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Vitigni minori : Roberto Nigro

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Giovanni <strong>Nigro</strong><br />

Responsabile della Filiera Vitivinicola ed<br />

Olivo-Oleicola<br />

E-mail: gnigro@crpv.it


Progetto vitigni <strong>minori</strong><br />

“Valutazione di vecchie varietà di vite locali<br />

in funzione della diversificazione e del<br />

miglioramento della piattaforma<br />

ampelografica dell’Emilia Romagna”<br />

2004-2010


Progetto vitigni <strong>minori</strong><br />

Unità Operative e Attività<br />

Responsabile scientifico: Prof. Cesare Intrieri – UniBO<br />

CRPV: reperimento vitigni autoctoni, rilievi agronomici<br />

e ampelografici<br />

CRA-VIT: analisi isoenzimatica<br />

Crive sez. Viticoltura: analisi DNA<br />

Crive sez. Fitoplatologia : analisi virologiche<br />

Astra: microvinificazioni e analisi chimiche/sensoriali


OBIETTIVI<br />

Evitare di disperdere ulteriormente il patrimonio<br />

genetico di Vitis vinifera ancora presente sul territorio<br />

Mantenimento della biodiversità<br />

Allargamento dell’offerta della produzione vinicola<br />

dell’Emilia Romagna.<br />

Identificare e caratterizzare i vitigni locali più<br />

interessanti<br />

Mettere ordine nel variegato panorama ampelografico<br />

regionale tratteggiato nei vecchi testi di viticoltura.


AZIONI INTRAPRESE<br />

- Indagine bibliografica e individuazione di vitigni "locali"<br />

sulla base di segnalazioni ricevute da tecnici e viticoltori<br />

- Valutazione del loro stato sanitario (malattie di natura<br />

virale)<br />

- Valutazione dei principali caratteri ampelografici dei<br />

vitigni "locali" individuati, a confronto con varietà già<br />

descritte, per verificare eventuali sinonimie<br />

- Analisi isoenzimatiche finalizzate ad individuare gruppi di<br />

vitigni<br />

- Analisi genetiche a mezzo di microsatelliti e<br />

caratterizzazione dei profili con comparazione effettuata<br />

su alcune varietà di riferimento<br />

- Valutazione delle caratteristiche enologiche dei vitigni<br />

più interessanti


Accessioni reperite<br />

Risultati<br />

Identificazione ampelografica<br />

Test sanitari (virus e virus-simili)<br />

Isoenzimi (GPI – PGM)<br />

Analisi DNA<br />

Microvinificazioni e analisi chimiche/sensoriali<br />

157<br />

157<br />

129<br />

129<br />

58<br />

12


CAMPO COLLEZIONE<br />

Realizzazione di una collezione ex situ di germoplasma di<br />

vite reperito in Emilia-Romagna:<br />

• studiare caratteristiche sanitarie, morfologiche e agronomiche<br />

• confrontare accessioni provenienti da zone diverse dell'Emilia<br />

Romagna per accertare la loro eventuale similitudine morfologica<br />

• creare fonte di approvvigionamento di materiale vegetale da<br />

reimmettere nelle zone di antica coltivazione<br />

Collezione: 10 ceppi per biotipo<br />

Esame delle varietà di vite: 45 ceppi per biotipo su<br />

tre portinnesti diversi


<strong>Vitigni</strong> <strong>minori</strong> della RER già iscritti<br />

al Registro Nazionale delle Varietà di Vite<br />

•Canina nera n.<br />

•Centesimino n.<br />

•Fogarina n.<br />

•Lambrusco barghi n.<br />

•Lambrusco oliva n.<br />

•Negretto n.<br />

•Perla dei vivi n.<br />

•Sgavetta n.<br />

•Termarina n.<br />

•Uva tosca n.<br />

•Uva Longanesi n.<br />

•Uva del Fantini n.*<br />

•Uva del Tundè n.<br />

•Veruccese n.<br />

•Cornacchia n.<br />

•Lambrusco Benetti n.<br />

•Pelagòs n.<br />

•Alionza b.<br />

•Angela b.<br />

•Bervedino b.<br />

•Melara b.<br />

•Santa Maria b.<br />

•Spergola b.<br />

•Verdea b.<br />

•Famoso b.<br />

•Ruggine b.<br />

•Trebbianina b.<br />

•Vernaccina riminese b.<br />

•Lanzesa b.<br />

•Scarsafoglia b.


• Albana Nera N.<br />

• Barbera N. (Clone)<br />

• Calbanesco di Ricò N. (Clone)<br />

• Uva Rosa N.<br />

• Santa Maria N.<br />

• Moscato Nero N.<br />

• Nera "Neri“ N.<br />

• Pelagòs N.<br />

• Cornacchia N.<br />

• Uva del Tundè N.<br />

• Veruccese N.<br />

Vecchi vitigni romagnoli<br />

BACCA NERA BACCA BIANCA<br />

• Trebbiano della Fiamma B. (Clone)<br />

• Trebbiano Montanaro B. (Clone)<br />

• Valdoppiese B. *<br />

• Bianca di Spinello B.*<br />

• Vernaccia Bianca B.<br />

• Pignolo di Forlì B.<br />

• Caveccia<br />

• Rossola B.<br />

• Cellino B.<br />

• Moscato Bianco B.<br />

• Bianca Toscana B.<br />

• Vernaccina riminese B.<br />

• Lanzesa B.<br />

• Famoso B. *


PELAGÒS<br />

Il vitigno Pelagòs è caratterizzato da vigoria elevata con fertilità e<br />

produttività altrettanto alta. Per quanto riguarda gli aspetti fenologici ha<br />

un comportamento medio-tardivo in tutte le fasi, risulta più tardivo di<br />

circa 10 giorni rispetto al Merlot. I vini, grazie alla notevole ricchezza<br />

polifenolica sarebbero adatti anche per l’invecchiamento e potrebbero<br />

inserirsi nella gamma dei vini tipici sulla scia del successo ottenuto<br />

dall’Uva Longanesi.


CORNACCHIA<br />

Vitigno piuttosto vigoroso e produttivo, portamento semi-eretto.<br />

Germoglia abbastanza precocemente e matura nella prima decade di<br />

ottobre. Utilizzato in uvaggio con la Canina nera e altre uve a bacca<br />

nera a maturazione precoce per la produzione della Cànena.


UVA<br />

DEL TUNDE’<br />

L’ Uva del Tundè si caratterizza per una vigoria elevata ed una discreta<br />

fertilità delle gemme basali. Possiede un grado di resistenza medio alla<br />

peronospora, uno forte all’oidio ed una resistenza medio elevata del grappolo<br />

alla botrite. L’epoca di germogliamento è media/tardiva (13 gg dopo il merlot)<br />

e quella della fioritura si rivela precoce (come il merlot). Il grappolo,<br />

tendenzialmente corto e di forma cilindrico-piramidale, possiede peso, taglia<br />

e compattezza di valore medio e presenta spesso un’ala.<br />

Il vino, rosso rubino con riflessi violetti, ha una buona struttura ed adatto<br />

all’invecchiamento, affermazione avvalorata anche dalla presenza di una<br />

buona quantità di polifenoli.


VERUCCESE<br />

Il Veruccese è caratterizzato da vigoria medio-alta, buona fertilità delle<br />

gemme basali e buona produttività. Per quanto riguarda gli aspetti<br />

fenologici presenta un’epoca di germogliamento e fioritura più tardiva<br />

rispetto al Sangiovese, mentre simile a questo è l’epoca di raccolta. Il<br />

vino ottenuto è caratterizzato da un colore rosso rubino molto attraente<br />

con riflessi violacei; il profilo olfattivo, intenso e gradevole, presenta<br />

note di bacche rosse, mora, lampone, ribes e ciliegia; al gusto rivela<br />

un’acidità piuttosto spiccata.


VERNACCINA<br />

RIMINESE<br />

Il vitigno Vernaccina è caratterizzato da vigoria medio-alta; la fertilità è<br />

media e il livello produttivo è buono. Per quanto riguarda gli aspetti<br />

fenologici ha un comportamento medio relativamente a epoca di<br />

germogliamento, fioritura e invaiatura (una settimana dopo Pinot<br />

bianco) e una maturazione precoce.<br />

I vini di colore giallo paglierino chiaro, con riflessi giallognoli,<br />

presentano un profilo olfattivo di buona intensità, con interessanti note<br />

fiorali (acacia, rosa e biancospino), note fruttate (agrumi e frutta esotica)<br />

e al gusto risultano equilibrati, di media acidità, buona struttura e buona<br />

persistenza gusto-olfattiva.


LANZESA<br />

Il vitigno Lanzesa è caratterizzato da vigoria media e, a causa della particolare<br />

morfologia fiorale (fiori fisiologicamente femminili), presenta un’acinellatura dolce di<br />

intensità variabile a seconda delle annate e di conseguenza una produzione<br />

incostante e non particolarmente elevata. Ha un comportamento precoce in tutte le<br />

fasi essendo molto simile allo Chardonnay. Le uve di Lanzesa si ritengono adatte<br />

per la produzione di vini fini ed eleganti. Sembra interessante anche per la<br />

produzione di vini passiti.


FAMOSO<br />

(Sinonimi: Bianca di<br />

Spinello, Valdoppiese,<br />

Rambella)<br />

Il vitigno Famoso è caratterizzato da vigoria medio-alta, con una discreta fertilità<br />

delle gemme basali e il livello produttivo è medio alto, anche con potatura a<br />

sperone. Per quanto riguarda gli aspetti fenologici ha un comportamento medio in<br />

tutte le fasi, essendo risultato più tardivo di circa 10 giorni rispetto allo Chardonnay. I<br />

vini presentano un quadro olfattivo molto intenso che ricorda il vino Moscato con<br />

note fiorali dolci e di frutta esotica, di drupa matura e frutta essiccata. Al gusto<br />

mostra acidità media, buona morbidezza e struttura.<br />

Particolarmente adatto negli ambienti pedo-collinari dove esprime la massima<br />

potenzialità con profumi intensi e finezza di gusto, può trovare spazio anche in<br />

pianura dove l’eventuale elevata produttività, può essere controllata con opportune<br />

tecniche colturali.


CONCLUSIONI<br />

• Lo studio, ha messo in evidenza un importante patrimonio genetico<br />

viticolo autoctono che non ha soltanto un alto valore biologico, storico,<br />

scientifico e educativo: alcuni vitigni del passato, quasi dimenticati,<br />

hanno dimostrato di avere potenzialità qualitative tali da richiamare<br />

l’interesse del mercato più esigente. Un patrimonio di gusti, aromi, sapori<br />

ancora in gran parte da scoprire, valutare e riuscire a far apprezzare.<br />

• In questo senso il proseguimento della ricerca, offrirà, agli imprenditori<br />

più attivi e intraprendenti, la possibilità, di disporre di varietà per "creare"<br />

nuovi vini in grado di solleticare la curiosità del consumatore del XXI<br />

secolo: edonista, igienista, attento, ma al contempo curioso.<br />

• Sicuramente la ricaduta del progetto non riguarderà la viticoltura dei<br />

grandi numeri regionali (in termini di superficie), ma piccole realtà che<br />

con opportuni lavori di valorizzazione potranno diventare elementi<br />

trainanti per l'economia locale, interagendo in modo sinergico con il<br />

territorio e le strutture che in esso sono presenti (agriturismo, turismo<br />

enologico, ecc.).


GRAZIE PER<br />

L’ATTENZIONE

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