una foca. Si tratta di un simpatico volantino pubblicitario per un serraglio<br />

in cui venivano mostrati vari tipi di animali. Vista l’effimera vita di queste incisioni ben<br />

poche se ne sono conservate (alcuni difetti).<br />

96. D’AZEGLIO, Roberto. “Mercante di belle Arti in Torino. Firmata<br />

R. d’A. f. 1819” (Torino, Lit. Festa, 1819). € 2.400<br />

Incunabulo litografico di Roberto d’Azeglio (Torino 1770-1862), artista di pluriforme<br />

ingegno, scrittore, pittore, caricaturista, fondatore della Pinacoteca Sabauda, <strong>il</strong>lustre consigliere<br />

per le belle arti del Re Carlo Alberto. Il foglio a pieni margini misura mm<br />

600x450 (la figura in bianco-nero 400x300): rappresenta in caricatura un mercante am-<br />

96<br />

40<br />

92<br />

94<br />

93<br />

95


IMAGERIE POPULAIRE<br />

bulante di antichità e oggetti vari, di brutto aspetto, sovraccarico di dipinti, strumenti,<br />

sculture, ecc. Straordinario foglio e incunabulo litografico di estrema rarità che non risulta<br />

presente nelle raccolte d’arte a Torino.<br />

In ottimo stato (alone d’umido nel margine inferiore). “Scherzo pittorico di Roberto<br />

d’Azeglio, caricaturale e ironica raffigurazione di un personaggio preda della passione<br />

per le belle arti” (in P.G.Dragone, Pittori-arte-cultura figurativa 1800-1830,<br />

p.206 con riproduz. presa dal presente esemplare). Stella, Pittura e scultura in Piemonte<br />

pp.6-12.<br />

97. “IL DILETTEVOLE GIOCO DI LOCA”. In Venecia, appresso<br />

Carlo Coriolani”. S.d. (Venezia, fine XVII sec.), € 5.800<br />

s<strong>il</strong>ografia originale secentesca, mm 600x460, a pieni margini, vivacemente dipinta da<br />

mano coeva. Stupendo foglio raffigurante un gioco dell’oca, animato da una elegante<br />

scena al centro della composizione, da varie oche quà e là, da figure popolari e grottesche.<br />

Stampa popolare di grande pregio e rarità, perfettamente conservata. “Il gioco che<br />

ebbe maggior successo e che è arrivato per lunga tradizione sino ai nostri giorni…”<br />

(Toschi, Stampe popolari Italiane, p.208 e tav. 145, cita e riproduce l’esemplare della<br />

Raccolta Bertarelli di M<strong>il</strong>ano).<br />

98. “DISCRITIONE DEL PAESE DI CHUCAGNA Dove chi manco<br />

lavora piu guadagna”. Bassano, Remondini, fine del XVII secolo,<br />

€ 5.500<br />

bulino e acquaforte (cm 39,3x52,3 e margini), colorata a pennello. Al centro <strong>il</strong> Monte di<br />

Cuccagna è fatto di formaggio grattato su cui bolle una pentola ripiena di maccheroni e<br />

ravioli che cadendo rotolano nel fiume di burro fuso e ognuno ne raccoglie a piacere. Domina<br />

<strong>il</strong> tema del ribaltamento dei valori, già individuato nell’iconografia del “mondo<br />

alla rovescia”, e quello dell’esaltazione del cibo e dell’abbondanza come desiderio di riscatto<br />

e di evasione dalla miseria e dagli stenti del vivere quotidiano. La versione remondiniana<br />

di questo classico tema delle stampe a larga diffusione riprende,<br />

semplificandolo in più punti, lo schema già adottato dagli stampatori veneti e romani<br />

della seconda metà del XVI secolo. Bello e rarissimo foglio.<br />

Cfr.: Bertarelli,1929 , p.51 ; Infelise-Marini ,1990 n.2 p.182 ; Zotti Minici,1996 n.241.<br />

99. “FUGA IN EGITTO” Bassano, Remondini, secondo quarto XIX<br />

sec., € 800<br />

s<strong>il</strong>ografia (cm 30x39,5 e margini) con forte coloritura popolare a maschere. Titolo lungo<br />

<strong>il</strong> margine inferiore. “n. 24” ms. al centro del margine destro. Cfr. Zotti Minici ,1996<br />

n. 1458.<br />

100. “KORNACHAII SANTON del seraggio che va in pellegrinaggio<br />

alla Mecca...” Venezia, Zini, fine XVII secolo, € 400<br />

s<strong>il</strong>ografia (cm 47x34,4) e testo tipografico. Foglio con figure s<strong>il</strong>ografiche e versi su tre<br />

colonne.<br />

41<br />

98<br />

97<br />

99<br />

100


LIBRERIA ANTIQUARIA PREGLIASCO<br />

101. “LA FORCE DE L’INCOMPARABLE SIGNOR COLPI”, Italia,<br />

metà XVIII sec., € 3.300<br />

incisione in rame (cm 53x43 e margini). Cornice costituita da 12 piccole immagini<br />

che ne circondano una più grande centrale. Tutte le scene sono animate dalle esibizioni<br />

del Sig.Colpi. Le incisioni relative agli spettacoli di acrobati venivano ut<strong>il</strong>izzate<br />

sia per far conoscere l’ab<strong>il</strong>ità degli artisti sia per ricordarne i numeri più<br />

impegnativi. Nell’un caso e nell’altro la vita di questi fogli era molto effimera e questo<br />

ne spiega la rarità. In genere i fogli non portano una indicazione editoriale e questo<br />

può essere giustificato dal fatto che gli spettacoli erano itineranti e che venivano<br />

mostrati in molte città diverse e non si può escludere che le matrici appartenessero agli<br />

stessi artisti che le facevano stampare secondo l’occorrenza e dove capitava più opportuno.<br />

Infatti le eventuali indicazioni di orario e luogo dello spettacolo e <strong>il</strong> prezzo si<br />

trovano di solito aggiunte a penna .<br />

102. “NOTRE DAME DES SEPT DOULEURS”. Chartres, 1772-<br />

1828, € 3.000<br />

s<strong>il</strong>ografia (cm 45x28,5 e margini) con splendida coloritura a maschere. La stampa è attribuita<br />

all’incisore Allabre Gu<strong>il</strong>laume e la matrice fu probab<strong>il</strong>mente riut<strong>il</strong>izzata all’inizio<br />

del XIX secolo dall’editore Garnier-Allabre che abrase <strong>il</strong> nome del precedente<br />

stampatore L’immagine, in vivace e ricca coloritura, è considerata fra le più significative<br />

della produzione di Chartres. Esemplare assai bello, raro. Cfr. Jusselin ,1957 p.235 n.21.<br />

Prouté, 1979 n.77. Imagerie, Vol. I, 1990 n.193.<br />

103. QUATTRO IMMAGINI RELIGIOSE: (santa trinitas unus deus;<br />

giesu maria s. gioseppo; s. gaetanus thienaeus vice; s. antonius de padua).<br />

Bassano, Remondini, secondo quarto XIX sec., € 1.000<br />

s<strong>il</strong>ografia (cm 26x36 e margini) con coloritura a maschere. Titolo lungo <strong>il</strong> lato inferiore<br />

di ciascuna immagine. “n. 41” ms. al centro del margine inferiore Il foglio è suddiviso<br />

in 4 immagini che potevano essere ritagliate ed ut<strong>il</strong>izzate come immaginette<br />

singolarmente.<br />

104. “QUEL CHE CREDER NON PUOI VEDER POTRAI”. Italia,<br />

seconda metà XVIII sec., € 2.800<br />

bulino e acquaforte (cm 46x30). L’immagine è stampata in inchiostro verde. Le evoluzioni<br />

di una contorsionista sono raffigurate in una cornice di 16 scene, con una immagine<br />

femmin<strong>il</strong>e centrale.<br />

Il foglio , ut<strong>il</strong>izzato come pubblicità per le esibizioni di una artista acrobatica , assume<br />

nella sua struttura analoga a quella dei miracoli dei santi una connotazione surreale e magica<br />

che doveva contribuire a creare una speciale attesa per lo spettacolo.<br />

103<br />

42<br />

101<br />

102<br />

104


IMAGERIE POPULAIRE<br />

105. “S. ANTONIO AB”. Bassano, Remondini, secondo quarto XIX<br />

sec., € 800<br />

s<strong>il</strong>ografia (cm 39x28 e margini) con forte coloritura a maschere Titolo lungo <strong>il</strong> margine<br />

inferiore. “n. 15” ms. al centro del margine inferiore. cfr. Zotti Minici, 1996 , n. 1512.<br />

106. LA SANTA CASA DI LORETO (cm 40,3 x 28,5) XVIII secolo.<br />

Remondini, Bassano, € 1.300<br />

s<strong>il</strong>ografia colorata con maschere n. 68 ms. al centro del margine inferiore. L’immagine<br />

riunisce due differenti tradizioni devote: quella trasmessa dal Teramano che narra <strong>il</strong> trasporto<br />

miracoloso della casa della Madonna da Nazareth al colle lauretano e l’apparizione<br />

della Vergine sopra la chiesa di Santa Maria di Loreto a Paolo della Selva. Perfetto<br />

esemplare. Cfr. Infelise-Marini, 1990 n.15, pp. 157, Zotti Minici, 1996. n. 1493<br />

107. “SINGERIES AMOREUSES”. Serie di 6 incisioni. Paris. N.<br />

Guerard inv et fecit 1700 ca., € 3.500<br />

acqueforti (cm 19,5x28,5 e margini). Nicolas Guérard I (circa 1648-1719) fu incisore, editore<br />

e mercante di stampe a Parigi nella rue Saint-Jacques, prima all’insegna della “perle”<br />

e poi alla “Reine du clergé” (cfr. Dictionnaire, 1987 p.151. La serie riprende <strong>il</strong> tema delle<br />

“singeries” molto diffuso in Europa durante <strong>il</strong> XVI e XVII secolo inserendolo nella società<br />

francese della fine del seicento. Le scimmie sono come di consueto un pretesto per evidenziare<br />

e prendere in giro i vizi, i difetti, le mode e le manie di una Corte e di una<br />

aristocrazia oltre che dell’uomo in generale. La resa è accurata e ricca di particolari alcuni<br />

dei quali dovevano essere immediatamente percepib<strong>il</strong>i al pubblico che acquistava questo<br />

tipo di fogli. Vedi uno dei fogli della serie, <strong>il</strong> 6, in: Fuoco, Acqua, Cielo, Terra,1995 n. 929<br />

108. SOLDATI AUSTRIACI, RUSSI, FRANCESI (4 fogli senza titoli<br />

ma alcuni con una num. ms. nei margini). Bassano, Remondini, prima<br />

metà XIX sec., I quattro fogli € 1.500<br />

1) cm 31,5x42,5 e margini, n. 65 2) n.n., cm 30x40 e margini 3) n. 66, cm 29x39,5 e margini<br />

4) n. 64, cm 30,5x41 e margini. S<strong>il</strong>ografie con forte coloritura a maschere. Il foglio<br />

n. 66 reca la f<strong>il</strong>igrana “GR”, ed è datab<strong>il</strong>e 1820-1825 mentre gli altri sono in tirature<br />

su carta del secondo quarto del XIX secolo. I soldati, singoli o a gruppi, a piedi o a cavallo,<br />

sono suddivisi su due o tre strisce ed erano destinati ad essere ritagliati dopo essere<br />

stati incollati su fogli di carta o cartoncino di rinforzo. I Remondini produssero altri fogli<br />

di soldatini alla fine del XVIII secolo ma da matrici in rame e di formato più piccolo.<br />

”Degli esemplari settecenteschi non sembra purtroppo sia rimasta traccia. L’assortimento<br />

più ampio di soldatini i Remondini lo offrirono durante le guerre napoleoniche, con serie<br />

di fogli degli eserciti: austriaco, inglese, russo e francese, ricavati da matrici in rame.<br />

Anche di questi fogli però non risulta si siano conservati esemplari”. Cfr. Infelise-Marini,<br />

1990 nn.13, 14, 15 pp.212/213; Zotti Minici 1996 nn.1576, 1577, 1578.<br />

43<br />

105<br />

107<br />

106<br />

108


LIBRERIA ANTIQUARIA PREGLIASCO<br />

109. “LI SS. RE MAGGI” Bassano, Remondini, secondo quarto XIX<br />

sec., € 1.100<br />

s<strong>il</strong>ografia (mm 300x385 e margini) con stupenda forte coloritura a maschere. Titolo<br />

lungo <strong>il</strong> margine inferiore. “n. 40” ms. al centro del margine sinistro. Il foglio rientra nella<br />

produzione remondiniana della fine del XVIII secolo.. Per la produzione ottocentesca<br />

venne di solito ut<strong>il</strong>izzata una carta più sott<strong>il</strong>e e frag<strong>il</strong>e di peggiore qualità e con una coloritura<br />

giocata su una gamma di colori molto differente sia come tonalità che come<br />

composizione .<br />

110. THE VENETIAN COLPI and ch<strong>il</strong>dren from Sadler Wells. Londra<br />

metà XVIII secolo., € 2.200<br />

bulino e acquaforte (mm. 316x455). La bordura è costituita da 24 piccole scene con al<br />

centro una immagine più grande, secondo uno schema ut<strong>il</strong>izzato spesso per le vite dei<br />

santi nelle stampe sacre . Vengono mostrate “le forze” cioè i numeri degli acrobati-equ<strong>il</strong>ibristi<br />

della famiglia Colpi di Venezia.<br />

44<br />

110<br />

109


CITTÀ<br />

111. “Bains de Mer<br />

de Bretagne” Chemin<br />

de fer de l’Ouest Imp.ie<br />

Artistique B. Sirven,<br />

Toulouse, Paris.<br />

Anonimo,<br />

s.d. 1910 ca.<br />

€ 480<br />

Manifesto litografico intelato,<br />

cm. 133x101, ben conservato.<br />

113. “Chemins de<br />

Fer P.L.M”. Stab<strong>il</strong>imento<br />

Frat.lli Pozzo-<br />

Torino. (1950 c.)<br />

Firmata nell’angolo<br />

inferiore destro<br />

“R. Bonis.la”<br />

€ 900<br />

Manifesto litografico, intelato,<br />

cm. 116x83 (compresi<br />

i margini bianchi),<br />

ben conservato.<br />

AFFICHES<br />

45<br />

112. “Bologna”. Barabino&Graeve-Genova.<br />

Firmata Tremator(?)<br />

sotto <strong>il</strong> titolo.<br />

S.d. ma 1920 ca.<br />

€ 550<br />

Manifesto litografico intelato,<br />

cm. 107x70<br />

(compresi i margini bianchi),<br />

ben conservato.<br />

114. “Città di Verona<br />

13-14-15 Marzo 1899”.<br />

Grande fiera semestrale<br />

di cavalli... Ist. It. D’Arti<br />

Grafiche-Bergamo<br />

Anonimo,<br />

s.d. ma 1899<br />

€ 1.400<br />

Manifesto litografico intelato,<br />

cm. 133x101 (compresi i margini<br />

bianchi),<br />

ben conservato.


CITTÀ<br />

117. Paris-Madrid-Lisbone.<br />

Horaire-B<strong>il</strong>lets.-Bagages. Anonimo,<br />

non datata 1910 ca.<br />

€ 500<br />

Manifesto litografico, intelato, cm. 99x65.<br />

Esemplare con difetti,<br />

margine superiore ed inferiore rif<strong>il</strong>ati.<br />

LIBRERIA ANTIQUARIA PREGLIASCO<br />

115. Lugano Monte<br />

San Salvatore.<br />

Funicolare-Drahtse<strong>il</strong>bahn.<br />

S.A. Gia. Veladini & C.<br />

Lugano Firmata «Barberis»,<br />

s.d. 1905<br />

€ 900<br />

Manifesto litografico intelato,<br />

cm. 104x74,<br />

ben conservato<br />

118. Rome-Express. Hiver 1900-1901<br />

Firmata R de Ochoa (?), 1900<br />

€ 500<br />

Manifesto litografico intelato, cm. 97x64<br />

esemplare con difetti,<br />

margine superiore ed inferiore rif<strong>il</strong>ati.<br />

46<br />

116. Paris<br />

La Tour Eiffel.<br />

Imp. Champenois & Cie.<br />

Anonimo, s.d. (1975 ca)<br />

€ 600<br />

Manifesto offset intelato,<br />

cm. 92x66, ben conservato.<br />

119. Trento. Off. Chappuis.<br />

Bologna. Anonimo, 1925 ca.<br />

€ 550<br />

Manifesto litografico intelato,<br />

cm. 108x68 (compresi i margini bianchi),<br />

ben conservato.


FRANCESI<br />

120. BAC, F. « Ambassadeurs tous les<br />

soirs » Yvette Gu<strong>il</strong>bert.<br />

Firmata F. Bac. Paris, Imp. Camis, 1895<br />

€ 3.200<br />

Manifesto litografico, cm. 200x80,<br />

intelato, assai bello e tipico, non comune,<br />

ben conservato.<br />

47<br />

AFFICHES<br />

121. Cirage Jacquot & Cie. Société Générale<br />

des Cirage français - Paris<br />

Firmato“L. Lefevre 1894”<br />

€ 5.000<br />

Stupendo manifesto litografico, intelato,<br />

cm. 179x123, piccoli difetti<br />

(segni di pieghe centrali).


FRANCESI<br />

LIBRERIA ANTIQUARIA PREGLIASCO<br />

122. Exposition<br />

Internat.le des produits<br />

du commerce & de<br />

l’industrie.<br />

Paris. Firmata nell’angolo<br />

inferiore destro “A. W<strong>il</strong>lette”,<br />

1893.<br />

€1.200<br />

Manifesto litografico intelato,<br />

cm. 139x98,5, imperfezioni<br />

ai margini esterni.<br />

124. La Lune Rousse<br />

Cabaret Artistique.<br />

Paris Firmata nell’angolo<br />

inferiore sinistro<br />

“C. Léandre1904”<br />

€ 1.800<br />

Manifesto litografico, intelato,<br />

cm. 142x108,<br />

ben conservato.<br />

125. Librairie<br />

Romantique<br />

Paris. Firmata nell’angolo<br />

inferiore destro E. Grasset<br />

€ 2.550<br />

Manifesto intelato, cm.135x93,5<br />

(compresi i grandi margini<br />

bianchi), ben conservato.<br />

48<br />

123. Exposition Int.le<br />

du livre Palais de l’industrie<br />

(Champs-Elysées)<br />

de Ju<strong>il</strong>let à Novembre<br />

1894<br />

Firmata nell’angolo inferiore<br />

sinistro “Ogé”, 1894.<br />

€ 1.600<br />

Manifesto litografico, intelato,<br />

cm. 145x106, ben conservato.


GASTRONOMIA<br />

128. “Bitter Campari l’aperitif”<br />

Anonimo, s.d. ma 1955 ca.<br />

€ 1.100<br />

Manifesto litografico,<br />

cm 134x96 intelato,<br />

perfettamente conservato.<br />

126. “Bergia Rabarbaro<br />

Fragolino”<br />

Torino. Anonimo, s.d. (1950 c.)<br />

€ 900<br />

Manifesto litografico, intelato,<br />

cm. 110x67, ben conservato<br />

(lievi difetti nel margine bianco),<br />

con due timbri per affissione<br />

nella parte superiore destra<br />

del manifesto.<br />

49<br />

A FFICHES<br />

129. Fête du Beaujolais<br />

Firmato in basso a sinistra Msomel (?), s.d.<br />

€ 500<br />

Manifesto litografico, cm cm105x70,<br />

intelato, perfettamente conservato<br />

127. “Bitter Campari<br />

l’aperitif”<br />

Firmato nell’angolo superiore<br />

destro “Cataldo”,<br />

s.d. ma 1955 ca.<br />

€ 1.100<br />

Manifesto litografico,<br />

cm 134x96, intelato,<br />

perfettamente conservato.<br />

130. Les vins de Bourgogne<br />

de Henri de Bahèzere.<br />

Paris. Firmata Guy Arnoux, s.d.<br />

€ 650<br />

Maison Manifesto litografico intelato,<br />

cm. 128x90(compresi i margini bianchi),<br />

ben conservato.


GASTRONOMIA<br />

133. Mangez du pain vous vivrez<br />

bien. Firmato in basso a sinistra<br />

“Leofor Openo”, s.d. ma 1967 ca.<br />

€ 300<br />

Manifesto off set, cm 62x43 intelato,<br />

perfettamente conservato.<br />

LIBRERIA ANTIQUARIA PREGLIASCO<br />

131. Luxardo Zara.<br />

Arti grafiche Navarra S.A.<br />

M<strong>il</strong>ano. (s.d. ma 1938)<br />

Firmata nell’angolo superiore<br />

in alto a destra: A. Pomi XVI.<br />

€ 800<br />

Manifesto litografico intelato,<br />

cm. 194x108<br />

(compresi i margini bianchi),<br />

ben conservato.<br />

50<br />

132. Fratelli Borsa<br />

Gran Spumante.<br />

L’Asti des Connaisseurs.<br />

Pierre Argence, Lyon.<br />

€ 700<br />

Manifesto litografico intelato,<br />

cm. 164x124<br />

(compresi i margini bianchi),<br />

ben conservato.<br />

134. Ruffino<br />

Chianti Ruffino<br />

Off. G. Ricordi&C. M<strong>il</strong>ano<br />

Anonimo, 1933<br />

€ 1.300<br />

Manifesto litografico intelato,<br />

cm 144x102,<br />

perfette condizioni<br />

di conservazione


VARIE<br />

136. Esplosivi Stacchini<br />

Anonimo, 1929.<br />

€ 600<br />

Manifesto litografico, intelato,<br />

cm. 102x70 ben conservato.<br />

135. Cigarettes Saphir<br />

Imp. Moullot-Marse<strong>il</strong>le”.<br />

Firmata Stephano<br />

nell’angolo inferiore destro.<br />

S.d. ma 1930 ca.<br />

€ 1.000<br />

Manifesto litografico intelato,<br />

cm. 120x80, ben conservato.<br />

51<br />

AFFICHES<br />

VEICOLI - SPORT<br />

137. Aeroplano Firmata in basso a sinistra<br />

C. Leon Dufour. S.d. (1930 ca.)<br />

€ 1.600<br />

Manifesto litografico intelato, cm. 45x90<br />

perfettamente conservato.<br />

138. Clément Paris<br />

Imp. Kossuth & C.ie, Paris Firmata, F. Bombled, s.d. 1905 ca. € 2.600<br />

Manifesto intelato, cm. 98x130, ben conservato.


VEICOLI - SPORT<br />

139. France,<br />

sites et Paysages.<br />

Imprimerie Draeger à Paris<br />

Fotografia di Lamber,<br />

s.d. ma 1970 ca.<br />

€ 400<br />

Manifesto offset intelato,<br />

cm. 103x67, ben conservato.<br />

LIBRERIA ANTIQUARIA PREGLIASCO<br />

141. Italia<br />

Nel paese più bello<br />

<strong>il</strong> campo per ogni sport<br />

Firmato “A.M. Cassandre, 35”<br />

nell’angolo superiore destro.<br />

€ 1.300<br />

Manifesto litografico,<br />

intelato, cm 105x70.<br />

52<br />

140. France<br />

Les deux Alpes, Isère.<br />

Non firmato. Grenoble 1968<br />

€ 600<br />

Manifesto off set cm 105x70,<br />

intelato ben conservato<br />

142. Oberland<br />

Bernois/Suisse<br />

Firmato Edi Hauri,<br />

s.d. ma 1975 ca.<br />

€ 600<br />

Manifesto offset intelato,<br />

cm. 102x72, ben conservato.


VEICOLI - SPORT<br />

143. Renault. Sur la route de Naples.<br />

Firmato “Aldelmo” nell’angolo inferiore destro. s.d. (1930 ca.).<br />

€ 1.600<br />

Manifesto litografico intelato,<br />

cm. 55x100, perfettamente conservato.<br />

145. Skiing in France<br />

Firmato “Constantin”<br />

nel margine destro.<br />

s.d. ma 1940 ca<br />

€ 400<br />

Manifesto litografico,<br />

cm 66x45<br />

53<br />

AFFICHES<br />

144. Sciatori<br />

S.d. ma 1925 ca.<br />

Firmato Armand Rapeno<br />

nella parte centrale a destra.<br />

€ 1.000<br />

Manifesto litografico,<br />

intelato, cm 85x65.<br />

146. Voitures Prosper Lambert, 18 Route de Cherbourg, Nanterre,<br />

Imp. Bourgerie & Cie. 83 Faub.g. St. Denis Paris s.d. ma 1905 ca. € 2.500<br />

Manifesto litografico intelato, cm. 129x97, ben conservato.


SPETTACOLI<br />

LIBRERIA ANTIQUARIA PREGLIASCO<br />

147. Carlotta Kara<br />

Tous les soirs<br />

Firmata “Grün” nella parte<br />

destra sopra <strong>il</strong> titolo.<br />

s.d. ma 1900 ca.<br />

€ 1.100<br />

Manifesto litografico intelato,<br />

cm 120x100 con piccoli difetti.<br />

148. La folle etudiante<br />

Firmato nella parte centrale<br />

destra G<strong>il</strong> Buridant(?)<br />

s.d. ma 1941<br />

€ 450<br />

Manifesto litografico<br />

intelato cm. 157x113,<br />

ben conservato.<br />

54<br />

149. Les Dragées d’Hercule Tournée<br />

Frédéric Achard, 150 représentations<br />

a Paris. Firmata “E Montaut” nell’angolo<br />

inferiore sinistro, s.d. ma 1904.<br />

€ 1.100<br />

Manifesto litografico intelato, cm. 140x100.<br />

Esemplare con difetti al margine esterno destro.


SPETTACOLI<br />

55<br />

AFFICHES<br />

150. Pinocchio Il primo poster originale pubblicato per la distribuzione in Italia.<br />

Roma, A.P.E., for R.K.O. Radio (1946). € 5.500<br />

Litografia a colori (cm 205x100), esemplare perfetto, intelato. Pinocchio fu prodotto dalla Walt Disney Productions<br />

e distribuito in America dalla RKO Radio Pictures a partire dal 7 febbraio 1940, ma a causa del proibizionismo<br />

fascista arrivò nelle sale italiane solo tra <strong>il</strong> 1946 e <strong>il</strong> 1947 (e infatti <strong>il</strong> poster riporta: “The movie<br />

that all the Italian public is waiting for).<br />

151. Signorina 10.000<br />

Locandina pubblicitaria<br />

per la commedia ungherese<br />

diretta da Béla Gaàl. s.d. ma 1934,<br />

firmato Rimobaldi,<br />

€ 2.500<br />

Manifesto litografico cm 204x98<br />

intelato, perfettamente conservato.

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