i magistri comacini mercanti di sapere - La scuola di Pitagora editrice

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13.06.2013 Views

4 718 I Magistri Comacini maestri di sapere petenze ed adeguamento alle nuove esigenze rimane a mio parere quello della famiglia Nolli o Noli o Nulli di Castiglione d’Intelvi: nel 1613 troviamo un certo Peder (Pietro) incaricato alla costruzione della nuova chiesa del Nome di Gesù nella frazione Navono di Lavino alle Pertiche in val Sabbia. “Adì 7 settembre 1613 - Dichiarasi per virtù del presente scritto come Peder f. q. m. Luison Nul muraro del Comune di Castion territorio milanese, presente per sé, ha convenuto e promesso a m.ro Anzolo, ms. Marco Antonio, et ms. Pietro (…) di far fabricare et murare essa chiesa conforme il modello che li sarà da essi soprastanti uniti proposto (…) 3 . Si tratta di una delle prime attestazioni documentarie relative alla presenza di Magistri Comacini in valle Sabbia, presenza che diverrà di lì a pochi decenni tanto significativa da disegnare un vero rosario di chiese a punteggiare e connotare il territorio. Centotrentacinque anni dopo Giovan Battista Nolli di Montronio (frazione di Castiglione d’Intelvi), firmerà la “Nuova Pianta di Roma”, documento topografico di primissimo piano che si inserisce nel passaggio dalla mappa prospettica a quella zenitale, essendo realizzato attraverso un rilevamento su base trigonometrica con l’utilizzo della tavoletta pretoriana, che era stata da poco sistematizzata nelle tavole dell’Encyclopedie. La biografia del Nolli dimostra ancora una volta la facilità agli spostamenti tipica dei magistri comacini, accompagnata da una forte carica propulsiva e didattica (a Roma fonda infatti una scuola che preparerà allievi per la redazione della battuta catastale piogregoriana); palesa anche la sua preparazione come perito agrimensore, geometra e architetto. Questa è già ravvisabile nel ricchissimo cabreo realizzato a partire dal 7 luglio 1724 per i conti Bettoni di Bogliaco: una trentina di tavole finemente acquarellate che descrivono minuziosamente le proprietà lacustri della famiglia, dimostrando con la loro accuratezza il ricorso alla tavoletta pretoriana e un sapiente controllo della messa in pulito del segno grafico che restituisce minuziosamente la morfologia e l’idrografia, le alberature e le piantumazioni, il rilevato degli edifici, anticipando la stessa pre- 4 Giovan Battista Nolli, Nuova Pianta di Roma, 1748. Dettaglio raffigurante un putto che utilizza la tavoletta pretoriana.

Ivana Passamani, Matteo Pontoglio, Sara Varisco cisione che caratterizzerà la mappa romana. Questa presenta un’impostazione che contraddistinguerà la cartografia successiva: oltre alla evidente precisione grafica e mensoria, ricordo la rappresentazione in sezione orizzontale non solo di tutte le chiese ma degli spazi di percorrenza (atri, cortili, scale), degli elementi di arredo urbano quali fontane, monumenti, gradinate ecc.), dei giardini e delle principali colture o dei monumenti antichi parzialmente scomparsi. Si conferma e si sostanzia il ruolo propulsore, nelle nostre discipline specifiche, svolto nel tempo dai Magistri Comacini, i quali tessono una rete internazionale tra città, consentendoci di ripensare al loro ruolo di cerniera culturale e di integrazione di saperi. La ricerca va quindi nella duplice direzione di porsi come strumento di conoscenza e di valorizzazione di un territorio, nonché di far emergere non tanto o non solo i valori delle singole fabbriche architettoniche, ma il crogiolo di saperi emergente dai grandi cantieri, in cui si confrontano le diverse maestranze. Nei contributi correlati a questo Matteo Pontoglio approfondirà per il secolo XVII la famiglia degli Spazzi nonché il contributo dei Muttoni mentre per il XVIII secolo Sara Varisco tratterà il ruolo del Turbino, nonché le realizzazioni dei Corbellini nel contesto bresciano. 719 5-6 a sx Giovan Battista Nolli, Mappe del cabreo Bettoni, 1724- 25 (Bogliaco, Archivio Bettoni). A dx Giovan Battista Nolli, Nuova Pianta di Roma, 1748. 5-6

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I Magistri Comacini maestri <strong>di</strong> <strong>sapere</strong><br />

petenze ed adeguamento alle nuove esigenze rimane a mio parere quello della famiglia<br />

Nolli o Noli o Nulli <strong>di</strong> Castiglione d’Intelvi: nel 1613 troviamo un certo Peder<br />

(Pietro) incaricato alla costruzione della nuova chiesa del Nome <strong>di</strong> Gesù nella frazione<br />

Navono <strong>di</strong> <strong>La</strong>vino alle Pertiche in val Sabbia. “Adì 7 settembre 1613 - Dichiarasi<br />

per virtù del presente scritto come Peder f. q. m. Luison Nul muraro del Comune<br />

<strong>di</strong> Castion territorio milanese, presente per sé, ha convenuto e promesso a m.ro<br />

Anzolo, ms. Marco Antonio, et ms. Pietro (…) <strong>di</strong> far fabricare et murare essa chiesa<br />

conforme il modello che li sarà da essi soprastanti uniti proposto (…) 3 . Si tratta <strong>di</strong><br />

una delle prime attestazioni documentarie relative alla presenza <strong>di</strong> Magistri Comacini<br />

in valle Sabbia, presenza che <strong>di</strong>verrà <strong>di</strong> lì a pochi decenni tanto significativa da <strong>di</strong>segnare<br />

un vero rosario <strong>di</strong> chiese a punteggiare e connotare il territorio.<br />

Centotrentacinque anni dopo Giovan Battista Nolli <strong>di</strong> Montronio (frazione <strong>di</strong> Castiglione<br />

d’Intelvi), firmerà la “Nuova Pianta <strong>di</strong> Roma”, documento topografico <strong>di</strong> primissimo<br />

piano che si inserisce nel passaggio dalla mappa prospettica a quella zenitale,<br />

essendo realizzato attraverso un rilevamento su base trigonometrica con l’utilizzo della<br />

tavoletta pretoriana, che era stata da poco sistematizzata nelle tavole dell’Encyclope<strong>di</strong>e.<br />

<strong>La</strong> biografia del Nolli <strong>di</strong>mostra ancora una volta la facilità agli spostamenti tipica dei<br />

<strong>magistri</strong> <strong>comacini</strong>, accompagnata da una forte carica propulsiva<br />

e <strong>di</strong>dattica (a Roma fonda infatti una <strong>scuola</strong> che<br />

preparerà allievi per la redazione della battuta catastale piogregoriana);<br />

palesa anche la sua preparazione come perito<br />

agrimensore, geometra e architetto.<br />

Questa è già ravvisabile nel ricchissimo cabreo realizzato<br />

a partire dal 7 luglio 1724 per i conti Bettoni <strong>di</strong> Bogliaco:<br />

una trentina <strong>di</strong> tavole finemente acquarellate che<br />

descrivono minuziosamente le proprietà lacustri della famiglia,<br />

<strong>di</strong>mostrando con la loro accuratezza il ricorso alla<br />

tavoletta pretoriana e un sapiente controllo della messa<br />

in pulito del segno grafico che restituisce minuziosamente<br />

la morfologia e l’idrografia, le alberature e le piantumazioni,<br />

il rilevato degli e<strong>di</strong>fici, anticipando la stessa pre-<br />

4 Giovan Battista Nolli, Nuova<br />

Pianta <strong>di</strong> Roma, 1748. Dettaglio<br />

raffigurante un putto che utilizza<br />

la tavoletta pretoriana.

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