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Diapositiva 1 - Regione Umbria - Agricoltura e Foreste

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STUDIO DI FATTIBILITÀ<br />

RETE REGIONALE PER LA VALORIZZAZIONE DI VILLE, PARCHI E GIARDINI<br />

NEL PAESAGGIO RURALE<br />

Servizio Promozione e Valorizzazione Sistemi Naturalistici e Paesaggistici<br />

Soggetto Attuatore<br />

3A - Parco Tecnologico Agroalimentare dell’<strong>Umbria</strong><br />

Quaderni del paesaggio/2


Progetto finanziato dalla <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong> con D.D. n. 12331 del 19.12.07<br />

Assessorato alle Politiche Agricole<br />

Carlo Liviantoni, assessore<br />

Direzione regionale <strong>Agricoltura</strong> e <strong>Foreste</strong>, Aree Protette, Valorizzazione dei Sistemi Naturalistici e Paesaggistici, Valorizzazione Beni e Attività Culturali, Sport e<br />

Spettacolo<br />

Ernesta Maria Ranieri, direttore<br />

Servizio Promozione e Valorizzazione Sistemi Naturalistici e Paesaggistici<br />

Paolo Papa, dirigente<br />

Coordinamento tecnico del Progetto<br />

Maria Carbone, responsabile Sezione Valorizzazione dei sistemi naturalistici<br />

AUTORI<br />

Dott. Agr. Luciano Concezzi, 3A-Parco Tecnologico Agroalimentare dell’<strong>Umbria</strong><br />

Dott. Agr. Sebastiano Mauceri, 3A-Parco Tecnologico Agroalimentare dell’<strong>Umbria</strong><br />

Dott. Mauro Gramaccia, 3A-Parco Tecnologico Agroalimentare dell’<strong>Umbria</strong><br />

Arch. Silvia Marini, consulente 3A-Parco Tecnologico Agroalimentare dell’<strong>Umbria</strong><br />

Il Verde<br />

Gli autori desiderano ringraziare i proprietari pubblici e privati delle ville, per aver reso possibile la realizzazione dei rilievi dei parchi e giardini, delle riprese fotografiche<br />

degli esterni e per aver reso disponibile il materiale documentario e informativo in loro possesso.


Indice<br />

Introduzione<br />

Cartografia tematica<br />

Carta delle Ville Storiche prese a campione per il progetto di rete<br />

Carta delle Risorse Storico Culturali e dei Vincoli Paesaggistico Ambientali<br />

Carta delle Aree Protette e delle Aree di Rilevante Interesse Naturalistico<br />

Schede sintetiche dei complessi architettonici<br />

1. Tifernate, Tifernate-Perugino<br />

Castello Bufalini<br />

Palazzo Magherini Graziani<br />

Villa S. Martino<br />

Palazzo Regnano<br />

Badia Petroia<br />

Villa La Montesca<br />

Villa S. Donnino<br />

Rocca di Rasina<br />

2. Trasimeno, Perugino, Eugubino<br />

Villa Palombaro Schnabl<br />

Palazzo di Solfagnano<br />

Le Torri di Bagnara<br />

Castello di Bagnara<br />

Villa Monticelli<br />

Villa Alfani Silvestri<br />

Villa Fassia<br />

3. Monte Peglia, Tuderte, Valle Umbra - Folignate<br />

Villa di Montevibiano<br />

Palazzo Vallerani<br />

Villa Fidelia<br />

4. Orvietano<br />

Villa Ciconia<br />

Castello di Tordimonte<br />

Villa Cahen<br />

5. Valle Umbra – Spoletino<br />

Villa Redenta<br />

Villa Pianciani<br />

Villa Marignoli<br />

6. Conca Ternana, Amerino<br />

Villa Palma<br />

Villa Setacci<br />

Villalago<br />

Villa Martinori<br />

Villa Valli Montiello<br />

Villa Aspreta<br />

Quadro sinottico dei complessi architettonici<br />

Il Verde


Introduzione<br />

Ville e grandi residenze di campagna caratterizzano in modo particolare il paesaggio di diverse regioni italiane ed europee, costituendo così un vasto patrimonio storico-artistico a testimonianza di una specifica<br />

forma insediativa sviluppatasi nel processo di antropizzazione che ha coinvolto le nostre campagne. Questo tipo di insediamento, a cui si deve riconoscere il valore di bene storico-culturale ed ambientale, è<br />

costituito da un insieme di elementi che contribuiscono a formare una delle più particolari e diffuse unità elementari di paesaggio italiano.<br />

La <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong> ha da sempre dato importanza a queste specifiche forme insediative. Nel 1985, ha dato avvio al censimento regionale ed alla perimetrazione delle ville, dei parchi e giardini; il lavoro svolto<br />

sull’intero territorio regionale, ad eccezione delle aree urbane e dei centri maggiori, ha permesso di accertare la presenza di almeno 800 unità (ville), ubicate perlopiù nelle zone di media e bassa collina. Il<br />

giardino e il parco costituiscono gli elementi di maggiore qualificazione ambientale dell’unità di paesaggio della villa e spesso sono gli unici veramente distintivi rispetto ad altri edifici, pure di carattere<br />

monumentale, sparsi nella campagna. Le indagini effettuate e i dati riassunti nelle schede hanno rappresentato un primo approccio conoscitivo rispetto ad una realtà territoriale che si è rivelata estremamente<br />

sorprendente per la densità e la qualità dei siti, tanto da poter affermare che, anche in <strong>Umbria</strong> questa particolare forma insediativa, tipica del paesaggio rurale italiano, abbia un suo carattere specifico e una sua<br />

valenza, soprattutto in virtù del profondo legame che essa ha con il paesaggio rurale circostante. Nel 2000 si è ritenuto importante documentare le “Ville, Parchi e Giardini in <strong>Umbria</strong>” e rendere nota l’esistenza di<br />

questo patrimonio storico-architettonico indagando maggiormente questa realtà così poco conosciuta, approfondendo la ricerca per i siti più significativi e promuovendo una pubblicazione affidata<br />

all’Arch. Alberto Durante e realizzata con gli uffici regionali competenti. Per ogni villa delle 70 selezionate, individuate in un arco di tempo compreso tra la metà del cinquecento e la prima metà del novecento, è<br />

stata prodotta una descrizione ricca e dettagliata comprendente la storia della proprietà, le trasformazioni e la precisa narrazione dei caratteri stilistici e morfologici del manufatto.<br />

Negli ultimi anni il tema del paesaggio e dei suoi elementi costitutivi ha conquistato spazi sempre più ampi nella programmazione regionale. Oggi la <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>, in coerenza con i principi comunitari, in<br />

particolar modo con la Convenzione Europea del Paesaggio, ratificata in Italia con legge n. 14 del 2006, intende sviluppare e rilanciare sempre più la “risorsa paesaggio” in termini di “tutela attiva” e quindi di<br />

valorizzazione, visto il patrimonio naturalistico, storico-culturale e rurale di cui è ricca.<br />

Il Progetto “Studio di Fattibilità: Rete regionale per la valorizzazione di Ville, Parchi e Giardini nel paesaggio rurale” affidato alla società 3A-Parco Tecnologico Agroalimentare dell’<strong>Umbria</strong>, intende porre<br />

l’attenzione su uno degli elementi di “eccellenza” del paesaggio: le ville, i parchi ed i giardini storici e la loro relazione con il paesaggio rurale circostante.<br />

Valorizzare questi particolari “oggetti” così intimamente legati al paesaggio significa dare attenzione ad essi non solo in quanto “segni culturali” ma anche come elementi di biodiversità, di qualità ambientale e<br />

Il Verde<br />

come “archivi” di cultivar e di specie botaniche di grande valore storico.<br />

Il prodotto finale costituito dal presente fascicolo, deve essere considerato quindi uno strumento utile ai preposti uffici Regionali in supporto alla realizzazione di interventi di marketing territoriale e alla<br />

promozione integrata del territorio regionale.<br />

Il fascicolo è costituito da una parte cartografica (Carta delle Ville prese a campione per il progetto di rete, Carta delle Risorse Storico-Culturali e dei Vincoli Paesaggistico-Ambientali, Carta delle Aree Protette e<br />

delle Aree di Rilevante Interesse Naturalistico) e da trenta schede sintetiche, una per ogni complesso architettonico prescelto.<br />

La selezione di questi ultimi è stata effettuata cercando di coprire quasi tutti i contesti paesaggistici regionali dando maggiore spazio a quelli dove più alta è la concentrazione dei manufatti. La selezione inoltre, è<br />

stata indirizzata verso quei manufatti per i quali risultava una maggiore ricchezza di informazioni, la disponibilità dei proprietari, la dotazione di giardini e parchi significativi e la potenzialità di inserimento in una<br />

Rete Regionale di Ville Parchi e Giardini.<br />

Partendo dal presupposto che ogni villa con l’organizzazione spaziale dei suoi elementi componenti (il viale, gli edifici, il giardino, il parco) costituisce un’unità elementare di paesaggio che ha una forte<br />

connessione con il paesaggio agrario circostante, l’analisi è stata portata avanti ponendo attenzione soprattutto al tipo di relazione esistente tra la villa, il parco e/o il giardino ed il paesaggio oltre che agli aspetti<br />

prettamente architettonici degli edifici, e quelli botanici della composizione del verde.<br />

Ogni scheda contiene un condensato di informazioni raccolte in occasione di sopralluoghi effettuati in situ da agronomi ed architetti di 3A-Parco Tecnologico Agroalimentare dell’<strong>Umbria</strong>. Molti dati provengono da<br />

fonti dirette (intervista ai proprietari dei complessi) e/o dalla consultazione di documentazione già esistente, dove disponibile. Le fotografie ritraggono lo stato attuale degli edifici e delle pertinenze e sono state<br />

scattate in occasione dei sopralluoghi effettuati tra maggio e giugno 2008.<br />

In accordo con gli uffici regionali competenti, la descrizione sia degli spazi aperti che delle caratteristiche architettoniche dei complessi è stata riportata in modo sintetico; la sintesi si è resa necessaria per dare al<br />

lettore la possibilità di avere un quadro chiaro e generale dello stato di ogni complesso; nelle schede sono state inserite solo informazioni ritenute utili per la finalità del progetto.<br />

Nella descrizione degli spazi aperti e pertinenze si è scelto di indicare le emergenze botaniche con i nomi comuni delle varie essenze rilevate per rendere agevole la comprensione anche ai non addetti ai lavori.<br />

Laddove le realtà di parco e/o giardino fosse particolarmente importante è stata inserita una apposita tabella dedicata alle Specie Vegetali di Rilevante Interesse. Tale descrizione non ha la pretesa di essere un<br />

censimento della vegetazione presente ma una elencazione delle emergenze botaniche rilevate in occasione dei sopralluoghi.<br />

Nelle schede ogni complesso è stato sottoposto ad una valutazione con attrattori e detrattori (architettonico-paesaggistici ed economici) con l’obiettivo di mettere in luce il valore paesaggistico, quello storico-<br />

culturale, la fruibilità e tutti gli elementi di qualità di ogni singolo complesso. Dal punto di vista economico gli attrattori danno rilievo al valore del riuso, delle produzioni tipiche locali e a quello legato all’eventuale<br />

vicinanza di altri attrattori. I detrattori invece mettono in evidenza l’abbassamento del livello qualitativo causato da elementi che vanno a inficiare i valori sopraddetti, sia dal punto di vista paesaggistico-<br />

ambientale che da quello economico. Nella individuazione degli attrattori e dei detrattori, si è tenuto conto sia delle caratteristiche intrinseche dei complessi architettonici che del loro rapporto con il contesto<br />

ambientale ed antropico. Tutte le valutazioni sono sintetizzate in apposite tabelle. Auspichiamo che il presente fascicolo possa favorire una maggiore consapevolezza rispetto al patrimonio storico-architettonico<br />

e paesaggistico della nostra regione.


Cartografia tematica


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1. Contesti paesaggistici: Tifernate, Tifernate-Perugino


CASTELLO BUFALINI Largo Crociani, San Giustino – Comune di San Giustino<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

Zona SIC<br />

Zona ZPS<br />

Parco (L.R. 9/95)<br />

Comune di<br />

San Giustino<br />

Area vincolata ai sensi del DLG 42/04 e sue<br />

modifiche e integrazioni<br />

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo<br />

(PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>)<br />

Aree rurali intermedie (PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>)<br />

IL CONTESTO<br />

Contesto Paesaggistico: Tifernate<br />

Sito: pianura<br />

Ambito: urbano<br />

IL COMPLESSO<br />

Epoca di costruzione: XIV secolo<br />

Epoca ultimo restauro significativo: XVI secolo<br />

Autore: G. Vasari, M. Savelli, N. Ongaro<br />

Autore decorazioni interne: C. Gherardi<br />

Elementi caratterizzanti: villa e fortezza insieme; struttura fortilizia con corte interna<br />

entro spazio murato pentagonale. Cinta muraria a scarpa, torri e camminamenti<br />

coperti con forte sporto su beccatelli, loggia vasariana.<br />

Ambienti interni con pitture.<br />

Stato di conservazione: ottimo<br />

SPAZI APERTI E PERTINENZE<br />

Epoca di realizzazione: XVIII secolo<br />

Autore: /<br />

Elementi compositivi: giardino monumentale composto da giardino triangolare,<br />

labirinto, area delle quattro vasche, Ragnaia, giardino dal voltabotte, giardino dei<br />

fiori, limonaia, viali.<br />

Stile: giardino all’Italiana<br />

Elementi decorativi di pregio: ninfeo con nicchione mosaicato, canale scoperto di<br />

collegamento delle vasche (sistema d’irrigazione romana a “porche”).<br />

Emergenze botaniche: siepi di bosso, voltabotte d’alloro,tigli, lecci, cipressi, rose.<br />

Stato di conservazione: ottimo<br />

Proprietà: pubblica – Ministero per i Beni e le Attività Culturali<br />

Uso attuale: museo (prossima apertura)<br />

Il Verde


1-<br />

CASTELLO<br />

Castello Bufalini.<br />

BUFALINI<br />

Largo Crociani, San Giustino. Comune di San Giustino.<br />

Largo Crociani, San Giustino - Comune di San Giustino<br />

ACCESSIBILITÀ<br />

Castello Bufalini<br />

Racc. Perugia-<br />

Bettolle<br />

A1<br />

Racc. Terni-<br />

Orte<br />

LUOGHI DI INTERESSE<br />

San Giustino<br />

E45<br />

Perugia<br />

E45<br />

Terni<br />

E45: uscita<br />

S. Giustino,<br />

direzione centro<br />

a due km<br />

dall’uscita<br />

Castello Bufalini Monumenti storici<br />

Ville storiche Località turistiche<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

Inglobato nell’abitato di S. Giustino, in pieno centro storico, al termine di un lungo rettifilo pianeggiante, sorge Castello Bufalini. Con l’espansione della città, il complesso purtroppo<br />

ha perso il suo originario rapporto con l’ambiente agrario circostante.<br />

Fu costruito grazie alla famiglia Bufalini insediata a Città di Castello già nel XV secolo, che nel 1487 si prese l’onere di proseguirne la costruzione già iniziata dal Comune<br />

Castellano, allora in difficoltà nel portare a termine i lavori. Nel Cinquecento il castello fu trasformato in residenza signorile. Il castello è un complesso rinascimentale, villa e<br />

fortezza insieme, costituito da un ampio spazio murato di forma pentagonale che racchiude sia la residenza che il giardino. Si entra dal portale che dà accesso ad un lungo e<br />

stretto corridoio scoperto e si arriva alla struttura fortilizia di pianta quadrangolare irregolare, con corte interna. La cinta muraria esterna presenta una scarpa molto accentuata<br />

nella parte inferiore, robuste torri agli angoli collegate da camminamenti coperti. Sia la sommità delle torri che i camminamenti presentano un forte sporto su beccatelli. All’angolo<br />

orientale domina la mole del mastio, mentre la sommità dei camminamenti è coronata su due lati, da merlatura ghibellina su cui poggia direttamente il tetto, sugli altri due da un<br />

loggiato. Il prospetto principale è caratterizzato dall’ariosa loggia passante, scandita da archi a tutto sesto sostenuti da esili colonne, che all’interno si ripete anche a piano terra.<br />

Sicuramente di scuola vasariana, il loggiato fa parte degli interventi della metà del Cinquecento quando la struttura fu trasformata in villa. All’interno otto ambienti sono decorati<br />

dalle pitture del Ghirlandi risalenti allo stesso periodo.<br />

Il giardino è in gran parte all’italiana, impiantato sugli spalti oltre il fossato di difesa a forma di stella, del castello. L’aspetto attuale è frutto delle trasformazioni effettuate nella prima<br />

metà del Settecento sull’originario impianto di cui rimane intatto il labirinto trapezoidale di bossi e la struttura della Ragnaia, sistema di uccellagione con le reti. A sinistra e destra<br />

dell’ingresso si sviluppavano inoltre rispettivamente il “giardino dei fiori” o “degli agrumi”, quadrato, centrato su una fontana polilobata e quattro aiuole regolari di bosso; quello di<br />

destra, di forma triangolare spartito in quattro da una croce bordata da siepi. La versione definitiva lo divide in sette spazi principali collegati tra loro e racchiusi dai viali perimetrali<br />

posti nel margine del fossato e del muro di cinta: il giardino triangolare; il labirinto definito da alte siepi di bosso; l’area divisa in dodici spazi circondati da spalliere di rose con<br />

quattro vasche all’incrocio dei camminamenti; l’area sul lato nord occidentale trasformata da piantagioni di tigli, di cui rimangono solo le fontane e alcuni lecci dei viali della<br />

Ragnaia. L’area ad occidente caratterizzata dal voltabotte di alloro che corre tra la cinta muraria ed il giardino con cinque riquadrature di cui rimane traccia nelle siepi di bosso; il<br />

giardino dei fiori che conserva l’impianto originale, la fontana ovale al centro ed altri elementi decorativi di pregio come il ninfeo con nicchione mosaicato. In tutti gli spazi con più<br />

vasche è presente un canale scoperto per lo scorrimento dell’acqua che collega gli invasi e che richiama il sistema d’irrigazione romana a “porche”.<br />

Il complesso è stato ceduto dai discendenti della famiglia Bufalini al demanio dello Stato che attraverso la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Artistici dell’<strong>Umbria</strong>, sta portando<br />

avanti un attento restauro in fase ormai conclusiva; verrà presto aperto al pubblico come museo.<br />

ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Facilità d’accesso<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Attività in essere C<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

Valutazione<br />

Alto<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Attività in essere<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e idrografici<br />

(rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi vegetazionali (coperture<br />

forestali,macchie, formazioni lineari ,coltivazioni permanenti); panoramicità (coni visuali<br />

panoramici); presenza di insediamenti umani (borghi storici, insediamenti rurali,<br />

manufatti minori, tradizionali); salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni locali;<br />

percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Variabili<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo (opere<br />

scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni visuali<br />

panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio (viadotti, linee<br />

elettriche a traliccio,mancato ripristino ambientale di opere in rete); presenza di<br />

elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave, discariche, zone industriali,aree in<br />

stato di abbandono); assenza di salubrità dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.


PALAZZO MAGHERINI GRAZIANI Località Celalba – Comune di San Giustino<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

Comune di<br />

San Giustino<br />

Zona SIC<br />

Zona ZPS<br />

Parco (L.R. 9/95)<br />

Area vincolata ai sensi del DLG 42/04 e sue<br />

modifiche e integrazioni<br />

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo<br />

(PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>)<br />

Aree rurali intermedie (PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>)<br />

IL CONTESTO<br />

Contesto Paesaggistico: Tifernate<br />

Sito: collina<br />

Ambito: rurale<br />

IL COMPLESSO<br />

Epoca di costruzione: XVI secolo<br />

Epoca ultimo restauro significativo: 2005<br />

Autore: A. Cantagallina (discepolo di Vasari)<br />

Autore decorazioni interne: /<br />

Elementi caratterizzanti: incrocio di cornici marcapiano e lesene, loggia centrale<br />

centrale a tre arcate, torre-altana,atrio passante per carrozze con volta a botte.<br />

Cappella, casa colonica.<br />

Stato di conservazione: ottimo<br />

SPAZI APERTI E PERTINENZE<br />

Epoca di realizzazione: XVII secolo<br />

Autore: /<br />

Elementi compositivi: viale d’ingresso decentrato, esedra d’ingresso<br />

al parco, parco.<br />

Stile: giardino all’italiana<br />

Elementi decorativi di pregio: /<br />

Emergenze botaniche: siepi di bosso, lecci, querce, cipressi.<br />

Stato di conservazione: mediocre<br />

Proprietà: Comune di S. Giustino<br />

Uso attuale: Museo pliniano - Museo della civiltà contadina (prossima<br />

apertura)<br />

Il Verde


1-<br />

PALAZZO<br />

Castello Bufalini.<br />

MAGHERINI<br />

Largo Crociani,<br />

GRAZIANI<br />

San Giustino. Comune di San Giustino.<br />

Località Celalba - Comune di San Giustino<br />

ACCESSIBILITÀ<br />

Palazzo Magherini Graziani<br />

Racc.<br />

Perugia-<br />

Bettolle<br />

A1<br />

Racc.<br />

Terni-Orte<br />

E45<br />

E45<br />

Perugia<br />

Terni<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

LUOGHI DI INTERESSE ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Palazzo Magherini Graziani<br />

Ville<br />

storiche<br />

E 45: uscita<br />

S.Giustino ‐<br />

direzione<br />

Celalba.<br />

A 3,5 Km<br />

dall’uscita<br />

Monumenti<br />

storici<br />

Località turistiche<br />

Splendido esempio di villa nobiliare tardo rinascimentale, il Palazzo Magherini Graziani sorge a metà collina in aperta posizione panoramica dominante la vasta e<br />

aperta piana del Tevere, cinta dalle boscose montagne appenniniche.<br />

La villa fu fatta costruire da Carlo Graziani, esponente della famiglia tifernate di origine toscana, agli inizi del Seicento incaricando l’architetto Antonio Cantagallina,<br />

discepolo del Vasari.<br />

La villa si presenta a pianta quadrangolare, si sviluppa su tre piani, oltre i quali sopra il tetto a padiglione si alza la torre-altana, elemento architettonico dominante<br />

con la sua altezza di 17 metri. La facciata principale è caratterizzata da una loggia centrale a tre arcate sorrette da esili colonne, che si apre al piano primo e si<br />

sviluppa per l’altezza di due piani. Il resto della facciata è scandito da una griglia ortogonale fatta di cornici marcapiano e lesene, a differenza del piano terra<br />

caratterizzato da una serie di archi murati, al centro dei quali si aprono finestre e nicchie ovali. Gli altri fronti invece si presentano lisci, con finestre rettangolari<br />

disposte in maniera non sempre regolare. L’ingresso laterale del palazzo immette nella galleria carraia, voltata a botte, che attraversa per intero il corpo<br />

dell’edificio. Al centro della galleria, lungo l’asse principale del complesso, si aprono l’atrio a piano terra e la loggia col salone di rappresentanza, al piano primo.<br />

Ai lati dell’edificio, arretrate ed allineate con l’asse d’ingresso laterale, si affiancano a sinistra la casa colonica, grande edificio di tre piani staccato dalla villa e a<br />

destra la chiesa. Quest’ultima fu costruita pochi anni dopo, attaccata alla villa e dedicata alla Madonna Lauretana; è a navata unica con copertura a doppia falda e<br />

campanile.<br />

Le aree verdi sono delimitate da un perimetro pentagonale interamente murato; sull’asse centrale dell’edificio, si allineano la composizione del giardino all’italiana<br />

sul fronte, con fontana centrale e siepi in bosso e l’esedra su cui si appoggiavano le scalinate d’accesso al parco, sul retro. Il viale d’ingresso è decentrato, lungo il<br />

fianco destro del giardino e termina nell’area antistante la cappella. Sul retro della villa, oltre l’esedra, si sviluppa il parco di lecci. Sia il giardino che il parco hanno<br />

subito nel tempo stati di degrado e trasformazioni che ne hanno cancellato a tratti, il disegno e l’impianto originari.<br />

La villa, di proprietà comunale, è in fase di ristrutturazione avanzata; i suoi spazi verranno riutilizzati come museo, per mostre ed attività culturali in genere. La ex<br />

casa colonica invece, è già utilizzata da tempo come foresteria. Per l’area esterna è previsto anche il restauro della vigna, dell’oliveto e del frutteto originari.<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Facilità d’accesso<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Attività in essere C<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Appartenenza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

Valutazione<br />

Alto<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Attività in essere<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e idrografici<br />

(rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi vegetazionali (coperture<br />

forestali,macchie, formazioni lineari, coltivazioni permanenti); panoramicità (coni visuali<br />

panoramici); presenza di insediamenti umani (borghi storici, insediamenti rurali,<br />

manufatti minori, tradizionali); salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni locali;<br />

percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo (opere<br />

scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni visuali<br />

panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio (viadotti, linee<br />

elettriche a traliccio,mancato ripristino ambientale di opere in rete); presenza di<br />

elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave, discariche, zone industriali,aree in<br />

stato di abbandono); assenza di salubrità dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.


VILLA S. MARTINO Via Tiberina – Loc. Celalba – Comune di San Giustino<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

Comune di<br />

San Giustino<br />

Zona SIC<br />

Zona ZPS<br />

Parco (L.R. 9/95)<br />

Area vincolata ai sensi del DLG 42/04 e sue<br />

modifiche e integrazioni<br />

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo<br />

(PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>)<br />

Aree rurali intermedie (PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>)<br />

IL CONTESTO<br />

Contesto Paesaggistico: Tifernate<br />

Sito: pianura<br />

Ambito: rurale<br />

IL COMPLESSO<br />

Epoca di costruzione: XVI secolo<br />

Epoca ultimo restauro significativo: 1815<br />

Autore: G. Berioli (1815)<br />

Autore decorazioni interne: F. Santi (detto Cianfrini)<br />

Elementi caratterizzanti: portale d’ingresso e finestrone (piano nobile) centrali, ad<br />

arco con cornice a rilievo; atrio passante, cappella ottagonale alta tre piani.<br />

Stato di conservazione: buono<br />

SPAZI APERTI E PERTINENZE<br />

Epoca di realizzazione: /<br />

Autore: /<br />

Elementi compositivi: incrocio di viali, giardino segreto, limonaia,<br />

cortile con portico, parco.<br />

Stile: /<br />

Elementi decorativi di pregio: fontana, edicola in mattoni con busto.<br />

Emergenze botaniche: tigli, ippocastani,siepi di bosso, pini, querce.<br />

Stato di conservazione: buono<br />

Proprieta: privata<br />

Uso attuale: residenza saltuaria


1-<br />

VILLA<br />

Castello<br />

S.<br />

Bufalini.<br />

MARTINO<br />

Largo Crociani, San Giustino. Comune di San Giustino.<br />

Via Tiberina – Loc. Celalba – Comune di San Giustino<br />

ACCESSIBILITA’<br />

Villa S. Martino<br />

Racc.<br />

Terni-<br />

Orte<br />

Racc.<br />

Perugia-<br />

Bettolle<br />

A1<br />

E45<br />

E45<br />

LUOGHI DI INTERESSE<br />

Villa San Martino<br />

Ville storiche<br />

Perugia<br />

Terni<br />

E 45: uscita Selci<br />

Lama- direzione<br />

S.Giustino.<br />

A 2 Km<br />

dall’uscita<br />

Monumenti storici<br />

Località turistiche<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

Esempio settecentesco di grande villa di pianura, Villa S. Martino spicca lungo la Via Tiberina nel territorio di S. Giustino, per la sua posizione e per la sua mole.<br />

Costruita nel XVI secolo su una preesistente struttura, la villa viene completamente ristrutturata nel Settecento quando assume la configurazione attuale.<br />

Essa appare come un grande edificio di pianta rettangolare sviluppato su tre piani, con un lungo fronte scandito da numerose aperture rettangolari disposte in maniera regolare.<br />

Il centro della facciata viene messo in evidenza dal portale d’ingresso e dal finestrone corrispondente al salone del piano nobile, tutti e due ad arco con cornice a rilievo; il<br />

finestrone inoltre è caratterizzato da mensole d’arenaria. Sul retro, sono addossati al corpo principale la casa del custode ed altri edifici di servizio che dividono in due zone<br />

l’area dietro la villa: il cortile ed il giardino segreto.<br />

Il cortile è caratterizzato da un portico con pilastri in mattoni di sezione ottagonale, completato nella seconda metà dell’Ottocento a cui si accede dal fronte con un imponente e<br />

massiccio portale. Attraverso l’atrio passante, un tempo usato come ricovero per le carrozze, si accede al giardino segreto, completamente murato e chiuso da un lato dalla<br />

limonaia. La sua forma è ad L ed è ripartito in cinque grandi aiuole quadrangolari con al centro una fontana; sul muro di fondo, in asse con il vialetto è ubicata un’edicola di<br />

mattoni con un busto.<br />

Sul fianco del palazzo si apre l’ingresso esterno della cappella di pianta ottagonale, alta quanto l’edificio, con copertura a volta ad ombrello (restaurata nel 1815 da Giuseppe<br />

Berioli). All’interno della villa è importante anche il salone principale affrescato, insieme alle sale adiacenti, dal pittore F. Santi detto Cianfrini, nel 1808.<br />

Il giardino sul fronte principale è un ampio parterre erboso diviso in due aiuole quadrate dal viale d’accesso principale che si incrocia davanti all’ingresso del palazzo, con gli altri<br />

due viali laterali. I viali sono costituiti da grandi alberature di tigli ed ippocastani mentre il parterre è definito da siepi di bosso. Ricca di tigli è anche la cinta posteriore del<br />

complesso oltre la quale si estende il parco di tigli pini e querce.<br />

La villa attualmente di proprietà di una famiglia locale, è usata come residenza saltuaria.<br />

ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Edificio<br />

Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Variabili<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Facilità d’accesso<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

Attività in essere<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

Valutazione<br />

Alto<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Attività in essere<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e<br />

idrografici (rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi<br />

vegetazionali (coperture forestali,macchie, formazioni lineari, coltivazioni<br />

permanenti); panoramicità (coni visuali panoramici); presenza di insediamenti<br />

umani (borghi storici, insediamenti rurali, manufatti minori, tradizionali);<br />

salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

R<br />

DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Edificio<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Variabili<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Variabili<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo<br />

(opere scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni<br />

visuali panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio<br />

(viadotti, linee elettriche a traliccio,mancato ripristino ambientale di opere in<br />

rete); presenza di elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave,<br />

discariche, zone industriali, aree in stato di abbandono); assenza di salubrità<br />

dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi<br />

culturali, tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.


PALAZZO REGNANO Cerbara, Nucleo Regnano – Comune di Città di Castello<br />

Comune di Città di Castello<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

Zona SIC<br />

Zona ZPS<br />

Parco (L.R. 9/95)<br />

Area vincolata ai sensi del DLG 42/04<br />

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo<br />

(PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>)<br />

Aree rurali intermedie (PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>)<br />

IL CONTESTO<br />

Contesto Paesaggistico: Città di Castello<br />

Sito: pianura<br />

Ambito: suburbano<br />

IL COMPLESSO<br />

Epoca di costruzione: XV secolo<br />

Epoca ultimo restauro significativo: XVII - XVIII secolo<br />

Autore: /<br />

Autore decorazioni interne: /<br />

Elementi caratterizzanti: edificio con forma di C con piccolo cortile chiuso, a tre piani<br />

con terrazzo. Piccola corte esterna sul retro con due limonaie gemelle. All’interno<br />

salone da ballo e cappella affrescata.<br />

Stato di conservazione: ottimo<br />

SPAZI APERTI E PERTINENZE<br />

Epoca di realizzazione: XIX secolo<br />

Autore: /<br />

Elementi compositivi: viale, corte interna, corte esterna, limonaie, giardino<br />

Stile: giardino all’italiana<br />

Elementi decorativi di pregio: cancello, nicchie con mascheroni e fontane, stemmi<br />

in terracotta, vasca polilobata, statue rococò.<br />

Emergenze botaniche: cipressi secolari, pini marittimi secolari, siepi di bosso,<br />

limoni, banani, cedri del Libano.<br />

Stato di conservazione: ottimo<br />

Proprietà: privata<br />

Uso attuale: residenza saltuaria<br />

Il Verde


PALAZZO REGNANO Cerbara, Nucleo Regnano - Comune di Città di Castello<br />

ACCESSIBILITÀ<br />

Palazzo Regnano<br />

Racc.<br />

Perugia-<br />

Bettolle<br />

A1<br />

Racc. Terni-<br />

Orte<br />

E45<br />

Perugia<br />

E45<br />

LUOGHI DI INTERESSE<br />

Terni<br />

E 45: uscita<br />

Città di Castello<br />

- direzione<br />

Cerbara<br />

A 3 Km<br />

dall’uscita<br />

Palazzo Regnano Monumenti storici<br />

Ville storiche Località turistiche<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

Situato nel fondovalle tiberino, in un sito di pianura, inglobato nelle ultime propaggini settentrionali di Città di Castello, sorge il complesso settecentesco di Villa<br />

Facchinetti o Palazzo Regnano.<br />

Risultante di una stratificazione storica che parte dal Medioevo, probabilmente nato come fortificazione, ha mutato nel corso dei secoli aspetto e destinazione d’uso.<br />

A metà del Quattrocento diventa probabilmente dimora gentilizia e subisce ulteriori trasformazioni tra il XVII e il XVIII secolo. Nell’ultimo secolo altre trasformazioni<br />

ne hanno alterato il rapporto con il paesaggio circostante: la costruzione della superstrada E 45 a causa della quale è stato interrotto il collegamento del giardino con<br />

il fiume Tevere e la realizzazione della linea ferroviaria immediatamente prospiciente il cancello monumentale con pilastri ed ali in mattoni.<br />

Dal cancello si diparte il lungo e rettilineo viale principale dai cipressi secolari, che dopo aver intersecato la strada poderale che attraversa i campi coltivati intorno<br />

(incrocio segnato da quattro pini marittimi secolari), raggiunge la villa. L’edificio padronale ha una forma di C asimmetrica che stringe un piccolo cortile chiuso sul lato<br />

verso il giardino da un semplice muro. Il corpo della villa si sviluppa su tre piani di cui i due superiori sono più arretrati lasciando posto ad un terrazzo sul lato sinistro<br />

del fronte principale. La parte posteriore dell’edificio è fronteggiata da due corpi gemelli ad un piano con funzione di limonaie. Questi sono ornati da nicchie con<br />

mascheroni e piccole fontane, sormontate da stemmi accoppiati in terracotta. I due edifici in forma di ali chiudono una piccola corte esterna al palazzo e<br />

contemporaneamente definiscono la testata del notevole giardino all’italiana. Interessanti all’interno della villa sono il salone da ballo con colonne e ballatoio decorati<br />

e la cappella affrescata dedicata a S. Lorenzo.<br />

Il giardino, chiuso ai lati da un alto muro di recinzione, è di forma rettangolare, proteso verso il fiume ma interrotto dalla E 45. D’impianto ottocentesco è costituito da<br />

una fontana centrale circolare e polilobata intorno alla quale si dispongono quattro grandi aiuole di bosso quadrate con spigoli a curva concava, suddivise<br />

ulteriormente all’interno, da volute e semisfere in bosso. All’interno del giardino, importanti sono anche i vasi di terracotta con i limoni e statue marmoree rococò.<br />

Notevole è anche il voltabotte di bosso a tre volute che si estende lungo l’asse centrale del giardino, verso il fiume, il cui ingresso viene messo in evidenza da due<br />

statue disposte ai lati. Accanto al voltabotte, a concludere l’area verde, è situata l’ex scuderia. Tutt’intorno al complesso si sviluppa una ricca vegetazione di pini ed<br />

altre essenze.<br />

La villa è attualmente abitata saltuariamente dalla famiglia Facchinetti.<br />

ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Variabili<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Facilità d’accesso<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Attività in essere<br />

Prodotti tipici<br />

DOC, DOCG, DOP<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Appartenenza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

R<br />

Valutazione<br />

Alto<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Edificio Variabili<br />

Attività in essere<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e idrografici<br />

(rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi vegetazionali (coperture<br />

forestali,macchie, formazioni lineari ,coltivazioni permanenti); panoramicità (coni visuali<br />

panoramici); presenza di insediamenti umani (borghi storici, insediamenti rurali,<br />

manufatti minori, tradizionali); salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni locali;<br />

percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Edificio<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Variabili<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Variabili<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo (opere<br />

scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni visuali<br />

panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio (viadotti, linee<br />

elettriche a traliccio,mancato ripristino ambientale di opere in rete); presenza di<br />

elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave, discariche, zone industriali, aree in<br />

stato di abbandono); assenza di salubrità dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.


BADIA PETROIA Strada del Colle - Petroia<br />

Comune di<br />

Città di Castello<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

Zona SIC<br />

Zona ZPS<br />

Parco (L.R. 9/95)<br />

Area vincolata ai sensi del DLG 42/04 e sue<br />

modifiche e integrazioni<br />

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo<br />

(PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>)<br />

Aree rurali intermedie (PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>)<br />

IL CONTESTO<br />

Contesto Paesaggistico: Tifernate<br />

Sito: collina<br />

Ambito: rurale<br />

IL COMPLESSO<br />

Epoca di costruzione: XI secolo<br />

Epoca ultimo restauro significativo: XIX secolo<br />

Autore: /<br />

Autore decorazioni interne: /<br />

Elementi caratterizzanti: complesso abbaziale con facciata alta e compatta in<br />

pietra arenaria, navate prive di copertura con effetto nartece; villa con scala<br />

esterna con piccola loggia.<br />

Stato di conservazione: buono<br />

SPAZI APERTI E PERTINENZE<br />

Epoca di realizzazione: /<br />

Autore: /<br />

Elementi compositivi: filare perimetrale di lecci<br />

Stile: /<br />

Elementi decorativi di pregio: /<br />

Emergenze botaniche: filare perimetrale di lecci potati, canneti, siepi di<br />

bosso, platani, tigli, lecci, pruno selvatico, abete, agrifoglio.<br />

Stato di conservazione: buono<br />

Proprietà: privata<br />

Uso attuale: banchetti e cerimonie - residenza saltuaria<br />

Il Verde


BADIA PETROIA Strada del Colle - Petroia<br />

ACCESSIBILITÀ<br />

Badia Petroia<br />

Racc.<br />

Perugia-<br />

Bettolle<br />

A1<br />

Racc. Terni-<br />

Orte<br />

E45<br />

E45<br />

LUOGHI DI INTERESSE<br />

Badia Petroia<br />

Ville<br />

storiche<br />

Perugia<br />

Terni<br />

E 45: uscita<br />

Promano -<br />

direzione Trestina -<br />

Morra.<br />

A 8,5 Km<br />

dall’uscita<br />

Monumenti<br />

storici<br />

Località turistiche<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

Su di un colle leggermente elevato sulla piana del Torrente Nestore, in posizione dominante rispetto alla strada verso la Toscana nel territorio di Città di Castello, sorge Petroia,<br />

piccolo borgo sviluppatosi attorno al perimetro fortificato dell’abbazia di S. Maria e S. Egidio, detta anche Badia Petroia.<br />

Il complesso abbaziale fondato da Ugo dei Marchesi del Colle nel 972 e fiorente fino al XV secolo, conserva ancora una notevole imponenza.<br />

Realizzato in pietra arenaria locale, ha una facciata molto alta e compatta. Singolare l’effetto di nartece dato dalle navate prive di copertura a causa di antichi crolli, scandite dai<br />

pilastri superstiti. La chiesa attualmente è ridotta alla sola sezione presbiteriale.<br />

Attaccata al fianco meridionale dell’abbazia, si allunga il corpo di una villa di costruzione più tarda, con pianta a forma di L. Questa costruita nel XIX secolo, si sviluppa su due<br />

piani, ha facciate molto semplici e copertura a doppia falda.<br />

Nel punto di unione delle due ali si addossa la scala esterna che ricalca la forma ad L del corpo della villa e attraverso una piccola loggia, dà accesso al piano residenziale.<br />

All’interno la villa è ricca di stanze con pareti tappezzate da carte da parati antiche.<br />

Davanti alla villa si estende il secolare giardino con essenze arboree di vario genere caratterizzato dalla presenza di due boschetti di canne di bambù. All’esterno, lungo il muro<br />

perimetrale del giardino, si allunga un filare di lecci con chiome continue potate in modo squadrato.<br />

Badia Petroia è di proprietà privata e si trova in buono stato di conservazione. La villa è utilizzata come residenza saltuaria mentre l’Abazia, il giardino e alcuni locali del piano<br />

terra, vengono affittati per matrimoni e banchetti.<br />

ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Attività in essere<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e idrografici<br />

(rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi vegetazionali (coperture<br />

forestali, macchie, formazioni lineari, coltivazioni permanenti); panoramicità (coni<br />

visuali panoramici); presenza di insediamenti umani (borghi storici, insediamenti rurali,<br />

manufatti minori, tradizionali); salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni locali;<br />

percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio Variabili<br />

Valutazione<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Alto<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Facilità d’accesso<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Variabili<br />

Attività in essere<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

S<br />

Edificio<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Variabili<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo (opere<br />

scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni visuali<br />

panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio (viadotti, linee<br />

elettriche a traliccio,mancato ripristino ambientale di opere in rete); presenza di<br />

elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave, discariche, zone industriali, aree in<br />

stato di abbandono); assenza di salubrità dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.


LA MONTESCA Località Montesca – Comune di Città di Castello<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

Comune di<br />

Comune…..<br />

Città di Castello<br />

Zona SIC<br />

Zona ZPS<br />

Parco (L.R. 9/95)<br />

Area vincolata ai sensi del DLG 42/04 e sue<br />

modifiche e integrazioni<br />

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo<br />

(PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>)<br />

Aree rurali intermedie (PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>)<br />

IL CONTESTO<br />

Contesto Paesaggistico: Tifernate<br />

Sito: collina<br />

Ambito: naturale<br />

IL COMPLESSO<br />

Epoca di costruzione: XIX secolo<br />

Epoca ultimo restauro significativo: 1988<br />

Autore: G.Boccini (XIX secolo)<br />

Autore decorazioni interne: C. Marini, G.Panti, E.Bellanti, A. Passaglia<br />

Elementi caratterizzanti: corpi laterali sporgenti con ulteriore piano loggiato; fasce<br />

marcapiano, paraste e cornici a bugne, tetto a padiglione fortemente sporgente.<br />

Stato di conservazione: ottimo<br />

SPAZI APERTI E PERTINENZE<br />

Epoca di realizzazione: XIX secolo<br />

Autore: /<br />

Elementi compositivi: piazzale a parterre erboso, parco naturalistico.<br />

Stile: parco all’inglese.<br />

Elementi decorativi di pregio: camminamento a mosaico, ghiacciaia.<br />

Emergenze botaniche: cipresso di Monterey, abete comune, abete del<br />

Caucaso, leccio, cedro del Libano, sequoia gigante.<br />

Stato di conservazione: ottimo<br />

Proprietà: pubblica – <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong><br />

Uso attuale: centro studi e formazione<br />

Il Verde<br />

SPECIE VEGETALI DI RILEVANTE INTERESSE<br />

Nome comune Nome scientifico<br />

Abete Comune ........................................ ………...Abies alba Mill<br />

Abete Orientale ………………………………Picea orientalis (L.) Link<br />

Abete del Caucaso………………………...Abies nordmanniana Spach<br />

Cedro del Libano……………………………..Cedrus libani A. Richard<br />

Cipresso Comune ………..Cupressus sempervirens L. var. pyramidalis Nym<br />

Cipresso di Monterey …………………Cupressus macrocarpa Hartweg<br />

Faggio………………………………………………Fagus sylvatica L.<br />

Farnia………………………………………………..Quercus robur L.<br />

Leccio…………………………………………………Quercus ilex L.<br />

Lentaggine………………………………………….Viburnum tinus L.<br />

Sequoia……………………………..Sequoia sempervirens (D. Don) Endl.<br />

Robinia gaggia……………………………….Robinia pseudoacacia L.<br />

Sophora del giappone pendula ………………..Sophora japonica L<br />

Tasso comune……………………………………..Taxus baccata L.


1-<br />

LA<br />

Castello<br />

MONTESCA<br />

Bufalini. Largo Crociani, San Giustino. Comune di San Giustino.<br />

Località Montesca – Comune di Città di Castello<br />

ACCESSIBILITÀ<br />

Villa La Montesca<br />

Racc. Perugia-<br />

Bettolle<br />

A1<br />

Racc. Terni-<br />

Orte<br />

LUOGHI DI INTERESSE<br />

Villa La Montesca<br />

Ville storiche<br />

E45<br />

E45<br />

Perugia<br />

Terni<br />

E 45:uscita<br />

Citta di Castello<br />

direzione centro -<br />

La Montesca.<br />

A 4 Km<br />

dall’uscita<br />

Monumenti storici<br />

Località turistiche<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

Situata a mezza costa delle pendici digradanti del Monte Arnato, verso la piana tiberina, Villa La Montesca domina il corso superiore del Tevere e la vicina Città di Castello.<br />

Essa rappresenta la tipologia tardo ottocentesca ispirata al Rinascimento e al Manierismo della residenza estiva della nuova aristocrazia. Fu eretta ex novo sotto progetto<br />

dell’architetto fiorentino Giuseppe Boccini, nella seconda metà dell’Ottocento, dai baroni Leopoldo e Giulio Franchetti in contemporanea a quella di Piediluco, attuale “Villalago”.<br />

Nel 1901 vi fu aperta una scuola elementare gratuita per i figli dei contadini, sperimentando organizzazione e indirizzi didattici innovativi che culminarono con l’esperienza di Maria<br />

Montessori, ospite della villa e amministratrice della scuola per due anni. Fu anche utilizzata come casa di riposo per maestre anziane.<br />

La villa è a forma di T, con un fronte di 45 metri ed una profondità di 15. Il corpo centrale è sviluppato su tre piani, è affiancato ai lati da due corpi sporgenti che si alzano di un<br />

ulteriore piano loggiato, coperto da un tetto a padiglione fortemente sporgente alla maniera fiorentina. Il loggiato del corpo a nord è parziale, conferendo insieme alla testata del<br />

portico a piano terra, una certa asimmetria alla facciata.Tutti i fronti sono scanditi orizzontalmente da fasce marcapiano e verticalmente da paraste a bugne di pietra serena. A<br />

conci bugnati sono anche il portale ad arco dell’ingresso, gli archi del portico, tutte le finestre, sia quelle architravate, che quelle ad arco del primo piano. L’interno della villa è ricco<br />

di sale sontuose decorate con pitture e sculture di numerosi artisti come Clemente Marini, Giovanni Panti, Ernesto Bellanti, Antonio Passaglia.<br />

Il complesso comprende oltre alla villa anche la casa del custode, la limonaia, la scuola Montessori e la foresteria. Di particolare rilievo è la casa del custode, vicina alla villa e di<br />

stile analogo. Il fronte principale con la loggia a piano terra, i due corpi laterali avanzati e la terrazza al piano primo, ricorda Villalago di Piediluco di cui riprende anche i colori e le<br />

finiture di facciata.<br />

All’esterno, davanti alla villa si apre un grande piazzale erboso con vascone centrale. Tutt’intorno si sviluppa il parco che è di tipo naturalistico con sentieri e vialetti ad andamento<br />

curvilineo; esso ha una vegetazione d’alto fusto molto densa da confondersi con quella spontanea del monte su cui si estende. Una sua caratteristica peculiare è la ricchezza e la<br />

varietà di essenze impiegate provenienti dall’America, da zone fredde e temperato fredde d’Europa e dell’Asia, contraddistinte da cartellini con le indicazioni botaniche di<br />

riconoscimento, che lo rendono un vero e proprio orto botanico. Poco resta dei due viali d’accesso: quello rettilineo e perpendicolare alla villa è completamente scomparso, quello<br />

tortuoso che sale dalla strada provinciale è diventato strada comunale, perdendo il doppio filare di noci che lo caratterizzava.<br />

La villa attualmente è di proprietà della <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong> ed è utilizzata, insieme a tutti gli altri edifici del complesso, come centro europeo di formazione ambientale, formazione e<br />

specializzazione sugli appalti pubblici e come sede distaccata dell’Università degli Studi di Perugia per tre corsi di laurea.<br />

ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio Variabili<br />

Valutazione<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Alto<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Facilità d’accesso<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

Edificio<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Variabili<br />

Attività in essere<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

Attività in essere<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e<br />

idrografici (rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi<br />

vegetazionali (coperture forestali, macchie, formazioni lineari, coltivazioni<br />

permanenti); panoramicità (coni visuali panoramici); presenza di insediamenti<br />

umani (borghi storici, insediamenti rurali, manufatti minori, tradizionali);<br />

salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni<br />

locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

F<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo<br />

(opere scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni<br />

visuali panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio<br />

(viadotti, linee elettriche a traliccio,mancato ripristino ambientale di opere in<br />

rete); presenza di elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave,<br />

discariche, zone industriali, aree in stato di abbandono); assenza di salubrità<br />

dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi<br />

culturali, tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.


VILLA S. DONNINO Località S. Donnino – Comune di Città di Castello<br />

Comune di<br />

Città di Castello<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

Zona SIC<br />

Zona ZPS<br />

Parco (L.R. 9/95)<br />

Area vincolata ai sensi del DLG 42/04 e sue<br />

modifiche e integrazioni<br />

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo<br />

(PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>)<br />

Aree rurali intermedie (PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>)<br />

IL CONTESTO<br />

Contesto Paesaggistico: Tifernate<br />

Sito: collina<br />

Ambito: rurale<br />

IL COMPLESSO<br />

Epoca di costruzione: XVI secolo<br />

Epoca ultimo restauro significativo: 1794<br />

Autore: /<br />

Autore decorazioni interne: /<br />

Elementi caratterizzanti: lesene e fasce marcapiano in cotto, ingresso centrale ad<br />

arco bugnato, fregi a forma di foglie d’acanto in cotto, muro a vela centrale con<br />

orologio decorato da fregi in cotto.<br />

Stato di conservazione: buono<br />

SPAZI APERTI E PERTINENZE<br />

Epoca di realizzazione: XVIII secolo<br />

Autore: /<br />

Elementi compositivi: viale alberato, giardino, voltabotte di alloro, edera e pioppo<br />

maritato alla vite; roccolo, parco.<br />

Stile: giardino all’italiana<br />

Elementi decorativi di pregio: /<br />

Emergenze botaniche: cipressi, siepi di bosso, quercia secolare, carpino, pino,<br />

quercia, acacia.<br />

Stato di conservazione: buono<br />

Proprietà: privata<br />

Uso attuale: albergo<br />

Il Verde


VILLA S. DONNINO Località S. Donnino – Comune di Città di Castello<br />

ACCESSIBILITÀ<br />

Villa San Donnino<br />

Racc.<br />

Perugia-<br />

Bettolle E45<br />

Racc.<br />

Terni-<br />

Orte<br />

A1<br />

E45<br />

LUOGHI DI INTERESSE<br />

Villa San Donnino<br />

Ville storiche<br />

Perugia<br />

Terni<br />

E 45: uscita Città di<br />

Castello sud -<br />

direzione Città di<br />

Castello - Hotel<br />

S. Donnino.<br />

A 6 Km dall’uscita<br />

Monumenti storici<br />

Località turistiche<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

Situata sul pendio di Monte Urbano nel territorio di Città di Castello, in un contesto di colline, campi coltivati e macchie boschive, si eleva il complesso di Villa<br />

S. Donnino.<br />

La villa sorge alla fine del 1700 voluta da P. Pierleoni in un sito in cui S. Donnino passò in eremitaggio gli ultimi anni della sua vita e dove, poiché divenuto meta<br />

di numerosi pellegrinaggi, sorse una chiesa.<br />

Costruita intorno alla chiesetta a formare un quadrato, la villa si sviluppa su due piani con copertura a doppia falda. Tutte la facciate sono scandite da lesene e<br />

fasce marcapiano in cotto, su intonaco beige. La facciata principale è tripartita dagli stessi elementi, la parte centrale è caratterizzata da un importante ingresso<br />

ad arco bugnato, la fascia marcapiano che scorre all’altezza del davanzale del secondo piano è arricchita da fregi a forma di foglie d’acanto, anch’essi in cotto.<br />

Sopra alla larga fascia del cornicione si erge per tutta la lunghezza della facciata un muro a vela anch’esso scandito da lesene e da fasce orizzontali. La parte<br />

centrale, più alta delle altre, ospita un orologio anche questo decorato ai lati da fregi in cotto.<br />

La villa è accompagnata da altri due edifici lunghi e stretti e da una casa colonica, disposti a formare insieme alla villa una vasta corte rettangolare coltivata a<br />

giardino. I due corpi lunghi avevano funzione di limonaia e scuderia, la casa colonica ha origini molto antiche poiché sorta sui ruderi di una torre d’avvistamento<br />

distrutta dal terremoto del 1789. Nel tempo i due edifici lunghi hanno subito molte modifiche; attualmente si sviluppano su due piani, presentano al piano terra<br />

arcate in mattoni e al piano superiore finestre ad arco.<br />

Il parco si sviluppa lungo il pendio del monte sul lato nord del complesso, costeggiato dal lungo viale di cipressi che dà accesso alla villa; esso è costituito da un<br />

folto bosco di latifoglie secolari in cui è immerso un piccolo roccolo di caccia utilizzato come pista da ballo. Il parco ospita anche una serie di attrezzature sportive<br />

a servizio dell’attuale funzione del complesso ad albergo. La casa colonica è stata da poco recuperata per la prossima realizzazione di un centro benessere.<br />

ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Edificio<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con il<br />

contesto<br />

antropico<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Facilità d’accesso<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

Variabili<br />

Variabili<br />

Attività in essere<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri attrattori<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

Valutazione<br />

Alto<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Attività in essere<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e idrografici<br />

(rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi vegetazionali (coperture<br />

forestali, macchie, formazioni lineari, coltivazioni permanenti); panoramicità (coni<br />

visuali panoramici); presenza di insediamenti umani (borghi storici, insediamenti rurali,<br />

manufatti minori, tradizionali); salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni locali;<br />

percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

RI<br />

DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Variabili<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo (opere<br />

scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni visuali<br />

panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio (viadotti, linee<br />

elettriche a traliccio, mancato ripristino ambientale di opere in rete); presenza di<br />

elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave, discariche, zone industriali, aree in<br />

stato di abbandono); assenza di salubrità dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.


ROCCA DI RASINA Strada Vicinale Rocca di Rasina – Comune di Umbertide<br />

Comune di<br />

Umbertide<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

Zona SIC<br />

Zona ZPS<br />

Parco (L.R. 9/95)<br />

Area vincolata ai sensi del DLG 42/04 e sue<br />

modifiche e integrazioni<br />

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo<br />

(PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>)<br />

Aree rurali intermedie (PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>)<br />

IL CONTESTO<br />

Contesto Paesaggistico: Tifernate-Perugino<br />

Sito: collina<br />

Ambito: naturale<br />

IL COMPLESSO<br />

Epoca di costruzione: XI secolo<br />

Epoca ultimo restauro significativo: 1982<br />

Autore: /<br />

Autore decorazioni interne: /<br />

Elementi caratterizzanti: forma a quadrilatero, muratura in pietra parzialmente<br />

speronata, due torri angolari e mastio, corte interna, doppia scalinata d’ingresso,<br />

cappella.<br />

Stato di conservazione: ottimo<br />

SPAZI APERTI E PERTINENZE<br />

Epoca di realizzazione: /<br />

Autore: /<br />

Elementi compositivi: viali alberati, giardino, parco.<br />

Stile: giardino all’italiana<br />

Elementi decorativi di pregio: /<br />

Emergenze botaniche: cipressi, ippocastani, siepi di bosso, siepi di<br />

alloro, cedri del Libano, pini, platani, tigli, agrifoglio.<br />

Stato di conservazione: buono<br />

Proprietà: privata<br />

Uso attuale: residenza saltuaria - casa vacanza per personaggi<br />

illustri<br />

Il Verde


1- Castello<br />

ROCCA<br />

Bufalini.<br />

DI RASINA<br />

Largo Crociani, San Giustino. Comune di San Giustino.<br />

Strada Vicinale Rocca di Rasina – Comune di Umbertide<br />

ACCESSIBILITÀ<br />

Rocca di Rasina<br />

Racc. Perugia-<br />

Bettolle<br />

A1<br />

Racc. Terni-<br />

Orte<br />

LUOGHI DI INTERESSE<br />

Rocca di Rasina<br />

Ville storiche<br />

E45<br />

E45<br />

Perugia<br />

Terni<br />

E 45: uscita<br />

Umbertide nord -<br />

direzione Niccone -<br />

Spedalicchio -<br />

Str.Vicinale Rocca<br />

di Rasina.<br />

A 10 Km dall’uscita.<br />

Monumenti storici<br />

Località turistiche<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

La Rocca di Rasina è situata in cima ad un promontorio nei pressi di Spedalicchio nel Comune di Umbertide, circondata da un grande parco, in un contesto<br />

naturale incontaminato.<br />

Del castello si ha notizia già nel 1223 e quello che appare oggi è il risultato di varie trasformazioni succedutesi nei secoli. Appare imponente con la sua forma di<br />

perfetto quadrilatero, con corte interna, la muratura in pietra, parzialmente speronata, le due torri angolari ed il mastio. Delle torri rimane traccia nella sporgenza<br />

dei corpi ma non nell’altezza. Infatti, l’unica che si eleva rispetto al resto dell’edificio è il mastio, comunque più basso rispetto all’origine.<br />

All’interno di esso forse nel 1700, è stata ricavata la cappella. Dal mastio si dipartono due corpi ad L alti due piani, dove sono ubicate le abitazioni della servitù.<br />

A queste si attacca a concludere la corte, la residenza signorile più alta di un piano, con forma ad U. La corte è pavimentata in pietra, disegnata a raggiera dai<br />

canali di scolo dell’acqua piovana.<br />

I prospetti che si affacciano su di essa sono molto semplici, arricchiti da scaletta d’ingresso per le abitazioni della servitù e da una doppia scalinata per la<br />

residenza principale. L’ultimo piano di quest’ultima è caratterizzato da piccole finestre quadrate. Le porte del piano terra danno accesso a locali di servizio che<br />

dalla parte della corte sono seminterrati, mentre dalla parte opposta aprono le finestre sulla speronatura del castello. La Rocca all’esterno appare infatti, molto<br />

più alta.<br />

All’interno la struttura distributiva non è stata alterata e mantiene le sue stanze passanti; di rilievo sono anche alcune pavimentazioni.<br />

Lungo il lato Sud dell’edificio si sviluppa il giardino all’italiana ricco di siepi di bosso e alloro, con terrazzamenti e scalinate, che lo adattano al pendio della<br />

collina. Lungo gli altri lati si aprono larghe fasce di prato. Più a valle, a Sud, si sviluppa un parco di pini e cipressi e ad Ovest è stata realizzata una piscina.<br />

La Rocca di Rasina, è molto ben conservata, è di proprietà privata, ed è abitata saltuariamente dagli stessi proprietari. Alcune volte in certi periodi dell’anno,<br />

viene affittata a personaggi illustri a livello internazionale.<br />

ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Attività in essere<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e idrografici<br />

(rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi vegetazionali (coperture<br />

forestali, macchie, formazioni lineari, coltivazioni permanenti); panoramicità (coni<br />

visuali panoramici); presenza di insediamenti umani (borghi storici, insediamenti rurali,<br />

manufatti minori, tradizionali); salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni locali;<br />

percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio Variabili<br />

Valutazione<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Alto<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Facilità d’accesso<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Attività in essere R -RI<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

Edificio<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Variabili<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo (opere<br />

scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni visuali<br />

panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio (viadotti, linee<br />

elettriche a traliccio, mancato ripristino ambientale di opere in rete); presenza di<br />

elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave, discariche, zone industriali, aree in<br />

stato di abbandono); assenza di salubrità dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.


2. Contesti paesaggistici: Trasimeno, Perugino, Eugubino


VILLA PALOMBARO SCHNABL Loc. Monte del Lago – Comune di Magione<br />

Comune di Magione<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

Zona SIC<br />

Zona ZPS<br />

Parco (L.R. 9/95)<br />

Area vincolata ai sensi del DLG 42/04<br />

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo<br />

(PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>)<br />

Aree rurali intermedie (PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>)<br />

IL CONTESTO<br />

Contesto Paesaggistico: Trasimeno<br />

Sito: collina<br />

Ambito: urbano<br />

IL COMPLESSO<br />

Epoca di costruzione: XIX secolo<br />

Epoca ultimo restauro significativo: XX secolo<br />

Autore: /<br />

Autore decorazioni interne: /<br />

Elementi caratterizzanti: edificio a pianta rettangolare, sette assi di aperture e<br />

portico sormontato da terrazza, sporto di gronda accentuato sorretto da mensole<br />

lignee<br />

Stato di conservazione: mediocre<br />

SPAZI APERTI E PERTINENZE<br />

Epoca di realizzazione: XX secolo<br />

Autore: /<br />

Elementi compositivi: giardino pensile<br />

Stile: giardino mediterraneo, di riviera<br />

Elementi decorativi di pregio: /<br />

Emergenze botaniche: palme, pini, pino marittimo, oleandro.<br />

Stato di conservazione: mediocre<br />

Proprietà: privata<br />

Uso attuale: residenza saltuaria


VILLA PALOMBARO SCHNABL Loc. Monte del Lago – Comune di Magione<br />

ACCESSIBILITÀ<br />

Villa Palombaro Schnabl<br />

Racc.<br />

Perugia-<br />

Bettolle<br />

A1<br />

Racc.<br />

Terni-Orte<br />

Perugia<br />

E45<br />

E45<br />

LUOGHI DI INTERESSE<br />

Villa Palombaro<br />

Ville storiche<br />

Terni<br />

Racc. Perugia<br />

Bettolle: uscita<br />

Torricella -<br />

direzione Monte<br />

del Lago<br />

A 3 Km<br />

dall’uscita<br />

Monumenti storici<br />

Località turistiche<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

In località Monte del Lago, nel magionese, dominante per posizione e mole il lago Trasimeno, sorge la Villa Palombaro Schnabl.<br />

La villa risalente al 1800, fu residenza dei Baroni Danzetta, passò poi ai Conti Oddi Baglioni che la vendettero nel 1898 a Riccardo Schnabl Rossi. Negli anni<br />

seguenti venne modificata ed ampliata conferendogli l’attuale aspetto liberty.<br />

Appassionato di musica, R. Schnabl Rossi ospitò spesso nella villa Giacomo Puccini, di cui era segretario ed altri musicisti come Mascagni e Giordano.<br />

L’edificio, dall’aspetto massiccio, è di pianta rettangolare, si sviluppa su tre piani ed un piano terra parzialmente seminterrato. La lunga facciata sul giardino<br />

presenta sette assi di aperture ed è caratterizzata da un portico a piano terra sormontato da una terrazza dalla ringhiera in ferro battuto. Il fianco della villa che<br />

guarda verso il lago si erge dal livello della strada sottostante e ripete il motivo del portico, in questo caso a tre campate, più alto e massiccio di quello del fronte<br />

principale. I due prospetti presentano piano terra e primo piano rivestiti da bugnato liscio, lesene e paraste angolari sugli altri piani; tutte le finestre sono<br />

contornate da cornici a rilievo con coronamento variabile ad ogni piano. Il fronte sul retro appare molto semplice, privo di decorazioni.<br />

La copertura a padiglione è caratterizzata da uno sporto di gronda piuttosto pronunciato sorretto da un travone e singolari mensole in legno.<br />

Il giardino pensile viene completamente progettato nei primi anni del Novecento, sorretto da un alto muro che si sviluppa lungo l’antica strada che fu inglobata<br />

nella pertinenza della villa.<br />

La sua caratteristica principale è la presenza di varie essenze vegetali come la palma e oleandro, che gli conferiscono un aspetto mediterraneo, propriamente da<br />

riviera.<br />

La villa è ancora di proprietà privata e viene utilizzata come residenza saltuaria. Alla stessa proprietà è collegata anche l’Azienda Agraria Fratelli Palombaro che<br />

produce Olio Extravergine di Oliva DOP <strong>Umbria</strong>.<br />

ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Variabili<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Facilità d’accesso<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Attività in essere R –A<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e idrografici<br />

(rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi vegetazionali (coperture<br />

forestali, macchie, formazioni lineari, coltivazioni permanenti); panoramicità (coni<br />

visuali panoramici); presenza di insediamenti umani (borghi storici, insediamenti rurali,<br />

manufatti minori, tradizionali); salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni locali;<br />

percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

Attività in essere<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

Valutazione<br />

Alto<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Variabili<br />

Variabili<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo (opere<br />

scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni visuali<br />

panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio (viadotti, linee<br />

elettriche a traliccio, mancato ripristino ambientale di opere in rete); presenza di<br />

elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave, discariche, zone industriali, aree in<br />

stato di abbandono); assenza di salubrità dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.


PALAZZO DI SOLFAGNANO Località Solfagnano – Comune di Perugia<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

Comune di<br />

Perugia<br />

Zona SIC<br />

Zona ZPS<br />

Parco (L.R. 9/95)<br />

Area vincolata ai sensi del DLG 42/04 e sue<br />

modifiche e integrazioni<br />

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo<br />

(PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>)<br />

Aree rurali intermedie (PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>)<br />

IL CONTESTO<br />

Contesto Paesaggistico: Perugino<br />

Sito: collina<br />

Ambito: rurale<br />

IL COMPLESSO<br />

Epoca di costruzione: XV secolo<br />

Epoca ultimo restauro significativo: XVIII secolo<br />

Autore: /<br />

Autore decorazioni interne: /<br />

Elementi caratterizzanti: torri quadrate, torri impostate di sbieco, bastioni, cortile pensile,<br />

cinta muraria con merlatura e garitte cilindriche. Edificio con doppia fascia marcapiano,<br />

paraste angolari e portone bugnati, balcone, fastigio con orologio; sala centrale con<br />

copertura a travi e travetti decorati, galleria passante a piano terra. Cappella, locali con<br />

funzione di stalle, granai, magazzini.<br />

Stato di conservazione: buono<br />

SPAZI APERTI E PERTINENZE<br />

Epoca di realizzazione: XVIII secolo - XIX secolo<br />

Autore: /<br />

Elementi compositivi: viale, cortile pensile, giardini pensili, parco a ferro<br />

ferro di cavallo.<br />

Stile: giardino all’italiana<br />

Elementi decorativi di pregio: doppia scalinata monumentale, fontana<br />

polilobata in pietra.<br />

Emergenze botaniche: pini marittimi, siepi e globi di bosso, lecci<br />

secolari.<br />

Stato di conservazione: buono<br />

Proprietà: privata<br />

Uso attuale: in attesa di utilizzo<br />

Il Verde


PALAZZO DI SOLFAGNANO Località Solfagnano – Comune di Perugia<br />

ACCESSIBILITÀ<br />

Palazzo di Solfagnano<br />

Racc.<br />

Perugia-<br />

Bettolle<br />

A1<br />

Racc. Terni-<br />

Orte<br />

E45<br />

LUOGHI DI INTERESSE<br />

Palazzo di Solfagnano<br />

Ville storiche<br />

E45<br />

Perugia<br />

Terni<br />

Tracciato del Corridoio Bizantino<br />

E 45: uscita<br />

Resina ‐<br />

direzione<br />

Solfagnano<br />

A 3 Km<br />

dall’uscita<br />

Monumenti storici<br />

Località turistiche<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

Su un lungo sprone collinare che domina la valle del Tevere, sostenuto da ampie muraglie e sullo sfondo di una macchia scura di lecci, spicca il Palazzo di Solfagnano conosciuto<br />

anche come Villa Bennicelli.<br />

Risultante della trasformazione seicentesca di un castello tardo medievale e rinascimentale, è uno dei più importanti esempi di villa umbra. Il suo fascino deriva dalla sofisticata ed<br />

intellettualistica imitazione di una struttura fortificata impostata sui resti dell’antico fortilizio, espressione architettonica di un fastoso neo-feudalesimo barocco.<br />

Il complesso interessa tutta la sommità della collina racchiusa su più lati dalle muraglie che sono parte del sistema di fortificazione preesistente. Il periodo di costruzione del corpo<br />

della villa è sicuramente tra la fine XVI secolo e la prima metà XVIII, mentre la strutturazione degli esterni è settecentesca; la parte più antica del complesso è formata da un<br />

ampio corpo di fabbrica tra due torri quadrate, tipico dell’architettura militare del XIV - XV secolo. Il resto del volume che delimita il lato orientale, è frutto di una trasformazione<br />

settecentesca; sulla testata del fabbricato è ricavata la cappella di S. Antonio, collegata con un robusto cornicione alle due torri impostate di sbieco che stringono gli angoli del<br />

cortile pensile, centro della composizione settecentesca della villa. Al di sotto del cortile si aprono dei vasti ed alti locali con funzione di stalle, granai, magazzini. Al cortile si<br />

accede da una rampa ed un bastione isolato da cui si oltrepassa il perimetro della cinta muraria ornata da una baroccheggiante merlatura e da due garitte cilindriche.<br />

Sullo sfondo del cortile spicca il volume cubico della villa, sviluppato su tre livelli, con una facciata sobria che si ripete sul fronte posteriore. È tripartita da due pontili che decorati<br />

da nicchioni ed aperti da un arco a bugne, si dispongono come ali ai lati del prospetto. Quest’ultimo è cadenzato da doppia fascia marcapiano con riquadri al piano nobile e da<br />

cinque assi di aperture. Quello centrale è enfatizzato dal portone bugnato sormontato da un balcone e coronato in alto dal fastigio a cimasa mistilinea che racchiude l’orologio.<br />

Tutte le facciate presentano bugnatura intorno alle finestre e sulle paraste angolari.<br />

Al piano nobile importante è la sala centrale caratterizzata da una grande altezza, da una copertura a travi e travetti decorati ed un ampio camino in pietra serena, a piano terra la<br />

villa presenta una galleria passante che unisce il cortile pensile con il parco sul retro.<br />

Questo si presenta a forma di ferro di cavallo allungato, una specie di classico circo formato da una triplice corona di lecci secolari disposti su piani digradanti. Questo fa ombra<br />

su due viali anulari posti su livelli inferiori alla platea erbosa centrale su cui è stato piantato, nel XX secolo, un doppio filare di pini. Dei due lunghi cortili racchiusi dai pontili, quello<br />

occidentale si apre sul panorama a valle. Da quest’ultimo e dal cortile pensile parte una doppia scalinata monumentale che dà accesso al giardino pensile sottostante<br />

caratterizzato da un parterre erboso e una fontana polilobata al centro. Un altro giardino all’italiana d’impianto ottocentesco si adagia in posizione obliqua con la sua forma<br />

rettangolare e siepi di bosso di varie forme, sulle bastionate sotto la rampa d’accesso al cortile.<br />

La villa, utilizzata da tanto tempo come residenza saltuaria, è da poco passata di proprietà ad un altro privato ed è in attesa di un nuovo utilizzo.<br />

ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio Variabili<br />

Valutazione<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Alto<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Facilità d’accesso<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

Edificio<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Variabili<br />

Attività in essere<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

Attività in essere<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e idrografici<br />

(rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi vegetazionali (coperture<br />

forestali, macchie, formazioni lineari, coltivazioni permanenti); panoramicità (coni<br />

visuali panoramici); presenza di insediamenti umani (borghi storici, insediamenti rurali,<br />

manufatti minori, tradizionali); salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni locali;<br />

percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

Edificio<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Variabili<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo (opere<br />

scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni visuali<br />

panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio (viadotti, linee<br />

elettriche a traliccio,mancato ripristino ambientale di opere in rete); presenza di<br />

elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave, discariche, zone industriali, aree in<br />

stato di abbandono); assenza di salubrità dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.


LE TORRI DI BAGNARA Strada della Bruna – Comune di Perugia<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

Epoca di realizzazione: 2004<br />

Autore: Vivaio Margheriti<br />

Comune di<br />

Perugia<br />

Zona SIC<br />

Zona ZPS<br />

Parco (L.R. 9/95)<br />

Area vincolata ai sensi del DLG 42/04 e sue<br />

modifiche e integrazioni<br />

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo<br />

(PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>)<br />

Aree rurali intermedie (PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>)<br />

IL CONTESTO<br />

Contesto Paesaggistico: Perugino<br />

Sito: collina<br />

Ambito: naturale<br />

IL COMPLESSO<br />

Epoca di costruzione: XI secolo<br />

Epoca ultimo restauro significativo: XVIII secolo<br />

Autore: /<br />

Autore decorazioni interne: /<br />

Elementi caratterizzanti: torre d’avvistamento e di difesa. Pieve più a valle con<br />

impianto di forma trapezoidale, chiesa, casa parrocchiale, torre campanaria a<br />

pianta ottagonale con loggia in sommità.<br />

Stato di conservazione: ottimo<br />

SPAZI APERTI E PERTINENZE<br />

Elementi compositivi: orto botanico, piscina.<br />

Stile: /<br />

Elementi decorativi di pregio: /<br />

Emergenze botaniche: alloro secolare, melograno, leccio, rosa canina,<br />

corbezzolo, cistus creticus, orchidee selvatiche, erbe officinali.<br />

Stato di conservazione: ottimo<br />

Proprietà: privata<br />

Uso attuale: agriturismo - dimora storica<br />

Il Verde


Strada della Bruna – Comune di Perugia<br />

LE TORRI DI BAGNARA Strada della Bruna – Comune di Perugia<br />

ACCESSIBILITÀ<br />

Le Torri di Bagnara<br />

Racc.<br />

Perugia-<br />

Bettolle<br />

A1<br />

Racc. Terni-<br />

Orte<br />

E45<br />

E45<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

LUOGHI DI INTERESSE ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Variabili<br />

Le torri di Bagnara<br />

Perugia<br />

Terni<br />

Ville storiche Località turistiche<br />

Tracciato del Corridoio Bizantino<br />

E 45: uscita<br />

Resina -<br />

direzione<br />

Solfagnano -<br />

La Bruna.<br />

A 5 Km<br />

dall’uscita<br />

Monumenti storici<br />

Il complesso è ubicato sul pendio di una collina che guarda la valle del Tevere e i boschi circostanti nel territorio Nord del Comune di Perugia all’interno della tenuta di Bagnara,<br />

una grande azienda agro-zootecnica costituita da pianura irrigua, boschi e prati pascoli, con riserva di caccia e allevamenti di lepri, caprioli e bovini di razza Chianina.<br />

È costituito da un edificio a torre del XII secolo a monte, e dalla Pieve S. Quirico dell’ XI secolo poco più a valle. Questa essendo antichissima, è segnalata in tutte le carte<br />

geografiche e ha dato il nome a tutta la zona. Intorno al 1880, fu anche residenza estiva di Papa Leone XIII.<br />

L’edificio a torre aveva funzione di torre d’avvistamento e di difesa dei vicini Pieve S. Quirico e Castello della Pieve. L’edificio appare come un blocco molto compatto, costituito<br />

dall’alta torre in pietra con poche aperture e copertura a padiglione e dall’annesso fabbricato che ne prosegue il fronte sviluppandosi su tre piani.<br />

La Pieve invece, ha un impianto di forma trapezoidale, legato alla tipologia dei castelli, abbastanza diffusa nella zona, ha conservato nel tempo tutti i lati, ovvero la chiesa che si<br />

lega al corpo della casa parrocchiale, attraverso il volume del campanile, un altro corpo con funzioni accessorie e da un muro che chiude il poligono delimitando la corte del<br />

complesso. Ad essa, si accedeva attraverso un arco di cui un imposta è ancora visibile in uno spigolo dell’edificio.<br />

La chiesa è ad unica navata con abside semicircolare, fu rifatta nel 1700 e si caratterizza per l’alto soffitto a volta; la massiccia torre campanaria ha pianta ottagonale e muratura<br />

in pietra che si alleggerisce in sommità con un’alta loggia. La casa parrocchiale, addossata al fianco della chiesa, si sviluppa su due livelli mentre l’edificio ad L che conclude la<br />

corte, ha in più il piano sottotetto; il lato più corto dell’ edificio è caratterizzato dalla presenza di una tipica altana.<br />

L’area esterna è molto curata, nella zona della torre d’avvistamento spicca una pianta secolare di alloro, rose canine, corbezzoli. Sul retro della Pieve è stato da poco realizzato un<br />

orticello botanico con erbe officinali e poco più a monte, intorno ad una piscina di acqua salata, si sviluppa un giardino con piante a fioritura scalare come lecci, melograni,<br />

ginestre, cistus.<br />

Le Torri di Bagnara e Pieve S. Quirico sono di proprietà privata, sono state recentemente ristrutturate nel rispetto delle loro tipologie, fanno parte del circuito delle dimore storiche<br />

ed offrono ospitalità in appartamenti di lusso.<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Facilità d’accesso<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

Attività in essere RI -A<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

Valutazione<br />

Alto<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Attività in essere<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e idrografici<br />

(rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi vegetazionali (coperture<br />

forestali, macchie, formazioni lineari, coltivazioni permanenti); panoramicità (coni<br />

visuali panoramici); presenza di insediamenti umani (borghi storici, insediamenti rurali,<br />

manufatti minori, tradizionali); salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni locali;<br />

percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Variabili<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo (opere<br />

scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni visuali<br />

panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio (viadotti, linee<br />

elettriche a traliccio,mancato ripristino ambientale di opere in rete); presenza di<br />

elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave, discariche, zone industriali, aree in<br />

stato di abbandono); assenza di salubrità dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.


CASTELLO DI BAGNARA Pieve San Quirico – Comune di Perugia<br />

Comune di<br />

Perugia<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

Zona SIC<br />

Zona ZPS<br />

Parco (L.R. 9/95)<br />

Area vincolata ai sensi del DLG 42/04 e sue<br />

modifiche e integrazioni<br />

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo<br />

(PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>)<br />

Aree rurali intermedie (PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>)<br />

IL CONTESTO<br />

Contesto Paesaggistico: Perugino<br />

Sito: pianura<br />

Ambito: rurale<br />

IL COMPLESSO<br />

Epoca di costruzione: XV secolo<br />

Epoca ultimo restauro significativo: 1985<br />

Autore: /<br />

Autore decorazioni interne: /<br />

Elementi caratterizzanti: torre circolare con merlatura sporgente su beccatelli e<br />

finestre bifore e monofore; torretta circolare, fasce marcapiano, cornici intorno alle<br />

finestre, sporto di gronda sorretto da mensole<br />

Stato di conservazione: ottimo<br />

SPAZI APERTI E PERTINENZE<br />

Epoca di realizzazione: XV secolo<br />

Autore: /<br />

Elementi compositivi: giardino monumentale, parco<br />

Stile: giardino all’italiana<br />

Elementi decorativi di pregio: arte topiaria<br />

Emergenze botaniche: tiglio secolare, cedri del Libano, lagerstroemia, bosso,<br />

cipressi, magnolia, pini, rose selvatiche, palme, lecci, lauro ceraso, tassi,<br />

escallonia<br />

Stato di conservazione: ottimo<br />

Proprietà: privata<br />

Uso attuale: residenza<br />

Il Verde


Pieve S. Quirico<br />

CASTELLO DI BAGNARA Pieve San Quirico – Comune di Perugia<br />

ACCESSIBILITÀ<br />

Castello di Bagnara<br />

Racc. Perugia-<br />

Bettolle<br />

A1<br />

Racc. Terni-<br />

Orte<br />

E45<br />

Castello di Bagnara<br />

Ville storiche<br />

Perugia<br />

E45 Terni<br />

Tracciato del Corridoio Bizantino<br />

E 45: uscita<br />

Resina - direzione<br />

Solfagnano - La<br />

Bruna<br />

A 4 Km dall’uscita<br />

Monumenti storici<br />

Località turistiche<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

Il complesso è ubicato in un sito pianeggiante in prossimità del corso del Tevere, circondato da campi coltivati e colline boschive nel territorio Nord del Comune di Perugia<br />

all’interno della tenuta di Bagnara, una grande azienda agro-zootecnica costituita da pianura irrigua, boschi e prati pascoli, con riserva di caccia e allevamenti di lepri, caprioli e<br />

bovini di razza Chianina.<br />

E’ un interessante esempio di fattoria - fortezza d’impianto originario risalente al XV secolo. Di tale impianto rimane l’edificio principale, costituito da un corpo rettangolare che<br />

segue una traiettoria poligonale formando una specie di U conclusa all’estremità Nord Est con la torre principale. La villa si sviluppa su due piani, più un piano sottotetto, ha le<br />

facciate intonacate tinteggiate chiare con fascia marcapiano all’altezza del davanzale delle finestre degli ultimi due piani e cornici intorno alle finestre, di color cotto. All’estremità<br />

occidentale la villa presenta un corpo più basso, con copertura a terrazzo e balaustra in colonnine di pietra, corrispondente al piano nobile. Circa al centro del lato più lungo<br />

dell’edificio, sporge dalla facciata una piccola torre circolare alta quanto l’edificio, molto poco evidente se confrontata a quella principale.<br />

Quest’ultima è circolare, di grande diametro e si alza rispetto all’edificio di tutto il suo coronamento, costituito dalla merlatura sporgente sorretta da beccatelli alternati a caditoie.<br />

Le finestre della torre sono ad arco, bifore al piano nobile e monofore al piano superiore. Sia le cornici delle finestre che l’apparato di coronamento della torre sono realizzati in<br />

mattoni. La copertura dell’edificio è a padiglione con sporto di gronda sorretto da mensole di color cotto.<br />

Alla torre principale si attacca la “Saltalippa” un singolare edificio a T di cui un’ala forma insieme alla villa una corte stretta e lunga, l’altra si allunga oltre la villa per molti metri.<br />

Probabilmente realizzato in epoca più recente, questo si sviluppa su due piani, ha muratura in mattoni, finestre rettangolari e porte ad arco al piano terra. La sua funzione era<br />

quella di fattoria, con a piano terra i locali per lo svolgimento di attività legate alla vita rurale e al piano superiore la residenza. L’estremità occidentale ospita la cappella della villa.<br />

L’area esterna è molto curata; la zona Est dove è ubicata la piscina, è coltivata a prato e fiori con canneto di bambù, siepi di alloro e lecci potati a muro. Al lato opposto, sul retro<br />

della villa, si sviluppa un bellissimo giardino monumentale all’italiana, con siepi di bosso e alberi secolari come cedri del Libano, lagestruemie, pini marittimi, rose selvatiche,<br />

palme. Il parco è caratterizzato da corridoi di lecci potati a quinta e filari di cipressi alternati a quinte di leccio.<br />

Il Castello di Bagnara è di proprietà privata, è stato recentemente restaurato e consolidato per i danni subiti dall’ultimo terremoto. Tutto il complesso si trova in uno stato di<br />

conservazione eccellente e viene utilizzato come residenza permanente.<br />

ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Edificio<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Facilità d’accesso<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

Variabili<br />

Variabili<br />

Attività in essere<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

Valutazione<br />

Alto<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e idrografici<br />

(rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi vegetazionali (coperture<br />

forestali, macchie, formazioni lineari, coltivazioni permanenti); panoramicità (coni<br />

visuali panoramici); presenza di insediamenti umani (borghi storici, insediamenti rurali,<br />

manufatti minori, tradizionali); salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni locali;<br />

percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

R<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Attività in essere<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Edificio<br />

Variabili<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Variabili<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo (opere<br />

scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni visuali<br />

panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio (viadotti, linee<br />

elettriche a traliccio,mancato ripristino ambientale di opere in rete); presenza di<br />

elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave, discariche, zone industriali, aree in<br />

stato di abbandono); assenza di salubrità dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.


VILLA MONTICELLI Via del Cammino n. 16 – Perugia<br />

Comune di<br />

Perugia<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

Zona SIC<br />

Zona ZPS<br />

Parco (L.R. 9/95)<br />

Area vincolata ai sensi del DLG 42/04 e sue<br />

modifiche e integrazioni<br />

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo<br />

(PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>)<br />

Aree rurali intermedie (PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>)<br />

IL CONTESTO<br />

Contesto Paesaggistico: Perugino<br />

Sito: collina<br />

Ambito: naturale<br />

IL COMPLESSO<br />

Epoca di costruzione: precedente al XIII secolo<br />

Epoca ultimo restauro significativo: XVIII secolo<br />

Autore: /<br />

Autore decorazioni interne: A. Angelini<br />

Elementi caratterizzanti: impianto a terrazzamenti e sostruzioni. Edificio a corte,<br />

loggia a tre arcate sormontata da terrazza, finestre con timpani triangolari e curvi<br />

alternati.<br />

Stato di conservazione: ottimo<br />

SPAZI APERTI E PERTINENZE<br />

Epoca di realizzazione: XVIII secolo<br />

Autore: /<br />

Elementi compositivi: viale alberato, giardino terrazzato, doppie scalinate,<br />

limonaia, parco.<br />

Stile: giardino all’italiana<br />

Elementi decorativi di pregio: statue, fontane, vasconi ovali<br />

Emergenze botaniche: siepi di bosso, diosperi, pini marittimi, cipressi, melograni,<br />

boschetto di bambù, siepi di lauro ceraso.<br />

Stato di conservazione: buono<br />

Proprietà: privata<br />

Uso attuale: residenza - eventi culturali - banchetti<br />

Il Verde


Via del Cammino n. 16 - Perugia<br />

VILLA MONTICELLI Via del Cammino n. 16 - Perugia<br />

ACCESSIBILITÀ<br />

Villa Monticelli<br />

Racc. Perugia-<br />

Bettolle<br />

A1<br />

Racc. Terni-<br />

Orte<br />

LUOGHI DI INTERESSE<br />

Villa I Monticelli<br />

E45<br />

E45<br />

Perugia<br />

Terni<br />

Ville storiche Località turistiche<br />

Tracciato dell’antica Via<br />

Orvietana<br />

Da Perugia<br />

Monteluce:<br />

direzione Ponte<br />

Felcino<br />

Ad 2 km<br />

E 45: uscita Ponte<br />

Felcino‐direzione<br />

Perugia<br />

Monteluce<br />

A 4 Km dall’uscita<br />

Monumenti storici<br />

Tracciato del Corridoio<br />

Bizantino<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

Appena fuori Perugia, attraverso un tortuoso viale alberato a mezza collina si raggiunge Villa Monticelli. Il complesso è ubicato su di una propaggine collinare del Monte Pecoraro<br />

dominante la valle del torrente Rio, al margine tra aree agricole d’altura e aree boschive.<br />

Il complesso risale al periodo medioevo in cui era il monastero cistercense di S. Petronilla, successivamente soppresso e dopo alcuni passaggi di proprietà, divenuto residenza<br />

nobiliare di Francesco Maria Rosa. Più tardi passerà al pittore perugino Annibale Angelini e poi al Conte Salvatori.<br />

L’aspetto attuale gli viene conferito dall’intervento di Francesco Maria Rosa che nella seconda metà del Settecento ampliò l’edificio preesistente, che corrisponde oggi al corpo<br />

centrale della villa, con due ali unite tra loro da un portico addossato all’edificio principale. La nuova conformazione a C viene conclusa da un loggiato disposto lungo il lato Sud-<br />

Ovest della corte per tutta l’ampiezza del prospetto. La villa si sviluppa su tre piani più un mezzanino ubicato sotto il piano nobile. I fronti presentano aperture disposte in maniera<br />

regolare, quelle del prospetto principale si distinguono per un coronamento a timpano triangolare e curvo alternati.<br />

All’interno della villa significative sono le decorazioni affrescate di A. Angelini .<br />

L’area esterna è di particolare interesse per il suo impianto a terrazzamenti caratterizzato da sostruzioni imponenti che conferiscono monumentalità al complesso ed anche per<br />

aver mantenuto nel tempo il disegno originale dei giardini.<br />

Il terrazzamento più alto, dove è ubicata la villa, si compone anche della casa del custode che si trova di fronte al prospetto d’ingresso e, al lato opposto, dal primo giardino<br />

costituito da aiuole di bosso e lauro ceraso dalle linee curve, ornato da fontane, statue, e pini marittimi. Il terrazzamento si conclude a valle con un doppio muraglione che<br />

incanala l’originario viale d’ingresso della villa. Da qui si scende con una doppia scalinata al secondo ripiano del giardino all’italiana suddiviso in quattro spazi, a loro volta<br />

quadripartiti, da siepi di bosso. Alle due estremità del giardino le siepi circondano un vascone ovale; lungo il lato occidentale fa da testata l’edificio della limonaia. Due coppie di<br />

rampe doppie conducono al terrazzo inferiore oggi incolto ma che nell’Ottocento era costituito da un grande giardino rettangolare al centro del quale se ne allineava un altro<br />

triangolare.<br />

Attualmente la villa è di proprietà privata ed è utilizzata come residenza e saltuariamente utilizzata per eventi culturali e banchetti. Collegata alla villa è l’azienda agricola “Tenuta<br />

Monticelli” che produce olio biologico, ciliegie, seminativi.<br />

ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Variabili<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Facilità d’accesso<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

Attività in essere R – C - A<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

Valutazione<br />

Alto<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Attività in essere<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e idrografici<br />

(rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi vegetazionali (coperture<br />

forestali, macchie, formazioni lineari, coltivazioni permanenti); panoramicità (coni<br />

visuali panoramici); presenza di insediamenti umani (borghi storici, insediamenti rurali,<br />

manufatti minori, tradizionali); salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni locali;<br />

percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Variabili<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo (opere<br />

scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni visuali<br />

panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio (viadotti, linee<br />

elettriche a traliccio,mancato ripristino ambientale di opere in rete); presenza di<br />

elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave, discariche, zone industriali, aree in<br />

stato di abbandono); assenza di salubrità dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.


VILLA ALFANI SILVESTRI Str. Marscianese n. 30 – S. Martino Delfico (PG)<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

Comune di<br />

Perugia<br />

Zona SIC<br />

Zona ZPS<br />

Parco (L.R. 9/95)<br />

Area vincolata ai sensi del DLG 42/04 e sue<br />

modifiche e integrazioni<br />

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo<br />

(PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>)<br />

Aree rurali intermedie (PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>)<br />

IL CONTESTO<br />

Contesto Paesaggistico: Perugino<br />

Sito: collina<br />

Ambito: rurale<br />

IL COMPLESSO<br />

Epoca di costruzione: XVIII secolo<br />

Epoca ultimo restauro significativo: XIX secolo<br />

Autore: P. Carattoli<br />

Autore decorazioni interne: F. Appiani<br />

Elementi caratterizzanti: corpo centrale e due barchesse. Corpo centrale con esedra e<br />

scalinata a forbice; fasce marcapiano, lesene, archi ciechi ed oculi in mattoni, attico centrale<br />

coronato da piramidi e campane. Barchessa di sinistra con torre colombaia, Barchessa di<br />

destra con aperture sormontate da teste di cavallo. Galleria interna, antico archivio,<br />

cappella con i dipinti e coretto.<br />

Stato di conservazione: ottimo<br />

SPAZI APERTI E PERTINENZE<br />

Epoca di realizzazione: XVIII secolo<br />

Autore: /<br />

Elementi compositivi: viale, giardino pensile all’italiana, giardino segreto, parco,<br />

oliveto.<br />

Stile: all’italiana<br />

Elementi decorativi di pregio: scalinata a esedra, labirinto, cancelli, nicchioni con<br />

statue.<br />

Emergenze botaniche: leccio e tiglio secolari, tassi antichi, antico glicine, cipressi,<br />

ippocastani, siepi di bosso, querce, lecci, pini.<br />

Stato di conservazione: ottimo<br />

Proprietà: privata<br />

Uso attuale: residenza<br />

Il Verde


Str. Marscianese n. 30 – S. Martino Delfico (PG)<br />

VILLA ALFANI SILVESTRI Str. Marscianese n. 30 – S. Martino Delfico (PG)<br />

ACCESSIBILITÀ<br />

Villa Alfani Silvestri<br />

Racc.<br />

Perugia-<br />

Bettolle<br />

Racc.<br />

Terni-<br />

Orte<br />

A1<br />

E45<br />

Perugia<br />

E45<br />

LUOGHI DI INTERESSE<br />

Villa Alfani Silvestri<br />

Terni<br />

Ville storiche Località turistiche<br />

Tracciato dell’antica Via<br />

Orvietana<br />

Da Perugia<br />

Pallotta: direzione<br />

Montebello ‐<br />

S. Enea<br />

A 4 Km<br />

E 45: uscita<br />

Montebello ‐<br />

direzione S. Enea<br />

A 4 Km dall’uscita<br />

Monumenti storici<br />

Tracciato del Corridoio<br />

Bizantino<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

Appena fuori Perugia, sul crinale che separa la valle del Genna dalla pianura Tiberina, lungo la Via Marscianese, sorge Villa Alfani Silvestri, detta anche San Martinello.<br />

Il complesso risale al 1730 anno in cui i Conti Donini decisero di costruire una dimora di campagna dominante le loro proprietà agricole, vicino alle rovine del Castello Bovalini,<br />

distrutto nel 1540 commissionando il progetto all’architetto perugino P.Carattoli. Dai Donini la villa passa di generazione in generazione ai Danzetta, agli Alfani poi ai Silvestri ed<br />

infine ai Caucci von Saucken.<br />

Il complesso è costituito da tre corpi: quello centrale e due barchesse. Il corpo centrale si sviluppa su tre piani ed è caratterizzato da un’esedra che incorpora una scalinata a<br />

forbice, d’accesso al piano nobile. La facciata è molto ricca, scandita da fasce marcapiano e lesene che contengono archi ciechi ed oculi realizzati in mattoni su fondo giallo.<br />

Sopra al piano sottotetto caratterizzato da aperture quadrate più piccole, al centro del prospetto, si eleva un attico tripartito dalle stesse lesene, coronato da quattro piramidi e da<br />

due intelaiature in ferro battuto che sostengono le campane. In una delle testate dell’esedra si apre l’ingresso della cappella. Gli altri prospetti sono più semplici, con marcapiani e<br />

cornici intorno alle aperture. La facciata secondaria, con portale centrale e balconcino con volute barocche, si affaccia sul giardino segreto, un ampio cortile da cui si diparte una<br />

scalinata a esedra, in asse con quella dell’ingresso principale, che dà accesso all’oliveto, piantato nel sito dell’originario giardino all’italiana.<br />

Attraverso un pontile che unisce il piano nobile al giardino pensile si collega al corpo centrale la barchessa di sinistra, più alta e contraddistinta all’estremità settentrionale da una<br />

torre colombaia; essa era adibita a cantine e alloggi per i palafrenieri che accompagnavano gli ospiti. Quella di destra invece è collegata all’edificio principale da un cancello a<br />

volute; essa è allineata alla facciata ed è contraddistinta da teste di cavallo poste sopra le aperture che si alternano a lesene e marcapiani che ripetono il motivo del fronte<br />

principale. All’interno notevoli sono la cappella con i dipinti di F. Appiani e coretto collegato al piano nobile, la lunga galleria che si apre sul giardino pensile, l’antico archivio.<br />

L’area esterna è costituita da un breve viale di cipressi che si allarga in un parterre erboso di forma ovale circondato da una siepe di bosso; al centro del parterre sorge una<br />

fontana, punto d’arrivo di un labirinto di mattoni realizzato in epoca recente.Dal parterre si allunga un viale irregolare di ippocastani secondario, trasversale rispetto al principale,<br />

realizzato nell’Ottocento sul tracciato della vecchia strada tangente la villa che fu acquisito dalla proprietà. Sulla sinistra, ad una quota più alta, si sviluppa il giardino pensile<br />

all’italiana, quadripartito intorno ad un’aiuola circolare centrale. Il giardino è delimitato a valle dalla barchessa delle cantine a cui si addossa un pergolato di glicine antico. Gli altri<br />

lati sono delimitati da un muro cadenzato da lesene, nicchioni e cimasa a tratti arriciata. Aldilà di questo, lungo il lato nord orientale si apre il parco di querce, lecci, pini, impiantato<br />

attorno alle rovine del castello. Dal parco si accede al giardino posteriore costituito da due parterre erbosi disposti ai lati del giardino segreto; quello lungo l’edificio delle scuderie è<br />

maggiormente strutturato con fontana centrale e muro di fondo a volute.<br />

La villa, di proprietà dei discendenti dei Donini, viene utilizzata ancora oggi come residenza. Fanno parte della proprietà i terreni agricoli che producono grano, olio e vino.<br />

ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Variabili<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Facilità d’accesso<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Attività in essere R - A<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

Valutazione<br />

Alto<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e idrografici<br />

(rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi vegetazionali (coperture<br />

forestali, macchie, formazioni lineari, coltivazioni permanenti); panoramicità (coni<br />

visuali panoramici); presenza di insediamenti umani (borghi storici, insediamenti rurali,<br />

manufatti minori, tradizionali); salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni locali;<br />

percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Attività in essere<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo (opere<br />

scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni visuali<br />

panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio (viadotti, linee<br />

elettriche a traliccio,mancato ripristino ambientale di opere in rete); presenza di<br />

elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave, discariche, zone industriali, aree in<br />

stato di abbandono); assenza di salubrità dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.


VILLA FASSIA Fraz. S. Maria Maddalena n. 46 - Gubbio<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

Comune di<br />

Gubbio<br />

Zona SIC<br />

Zona ZPS<br />

Parco (L.R. 9/95)<br />

Area vincolata ai sensi del DLG 42/04 e sue<br />

modifiche e integrazioni<br />

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo<br />

(PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>)<br />

Aree rurali intermedie (PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>)<br />

IL CONTESTO<br />

Contesto Paesaggistico: Eugubino<br />

Sito: collina<br />

Ambito: rurale<br />

IL COMPLESSO<br />

Epoca di costruzione: XVIII secolo<br />

Epoca ultimo restauro significativo: XIX - XX secolo<br />

Autore: /<br />

Autore decorazioni interne: /<br />

Elementi caratterizzanti: pianta a forma di T , fasce marcapiano, scalinate a doppia rampa<br />

e ingressi contrapposti; sporto di gronda accentuato. Scuderie, cappella, edifici rustici.<br />

Atrio passante, scalinata elicoidale di marmo, sala da pranzo con pareti decorate.<br />

Stato di conservazione: buono<br />

SPAZI APERTI E PERTINENZE<br />

Epoca di realizzazione: XX secolo<br />

Autore: P. Porcinai<br />

Elementi compositivi: viale erboso alberato, viale ad Y a doppio filare, giardino,<br />

pergolato di rose e glicine, laghetto di ninfee.<br />

Stile: /<br />

Elementi decorativi di pregio: /<br />

Emergenze botaniche: siepi e globi di bosso, cipressi, tasso, leccio secolare,<br />

pini,querce, pini marittimi, ninfee, cipresso calvo, tiglio, cedro del Libano, abete,<br />

siepi di ibericus, rose.<br />

Stato di conservazione: buono<br />

Proprietà: privata<br />

Uso attuale: residenza - azienda agraria- agriturismo<br />

Il Verde


Fraz. S. Maria Maddalena n. 46 - Gubbio<br />

VILLA FASSIA Fraz. S. Maria Maddalena n. 46 - Gubbio<br />

ACCESSIBILITÀ<br />

Villa Fassia<br />

Racc.<br />

Perugia-<br />

Bettolle<br />

A1<br />

Racc.<br />

Terni-Orte<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

LUOGHI DI INTERESSE ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Variabili<br />

Villa Fassia<br />

E45<br />

E45<br />

Perugia<br />

Terni<br />

Ville storiche Località turistiche<br />

Tracciato del Corridoio Bizantino<br />

E 45: uscita Bosco‐<br />

direzione Gubbio (ss<br />

298)<br />

A 25 Km dall’uscita<br />

Da Gubbio: direzione<br />

Perugia (ss 298)<br />

A 4 Km<br />

Monumenti storici<br />

Villa Fassia sorge in località Ponte d’Assi su una lieve collina di fronte alla città di Gubbio.<br />

L’impianto del complesso è precedente alla seconda metà del 1700, L’edificio più antico potrebbe risalire al XIII - XIV secolo poiché forse individuabile nell’ospedale dei<br />

“S.ti Paterniani de Fassia”. Dal Settecento in poi il complesso ha subito molte trasformazioni sia nell’edificio principale che negli annessi.<br />

Esso è composto dalla casa padronale, da un edificio di servizio a forma di C che con la sua corte, enfatizza l’ingresso alla villa e da una fila continua di edifici rustici, lungo un lato<br />

del piazzale che si apre dalla stessa parte. La villa ha una pianta a forma di T e si eleva su un piano terra rialzato ed altri due piani; completamente ricostruita alla fine del XIX<br />

secolo, è stata poi rinnovata intorno al 1940 con l’eliminazione di una torre, con l’aggiunta del corpo aggettante porticato che fa da testata all’edificio e la modifica delle aperture<br />

che allora erano in stile gotico.Le facciate sono molto sobrie, caratterizzate da fasce marcapiano, ariose finestre disposte in maniera regolare e da scalinata a doppia rampa in<br />

corrispondenza dei due ingressi contrapposti. La copertura è a padiglione con sporto di gronda molto accentuato, alla maniera fiorentina. L’edificio a forma di C, un po’ più basso<br />

di quello principale, si sviluppa su tre piani, possiede le stesse caratteristiche formali della villa e ospita la ex casa colonica, le scuderie e la cappella.<br />

All’interno molto interessante è l’atrio d’ingresso passante, perfettamente allineato con le linee direttrici dell’area esterna; l’ampia scalinata elicoidale di marmo con gradini a<br />

mensola e ringhiera con soggetti floreali in ghisa; la sala da pranzo con le quattro pareti decorate da grandi tele dipinte con la veduta di Gubbio e scene di campagna; notevole<br />

nella stessa stanza, l’ampio camino in pietra.<br />

L’area esterna è frutto del progetto elaborato nel 1937 dal famoso paesaggista Pietro Porcinai, che tentava una rilettura in chiave moderna del giardino tradizionale escludendo<br />

riferimenti ad altre culture come succedeva in quel periodo. Alla base del suo operare c’era la semplificazione delle forme, l’essenzialità, rifuggendo dall’ interpretazione leziosa e<br />

contorta del giardino formale. A Villa Fassia il Porcinai enfatizza il viale esistente, lo prolunga, conferendogli una forma ad Y mantenendo l’allineamento centrato con la villa con<br />

un percorso pedonale erboso. Questo sale il lieve declivio affiancato da macchie alberate concludendosi in prossimità dell’edificio con una zona terrazzata bordata da spesse siepi<br />

di bosso rigorosamente impostate sull’angolo retto e parterre erboso. Nel ripiano inferiore quattro globi di bosso disposti agli angoli accentuano la composizione quadrata. Poco<br />

più a monte, lungo il fianco della villa, analogamente si sviluppa un’altra zona delimitato da quinte di bosso e quattro alberi di tasso disposti agli angoli del quadrato. A questa zona<br />

si accede percorrendo un pergolato di rose e glicine su colonne di pietra.<br />

Villa Fassia è di proprietà privata, viene utilizzata come residenza, come zona direzionale dell’azienda agraria omonima, e parte degli annessi e casali sono adibiti ad agriturismo.<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Facilità d’accesso<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

Attività in essere R – A-<br />

RI<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

Valutazione<br />

Alto<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Attività in essere<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e idrografici<br />

(rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi vegetazionali (coperture<br />

forestali, macchie, formazioni lineari, coltivazioni permanenti); panoramicità (coni<br />

visuali panoramici); presenza di insediamenti umani (borghi storici, insediamenti rurali,<br />

manufatti minori, tradizionali); salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni locali;<br />

percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Edificio<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Variabili<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Variabili<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo (opere<br />

scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni visuali<br />

panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio (viadotti, linee<br />

elettriche a traliccio,mancato ripristino ambientale di opere in rete); presenza di<br />

elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave, discariche, zone industriali, aree in<br />

stato di abbandono); assenza di salubrità dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.


3. Contesti paesaggistici: Monte Peglia, Tuderte, Valle Umbra -<br />

Folignate


CASTELLO DI MONTEVIBIANO Loc. Montevibiano Vecchio – Comune di Marsciano<br />

Comune di<br />

Marsciano<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

Zona SIC<br />

Zona ZPS<br />

Parco (L.R. 9/95)<br />

Area vincolata ai sensi del DLG 42/04 e sue<br />

modifiche e integrazioni<br />

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo<br />

(PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>)<br />

Aree rurali intermedie (PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>)<br />

IL CONTESTO<br />

Contesto Paesaggistico: Monte Peglia<br />

Sito: collina<br />

Ambito: rurale<br />

IL COMPLESSO<br />

Epoca di costruzione: XIII-XIV secolo<br />

Epoca ultimo restauro significativo: XX secolo<br />

Autore: U. Tarchi<br />

Autore decorazioni interne: /<br />

Elementi caratterizzanti: conformazione circolare all’interno di cinta muraria;<br />

palazzo a pianta rettangolare, massiccia torre loggiata, torre secondaria porticata,<br />

loggia a due piani, aperture neomedievali.<br />

Stato di conservazione: ottimo<br />

SPAZI APERTI E PERTINENZE<br />

Epoca di realizzazione: XIX secolo<br />

Autore: U. Tarchi<br />

Elementi compositivi: viale alberato, volta di glicine, limonaia, orto, giardino delle<br />

rose, giardino terrazzato, labirinto, piscina, voltabotte di leccio, teatro, parco.<br />

Stile: giardino all’italiana<br />

Elementi decorativi di pregio: ringhiere in ferro battuto, piscina, fontana piscina, arte<br />

topiaria.<br />

Emergenze botaniche: glicine, lecci, cedri del Libano, siepi di bosso, cipressi, pini<br />

marittimi<br />

Stato di conservazione: ottimo<br />

Proprietà: privata<br />

Uso attuale: residenza - sede di rappresentanza<br />

Il Verde


CASTELLO DI MONTEVIBIANO Loc. Montevibiano Vecchio – Comune di Marsciano<br />

ACCESSIBILITÀ<br />

Castello di Monteviabiano<br />

Racc. Perugia-<br />

Bettolle<br />

A1<br />

Racc. Terni-<br />

Orte<br />

LUOGHI DI INTERESSE<br />

E45<br />

E45<br />

Castello di Montevibiano<br />

Ville storiche<br />

Tracciato dell’antica Via<br />

Orvietana<br />

Perugia<br />

Terni<br />

E 45: uscita<br />

Marscianodirezione<br />

Mercatello-<br />

Montevibiano<br />

Nuovo-<br />

Montevibiano<br />

Vecchio<br />

A 10 Km dall’uscita<br />

Monumenti storici<br />

Località turistiche<br />

Tracciato del Corridoio<br />

Bizantino<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

Il Castello di Montevibiano sorge nel territorio marscianese, sul sito di un antico castello all’interno dell’omonimo borgo, sulla sommità di un poggio che domina la valle del<br />

Nestore.<br />

Villa nata da una struttura militare del XIII-XIV secolo, fu trasformata in palazzo residenziale nel XVI-XVII secolo e completamente rinnovata dal 1915 al 1940 grazie all’intervento<br />

dell’architetto Ugo Tarchi, famoso per il suo stile eclettico, tipico dell’epoca.<br />

Il complesso ha una conformazione circolare all’interno della cinta muraria del castello del XIII secolo ancora in gran parte conservata. Attraverso la porta dalla cornice ogivale si<br />

accede alla corte su cui si affacciano l’edificio principale, la cappella, la limonaia, il frantoio ed altri edifici rustici dalle murature di pietra. Dietro l’imponente corpo della villa si<br />

sviluppano su terrazzamenti, il giardino ed il parco. Il palazzo ha una pianta rettangolare allungata, con un fronte principale caratterizzato aperture più grandi e rettangolari al piano<br />

nobile e più piccole e quadrate al piano superiore, oltre ad un portale ad arco bugnato (disegno risalente al XV-XVI secolo). L’estremità occidentale del prospetto viene messa in<br />

evidenza dal Tarchi sopraelevando una massiccia torre dalla sommità loggiata, con copertura a doppia falda. La stessa torre svetta anche nel fronte opposto, contrapposta ad<br />

un’altra più piccola anche questa porticata. Come quest’ultima, è opera dell’architetto la loggia a due piani addossata alla torre più grande. La facciata, del XVII secolo, viene<br />

inoltre modificata nelle aperture a cui viene conferito un carattere neomedioevale.<br />

Il motivo della loggia, stavolta con scala esterna, viene ripetuto anche in uno degli edifici che si affacciano sulla corte; a questo viene anche aggiunto, sul retro, il volume della<br />

limonaia. Poco più a Nord è ubicata la cappella, altro intervento di Tarchi, caratterizzata da un sagrato rialzato rispetto alla corte, da una grande vetrata ad arco e campanile a<br />

vela.<br />

Particolarmente interessante è la sistemazione dell’area esterna, molto disegnata pertanto ricca di episodi originali. I giardini sono tre: ai lati dell’ingresso alla villa, si sviluppano a<br />

sinistra, la limonaia con il tipico impianto a vialetti e l’orto, al lato opposto, il giardino delle rose concepito intorno ad un’esedra belvedere. L’ingresso è caratterizzato da una volta<br />

di glicini. Sul retro della villa è situato quello principale strutturato a gradoni.<br />

Il primo terrazzamento è costituito da un vasto parterre erboso, con ampia veduta panoramica; al di sotto di questo è ubicato il labirinto, di forma circolare, strutturato da siepi di<br />

bosso di forma curvilinea irregolare. Sul secondo ripiano si apre la piscina, la più antica della provincia di Perugia, a cui si accede attraverso una doppia scalinata ad esedra,<br />

motivo che si ripete sulle due testate della piscina e sulle alte quinte di cipresso che la circondano. Nello stesso terrazzamento è situato il teatro completamente costruito con<br />

paramenti vegetali, completo di tutti i suoi elementi: camerini, quinte e scenario realizzati con bosso e cipresso, palcoscenico e platea. Un voltabotte di leccio divide il teatro dal<br />

campo da tennis. Nella scarpata sottostante si sviluppa il parco con la pineta di pini marittimi e querce.<br />

Attualmente Castello di Montevibiano è di proprietà privata, viene utilizzato come residenza e luogo di rappresentanza per l’omonima cantina che produce vini D.O.C., I.G.T. e<br />

grappa. La stessa azienda produce anche olio d’oliva.<br />

ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio Variabili<br />

Valutazione<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Alto<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Facilità d’accesso<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Attività in essere R –A<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

Attività in essere<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e idrografici<br />

(rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi vegetazionali (coperture<br />

forestali, macchie, formazioni lineari, coltivazioni permanenti); panoramicità (coni<br />

visuali panoramici); presenza di insediamenti umani (borghi storici, insediamenti rurali,<br />

manufatti minori, tradizionali); salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni locali;<br />

percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

Edificio<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Variabili<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo (opere<br />

scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni visuali<br />

panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio (viadotti, linee<br />

elettriche a traliccio, mancato ripristino ambientale di opere in rete); presenza di<br />

elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave, discariche, zone industriali, aree in<br />

stato di abbandono); assenza di salubrità dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.


PALAZZO VALLERANI Località Cerro – Comune di Marsciano<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

Comune di<br />

Marsciano<br />

Zona SIC<br />

Zona ZPS<br />

Parco (L.R. 9/95)<br />

Area vincolata ai sensi del DLG 42/04 e sue<br />

modifiche e integrazioni<br />

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo<br />

(PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>)<br />

Aree rurali intermedie (PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>)<br />

IL CONTESTO<br />

Contesto Paesaggistico:Tuderte<br />

Sito: pianura<br />

Ambito: rurale<br />

IL COMPLESSO<br />

Epoca di costruzione: XVI secolo<br />

Epoca ultimo restauro significativo: XVIII secolo<br />

Autore: /<br />

Autore decorazioni interne: /<br />

Elementi caratterizzanti: corpo centrale più alto sormontato da torretta, doppie ali<br />

laterali. Portale centrale sormontato da balcone con finestre alternate a lesene;<br />

Doppie fasce marcapiano e riquadrature delle finestre in cotto; androne per le<br />

carrozze, limonia.<br />

Stato di conservazione: mediocre<br />

SPAZI APERTI E PERTINENZE<br />

Epoca di realizzazione: XVIII -XIX secolo<br />

Autore: /<br />

Elementi compositivi: viale centrale, tre giardini, peschiera, frutteto,<br />

parco<br />

Stile: giardino all’italiana e all’inglese.<br />

Elementi decorativi di pregio: fontana centrale ottagonale, peschiera<br />

con isola e torretta<br />

Emergenze botaniche: cipressi, pini marittimi, pini, cedri del Libano,<br />

palme, ciliegi<br />

Stato di conservazione: scarso<br />

Proprietà: privata<br />

Uso attuale: residenza


PALAZZO VALLERANI Località Cerro – Comune di Marsciano<br />

ACCESSIBILITÀ<br />

Palazzo Vallerani<br />

Racc.<br />

Perugia-<br />

Bettolle<br />

Racc.<br />

Terni-<br />

Orte<br />

A1<br />

E45<br />

E45<br />

LUOGHI DI INTERESSE<br />

Palazzo Vallerani<br />

Ville storiche<br />

Perugia<br />

Terni<br />

Tracciato del Corridoio Bizantino<br />

E 45: uscita<br />

Marsciano –<br />

direzione Cerro<br />

A 5 Km<br />

dall’uscita<br />

Monumenti storici<br />

Località turistiche<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

Tipico esempio di villa di pianura, Palazzo Vallerani sorge sul fondovalle tiberino in un ambito rurale, all’interno del territorio Todino.<br />

Fu fatto costruire dalla famiglia Patrizi nel XVI secolo con un impianto più contenuto dell’odierno; nei primi dell’Ottocento passò ai Conti Massei e, nel 1880 divenne di proprietà<br />

dell’avvocato Francesco Vallerani, subendo nel tempo successive addizioni.<br />

Il complesso presenta il tipico impianto a maglie ortogonali, lunghi viali rettilinei ed edifici dalla forma allungata. Attualmente l’edificio principale è connotato da una pianta a forma<br />

di H con corpo centrale più alto sormontato da torretta. Questo, insieme alle ali sul retro costituisce il nucleo originario, al quale furono aggiunte nel 1790, le ali antistanti il<br />

giardino. L’ala del lato occidentale si allunga nel corpo della limonaia, di epoca precedente ed unita al resto dell’edificio solo nel 1852.<br />

La facciata principale che si affaccia sul giardino è caratterizzata da un portale affiancato da colonne di granito sormontate da balcone. Il piano nobile è messo ulteriormente in<br />

evidenza da lesene architravate e cornici attorno alle tre finestre composte a motivo di serliana. Questa facciata, come quella del retro, è percorsa da doppie fasce marcapiano e<br />

riquadrature delle finestre in cotto. I portali delle due facciate sono allineati ed uniti dall’androne per le carrozze coperto da una volta.<br />

Le sistemazioni esterne risalgono ai secoli XVIII e XIX.Centrale rispetto alla facciata pricipale, si estende il giardino all’italiana con fontana ottagonale al centro dell’incrocio di<br />

vialetti che lo ripartiscono in quattro aiuole. Le alberature sparse piantate alla fine dell’Ottocento (pini, palme,cedri del Libano) ne hanno trasformato l’aspetto cancellando a tratti, il<br />

disegno originario.La zona antistante è attraversata dal viale principale di cipressi e pini marittimi.<br />

Lungo il lato occidentale, davanti al blocco della limonaia, si estende il giardino delle palme, di forma quadrata ripartito in quattro spazi a loro volta suddivisi in quattro aiuole con<br />

fontana centrale. Nella zona antistante, il giardino assume un aspetto più naturalistico ed è caratterizzato dal corso d’acqua naturale Fosso di Paterno, che viene convogliato in<br />

una peschiera di forma ottagonale attraversata da un pontile che permette il raggiungimento dell’isola centrale, messa in evidenza da una torretta.<br />

Il giardino sul retro è costituito da un parterre erboso a forma di ferro di cavallo enfatizzata lungo il perimetro da cipressi argentati e attraversato dal viale centrale. Da qui, lungo il<br />

lato occidentale si estende il parco di ippocastani, querce, aceri.<br />

La villa ancora di proprietà Vallerani, è utilizzata dai numerosi componenti della famiglia come residenza permanente e saltuaria.<br />

ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Edificio<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Facilità d’accesso<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

Variabili<br />

Variabili<br />

Attività in essere<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

Valutazione<br />

Alto<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Attività in essere<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e idrografici<br />

(rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi vegetazionali (coperture<br />

forestali, macchie, formazioni lineari,coltivazioni permanenti); panoramicità (coni visuali<br />

panoramici); presenza di insediamenti umani (borghi storici, insediamenti rurali,<br />

manufatti minori, tradizionali); salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni locali;<br />

percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

R<br />

DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Edificio<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Variabili<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Variabili<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo (opere<br />

scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni visuali<br />

panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio (viadotti, linee<br />

elettriche a traliccio, mancato ripristino ambientale di opere in rete); presenza di<br />

elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave, discariche, zone industriali, aree in<br />

stato di abbandono); assenza di salubrità dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.


VILLA FIDELIA Loc. S. Fedele – Comune di Spello<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

Comune di<br />

Spello<br />

Zona SIC<br />

Zona ZPS<br />

Parco (L.R. 9/95)<br />

Area vincolata ai sensi del DLG 42/04 e sue<br />

modifiche e integrazioni<br />

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo<br />

(PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>)<br />

Aree rurali intermedie (PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>)<br />

IL CONTESTO<br />

Contesto Paesaggistico: Valle Umbra- Folignate<br />

Sito: collina<br />

Ambito: suburbano<br />

IL COMPLESSO<br />

Epoca di costruzione: XVIII - XIX secolo<br />

Epoca ultimo restauro significativo: XX secolo<br />

Autore: G. Piermarini<br />

Autore decorazioni interne: C. Bazzari<br />

Elementi caratterizzanti: impianto su preesistenze romane. Edificio con lesene e<br />

paraste bugnate, fasce marcapiano, finestre con cornici mistilinee, timpani<br />

spezzati, riquadrature, medaglioni, corpo aggiunto loggiato. Cappella,casa del<br />

custode.<br />

Stato di conservazione: ottimo<br />

SPAZI APERTI E PERTINENZE<br />

Epoca di realizzazione: XVIII secolo<br />

Autore: /<br />

Elementi compositivi: giardino vesuviano, giardino all’italiana, galoppatoio, parco.<br />

Stile: giardino barocco, giardino all’italiana.<br />

Elementi decorativi di pregio: scalinate sinuose, statue, fontane, esedra<br />

dell’orologio<br />

Emergenze botaniche: cipressi, pini marittimi, lecci, siepi di bosso,<br />

Stato di conservazione: buono<br />

Proprietà: pubblica - Provincia di Perugia<br />

Uso attuale: mostre temporanee - eventi culturali<br />

Il Verde


Loc. S. Fedele – Comune di Spello<br />

VILLA FIDELIA Loc. S. Fedele – Comune di Spello<br />

ACCESSIBILITÀ<br />

Villa Fidelia<br />

Racc. Perugia-<br />

Bettolle<br />

Racc. Terni-<br />

Orte<br />

A1<br />

LUOGHI DI INTERESSE<br />

Villa Fidelia<br />

E45<br />

Monumenti storici<br />

Ville storiche Località turistiche<br />

Tracciato della Via Flaminia<br />

Perugia<br />

E45 Terni<br />

SS 3 Flaminia: uscita<br />

Spello ‐ direzione<br />

Capodacqua<br />

Ad 1 km dall’uscita<br />

T<br />

e<br />

r<br />

n<br />

i<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

Ubicato con un assetto allungato, alla base di una collina lungo la Strada Centrale Umbra nel territorio di Spello, sorge il complesso di Villa Costanzi o Fidelia.<br />

Costruito nel XVI secolo dalla famiglia Urbani sui resti di un santuario appartenente ad un insieme sacrale di epoca classica (IV secolo), passa nel XVIII secolo a Donna Teresa<br />

Pamphili Grillo che lo trasforma completamente; tra il Settecento e l’Ottocento viene realizzato da G. Piermarini un casino al lato opposto (estremità settentrionale del santuario)<br />

che viene poi modificato nei primi anni del ‘900 dall’architetto C.Bazzari.<br />

Fortemente condizionato dalle preesistenze romane l’impianto della villa mantiene la stessa disposizione planimetrica e lo stesso impianto, anche se all’attuale complesso di Villa<br />

Fidelia non appartiene più l’estremità meridionale, di proprietà delle suore missionarie d’Egitto. L’edificio principale presenta pianta rettangolare, si eleva su cinque piani, di cui<br />

solo tre fuori terra a causa della pendenza del terreno. I prospetti sono riccamente decorati, di gusto barocco e neo classico; sono scanditi da lesene e paraste a bugnatura piatta<br />

che si incrociano con le fasce marcapiano, da finestre con cornici mistilinee, timpani spezzati e riquadrature. La parte centrale del prospetto principale è resa molto importante<br />

dalla scalinata, dal portale con timpano spezzato affiancato da finestre, dal balcone del primo piano su cui si aprono due porte finestre mistilinee unite da un decoro a medaglione.<br />

Verso valle, più basso di un piano, si affianca un corpo più recente che prosegue a piano terra, la cadenza delle finestre rettangolari mentre al primo piano si apre con una loggia<br />

ad archi che guarda verso valle. La centralità di quest’ultima viene messa in evidenza da un arco più alto coronato da timpano con cimasa mistilinea e balconcino sporgente. Tutto<br />

il corpo loggiato si conclude con copertura a terrazza. Più fedele alla composizione originale è il prospetto secondario, tripartito, rialzato al centro di un piano e con due importanti<br />

ingressi laterali simmetrici.<br />

L’aspetto più rilevante della villa è costituito dalle sistemazioni esterne articolate nel giardino vesuviano o barocco, all’ingresso, il galoppatoio, il giardino all’italiana, il parco. Al<br />

giardino vesuviano si accede dal cancello principale affiancato ai lati dalla cappella e dalla casa del custode; questo si sviluppa su un piano inclinato suddiviso in terrazzamenti ed<br />

è delimitato ai lati da doppi filari di cipressi. Il primo terrazzamento è ornato da siepi di bosso semicircolari e circolari ed è delimitato in alto da una scalinata con fontana centrale a<br />

esedra; quelli superiori si collegano tra loro con scalinate sinuose e spazi erbosi. La parte terminale del giardino vesuviano è costituita dall’esedra dell’orologio, un elegante<br />

prospetto a nicchie la cui scalinata dà accesso al parco. Il galoppatoio, disposto a lato, è costituito da un circo formato da una duplice corona di lecci. Dal prospetto posteriore del<br />

casino parte il ripiano stretto e lungo del giardino all’italiana, quadripartito in doppie siepi e globi di bosso e ricco di vasi di agrumi. A monte il giardino è delimitato per tutta la sua<br />

lunghezza da un alto muro a nicchioni. Subito sopra, bordato da filari di cipressi e pini marittimi, si apre il parco di lecci.<br />

La villa attualmente è di proprietà pubblica ed è allestita all’interno, per mostre temporanee, all’esterno per concerti e spettacoli nella vasta area erbosa a lato del giardino barocco.<br />

ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Variabili<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Facilità d’accesso<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Valutazione<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e idrografici<br />

(rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi vegetazionali (coperture<br />

forestali, macchie, formazioni lineari, coltivazioni permanenti); panoramicità (coni<br />

visuali panoramici); presenza di insediamenti umani (borghi storici, insediamenti rurali,<br />

manufatti minori, tradizionali); salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni locali;<br />

percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

Alto<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Edificio Variabili<br />

Attività in essere<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Attività in essere<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

C<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Variabili<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo (opere<br />

scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni visuali<br />

panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio (viadotti, linee<br />

elettriche a traliccio, mancato ripristino ambientale di opere in rete); presenza di<br />

elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave, discariche, zone industriali, aree in<br />

stato di abbandono); assenza di salubrità dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.


4. Contesto paesaggistico: Orvietano


VILLA CICONIA Via dei Tigli n. 69 - Orvieto<br />

Comune di<br />

Orvieto<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

Zona SIC<br />

Zona ZPS<br />

Parco (L.R. 9/95)<br />

Area vincolata ai sensi del DLG 42/04 e sue<br />

modifiche e integrazioni<br />

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo<br />

(PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>)<br />

Aree rurali intermedie (PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>)<br />

IL CONTESTO<br />

Contesto Paesaggistico: Orvietano<br />

Sito: pianura<br />

Ambito: suburbano<br />

IL COMPLESSO<br />

Epoca di costruzione: XVI secolo<br />

Epoca ultimo restauro significativo: /<br />

Autore: I. Scalza<br />

Autore decorazioni interne: /<br />

Elementi caratterizzanti: finestre a edicola al piano terra e con cornice a cartiglio<br />

al primo; portale d’ingresso ad arco con cornice a rilievo; cornicione su mensole;<br />

due torrette gemelle con volute e pinnacoli. Sala principale con soffitto a cassettoni<br />

decorato.<br />

Stato di conservazione: ottimo<br />

SPAZI APERTI E PERTINENZE<br />

Epoca di realizzazione: XIX secolo<br />

Autore: /<br />

Elementi compositivi: viale centrale, cortile a mezza luna, giardino, parco<br />

Stile: /<br />

Elementi decorativi di pregio: /<br />

Emergenze botaniche: lecci secolari, cedro dell’Atlante, palme, canneti, Cycas<br />

revoluta, Pyracantha coccinea, ligustro<br />

Stato di conservazione: ottimo<br />

Proprietà: privata<br />

Uso attuale: albergo ristorante<br />

Il Verde


Loc. Ciconia – Comune di Orvieto<br />

VILLA CICONIA Via dei Tigli n. 69 - Orvieto<br />

ACCESSIBILITÀ<br />

Villa<br />

Ciconia<br />

Racc.<br />

Perugia-<br />

Bettolle<br />

A1<br />

Racc. Terni-<br />

Orte<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

LUOGHI DI INTERESSE ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Variabili<br />

Villa Ciconia<br />

E45<br />

Ville storiche<br />

E45<br />

Perugia<br />

Terni<br />

Tracciato dell’antica Via Orvietana<br />

A1 Firenze Roma:<br />

uscita Orvieto‐<br />

direzione centro ‐<br />

Ficulle<br />

A 2 Km dall’uscita<br />

Monumenti storici<br />

Località turistiche<br />

Villa Ciconia appare come un elegante esempio di villa cinquecentesca di pianura, ubicata in una stretta lingua di terra triangolare segnata dalla confluenza di<br />

due torrenti, il Carcaione ed il Chiani, in prossimità della città di Orvieto.<br />

Costruita come ampliamento di una preesistente torre detta “la turchinetta” dall’architetto Ippolito Scalza, fu commissionata dall’orvietano Vincenzo Buzi che, per<br />

motivi di salute, aveva bisogno di vivere vicino ad un fiume.<br />

L’architetto ideò così, un edificio di pianta rettangolare sorretto da arconi ed attraversato da un canale artificiale proveniente dal Carcaione. I depositi del corso<br />

d’acqua, nel tempo, hanno ricoperto il piano terra di cui rimane scoperta solo la parte sul retro dell’edificio, facendo sì che l’allora piano nobile diventasse il piano<br />

terra attuale.La villa si sviluppa pertanto su due piani sul fronte principale e tre sul retro.I prospetti sono scanditi da aperture regolari, rettangolari più grandi a<br />

edicola, al piano terra e più piccole, con cornice a cartiglio, al primo; il centro della facciata viene messo in evidenza dal portale d’ingresso ad arco con cornice<br />

a rilievo. In sommità i fronti si concludono con un cornicione su mensole e con due torrette gemelle con volute e pinnacoli disposte alle due estremità.<br />

All’interno dell’edificio, di particolare interesse è la sala principale con soffitto a cassettoni ottocentesco decorato con scene di campagna.<br />

All’esterno un cortile a mezza luna bordato da lecci secolari dà accesso al giardino attraversato dal viale principale che giace su quello che fu il corso del canale,<br />

bordato da siepi di ligustro e palme. Ai lati di esso si allungano simmetricamente filari di cedri del Libano e palme. Tutta l’area è perimetrata da alberatura di lecci.<br />

Lungo il torrente e sul retro si sviluppano canneti di bambù, la vegetazione spontanea sul retro incornicia il parterre erboso che ospita una piscina.<br />

La villa attualmente è di proprietà privata ed è allestita ad albergo ristorante appartenente alla catena di “Charme & Relax”. A tale attività è annessa l’azienda<br />

agricola di Valentino Pietrangeli che produce vino ed olio.<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Edificio<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Facilità d’accesso<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

Variabili<br />

Attività in essere<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

Valutazione<br />

Alto<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Attività in essere<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e idrografici<br />

(rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi vegetazionali (coperture<br />

forestali, macchie, formazioni lineari, coltivazioni permanenti); panoramicità (coni<br />

visuali panoramici); presenza di insediamenti umani (borghi storici, insediamenti rurali,<br />

manufatti minori, tradizionali); salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni locali;<br />

percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

RI<br />

DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Variabili<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo (opere<br />

scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni visuali<br />

panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio (viadotti, linee<br />

elettriche a traliccio, mancato ripristino ambientale di opere in rete); presenza di<br />

elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave, discariche, zone industriali, aree in<br />

stato di abbandono); assenza di salubrità dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.


CASTELLO DI TORDIMONTE Località Tordimonte n. 14 - Orvieto<br />

Comune<br />

di Orvieto<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

Zona SIC<br />

Zona ZPS<br />

Parco (L.R. 9/95)<br />

Area vincolata ai sensi del DLG 42/04 e sue<br />

modifiche e integrazioni<br />

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo<br />

(PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>)<br />

Aree rurali intermedie (PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>)<br />

IL CONTESTO<br />

Contesto Paesaggistico: Orvietano<br />

Sito: collina<br />

Ambito: rurale<br />

IL COMPLESSO<br />

Epoca di costruzione: XIII secolo,<br />

Epoca ultimo restauro significativo: XX secolo<br />

Autore: U. Tarchi (XX secolo)<br />

Autore decorazioni interne: /<br />

Elementi caratterizzanti: cinta muraria con torre merlata, corte,cappella, grande<br />

torre centrale, corte d’onore. Facciate con basamento a scarpa e merlatura, fascia<br />

marcapiano ad archeggiature cieche e finestre a bifora, sporti su volticini, logge,<br />

arconi.<br />

Stato di conservazione: mediocre<br />

SPAZI APERTI E PERTINENZE<br />

Epoca di realizzazione: /<br />

Autore: U.Tarchi (XX secolo)<br />

Elementi compositivi: corte, piccolo bosco di lecci, giardino<br />

Stile: /<br />

Elementi decorativi di pregio: fontana in pietra<br />

Emergenze botaniche: leccio secolare, pino marittimo, cedri d’Atlante, globi di<br />

bosso, bosco di lecci, quercia rossa, alloro, acanto.<br />

Stato di conservazione: mediocre<br />

Proprietà: privata<br />

Uso attuale: residenza<br />

Il Verde


1- Castello<br />

CASTELLO<br />

Bufalini.<br />

DI TORDIMONTE<br />

Largo Crociani, San Giustino. Comune di San Giustino.<br />

Località Tordimonte n. 14 - Orvieto<br />

ACCESSIBILITÀ<br />

Castello di Tordimonte<br />

Racc.<br />

Perugia-<br />

Bettolle<br />

A1<br />

Racc. Terni-<br />

Orte<br />

E45<br />

E45<br />

LUOGHI DI INTERESSE<br />

Castello di Tordimonte<br />

Ville storiche<br />

Perugia<br />

Terni<br />

Tracciato dell’antica Via Orvietana<br />

A1 Roma Firenze:<br />

uscita Orvieto‐<br />

direzione Corbara‐<br />

Tordimonte<br />

A 4 Km dall’uscita<br />

E 45: uscita Todi<br />

Orvieto‐ direzione<br />

Orvieto‐ Tordimonte<br />

A 30 Km dall’uscita<br />

Monumenti storici<br />

Località turistiche<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

Il castello di Tordimonte sorge nel territorio orvietano, su un erto sperone triangolare dalle pendici boscose che si protende verso la valle del fiume Paglia, in prossimità della<br />

confluenza del Tevere.<br />

Di origine anteriore al XIII secolo, il castello fu ceduto dal Comune di Orvieto ai conti di Montemarte, passò poi a Monaldo di Pietro Monaldeschi, nobile orvietano, che a sua volta,<br />

nel 1248, lo promise al console romano e podestà di Orvieto Jacomo Petri Octaviano.<br />

Completamente restaurato nel 1346, passò ai Piccolomini Clementini e, agli inizi del Novecento, alla famiglia Brazzetti; in questo periodo fu sottoposto all’intervento dell’architetto<br />

Ugo Tarchi, famoso per il restauro di strutture antiche con integrazioni ed ampliamenti dalle forme medievali tipiche della cultura e delle tradizioni locali.<br />

Percorso il ponte che scavalca il vallo di difesa a monte, si attraversa la cinta muraria passando dalla torre merlata attraverso un arco dalla cornice grecata.<br />

Sulla sinistra si costeggia un piccolo bosco di lecci nel quale rimangono tracce di un’antica sistemazione a siepi di bosso, sulla destra invece si allunga la fila continua degli edifici<br />

rustici, conclusa dalla cappella, ricostruita nel 1721, che chiude la corte trapezoidale.<br />

Al lato opposto della corte si affaccia il corpo della villa, oggetto di intervento di ricostruzione iniziato intorno al 1930 dal Tarchi, caratterizzato da un’ampia gamma di elementi<br />

decorativi medievali realizzati in tufo. Le facciate in pietra sono caratterizzate, a tratti, da un basamento a scarpa e coronate da una merlatura guelfa sporgente dal filo della<br />

muratura. Il primo piano è segnato da una fascia marcapiano su cui si appoggiano le finestre ad arco ribassato, che si distinguono da quelle più piccole del piano terra e del piano<br />

sottotetto. Lungo il lato sud ovest, parte del primo piano è caratterizzato anche da finestre a bifora, mentre il corpo più alto presenta un secondo piano decorato maggiormente<br />

attraverso una fascia marcapiano ad archeggiature cieche su cui si appoggiano le finestre a bifora con ghiere a scacchi. Al centro sporge un balconcino su volticini; questi ultimi si<br />

ripetono al piano terreno della loggetta che unisce i due corpi principali e che si contrappone all’ariosa loggia su due piani, archeggiata a piano terra, disposta all’estremità sud est.<br />

Nel lato opposto spicca la grande torre centrale, testimonianza dell’impianto originario, che svetta sugli altri tetti e domina la corte d’onore; intorno a questa si sviluppano diversi<br />

corpi più o meno sporgenti, di cui quello centrale decorato da una doppia fascia che rilega le finestre ad arco ribassato del primo piano e quelle a bifora del secondo piano.<br />

Al giardino si accede attraversando il paramento murario merlato che delimita la corte trapezoidale; è costituito da un parterre erboso, suddiviso da vialetti, abbellito da una<br />

fontana sul lato sud ovest e da un leccio secolare lungo il lato opposto.<br />

Attualmente Castello di Tordimonte è di proprietà privata , viene utilizzato come residenza . Ad esso è collegata un’azienda agricola che produce vino classico e rosso, cereali, ed<br />

anche un vivaio.<br />

ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Edificio<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Facilità d’accesso<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

Variabili<br />

Variabili<br />

Attività in essere<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

Valutazione<br />

Alto<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Attività in essere<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e idrografici<br />

(rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi vegetazionali (coperture<br />

forestali, macchie, formazioni lineari, coltivazioni permanenti); panoramicità (coni<br />

visuali panoramici); presenza di insediamenti umani (borghi storici, insediamenti rurali,<br />

manufatti minori, tradizionali); salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni locali;<br />

percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

R<br />

DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Edificio<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Variabili<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Variabili<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo (opere<br />

scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni visuali<br />

panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio (viadotti, linee<br />

elettriche a traliccio, mancato ripristino ambientale di opere in rete); presenza di<br />

elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave, discariche, zone industriali, aree in<br />

stato di abbandono); assenza di salubrità dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.


VILLA CAHEN Selva di Meana – Comune di Allerona<br />

Comune<br />

di Allerona<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

Zona SIC<br />

Zona ZPS<br />

Parco (L.R. 9/95)<br />

Area vincolata ai sensi del DLG 42/04 e sue<br />

modifiche e integrazioni<br />

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo<br />

(PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>)<br />

Aree rurali intermedie (PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>)<br />

IL CONTESTO<br />

Contesto Paesaggistico: Orvietano<br />

Sito: collina<br />

Ambito: naturale<br />

IL COMPLESSO<br />

Epoca di costruzione: XIX secolo<br />

Epoca ultimo restauro significativo: 1960 – ’70<br />

Autore: /<br />

Autore decorazioni interne: /<br />

Elementi caratterizzanti: doppie fasce marcapiano, paraste angolari. Ingresso con<br />

scalinata a ventaglio, finestre con architravi sporgenti o fasce ad arco ribassato e a doppia<br />

pendenza, cornicione. Aggetti con coronamento triangolare e pinnacolo al colmo, veranda<br />

in metallo e vetro a piano terra, torretta belvedere centrale. Scalinata interna in legno,<br />

vetrate policrome.<br />

Stato di conservazione: ottimo<br />

SPAZI APERTI E PERTINENZE<br />

Epoca di realizzazione: XIX secolo<br />

Autore: /<br />

Elementi compositivi: giardino monumentale terrazzato, voltabotte rampante di<br />

glicine ed edera, limonaia, serre, parco.<br />

Stile: giardini all’italiana, all’inglese, giapponese, tropicale, seminaturale<br />

Elementi decorativi di pregio: serre, voliera, vascone con statua, topiaria, percorsi di<br />

ciottoli, vasche, cascatelle e ponticelli<br />

Emergenze botaniche: cedro dell’atlante, cedro dell’Hymalaia, abete del<br />

Caucaso, cerro, albero di Giuda, tasso del giappone, Lagerstroemia.<br />

Stato di conservazione: ottimo<br />

Proprietà: Ministero delle politiche agricole e forestali<br />

Uso attuale: eventi culturali - mostre<br />

Il Verde<br />

SPECIE VEGETALI DI RILEVANTE INTERESSE<br />

Nome comune Nome scientifico<br />

Abete del Caucaso.........Abies Nordmanniana (Steven) Spach<br />

Acero di monte …………………..Acer Presudoplatanaus L.<br />

Albero di Giuda................................Cercis sililquastrum L.<br />

Bosso……………………………......Buxux sempervirens L.<br />

Bambù…………………………………....Phyllostachys sp.<br />

Cedro dell’Atlante…………...Cedrus Atlantica (Endl.) Manetti<br />

Cerro……………………………………..Quercus cerris L.<br />

Elleboro…………………………………….Helleborus sp.<br />

Ibisco……………………….................Hibiscus syriacus L.<br />

Iperico…………………………… …Hypericum calycinum L.<br />

Ippocastano……………..............Aesculus hippocastanum L.<br />

Lagerstroemia ……….............. ......Lagerstroemia indica L.<br />

Metasequoia…………… Metasequoia gliptostroboides Hu et Cheng<br />

Tasso del giappone…………………………. .Taxus sp.


VILLA CAHEN Selva di Meana – Comune di Allerona<br />

ACCESSIBILITA’<br />

Villa Cahen<br />

Racc.<br />

Perugia-<br />

Bettolle<br />

A1<br />

Racc.<br />

Terni-Orte<br />

LUOGHI DI INTERESSE<br />

Villa Cahen<br />

Ville storiche<br />

E45<br />

E45<br />

Perugia<br />

Terni<br />

Tracciato dell’antica Via Orvietana<br />

A1 Firenze Roma:<br />

uscita Fabrodirezione<br />

Fabro -<br />

l’Osteriaccia -<br />

Selva di Meana<br />

A 20 Km dall’uscita<br />

A1 Firenze Roma:<br />

uscita OrvietodirezioneAlleronal’Osteriaccia<br />

-<br />

Selva di Meana<br />

A 27 Km dall’uscita<br />

Monumenti storici<br />

Località turistiche<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

Villa Cahen sorge alta sul crinale del monte Rufeno, in una magnifica posizione panoramica che spazia sulla valle del Paglia e Torre Alfina. Essa fa parte dell’Azienda<br />

sperimentale “Selva di Meana”, una delle aziende pilota a carattere agro-zootecnico appartenenti al patrimonio del Ministero delle politiche Agricole e Forestali, destinata a scopi<br />

scientifici, sperimentali e didattici; attualmente l’azienda è impegnata nella conservazione della biodiversità bovina (razza chianina).<br />

La villa fu fatta costruire dal conte Cahen nel 1880, seguendo la tendenza del tempo in cui lo stile Liberty veniva considerato una nuova forma d’arte rappresentativa dell’unità<br />

nazionale e di distinzione delle famiglie nobili e alto-borghesi.<br />

L’edificio ha un impianto a forma di L e si sviluppa su tre livelli. I fronti sono caratterizzati da doppie fasce marcapiano, paraste angolari con bugnatura liscia, finestre con vetrate<br />

all’inglese variamente decorate in sommità da architravi sporgenti, fasce ad arco ribassato o a doppia pendenza. Le facciate si concludono con un importate cornicione. Tre<br />

prospetti presentano un leggero aggetto che in due casi viene enfatizzato dal coronamento triangolare, dovuto all’incrocio delle falde di copertura, con finestra ad occhio al centro<br />

del timpano e pinnacolo al colmo. La sporgenza del fronte posteriore si differenzia per un aggetto più pronunciato a piano terra, di forma poligonale sulla cui sommità si apre un<br />

balconcino. Il corpo sporgente del prospetto d’ingresso, a differenza degli altri, si interrompe con la doppia fascia marcapiano del primo livello; il motivo triangolare viene<br />

comunque richiamato sopra al portone d’ingresso la cui centralità viene messa in evidenza anche dalla composta scalinata a ventaglio.Il lato sud della villa inoltre è caratterizzato,<br />

a piano terra, da una veranda in metallo e vetro. Al gioco di volumi dato dalle falde del tetto, contribuisce anche la torretta belvedere posta al centro dell’edificio.<br />

All’interno sono notevoli l’ampia scalinata in legno e vetrate policrome.<br />

L’area esterna della villa si può definire come un vero e proprio “museo del giardino” poiché è organizzata in più giardini tematici ed è questo che dà particolare valore per rarità e<br />

precocità di realizzazione, al complesso. Molto vasto e disposto tutto intorno si trova il giardino seminaturale costituito perlopiù da bosco di querce e pini oltre a cipressi e tuie<br />

lungo il viale d’accesso al complesso; nella zona prospiciente l’ingresso dell’edificio si sviluppa quello all’inglese con vari tipi di cedro di cui un esemplare monumentale con aceri,<br />

tassi, abeti, cerri, lagerstruemie, roverelle ed una voliera. Il giardino all’italiana invece, si stringe intorno alla villa con un ampio piazzale definito da motivi a esedra, da una zona<br />

pensile che si affaccia sul terrazzamento inferiore dove si apre la limonaia e da riquadrature di siepi di bosso dal complesso disegno. Il giardino formale è ornato inoltre da<br />

melograni, oleandri, ibisco,aucuba, tassi, ippocastani e tante altre varietà vegetali. Sul retro della villa all’interno di quattro serre, si sviluppava il giardino tropicale di cui oggi<br />

rimane solo una serra. A fare da trait d’union tra i giardini progettati e quello seminaturale è il giardino giapponese, con il tipico assetto in pendenza ricco di ciottoli, vasche,<br />

cascatelle e ponticelli . Le specie vegetali più frequenti sono metasequoie, corbezzoli, bambù, pini, iperico, elleboro ed altro. Tutt’intorno prosegue la selva di Meana boscata a<br />

cerro, roverella, orniello e conifere.<br />

La villa, come già detto, è di proprietà del Ministero delle politiche Agricole e Forestali; già utilizzata per eventi culturali e mostre, è attualmente candidata a diventare sede di corsi<br />

universitari per italiani e stranieri.<br />

ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Facilità d’accesso<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Attività in essere C<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

Valutazione<br />

Alto<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Attività in essere<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e idrografici<br />

(rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi vegetazionali (coperture<br />

forestali, macchie, formazioni lineari, coltivazioni permanenti); panoramicità (coni<br />

visuali panoramici); presenza di insediamenti umani (borghi storici, insediamenti rurali,<br />

manufatti minori, tradizionali); salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni locali;<br />

percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo (opere<br />

scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni visuali<br />

panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio (viadotti, linee<br />

elettriche a traliccio, mancato ripristino ambientale di opere in rete); presenza di<br />

elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave, discariche, zone industriali, aree in<br />

stato di abbandono); assenza di salubrità dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.


5. Contesto paesaggistico: Valle Umbra - Spoletino


VILLA REDENTA Via Flaminia – Comune di Spoleto<br />

Comune di<br />

Spoleto<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

Zona SIC<br />

Zona ZPS<br />

Parco (L.R. 9/95)<br />

Area vincolata ai sensi del DLG 42/04 e sue<br />

modifiche e integrazioni<br />

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo<br />

(PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>)<br />

Aree rurali intermedie (PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>)<br />

IL CONTESTO<br />

Contesto Paesaggistico: Valle Umbra - Spoletino<br />

Sito: pianura<br />

Ambito: urbano<br />

IL COMPLESSO<br />

Epoca di costruzione: XVII secolo<br />

Epoca ultimo restauro significativo: XVIII- XIX secolo<br />

Autore: /<br />

Autore decorazioni interne: G. Angelini- V. Pacetti<br />

Elementi caratterizzanti: blocco rettangolare prolungato da ali del muro di cinta.<br />

Portone d’ingresso ad arco sormontato da balconcino su mensole; lato opposto<br />

con due torri quadrate agli angoli e portico con muratura bugnata, a piano terra.<br />

Cornicioni a mensola sporgenti. Atrio decorato, ritratti marmorei, soffitti affrescati e<br />

a cassettoni decorati.<br />

Cappella, limonaia, Coffe House, tempietto dorico, fattoria, scuderie.<br />

Stato di conservazione: ottimo<br />

SPAZI APERTI E PERTINENZE<br />

Epoca di realizzazione: XIX secolo<br />

Autore: /<br />

Elementi compositivi: giardino, giardino segreto, area delle finte rovine romane,<br />

parco.<br />

Stile: giardino all’italiana – giardino all’inglese<br />

Elementi decorativi di pregio: vasca con obelisco, finte rovine, fontana rupestre,<br />

meridiana, ghiacciaia, vascone ovale, pavimentazione romana in cotto.<br />

Emergenze botaniche: cedro del Libano e magnolia secolari, bosso, alloro, pini<br />

marittimi, canneto, lecci.<br />

Stato di conservazione: ottimo<br />

Proprietà: pubblica - Provincia di Perugia<br />

Uso attuale: scuola di alta cucina - sala polifunzionale - ostello<br />

Il Verde


Via Flaminia – Comune di Spoleto<br />

VILLA REDENTA Via Flaminia – Comune di Spoleto<br />

ACCESSIBILITÀ<br />

Villa Redenta<br />

Racc.<br />

Perugia-<br />

Bettolle E45<br />

Racc.<br />

Terni-<br />

Orte<br />

A1<br />

LUOGHI DI INTERESSE<br />

Villa Redenta<br />

E45<br />

Perugia<br />

Terni<br />

Monumenti storici<br />

Ville storiche Località turistiche<br />

Tracciato della Via Flaminia<br />

SS 3 Flaminia:<br />

uscita Spoleto‐<br />

direzione centro<br />

A 0,5 km dall’uscita<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

Poco distante dalla SS 3 Flaminia, nel contesto ormai urbano di Spoleto, sorge il complesso di Villa Redenta.<br />

Costruita nel XVII secolo dalla famiglia Orsini su un impianto romano di cui rimangono ancora i resti, passa ai Locatelli da Cesena che con interventi successivi, dal Settecento ai<br />

primi dell’Ottocento, hanno conferito la fisionomia attuale alla villa. Passa poi, nei primi anni del 1800, ai Marignoli che ne modificano le pertinenze, dando al verde l’aspetto<br />

attuale.<br />

L’edificio principale è costituito da un blocco rettangolare che si affaccia direttamente sulla strada prolungato ai lati dalle due ali del muro di cinta formato dagli annessi. Il prospetto<br />

presenta due piani e cinque assi di aperture; la sua centralità è messa in evidenza dal portone d’ingresso ad arco sormontato da balconcino su mensole in pietra, le finestre sono<br />

incorniciate, il piano nobile è enfatizzato da una fascia marcapiano. Il prospetto opposto, che si affaccia sul parco, si sviluppa su tre piani, data la pendenza del terreno, ed ha<br />

maggiore importanza per la presenza di due torri quadrate agli angoli, una chiusa, l’altra loggiata ad archi. La presenza delle due torri accentua la tripartizione del prospetto messa<br />

in evidenza anche dal portico a tre archi con muratura bugnata, a piano terra. La sua fisionomia è dovuta ad un probabile intervento dell’architetto P. Ferrari tra la fine del<br />

Settecento e l’inizio dell’Ottocento. L’edificio, inoltre, si conclude in sommità con un importante cornicione a mensole sporgente che si ripete anche sulle due torri. All’interno<br />

notevoli sono: l’atrio decorato con figure di soldati napoleonici e ritratti marmorei dei Papi Pio VI e Pio VII, ospitati all’epoca, nella villa; il soffitto affrescato del salone attiguo; altri<br />

soffitti a cassettoni decorati.<br />

Ai lati si sviluppano un edificio a forma di U, dai caratteri settecenteschi, costituito da due corpi simmetrici più antichi, uno dei quali ospita la cappella, uniti da una sala allungata<br />

realizzata all’inizio del 1800. La corte che così si forma ospita il giardino segreto. Al lato opposto si allunga la Coffe House, in stile tardo roccocò, caratterizzata da una facciata<br />

molto decorata con paraste, finestre sormontate da oculi, ali laterali con profilo sinuoso e finestre mistilinee. Accanto alla Coffe house sono ubicati un edificio a forma di tempietto<br />

dorico, la fattoria con loggiato e torre colombaia, le scuderie.<br />

Il parco è organizzato su componenti di assialità e simmetria. All’asse della villa si allineano una grande vasca dal profilo mistilineo con obelisco centrale e, in fondo al parco, le<br />

finte rovine di un tempietto neoclassico. Intorno alla vasca si apre il vasto parterre erboso circondato da siepi di bosso ed alloro. Il tempietto che ingloba frammenti di epoca<br />

romana, faceva da sfondo alle rappresentazioni teatrali. Accanto alle finte rovine, si apre il parco di lecci con impostazione paesistica, ricco di episodi quali la fontana rupestre con<br />

laghetto, la meridiana, la ghiacciaia, il vascone ovale e la pavimentazione romana in cotto, sul retro delle scuderie.<br />

Davanti alla Coffe House spiccano un esemplare di Cedro del Libano di oltre duecento anni, ed una magnolia risalenti all’impianto originario del giardino.<br />

La villa attualmente è di proprietà pubblica ed è sede di una scuola di alta cucina, per ciò che riguarda l’edificio principale e gli annessi; la fattoria è adibita ad ostello e le ex<br />

scuderie sono state trasformate in sala convegni polifunzionale.<br />

ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con Facilità d’accesso<br />

il contesto<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Variabili<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Attività in essere F-C-RI<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

Valutazione<br />

Alto<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e idrografici<br />

(rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi vegetazionali (coperture<br />

forestali, macchie, formazioni lineari, coltivazioni permanenti); panoramicità (coni<br />

visuali panoramici); presenza di insediamenti umani (borghi storici, insediamenti rurali,<br />

manufatti minori, tradizionali); salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni locali;<br />

percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Attività in essere<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Variabili<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo (opere<br />

scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni visuali<br />

panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio (viadotti, linee<br />

elettriche a traliccio, mancato ripristino ambientale di opere in rete); presenza di<br />

elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave, discariche, zone industriali, aree in<br />

stato di abbandono); assenza di salubrità dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.


VILLA PIANCIANI Località Terraia – Comune di Spoleto<br />

Comune di<br />

Spoleto<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

Zona SIC<br />

Zona ZPS<br />

Parco (L.R. 9/95)<br />

Area vincolata ai sensi del DLG 42/04 e sue<br />

modifiche e integrazioni<br />

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo<br />

(PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>)<br />

Aree rurali intermedie (PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>)<br />

IL CONTESTO<br />

Contesto Paesaggistico: Valle Umbra - Spoletino<br />

Sito: collina<br />

Ambito: rurale<br />

IL COMPLESSO<br />

Epoca di costruzione: XVIII secolo<br />

Epoca ultimo restauro significativo: XIX secolo<br />

Autore: G.Valadier - P. Ferrari<br />

Autore decorazioni interne: /<br />

Elementi caratterizzanti: corte ellittica con quinte murarie ad esedra , fronte con<br />

undici assi di aperture. Parte centrale con arconi sormontati da balcone coronata<br />

da fastigio con orologio e pinnacoli . Marcapiani e lesene di colore chiaro su pareti<br />

rosse, pinnacoli su cornicione di gronda. Galleria d’ingresso con trompe l’oeil, sala<br />

ellittica, scala monumentale, sale affrescate. Chiesa a tempio classico.<br />

Stato di conservazione: scarso<br />

SPAZI APERTI E PERTINENZE<br />

Epoca di realizzazione: XVIII secolo<br />

Autore: /<br />

Elementi compositivi: viale centrale, giardino rettangolare, giardino segreto, corte<br />

d’ingresso ellittica, frutteto, parco.<br />

Stile: /<br />

Elementi decorativi di pregio: quinte murarie ad esedra, gazebi in ferro, cancelli,<br />

edicola e meridana.<br />

Emergenze botaniche: lecci, pini, cipressi, acero americano, gelso, siepi di<br />

bosso, rose, glicine, orchidee selvatiche, banksia, peri, susini, meli.<br />

Stato di conservazione: scarso<br />

Proprietà: privata<br />

Uso attuale: da definire


Località Terraia – Comune di Spoleto<br />

VILLA PIANCIANI Località Terraia – Comune di Spoleto<br />

ACCESSIBILITÀ<br />

Villa Pianciani<br />

Racc.<br />

Perugia-<br />

Bettolle<br />

Racc.<br />

Terni-<br />

Orte<br />

A1<br />

LUOGHI DI INTERESSE<br />

Villa Pianciani<br />

Ville storiche<br />

E45<br />

E45<br />

Perugia<br />

Tracciato della Via Flaminia<br />

SS 3 Flaminia: uscita<br />

Campello sul Clitunno<br />

- SP457 direzione S.<br />

Brizio – Terraia<br />

A 7km dall’uscita<br />

Terni<br />

Monumenti storici<br />

Località turistiche<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

Vicino al borgo di Terraia, dall’alto di una collina con una vista panoramica di 360° che guarda verso Spoleto da una parte e verso Assisi e Montefalco dall’altra, sorge Villa<br />

Pianciani, detta anche “Il Monte”, uno dei più notevoli esempi di residenza di campagna dell’<strong>Umbria</strong>.<br />

Fu fatta costruire nel XVIII secolo dai Conti Pianciani, commissionando il progetto all’architetto Giuseppe Valadier che modificò un preesistente e modesto edificio e<br />

successivamente fu modificata dall’architetto Pietro Ferrari.<br />

Essa appare pertanto come un grande edificio con pianta a forma di L costituito da più volumi di varia altezza, specie sul retro dove viene racchiuso un piccolo cortile porticato su<br />

due lati. Il fronte principale è quello più unitario ed importante; esso si sviluppa su un piano terra, un mezzanino, il piano nobile ed un sottotetto e si allunga in undici assi di<br />

aperture. E’ tripartito dal lieve aggetto delle ali laterali che mettono in evidenza la parte centrale ornata da cinque arconi alti quanto il piano terra ed il mezzanino, sormontati dal<br />

balcone del piano nobile, lungo quanto tutta la parte centrale. Quest’ultima inoltre si eleva del piano sottotetto, per la larghezza di tre assi di aperture, coronata da fastigio con<br />

orologio e pinnacoli che si ripetono anche sul cornicione di gronda. La scansione delle aperture viene messa in evidenza da marcapiani e lesene di colore chiaro in contrasto con il<br />

rosso delle pareti. La percezione della facciata viene ulteriormente amplificata dalla presenza delle due quinte murarie ad esedra disposte simmetricamente ad essa. Queste sono<br />

ripartite in riquadri da lesene. Il prospetto orientale è alto un solo piano ed è scandito da portoni arcuati e finestre rettangolari; gli altri prospetti sono molto più semplici. All’interno<br />

molto interessanti sono: la galleria d’ingresso con trompe l’oeil con scene di campagna, la sala ellittica, la scala monumentale e sale affrescate al piano superiore. Nel grande<br />

prato sul retro della villa, in posizione eccentrica, sorge la chiesa che si presenta come un tempio classico con portico a colonne e timpano triangolare. A navata unica e abside ad<br />

emiciclo, presenta due piccoli corpi laterali adibiti a sacrestia.<br />

L’area esterna si struttura sul motivo assiale dato dal viale principale che segue il crinale della collina. Questo infatti, perfettamente ortogonale all’edificio, fa da asse di simmetria<br />

all’intera area e da punto di convergenza dei percorsi. Ai suoi lati si sviluppano simmetricamente due grandi prati bordati da alberature, poi i due giardini con gazebo definiti da<br />

siepi di bosso; da qui, sulla sinistra, si accede al giardino segreto, ornato da siepi di bosso, da un’esedra che fa da contenimento al ripiano superiore e da un’edicola.<br />

Proseguendo per il percorso centrale invece si entra nella grande corte ellittica. Le quinte murarie ad esedra sono interrotte con eleganti cancelli nel punto di congiunzione con il<br />

palazzo e ai lati, in corrispondenza del vialetto perpendicolare a quello centrale, per dare accesso a due terrazze belvedere.<br />

La villa attualmente di proprietà degli eredi Pianciani, è in via di restauro ed è in attesa di un nuovo utilizzo. Alla villa è annessa una azienda agraria che produce olio extravergine<br />

di oliva biologico.<br />

ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Edificio<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Facilità d’accesso<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

Variabili<br />

Variabili<br />

Attività in essere<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

Valutazione<br />

Alto<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Attività in essere<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e idrografici<br />

(rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi vegetazionali (coperture<br />

forestali, macchie, formazioni lineari, coltivazioni permanenti); panoramicità (coni<br />

visuali panoramici); presenza di insediamenti umani (borghi storici, insediamenti rurali,<br />

manufatti minori, tradizionali); salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni locali;<br />

percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

A<br />

DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Edificio<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Variabili<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Variabili<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo (opere<br />

scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni visuali<br />

panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio (viadotti, linee<br />

elettriche a traliccio, mancato ripristino ambientale di opere in rete); presenza di<br />

elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave, discariche, zone industriali, aree in<br />

stato di abbandono); assenza di salubrità dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.


VILLA MARIGNOLI Località Colleferretto – Comune di Spoleto<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

Comune di<br />

Spoleto<br />

Zona SIC<br />

Zona ZPS<br />

Parco (L.R. 9/95)<br />

Area vincolata ai sensi del DLG 42/04 e sue<br />

modifiche e integrazioni<br />

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo<br />

(PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>)<br />

Aree rurali intermedie (PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>)<br />

IL CONTESTO<br />

Contesto Paesaggistico: Valle Umbra - Spoletino<br />

Sito: collina<br />

Ambito: rurale<br />

IL COMPLESSO<br />

Epoca di costruzione: XIX secolo<br />

Epoca ultimo restauro significativo: /<br />

Autore: /<br />

Autore decorazioni interne: /<br />

Elementi caratterizzanti: pianta a forma di U, cortile incassato con scalinate e<br />

passerella. Fasce marcapiano, paraste bugnate lisce, cornicione e parapetto<br />

terrazza di copertura in pietra serena. Fronte principale con undici assi di aperture,<br />

parte centrale con paramento bugnato, finestrone ad arco e balcone su mensole,<br />

parapetto ornato da vasi. Limonaia.<br />

Stato di conservazione: buono<br />

SPAZI APERTI E PERTINENZE<br />

Epoca di realizzazione: XIX secolo<br />

Autore: /<br />

Elementi compositivi: due giardini, laghetto, galoppatoio, parco, oliveto, vigna,<br />

frutteto.<br />

Stile: giardino all’inglese , giardino all’italiana.<br />

Elementi decorativi di pregio: ringhiere di ghisa, vasi in pietra.<br />

Emergenze botaniche: pini marittimi, querce, lecci, rose, siepi di bosso.<br />

Stato di conservazione: buono<br />

Proprietà: privata<br />

Uso attuale: da definire<br />

Il Verde


Loc. Colleferretto – Comune di Spoleto<br />

VILLA MARIGNOLI Località Colleferretto – Comune di Spoleto<br />

ACCESSIBILITA’<br />

Villa Marignoli<br />

Racc.<br />

Terni-<br />

Orte E45<br />

Perugia<br />

Racc.<br />

Perugia-<br />

Bettolle<br />

A1<br />

LUOGHI DI INTERESSE<br />

Villa Marignoli<br />

E45<br />

Ville storiche Località turistiche<br />

Tracciato della Via Flaminia<br />

Terni<br />

SS 3 Flaminia: uscita<br />

Spoleto- direzione<br />

ospedale- S. Giovanni<br />

di Baiano<br />

A 9 km dall’uscita<br />

Monumenti storici<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

Sulla pendici del Monte Ferretto, nel territorio spoletino, in posizione dominante per la sua ubicazione e la sua mole, sorge Villa Marignoli.<br />

Fu fatta costruire nel XIX secolo sulle rovine di Villa Leoncilli da F. Marignoli, forse su suo disegno, all’interno di una vasta proprietà che comprendeva parte del<br />

fondovalle del Maroggia e l’intero colle.<br />

Ad essa si accede attraverso un monumentale cancello dai pilastri bugnati ed un viale sinuoso in salita che porta al piazzale d’ingresso. Il grande edificio si eleva<br />

su due piani, con una pianta a forma di U; sul retro il piano terra risulta in parte seminterrato a causa della pendenza del terreno. Per la stessa ragione nella parte<br />

centrale, tra le due ali della U, si apre un cortile incassato.Tutte le facciate sono caratterizzate da fasce marcapiano, paraste bugnate lisce, cornicione sormontato<br />

dal parapetto della terrazza di copertura, tutti realizzati in pietra serena, Il primo ordine di aperture è costituito da finestre ad arco a tutto sesto, il secondo da<br />

finestre rettangolari con cornici della stessa pietra che risalta sul colore rosa dei mattoni delle murature. Il prospetto principale è scandito da undici assi di<br />

aperture, la parte centrale viene enfatizzata da un lieve aggetto nel quale il paramento murario del piano terra è completamente bugnato e si prolunga al piano<br />

superiore, intorno al finestrone ad arco, centrale. L’enfasi viene data anche dal balcone su mensole e dalla maggiore altezza del parapetto della copertura ornato<br />

da vasi che si ripetono su tutti gli spigoli dello stesso. Il fronte posteriore è caratterizzato dal cortile incassato sul quale le pareti del piano terra presentano<br />

bugnatura e finestre sormontate da oculi. Molto ornamentale è inoltre l’incrocio delle scalinate che danno accesso al piano del cortile, con il pontile che dà<br />

accesso a quello superiore. Sul retro della villa, si allunga come un’ala, la limonaia caratterizzata da una sequenza di archi a tutto sesto che si aprono su un<br />

ampio parterre erboso.<br />

L’area esterna è molto vasta e recintata da un alto muro che si sviluppa per 4 Km. Essa comprende l’oliveto, la vigna, il frutteto, oltre al parco ed il giardino<br />

paesistico all’inglese. Il percorso principale dalla villa porta ad un laghetto con edificio rustico e ad un viale di lecci costeggiato da un galoppatoio. Il resto del<br />

giardino è ricco di percorsi e folto di pini marittimi,querce, lecci che si disperdono nella macchia di querce del parco. Ai lati della villa sorgono un piccolo giardino<br />

di rose ed un piccolo giardino all’italiana costituito da terrazzamenti e siepi di bosso.<br />

La villa, di proprietà privata, è stata utilizzata per molto tempo per eventi culturali e banchetti. Tale attività è per il momento sospesa.<br />

ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Edificio<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Facilità d’accesso<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

Variabili<br />

Variabili<br />

Attività in essere<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

Valutazione<br />

Alto<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Attività in essere<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e idrografici<br />

(rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi vegetazionali (coperture<br />

forestali,macchie, formazioni lineari ,coltivazioni permanenti); panoramicità (coni visuali<br />

panoramici); presenza di insediamenti umani (borghi storici, insediamenti rurali,<br />

manufatti minori, tradizionali); salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni locali;<br />

percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Edificio<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Variabili<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Variabili<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo (opere<br />

scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni visuali<br />

panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio (viadotti, linee<br />

elettriche a traliccio,mancato ripristino ambientale di opere in rete); presenza di<br />

elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave, discariche, zone industriali,aree in<br />

stato di abbandono); assenza di salubrità dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.


6. Contesti paesaggistici: Conca Ternana, Amerino


VILLA PALMA Loc. Colle dell’Oro – Comune di Terni<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

Comune di<br />

Terni<br />

Zona SIC<br />

Zona ZPS<br />

Parco (L.R. 9/95)<br />

Area vincolata ai sensi del DLG 42/04 e sue<br />

modifiche e integrazioni<br />

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo<br />

(PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>)<br />

Aree rurali intermedie (PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>)<br />

IL CONTESTO<br />

Contesto Paesaggistico: Conca Ternana<br />

Sito: collina<br />

Ambito: suburbano<br />

IL COMPLESSO<br />

Epoca di costruzione: XVI secolo<br />

Epoca ultimo restauro significativo: XIX secolo<br />

Autore: A. Sangallo - A. Guazzaroni<br />

Autore decorazioni interne: A. Calcagnadoro (XIX secolo)<br />

Elementi caratterizzanti: palazzo e due annessi a formare una U; edificio principale<br />

con due torrette gemelle; arcate tripartite sui tre piani; doppie fasce marcapiano e<br />

paraste, cornicione a mensole ripetuto tre volte sulle torrette; scala ad emiciclo<br />

decorata da nicchie e statue, sale di rappresentanza affrescate; cappella, limonaia.<br />

Stato di conservazione: scarso<br />

SPAZI APERTI E PERTINENZE<br />

Epoca di realizzazione: XIX secolo<br />

Autore: A. Guazzaroni (XIX secolo)<br />

Elementi compositivi: doppio viale, giardino terrazzato, parco.<br />

Stile: /<br />

Elementi decorativi di pregio: fontane, scalinate semicircolari.<br />

Emergenze botaniche: palme<br />

Stato di conservazione: scarso<br />

Proprietà: pubblica - Comune Terni<br />

Uso attuale: sede di rappresentanza centro ricerche oncologico –<br />

futura apertura<br />

Il Verde


Loc. Colle dell’Oro – Comune di Terni<br />

VILLA PALMA Loc. Colle dell’Oro – Comune di Terni<br />

ACCESSIBILITÀ<br />

Racc.<br />

Perugia-<br />

Bettolle<br />

Racc.<br />

Terni-<br />

Orte<br />

LUOGHI DI INTERESSE<br />

A<br />

1<br />

Villa Palma<br />

Ville storiche<br />

E45<br />

E45<br />

Tracciato della Via Flaminia<br />

Perugia<br />

Terni<br />

E 45: uscita Terni<br />

Ovest - direzione<br />

Colle dell’Oro<br />

A 1 Km dall’uscita<br />

Da Terni:<br />

direzione Colle<br />

dell’Oro<br />

A 1 Km<br />

Monumenti storici<br />

Località turistiche<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

In località Colle dell’Oro, nelle immediate vicinanze di Terni, sorge la cinquecentesca Villa Palma, molto importante per antichità e per il suo autore: Antonio<br />

Sangallo il Giovane.<br />

La villa fu realizzata sotto commissione della famiglia Spada subito dopo l’esecuzione del palazzo cittadino, come residenza estiva.<br />

Il complesso comprende il palazzo padronale e due edifici laterali più bassi. L’edificio principale è di pianta rettangolare, elevato su tre piani e concluso, alle<br />

estremità da due torrette gemelle. La parte centrale del fronte è caratterizzata da arcate tripartite, aperte al piano terra e tamponate ai due piani superiori con<br />

finestra rettangolare al centro. Gli altri prospetti sono composti in modo diverso tra loro: a tre assi di aperture con portone al centro il fianco e a quattro assi di<br />

aperture senza ingresso al centro, il retro. Tutti i prospetti sono armonizzati da doppie fasce marcapiano e paraste. Il palazzo è concluso da cornicione a mensole<br />

che si ripete per tre volte sulle torrette. All’interno il palazzo ha un’ interessante scala ad emiciclo decorata da nicchie e statue. Il piano nobile è ricco di sale di<br />

rappresentanza affrescate e alcune riaffrescate nel XIX secolo da Antonio Calcagnadoro, artista locale.<br />

Al palazzo si affiancano, come ali, due edifici bassi, stretti e lunghi formando con il corpo della villa una forma ad U. Questi, inizialmente loggiati, ospitavano la<br />

casa del custode ad oriente, le cucine, i magazzini la limonaia e la cappella, ad occidente. L’ala con la cappella ha una larghezza maggiore rispetto all’altra e<br />

racchiude un piccolo cortile interno. La cappella ha accesso dall’esterno, ha una facciata tripartita da lesene con portoncino ad arco e piccole finestre quadrate ai<br />

lati. In sommità , si aggiunge un fastigio tripartito con cimasa mistilinea e timpano centrale.<br />

All’interno della U formata dagli edifici, in passato si sviluppava il giardino all’italiana, disposto su due livelli collegati da due scalinate semicircolari simmetriche. Il<br />

primo ripiano era ornato da aiuole di bosso e varietà floreali, il secondo da vasche e fontane. Tra le essenze arboree spiccano grandi palme che probabilmente<br />

hanno dato il nome al complesso. Sul retro esisteva un altro giardino più semplice, a forma semicircolare, incorniciato da grandi alberature che proseguono nei<br />

due monumentali viali d’accesso di cipressi e alloro. Ai margini del giardino all’italiana, si estende per due ettari il parco costituito per lo più da lecci.<br />

Passata da una famiglia nobile all’altra, Villa Palma attualmente versa in pessime condizioni. Oggi è di proprietà del Comune di Terni ed è data in locazione ad<br />

un ente privato; quest’ultimo è promotore di un piano attuativo in itinere che la vede sede di rappresentanza di un centro ricerche oncologico, all’interno di un<br />

centro socio-sanitario.<br />

ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con Facilità d’accesso<br />

il contesto<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Valutazione<br />

Alto<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e idrografici<br />

(rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi vegetazionali (coperture<br />

forestali, macchie, formazioni lineari, coltivazioni permanenti); panoramicità (coni<br />

visuali panoramici); presenza di insediamenti umani (borghi storici, insediamenti rurali,<br />

manufatti minori, tradizionali); salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni locali;<br />

percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Edificio Variabili<br />

Attività in essere<br />

Attività in essere<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Edificio<br />

Variabili<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Variabili<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo (opere<br />

scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni visuali<br />

panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio (viadotti, linee<br />

elettriche a traliccio, mancato ripristino ambientale di opere in rete); presenza di<br />

elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave, discariche, zone industriali, aree in<br />

stato di abbandono); assenza di salubrità dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.


VILLA SETACCI Str. Di Piedimonte n. 95 – Comune di Terni<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

Epoca di realizzazione:<br />

Autore: /<br />

Comune di<br />

Terni<br />

Zona SIC<br />

Zona ZPS<br />

Parco (L.R. 9/95)<br />

Area vincolata ai sensi del DLG 42/04 e sue<br />

modifiche e integrazioni<br />

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo<br />

(PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>)<br />

Aree rurali intermedie (PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>)<br />

IL CONTESTO<br />

Contesto Paesaggistico: Conca Ternana<br />

Sito: collina<br />

Ambito: suburbana<br />

IL COMPLESSO<br />

Epoca di costruzione: XVII secolo<br />

Epoca ultimo restauro significativo: XVIII secolo<br />

Autore: /<br />

Autore decorazioni interne: /<br />

Elementi caratterizzanti: corpo centrale con portone d’ingresso ad arco,balcone e<br />

meridiana centrali, garitte agli angoli; ali laterali con arconi murati; fasce<br />

marcapiano e lesene angolari, finestre con cornici; cappella con copertura a<br />

cupola e abside a catino.<br />

Stato di conservazione: buono<br />

SPAZI APERTI E PERTINENZE<br />

Elementi compositivi: giardino terrazzato, oliveto<br />

Stile: /<br />

Elementi decorativi di pregio: busti di pietra<br />

Emergenze botaniche: globi di bosso, palme, mimosa, nespolo, tigli,<br />

cedri del Libano, tasso, agavi.<br />

Stato di conservazione: buono<br />

Proprietà: privata<br />

Uso attuale: residenza saltuaria<br />

Il Verde


Strada di Piedimonte, 95 – Comune di Terni<br />

VILLA SETACCI Str. Di Piedimonte n. 95 – Comune di Terni<br />

ACCESSIBILITÀ<br />

Villa Setacci<br />

Racc. Perugia-<br />

Bettolle<br />

Racc. Terni-<br />

Orte<br />

A1<br />

E45<br />

E45<br />

Perugia<br />

Terni<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

LUOGHI DI INTERESSE ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio Variabili<br />

Valutazione<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Alto<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Facilità d’accesso<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

Villa Setacci<br />

Ville storiche<br />

Tracciato della Via Flaminia<br />

E 45: uscita Terni<br />

Ovest‐ direzione Borgo<br />

Rivo ‐ Piedimonte<br />

A 4 Km dall’uscita<br />

Monumenti storici<br />

Località turistiche<br />

Villa Setacci, già Canale ed ora Bianchini Riccardi, sorge a S. Giovanni in Piedimonte, ai piedi di Monte Torricella, sopra la città di Terni.<br />

Fu fatta costruire da Fausto Galluzzi nel 1640, con un impianto molto più contenuto dell’odierno, limitato al corpo centrale privo di un piano e all’ala occidentale.<br />

Nella prima metà del Settecento fu ampliata con la costruzione dell’ala orientale, l’elevazione di un piano del corpo centrale e la costruzione di un teatro andato<br />

distrutto agli inizi del 1900.<br />

La villa è una delle più monumentali e meglio conservate del Settecento ternano. La sua configurazione è quella della villa ad ali di pianta rettangolare molto<br />

allungata, con corpo centrale di tre piani, più alto rispetto alle ali a due piani, disposte simmetricamente. Sia il corpo centrale che le ali hanno copertura a<br />

padiglione. La facciata è caratterizzata dalle cornici attorno alle finestre, da fasce marcapiano e dalle lesene angolari. Lungo le ali si impongono due arconi<br />

murati, mentre il corpo centrale è caratterizzato dal portale ad arco al centro, enfatizzato dal balcone del piano nobile e subito sopra, dal grande disco della<br />

meridiana. L’ultimo piano del corpo centrale si distingue per la presenza delle garitte sugli angoli.<br />

All’interno sono molto significativi l’androne, la sala per la musica, la cappella con copertura a cupola e abside a catino. Di quest’ultima si percepisce la presenza<br />

già dall’esterno, per la presenza della lanterna della cupola e del piccolo campanile a vela.<br />

A ovest della villa sorge staccata, su tre piani, la casa del custode e sul retro su due piani, l’edificio delle ex scuderie, con corpi rettangolari e copertura a<br />

padiglione.<br />

Il giardino è costituito da due terrazzamenti: il terrazzamento principale antistante la villa con tigli, cedri e busti in pietra ad ornamento; quello inferiore,<br />

adiacente al viale d’ingresso, piantato con palme e globi di bosso.<br />

Il viale d’ingresso sale a tornanti da Ovest innescandosi nel giardino in corrispondenza del centro della villa; un altro breve viale rettilineo dà accesso all’area da<br />

Est.<br />

La villa ancora di proprietà Bianchini Riccardi, è utilizzata dai numerosi componenti della famiglia come residenza permanente e saltuaria.<br />

Le ex scuderie sono utilizzate come magazzino e garage.<br />

Edificio<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Variabili<br />

Attività in essere<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

Attività in essere<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e idrografici<br />

(rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi vegetazionali (coperture<br />

forestali, macchie, formazioni lineari ,coltivazioni permanenti); panoramicità (coni<br />

visuali panoramici); presenza di insediamenti umani (borghi storici, insediamenti rurali,<br />

manufatti minori, tradizionali); salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni locali;<br />

percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

R<br />

Edificio<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Variabili<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo (opere<br />

scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni visuali<br />

panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio (viadotti, linee<br />

elettriche a traliccio, mancato ripristino ambientale di opere in rete); presenza di<br />

elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave, discariche, zone industriali, aree in<br />

stato di abbandono); assenza di salubrità dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.


VILLALAGO Loc. Voc. Alferini – Comune di Terni<br />

Comune<br />

di Terni<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

Zona SIC<br />

Zona ZPS<br />

Parco (L.R. 9/95)<br />

Area vincolata ai sensi del DLG 42/04 e sue<br />

modifiche e integrazioni<br />

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo<br />

(PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>)<br />

Aree rurali intermedie (PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>)<br />

IL CONTESTO<br />

Contesto Paesaggistico: Conca Ternana<br />

Sito: collina<br />

Ambito: naturale<br />

IL COMPLESSO<br />

Epoca di costruzione: XIX secolo<br />

Epoca ultimo restauro significativo: XX secolo<br />

Autore: G. Boccini<br />

Autore decorazioni interne: G. Mirimao<br />

Elementi caratterizzanti: forma a doppia T, tetto a padiglione aggettante sostenuto<br />

da mensole di legno, fasce marcapiano e paraste a bugne piatte; ingresso con<br />

scalinata e loggia serliana murata, portico con serliana centrale, terrazza. Scala<br />

centrale interna, soffitti a volta decorati con stucchi, gessi, o legno; dipinti.<br />

Stato di conservazione: ottimo<br />

SPAZI APERTI E PERTINENZE<br />

Epoca di realizzazione: XIX secolo<br />

Autore: /<br />

Elementi compositivi: parterre erboso, terrazzamenti, parco<br />

Stile: parco naturalistico, paesistico all’inglese<br />

Elementi decorativi di pregio: lampioni<br />

Emergenze botaniche: pini, abete rosso, abete di Spagna, abete dei Balcani,<br />

orchidee spontanee.<br />

Stato di conservazione: ottimo<br />

Proprietà: pubblica – Provincia di Terni<br />

Uso attuale: attività culturali, formative, ricreative<br />

Il Verde<br />

SPECIE VEGETALI DI RILEVANTE INTERESSE<br />

Nome comune Nome scientifico<br />

Abete dei Balcani………….....................................Abies omorika Panč.<br />

Abete di Spagna………………………………….….Abies pinsapo Boiss<br />

Abete Rosso…………………………………………………………….Picea Abies L. Karsten<br />

Pino........…………………………………………………………………………Pinus jeffreyi Balf<br />

Orchidea spontanea……………………………….................Aceras anthropophorum L..<br />

Orchidea spontanea……………………….......Cephalanthera longifolia L.<br />

Orchidea spontanea……………………………………….....…...Epipactis helleborine L.<br />

Orchidea spontanea……………………......Gymnadenia conopsea L. R. Br.<br />

Orchidea spontanea…………………………….Ophrys crabronifera Mauri<br />

Orchidea spontanea………………….................Ophrys sphegodes Miller<br />

Orchidea spontanea………………………………….Orchis italica Poiret


1-<br />

VILLALAGO<br />

Castello Bufalini. Largo Crociani, San Giustino. Comune di San Giustino.<br />

Loc. Voc. Alferini – Comune di Terni<br />

ACCESSIBILITÀ<br />

Villalago<br />

Racc. Perugia-<br />

Bettolle<br />

A1<br />

Racc. Terni-<br />

Orte<br />

LUOGHI DI INTERESSE<br />

Villalago<br />

Ville storiche<br />

E45<br />

E45<br />

Tracciato della Via Flaminia<br />

Perugia<br />

Terni<br />

Da Terni: SS79 –<br />

direzione Voc. Forca –<br />

Voc. Alferini – SP4<br />

A 15 Km<br />

Monumenti storici<br />

Località turistiche<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

Adagiata su una collina che gode la panoramica veduta del lago di Piediluco nel territorio di Terni, immersa in un parco, sorge Villa Franchetti o “Villalago”.<br />

Fu fatta costruire dal barone Eugenio Franchetti tra il 1888 e il 1893 come “casa per villeggiatura” della famiglia, al tempo residente a Firenze; l’edificio realizzato su progetto<br />

dell’architetto fiorentino G.Boccini, è di chiara ispirazione neorinascimentale, con matrice tipicamente toscana.<br />

La villa ha una forma a doppia T, orientata lungo un asse principale Nord - Sud, si sviluppa su due piani ed un sottotetto adibito a piano della servitù. Il tetto a padiglione è<br />

fortemente aggettante, e sostenuto da mensole di legno. La facciata principale presenta scalinata d’ingresso ed è tripartita in orizzontale e verticale, da fasce marcapiano lisce e<br />

paraste a bugne piatte in travertino,. Il portone d’ingresso si trova al centro della facciata, inserito in una loggia serliana murata. I fronti laterali sono movimentati dalla stessa<br />

tripartizione di quella principale, fatta stavolta da paraste lisce ed enfatizzata dalla sporgenza dei due corpi laterali; questi sono definiti agli angoli da paraste bugnate. La facciata<br />

posteriore anch’essa tripartita è caratterizzata da un portico con una serliana centrale, sormontata dalla terrazza del primo piano incassata tra due corpi sporgenti laterali.<br />

All’interno la villa presenta un’importante scala centrale abbellita da due statue lignee con funzione di lampada, belle pavimentazioni dell’epoca e saloni a piano terra con soffitti a<br />

volta decorati con stucchi, gessi, o legno; un salone è stato dipinto da Guido Mirimao, autore locale.<br />

Nel parco sono ubicati inoltre la casa del custode e le ex-scuderie; il primo è un piccolo edificio di stile rustico che richiama la tipologia dei cottage, il secondo è un edificio più<br />

semplice con pianta a forma di U le cui ali erano adibite a stalle.<br />

L’area di pertinenza della villa è costituita da un vasto parco di tipo naturalistico-paesaggistico all’inglese, realizzato sfruttando il bosco preesistente composto essenzialmente da<br />

roverella, integrato da nuove piantumazioni. Esso è attraversato da sinuosi percorsi alberati tra cui il viale d’accesso alla villa, di pini secolari, decentrato rispetto ad essa. Lungo il<br />

lato Ovest dell’edificio, si apre un piccolo giardino costituito da un parterre erboso con fontana centrale; al di là di questo numerose e varie sono le conifere tra cui il Pinus jeffreyi<br />

Balf, l’abete di Spagna, l’abete dei Balcani. Da questa zona gli spazi verdi iniziano a digradare verso valle con una serie di terrazze panoramiche concluse da un teatro all’aperto.<br />

Ma la caratteristica che rende unico il parco di Villalago è la presenza delle orchidee spontenee che hanno trovato in esso le condizioni ideali per la crescita. Di queste sono state<br />

per ora censite trenta specie, oltre ad alcune forme ibridogene; si possono annoverare tra le più diffuse l’Aceras anthropophorum, la Cephalanthera longifolia, l’Epipactis<br />

helleborine, l’Ophrys Sphegodes.<br />

Abitata dalla famiglia Franchetti fino agli anni sessanta, è stata acquistata dalla Amministrazione Provinciale di Terni che l’ha resa pubblica per attività formative (è sede<br />

dell’Istituto per la cultura e la storia di impresa ”Franco Momigliano”), culturali e ricreative. Le ex scuderie sono utilizzate come foresteria.<br />

ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Facilità d’accesso<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Attività in essere F -C<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

Valutazione<br />

Alto<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Attività in essere<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e idrografici<br />

(rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi vegetazionali (coperture<br />

forestali, macchie, formazioni lineari, coltivazioni permanenti); panoramicità (coni<br />

visuali panoramici); presenza di insediamenti umani (borghi storici, insediamenti rurali,<br />

manufatti minori, tradizionali); salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni locali;<br />

percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Variabili<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo (opere<br />

scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni visuali<br />

panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio (viadotti, linee<br />

elettriche a traliccio, mancato ripristino ambientale di opere in rete); presenza di<br />

elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave, discariche, zone industriali, aree in<br />

stato di abbandono); assenza di salubrità dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.


VILLA MARTINORI Via dei Cappuccini Nuovi n. 32 – Narni<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

Comune di<br />

Narni<br />

Zona SIC<br />

Zona ZPS<br />

Parco (L.R. 9/95)<br />

Area vincolata ai sensi del DLG 42/04 e sue<br />

modifiche e integrazioni<br />

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo<br />

(PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>)<br />

Aree rurali intermedie (PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>)<br />

IL CONTESTO<br />

Contesto Paesaggistico: Conca Ternana<br />

Sito: collina<br />

Ambito: suburbano<br />

IL COMPLESSO<br />

Epoca di costruzione: XIV – XVII secolo<br />

Epoca ultimo restauro significativo: XIX secolo<br />

Autore: Padre G. Mantini (secolo XIV) - E. Martinori (XVII secolo)<br />

Autore decorazioni interne: /<br />

Elementi caratterizzanti: pianta quadrata, con chiostro centrale e chiesa, torre a<br />

forma di minareto, facciate decorate da piastrelle ceramiche di gusto orientale,<br />

archi moreschi a ferro di cavallo, merlature, pinnacoli e acroteri.<br />

Stato di conservazione: ottimo<br />

SPAZI APERTI E PERTINENZE<br />

Epoca di realizzazione: XIX secolo<br />

Autore: E. Martinori<br />

Elementi compositivi: giardino, parco<br />

Stile: giardino all’italiana, parco naturalistico<br />

Elementi decorativi di pregio: obelisco, fonte maiolicata, statue, reperti<br />

archeologici.<br />

Emergenze botaniche: abeti, cedri del Libano, pini marittimi, palme, pitosforo,<br />

rose, parco di lecci e alloro.<br />

Stato di conservazione: ottimo<br />

Proprietà: privata<br />

Uso attuale: albergo ristorante pizzeria - wellness centre


Via dei Cappuccini nuovi n° 32<br />

VILLA MARTINORI Via dei Cappuccini Nuovi n. 32 – Narni<br />

ACCESSIBILITÀ<br />

Villa Martinori<br />

Racc.<br />

Terni-<br />

Orte E45<br />

Perugia<br />

A1<br />

Racc.<br />

Perugia-<br />

Bettolle<br />

LUOGHI DI INTERESSE<br />

Villa Martinori<br />

E45<br />

Ville storiche<br />

Tracciato della Via<br />

Flaminia<br />

Terni<br />

Racc. Terni-Orte : uscita<br />

Narni scalo -direzione<br />

centro - ospedale<br />

A 2,5 Km dall’uscita<br />

Monumenti storici<br />

Località turistiche<br />

Tracciato del Corridoio<br />

Bizantino<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

Sulle pendici del Monte Maggiore in Loc. S.Lucia ai margini dell’abitato di Narni, sorge Villa Martinori conosciuta come Albergo “ Il Minareto” e Ristorante “Il<br />

Chiostro”.<br />

E’ una residenza in stile moresco ricavata, alla fine dell’800, dal convento detto dei Cappuccini nuovi, costruito nel periodo che va dal XIV al XVII secolo.<br />

Ideata dal proprietario Ing. Edoardo Martinori nel 1896 secondo il tipico gusto eclettico che contraddistingue quel periodo, la villa è caratterizzata da elementi<br />

architettonici e decorativi tra il mediorientale e l’arabo. L’edificio si sviluppa su due piani e conserva l’originaria struttura conventuale a pianta quadrata, con<br />

chiostro centrale e chiesa. Di questa rimane l’aula rettangolare con abside semicircolare, mentre non rimane niente del prospetto; il chiostro invece ha mantenuto<br />

le sue caratteristiche. Staccata ma accanto all’edificio, si staglia una torre a forma di minareto di base quadrata che si stringe in alto in un ottagono con copertura<br />

a cupola.<br />

Le facce del minareto e gran parte delle facciate della villa, sono decorate da piastrelle ceramiche variopinte con disegni geometrici e floreali di gusto orientale. A<br />

fianco della torre sul prospetto che guarda verso Sud, si apre un portico con archi dal tipico profilo moresco a ferro di cavallo. Gli stessi archi si ripetono sul resto<br />

del complesso accompagnati da merlature, pinnacoli e acroteri.<br />

Il giardino disposto sui terrazzamenti che ospitavano anticamente gli orti dei monaci, è stato ridisegnato con l’introduzione di un obelisco, siepi e alberi di palme<br />

che si confondono comunque con le vecchie alberature.<br />

A fianco del giardino esiste ancora il parco di carattere naturalistico, anche se parzialmente sostituito da un nuovo edificio costruito sulla traccia di un vecchio<br />

annesso, che completa il complesso ricettivo con altre camere, sale per convegni e Wellness Centre.<br />

ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Edificio<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Facilità d’accesso<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

Variabili<br />

Variabili<br />

Attività in essere<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

Valutazione<br />

Alto<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Attività in essere<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e idrografici<br />

(rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi vegetazionali (coperture<br />

forestali, macchie, formazioni lineari, coltivazioni permanenti); panoramicità (coni<br />

visuali panoramici); presenza di insediamenti umani (borghi storici, insediamenti rurali,<br />

manufatti minori, tradizionali); salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni locali;<br />

percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

RI<br />

DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Variabili<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo (opere<br />

scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni visuali<br />

panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio (viadotti, linee<br />

elettriche a traliccio, mancato ripristino ambientale di opere in rete); presenza di<br />

elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave, discariche, zone industriali, aree in<br />

stato di abbandono); assenza di salubrità dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.


VILLA VALLI MONTIELLO Str. S. Urbano Narni – Comune di Narni<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

Comune di<br />

Narni<br />

Zona SIC<br />

Zona ZPS<br />

Parco (L.R. 9/95)<br />

Area vincolata ai sensi del DLG 42/04 e sue<br />

modifiche e integrazioni<br />

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo<br />

(PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>)<br />

Aree rurali intermedie (PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>)<br />

IL CONTESTO<br />

Contesto Paesaggistico: Conca Ternana<br />

Sito: di collina<br />

Ambito: naturale<br />

IL COMPLESSO<br />

Epoca di costruzione: XIX secolo<br />

Epoca ultimo restauro significativo: 1960-80<br />

Autore: C. Valli<br />

Autore decorazioni interne:/<br />

Elementi caratterizzanti: due fronti principali, coronamento a timpano triangolare<br />

nella facciata d’ingresso e a curva in quella del retro; pareti bugnate lisce al piano<br />

terra, lesene e paraste angolari, fasce marcapiano e finestre a edicola con timpani<br />

curvi e triangolari alternati, portico e balcone centrali sul retro. Dependance e<br />

cappella.<br />

Stato di conservazione: buono<br />

SPAZI APERTI E PERTINENZE<br />

Epoca di realizzazione: /<br />

Autore: /<br />

Elementi compositivi: giardino, parco, viale di tigli.<br />

Stile: /<br />

Elementi decorativi di pregio: torre colombaia.<br />

Emergenze botaniche: cedro del Libano, tasso, leccio, quercia, palme, parco di<br />

lecci, querce, tigli, pini marittimi, cipressi, ippocastani, un esemplare di glicine<br />

antico.<br />

Stato di conservazione: buono<br />

Proprietà: privata<br />

Uso attuale: residenza - bed & breakfast - banchetti -eventi<br />

Il Verde


Strada Narni S. Urbano – Comune di Narni<br />

VILLA VALLI MONTIELLO Str. S. Urbano Narni – Comune di Narni<br />

ACCESSIBILITÀ<br />

Villa Valli Montiello<br />

Racc. Perugia-<br />

Bettolle<br />

A1<br />

Racc. Terni-<br />

Orte<br />

E45<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

LUOGHI DI INTERESSE ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Variabili<br />

Villa Valli Montiello<br />

Ville storiche<br />

E45<br />

Perugia<br />

Tracciato della Via Flaminia<br />

Terni<br />

Racc. Roma ‐<br />

Orte : uscita<br />

Narni Scalo‐<br />

direzione<br />

centro‐<br />

Str..Narni S.<br />

Urbano.<br />

A 3 Km<br />

dall’uscita<br />

Monumenti storici<br />

Località turistiche<br />

Il complesso di Villa Valli sorge su uno sprone pianeggiante a mezza costa del Montiello lungo la strada che unisce Narni a S. Urbano, immerso in una fitta<br />

lecceta.<br />

Il complesso detto Montiello, fu costruito come residenza estiva della famiglia Valli, verso il 1890. L’edificio padronale e quello di servizio si fronteggiano sul<br />

piazzale d’ingresso secondo un asse compositivo Nord - Sud. La villa è un edificio imponente, di ispirazione neo cinquecentesca a pianta rettangolare. E’<br />

caratterizzato nei due fronti principali, da un leggero aggetto della parte centrale enfatizzata dal coronamento a timpano triangolare nella facciata d’ingresso e a<br />

curva in quella del retro. Il piano terra è rivestito da bugnato liscio per tutta l’altezza, fino all’imposta del piano nobile. Questo è caratterizzato da lesene e paraste<br />

angolari, fasce marcapiano e finestre a edicola con timpani curvi e triangolari alternati. Sul retro il piano nobile è evidenziato anche da un balcone posto in<br />

posizione centrale, soprastante il portico del piano terra.Al di sopra del piano nobile si sviluppa l’ammezzato di sottotetto caratterizzato da fascioni orizzontali e<br />

piccole finestre rettangolari.<br />

All’interno la villa presenta un vasto androne al piano terra ed un’importante scala; vaste ed alte sono anche molte sale di cui alcune decorate con dipinti e<br />

stucchi colorati.<br />

L’edificio di servizio, con annessa cappella, è di architettura più semplice, si sviluppa su due piani ed è caratterizzato dalla partizione in verticale ed orizzontale<br />

fatta con lesene e fascia marcapiano in mattoni. Il centro della facciata è messo in evidenza dal sopralzo centrale dell’ orologio.<br />

Il giardino sul retro della villa, è pianeggiante, costituito da parterre erbosi con vasca centrale, ornato da cedri del Libano, tasso, leccio, palme.<br />

Tutt’intorno si sviluppa il parco che si perde nel bosco di lecci circostante all’interno del quale è immerso un antico doppio filare di tigli ed anche il lungo percorso<br />

d’accesso alla villa.<br />

La villa, ancora di proprietà della famiglia Valli, viene utilizzata come residenza ed offre spazi per cerimonie ed eventi e ospitalità secondo la formula del Bed and<br />

Breakfast e<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Facilità d’accesso<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

Attività in essere R-RI-C<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

Valutazione<br />

Alto<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Attività in essere<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e idrografici<br />

(rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi vegetazionali (coperture<br />

forestali, macchie, formazioni lineari, coltivazioni permanenti); panoramicità (coni<br />

visuali panoramici); presenza di insediamenti umani (borghi storici, insediamenti rurali,<br />

manufatti minori, tradizionali); salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni locali;<br />

percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Variabili<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo (opere<br />

scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni visuali<br />

panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio (viadotti, linee<br />

elettriche a traliccio, mancato ripristino ambientale di opere in rete); presenza di<br />

elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave, discariche, zone industriali,aree in<br />

stato di abbandono); assenza di salubrità dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.


VILLA ASPRETA Località Aspreta – Comune di Amelia<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

Epoca di realizzazione: /<br />

Autore: /<br />

Comune di Amelia<br />

Zona SIC<br />

Zona ZPS<br />

Parco (L.R. 9/95)<br />

Area vincolata ai sensi del DLG 42/04 e sue<br />

modifiche e integrazioni<br />

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo<br />

(PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>)<br />

Aree rurali intermedie (PSR 2007-2013 <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>)<br />

IL CONTESTO<br />

Contesto Paesaggistico: Amerino<br />

Sito: collina<br />

Ambito: rurale<br />

IL COMPLESSO<br />

Epoca di costruzione: XV secolo<br />

Epoca ultimo restauro significativo: XVIII secolo<br />

Autore: A. da Sangallo (XV secolo)<br />

Autore decorazioni interne: /<br />

Elementi caratterizzanti: colonne d’ingresso monumentali, doppia scalinata<br />

semicircolare con terrazza belvedere; edificio alto e massiccio, paraste angolari,<br />

cornicione e cornici finestre in mattoni; pronao centrale a tre archi sormontato da<br />

loggia serliana tamponata; fitta sequenza di piccole finestre rettangolari in<br />

sommità; cappella, limonaia.<br />

Stato di conservazione: buono<br />

SPAZI APERTI E PERTINENZE<br />

Elementi compositivi: viale, giardino.<br />

Stile: /<br />

Elementi decorativi di pregio: colonne, pozzo.<br />

Emergenze botaniche: viale di cipressi, tiglio secolare, bosso, palme, oleandri.<br />

Stato di conservazione: buono<br />

Proprietà: privata<br />

Uso attuale: residenza - azienda agraria<br />

Il Verde


Località Aspreta– Comune di Amelia<br />

VILLA ASPRETA Località Aspreta – Comune di Amelia<br />

ACCESSIBILITÀ<br />

Villa Aspreta<br />

Racc. Perugia-<br />

Bettolle<br />

Racc. Terni-<br />

Orte<br />

A1<br />

E45<br />

LUOGHI DI INTERESSE<br />

Villa Aspreta<br />

Ville storiche<br />

E45<br />

Perugia<br />

Terni<br />

Tracciato del Corridoio Bizantino<br />

Racc.Terni Orte:<br />

Uscita Amelia‐<br />

direzione<br />

Amelia<br />

A 5 Km<br />

dall’uscita<br />

Monumenti storici<br />

Tracciato della Via Flaminia<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

Nel territorio di Amelia, lungo la strada Amerina all’altezza del bivio per Acquasparta, spiccano le due possenti colonne in mattoni che fanno da ingresso monumentale a Villa<br />

Aspreta.Costituite da elementi in laterizio sagomati, le colonne formano un complesso gioco di volute ed aggetti e fanno da testata al lungo viale di cipressi rettilineo in salita al<br />

termine del quale, in maniera molto scenografica, sorge la villa.<br />

Questa è il risultato di un complesso progetto settecentesco sulla preesistente struttura di costruzione cinquecentesca attribuita al Sangallo che fa dell’Aspreta la villa la più<br />

importante dell’amerino.<br />

L’edificio si presenta molto alto e massiccio con un corpo rettangolare elevato su due piani nobili, un piano ammezzato ed uno sottotetto; la copertura è a padiglione.<br />

Il fronte Sud che guarda verso valle, è preceduto da una sontuosa ed elegante scalinata in pietra bianca ad unica rampa allineata con il viale d’ingresso, che si divide in due volute<br />

che girano intorno ad una terrazza belvedere centrale, sostenuta da colonne. Ai lati ed in cima alla scalinata si sviluppa il giardino con siepi di bosso, palme , oleandri, cedri del<br />

Libano.Al portone d’ingresso incorniciato da un arco in pietra bianca, si accede attraverso una doppia scalinata con balaustra in colonnine della stessa pietra.<br />

La facciata si presenta intonacata, con quattro ordini di finestre, quadrate al piano terra, all’ammezzato e al piano sottotetto, rettangolari al piano nobile.<br />

Tutte le finestre hanno cornici in mattoni, materiale che si ripete sulle paraste angolari e sul cornicione.Il piano nobile è evidenziato da una fascia marcapiano in pietra bianca<br />

interrotta al centro da un piccolo balcone su mensole, con una semplice ringhiera in ferro. Il fronte che guarda verso Nord invece, è caratterizzato al centro da un pronao a tre<br />

archi sormontato da una loggia serliana tamponata, dove si aprono tre finestre rettangolari. La sommità del fronte è decorata da una fitta sequenza di piccole finestre rettangolari<br />

incorniciate da mattoni. .Anche qui sono presenti paraste e cornicione in mattoni, fascia marcapiano in pietra al piano nobile.<br />

Il bellissimo pronao è coperto da volta a botte lunettata in laterizio con pareti tinteggiate a formelle bicrome. Da qui si accede alla sala centrale di rappresentanza, molto alta, con<br />

un grande camino in pietra; una altra sala si ripete al piano superiore con una minore altezza.<br />

Di fronte alla villa aldilà del cortile abbellito da un pozzo centrale, sorgono i due piccoli corpi della limonaia e della cappella; quest’ultima è caratterizzata da portoncino<br />

fiancheggiato da due finestre quadrate con cornici di pietra, sormontato da meridiana.Numerosi e di notevole superficie sono inoltre gli annessi costituiti da fienili, stalle e<br />

magazzini oltre che da una serie di casali di cui la proprietà è costellata. L’edificio ad Est della villa con funzione originaria di magazzino e stalle, è quello più esteso, caratterizzato<br />

da una copertura a doppia falda con parte centrale rialzata messa in evidenza da una finestra ad archi trifora tamponata, sormontata da un oculo.<br />

Villa Aspreta è di proprietà privata, si trova in ottimo stato di conservazione e viene abitata saltuariamente; il resto del complesso è vissuto quotidianamente dal custode e da vari<br />

inquilini che abitano i numerosi casali e parte degli annessi rurali.<br />

ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio Variabili<br />

Valutazione<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Alto<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Facilità d’accesso<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Attività in essere R-A<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

Attività in essere<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e idrografici<br />

(rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi vegetazionali (coperture<br />

forestali, macchie, formazioni lineari, coltivazioni permanenti); panoramicità (coni<br />

visuali panoramici); presenza di insediamenti umani (borghi storici, insediamenti rurali,<br />

manufatti minori, tradizionali); salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni locali;<br />

percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

Edificio<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Variabili<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo (opere<br />

scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni visuali<br />

panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio (viadotti, linee<br />

elettriche a traliccio, mancato ripristino ambientale di opere in rete); presenza di<br />

elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave, discariche, zone industriali, aree in<br />

stato di abbandono); assenza di salubrità dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.


QUADRO SINOTTICO DEI COMPLESSI ARCHITETTONICI<br />

n. di<br />

Progetto<br />

IDENTIFICAZIONE LOCALIZZAZIONE<br />

n.<br />

censimento<br />

regionale<br />

Denominazione Comune<br />

Contesto<br />

paesaggistico<br />

Ambito<br />

Appartenenza a<br />

zone SIC, ZPS,<br />

Parco, Vincolo<br />

paesaggistico<br />

Giardino Parco<br />

Stato di<br />

conservazione<br />

Interesse<br />

architettonico<br />

Stato di<br />

conservazione<br />

TIPO DI<br />

PROPRIETA'<br />

Proprietà<br />

Uso<br />

residenziale<br />

Attività<br />

economica<br />

Prodotti tipici e di<br />

qualità (DOP, IGP,<br />

DOC, DOCG)<br />

1 544401 Castello Bufalini San Giustino Tifernate Urbano ● ottimo ● ottimo pubblica ● Ó<br />

2 544402 Pal. Magherini Graziani San Giustino Tifernate Rurale ● ● mediocre ● ottimo pubblica ● Ó<br />

3 544405 Villa S. Martino San Giustino Tifernate Rurale ● ● buono buono privata ● Ó<br />

4 541369 Pal. Regnano Città di Castello Tifernate Suburbano ● ottimo ottimo privata ● Ó<br />

5 Badia Petroia Città di Castello Tifernate Rurale ● buono ● buono privata ● Ó<br />

6 541326 Villa la Montesca Città di Castello Tifernate Naturale ● ● ottimo ● ottimo pubblica ● Ó<br />

7 541374 Villa S. Donnino Città di Castello Tifernate Rurale ● ● buono ● buono privata ● Ó<br />

8 545681 Rocca di Rasina Umbertide Tifernate - Perugino Naturale ● ● buono ● ottimo privata ● ● Ó <br />

9 542620 Villa Palombaro Schnabl Magione Trasimeno Rurale ● ● mediocre mediocre privata ● ● Ó <br />

10 543902 Pal. Di Solfagnano Perugia Perugino Rurale ● ● buono ● buono privata Ó <br />

11 Le Torri di Bagnara Perugia Perugino Rurale ● ● ottimo ottimo privata ● ● Ó <br />

12 543983 Castello di Bagnara Perugia Perugino Rurale ● ● ottimo ● ottimo privata ● Ó <br />

13 543919 Villa Monticelli Perugia Perugino Naturale ● ● ● buono ● ottimo privata ● ● ● Ó<br />

14 543954 Villa Alfani Silvestri Perugia Perugino Rurale ● ● ● ottimo ● ottimo privata ● Ó <br />

15 542409 Villa Fassia Gubbio Eugubino Rurale ● buono buono privata ● ● ● Ó<br />

16 542702 Villa di Montevibiano Marsciano Monte Peglia Rurale ● ● ottimo ● ottimo privata ● ● Ó <br />

17 542723 Palazzo Vallerani Marsciano Tuderte Rurale ● ● scarso ● mediocre privata ● ● Ó <br />

18 545018 Villa Fidelia Spello Valle Umbra-Folignate Suburbano ● ● ● buono ● ottimo pubblica ● Ó <br />

19 552329 Villa Ciconia Orvieto Orvietano Suburbano ● ● ottimo ottimo privata ● ● Ó <br />

20 552346 Cast. di Tordimonte Orvieto Orvietano Rurale ● mediocre ● mediocre privata ● ● Ó <br />

21 550210 Villa Cahen Allerona Orvietano Naturale ● ● ● ottimo ● ottimo pubblica ● Ó <br />

22 545124 Villa Redenta Spoleto Valle Umbra-Spoletino Urbano ● ● ● ottimo ● ottimo pubblica ● Ó <br />

23 545125 Villa Pianciani Spoleto Valle Umbra-Spoletino Rurale ● ● scarso ● scarso privata Ó <br />

24 545121 Villa Marignoli Spoleto Valle Umbra-Spoletino Rurale ● ● buono ● buono privata Ó <br />

25 553213 Villa Palma Terni Conca Ternana Suburbano ● ● scarso ● scarso pubblica Ó <br />

26 553208 Villa Setacci Terni Conca Ternana Suburbano ● buono ● buono privata ● Ó <br />

27 553232 Villalago Terni Conca Ternana Naturale ● ottimo ● ottimo pubblica ● Ó <br />

28 552215 Villa Martinori Narni Conca Ternana Suburbano ● ● ● ottimo ● ottimo privata ● Ó <br />

29 552218 Villa Valli Montiello Narni Conca Ternana Naturale ● ● buono ● buono privata ● ● Ó <br />

30 550404 Villa Aspreta Amelia Amerino Rurale ● buono ● buono privata ● Ó <br />

LEGENDA LETTURA SINTETICA<br />

CARATTERISTICHE DEGLI SPAZI APERTI E<br />

PERTINENZE<br />

Ó<br />

Strada dell'olio Totale Ville 30 Ville solo con giardino 10 Ville pubbliche 8 Ville utilizzate come residenza 15<br />

Ville in aree protette e di interesse<br />

Strade del vino naturalistico<br />

10 Ville solo con parco 2 Ville private 22 Ville in cui si svolge attività economica 15<br />

Ville con giardino e parco 18<br />

CARATTERISTICHE DEL<br />

COMPLESSO<br />

DESTINAZIONE D'USO E ATTRATTIVITA'<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici ed<br />

enogastronomici

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