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SENI PARANASALI

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ORL 16/10/02<br />

Sbob. Annalisa Perego & Barbara Scicchitano<br />

<strong>SENI</strong> <strong>PARANASALI</strong><br />

I seni paranasali sono cavità disposte nel massiccio faciale che compartecipano alle<br />

funzioni nasali, quali purificazione e riscaldamento dell’aria inspirata. Alcuni autori<br />

invece pensano che i seni paranasali non abbiano alcuna funzione e siano un retaggio<br />

del nostro sviluppo.<br />

Classificazione:<br />

-seni mascellari: situati a fianco delle fosse nasali e sotto alle orbite.<br />

-seni frontali: al di sopra delle orbite.<br />

-seni etmoidali: a livello del meato medio e anche posteriormente. Sono costituiti da<br />

una serie di cellette suddivise in una porzione anteriore al turbinato medio (etmoide<br />

anteriore) e una dietro lo stesso (etmoide posteriore).<br />

-seni sferoidali: sopra il rinofaringe, in stretto contatto col nervo ottico e le carotidi<br />

interne.<br />

Punti di sbocco:<br />

-seno mascellare e etmoide anteriore sboccano nel meato medio<br />

-etmoide posteriore e seno sferoidale nel meato posteriore<br />

Bisogna tener presente che alcuni apici dei denti, molari e premolari, hanno un<br />

contatto diretto con il pavimento dei seni mascellari. Di conseguenza infezioni dentali<br />

o cure odontoiatriche canalari possono causare una sinusite mascellare.<br />

Per quanto riguarda invece i seni etmoidali, questi sono divisi dall’orbita da una<br />

lamina molto sottile ,la lamina papiracea. Una chirurgia troppo aggressiva in tal sede<br />

può causarne la rottura e dei danni anche all’orbita.Un altro elemento importante nei<br />

seni etmoidali è la bulla etmoidale.<br />

Un'altra sede da rispettare durante un intervento è lo sbocco del dotto nasolacrimale<br />

nel meato inferiore onde evitare complicanze all’apparato lacrimale.<br />

Fisiologia dei seni:<br />

-funzione olfattoria perché l’epitelio olfattorio è situato nel tetto delle fosse nasali,<br />

vicino all’etmoide la cui lamina cribra fa passare i filuzzi olfattori.<br />

-funzione di risonanza della voce<br />

-funzione respiratoria in quanto la mucosa che li riveste partecipa all’umidificazione<br />

dell’aria<br />

-funzione difensiva :filtro dell’aria inspirata e clearance muco-ciliare il cui deficit può<br />

predisporre al ristagno delle secrezioni e quindi ad infezioni.<br />

All’interno del seno c’è un trasporto caratteristico del muco che viene convogliato<br />

verso l’ostio del seno , la fossa nasale e quindi verso il rinofaringe. Nella chirurgia è<br />

importante non creare nuovi tragitti ma al massimo allargare i preesistenti perché


altrimenti la clearance muco-ciliare gira su se stessa, cioè le secrezioni che escono da<br />

una parte tendono a rientrare dall’altra.<br />

-funzione di riscaldamento<br />

Attualmente la chirurgia endonasale è quasi tutta eseguita con fibroscopi flessibili la<br />

cui fibra ottica ha un diametro molto piccolo (4-5 mm).Questi strumenti sono utili<br />

soprattutto per la diagnosi delle patologie non solo del naso e dei seni ,ma anche del<br />

rino-orofaringe e laringe.I fibroscopi rigidi necessitano di anestesia locale poiché<br />

naturalmente più fastidiosi e il loro uso è soprattutto chirurgico poiché permettono<br />

una visione molto precisa delle strutture nasali.<br />

SINUSITI ACUTE<br />

Patogenesi:<br />

- traumatica o ematica<br />

-odontogena (interessamento per contiguità del seno mascellare)<br />

-nasale<br />

-sovrapposizione a processi allergici (una delle patologie tipiche dei seni è la poliposi<br />

nasale che è causata o da infezioni croniche o da allergie-polline,polvere,medicine<br />

quali aspirina)<br />

Sintomi:<br />

-dolore irradiato o in sede faciale anteriore o frontale a seconda dei seni interessati o<br />

entrambi.Nel caso di una sinusite sfenoidale il dolore è irradiato al vertice cioè alla<br />

cima della testa.Il dolore può essere accentuato dalla compressione dei punti sinusali<br />

(anteriore in corrispondenza del seno mascellare o nella regione sovraorbitaria o di<br />

fianco al naso)<br />

-ostruzione del naso<br />

-alitosi perché c’è una respirazione cattiva col naso<br />

-occlusioni delle fosse nasali<br />

-rinorrea acquosa se c’è una forma allergica associata, mucopurulenta se c’è una<br />

sinusite<br />

Diagnosi:<br />

-ispezione con specchio frontale che serve ad illuminare le cavità nasali<br />

-palpazione<br />

-rinoscopia anteriore o posteriore<br />

-fibroscopia con potere diagnostico maggiore delle precedenti<br />

-diafanoscopia: al passaggio della luce attraverso i seni si guarda se l’illuminazione è<br />

simmetrica. Non più usata<br />

-rx seni paranasali: non dà un quadro preciso della situazione.Si fanno 3 proiezioni (<br />

antero-posteriore, laterale, emiassiale.Quest’ultima permette di vedere meglio i seni<br />

mascellari e frontali, quelli più frequentemente interessati dalla patologia).Quello che<br />

posso vedere è un livello idroaereo, cioè muco in basso e aria in alto.<br />

-tc: molto più precisa


SINUSITI CRONICHE<br />

Si ha una sinusite cronica quando la sintomatologia non passa in 2-3 settimane di<br />

terapia.<br />

Può essere etmoido-mascellare, etmoido-frontale o etmoido-sfenoidale.<br />

Complicanze:<br />

-ascessi cerebrali per il passaggio dei germi attraverso la via venosa,ad esempio<br />

ascesso del lobo frontale.<br />

-osteomieliti particolarmente gravi nel bambino<br />

-meningiti<br />

-lesioni orbito-oculari: più frequenti nel bambino perché le sue strutture ossee sono<br />

molto sottili.Possono essere lesioni del tessuto osseo o del tessuto cellulare dell’orbita<br />

(tumefazione e dolenza di tale regione con possibile tendenza alla fistolizzazione<br />

verso la cute)<br />

-tromboflebiti del seno cavernoso per comunicazioni del sistema venoso nasale con<br />

quello endocranico<br />

-focalità sinusale a distanza:articolazioni, valvulopatia cardiaca o glomerulonefriti per<br />

particolari meccanismi della reazione immunitaria.<br />

-cellulite periorbitaria : si vede in particolare nei bambini o nei neonati,si presenta<br />

con una tumefazione molto dolente dell’orbita.Per la terapia si usano antibiotici<br />

mirati,scelti possibilmente dopo l’antibiogramma sul tampone nasale; si e’ visto pero’<br />

facendo riferimento alle teorie della scuola austriaca che semplicemente con l’uso di<br />

battufolini imbevuti con soluzioni di vasocostrittori o adrenalina posti all’interno del<br />

naso si ottiene un miglioramento soddisfacente,perché basta un miglior drenaggio<br />

delle secrezioni per avere un risultato clinico interessante.Quindi attualmente in caso<br />

di sinusite oltre alla terapia medica sono importanti queste terapie locali.<br />

Complicanze in età pediatrica:<br />

-osteomielite del mascellare superiore<br />

-etmoidite acuta<br />

-cellulite periorbitaria<br />

SINUSITI CRONICHE IN ETA’ PEDIATRICA<br />

-sinusite mascellare cronica<br />

-etmoidite cronica<br />

Nei casi di sinusite cronica nel bambino, entrano in gioco dei fattori differenti rispetto<br />

all’adulto;abbiamo chiaramente una maturità immunologica ridotta e quindi una<br />

reazione verso i virus che normalmente vengono respirati non valida come in una<br />

persona adulta e può esserci anche una componente legata a un’ipertrofia<br />

adenoidea,che se di grado marcato può ridurre il passaggio<br />

dell’aria all’interno del naso e favorire il ristagno delle secrezioni nasali.


Immagine 1:caso di un bambino con tumefazione di tutte e due le orbite e con il<br />

vestibolo nasale arrossato,iperemico con secrezioni,segni tipici di un’infezione<br />

nasale.<br />

Immagine 2:caso precedente con fistolizzazione cutanea dell’infezione, a fianco della<br />

radice del naso , con fuoriuscita di secrezioni purulente.<br />

TUMORI BENIGNI<br />

-Osteomi: neoformazioni di tessuto osseo compatto,che si vedono abitualmente<br />

all’interno dei seni paranasali in particolare nei seni frontali,dove non danno<br />

particolari problemi se non ostruiscono il dotto naso-frontale,che mette in<br />

comunicazione tali seni con il meato medio.Se vi è ostruzione e mancato scarico delle<br />

secrezioni si possono scatenare processi infiammatori e delle sinusiti o addirittura la<br />

formazione di mucoceli,altra patologia npl. benigna.Il mucocele è una raccolta di<br />

muco all’interno dei seni paranasali che può dare addirittura un’ erosione dell’osso.<br />

-encondromi:tumori a partenza dalle cartilagini accessorie che possono trovarsi a<br />

livello della mucosa nasale soprattutto come residui embrionari.<br />

-gli angiomi:non sono molto frequenti<br />

-mucoceli:legati all’ostruzione dei dotti dei seni paranasali.<br />

-cisti:molto frequenti sono di solito di origine odontogena e sono localizzati a livello<br />

del pavimento del seno mascellare;nell’immagine radiologica appaiono come<br />

neoformazioni rotondeggianti definite classicamente come “ a sole crescente” . Nelle<br />

immagini radiologiche per valutare appropriatamente la trasparenza dei seni<br />

mascellari è opportuno confrontarli con le cavità orbitali poiché hanno grosso modo<br />

la stessa trasparenza ,ciò vale anche per i seni frontali.<br />

Immagine: mucopiocele, raccolta di muco all’interno del seno mascellare che ha dato<br />

una erosione completa di tutta la parete del mascellare.<br />

TUMORI MALIGNI<br />

- Carcinoma etmoidale:<br />

- epiteliomi<br />

- sarcomi ,sono abbastanza rari<br />

- neuroepiteliomi ,originano dal tessuto olfattivo<br />

- adenocarcinoma etmoidale, abitualmente da’ scarsi<br />

segni di sè e può dare come primo segno un<br />

sanguinamento. Si procede in genere con una biopsia<br />

e con una indagine radiologica ,solitamente una<br />

TAC.<br />

-Carcinoma seno mascellare: prevalentemente di tipo epidermoide ,non sono<br />

molto frequenti ma va ricordato che possono diffondersi verso l’orbita o verso il<br />

basso dando un interessamento della cresta alveolare dei denti provocando la<br />

caduta dei denti superiori, o verso il naso dando sanguinamenti o anteriormente<br />

verso la cute.


-Neoplasie cutanee nasali: Carcinomi epidermoidi di tipo basocellulare (hanno<br />

aggressitività<br />

soltanto locale e raramente danno metastasi a distanza)e di t<br />

spinocellulare(hanno un’aggressività molto più accentuata e danno metastasi<br />

soprattutto loco-regionali,con possibile interessamento dei linfonodi laterocervicali)<br />

-Melanomi:hanno un alto grado di aggressività,contraddistinti da un aspetto<br />

discromico con margini sfrangiati .<br />

INNERVAZIONE DEI <strong>SENI</strong> <strong>PARANASALI</strong>:<br />

-n.trigemino:fibre sensitive<br />

-n.vago: le terminazioni vagali a livello dei seni rendono le manovre chirurgiche a<br />

livello nasale,manovre che provocano un dolore molto forte al pz e pericolose dal<br />

punto di vista cardiaco e pressorio (capita molto spesso che con la rimozione di un<br />

tampone nasale il paziente accusi una bradicardia o una lipotimia).<br />

TAMPONAMENTO NASALE<br />

Si effettua solitamente per:<br />

-esiti di interventi chirurgici per evitare eventi emorragici;<br />

-epistassi:_ANTERIORE,per fragilità del locus Valsalvae,nella porzione ant. del setto<br />

,dove c’è una ricca rete di anastomosi arterovenose.L’epistassi anteriore è più tipica<br />

nei bambini o in persone con problemi pressori.<br />

_POSTERIORE, sanguinamento a livello della zona di Vudrof(?),quasi nel<br />

rinofaringe.Si ha specialmente nelle persone anziane con vasculopatie,ipertensione o<br />

in terapia con medicinali anti-aggreganti o anti-coagulanti.<br />

Procedimento:<br />

-tamponamento anteriore:si pratica passando dalla fossa nasale,usando la luce<br />

frontale e lo speculum nasale,si posizionano delle garze gessate o delle spugne o delle<br />

garze grasse che permettono un arresto dell’emorragia semplicemente per pressione<br />

sul setto.<br />

-tamponamento posteriore:quello classico prevede di posizionare una garza<br />

posteriormente passando dal cavo orale,risalendo nel rinofaringe e tirandola in avanti<br />

con dei fili appositi che passano dal naso.Si tratta di una manovra invasiva e<br />

fastidiosa.<br />

Ultimamente si preferisce utilizzare palloncini pneumatici:si tratta di una specie di<br />

sondino che viene inserito nel naso anteriormente arrivando fino alla coda del<br />

turbinato,il palloncino viene poi gonfiato con aria o con acqua per permettere la<br />

compressione della zona sanguinante.

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